Interventi |
POLLICINO Marina Grazie, Presidente. L’ordine del giorno del Consigliere Tresso trova tutto il mio sostegno e la mia condivisione, non molti giorni fa, il 27 gennaio, si è celebrata la Giornata della Memoria, una ricorrenza che ogni anno ci spinge a non dimenticare ciò che di terribile è stato, e io credo che nel mondo attuale sia ancor più necessario porre l’accento sul contesto storico, precedente all’affermazione delle leggi razziali. La follia nazista non nacque dal nulla, non fu soltanto la scelta scellerata di un pazzo seguito dai suoi accoliti, ma la conseguenza di un humus culturale, che attraversava il vecchio continente già da decenni e che si era andando affermando dalla crisi post Grande Guerra, crisi spirituale oltre che economica. Le leggi razziali furono solo l’epilogo di una cultura razzista che aveva avuto il tempo di permeare tutti gli strati sociali della popolazione, perché percepite come uno strumento corretto ed efficace di politica finanziaria ed economica per uscire dalla crisi. Non è difficile, attualmente, intravedere nel nostro Paese pericolose analogie a certa propaganda e alla diffusione sempre più pervasiva e sempre meno nascosta di intolleranza verso il diverso, lo straniero, l’immigrato, additato come causa principale della crisi, della violenza, dello spreco di risorse. Di recente è mancato in un tragico incidente Kobe Bryant, la leggenda americana del basket, che è vissuto in Italia dai 6 ai 13 anni; Kobe aveva sperimentato sulla sua pelle il razzismo nel nostro Paese, pur vivendo in una situazione privilegiata, specificatamente nel mondo dello sport e se anche un personaggio che era giunto alla fama con il suo coraggio e il suo impegno denunciava il clima che da anni sta funestando la coesione sociale nel nostro Paese, significa che non abbiamo più alibi e che è davvero urgente prendere misure che favoriscano l’integrazione e l’affezione degli stranieri al Paese che li ha accolti e che offre loro un futuro, specie per quanto riguarda le seconde generazioni. La possibilità di regolarizzare gli stranieri radicati nel territorio che si trovano in situazioni di soggiorno irregolare è fondamentale per garantire loro la possibilità di trovare lavoro e crearsi una vita dignitosa. Allo stesso modo, consentire l’effettiva partecipazione alla vita democratica, attraverso la concessione del voto amministrativo e l’abolizione del reato di clandestinità sono due provvedimenti necessari per far sì che lo straniero possa passare dalla sua esperienza di migrante, all’acquisizione di una nuova identità di appartenenza e lealtà al territorio del Paese ospitante. La conseguenza dei benefici di questa legge sarebbe quella di garantire maggiore legalità, sicurezza e coesione sociale, non solo per i cittadini stranieri, ma per l’intera collettività. Solo mediante riforme coraggiose, e mediante… e mediate e meditate attraverso un serio e approfondito dibattito sul tema, si possono eliminare alla radice le ragioni dell’odio e del disprezzo della vita umana. Per questo voterò favorevolmente a questa proposta di ordine del giorno che chiede di promuovere, appunto, una discussione in Parlamento e nelle altre sedi competenti, della proposta di legge di iniziativa popolare “Ero straniero”. Grazie. |