Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Lascio la parola alla Consigliera Grippo. Prego. GRIPPO Maria Grazia Grazie, Presidente. Io, senza saperlo, ho colto in autonomia l’invito della proponente a rileggere, a distanza di quasi due anni, il testo di questa mozione che parla del destino, del futuro del Parco del Valentino, e mi è venuto in mente quando per la prima volta mi trovai ad osservare un’opera di espressionismo astratto, cioè tu guardi una cosa e ci vedi dentro quello che puoi. Io, francamente, tutto questo, come dire, cinguettare che ci è stato dipinto dalla proponente dell’atto e dai suoi sodali non l’ho visto; ho visto invece, andando più al pragmatismo del testo, un’impostazione che poi è quella che, insomma, ha accompagnato il tema del Valentino da parte della Maggioranza nel corso degli ultimi mesi; intanto ho visto repressione, che è un po’, come dire, il core business dell’attività della Maggioranza, ho visto tante restrizioni, e poi ho visto una resa ad una condizione di assenza di idee che è stata un pochino ammorbidita con l’inserimento di due emendamenti, che penso costituiscano l’aggiornamento ultimo dell’atto, ma che nell’insieme, a parte, ribadisco, forse trovare una quadra perché tutta la Maggioranza fosse disponibile a votare l’atto, io direi che non si aggiunge altro. Purtroppo, la domanda che è venuta dal territorio in quelle notti bianche, che fin qui - lo dico al proponente del secondo emendamento - sono state solo per chiedere che il parco, come dire, ritornasse ad essere davvero nella disponibilità di tutte e di tutti, dicevo, quello che è stato chiesto dai cittadini e dalle cittadine era una strategia organizzativa che rimettesse nelle condizioni quella realtà così speciale e così composita di essere godibile dalla cittadinanza e non solo. Presidente, quel che viene da chiedersi quindi è come questo atto dialoghi con la promessa di una delibera quadro da parte dell’Assessore all’Urbanistica, di cui non ci sono state date anticipazioni. In un qualche modo, immagino che ci sia stato un dialogo con la Giunta, a meno che questo non sia l’ultimo regalo dei “guastafeste”, e lo dico affettuosamente nei confronti almeno di taluni firmatari dell’atto, e allora ci si ritroverà, in un qualche modo, a vivere un segue della situazione che abbiamo vissuto, almeno nelle settimane scorse, con la Cavallerizza Reale; poi, come vedremo successivamente, con Cavallerizza Reale evidentemente un accomodamento lo si è trovato, perché taluni e talune per trovare accomodamenti sono specialisti. Quel che vien da dire è: se questo è il futuro del Parco del Valentino, potete credere che di spazio per pensare ce ne sarà eccome. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliera Scanderebech. SCANDEREBECH Federica Sì. Beh, proprio perché è stata annunciata questa delibera quadro dalla Giunta, trovo un po’ estemporaneo il fatto di votare una mozione, prima di sapere che cosa ci sia scritto in questa delibera quadro annunciata ormai due settimane fa. La delibera quadro sarà congruente con questa mozione? Partiamo dalla mozione per poi scrivere la delibera quadro, o viceversa? La mozione non ha alcun valore perché magari poi successivamente, arrivando la deliberazione, la mozione sarà poi passata? Bene, queste domande io me le faccio. Quindi, in questo momento non mi sento in grado di poter votare una mozione simile, e quindi il mio voto, già lo dico espressamente, sarà un voto contrario, perché nel complesso è abbastanza invotabile una mozione anche che limita ad un numero di giorni - ad esempio 15 - il fatto che si possa creare un evento all’interno del parco; arriva una grande organizzazione che farà una manifestazione per 16 giorni e noi diciamo: “No, tu non puoi stare lì per 16 giorni, perché dentro alla mozione abbiamo scritto 15”. Quindi, io la trovo veramente un po’ estemporanea, anche in questo momento in cui questa delibera quadro ancora non è stata esaminata da quest’Aula e la Giunta non l’ha ancora attualmente divulgata al Consiglio Comunale, per questo il mio voto sarà negativo. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Tresso. TRESSO Francesco Sì, grazie Presidente. Mah, io trovo che questa mozione, al di là di quello che ci è stato presentato dalla proponente, che scomoda e cita anche citazioni importanti, da Papa Francesco a strumenti quali la Piramide di Maslow, e quindi anche diciamo metodologie applicate anche in altri settori e in altri campi, mi sembra che però, abbia pazienza, Consigliera Ferrero, non nasconde la debolezza di una mozione, che di per sé vede su una progettualità forte, come quella di un parco come il Valentino richiede, la limitazione di due ordini di idee: da un lato limitare il traffico e dall’altro abbandonare le manifestazioni fieristiche. Poi le concedo che il terzo punto mette di dare vita al Comitato di Gestione previsto dalle norme transitorie del Regolamento, cosa che abbiamo già più volte chiesto e che effettivamente, come i colleghi che mi hanno preceduto hanno evidenziato, deve però trovare una coerenza con la delibera quadro preannunciata dall’Assessore Iaria, perché sennò non ci è molto chiaro come si possa essere efficaci con un atto di questo genere che non va poi ad impattare su qualcosa a cui la Giunta sta lavorando e che peraltro, al di fuori di quelli che sono gli intendimenti del Movimento che oggi guida la Città, dovrebbe essere frutto di una compartecipazione di idee, dovrebbe essere frutto di un’azione più partecipata, mentre invece siamo qui ad aspettare che ci venga poi proposto qualcosa di cui ad oggi tutto è molto, molto oscuro. Io credo che una visione - l’ha citato lei questa volta questo termine che spesso ci viene rinfacciato, come Minoranze, di abusare - sia proprio di nuovo mancata, anche sul Parco del Valentino, che è un’eccellenza, che è una peculiarità che riguarda non solo il parco in quanto tale, ma tutto un sistema che è il rapporto tra la città e i parchi, in particolare i parchi fluviali. Ricordiamo che Torino è un’eccezionalità, perché gode di un parco fluviale urbano, poche sono le città in Europa che hanno questa caratteristica, cioè un ente nato proprio per tutelare questa visione e per riuscire a dare una progettualità che sia in qualche modo perimetrata da quelle che sono delle norme e dei vincoli. Però questo non impedisce il fatto che la città, sul rapporto che ha coi fiumi e con il verde, e pensiamo all’enorme patrimonio anche in termini di biodiversità e di ecosistema che può ricondursi attraverso le vie fluviali che collegano tutta la parte della cintura con la parte boscata e collinare, ma che poi vanno interpretate con quello che è il significato di un verde, che all’interno di un contesto urbano va contestualizzato, nel senso che ci sono parchi che hanno una certa natura, ci sono parchi che ne hanno un’altra, e qui la Città deve interrogarsi - e, vivaddio, stiamo affrontando, lo ribadisco ancora una volta, uno strumento che non è proprio banale -, perché una Variante Generale al Piano Regolatore questo tema deve porselo, che significato hanno le aree verdi in un contesto cittadino, in cui ogni quadrante cittadino avrà dei riferimenti dal punto di vista ecosistemico, ma da un punto di vista della fruizione del verde, perché non è solo qui che parliamo di ecologia, qui parliamo anche del fatto che nell’ambito di un ecosistema, nell’ambito di un ecosistema urbano e quindi di un’area verde, si possa fruire di cultura, si possa fruire di sport, si possa fruire di attività anche ludiche e poter frequentare i locali notturni per i giovani. Allora, questo dobbiamo porci, perché se lei mi paragona il parco urbano del Valentino a, che ne so, l’area del galoppatoio militare, che ha tutta una caratteristica di naturalità più forte e che forse va preservata in quel senso lì, ci sono delle condizioni che sono assolutamente diverse. Allora, la Città si è chiesta il significato del Valentino in una visione un pochino più ampia, di una progettualità un pochino più di respiro con quel quadrante della città in cui ci sono già degli elementi che emergono, ci sono dei progetti che sono stati stoppati e non portano avanti? Dalla biblioteca civica, da quello che voleva fare il Politecnico, dal fatto che c’è il Castello del Valentino, che ad oggi è oggetto di una nuova revisione e sarà oggetto di un nuovo appalto? Ci sono dei presidi sulle società remiere? Ci sono delle società, come l’Imbarco Perosino, che da anni portano avanti un certo tipo di ristorazione? Ci sono altri...? Allora, c’è una domanda su questo di dirsi: “Ma noi, come Città, quali sono le cose che vogliamo valorizzare? Quali sono le funzioni di questo parco?”? O vogliamo semplicemente dire: “Dobbiamo impedire il traffico dei motocicli e delle vetture”? O che una manifestazione non sia più di 15 giorni con una certa rigidità, che non dà adito a capire cosa ci sia dietro le idee, ma che cos’è per noi, cosa rappresenta per noi quel parco? Che misure abbiamo di renderlo un elemento centrale, non solo per gli abitanti del centro, ma riuscire ad attivare lì delle iniziative che possano essere davvero utili per tutta la città? E in che misura riusciamo a connetterlo meglio? Cioè, mi sembra che ancora una volta ci sia una pochezza, e chiedo scusa anche del termine, che, me ne rendo conto, è pesante, ma non andare ad individuare degli elementi che in realtà non ci danno alcuna prova che ci sia dietro un ragionamento, cioè è proprio fissarsi su degli aspetti così marginali, che quasi sono in imbarazzo nel dire: “Ci stiamo nascondendo nel fatto che proprio non abbiamo nessuna idea, invece, di quello che questo dovrebbe costituire”. Allora, io le dico, sono quasi davvero in imbarazzo, perché poi di per sé... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. TRESSO Francesco Sì, vado a concludere, ...il fatto di, come dico, di avviare il Comitato di Gestione lo trovo anche valido, avete aggiunto due emendamenti che cercano un pochino di dare qualcosetta in più, ma, ecco, mi sembrano sempre cose un po’ povere. Quindi, io francamente trovo che ancora una volta è proprio sbagliato l’approccio, faccio fatica a riconoscermi in un atto che, in maniera molto, molto parzializzata e peculiare, va ad individuare delle problematiche che in realtà non sono la vera problematica, capire cosa la città si aspetta da questa enorme risorsa che richiederebbe una progettualità di livello molto, molto più ampio. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Vicecapogruppo Foglietta. FOGLIETTA Chiara Grazie, Presidente. Attendiamo un anno e mezzo che questa mozione venga finalmente discussa in Aula, purtroppo spendiamo tante parole per dire che il Parco del Valentino deve fare il Parco del Valentino. Sono contenta che finalmente, però, la Vicepresidente abbia deciso di scrivere nero su bianco, emendando questo atto - ma interverrò successivamente sugli emendamenti -, per dire quanto segue, perché, al di là dei grandissimi enunciati e del dire che chi frequenta il parco e fare citazioni, poi dobbiamo anche capire cosa stiamo votando. Allora, al punto 1 dell’“impegna” leggiamo: “Rigorosa limitazione del transito alle persone strettamente autorizzate da regolamento”, lo prevede il Regolamento; punto 2: “Ripristinando il divieto di transito, di sosta e di fermata in viale Boiardo e quella porzione di viale Marinai d’Italia compresa nel parco e contestuale eliminazione delle strisce blu”. Fa abbastanza sorridere come questa Giunta in alcune zone di Torino - penso dove... vicino agli ospedali - abbia istituito le strisce blu e qui le voglia togliere; punto 3: “Controllo puntuale delle Forze dell’Ordine sull’applicazione delle norme di transito”, se non ci fossero stati questi gravissimi episodi di insicurezza all’interno del Parco del Valentino, avrei potuto anche essere d’accordo, in maniera del tutto inusuale, con la Vicepresidente del Consiglio, il problema è che io gradirei che le nostre Forze dell’Ordine venissero impegnate non tanto a fare le multe ai cittadini che parcheggiano in malasosta, quanto a garantire la sicurezza e la vivibilità del parco. Il punto 4 è stato eliminato e quindi interverrò successivamente; l’attuale punto 5 dice: “Costituzione del Comitato di Gestione previsto dal succitato Regolamento”, bene che la Maggioranza riporti oggi in Aula..., anzi, porti in Aula per la prima volta questa mozione, quando è più di, credo, tre settimane che la Minoranza tutta a verbale chiede che venga istituito il Comitato di Controllo di Gestione alla norma transitoria del Regolamento 275. Non sto a dilungarmi sulla situazione del Valentino, perché avrei voluto discuterne anche oggi con un’interpellanza in Aula, ma l’Assessore Iaria, ahimè, non era, come mi ha fatto scrivere dalla sua Segreteria, adeguatamente preparato, e quindi l’interpellanza è stata rinviata. Ho qualche difficoltà, e lo dico personalmente, a poter votare questo atto, quando ci manca tutto il quadro di riferimento: non conosciamo il contenuto della delibera quadro che doveva essere pubblicata non si sa quando, comunque ancora non c’è; non sappiamo il contenuto dei bandi che erano pronti, prontissimi, ma sta di fatto che non ci sono; non sappiamo qual è l’intenzione della Giunta tutta, tranne i grandissimi enunciati che ha fatto la Sindaca Appendino sui suoi social, quindi diciamo che la confusione continua a rimanere, a regnare sovrana. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Lo Russo, tre minuti. LO RUSSO Stefano La mozione, presentata dal Movimento 5 Stelle ormai due anni fa e oggi discussa, che attiene alla questione del Valentino, denuncia con enorme chiarezza lo stato confusionale dentro il quale si muove questa Maggioranza, la Sindaca Appendino e i suoi Assessori. Uno stato confusionale che fondamentalmente fa dire, a seconda della giornata e del tempo meteorologico, che bisogna essere rigorosi e chiudere i locali che hanno commesso abusi, poi un secondo dopo dire che bisogna essere permissivi, poi un secondo dopo dire che bisogna togliere le macchine, poi un secondo dopo dire che bisogna fare le manifestazioni fieristiche..., il che denuncia in maniera piuttosto chiara, basterebbe pensare che questa mozione è stata presentata due anni fa e viene discussa oggi, il che la dice lunga, mozione della Maggioranza ovviamente, che sostanzialmente un’idea di fondo su che cosa fare dentro il Parco del Valentino non c’è. Allora proviamo a dirlo noi che cosa dovremmo fare dentro il Parco del Valentino, magari, a furia di ripeterlo, in più e più occasioni peraltro, iniziamo... iniziate ad occuparvi e a prenderci almeno per alcuni aspetti un po’ sul serio: la prima questione che va ripresa con forza, con energia - se non lo farete voi, speriamo che lo faccia la prossima Amministrazione - è la progettualità che riguarda la presenza del Politecnico di Torino dentro il Parco del Valentino, una progettualità che non è da guardare unicamente nell’ottica edilizia in senso stretto, io ho massimo rispetto di chi mi spiega che bisogna fare le verifiche di capacità portante del Padiglione Morandi, citazione dell’Assessore Iaria, ma magari con un pelino in più di visione rispetto a quella che deve essere la vocazione di Campus universitario, nell’ottica della Città Universitaria e della Cultura, di quel sedime, di quella porzione. Seconda questione, la questione del Borgo Medievale: avete proceduto a togliere il Borgo Medievale alla gestione della Fondazione Musei reinternalizzandolo, di fatto non si capisce per farci che cosa di diverso, e onestamente anche questo è un elemento piuttosto singolare. Terzo elemento: la questione degli abusi edilizi o degli abusi più o meno declarati dei locali che a diverso titolo stanno lì; quella questione - lo dico ad alcuni Consiglieri che si stracciano le vesti dicendo che bisogna picchiare duro tutti quelli che hanno fatto abusi - non si risolvono se non si fa un piano di rigenerazione urbana dedicato al Parco del Valentino, cioè quella cosa lì si fa unicamente se arriva una delibera in questo Consiglio, dal punto di vista della modifica del Piano Regolatore, che, attraverso una verifica di conformità edilizia e urbanistica, passatemi il termine, sana quello che va sanato e colpisce quello che va colpito, perché altrimenti quella roba lì non avrà mai soluzione. E siccome direi che tutta una serie di iniziative che ha preso l’Amministrazione non stanno portando il risultato che vi immaginavate, perché quello che è capitato è che di fatto in questi tre anni quel parco è stato di fatto abbandonato e abbiamo fenomeni di degrado... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. LO RUSSO Stefano ...vi pregheremmo di tenerlo in considerazione. Ultima cosa che dico, in questi ultimi 15 secondi: ribadiamo per l’ennesima volta l’auspicio che vi facciate carico di attuare la riqualificazione del Valentino attraverso un bel Piano d’Ambito che coinvolga la Circoscrizione, i circoli remieri, le associazioni, i gestori dei locali e magari anche i soggetti istituzionali che intorno a quella dimensione vorrebbero dire la loro. Parlate tanto di partecipazione, benissimo, attuatela non attraverso mozioni come queste, che sono davvero roba che ci lascia alquanto interdetti per la loro pochezza e per la loro vaghezza. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Sganga, tre minuti. SGANGA Valentina Grazie, Presidente. Oggi scopriamo che il parco è abbandonato solo dagli ultimi tre anni, invece quelli prima era un fiorire di attività e nessuno aveva mai visto uno spacciatore passare per i prati, ma va bene, ognuno vede la sua realtà. Ci tenevo, quindi al massimo mi prendo un minuto in più per presentare l’emendamento, perché ho cambiato il titolo alla mozione, titolo che diventa: “Il Valentino recuperi il suo ruolo di parco cittadino e riattivi quello di polo per attività culturali, giovanili, ambientali e sportive”. In sostanza, è chiaro che la mozione della Vicepresidente Ferrero torna in auge oggi, in virtù del fatto che sono ormai diverse settimane che anche in quest’Aula discutiamo del Valentino, e a me pare chiaro - e mi spiace che non sia così per le Minoranze - che sono emerse dal dibattimento due vocazioni in modo chiaro, che son già state citate sia dalla collega Ferrero che dal collega Carretto, quella appunto del parco con una vocazione ambientalista, e quindi di tutela del verde, degli spazi, dei beni comuni e paesaggistici da un lato, e quella ricreativa dall’altro, quindi con la volontà di far ripartire nuove attività e nuovi eventi. Questa mozione sintetizza queste due vocazioni, due vocazioni che credo nella delibera quadro verranno riprese, quindi è giusto votare oggi la mozione, sì, perché è giusto che la Giunta abbia un indirizzo dal Consiglio Comunale da recepire all’interno della delibera, quindi io in questo non ci trovo nulla, sinceramente, di estemporaneo. Ricordo che, per quanto riguarda il Comitato di Gestione del parco, in realtà è stato invocato dalle Minoranze, ancora prima è stato invocato dalla Maggioranza, quindi bene che sia nero su bianco, attiviamolo, l’ho già detto qualche settimana fa, lo ribadisco oggi. All’interno del Comitato di Gestione del parco ci sarà anche il Politecnico che citava prima il Capogruppo Lo Russo, e quindi, insomma, io credo che le strategie per rilanciare il parco partano dal Comitato, partano dall’indirizzo dato da questa mozione e dalla delibera quadro che verrà adottata dalla Giunta. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Prego, Consigliera Montalbano. MONTALBANO Deborah Sì, grazie Presidente. Allora, questa mozione era stata protocollata il 14 giugno del 2018; siamo a gennaio 2020, sono successe tutta una serie di situazioni al Valentino da allora ad oggi, da allora ad oggi e anche da quando noi siamo stati eletti ad oggi. Quando si parla del Salone dell’Auto, il Salone dell’Auto, ad esempio, non c’è più al Valentino. Quando parliamo del Regolamento e del rispetto del Regolamento all’interno di questo “impegna”, beh se andiamo a leggerci il Regolamento, per le situazioni che denunciano i commercianti e le associazioni di quel parco, forse avremmo dovuto fare un emendamento dove avremmo scritto di rivedere quel Regolamento. La costituzione del Comitato di Gestione, quello lo si chiedeva prima, si può chiedere benissimo anche adesso. Perché dico questo? Dico questo perché io sono tra i firmatari di questo atto, non ho ricevuto nessuna telefonata per essere avvisata che questo atto andava in discussione oggi, non ho avuto modo di avere un confronto politico con il primo firmatario di questo atto, e credo che come rispetto anche istituzionale non siamo proprio all’interno di quello che dovrebbe essere, ma comunque il metodo è questo e quindi mi riserverò di firmare altri atti in futuro. Ora, quando diciamo, all’interno dell’“impegna”, “Rigorosa limitazione del transito alle persone strettamente autorizzate da regolamento” vogliamo dire quindi: “Limitiamo anche la delibera quadro di poter rivedere il Regolamento”, io vi invito a leggerlo, anzi, vi chiedo: l’avete letto tutto il Regolamento? Perché io nel leggerlo, per quanto ho firmato questa mozione, nel leggere poi il Regolamento - occupandomi come Consigliera, mono-Consigliera, di tutti i temi e non più solo di alcuni temi -, vi dico: quel Regolamento è completamente da rivedere. Quindi, questo “impegna” è alquanto superato rispetto a diversi punti. Vi faccio un altro esempio: quando parliamo dei controlli, per quanto riguarda le Forze dell’Ordine, puntuali sul parco, vi do una notizia: avvengono. Avvengono. Fin troppo, anche. Non è che non ci siano, il problema è che per quelli che sono adesso parametri, adesso i regolamenti, adesso le normative, anche se c’è una sedia spostata di 5 centimetri - 5 centimetri in qua, 5 centimetri in là - si parla di verbali per i commercianti. Qualcuno di voi è andato ad incontrare questi commercianti? Sappiamo quanto pagano a fine anno di tasse tra immondizia, regolamenti, dehors, tavoli e sedie che si pagano a parte al dehors? Cioè, abbiamo fatto un lavoro di approfondimento? Perché quando anche politicamente diciamo, dicevamo, possiamo dire ancora oggi: “Allora, il Parco del Valentino, secondo una visione politica, è un parco che deve essere rispettoso di quelli che sono gli impatti...”... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. MONTALBANO Deborah ...gli impatti ambientali”, benissimo, lo possiamo dire anche oggi, però allora avremmo dovuto in questi tre anni..., avreste dovuto in questi tre anni costruire un rapporto diretto con i protagonisti di quel parco e non è stato fatto, non li conoscete nemmeno, non li conoscete nemmeno. E poi parliamo di andare a respirare buona aria al Valentino, ma siete andati a vedere in che condizioni sono le aree verdi al Valentino, dove portare i bambini, dove le famiglie portano i bambini? Sono pericolosissimi, lì ci sono interventi di manutenzione da fare. E, tra l’altro, anche gli emendamenti posti oggi, che io non ho avuto modo di leggere, di nuovo, e non ne ero neanche a conoscenza, sia del Consigliere Carretto, sia della Consigliera Sganga, aprono invece, appunto, a cercare un po’ di aggiornare l’atto rispetto ad oggi. Io in questo momento vi avrei detto, se aveste anche contattato gli altri firmatari dell’atto: “Lasciamolo sospeso e andiamo a rivederlo tutti insieme, se volete, con i firmatari”, questo non ci è stato permesso e a questo punto, però, diventa anche difficile votare per me questo atto, perché ho appena protocollato una mozione dove chiedo la revisione del Regolamento... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. MONTALBANO Deborah ...e qui invece chiediamo il rispetto del Regolamento così com’è, senza aver fatto neanche un lavoro di approfondimento. E se davvero l’Assessore Iaria arriverà con una delibera quadro a queste condizioni, noi limitiamo la discussione, la limitiamo, la condizioniamo. Siete sicuri che sia la strada giusta? Pongo questa riflessione. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Mensio. MENSIO Federico Grazie, Presidente. Il 20 novembre 2000 veniva approvato, con esecutività dal 5 dicembre 2000, il Regolamento numero 275 Parco del Valentino, di cui all’articolo 16, “Norma transitoria. Approvato il presente Regolamento, l’Amministrazione Comunale s’impegna a promuovere e concertare un piano di gestione del Parco del Valentino che tenda ad orientarne e programmarne la fruizione di concerto con tutti gli Enti...”, tra cui Parco del Po, Politecnico di Torino, Università di Torino, eccetera. Non mi risulta che sia mai stato fatto un piano che sia teso ad orientarne o a programmarne la fruizione, almeno fino ad oggi. Ma questo è dal 2000 al 2020. Ma, detto ciò, io ho presentato anche un subemendamento, in accordo con i primi firmatari degli altri, e chiedo scusa alla Consigliera Montalbano, ma non mi ricordavo che fosse stata firmataria, le chiedo veramente scusa, devo chiedere anche scusa al Consigliere Gosetto, anzi, ex Consigliere Gosetto, e alla Consigliera Artesio, ricordando che il Parco del Valentino ha sicuramente un aspetto di parco urbano, e su questo devo dare ragione al Consigliere Tresso. Per me i riferimenti dei parchi urbani sono Hyde Park con i Kensington Gardens, Central Park, i Giardini delle Tuileries, tutti i parchi situati all’interno di città, parchi pubblici, parchi dove io non ho mai visto circolare un’auto, parchi dove ci sono diverse attività culturali, concerti, attività sportive, eccetera. È chiaro che per me... ho avuto la fortuna di visitare sia Hyde Park che i Giardini delle Tuileries, non ancora Central Park, ma spero di poterlo fare in un futuro, ma non mi risulta che lì siano mai state fatte manifestazioni che non fossero in sintonia con quelle, appunto, del parco urbano. Il Valentino può e deve rinascere, mi verrebbe da dire, come l’Araba Fenice dalle sue ceneri, ma ricordo ad esempio che uno dei pezzi più belli del Valentino, che è il Giardino Roccioso, fu costruito grazie agli interventi di Flor 61, che era una manifestazione inserita all’interno di Italia ‘61, che portò, tra l’altro, anche la Regina Elisabetta II a congratularsi per le attività fatte, attività che erano assolutamente di stampo, sì, fieristico, ma in un contesto assolutamente naturale e legato comunque alla parte ambientale del parco. Io sono convinto assolutamente che il Valentino meriti un rilancio, che evidentemente, da quando è stata approvata la famosa “Norma transitoria”, io non ho visto come cittadino di Torino. Il fatto di chiudere una strada e di togliere le strisce blu e voler togliere i parcheggi, perché inseriti in un contesto urbano, quando si parla di Polo Universitario io credo che gli universitari oggi chiedano sempre più spazi destinati a loro, camminabili... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. MENSIO Federico ...pedonali e non spazi destinati alle auto. Quindi, io ovviamente voterò favorevolmente, ho presentato, appunto, questo subemendamento, ho firmato anche l’emendamento della Capogruppo Sganga, proprio per dare una connotazione anche un po’ giustamente ampia, com’è previsto anche dal Regolamento, sulla parte ambientale e sportiva del parco. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Artesio, cinque minuti. ARTESIO Eleonora Ne userò molti meno, perché la mia obiezione è un’obiezione di metodo. È del tutto evidente che dal 2018 ad oggi sono cambiati i contesti nei quali ragioniamo della questione, in modo particolare a me sarebbe sembrato desiderabile che da allora ad ora si potessero costituire quegli strumenti di governo partecipato che erano previsti nel Regolamento e nel Comitato di Gestione. Non è avvenuto questo, sono insorte una sequenza di questioni puntuali, la questione appunto delle autorizzazioni, della funzionalità, della riapertura possibile delle strutture che operavano nel parco, sono emersi soggetti organizzati che operano per attività commerciali e che chiedono di essere rappresentati ed ascoltati nei confronti dell’Amministrazione, sono stati adottati atti al momento ancora del tutto inesplorati rispetto al tema delle politiche giovanili e dell’accoglienza della popolazione universitaria, non solo nelle sedi deputate dello studio e della residenza, ma anche nell’uso del tempo libero e nella possibilità di fruire degli spazi urbani comuni; sono insorte tutte queste cose e l’operazione che viene fatta con gli emendamenti presentati oggi da parte della Maggioranza è un’operazione volta tutta a guardare il proprio ombelico, cioè a risolvere i problemi di relazione interna, le sensibilità differenti, acchiappare al volo il titolo di qualche giornale, di qualche notizia di cronaca per introdurre qualche filosofia, qualche indirizzo, qualche prospettiva nel discorso generale, e ovviamente facendolo nello stile tipico di questa Maggioranza, che è quello per il quale - lo stile - non si considera minimamente la possibilità di costruire relazioni e comunicazioni non solo coi soggetti esterni che ho già nominato e non mi risulta fino ad ora abbiano avuto ascolto, ma anche con le altre forze politiche del Consiglio, sia pure avendo queste sottoscritto un atto di intenti un anno e mezzo fa. Quindi, addirittura un atto sottoscritto vede persino cambiato il titolo, senza che nemmeno i sottoscrittori siano stati informati, è già sintomatica anche la forma, insomma, il modo ancor m’offende, peggio ancora che il contenuto. Quindi, da questo punto di vista non ho più ragioni per le quali possa confermare la firma apposta in allora; non parteciperò al voto su questo documento spezzatino, che emerge da tutte le conversazioni interne al Gruppo di Maggioranza, come ci viene detto tantissime volte: “Abbiamo la Maggioranza, governiamo”, e quindi staremo ad accompagnare le procedure esecutive che succederanno a questo atto, al momento francamente abbastanza inconcludente. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Giovara. GIOVARA Massimo Ringrazio. Volevo rassicurare la Consigliera Artesio: noi non siamo tanto bravi ad acchiappare i titoli di giornale, come si sarà accorta negli ultimi tre anni e mezzo, anzi, abbiamo sollevato un ingente dissenso in questa città, che prima era abbastanza represso. Invece, secondo me questo atto ha una funzione fondamentale, anche se non è un atto perfetto e ha tutti i difetti che le Minoranze ovviamente riscontrano, perché fanno il loro mestiere, ma rientra dentro una road map che potremmo costruire insieme come Consiglio tutto, così come stiamo cercando di fare per la capitale europea della cultura. A me non interessano alleanze fra Partiti, non credo che farò questo mestiere in futuro, non mi interessa più, però penso che sarebbe carino sollevare, raccogliere i suggerimenti che sono venuti anche dalle Minoranze, penso al suggerimento del Consigliere Tresso di guardare a questo atto dentro ad una programmazione futura di tutto il Parco del Valentino, che contempla anche la futura Biblioteca Civica, il futuro Teatro Nuovo condiviso dalle nostre partecipate, il Polo Universitario e tutto il resto. Quindi, sono contento che sia stato presentato a due anni dalla sua prima stesura, e che dia degli indirizzi precisi sulla configurazione del Parco del Valentino come parco e non come polo fieristico, e approvo e voterò questo atto. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Vicepresidente Ferrero, l’intervento è su? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Cos’è? È un fatto personale? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Prego, Vicecapogruppo Pollicino. POLLICINO Marina Sarò molto breve. Per le stesse motivazioni che ha espresso egregiamente la Capogruppo Artesio, la Consigliera Artesio, io... - aspetta, adesso lo dirò anche per te, scusa - per le stesse motivazioni, visto che è passato tanto tempo, io ho deciso di ritirare la mia firma dall’atto, e mi dice la Consigliera Montalbano che farà la stessa cosa anche lei. SICARI Francesco (Presidente) Ci sono altri interventi per quanto riguarda la discussione? (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Non ci sono altri interventi, o è un fatto personale... no. Quindi possiamo passare con l’illustrazione di quelli che sono gli emendamenti presentati. Iniziamo con la trattazione dell’emendamento zero presentato dalla Capogruppo Sganga e altri... lo dà per discusso? Ci sono... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ci sono interventi? Io propongo di vedere velocemente e poi votare alla fine, come abbiamo già utilizzato come metodo in altre occasioni. Passiamo all’emendamento 1, presentato dalla Vicepresidente Ferrero, lo vuole illustrare. Prego. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Okay, grazie Presidente. No, io volevo solo…, per dovere di cronaca, l’emendamento è stato depositato il 28 gennaio, quindi non oggi, quindi ci sono stati cinque giorni per poterlo verificare, e quindi non credo di dover, su questo emendamento, chiedere appunto... fare delle trattative con le Minoranze, è stato depositato il 28, volevo solo dire quello. Che i 15 giorni massimo, indicati nella mozione sono massimi, compresi, appunto, anche eventuali montaggi e smontaggi, per dovere di cronaca, di eventuali manifestazioni, quindi 15 giorni massimo negli spazi del parco. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Vicecapogruppo Foglietta, due minuti. FOGLIETTA Chiara Sì, grazie Presidente. Dunque, qui la Vicepresidente, prima firmataria dell’atto, corregge un po’ il tiro perché, evidentemente, qualcuno dalla Giunta le ha detto: “Guarda che se dichiari che bisogna abbandonare progressivamente, ma in maniera definitiva, le manifestazioni fieristiche e commerciali, poi l’Assessore Sacco e l’Assessora Leon avranno dei problemi per i prossimi 450 giorni che rimangono per questa Giunta”, e quindi sostituiamo quel paragrafo con: “Autorizzare iniziative che rispettino la tutela del patrimonio storico, culturale, naturalistico e ambientale in esso presente che non comportino un’occupazione infrastrutturale massima o prolungata (15 giorni massimo) degli spazi del parco”. Adesso che ha illustrato l’emendamento, scopriamo che i 15 giorni, massimo, per la prima firmataria dell’atto, sono comprensivi del montaggio e dello smontaggio, io non so Presidente, se lei ha letto la polemica dell’installazione dei gazebo bianchi di CioccolaTò, che erano stati installati, praticamente, 10 giorni prima dell’evento, quindi noi facciamo in modo tale che, chi organizza un evento lo installi, però poi nei 15 giorni non avrà più il tempo di farlo, l’evento, cioè glielo facciamo montare, l’evento non si fa e glielo facciamo smontare. Io non so questi “15 giorni massimo” in base a quale calcolo abbiano…, quale calcolo abbia indotto la Vicepresidente, ad inserire 15 giorni. Se fosse possibile un intervento di replica, sarebbe più chiaro. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliera Grippo, ha un minuto. GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie Presidente. Ma al di là dei dati di merito, c’è una questione di metodo, gli emendamenti che erano stati presentati e poi sono stati subemendati, si cambia il titolo, quindi in un certo qual modo, si corregge direttamente la rotta. Io non ho firmato l’atto e ben me ne guardo, però dal momento che ho misurato il sentiment di alcune Consigliere, che io stimo anche e quindi che mi avrebbero indotta, comunque, ad un atteggiamento morbido nei confronti di questo atto, mi convinco sempre di più che valga la pena votare apertamente contro, per far capire qual è la distanza che c’è di visione tra una parte e l’altra. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Prego, Consigliera Scanderebech. SCANDEREBECH Federica Solo per lasciare a verbale anche io una considerazione, perché, dal momento in cui la prima presentataria di questa mozione scrive nell’impegnativa: “Abbandono definitivo di tutte le manifestazioni fieristiche commerciali”, poi improvvisamente viene stravolta totalmente l’impegnativa, quasi come se fosse presentata un’altra mozione, e si scrive: “Autorizzare iniziative che siano storiche, culturali, naturalistiche, ambientali e quant’altro”. Cioè, ma questa Amministrazione un’idea ce l’ha o ogni giorno che passa cambia e stravolge totalmente l’input che viene dato alla mozione? Questa è la mia considerazione, non è “basta”, perché anche voi avete gli occhi e avete… e siete in grado di leggere quanto scritto su questa mozione. Allora tanto vale stracciarla, ripresentarla da zero, tutta con un altro input, oppure aspettare che la Giunta dica che cosa voglia fare nella sua delibera quadro e di questa situazione complessiva. Quindi proprio per questo motivo, il mio sarà nuovamente un voto contrario convinto. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Carretto, due minuti. CARRETTO Damiano Anche uno. La prima è: consiglio ai Consiglieri della Minoranza di andare a vedere i tempi di montaggio e smontaggio delle fiere al chiuso, al chiuso, vedere se al chiuso puoi metterci 10 giorni a montare uno stand e quanto paghi, giusto per, e questo è un tema; il secondo tema è: che la questione delle idee, io le uniche idee che ho sentito è “Coinvolgere tutti”, mi sembra abbastanza lapalissiano; “Portare avanti il progetto del Politecnico”, sta andando avanti; l’unica vera notizia del giorno è il Capogruppo del Partito Democratico che chiede una sanatoria, un condono per gli abusi edilizi o una cosa del genere, non si è capito, per il Parco del Valentino, un parco di una bellezza storica incredibile, un parco tutelato ambientalmente, e l’unica proposta che ci sentiamo dire è: “Fate un piano di rigenerazione in cui sanate quello che si può sanare e poi andiamo avanti così”. Cioè, dopo 20 anni, 30 anni di occhi chiusi, di abusi non visti, l’unica proposta che viene fatta in quest’Aula è un condono? Un condono? Una sanatoria? Capire quali abusi puoi sanare? C’è una norma, si chiama il DPR 380, che dice quali abusi puoi sanare e quali no, non è difficilissimo. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Nel merito dell’emendamento o per illustrare il subemendamento dopo? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Prego, Consigliere Mensio. MENSIO Federico Nel merito dell’emendamento, appunto, ricordo che noi i gazebi del nostro Movimento, quando andiamo in piazza, ci impieghiamo circa mezz’ora a montarli e mezz’ora a smontarli, potremmo stare lì sostanzialmente 14 giorni e 23 ore, no? Quindi, voglio dire, credo che si faccia abbastanza in fretta a montare e smontare un gazebo, mettiamo anche che ci impieghino un giorno a montare e smontare, hanno ancora 12 giorni, 13 per fare l’evento. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Non ci sono interventi fuori verbale, non mi ricordo se erano normati, quindi possiamo..., ci sono altri interventi su questo emendamento? No. Possiamo proseguire con il subemendamento presentato dai Consiglieri Chessa e Mensio. Viene illustrato o viene dato per illustrato? Ci sono interventi nel merito del subemendamento? No. E ora siamo all’emendamento 2 del Consigliere Carretto, già illustrato, ci sono interventi nel merito? Non ci sono interventi. Possiamo proseguire, allora, con la votazione dell’atto, posso mettere in votazione il testo coordinato? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Prego Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 21, contrari 2, astenuti 0. Il Consiglio approva. |