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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 3 Febbraio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 24
MOZIONE 2018-02422
(MOZIONE N. 6/2020) "IL VALENTINO RECUPERI IL SUO RUOLO DI PARCO CITTADINO E RIATTIVI QUELLO DI POLO PER ATTIVIT? CULTURALI, GIOVANILI, AMBIENTALI E SPORTIVE" PRESENTATA IN DATA 14 GIUGNO 2018 - PRIMA FIRMATARIA FERRERO. [Testo coordinato]
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Lascio la parola alla Consigliera Grippo. Prego.

GRIPPO Maria Grazia
Grazie, Presidente. Io, senza saperlo, ho colto in autonomia l’invito della proponente a
rileggere, a distanza di quasi due anni, il testo di questa mozione che parla del destino,
del futuro del Parco del Valentino, e mi è venuto in mente quando per la prima volta mi
trovai ad osservare un’opera di espressionismo astratto, cioè tu guardi una cosa e ci vedi
dentro quello che puoi. Io, francamente, tutto questo, come dire, cinguettare che ci è
stato dipinto dalla proponente dell’atto e dai suoi sodali non l’ho visto; ho visto invece,
andando più al pragmatismo del testo, un’impostazione che poi è quella che, insomma,
ha accompagnato il tema del Valentino da parte della Maggioranza nel corso degli
ultimi mesi; intanto ho visto repressione, che è un po’, come dire, il core business
dell’attività della Maggioranza, ho visto tante restrizioni, e poi ho visto una resa ad una
condizione di assenza di idee che è stata un pochino ammorbidita con l’inserimento di
due emendamenti, che penso costituiscano l’aggiornamento ultimo dell’atto, ma che
nell’insieme, a parte, ribadisco, forse trovare una quadra perché tutta la Maggioranza
fosse disponibile a votare l’atto, io direi che non si aggiunge altro. Purtroppo, la
domanda che è venuta dal territorio in quelle notti bianche, che fin qui - lo dico al
proponente del secondo emendamento - sono state solo per chiedere che il parco, come
dire, ritornasse ad essere davvero nella disponibilità di tutte e di tutti, dicevo, quello che
è stato chiesto dai cittadini e dalle cittadine era una strategia organizzativa che
rimettesse nelle condizioni quella realtà così speciale e così composita di essere godibile
dalla cittadinanza e non solo. Presidente, quel che viene da chiedersi quindi è come
questo atto dialoghi con la promessa di una delibera quadro da parte dell’Assessore
all’Urbanistica, di cui non ci sono state date anticipazioni. In un qualche modo,
immagino che ci sia stato un dialogo con la Giunta, a meno che questo non sia l’ultimo
regalo dei “guastafeste”, e lo dico affettuosamente nei confronti almeno di taluni
firmatari dell’atto, e allora ci si ritroverà, in un qualche modo, a vivere un segue della
situazione che abbiamo vissuto, almeno nelle settimane scorse, con la Cavallerizza
Reale; poi, come vedremo successivamente, con Cavallerizza Reale evidentemente un
accomodamento lo si è trovato, perché taluni e talune per trovare accomodamenti sono
specialisti. Quel che vien da dire è: se questo è il futuro del Parco del Valentino, potete
credere che di spazio per pensare ce ne sarà eccome.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliera Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Sì. Beh, proprio perché è stata annunciata questa delibera quadro dalla Giunta, trovo un
po’ estemporaneo il fatto di votare una mozione, prima di sapere che cosa ci sia scritto
in questa delibera quadro annunciata ormai due settimane fa. La delibera quadro sarà
congruente con questa mozione? Partiamo dalla mozione per poi scrivere la delibera
quadro, o viceversa? La mozione non ha alcun valore perché magari poi
successivamente, arrivando la deliberazione, la mozione sarà poi passata? Bene, queste
domande io me le faccio. Quindi, in questo momento non mi sento in grado di poter
votare una mozione simile, e quindi il mio voto, già lo dico espressamente, sarà un voto
contrario, perché nel complesso è abbastanza invotabile una mozione anche che limita
ad un numero di giorni - ad esempio 15 - il fatto che si possa creare un evento
all’interno del parco; arriva una grande organizzazione che farà una manifestazione per
16 giorni e noi diciamo: “No, tu non puoi stare lì per 16 giorni, perché dentro alla
mozione abbiamo scritto 15”. Quindi, io la trovo veramente un po’ estemporanea, anche
in questo momento in cui questa delibera quadro ancora non è stata esaminata da
quest’Aula e la Giunta non l’ha ancora attualmente divulgata al Consiglio Comunale,
per questo il mio voto sarà negativo.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
Sì, grazie Presidente. Mah, io trovo che questa mozione, al di là di quello che ci è stato
presentato dalla proponente, che scomoda e cita anche citazioni importanti, da Papa
Francesco a strumenti quali la Piramide di Maslow, e quindi anche diciamo metodologie
applicate anche in altri settori e in altri campi, mi sembra che però, abbia pazienza,
Consigliera Ferrero, non nasconde la debolezza di una mozione, che di per sé vede su
una progettualità forte, come quella di un parco come il Valentino richiede, la
limitazione di due ordini di idee: da un lato limitare il traffico e dall’altro abbandonare
le manifestazioni fieristiche. Poi le concedo che il terzo punto mette di dare vita al
Comitato di Gestione previsto dalle norme transitorie del Regolamento, cosa che
abbiamo già più volte chiesto e che effettivamente, come i colleghi che mi hanno
preceduto hanno evidenziato, deve però trovare una coerenza con la delibera quadro
preannunciata dall’Assessore Iaria, perché sennò non ci è molto chiaro come si possa
essere efficaci con un atto di questo genere che non va poi ad impattare su qualcosa a
cui la Giunta sta lavorando e che peraltro, al di fuori di quelli che sono gli intendimenti
del Movimento che oggi guida la Città, dovrebbe essere frutto di una compartecipazione
di idee, dovrebbe essere frutto di un’azione più partecipata, mentre invece siamo qui ad
aspettare che ci venga poi proposto qualcosa di cui ad oggi tutto è molto, molto oscuro.
Io credo che una visione - l’ha citato lei questa volta questo termine che spesso ci viene
rinfacciato, come Minoranze, di abusare - sia proprio di nuovo mancata, anche sul Parco
del Valentino, che è un’eccellenza, che è una peculiarità che riguarda non solo il parco
in quanto tale, ma tutto un sistema che è il rapporto tra la città e i parchi, in particolare i
parchi fluviali. Ricordiamo che Torino è un’eccezionalità, perché gode di un parco
fluviale urbano, poche sono le città in Europa che hanno questa caratteristica, cioè un
ente nato proprio per tutelare questa visione e per riuscire a dare una progettualità che
sia in qualche modo perimetrata da quelle che sono delle norme e dei vincoli. Però
questo non impedisce il fatto che la città, sul rapporto che ha coi fiumi e con il verde, e
pensiamo all’enorme patrimonio anche in termini di biodiversità e di ecosistema che
può ricondursi attraverso le vie fluviali che collegano tutta la parte della cintura con la
parte boscata e collinare, ma che poi vanno interpretate con quello che è il significato di
un verde, che all’interno di un contesto urbano va contestualizzato, nel senso che ci
sono parchi che hanno una certa natura, ci sono parchi che ne hanno un’altra, e qui la
Città deve interrogarsi - e, vivaddio, stiamo affrontando, lo ribadisco ancora una volta,
uno strumento che non è proprio banale -, perché una Variante Generale al Piano
Regolatore questo tema deve porselo, che significato hanno le aree verdi in un contesto
cittadino, in cui ogni quadrante cittadino avrà dei riferimenti dal punto di vista
ecosistemico, ma da un punto di vista della fruizione del verde, perché non è solo qui
che parliamo di ecologia, qui parliamo anche del fatto che nell’ambito di un ecosistema,
nell’ambito di un ecosistema urbano e quindi di un’area verde, si possa fruire di cultura,
si possa fruire di sport, si possa fruire di attività anche ludiche e poter frequentare i
locali notturni per i giovani. Allora, questo dobbiamo porci, perché se lei mi paragona il
parco urbano del Valentino a, che ne so, l’area del galoppatoio militare, che ha tutta una
caratteristica di naturalità più forte e che forse va preservata in quel senso lì, ci sono
delle condizioni che sono assolutamente diverse. Allora, la Città si è chiesta il
significato del Valentino in una visione un pochino più ampia, di una progettualità un
pochino più di respiro con quel quadrante della città in cui ci sono già degli elementi
che emergono, ci sono dei progetti che sono stati stoppati e non portano avanti? Dalla
biblioteca civica, da quello che voleva fare il Politecnico, dal fatto che c’è il Castello del
Valentino, che ad oggi è oggetto di una nuova revisione e sarà oggetto di un nuovo
appalto? Ci sono dei presidi sulle società remiere? Ci sono delle società, come
l’Imbarco Perosino, che da anni portano avanti un certo tipo di ristorazione? Ci sono
altri...? Allora, c’è una domanda su questo di dirsi: “Ma noi, come Città, quali sono le
cose che vogliamo valorizzare? Quali sono le funzioni di questo parco?”? O vogliamo
semplicemente dire: “Dobbiamo impedire il traffico dei motocicli e delle vetture”? O
che una manifestazione non sia più di 15 giorni con una certa rigidità, che non dà adito a
capire cosa ci sia dietro le idee, ma che cos’è per noi, cosa rappresenta per noi quel
parco? Che misure abbiamo di renderlo un elemento centrale, non solo per gli abitanti
del centro, ma riuscire ad attivare lì delle iniziative che possano essere davvero utili per
tutta la città? E in che misura riusciamo a connetterlo meglio? Cioè, mi sembra che
ancora una volta ci sia una pochezza, e chiedo scusa anche del termine, che, me ne
rendo conto, è pesante, ma non andare ad individuare degli elementi che in realtà non ci
danno alcuna prova che ci sia dietro un ragionamento, cioè è proprio fissarsi su degli
aspetti così marginali, che quasi sono in imbarazzo nel dire: “Ci stiamo nascondendo
nel fatto che proprio non abbiamo nessuna idea, invece, di quello che questo dovrebbe
costituire”. Allora, io le dico, sono quasi davvero in imbarazzo, perché poi di per sé...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

TRESSO Francesco
Sì, vado a concludere, ...il fatto di, come dico, di avviare il Comitato di Gestione lo
trovo anche valido, avete aggiunto due emendamenti che cercano un pochino di dare
qualcosetta in più, ma, ecco, mi sembrano sempre cose un po’ povere. Quindi, io
francamente trovo che ancora una volta è proprio sbagliato l’approccio, faccio fatica a
riconoscermi in un atto che, in maniera molto, molto parzializzata e peculiare, va ad
individuare delle problematiche che in realtà non sono la vera problematica, capire cosa
la città si aspetta da questa enorme risorsa che richiederebbe una progettualità di livello
molto, molto più ampio.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Vicecapogruppo Foglietta.

FOGLIETTA Chiara
Grazie, Presidente. Attendiamo un anno e mezzo che questa mozione venga finalmente
discussa in Aula, purtroppo spendiamo tante parole per dire che il Parco del Valentino
deve fare il Parco del Valentino. Sono contenta che finalmente, però, la Vicepresidente
abbia deciso di scrivere nero su bianco, emendando questo atto - ma interverrò
successivamente sugli emendamenti -, per dire quanto segue, perché, al di là dei
grandissimi enunciati e del dire che chi frequenta il parco e fare citazioni, poi dobbiamo
anche capire cosa stiamo votando. Allora, al punto 1 dell’“impegna” leggiamo:
“Rigorosa limitazione del transito alle persone strettamente autorizzate da
regolamento”, lo prevede il Regolamento; punto 2: “Ripristinando il divieto di transito,
di sosta e di fermata in viale Boiardo e quella porzione di viale Marinai d’Italia
compresa nel parco e contestuale eliminazione delle strisce blu”. Fa abbastanza
sorridere come questa Giunta in alcune zone di Torino - penso dove... vicino agli
ospedali - abbia istituito le strisce blu e qui le voglia togliere; punto 3: “Controllo
puntuale delle Forze dell’Ordine sull’applicazione delle norme di transito”, se non ci
fossero stati questi gravissimi episodi di insicurezza all’interno del Parco del Valentino,
avrei potuto anche essere d’accordo, in maniera del tutto inusuale, con la Vicepresidente
del Consiglio, il problema è che io gradirei che le nostre Forze dell’Ordine venissero
impegnate non tanto a fare le multe ai cittadini che parcheggiano in malasosta, quanto a
garantire la sicurezza e la vivibilità del parco. Il punto 4 è stato eliminato e quindi
interverrò successivamente; l’attuale punto 5 dice: “Costituzione del Comitato di
Gestione previsto dal succitato Regolamento”, bene che la Maggioranza riporti oggi in
Aula..., anzi, porti in Aula per la prima volta questa mozione, quando è più di, credo, tre
settimane che la Minoranza tutta a verbale chiede che venga istituito il Comitato di
Controllo di Gestione alla norma transitoria del Regolamento 275.
Non sto a dilungarmi sulla situazione del Valentino, perché avrei voluto discuterne
anche oggi con un’interpellanza in Aula, ma l’Assessore Iaria, ahimè, non era, come mi
ha fatto scrivere dalla sua Segreteria, adeguatamente preparato, e quindi l’interpellanza
è stata rinviata. Ho qualche difficoltà, e lo dico personalmente, a poter votare questo
atto, quando ci manca tutto il quadro di riferimento: non conosciamo il contenuto della
delibera quadro che doveva essere pubblicata non si sa quando, comunque ancora non
c’è; non sappiamo il contenuto dei bandi che erano pronti, prontissimi, ma sta di fatto
che non ci sono; non sappiamo qual è l’intenzione della Giunta tutta, tranne i
grandissimi enunciati che ha fatto la Sindaca Appendino sui suoi social, quindi diciamo
che la confusione continua a rimanere, a regnare sovrana.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Lo Russo, tre minuti.

LO RUSSO Stefano
La mozione, presentata dal Movimento 5 Stelle ormai due anni fa e oggi discussa, che
attiene alla questione del Valentino, denuncia con enorme chiarezza lo stato
confusionale dentro il quale si muove questa Maggioranza, la Sindaca Appendino e i
suoi Assessori. Uno stato confusionale che fondamentalmente fa dire, a seconda della
giornata e del tempo meteorologico, che bisogna essere rigorosi e chiudere i locali che
hanno commesso abusi, poi un secondo dopo dire che bisogna essere permissivi, poi un
secondo dopo dire che bisogna togliere le macchine, poi un secondo dopo dire che
bisogna fare le manifestazioni fieristiche..., il che denuncia in maniera piuttosto chiara,
basterebbe pensare che questa mozione è stata presentata due anni fa e viene discussa
oggi, il che la dice lunga, mozione della Maggioranza ovviamente, che sostanzialmente
un’idea di fondo su che cosa fare dentro il Parco del Valentino non c’è. Allora proviamo
a dirlo noi che cosa dovremmo fare dentro il Parco del Valentino, magari, a furia di
ripeterlo, in più e più occasioni peraltro, iniziamo... iniziate ad occuparvi e a prenderci
almeno per alcuni aspetti un po’ sul serio: la prima questione che va ripresa con forza,
con energia - se non lo farete voi, speriamo che lo faccia la prossima Amministrazione -
è la progettualità che riguarda la presenza del Politecnico di Torino dentro il Parco del
Valentino, una progettualità che non è da guardare unicamente nell’ottica edilizia in
senso stretto, io ho massimo rispetto di chi mi spiega che bisogna fare le verifiche di
capacità portante del Padiglione Morandi, citazione dell’Assessore Iaria, ma magari con
un pelino in più di visione rispetto a quella che deve essere la vocazione di Campus
universitario, nell’ottica della Città Universitaria e della Cultura, di quel sedime, di
quella porzione. Seconda questione, la questione del Borgo Medievale: avete proceduto
a togliere il Borgo Medievale alla gestione della Fondazione Musei reinternalizzandolo,
di fatto non si capisce per farci che cosa di diverso, e onestamente anche questo è un
elemento piuttosto singolare. Terzo elemento: la questione degli abusi edilizi o degli
abusi più o meno declarati dei locali che a diverso titolo stanno lì; quella questione - lo
dico ad alcuni Consiglieri che si stracciano le vesti dicendo che bisogna picchiare duro
tutti quelli che hanno fatto abusi - non si risolvono se non si fa un piano di rigenerazione
urbana dedicato al Parco del Valentino, cioè quella cosa lì si fa unicamente se arriva una
delibera in questo Consiglio, dal punto di vista della modifica del Piano Regolatore,
che, attraverso una verifica di conformità edilizia e urbanistica, passatemi il termine,
sana quello che va sanato e colpisce quello che va colpito, perché altrimenti quella roba
lì non avrà mai soluzione. E siccome direi che tutta una serie di iniziative che ha preso
l’Amministrazione non stanno portando il risultato che vi immaginavate, perché quello
che è capitato è che di fatto in questi tre anni quel parco è stato di fatto abbandonato e
abbiamo fenomeni di degrado...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

LO RUSSO Stefano
...vi pregheremmo di tenerlo in considerazione. Ultima cosa che dico, in questi ultimi 15
secondi: ribadiamo per l’ennesima volta l’auspicio che vi facciate carico di attuare la
riqualificazione del Valentino attraverso un bel Piano d’Ambito che coinvolga la
Circoscrizione, i circoli remieri, le associazioni, i gestori dei locali e magari anche i
soggetti istituzionali che intorno a quella dimensione vorrebbero dire la loro. Parlate
tanto di partecipazione, benissimo, attuatela non attraverso mozioni come queste, che
sono davvero roba che ci lascia alquanto interdetti per la loro pochezza e per la loro
vaghezza.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Sganga, tre minuti.

SGANGA Valentina
Grazie, Presidente. Oggi scopriamo che il parco è abbandonato solo dagli ultimi tre
anni, invece quelli prima era un fiorire di attività e nessuno aveva mai visto uno
spacciatore passare per i prati, ma va bene, ognuno vede la sua realtà. Ci tenevo, quindi
al massimo mi prendo un minuto in più per presentare l’emendamento, perché ho
cambiato il titolo alla mozione, titolo che diventa: “Il Valentino recuperi il suo ruolo di
parco cittadino e riattivi quello di polo per attività culturali, giovanili, ambientali e
sportive”. In sostanza, è chiaro che la mozione della Vicepresidente Ferrero torna in
auge oggi, in virtù del fatto che sono ormai diverse settimane che anche in quest’Aula
discutiamo del Valentino, e a me pare chiaro - e mi spiace che non sia così per le
Minoranze - che sono emerse dal dibattimento due vocazioni in modo chiaro, che son
già state citate sia dalla collega Ferrero che dal collega Carretto, quella appunto del
parco con una vocazione ambientalista, e quindi di tutela del verde, degli spazi, dei beni
comuni e paesaggistici da un lato, e quella ricreativa dall’altro, quindi con la volontà di
far ripartire nuove attività e nuovi eventi. Questa mozione sintetizza queste due
vocazioni, due vocazioni che credo nella delibera quadro verranno riprese, quindi è
giusto votare oggi la mozione, sì, perché è giusto che la Giunta abbia un indirizzo dal
Consiglio Comunale da recepire all’interno della delibera, quindi io in questo non ci
trovo nulla, sinceramente, di estemporaneo. Ricordo che, per quanto riguarda il
Comitato di Gestione del parco, in realtà è stato invocato dalle Minoranze, ancora prima
è stato invocato dalla Maggioranza, quindi bene che sia nero su bianco, attiviamolo,
l’ho già detto qualche settimana fa, lo ribadisco oggi. All’interno del Comitato di
Gestione del parco ci sarà anche il Politecnico che citava prima il Capogruppo Lo
Russo, e quindi, insomma, io credo che le strategie per rilanciare il parco partano dal
Comitato, partano dall’indirizzo dato da questa mozione e dalla delibera quadro che
verrà adottata dalla Giunta.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Prego, Consigliera Montalbano.

MONTALBANO Deborah
Sì, grazie Presidente. Allora, questa mozione era stata protocollata il 14 giugno del
2018; siamo a gennaio 2020, sono successe tutta una serie di situazioni al Valentino da
allora ad oggi, da allora ad oggi e anche da quando noi siamo stati eletti ad oggi.
Quando si parla del Salone dell’Auto, il Salone dell’Auto, ad esempio, non c’è più al
Valentino. Quando parliamo del Regolamento e del rispetto del Regolamento all’interno
di questo “impegna”, beh se andiamo a leggerci il Regolamento, per le situazioni che
denunciano i commercianti e le associazioni di quel parco, forse avremmo dovuto fare
un emendamento dove avremmo scritto di rivedere quel Regolamento. La costituzione
del Comitato di Gestione, quello lo si chiedeva prima, si può chiedere benissimo anche
adesso. Perché dico questo? Dico questo perché io sono tra i firmatari di questo atto,
non ho ricevuto nessuna telefonata per essere avvisata che questo atto andava in
discussione oggi, non ho avuto modo di avere un confronto politico con il primo
firmatario di questo atto, e credo che come rispetto anche istituzionale non siamo
proprio all’interno di quello che dovrebbe essere, ma comunque il metodo è questo e
quindi mi riserverò di firmare altri atti in futuro. Ora, quando diciamo, all’interno
dell’“impegna”, “Rigorosa limitazione del transito alle persone strettamente autorizzate
da regolamento” vogliamo dire quindi: “Limitiamo anche la delibera quadro di poter
rivedere il Regolamento”, io vi invito a leggerlo, anzi, vi chiedo: l’avete letto tutto il
Regolamento? Perché io nel leggerlo, per quanto ho firmato questa mozione, nel leggere
poi il Regolamento - occupandomi come Consigliera, mono-Consigliera, di tutti i temi e
non più solo di alcuni temi -, vi dico: quel Regolamento è completamente da rivedere.
Quindi, questo “impegna” è alquanto superato rispetto a diversi punti. Vi faccio un altro
esempio: quando parliamo dei controlli, per quanto riguarda le Forze dell’Ordine,
puntuali sul parco, vi do una notizia: avvengono. Avvengono. Fin troppo, anche. Non è
che non ci siano, il problema è che per quelli che sono adesso parametri, adesso i
regolamenti, adesso le normative, anche se c’è una sedia spostata di 5 centimetri - 5
centimetri in qua, 5 centimetri in là - si parla di verbali per i commercianti. Qualcuno di
voi è andato ad incontrare questi commercianti? Sappiamo quanto pagano a fine anno di
tasse tra immondizia, regolamenti, dehors, tavoli e sedie che si pagano a parte al
dehors? Cioè, abbiamo fatto un lavoro di approfondimento? Perché quando anche
politicamente diciamo, dicevamo, possiamo dire ancora oggi: “Allora, il Parco del
Valentino, secondo una visione politica, è un parco che deve essere rispettoso di quelli
che sono gli impatti...”...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

MONTALBANO Deborah
...gli impatti ambientali”, benissimo, lo possiamo dire anche oggi, però allora avremmo
dovuto in questi tre anni..., avreste dovuto in questi tre anni costruire un rapporto diretto
con i protagonisti di quel parco e non è stato fatto, non li conoscete nemmeno, non li
conoscete nemmeno. E poi parliamo di andare a respirare buona aria al Valentino, ma
siete andati a vedere in che condizioni sono le aree verdi al Valentino, dove portare i
bambini, dove le famiglie portano i bambini? Sono pericolosissimi, lì ci sono interventi
di manutenzione da fare. E, tra l’altro, anche gli emendamenti posti oggi, che io non ho
avuto modo di leggere, di nuovo, e non ne ero neanche a conoscenza, sia del Consigliere
Carretto, sia della Consigliera Sganga, aprono invece, appunto, a cercare un po’ di
aggiornare l’atto rispetto ad oggi. Io in questo momento vi avrei detto, se aveste anche
contattato gli altri firmatari dell’atto: “Lasciamolo sospeso e andiamo a rivederlo tutti
insieme, se volete, con i firmatari”, questo non ci è stato permesso e a questo punto,
però, diventa anche difficile votare per me questo atto, perché ho appena protocollato
una mozione dove chiedo la revisione del Regolamento...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

MONTALBANO Deborah
...e qui invece chiediamo il rispetto del Regolamento così com’è, senza aver fatto
neanche un lavoro di approfondimento. E se davvero l’Assessore Iaria arriverà con una
delibera quadro a queste condizioni, noi limitiamo la discussione, la limitiamo, la
condizioniamo. Siete sicuri che sia la strada giusta? Pongo questa riflessione.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Mensio.

MENSIO Federico
Grazie, Presidente. Il 20 novembre 2000 veniva approvato, con esecutività dal 5
dicembre 2000, il Regolamento numero 275 Parco del Valentino, di cui all’articolo 16,
“Norma transitoria. Approvato il presente Regolamento, l’Amministrazione Comunale
s’impegna a promuovere e concertare un piano di gestione del Parco del Valentino che
tenda ad orientarne e programmarne la fruizione di concerto con tutti gli Enti...”, tra cui
Parco del Po, Politecnico di Torino, Università di Torino, eccetera. Non mi risulta che
sia mai stato fatto un piano che sia teso ad orientarne o a programmarne la fruizione,
almeno fino ad oggi. Ma questo è dal 2000 al 2020. Ma, detto ciò, io ho presentato
anche un subemendamento, in accordo con i primi firmatari degli altri, e chiedo scusa
alla Consigliera Montalbano, ma non mi ricordavo che fosse stata firmataria, le chiedo
veramente scusa, devo chiedere anche scusa al Consigliere Gosetto, anzi, ex Consigliere
Gosetto, e alla Consigliera Artesio, ricordando che il Parco del Valentino ha
sicuramente un aspetto di parco urbano, e su questo devo dare ragione al Consigliere
Tresso. Per me i riferimenti dei parchi urbani sono Hyde Park con i Kensington
Gardens, Central Park, i Giardini delle Tuileries, tutti i parchi situati all’interno di città,
parchi pubblici, parchi dove io non ho mai visto circolare un’auto, parchi dove ci sono
diverse attività culturali, concerti, attività sportive, eccetera. È chiaro che per me... ho
avuto la fortuna di visitare sia Hyde Park che i Giardini delle Tuileries, non ancora
Central Park, ma spero di poterlo fare in un futuro, ma non mi risulta che lì siano mai
state fatte manifestazioni che non fossero in sintonia con quelle, appunto, del parco
urbano. Il Valentino può e deve rinascere, mi verrebbe da dire, come l’Araba Fenice
dalle sue ceneri, ma ricordo ad esempio che uno dei pezzi più belli del Valentino, che è
il Giardino Roccioso, fu costruito grazie agli interventi di Flor 61, che era una
manifestazione inserita all’interno di Italia ‘61, che portò, tra l’altro, anche la Regina
Elisabetta II a congratularsi per le attività fatte, attività che erano assolutamente di
stampo, sì, fieristico, ma in un contesto assolutamente naturale e legato comunque alla
parte ambientale del parco. Io sono convinto assolutamente che il Valentino meriti un
rilancio, che evidentemente, da quando è stata approvata la famosa “Norma transitoria”,
io non ho visto come cittadino di Torino. Il fatto di chiudere una strada e di togliere le
strisce blu e voler togliere i parcheggi, perché inseriti in un contesto urbano, quando si
parla di Polo Universitario io credo che gli universitari oggi chiedano sempre più spazi
destinati a loro, camminabili...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

MENSIO Federico
...pedonali e non spazi destinati alle auto. Quindi, io ovviamente voterò favorevolmente,
ho presentato, appunto, questo subemendamento, ho firmato anche l’emendamento della
Capogruppo Sganga, proprio per dare una connotazione anche un po’ giustamente
ampia, com’è previsto anche dal Regolamento, sulla parte ambientale e sportiva del
parco.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Artesio, cinque minuti.

ARTESIO Eleonora
Ne userò molti meno, perché la mia obiezione è un’obiezione di metodo. È del tutto
evidente che dal 2018 ad oggi sono cambiati i contesti nei quali ragioniamo della
questione, in modo particolare a me sarebbe sembrato desiderabile che da allora ad ora
si potessero costituire quegli strumenti di governo partecipato che erano previsti nel
Regolamento e nel Comitato di Gestione. Non è avvenuto questo, sono insorte una
sequenza di questioni puntuali, la questione appunto delle autorizzazioni, della
funzionalità, della riapertura possibile delle strutture che operavano nel parco, sono
emersi soggetti organizzati che operano per attività commerciali e che chiedono di
essere rappresentati ed ascoltati nei confronti dell’Amministrazione, sono stati adottati
atti al momento ancora del tutto inesplorati rispetto al tema delle politiche giovanili e
dell’accoglienza della popolazione universitaria, non solo nelle sedi deputate dello
studio e della residenza, ma anche nell’uso del tempo libero e nella possibilità di fruire
degli spazi urbani comuni; sono insorte tutte queste cose e l’operazione che viene fatta
con gli emendamenti presentati oggi da parte della Maggioranza è un’operazione volta
tutta a guardare il proprio ombelico, cioè a risolvere i problemi di relazione interna, le
sensibilità differenti, acchiappare al volo il titolo di qualche giornale, di qualche notizia
di cronaca per introdurre qualche filosofia, qualche indirizzo, qualche prospettiva nel
discorso generale, e ovviamente facendolo nello stile tipico di questa Maggioranza, che
è quello per il quale - lo stile - non si considera minimamente la possibilità di costruire
relazioni e comunicazioni non solo coi soggetti esterni che ho già nominato e non mi
risulta fino ad ora abbiano avuto ascolto, ma anche con le altre forze politiche del
Consiglio, sia pure avendo queste sottoscritto un atto di intenti un anno e mezzo fa.
Quindi, addirittura un atto sottoscritto vede persino cambiato il titolo, senza che
nemmeno i sottoscrittori siano stati informati, è già sintomatica anche la forma,
insomma, il modo ancor m’offende, peggio ancora che il contenuto. Quindi, da questo
punto di vista non ho più ragioni per le quali possa confermare la firma apposta in
allora; non parteciperò al voto su questo documento spezzatino, che emerge da tutte le
conversazioni interne al Gruppo di Maggioranza, come ci viene detto tantissime volte:
“Abbiamo la Maggioranza, governiamo”, e quindi staremo ad accompagnare le
procedure esecutive che succederanno a questo atto, al momento francamente
abbastanza inconcludente.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Giovara.

GIOVARA Massimo
Ringrazio. Volevo rassicurare la Consigliera Artesio: noi non siamo tanto bravi ad
acchiappare i titoli di giornale, come si sarà accorta negli ultimi tre anni e mezzo, anzi,
abbiamo sollevato un ingente dissenso in questa città, che prima era abbastanza
represso. Invece, secondo me questo atto ha una funzione fondamentale, anche se non è
un atto perfetto e ha tutti i difetti che le Minoranze ovviamente riscontrano, perché
fanno il loro mestiere, ma rientra dentro una road map che potremmo costruire insieme
come Consiglio tutto, così come stiamo cercando di fare per la capitale europea della
cultura. A me non interessano alleanze fra Partiti, non credo che farò questo mestiere in
futuro, non mi interessa più, però penso che sarebbe carino sollevare, raccogliere i
suggerimenti che sono venuti anche dalle Minoranze, penso al suggerimento del
Consigliere Tresso di guardare a questo atto dentro ad una programmazione futura di
tutto il Parco del Valentino, che contempla anche la futura Biblioteca Civica, il futuro
Teatro Nuovo condiviso dalle nostre partecipate, il Polo Universitario e tutto il resto.
Quindi, sono contento che sia stato presentato a due anni dalla sua prima stesura, e che
dia degli indirizzi precisi sulla configurazione del Parco del Valentino come parco e non
come polo fieristico, e approvo e voterò questo atto. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Vicepresidente Ferrero, l’intervento è su? (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Cos’è? È un fatto personale? (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Prego, Vicecapogruppo Pollicino.

POLLICINO Marina
Sarò molto breve. Per le stesse motivazioni che ha espresso egregiamente la
Capogruppo Artesio, la Consigliera Artesio, io... - aspetta, adesso lo dirò anche per te,
scusa - per le stesse motivazioni, visto che è passato tanto tempo, io ho deciso di ritirare
la mia firma dall’atto, e mi dice la Consigliera Montalbano che farà la stessa cosa anche
lei.

SICARI Francesco (Presidente)
Ci sono altri interventi per quanto riguarda la discussione? (INTERVENTI FUORI
MICROFONO). Non ci sono altri interventi, o è un fatto personale... no. Quindi
possiamo passare con l’illustrazione di quelli che sono gli emendamenti presentati.
Iniziamo con la trattazione dell’emendamento zero presentato dalla Capogruppo Sganga
e altri... lo dà per discusso? Ci sono... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ci sono
interventi? Io propongo di vedere velocemente e poi votare alla fine, come abbiamo già
utilizzato come metodo in altre occasioni.
Passiamo all’emendamento 1, presentato dalla Vicepresidente Ferrero, lo vuole
illustrare. Prego.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Okay, grazie Presidente. No, io volevo solo…, per dovere di cronaca, l’emendamento è
stato depositato il 28 gennaio, quindi non oggi, quindi ci sono stati cinque giorni per
poterlo verificare, e quindi non credo di dover, su questo emendamento, chiedere
appunto... fare delle trattative con le Minoranze, è stato depositato il 28, volevo solo
dire quello. Che i 15 giorni massimo, indicati nella mozione sono massimi, compresi,
appunto, anche eventuali montaggi e smontaggi, per dovere di cronaca, di eventuali
manifestazioni, quindi 15 giorni massimo negli spazi del parco.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Vicecapogruppo Foglietta, due minuti.

FOGLIETTA Chiara
Sì, grazie Presidente. Dunque, qui la Vicepresidente, prima firmataria dell’atto,
corregge un po’ il tiro perché, evidentemente, qualcuno dalla Giunta le ha detto:
“Guarda che se dichiari che bisogna abbandonare progressivamente, ma in maniera
definitiva, le manifestazioni fieristiche e commerciali, poi l’Assessore Sacco e
l’Assessora Leon avranno dei problemi per i prossimi 450 giorni che rimangono per
questa Giunta”, e quindi sostituiamo quel paragrafo con: “Autorizzare iniziative che
rispettino la tutela del patrimonio storico, culturale, naturalistico e ambientale in esso
presente che non comportino un’occupazione infrastrutturale massima o prolungata (15
giorni massimo) degli spazi del parco”. Adesso che ha illustrato l’emendamento,
scopriamo che i 15 giorni, massimo, per la prima firmataria dell’atto, sono comprensivi
del montaggio e dello smontaggio, io non so Presidente, se lei ha letto la polemica
dell’installazione dei gazebo bianchi di CioccolaTò, che erano stati installati,
praticamente, 10 giorni prima dell’evento, quindi noi facciamo in modo tale che, chi
organizza un evento lo installi, però poi nei 15 giorni non avrà più il tempo di farlo,
l’evento, cioè glielo facciamo montare, l’evento non si fa e glielo facciamo smontare. Io
non so questi “15 giorni massimo” in base a quale calcolo abbiano…, quale calcolo
abbia indotto la Vicepresidente, ad inserire 15 giorni. Se fosse possibile un intervento di
replica, sarebbe più chiaro.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliera Grippo, ha un minuto.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie Presidente. Ma al di là dei dati di merito, c’è una questione di metodo, gli
emendamenti che erano stati presentati e poi sono stati subemendati, si cambia il titolo,
quindi in un certo qual modo, si corregge direttamente la rotta. Io non ho firmato l’atto e
ben me ne guardo, però dal momento che ho misurato il sentiment di alcune
Consigliere, che io stimo anche e quindi che mi avrebbero indotta, comunque, ad un
atteggiamento morbido nei confronti di questo atto, mi convinco sempre di più che
valga la pena votare apertamente contro, per far capire qual è la distanza che c’è di
visione tra una parte e l’altra.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Prego, Consigliera Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Solo per lasciare a verbale anche io una considerazione, perché, dal momento in cui la
prima presentataria di questa mozione scrive nell’impegnativa: “Abbandono definitivo
di tutte le manifestazioni fieristiche commerciali”, poi improvvisamente viene stravolta
totalmente l’impegnativa, quasi come se fosse presentata un’altra mozione, e si scrive:
“Autorizzare iniziative che siano storiche, culturali, naturalistiche, ambientali e
quant’altro”. Cioè, ma questa Amministrazione un’idea ce l’ha o ogni giorno che passa
cambia e stravolge totalmente l’input che viene dato alla mozione? Questa è la mia
considerazione, non è “basta”, perché anche voi avete gli occhi e avete… e siete in
grado di leggere quanto scritto su questa mozione. Allora tanto vale stracciarla,
ripresentarla da zero, tutta con un altro input, oppure aspettare che la Giunta dica che
cosa voglia fare nella sua delibera quadro e di questa situazione complessiva. Quindi
proprio per questo motivo, il mio sarà nuovamente un voto contrario convinto.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Carretto, due minuti.

CARRETTO Damiano
Anche uno. La prima è: consiglio ai Consiglieri della Minoranza di andare a vedere i
tempi di montaggio e smontaggio delle fiere al chiuso, al chiuso, vedere se al chiuso
puoi metterci 10 giorni a montare uno stand e quanto paghi, giusto per, e questo è un
tema; il secondo tema è: che la questione delle idee, io le uniche idee che ho sentito è
“Coinvolgere tutti”, mi sembra abbastanza lapalissiano; “Portare avanti il progetto del
Politecnico”, sta andando avanti; l’unica vera notizia del giorno è il Capogruppo del
Partito Democratico che chiede una sanatoria, un condono per gli abusi edilizi o una
cosa del genere, non si è capito, per il Parco del Valentino, un parco di una bellezza
storica incredibile, un parco tutelato ambientalmente, e l’unica proposta che ci sentiamo
dire è: “Fate un piano di rigenerazione in cui sanate quello che si può sanare e poi
andiamo avanti così”. Cioè, dopo 20 anni, 30 anni di occhi chiusi, di abusi non visti,
l’unica proposta che viene fatta in quest’Aula è un condono? Un condono? Una
sanatoria? Capire quali abusi puoi sanare? C’è una norma, si chiama il DPR 380, che
dice quali abusi puoi sanare e quali no, non è difficilissimo. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Nel merito dell’emendamento o per illustrare
il subemendamento dopo? (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Prego, Consigliere Mensio.

MENSIO Federico
Nel merito dell’emendamento, appunto, ricordo che noi i gazebi del nostro Movimento,
quando andiamo in piazza, ci impieghiamo circa mezz’ora a montarli e mezz’ora a
smontarli, potremmo stare lì sostanzialmente 14 giorni e 23 ore, no? Quindi, voglio dire,
credo che si faccia abbastanza in fretta a montare e smontare un gazebo, mettiamo
anche che ci impieghino un giorno a montare e smontare, hanno ancora 12 giorni, 13
per fare l’evento. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Non ci sono interventi fuori verbale, non mi ricordo se erano normati,
quindi possiamo..., ci sono altri interventi su questo emendamento? No.
Possiamo proseguire con il subemendamento presentato dai Consiglieri Chessa e
Mensio. Viene illustrato o viene dato per illustrato? Ci sono interventi nel merito del
subemendamento? No. E ora siamo all’emendamento 2 del Consigliere Carretto, già
illustrato, ci sono interventi nel merito? Non ci sono interventi.
Possiamo proseguire, allora, con la votazione dell’atto, posso mettere in votazione il
testo coordinato? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Prego Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione.
Favorevoli 21, contrari 2, astenuti 0. Il Consiglio approva.
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