Interventi |
MONTALBANO Deborah Grazie, Presidente. No, scusate… Mannaggia, ogni tanto sorrido. Ho imparato a prendere le cose bene. Allora, Assessore, io ripeto testualmente le sue parole: “Dalla presentazione dell’ultima interpellanza, in questo ultimo mese, ci siamo impegnati…”, eccetera, eccetera, eccetera. Peccato che lei è tre anni che lavora per la Città di Torino e questo problema sono tre anni che vive, diciamo così, in una situazione, il Centro Commerciale Le Verbene, molto critica e non è cambiato nulla per ben tre anni. Poi se ogni qualvolta io protocollo l’interpellanza, lei in quell’ultimo mese inizia a telefonare un po’ a tutto e un po’ tutti e li chiama in Assessorato, benissimo, me lo dica, che io ne protocollo una a settimana. Questa è la prima cosa. Detto questo, all’interno però dell’interpellanza, io avevo chiesto sostanzialmente tre cose: una è cosa intendeva fare l’Amministrazione Comunale per scongiurare la chiusura. Dalla sua risposta io non l’ho capito. Seconda domanda: “Se vi risulta che Poste Italiane non entrerà all’interno del Centro Commerciale de Le Verbene”, e questo lo sapevamo. Sono contenta che lo confermi. E il secondo punto chiedeva anche, se, considerando le ultime vicissitudini del Centro Commerciale Le Verbene, lei avesse intenzione di rivedere la proposta che i Consiglieri preparati le hanno già fatto, cioè quella di rivedere il Regolamento 334, e così poter mettere mano alla concessione del Centro Commerciale de Le Verbene, che tra l’altro riguarderebbe la concessione; poi, come quello del Centro Commerciale de Le Verbene in tutta la città sono per quattro piccole realtà commerciali al coperto e quindi non credo che le casse della Città di Torino e il suo Assessorato crollerebbero se si andasse un po’ incontro al piccolo commercio, visto e considerato anche che, in campagna elettorale, noi eravamo contro le grandi catene commerciali e saremmo stati quelli che avrebbero salvato il piccolo commercio, ecco, nel punto 2) della mia interpellanza le chiedo se vuole riaprire una discussione e rivalutare la proposta fatta dai Consiglieri preparati. Il terzo punto era quello dove le chiedevo se a questo punto la Città di Torino vuole cambiare idea e attivarsi a proprio carico, farsi carico dei costi di manutenzione per gli spazi in disuso. Non mi ha risposto neanche a questa domanda. Quindi, la prima cosa è che non ci sono risposte. Seconda questione: io so benissimo quando lei incontra il Centro Commerciale Le Verbene perché mi chiamano un attimo prima e un attimo dopo, tanto per dirglielo. Okay? Quindi so benissimo che è stato cercato da loro, non il contrario, perché la Presidente ha dato le dimissioni e quindi non c’è neanche più il soggetto giuridico che si possa interfacciare con l’Amministrazione. E domani vi verrà a dire: “Guardate che neanche tra gli altri commercianti c’è qualcuno che vuole prendersi carico di fare il Presidente”. Quindi domani non c’è la soluzione di un problema, gliene arriva un altro di problema, sempre sullo stesso tema. Seconda cosa…, no, terza cosa, ho già perso il numero, perché poi perdo i numeri, okay. Allora, dopodiché, Assessore, lì stanno morendo, ma stanno morendo glielo continuo a dire da un anno e mezzo, due, due anni e mezzo. Lei ha fatto mille promesse lì dentro. Io ricordo che lei avrebbe dovuto portare gli imprenditori, avrebbe dovuto pubblicizzare quei locali, doveva andare incontro economicamente agli esercenti. Gli ha fatto investire sul PQ, dicendo: “Sognate, facciamo un grande progetto. A Vallette dobbiamo fare un grande intervento”. Non si è visto niente e questi impegni li ha presi lei, li ha presi questa Amministrazione con loro, questo è il punto. Su questo credo che sia arrivato il momento che vi prendiate qualche responsabilità. |