Interventi |
MAGLIANO Silvo Sì, grazie, Presidente. Ma, vede, Assessore, lei in questa risposta è un po’ come un medico che va a un congresso e parla di come curerà un malato, che però nel frattempo non ha capito che è già morto, perché questo è quello che sta capitando su Le Verbene. Io capisco che lei è lì soddisfatto, seduto comodo sulla sua poltrona rossa, ma questo è veramente l’emblema di quello che abbiamo detto lunedì scorso. Cioè lei oggettivamente è tre anni che doveva occuparsi di questo tema e avete eliminato il PQ, perché o lei o i suoi uffici sono convinti che quello spazio non sia degno di un PQ, perché così è andata, e i verbali delle Commissioni questo dicono. Gli avete fatto investire qualche migliaio di Euro, ma tanto finché li investono i privati, che magari 3.600 Euro, per chi alza la serranda tutti i giorni e magari vende caffè, vende il pollo, vende pezzi di stoffa, sono tante risorse, quindi il PQ è fuori dal ragionamento. Lei oggi non ha più né la Vicepresidente, né il Presidente della Cooperativa. Sono abbastanza sicuro che sarà difficile, a meno che uno degli imprenditori che dice di aver trovato, non compri tutto o affitti da noi tutto o dia a loro degli spazi. Detto questo, se lei riesce, di fronte a un dramma umano, sociale e imprenditoriale, a raccontarla con il viso così sereno, io la stimo. Mi deve solo dire qual è la tecnica che lei utilizza, perché un livello tale di cinismo in otto anni e mezzo io non l’ho visto mai. Questa è una roba che per me è disgustosa, le chiedo scusa, perché lì ci sono famiglie, famiglie. Poi è chiaro che chi si sente garantito dalla politica può pure ridacchiare, come ridacchia quando si parla delle edicole. Comunque, se questo è il tema, saranno poi le periferie a ridarle con gli interessi, non a lei, a chi ha preso i voti, questo tipo di atteggiamento verso aziende che chiudono, o cittadini che avevano solo chiesto di poter essere aiutati, e la sua Sindaca, in campagna elettorale, aveva un punto specifico su quella piazza che non ha rispettato. Grazie. |