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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 3 Febbraio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 12
INTERPELLANZA 2020-00085
"BASTA CHIACCHIERE ADESSO QUALCUNO FACCIA QUALCOSA PER IL CENTRO COMMERCIALE LE VERBENE" PRESENTATA IN DATA 14 GENNAIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA MONTALBANO.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Andiamo avanti con i nostri lavori. La prossima interpellanza, della collega
Montalbano, è la n. mecc. 202000085/002:

“Basta chiacchiere adesso qualcuno faccia qualcosa
per il Centro Commerciale Le Verbene”

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Questo è il titolo della sua interpellanza. Risponde l’Assessore Sacco. Cinque minuti
per lei, anche meno, Assessore. Prego.

SACCO Alberto (Assessore)
“Basta chiacchiere”. Okay, stiamo continuando a cercare di trovare una soluzione a
questo problema che hanno questi commercianti del Centro Commerciale Le Verbene,
consapevoli della situazione. Li abbiamo rincontrati, a dispetto di quello che qualcuno
ha scritto, li rivedremo domani. Li abbiamo incontrati, gli abbiamo fatto delle proposte
concrete ancora una volta, cui ci hanno risposto con una mail. Ovviamente la
documentazione è tutta a disposizione. La proposta concreta per aiutarli è stata quella di
dirgli ancora una volta, visto che alcuni di loro, perché ci tengo a precisare, in uno degli
ultimi incontri questa posizione è stata ampiamente chiarita, perché in uno degli ultimi
incontri hanno partecipato diversi commercianti e anche i cittadini, anche rappresentanti
dei cittadini, a cui è stata spiegata la situazione. Ecco, gli abbiamo fatto la proposta di,
per un anno praticamente, non pagare il canone, ma rinviare il pagamento agli anni
successivi, quindi dargli praticamente un anno di ossigeno. Il discorso di non fare
pagare nulla l’abbiamo già affrontato mille volte. Purtroppo il problema dei mercati
coperti è un problema non soltanto che colpisce Le Verbene. L’abbiamo già detto, ma lo
ripetiamo ancora per la ventesima volta, il problema del mercato de Le Verbene, il
mercato Le Verbene paga un canone assolutamente inferiore rispetto agli altri mercati.
Come ha detto bene il dottor Mangiardi e l’ha detto ancora nella riunione, se addirittura
fossero fuori, i proprietari degli stalli all’interno del mercato, pagherebbero di più,
quindi se fossero per strada come gli altri mercati. Gli siamo venuti incontro con tutte le
azioni che abbiamo detto. Lato Posta: abbiamo cercato le Poste più volte. Siamo riusciti
a interloquire, li abbiamo contattati, il Direttore del Nord-Ovest, è il nuovo Direttore
delle Poste di Torino, ha preso, è andato a fare le verifiche. Hanno fatto le verifiche,
hanno riscontrato una serie di problematiche, com’è giusto che sia, perché ovviamente
conosciamo tutte le condizioni del mercato de Le Verbene. Non hanno assolutamente
detto: “Non ne vogliamo sapere. Non faremo più niente lì, ce ne andremo dalla zona”.
Hanno detto: “Valutiamo, stiamo guardando le cose”. Noi li abbiamo rincontrati
un’altra volta. Questo tutto nell’ultimo mese dall’ultima interpellanza. Li abbiamo
incontrati un’altra volta e gli abbiamo detto che da parte nostra c’è la volontà di trovare
una soluzione. Vi dico di più, anche se non è pubblico, siamo riusciti a trovare due
interlocutori, privati, che forse sono interessati in qualche modo a collaborare con i
proprietari dei locali, che hanno già incontrato anche a loro volta. Quindi c’è un dialogo
in corso. Chiaramente non dipende dalla Città. Dipende dalla Città nel senso che gli
interlocutori li abbiamo reperiti noi e stanno parlando con i commercianti, nella
speranza di trovare una soluzione. Questo è il quadro. In più l’Arredo urbano,
consapevole della situazione e quant’altro, sta valutando la possibilità di fare degli
interventi in piazza Montale, anche per rendere tutta la zona il più possibile appetibile
commercialmente. Quindi i progetti in campo sono tanti. Stiamo cercando di trovare
una soluzione a questo problema piuttosto complesso e po’ di difficile soluzione.
L’ultima cosa, abbiamo anche parlato con ATC, perché lì, come sapete, c’è un edificio
che ha dei problemi strutturali. Anche ATC fa parte del gruppo di lavoro. Quindi nelle
prossime settimane spero che si riesca a trovare una soluzione a questa situazione
piuttosto complessa. Però, voglio dire, visto che abbiamo la fortuna di avere dei
Consiglieri molto preparati, le proposte sono assolutamente ben accette. Ecco, io, ove
costruttive, sono certo che saranno utili.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie. Consigliera Montalbano.

MONTALBANO Deborah
Grazie, Presidente. No, scusate… Mannaggia, ogni tanto sorrido. Ho imparato a
prendere le cose bene. Allora, Assessore, io ripeto testualmente le sue parole: “Dalla
presentazione dell’ultima interpellanza, in questo ultimo mese, ci siamo impegnati…”,
eccetera, eccetera, eccetera. Peccato che lei è tre anni che lavora per la Città di Torino e
questo problema sono tre anni che vive, diciamo così, in una situazione, il Centro
Commerciale Le Verbene, molto critica e non è cambiato nulla per ben tre anni. Poi se
ogni qualvolta io protocollo l’interpellanza, lei in quell’ultimo mese inizia a telefonare
un po’ a tutto e un po’ tutti e li chiama in Assessorato, benissimo, me lo dica, che io ne
protocollo una a settimana. Questa è la prima cosa. Detto questo, all’interno però
dell’interpellanza, io avevo chiesto sostanzialmente tre cose: una è cosa intendeva fare
l’Amministrazione Comunale per scongiurare la chiusura. Dalla sua risposta io non l’ho
capito. Seconda domanda: “Se vi risulta che Poste Italiane non entrerà all’interno del
Centro Commerciale de Le Verbene”, e questo lo sapevamo. Sono contenta che lo
confermi. E il secondo punto chiedeva anche, se, considerando le ultime vicissitudini
del Centro Commerciale Le Verbene, lei avesse intenzione di rivedere la proposta che i
Consiglieri preparati le hanno già fatto, cioè quella di rivedere il Regolamento 334, e
così poter mettere mano alla concessione del Centro Commerciale de Le Verbene, che
tra l’altro riguarderebbe la concessione; poi, come quello del Centro Commerciale de Le
Verbene in tutta la città sono per quattro piccole realtà commerciali al coperto e quindi
non credo che le casse della Città di Torino e il suo Assessorato crollerebbero se si
andasse un po’ incontro al piccolo commercio, visto e considerato anche che, in
campagna elettorale, noi eravamo contro le grandi catene commerciali e saremmo stati
quelli che avrebbero salvato il piccolo commercio, ecco, nel punto 2) della mia
interpellanza le chiedo se vuole riaprire una discussione e rivalutare la proposta fatta dai
Consiglieri preparati. Il terzo punto era quello dove le chiedevo se a questo punto la
Città di Torino vuole cambiare idea e attivarsi a proprio carico, farsi carico dei costi di
manutenzione per gli spazi in disuso. Non mi ha risposto neanche a questa domanda.
Quindi, la prima cosa è che non ci sono risposte. Seconda questione: io so benissimo
quando lei incontra il Centro Commerciale Le Verbene perché mi chiamano un attimo
prima e un attimo dopo, tanto per dirglielo. Okay? Quindi so benissimo che è stato
cercato da loro, non il contrario, perché la Presidente ha dato le dimissioni e quindi non
c’è neanche più il soggetto giuridico che si possa interfacciare con l’Amministrazione.
E domani vi verrà a dire: “Guardate che neanche tra gli altri commercianti c’è qualcuno
che vuole prendersi carico di fare il Presidente”. Quindi domani non c’è la soluzione di
un problema, gliene arriva un altro di problema, sempre sullo stesso tema. Seconda
cosa…, no, terza cosa, ho già perso il numero, perché poi perdo i numeri, okay. Allora,
dopodiché, Assessore, lì stanno morendo, ma stanno morendo glielo continuo a dire da
un anno e mezzo, due, due anni e mezzo. Lei ha fatto mille promesse lì dentro. Io
ricordo che lei avrebbe dovuto portare gli imprenditori, avrebbe dovuto pubblicizzare
quei locali, doveva andare incontro economicamente agli esercenti. Gli ha fatto investire
sul PQ, dicendo: “Sognate, facciamo un grande progetto. A Vallette dobbiamo fare un
grande intervento”. Non si è visto niente e questi impegni li ha presi lei, li ha presi
questa Amministrazione con loro, questo è il punto. Su questo credo che sia arrivato il
momento che vi prendiate qualche responsabilità.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie. Andiamo avanti con i nostri lavori. “Il rinnovo dell’illuminazione pubblica…”
Sull’Ordine dei Lavori? Vi siete divisi il tempo? Poteva succedere anche questo oggi,
insomma, è una giornata importante. Collega Magliano, chiedo scusa, prima di passare
alla sua interpellanza successiva, ha ancora un minuto e venti. Prego.

MAGLIANO Silvo
Sì, grazie, Presidente. Ma, vede, Assessore, lei in questa risposta è un po’ come un
medico che va a un congresso e parla di come curerà un malato, che però nel frattempo
non ha capito che è già morto, perché questo è quello che sta capitando su Le Verbene.
Io capisco che lei è lì soddisfatto, seduto comodo sulla sua poltrona rossa, ma questo è
veramente l’emblema di quello che abbiamo detto lunedì scorso. Cioè lei
oggettivamente è tre anni che doveva occuparsi di questo tema e avete eliminato il PQ,
perché o lei o i suoi uffici sono convinti che quello spazio non sia degno di un PQ,
perché così è andata, e i verbali delle Commissioni questo dicono. Gli avete fatto
investire qualche migliaio di Euro, ma tanto finché li investono i privati, che magari
3.600 Euro, per chi alza la serranda tutti i giorni e magari vende caffè, vende il pollo,
vende pezzi di stoffa, sono tante risorse, quindi il PQ è fuori dal ragionamento. Lei oggi
non ha più né la Vicepresidente, né il Presidente della Cooperativa. Sono abbastanza
sicuro che sarà difficile, a meno che uno degli imprenditori che dice di aver trovato, non
compri tutto o affitti da noi tutto o dia a loro degli spazi. Detto questo, se lei riesce, di
fronte a un dramma umano, sociale e imprenditoriale, a raccontarla con il viso così
sereno, io la stimo. Mi deve solo dire qual è la tecnica che lei utilizza, perché un livello
tale di cinismo in otto anni e mezzo io non l’ho visto mai. Questa è una roba che per me
è disgustosa, le chiedo scusa, perché lì ci sono famiglie, famiglie. Poi è chiaro che chi si
sente garantito dalla politica può pure ridacchiare, come ridacchia quando si parla delle
edicole. Comunque, se questo è il tema, saranno poi le periferie a ridarle con gli
interessi, non a lei, a chi ha preso i voti, questo tipo di atteggiamento verso aziende che
chiudono, o cittadini che avevano solo chiesto di poter essere aiutati, e la sua Sindaca,
in campagna elettorale, aveva un punto specifico su quella piazza che non ha rispettato.
Grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, collega.
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