Interventi |
CARRETTO Damiano Grazie. Allora, chi mi ha preceduto forse non sa cos’è quell’Osservatorio e se parla di luogo di partecipazione è chiaro che non sappia quell’Osservatorio. Quel luogo è un luogo di creazione del consenso, un luogo di spartizione di mancette elettorali, è un luogo di annullamento del dibattito e non è un caso che tendenzialmente per farne parte bisogna essere favorevoli all'opera, se sei contrario non puoi sederti. E questo è quanto. E se questo è un luogo di partecipazione, se questo è un luogo di democrazia, allora non stiamo parlando dello stesso Osservatorio. Quindi sulla questione dell'opera in sé io rimango della mia idea, un'opera inutile, costosa, assolutamente fuori dal tempo, un'opera pensata 30-40 anni fa, di cui ancora non si è scavato un metro. Forse sono partiti gli appalti, forse, sempre che la ndrangheta non ci si infili in mezzo, che non si sa mai, visto che è anche notizia di questi giorni di infiltrazioni mafiose all'interno dei cantieri TAV, cosa che è sempre negata, perché quando uno dice c'è la ndrangheta o la mafia nel TAV: “Ah, no, non è vero, non è vero”. È clamorosamente così, le ultime notizie degli ultimi giorni lo hanno confermato. L’opera quindi è inutile, è dannosa, non rispetta nemmeno una delle condizioni con cui è stata venduta, i traffici merci non ci sono, le utilità non ci sono e via dicendo. Di conseguenza stupido sarebbe per la Città sedersi a questo tavolo. In realtà errore, io lo considero un errore politico gigantesco, è stato quello del Movimento 5 Stelle al Governo, quello di non ascoltare questo territorio, quello di non battersi per fermare l'opera. Il Governo ha negato la possibilità di fermare l'opera. Non credo siano stati fatti atti concreti che testimonino questa volontà di fermare l'opera e credo che sia un errore e lo dico chiaramente, l'ho sempre sostenuto. Sarò un nemico della contentezza, chiamiamolo come volete, però quando prometti, quando ti batti, quando hai una linea e nel momento in cui devi dimostrare che quella tua linea è veramente quello che volevi fare e non che ti serviva solo per i voti e quando puoi farlo… Consigliere Fornari, se può stare zitto mi fa un favore e riesco a parlare. Grazie. Allora esca. Quindi nel momento in cui il Movimento 5 Stelle purtroppo, purtroppo, non ha avuto la forza di imporsi, a costo di far cadere il primo Governo Conte, io l'ho sempre sostenuto, quel Governo doveva cadere sul TAV, non si è voluto, ci sono state altre scelte, ne prendiamo atto. Per fortuna il Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle della Città di Torino è sempre stato coerente a tutti gli atti che poteva fare, tutte le posizioni che poteva fare, eccetera, eccetera, li ha sempre tenuti. Quindi io credo che la battaglia non sia persa. Credo che ci siano ancora ampi margini di lavoro. Credo che il Movimento 5 Stelle se vuole se vuole tornare a essere quello che era deve ripartire dalle sue battaglie identitarie, TAV compresa. Cerchiamo di ammettere i nostri errori, le nostre mancanze e andare avanti e tornare sui nostri obiettivi. Quindi, poi, scusi, Presidente, a me fa piacere… CARRETTO Damiano Presidente, anche la Minoranza sono i miei colleghi. CARRETTO Damiano Però, Presidente, è difficile finire un discorso con il coro dietro. Quindi, ripeto, per concludere, non solo il TAV è inutile, non solo l'Osservatorio è inutile, quindi possiamo ribadire da quest'Aula che la Città di Torino deve rimanere fuori da questo enorme errore politico. Grazie. |