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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 27 Gennaio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 20
MOZIONE 2019-04557
"TORINO RIENTRI NELL'OSSERVATORIO TAV" PRESENTATA IN DATA 24 OTTOBRE 2019 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
LO RUSSO Stefano
Grazie, signor Presidente. Questa mozione data 24 ottobre, avrebbe in qualche modo, lo
stimolo, sì, pone l'obiettivo di individuare un percorso che provi a riportare il Comune
di Torino dentro l'osservatorio che, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, fu
istituito, proprio per accompagnare l'esecuzione della grande opera dell'Alta Velocità
Torino-Lione. Com’è noto, all'inizio di questo mandato la Sindaca Appendino, su spinta
di un allora particolarmente barricadero Movimento 5 Stelle e soprattutto sulla spinta di
un'azione davvero efficace della Maggioranza Consiliare, decise in via, a nostro modo
di vedere, scellerata, di posizionare la Città di Torino all'esterno dell'Osservatorio, in
quanto, sostanzialmente, contrari all'opera si riteneva non degno di legittimazione
politica, quello che era lo strumento che invece la Presidenza del Consiglio dei Ministri
aveva individuato come organo dello Stato che avrebbe dovuto governare i processi di
gestione dei fondi compensativi TAV e in generale quelle che erano le necessarie
operazioni di mediazione politica tra istituzioni e soprattutto tra i Comuni. Di acqua
sotto i ponti ne è passata parecchia. Questa città, visto una enorme mobilitazione di
piazza a sostegno della TAV e ha visto una contromanifestazione altrettanto
significativa di manifestanti, che invece sono contrari all'opera e questo io lo giudico un
elemento estremamente positivo, il fatto che i cittadini si sentano coinvolti dentro un
ragionamento di carattere politico che attiene esattamente al modello di sviluppo e alla
dimensione strategica del nostro territorio. Quindi, ben vengano le manifestazioni “Sì
TAV”, ben vengano le manifestazioni “No TAV”, quando ovviamente le seconde
rientrano nei canoni, come dire, di manifestazioni pacifiche di dissenso e non
certamente quando invece sfociano in violenze verso le Forze dell'Ordine. Ma il punto
non è questo, il punto non è se si è favorevoli o contrari all’Alta Velocità Torino-Lione,
il punto è quello di garantire l'interesse dell'Ente, cioè il punto è quello di garantire il
fatto che la Città di Torino sieda, come compete alla Città di Torino, a pieno titolo
dentro l'Osservatorio dell'Alta Velocità Torino-Lione. Questa mozione è rimasta ferma
in Aula dopo una veloce discussione in Conferenza dei Capigruppo ed è stata, in
qualche modo, liquidata con la consueta… con il consueto atteggiamento e oggi viene
riproposta all'attenzione del Consiglio, perché nel frattempo abbiamo altri due ulteriori
fatti nuovi. Uno è citato nella mozione, cioè con buona pace dei “No TAV”, presenti in
quest'Aula e assenti da quest'Aula, esterni, la Torino-Lione si sta facendo, sono state
avviate le gare, si sta procedendo all'esecuzione dei lavori e, in qualche modo, questo
tipo di operazione, piaccia o non piaccia al Movimento 5 Stelle, è un'operazione che è
stata gestita e voluta dal Governo, in cui il Movimento 5 Stelle nazionale ha sempre
seduto, perché io ricordo a tutti noi che c'è una Forza Politica, che nonostante gli
altalenanti, per usare un eufemismo, risultati elettorali continua saldamente ad occupare
le posizioni di potere in questo Paese, è esattamente il Movimento 5 Stelle. Poi non fa
differenza se l'alleato è la Lega o il PD, loro sono lì comunque. E tutta questa serie di
ragionamenti, ha avuto dentro il Movimento 5 Stelle, uno dei principali attori nelle
decisioni di andare avanti sul tema dell'esecuzione delle opere, con tutti i mal di pancia,
i distinguo: “Non potevamo. Ce lo chiede l'Europa, ce lo chiede L’ONU, ce lo
chiede…”, tutto vero, dopodiché l’opera va avanti. Allora, se l’opera va avanti, uno
deve essere logico e conseguente. Attenzione, seconda cosa che viene fatta, non viene
chiuso l’Osservatorio TAV, nonostante l'arrivo del Movimento 5 Stelle, proprio al
Governo ed essendo una struttura commissariale presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri, era assolutamente nei poteri del Movimento 5 Stelle chiudere l'Osservatorio
TAV. Ma una volta che i lavori vanno avanti, l'Osservatorio TAV non viene chiuso
grazie al vostro determinante sostegno nazionale, qual è la ratio per cui la Città di
Torino continua a stare fuori dall’Osservatorio TAV? Che, ribadisco, è l'organo
pubblico dove vengono a essere gestiti i fondi delle compensazioni, che sono decine di
milioni di euro? Onestamente, penso che una persona, come dire, dotata di logica e che
mette davanti ai propri interessi politici, alle proprie convinzioni l’interesse di questo
Ente, dovrebbe ragionare: “Va bene, tanto l'opera si fa, almeno stiamo al tavolo, dove si
discute”. Poi lì possiamo anche esprimere posizioni contrarie, critiche, possiamo anche
condizionare l'impiego di questi fondi a, non so, la piantumazione dei frutteti nei parchi
di Torino, i ramassin, le marmellate, cioè uno può in quella sede lì, non so, lanciare il
sostegno ai carretti trainati dai muli, cioè tutto quello che volete, ma almeno si siede al
tavolo. Allora, lo scopo di questa mozione è quello, chiedere gentilmente, se non vi è
troppo di disturbo, siccome il Comune di Torino non è proprietà del Movimento 5
Stelle, del Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle, ma è l’Ente in cui tutti ci
dobbiamo, più o meno, riconoscere e che ai tavoli ci si siede e ci si siede
istituzionalmente. Fatto ulteriormente nuovo, nuovissimo, avete avuto pure lo scalpo del
maledetto Foietta, che è stato rimosso da quell'incarico. Voi avevate due obiettivi
politici, che era togliere il Direttore Generale di TELT e il Presidente dell'Osservatorio.
Sul primo non ci siete riusciti, sul secondo sì. Abbiamo il Prefetto Palomba che oggi
svolge quel ruolo, quindi la persona oggettivamente, va dato atto, almeno al Prefetto,
super partes, super partes, da questo punto di vista. Qual è la ragione per cui ci
dobbiamo ostinare, vi dovete ostinare a stare fuori da quel tavolo? Ribadiamo, il punto
non è se si è d'accordo o non si è d'accordo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione.
Qualcuno qui rimarrà in totale disaccordo prendendo il treno, perché poi sarà divertente
tra una decina, quindicina d’anni vedere le foto dei No TAV a bordo dell'Alta Velocità
che porta a Parigi. Questo sarà la nemesi della convinzione… (INTERVENTO FUORI
MICROFONO), la convinzione di chi vi parla, ma magari mi sbaglio, eh, magari invece
queste persone continue… andranno con i carretti trainati dai buoi. Detto ciò, in qualche
modo, è utile essere a quel tavolo, perché a quel tavolo, che oggi è governato dal
Prefetto, siedono tutti i Comuni coinvolti nella tratta, eccetto il Comune di Torino. La
tratta si chiama Torino-Lione, capite anche voi che forse non è propriamente una cosa
furbissima. Per queste ragioni e, anche auspicando, che possiate avere questo sussulto di
lucidità e di mettere davanti l'interesse dell'Istituzione che oggi voi guidate, rispetto alla
vostra legittima, chiara, totalmente, come dire, libera e democratica opinione
sull’infrastruttura, di votare a favore di questa mozione per consentire alla Sindaca
Appendino di avere quella copertura…, lei potrebbe anche rientrare senza il voto di
questa mozione, cioè, anzi, sarebbe un bellissimo segnale, soprattutto darebbe la
sensazione di aver capito le botte che continua a prendere il Movimento 5 Stelle, visto
che lei, oltretutto, si candida ad essere, addirittura, la successora di Gigi Di Maio,
sarebbe un segnale che noi apprezzeremmo con grande favore, e noi non ci iscriviamo
al partito di quelli che dicono che: “Il Movimento 5 Stelle confluirà nel Partito
Democratico”, perché riteniamo utile che ci sia un Movimento del 5% in questo Paese
che continui a portare avanti battaglie ideologiche e che rappresenti in maniera, anche,
istituzionale quel tipo di posizione. Ora, nelle more che la Sindaca Appendino individui
la sua propria personale traiettoria politica di salvataggio, vi molli tutti qua a difendere
il fortino, come gli ultimi giapponesi, salvarsi lei e lasciarvi andare a schiantare nel
2021, nelle more di questa questione sarebbe utile, che voi faceste un gesto, a mio modo
di vedere, intelligente di anticipare i tempi, precorrere i tempi. Per una volta stupite voi
la Sindaca Appendino, che, state certi, nel momento in cui riterrà che le conviene, lo
farà lei, fregandosene altamente di cosa pensate voi, come ha dimostrato in tutti i casi in
cui questa cosa qua si è venuta a verificare, giocate d'anticipo, provate ad anticipare la
vostra Sindaca, sostenendo questa operazione. Io sono sicuro di due cose, la prima:
anche i più feroci No TAV valsusini apprezzerebbero un gesto laico nell'interesse del
Comune di Torino; due: fareste un'operazione politica come Movimento 5 Stelle
autenticamente intelligente, di grande autonomia rispetto ai destini personali
dell’assente Sindaca Appendino, che giustamente, pensa al suo futuro e un pochino
meno al vostro e voi pensate al vostro, cioè cercate di costruire anche voi una
prospettiva per evitare, come dire, di finire a fare un ruolo di mera testimonianza,
legittimo, giusto e corretto, che è quello che però, alla luce dei dati che continuiamo a
osservare, temo potrà essere il ruolo nell'arco di qualche mese da oggi.

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