Interventi |
LO RUSSO Stefano Grazie, signor Presidente. Questa mozione data 24 ottobre, avrebbe in qualche modo, lo stimolo, sì, pone l'obiettivo di individuare un percorso che provi a riportare il Comune di Torino dentro l'osservatorio che, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, fu istituito, proprio per accompagnare l'esecuzione della grande opera dell'Alta Velocità Torino-Lione. Com’è noto, all'inizio di questo mandato la Sindaca Appendino, su spinta di un allora particolarmente barricadero Movimento 5 Stelle e soprattutto sulla spinta di un'azione davvero efficace della Maggioranza Consiliare, decise in via, a nostro modo di vedere, scellerata, di posizionare la Città di Torino all'esterno dell'Osservatorio, in quanto, sostanzialmente, contrari all'opera si riteneva non degno di legittimazione politica, quello che era lo strumento che invece la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva individuato come organo dello Stato che avrebbe dovuto governare i processi di gestione dei fondi compensativi TAV e in generale quelle che erano le necessarie operazioni di mediazione politica tra istituzioni e soprattutto tra i Comuni. Di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. Questa città, visto una enorme mobilitazione di piazza a sostegno della TAV e ha visto una contromanifestazione altrettanto significativa di manifestanti, che invece sono contrari all'opera e questo io lo giudico un elemento estremamente positivo, il fatto che i cittadini si sentano coinvolti dentro un ragionamento di carattere politico che attiene esattamente al modello di sviluppo e alla dimensione strategica del nostro territorio. Quindi, ben vengano le manifestazioni “Sì TAV”, ben vengano le manifestazioni “No TAV”, quando ovviamente le seconde rientrano nei canoni, come dire, di manifestazioni pacifiche di dissenso e non certamente quando invece sfociano in violenze verso le Forze dell'Ordine. Ma il punto non è questo, il punto non è se si è favorevoli o contrari all’Alta Velocità Torino-Lione, il punto è quello di garantire l'interesse dell'Ente, cioè il punto è quello di garantire il fatto che la Città di Torino sieda, come compete alla Città di Torino, a pieno titolo dentro l'Osservatorio dell'Alta Velocità Torino-Lione. Questa mozione è rimasta ferma in Aula dopo una veloce discussione in Conferenza dei Capigruppo ed è stata, in qualche modo, liquidata con la consueta… con il consueto atteggiamento e oggi viene riproposta all'attenzione del Consiglio, perché nel frattempo abbiamo altri due ulteriori fatti nuovi. Uno è citato nella mozione, cioè con buona pace dei “No TAV”, presenti in quest'Aula e assenti da quest'Aula, esterni, la Torino-Lione si sta facendo, sono state avviate le gare, si sta procedendo all'esecuzione dei lavori e, in qualche modo, questo tipo di operazione, piaccia o non piaccia al Movimento 5 Stelle, è un'operazione che è stata gestita e voluta dal Governo, in cui il Movimento 5 Stelle nazionale ha sempre seduto, perché io ricordo a tutti noi che c'è una Forza Politica, che nonostante gli altalenanti, per usare un eufemismo, risultati elettorali continua saldamente ad occupare le posizioni di potere in questo Paese, è esattamente il Movimento 5 Stelle. Poi non fa differenza se l'alleato è la Lega o il PD, loro sono lì comunque. E tutta questa serie di ragionamenti, ha avuto dentro il Movimento 5 Stelle, uno dei principali attori nelle decisioni di andare avanti sul tema dell'esecuzione delle opere, con tutti i mal di pancia, i distinguo: “Non potevamo. Ce lo chiede l'Europa, ce lo chiede L’ONU, ce lo chiede…”, tutto vero, dopodiché l’opera va avanti. Allora, se l’opera va avanti, uno deve essere logico e conseguente. Attenzione, seconda cosa che viene fatta, non viene chiuso l’Osservatorio TAV, nonostante l'arrivo del Movimento 5 Stelle, proprio al Governo ed essendo una struttura commissariale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, era assolutamente nei poteri del Movimento 5 Stelle chiudere l'Osservatorio TAV. Ma una volta che i lavori vanno avanti, l'Osservatorio TAV non viene chiuso grazie al vostro determinante sostegno nazionale, qual è la ratio per cui la Città di Torino continua a stare fuori dall’Osservatorio TAV? Che, ribadisco, è l'organo pubblico dove vengono a essere gestiti i fondi delle compensazioni, che sono decine di milioni di euro? Onestamente, penso che una persona, come dire, dotata di logica e che mette davanti ai propri interessi politici, alle proprie convinzioni l’interesse di questo Ente, dovrebbe ragionare: “Va bene, tanto l'opera si fa, almeno stiamo al tavolo, dove si discute”. Poi lì possiamo anche esprimere posizioni contrarie, critiche, possiamo anche condizionare l'impiego di questi fondi a, non so, la piantumazione dei frutteti nei parchi di Torino, i ramassin, le marmellate, cioè uno può in quella sede lì, non so, lanciare il sostegno ai carretti trainati dai muli, cioè tutto quello che volete, ma almeno si siede al tavolo. Allora, lo scopo di questa mozione è quello, chiedere gentilmente, se non vi è troppo di disturbo, siccome il Comune di Torino non è proprietà del Movimento 5 Stelle, del Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle, ma è l’Ente in cui tutti ci dobbiamo, più o meno, riconoscere e che ai tavoli ci si siede e ci si siede istituzionalmente. Fatto ulteriormente nuovo, nuovissimo, avete avuto pure lo scalpo del maledetto Foietta, che è stato rimosso da quell'incarico. Voi avevate due obiettivi politici, che era togliere il Direttore Generale di TELT e il Presidente dell'Osservatorio. Sul primo non ci siete riusciti, sul secondo sì. Abbiamo il Prefetto Palomba che oggi svolge quel ruolo, quindi la persona oggettivamente, va dato atto, almeno al Prefetto, super partes, super partes, da questo punto di vista. Qual è la ragione per cui ci dobbiamo ostinare, vi dovete ostinare a stare fuori da quel tavolo? Ribadiamo, il punto non è se si è d'accordo o non si è d'accordo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione. Qualcuno qui rimarrà in totale disaccordo prendendo il treno, perché poi sarà divertente tra una decina, quindicina d’anni vedere le foto dei No TAV a bordo dell'Alta Velocità che porta a Parigi. Questo sarà la nemesi della convinzione… (INTERVENTO FUORI MICROFONO), la convinzione di chi vi parla, ma magari mi sbaglio, eh, magari invece queste persone continue… andranno con i carretti trainati dai buoi. Detto ciò, in qualche modo, è utile essere a quel tavolo, perché a quel tavolo, che oggi è governato dal Prefetto, siedono tutti i Comuni coinvolti nella tratta, eccetto il Comune di Torino. La tratta si chiama Torino-Lione, capite anche voi che forse non è propriamente una cosa furbissima. Per queste ragioni e, anche auspicando, che possiate avere questo sussulto di lucidità e di mettere davanti l'interesse dell'Istituzione che oggi voi guidate, rispetto alla vostra legittima, chiara, totalmente, come dire, libera e democratica opinione sull’infrastruttura, di votare a favore di questa mozione per consentire alla Sindaca Appendino di avere quella copertura…, lei potrebbe anche rientrare senza il voto di questa mozione, cioè, anzi, sarebbe un bellissimo segnale, soprattutto darebbe la sensazione di aver capito le botte che continua a prendere il Movimento 5 Stelle, visto che lei, oltretutto, si candida ad essere, addirittura, la successora di Gigi Di Maio, sarebbe un segnale che noi apprezzeremmo con grande favore, e noi non ci iscriviamo al partito di quelli che dicono che: “Il Movimento 5 Stelle confluirà nel Partito Democratico”, perché riteniamo utile che ci sia un Movimento del 5% in questo Paese che continui a portare avanti battaglie ideologiche e che rappresenti in maniera, anche, istituzionale quel tipo di posizione. Ora, nelle more che la Sindaca Appendino individui la sua propria personale traiettoria politica di salvataggio, vi molli tutti qua a difendere il fortino, come gli ultimi giapponesi, salvarsi lei e lasciarvi andare a schiantare nel 2021, nelle more di questa questione sarebbe utile, che voi faceste un gesto, a mio modo di vedere, intelligente di anticipare i tempi, precorrere i tempi. Per una volta stupite voi la Sindaca Appendino, che, state certi, nel momento in cui riterrà che le conviene, lo farà lei, fregandosene altamente di cosa pensate voi, come ha dimostrato in tutti i casi in cui questa cosa qua si è venuta a verificare, giocate d'anticipo, provate ad anticipare la vostra Sindaca, sostenendo questa operazione. Io sono sicuro di due cose, la prima: anche i più feroci No TAV valsusini apprezzerebbero un gesto laico nell'interesse del Comune di Torino; due: fareste un'operazione politica come Movimento 5 Stelle autenticamente intelligente, di grande autonomia rispetto ai destini personali dell’assente Sindaca Appendino, che giustamente, pensa al suo futuro e un pochino meno al vostro e voi pensate al vostro, cioè cercate di costruire anche voi una prospettiva per evitare, come dire, di finire a fare un ruolo di mera testimonianza, legittimo, giusto e corretto, che è quello che però, alla luce dei dati che continuiamo a osservare, temo potrà essere il ruolo nell'arco di qualche mese da oggi. |