Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Iniziamo con la prima interpellanza, la n. meccanografico 201906637/002 presentata dal Capogruppo Magliano che ha come oggetto: “Un impegno concreto per la periferia: la ‘Casa delle Associazioni’ a Mirafiori Sud. Cosa ne pensa la Giunta?” SICARI Francesco (Presidente) Risponde l’Assessore Iaria, prego. IARIA Antonino (Assessore) Grazie, Presidente. Allora, l’Istituto Salvemini che è costituito da sette attività suddivise in cinque plessi e conta 1.033 iscritti, in via Coggiola, Castello di Mirafiori c’è una parte di questi plessi, ma l’immobile non è soltanto adibito ad edilizia scolastica. L’edificio coinvolto nell’interpellanza è composto da tre blocchi più un blocco palestra- piscina. Nel primo blocco è collocata la scuola dell’infanzia statale, l’ex nido, ora vuoto. Nel secondo blocco, lato via Coggiola, distribuite su due piani sono collocate le nove classi di primaria e lato Strada Castello sono sempre distribuite su tre piani le sette classi di secondaria di primo grado. Ci sono altri due piani ammezzati usati come laboratori. Nel terzo blocco, strada Castello, è collocato il CPA 3 con 12 aule distribuite su tre piani e lato via Coggiola vi sono numero 12 aule vuote distribuite su tre piani, in precedenza utilizzate per le classi di scuola secondaria di primo grado. Questi due locali, i locali dei due piani ammezzati sono utilizzati in parte come laboratori, questo giusto per fare un inquadramento dei locali a disposizione, è meglio specificare. Allora, negli ultimi anni c’è stato un calo degli iscritti, un calo degli iscritti che tra l’altro in comune ha tutta, diciamo, la situazione scolastica torinese ed è stato deciso di collocare tutte le classi in un unico blocco dell’edificio. Questa decisione è stata presa in autonomia dalla Dirigenza Scolastica, chiaramente anche per ottimizzare tutta una serie di questioni, anche per esempio il problema di sorveglianza. Per le 12 aule vuote l’Edilizia Scolastica aveva quantificato un’ingente spesa nel caso in cui si fosse voluto riutilizzarle per altre attività scolastiche. Un’associazione ONLUS, con richiesta formale del 24 luglio 2019, a seguito di approfondite valutazioni ed incontri congiunti anche con gli Assessorati competenti, Leon e l’Assessorato Di Martino, ha richiesto alla Città di Torino di poter utilizzare questi spazi; l’utilizzo chiaramente è gestito da un tipo di convenzione definita con la Direzione dei Servizi Educativi che sono convenzioni diverse dalle concessioni patrimoniali classiche, quindi l’utilizzo di questi spazi di quell’edificio in oggetto per lo svolgimento di attività di divulgazione scientifica di carattere didattico a studenti, famiglie, formazione di docenti e costruzione di progetti in collaborazione con altre realtà didattiche del territorio. L’associazione ha inoltre precisato che in tale richiesta avrebbe anche provato a sobbarcarsi i costi di adeguamento che sono stati stimati come prima stima di circa 95.000 euro, anche attraverso il coinvolgimento di soggetti e organismi privati interessati a sostenere economicamente tale iniziativa. Nella fase attuale, forniti tutti i chiarimenti di carattere tecnico, si è in attesa del progetto definitivo da parte di detta associazione al fine di attuare successive procedure finalizzate alla convenzione di cui ho parlato prima. Per quanto riguarda altre proposte che contemplano l’utilizzo di detti spazi con attività non di carattere didattico si rendono necessari numerosi interventi di compartimentazione antincendio rispetto agli ambienti scolastici oltre a quelli edilizi di manutenzione straordinaria, con costi di intervento stimati dagli uffici pari a circa 500.000 euro per i quali non ci sono disponibilità economiche di bilancio. Tale valutazione era stata fatta in precedenza, in riferimento alla richiesta di poter accogliere in detti spazi la Biblioteca Mirafiori poi sistemata in altri spazi. Questo è un problema chiaramente della compartimentazione antincendio dei locali pubblici che poi possono essere destinati a diverse attività; è molto importante perché chiaramente ha tutta una serie di problematiche difficili da risolvere, in alcuni casi e nella maggior parte dei casi molti costosi. Contando le aule, lo spazio a disposizione delle due scuole, comprese quelle poste ai piani ammezzati, il rapporto aule-lavoratori è rispettato. L’Edilizia Scolastica dovrà pertanto verificare se ci sono limitazioni rispetto alle destinazioni d’uso di singoli spazi e se è possibile inserire attività non scolastiche nei rimanenti spazi, qualora fosse fattibile bisognerebbe individuare le modalità adeguate per consegnare questa porzione dell’edificio al patrimonio della Circoscrizione perché gestisca le richieste, assegnazioni e bandi. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Torino Scienze...vado a memoria perché non ce l’ho scritto. Verifico, mi sembra sia Torino Scienze. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Magliano. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Chiedo all’Assessore di poter avere la nota, io lo ringrazio per quanto ha detto in Aula, non c’è bisogno del segreto d’ufficio per sapere chi è che ha fatto una proposta di questo tipo, penso che sia una proposta, a mio giudizio, strategica, perché dico così, Assessore? Al di là del fatto che mai come oggi rispetto alla sua risposta appare evidente quanto sia importante il ruolo dei nostri tecnici, anche per l’adeguamento delle nostre strutture e questo oltre a far parte di una risposta che lei dà in Aula dovrebbe essere anche una presa di coscienza più politica quando l’Amministrazione va ad intervenire su quel tipo di categoria ma, detto questo, io penso con quest’interpellanza di aver provato a porre anche a lei un’idea di come noi possiamo utilizzare questi spazi che pian piano si svuoteranno, ma non volevo far polemica. Era solo per dire che visto che c’è un adeguamento da mezzo milione di euro forse varrebbe la pena capire in quante situazioni siamo in questa condizione e continuo il ragionamento, Assessore: evidentemente il dato demografico ci porterà in qualche modo ad avere delle strutture che sono di nostra proprietà che si occupavano di attività educative e che quindi rappresentavano scuole che lentamente andranno a svuotarsi a meno che non ci sia un’inversione del trend di cui ci auguriamo, ma evidentemente fin quando non ci saranno politiche adeguate per la natalità questo è quello a cui siamo destinati, però si pone una domanda, ci saranno degli spazi vuoti e tante associazioni che fanno a gara per avere dalle tre, alle quattro, alle cinque, alle sei aule. L’Assessora, Vicesindaca Schellino, conosce bene il tema e noi abbiamo dei contenitori che, di fatto, si stanno svuotando non per responsabilità politica, ci mancherebbe, ma perché ci rendiamo conto che non ci sono più gli alunni per vivere quelle scuole e che però potrebbero diventare dei luoghi fisici nei quali quel po', tanto o poco dipende dai territori, di cittadinanza attiva può trovare uno spazio, una sede, questo lo dico anche, Assessore, rispetto a un ragionamento totale sulla Città, da qui a 10 anni quanti metri quadri liberi avremo in queste strutture? Che cosa possiamo immaginare per quegli spazi? Che tra l’altro potrebbero essere, questo sì, avevamo posto il tema sui Poveri Vecchi a suo tempo gli ultimi due piani, che cosa vorrebbe dire immaginare per questa Città, per ogni Circoscrizione, avere una ‘Casa delle Associazioni’, un luogo del mondo del no profit si metta a disposizione, in questo caso della scuola, e le assicuro, Assessore, che tante associazioni ormai si occupano di educativa, si occupano di approfondimento di disabilità, si occupano di gestione dei tempi famiglia-scuola. Sarebbe bello, però, oltre al fatto che mi auguro che questa proposta di questa ONLUS vada a buon fine, iniziare ad immaginare, in questo ultimo anno e mezzo che abbiamo davanti, operazioni appunto strategiche, pensare di fare un progetto magari, questo sì, di rigenerazione urbana provando a ragionare sui fondi europei per dire: abbiamo tante associazioni che ci chiedono spazi per vivere; oggi quando un’associazione si rivolge ad un Consigliere Comunale, ai nostri uffici o all’Assessorato dove chiede una sede, un brivido freddo ci pervade la schiena, perché ormai ne abbiamo poche e quelle che abbiamo, se le abbiamo, sono piene di amianto e mediamente c’è la procedura del bando, ma è giusto che sia così, perché la Città ha provato a liberarsi degli immobili che avevano ancora un pregio. Perché non immaginare di creare, dove ci sono luoghi così, compartimentandosi con delle norme alla sicurezza, su questo non c’è dubbio, però luoghi in cui i cittadini che si mettono insieme in forma organizzata, rispettando il Codice del Terzo Settore, possano trovare casa. È una proposta che le faccio, Assessore, per cui io la ringrazio per la risposta, avrei voluto una risposta un po' più robusta rispetto alla prospettiva perché capisco che c’è il problema delle risorse per adeguare il tutto, ma io penso che, prima o poi, oltre a rispondere che costa troppo compartimentare, perché c’è un problema che dobbiamo assolutamente affrontare con assoluta serietà dell’antincendio, però anche provare a metterci un po' di politica. Io capisco che uno vale uno, il cittadino, però lei ha avuto modo di comprendere e capire in questi tre anni e mezzo che l’associazionismo, il mondo del Terzo Settore è ancora un’opportunità, è ancora una risorsa per questa Città. Io direi proviamo a ragionare verso questa direzione, quegli spazi vuoti, lei lo sa meglio di me anche per il mestiere che fa, se non abitati tra due o tre anni dovremmo spenderne 800, 900.000... Io capisco che ci sia una sfilata di fronte all’Assessore, perfetto, le rendono omaggio, Assessore Iaria. Però questo potrebbe avere un senso, Assessore, provare a ragionare in questa direzione perché spesso le associazioni si trovano a non avere una sede, a non avere un luogo, a non avere un posto dove fare attività, ne conosciamo tante, sarebbe bello, invece, immaginare che nei luoghi in cui le classi diminuiscono e quindi ci sono dei metri quadri che, da questo punto di vista, possono essere a loro disposizione, fare un ragionamento generale sulla Città. Per cui, le chiedo di poter avere quanto da lei detto in Aula, se vuole replicare io non penso, Presidente, di dover fare un approfondimento in Commissione, ma magari porre questo tema in Commissione chiedendo alla Presidenza della Commissione di riferimento, o più Commissioni, perché potrebbe essere un apporto, un sostegno, un aiuto a quelle tante associazioni che magari non sapendo più dove trovarsi rischiano di depauperare la loro storia e la loro possibilità di aiuto alla nostra Città, grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Lascio solo la parola all’Assessore Iaria perché voleva rispondere subito a una sua richiesta, prego. IARIA Antonino (Assessore) Sì, posso essere un po' più veloce, basta dire due cose interessanti visto che il Consigliere Magliano ha giustamente portato il tema sugli spazi degli edifici scolastici vuoti? Sì, è un ragionamento che stiamo già facendo e anche chiaramente è in un buon stato di avanzamento lavori, chiamiamolo così, proprio perché la prima fase è quella di mappare tutti gli edifici vuoti e riuscire a creare non solo una mappa geografica degli edifici, ma collocare nel territorio per riuscire a capire anche quali altri fattori sono insiti o sono pregnanti di quel territorio lì per fare delle politiche di riutilizzo di quegli spazi magari mirati alla riqualificazione del territorio stesso. Quindi sì, sarei anche contento se si facesse una Commissione sul tema; a breve, io penso nell’ordine di 20 giorni, avremo proprio diciamo la possibilità di una banca dati per poter già far vedere alcune di queste possibilità. L’altra risposta che volevo dare a verbale che forse prima non si è sentita, l’associazione è Torino Scienze e confermo, grazie. |