Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 27 Gennaio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 16
MOZIONE 2019-05320
(MOZIONE N. 5/2020) "AZIONI PER FAVORIRE LA CRESCITA DEL LAVORO NEL DISTRETTO CINEMATOGRAFICO TORINESE" PRESENTATA IN DATA 20 NOVEMBRE 2019 - PRIMO FIRMATARIO GIOVARA. [Testo coordinato]
Interventi
GIOVARA Massimo
Grazie, signor Presidente. Come vede, produco gli atti e li auto-emendo, in assenza di
emendamenti di altri Consiglieri Comunali, anche se pure questo atto ha cercato di
essere condiviso con altre Forze Politiche. La ratio di questo atto è molto semplice ed è
stata illustrata in Commissione: non è sufficiente parlare di sviluppo della cultura come
volano economico e quant’altro. Torino ha subìto una trasformazione importante dal
punto di vista dell’immagine, della reputation, negli ultimi anni, come tutti, sappiamo
da città industriale a città culturale e creativa, ma il lavoro stenta a crescere in questo
comparto. Uno dei tentativi, questo qui, piccolo, stabilito anche in accordo con la Film
Commission Torino Piemonte è cercare di non distinguere più in maniera eccessiva tra
commerciale e “artistico”. La produzione multimediale vista dal punto di vista
dell’operatore, dell’artista e del creatore non ha questa grande differenza, perché se noi
vogliamo attirare giovani che producano lavoro creativo e culturale in questa città e
continuino, com’è stato detto anche in Commissione Cultura in occasione
dell’audizione degli esperti per il tentativo di costruire una road map per diventare
Capitale Europea della Cultura, la questione importante della Città di Torino è costruire
un tessuto lavorativo che faccia permanere i giovani in questa città e faccia aumentare il
numero di residenti. Ma se, nel momento in cui le scritture sono unicamente artistiche,
la scrittura finisce e non c’è altro tipo di lavoro da offrire agli attori e ai musicisti, agli
operatori culturali in genere, sarà molto difficile che questi operatori rimangano in città
e che lo sviluppo della…, scusate, sono un po’ stanco oggi, del settore creativo e
culturale si sviluppi ulteriormente in questa città. Per fare un esempio che piace tanto ai
nostri detrattori, a Milano questo non avviene, perché quando un operatore, un live
designer, un attore, eccetera, ha finito di lavorare per il grande teatro sovvenzionato
dallo Stato, dal Comune, dalla Regione, continua a rimanere a Milano perché c’è la
pubblicità, la tanto vituperata pubblicità commerciale. Allora, questo atto inizia ad
introdurre un concetto; ad esempio a Milano gli spot pubblicitari portano enormi risorse
di investimento sulla città di Milano ed è possibile chiedere l’esenzione per il suolo
pubblico. Tornando su Torino, l’esenzione per il suolo pubblico, abbiamo calcolato che
costerebbe alla Città di Torino, per i soli spot commerciali, la straordinaria cifra di
20.000 euro l’anno, insieme alla Film Commission, e quindi è una piccola rinuncia che
si trasforma in investimento. Se noi diamo questo segnale insieme ad altri, concordati
insieme alla Film Commission, ai grandi investitori in spot pubblicitari, forse possiamo
sperare di avere più investimenti sul nostro territorio, sulle nostre location e più lavoro
per i nostri attori, operatori, musicisti, eccetera. Grazie, signor Presidente.

GIOVARA Massimo
Sì, grazie, signor Presidente, certo.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)