Interventi |
TRESSO Francesco Sì, grazie, Presidente. Io mi unisco alla soddisfazione anche degli altri colleghi che mi hanno preceduto nel dire che questa mi sembra la strada giusta da perseguire. Il percorso quindi è quello di individuare delle possibilità che valorizzino quanto è già esistente e che rappresenta il rapporto forte che la città ha col fiume. La presenza del fiume nel contesto cittadino è un unicum di questa città e le persone, le realtà, le associazioni, le società che sul fiume hanno vissuto in tutti questi anni rappresentano proprio una caratteristica che va valorizzata perché queste stesse persone col fiume hanno dovuto convivere, hanno conosciuto cosa sono i fenomeni di piena, sanno che hanno affrontato dei disagi, ma hanno presidiato in qualche misura quel territorio, quell’angolo di spazio di Torino che ha una valenza culturale, storica, di loisir, di bellezza proprio anche particolare. Sono risorse quindi che vanno valorizzate; io l’unico aspetto che mi permetto oggi di ribadire (anche in virtù della discussione che abbiamo fatto la settimana scorsa e che richiamava, appunto, come è già stato anche detto da chi mi ha preceduto, la necessità di dare atto a quel Piano di Gestione che è richiamato dal Regolamento 275, dalle Norme transitorie), è quello che si dia ascolto proprio a queste realtà nella stesura del Piano di Gestione. Lei ha parlato, Assessore, di una delibera quadro, l’unica preoccupazione che mi sento oggi di marcare forte è che quella delibera quadro non sia qualcosa di partorito e poi discusso direttamente dalla Giunta, ma proprio in nome della partecipazione (che mi sembra il movimento che lei rappresenta, a cui lei appartiene, ha sempre molto dichiarato), sia qualcosa che davvero cerca di tesorizzare e di ascoltare proprio in primis tutte quelle realtà, che, appunto (dalle società remiere a quelle attività che comunque hanno fatto la storia della città come quella dell’Imbarco Perosino), possano essere messe a sistema nell’arco di una visione più articolata e più ampia, ma che ognuna possa dare il proprio contributo anche nell’ottica magari di una visione più innovativa, migliore ed integrata; però, ecco, questo discorso non può prescindere dal fatto di ascoltare queste voci, grazie. |