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SICARI Francesco (Presidente) Proseguiamo adesso con il punto numero 9, la proposta di Ordine del Giorno meccanografico 202000147/002, presentata dal Consigliere Mensio ed altri, che ha come oggetto: “La Regione Piemonte finanzi GTT per le giornate di blocco del traffico e si adoperi per misure di contrasto all’inquinamento atmosferico” SICARI Francesco (Presidente) Sono stati presentati tre emendamenti dai Consiglieri Mensio e Versaci, ai quali lascio subito la parola per l’illustrazione. Prego, Consigliere Mensio. MENSIO Federico Grazie, Presidente. Mi spiace per l’ora tarda, ovviamente questo impedirà ad alcuni organi di informazione di riportare quanto oggi ci apprestiamo a votare, però, avendo chiesto l’articolo 93, non è stato chiesto, come dire, in modo improvvido, ma la situazione che viviamo, chiamiamola di emergenza, chiamiamola ormai una situazione che tutti gli anni ci perseguita sullo smog, e quest’anno per la prima volta abbiamo anche raggiunto il terzo livello, il famoso livello viola, che ha fatto aumentare il numero di blocchi, non ci consente, secondo me, neanche l’assenza del Consigliere Ricca che, solo ieri, o l’altro giorno, è uscito sui giornali, spero a nome e per conto non solo suo, ma della Giunta Regionale, non ci fa, come dire, rimandare l’atto. Io credo che sia importante, discutere di questo tema il prima possibile. Siamo ancora una volta a discutere il tema dell’emergenza della qualità dell’aria, ma l’abbiamo fatto questa volta con l’intenzione chiara di mettere, come dire, anche la Regione, nella nuova figura della maggioranza del Presidente Cirio e dei suoi Assessori, in modo particolare Marnati, di fronte al fatto compiuto che alcune affermazioni fatte a mezzo stampa, poi dovevano essere incorniciate nelle giuste competenze. Il fatto che si chieda alla Città di Torino di mettere a disposizione i mezzi gratuiti, questo si potrebbe anche fare, ma il problema sono i fondi che ci mancano, tanto più che nel primo punto noi chiediamo che la Regione finalmente riconosca alle società che hanno fatto il servizio, tramite l’Agenzia Regionale della Mobilità, i fondi che gli deve da cinque anni a questa parte. Da cinque anni a questa parte la Regione non ha ancora versato al servizio di Trasporto Pubblico Locale su tutta la Regione quanto dovuto, parliamo di circa 200 milioni di euro. Non solo, ma rendere gratuito il trasporto pubblico, la precedente Amministrazione ci aveva provato, costa circa 250.000 euro al giorno. Voi immaginate per 20 giorni, che è durato il blocco viola, quanto vuol dire, vuol dire 5 milioni di euro. In una situazione di bilancio, come quella di Torino, che tutti ormai conoscono, io non sto a ridiscutere quanto abbiamo già detto in tre anni e mezzo, sarebbe impossibile trovare quelle risorse, a meno che non si decida di farlo a livello nazionale e/o regionale. E perché bisogna farlo? Perché io ricordo, e l’ho scritto nell’atto, che nel 2018 la Commissione Europea ha deferito lo Stato Italiano alla Corte di Giustizia Europea per i continui sforamenti in maniera sistematica dal 2005 di PM10 nell’agglomerato di Torino, zona di pianura e zona di collina; e nel 2019 la Commissione Europea ha deferito lo Stato Italiano alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per non aver rispettato continuativamente, dal 2010, in maniera sistematica e continuativa, il valore limite annuale di biossido di azoto. Per quanto riguarda il Piemonte, la procedura di infrazione riguarda il solo agglomerato di Torino. Queste procedure di infrazione, che sembrano cose aleatorie ai più, costano alla comunità italiana - non alla Città di Torino, agli italiani, dal 2011, per 5 procedure, e queste sono fuori da quelle procedure probabilmente, perché sono nuove - 589 milioni di euro. Ora, io mi domando se è meglio mettere 589 milioni di euro sul trasporto pubblico o pagarli all’Europa, perché sistematicamente facciamo qualcosa che non riusciamo ad aggiustare. Il problema non è che si presenta negli ultimi tre anni, questo è un problema che, lo riconosce l’Unione Europea dal 2005, sono 15 anni che si continua a sforare in modo sistematico sul PM10. Che cosa aspettiamo a prendere delle contromisure, che cosa aspettiamo? Aspettiamo che, come ci dice l’ICCT, è dal 2015 Milano e Torino sono le prime due aree urbane del mondo per morti premature in 100.000 abitanti? Vogliamo aspettare che qualcuno si lamenti e si rivolga alla Corte Europea per dichiarare il disastro ambientale e accertare le responsabilità? Forse non è più il caso di aspettare. Allora, invece di fare tanto gli splendidi o dare mazzate a destra e a sinistra, è colpa dell’uno o è colpa dell’altro, magari si lavorasse tutti insieme, onde evitare di scontrarsi continuamente su dei temi che riguardano tutti, riguardano chi va a piedi, chi va in bici, chi va con i mezzi sostenibili, ma riguardano anche gli altri. Perché non è che se io mi metto in macchina e inquino, poi il mio problema sparisce perché io sto in macchina, no, perché tanto me lo respiro lo stesso. E non solo, ma quando si fanno determinate proposte, bisogna anche rispondere agli elettori. Molte volte gli elettori ti dicono “Sì, ma io pago il bollo auto”, beh, guarda caso il bollo auto si paga all’Ente Regionale, non si paga al Comune. Allora la Regione, se crede tanto di mettere delle risorse, che questi blocchi siano inutili, però sono inutili, ma io mi ricordo che il Bacino Padano, il protocollo del Bacino Padano non l’ha firmato il Comune di Torino, ma l’ha firmato la Regione Piemonte, a guida PD; Regione Emilia Romagna a guida PD; Regione Lombardia a guida centrodestra, anzi, Lega; e Regione Veneto, a guida Lega; e il Ministero, che era guida PD, questi hanno firmato. Allora, è stato riconosciuto un problema, dovuto al trasporto, in particolare al trasporto diesel, ed è stato applicato il protocollo esattamente come viene applicato nelle altre Regioni e nelle altre città, Milano compresa. Allora, se il problema che la Regione ha deciso di fare queste attività di blocco, riconosca lo storno, in qualche maniera, del bollo auto, per le giornate di blocco. Non solo, ma la Regione Piemonte, io devo dire che su questo, onore al merito, invece, la precedente Amministrazione, la precedente Giunta ha fatto, come dire, dei passi avanti, ma sempre e solo sulla carta, poi vedremo come intende la nuova Giunta metterla in pratica, le misure del Piano della Qualità dell’Aria, che è di responsabilità regionale, le misure sull’aria sono di responsabilità regionale, prevede tra le altre cose, al paragrafo TR 19, “Sono previste misure finalizzate a premiare gli enti locali che, anche mediante una migliore programmazione della gestione dei servizi del Trasporto Pubblico Locale, anche ferroviario, adottano misure di disincentivo del mezzo privato, tra le quali: limitazione della circolazione”. Allora, sono utili o non sono utili ste limitazioni? Oh, “Estensione della ZTL”. Io ho appena sentito la dichiarazione di stampa che, con una sorta di - immagino - ricatto, non lo so se è un ricatto, “Se viene ritirato Torino centro aperto, vi diamo i fondi”. A parte che ci devono i fondi degli ultimi cinque anni, ma poi l’hanno scritto. Allora, se non gli sta bene, cambino prima il piano. Prima cambino il piano e poi ci possono dire non vi diamo i fondi. Perché qui dicono vi diamo i fondi se estendete la ZTL, e adesso ci dicono se estendete la ZTL non vi diamo i fondi. Allora, si mettano d’accordo con loro stessi o con i loro predecessori. Corsie preferenziali e semafori intelligenti, Torino l’ha fatto; gestione delle tariffe parcheggi, Torino l’ha fatto; adozione del PUMS, lo stiamo facendo; progettazione delle fermate di trasbordo interscambio e iniziative di logistica urbana. Questo prevede la Regione. Allora, noi chiediamo alla Regione che si impegni con noi, ma non solo con la Città di Torino, che ovviamente è il casus belli più grosso, ma ci sono altre realtà, Vercelli, ci sono altre realtà, Alessandria. Vercelli non è a guida del Movimento, Alessandria non è a guida del Movimento. Guardate la situazione in quel di Vercelli e di Alessandria e poi ne discutiamo. E quindi, si stanzino i dovuti fondi per far sì che quel Piano della Qualità dell’Aria, votato dalla precedente Amministrazione, sia concreto, sia qualcosa di realizzabile. È da tempo che lo chiediamo, e lo chiediamo ancora con più forza. È inutile continuare a dire “Eh, ma non servono a niente i blocchi perché ci sono i riscaldamenti”, ma il riscaldamento è di nuovo una competenza della Regione. La Regione con una delibera ha detto, tra l’altro, che non si possono più installare determinati sistemi di riscaldamento a biomasse, ma quanti controlli fa? Ma quanti controlli fa? Io non ho contezza dei controlli. Leggo sui giornali che sono stati fatti non so quando, ma chiederemo conto di questo, 150 controlli in Piemonte, 150 controlli. Cosa sono 150 controlli su tutti i sistemi di riscaldamento che ci sono in Piemonte? Comunque, 150, di cui 47 nel torinese. Torino o torinese? E di quei 47, 24 sarebbero risultati non a norma, metà. Arrotondiamo per eccesso. Quindi, qualcuno mi viene a dire che ci sono 24 caldaie nel torinese - non a Torino - fuori norma, il problema sta nei riscaldamenti. Boh, vediamolo. Vediamo questi dati. Facciamo un po’ un’intensificazione dei controlli? Vogliamo vedere il registro degli impianti termici a che punto è in Regione? Il catasto, grazie Consigliere. Vediamo queste cose? Ultima cosa, molti degli studi, su cui ci si basa per fare anche determinate analisi, tipo da dove derivano le concentrazioni o le fonti emissive primarie del particolato, sono nell’inventario regionale delle emissioni in atmosfera. Beh, quell’inventario a oggi è fermo al 2013. Se veramente, come si continua a dire, sono i riscaldamenti, aggiornino l’inventario regionale delle emissioni in atmosfera, lo aggiornino, lo rifacciano, qual è il problema. È compito loro. Ecco, sempre sul discorso dei riscaldamenti abbiamo presentato un emendamento, anche con il Consigliere Versaci, che ringrazio, se va bene lo illustro io, se no, se vuole illustrarlo lui, solo perché oggettivamente ci siamo dimenticati di inserire, appunto, il fatto che magari la Regione deve dare anche degli incentivi a cambiare sistema di riscaldamento, se no di cosa stiamo parlando? E infine chiediamo, ovviamente, di avere quelli che sono i dati su tutto il controllo del territorio regionale, perché adesso a Torino più o meno i dati noi li abbiamo, possiamo chiederli e li richiederemo, ma vogliamo anche tutti i dati delle altre realtà. Perché non è la realtà di Torino che ha un problema, sono le realtà di Vercelli, di Novara, di Alessandria, per citare le più grosse. Quindi, ci diano i dati anche di quelle. Io chiedo l’intercessione della Regione, perché magari ha più facilità, c’è anche un Assessore alla Polizia Locale, magari con lui si può anche interloquire, visto che siede anche tra i banchi delle Minoranze qua in Consiglio. Giusto per avere i dati. Non gli chiedo di intervenire, gli chiedo di avere i dati, ma sicuramente quello che chiediamo è di intervenire, invece, sui controlli su tutto il territorio regionale, in base alle proprie competenze. E ribadisco, abbiamo tenuto a farlo oggi, anche se non è presente il Consigliere Ricca. Ma poco importa, proprio perché l’emergenza non può più aspettare. Si parla di emergenza, non possiamo aspettare. SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. MENSIO Federico Concludo. E’ importante andare avanti su queste cose. Io mi auguro che già domani la Sindaca e la Giunta abbiano la possibilità di interloquire e di scrivere alla Giunta Regionale e al Presidente Cirio le richieste del Consiglio, sempre se verrà votato, mi auguro di sì, favorevolmente quest’ordine del giorno, perché non possiamo aspettare altri 15 anni, beccarci altre procedure di infrazione e cercare di capire insieme , non solo la Città di Torino, la Città Metropolitana, gli altri comuni della Regione, come uscire da questa situazione. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Grazie. Buongiorno a tutti e tutte. Allora, il tema dell’emergenza smog è, come diceva il Consigliere Mensio, un’emergenza dacché mi ricordo e purtroppo la politica ha sempre messo in campo la strategia dell’“Armiamoci e partite”. Perché alla fine, quando poi si tratta di mettere in campo delle politiche che siano effettivamente efficaci, effettivamente utili, spesso ci si accorge che queste politiche hanno dei risvolti che vanno ad incidere su quello che è fondamentalmente il reddito ed il profitto dei cittadini, volenti o nolenti. Purtroppo siamo una Nazione che spesso regge il proprio PIL, il proprio reddito, su pratiche inquinanti. Non voglio citare la plastic tax, però così è. Di conseguenza, nel momento in cui un’Amministrazione, come quella torinese, inizia a mettere in pratica delle politiche che hanno come obiettivo quello di effettivamente andare a colpire le cause delle emissioni, per quello che sono le proprie competenze, ecco che parte la speculazione politica, lo sciacallaggio politico su quest’iniziativa, specie da chi, effettivamente, non ha mai fatto nulla par cambiare questa situazione. Due considerazioni, facciamo due considerazioni proprio banalissime. Sui riscaldamenti. Sui riscaldamenti per anni vengono incentivate le caldaie a biomassa, ci si è resi conto che la biomassa inquina, e quindi spariti gli incentivi alla biomassa, però per anni sono stati incentivate. Sul trasporto pubblico. Il trasporto pubblico non funziona, siamo obbligati, i cittadini sono obbligati ad usare l’auto privata, poi vai a vedere quant’è la dotazione finanziaria che è stata data a GTT negli ultimi 10 anni e si scopre che si passa da 170 milioni a 130 milioni, con una diminuzione di milioni di chilometri percorsi. Però siamo qua tutti a dire c’è l’emergenza smog, ma la politica, quando doveva fare la propria parte, non è stata in grado di farlo. Quindi, se la Regione vuole intervenire seriamente, e fare finalmente qualcosa per cui ci si accorga che la Regione ha cambiato guida, perché onestamente non se n’è accorto nessuno, se non qualche titolo sui giornali, ma a livello politico nulla, inizino ad aumentare il fondo, diciamo, la dotazione annuale a GTT, riportiamola a 170 milioni di euro, com’era ai tempi d’oro, così magari riusciamo anche a percorrere più chilometri, tenere le linee di periferia e potenziarle, aumentare le frequenze e via dicendo. La boutade dei bus gratuiti durante i blocchi, ben venga, ma andiamo a finanziarla con quei soldi. Andiamo a finanziarla con i soldi dove ci sono, invece, ah no, “rinunciate alla politica ambientale sulla ZTL”, perché così facciamo la figura elettorale con i nostri elettori, che abbiamo impedito questo scempio. Io lo trovo allucinante. Io trovo allucinante come posizione politica, con cittadini che muoiono per lo smog, bambini che hanno malattie, da piccoli, per lo smog. Eppure, invece che metterci tutti assieme a lavorare nella stessa direzione, pensiamo al nostro orticello elettorale, tanto i problemi li risolverà qualcuno che verrà dopo, ci sarà sempre qualcuno dopo. Continuiamo ad essere in infrazione con la Comunità Europea... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. CARRETTO Damiano Non cambieremo nulla, non avremo mai il coraggio di fare azioni concrete, perché le azioni concrete magari fanno perdere qualche voto. Io lo dico a tutte le forze politiche, abbiate il coraggio di perdere qualche voto, se questo serve a un bene più grande, se serve a tutelare la salute di tutti i cittadini, ma abbiate il coraggio. Invece non ce l’avete, non ce l’avete, è quello il problema, e lo dico a tutti. Non ce l’avete. Io credo che, quando tornate a casa, guardate i vostri amici, la vostra famiglia, i vostri figli, dovreste guardarli negli occhi e dire “Scusa, stai respirando veleno, è colpa mia, perché non ho fatto nulla, quando potevo farlo”. Io credo che su questo dovreste riflettere un po’ tutti ed avere quella capacità di analisi e quel coraggio che per ora sta mancando più o meno a tutti. E, lo dico anche a quelli che continuano ad opporsi a “Torino centro aperto”; noi non credo che faremo passi indietro, anche se a volte c’è come l’impressione che ci sia una macchina che si oppone a questo progetto. Io spero che si possa sbloccare ed andare avanti in tempi estremamente rapidi, perché questa Città ha bisogno di politiche ambientali serie, non di chiacchiere e non di campagne elettorali. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliera Scanderebech. SCANDEREBECH Federica Sì, grazie. Per fare un po’ di chiarezza, perché leggo dal sito dell’ARPA, “La Regione Piemonte, con DGR 29 dicembre 2015, ha emanato le disposizioni regionali in materia di accertamento e ispezione degli impianti termici. Sono individuate, quali autorità competenti per tali attività, le Province e, attenzione, la Città Metropolitana di Torino”. Quindi, quanto detto dal Collega Mensio, forse, è errato. Allora, chieda direttamente alla sua Sindaca di fare i controlli. Detto ciò, quest’ordine del giorno, del tutto strumentale, a parere mio, non prende in considerazione minimamente che il Comune stesso abbia a disposizione un fondo consistente, derivante dalle sanzioni stradali, e che potrebbe essere utilizzato per quanto richiesto dall’atto amministrativo stesso. Voglio fare anche presente che, se la Regione creasse un suo fondo, queste risorse andrebbero redistribuite su tutta la Regione, e non solo sulla Città, come richiede l’atto. Nel momento in cui Torino ha inserito nell’ordinanza delle limitazioni sulla circolazione, anche il veto dell’Euro 5, risponda lei direttamente con incentivi propri comunali. Tale misura è esclusivamente della Città Metropolitana, nulla di simile è invece previsto nel protocollo padano citato, forse poco conosciuto dal collega Mensio. Quest’ordine del giorno è un’ammissione di debolezza di quest’Amministrazione, vanno piuttosto eliminate quelle proposte, come la nuova ZTL, che non sono supportate da studi scientifici e che rischiano di essere dannose per i cittadini, ed inutili sul piano delle emissioni, anziché prendere atto del calo del consenso pubblico, e chiedere agli altri Enti di sopperire a ciò. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Curatella. Tre minuti. CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Allora io, leggendo questo o.d.g. credevo fosse un o.d.g. nato per cercare di dare qualche informazione o comunque qualche possibile attività o qualche possibile richiesta alla Regione di collaborazione, al di fuori dei tavoli che ci sono, ma nel leggerlo mi sembra tendenzialmente abbastanza strumentale. Io leggo nella parte del premesso, “La Regione distribuisce, sulla base di finanziamenti nazionali”, quindi mi aspettavo, oltre alla richiesta legittima alla Giunta Regionale, delle richieste al MIT, al Ministero dell’Ambiente, al Ministero della Sanità, perché stiamo parlando di trasporto pubblico, di impatto legato alla qualità dell’aria, quindi di impatti sulla salute e sull’ambiente e, visto che la Regione si occupa di redistribuire i fondi nazionali, mi aspettavo una qualche richiesta a livello nazionale, di aumentare tale distribuzione, anche perché non è solo Torino, ma è l’intera Italia che è sottoposta a procedura di infrazione per le emissioni. Non c’è solo Milano tra i comuni che sfora la più alta percentuale di morte a causa dell’inquinamento e dell’aria. E invece ci sono solo richieste relative alla Regione. E come diceva qualcuno prima di me, dobbiamo evitare di fare “Armiamoci e partite”, quindi evitiamo di fare “Armiamoci e partite”. E quindi io vi chiedo - ne discuteremo, perché ho presentato delle interpellanze - ma visto che c’è un problema di smog, di qualità dell’aria, di mortalità, viene citato anche lo studio... la Corte di Giustizia europea, viene citato lo studio dell’International Council on Clean Transportation e via dicendo. Ho presentato un’interpellanza per capire, visto che c’è questa problematica e, visto che dal 2017 si parla di riorganizzazione del piano di GTT, facciamolo, a che punto siamo? Perché ho sentito tante volte parlare di piano di trasporto pubblico, non ho ancora capito quando sarà operativo. Oltretutto da domani non ci sarà più il blocco, prima di giovedì non ci sarà, se ne riparlerà lunedì per una settimana e speriamo oltre i 50. Inoltre a luglio sono state annunciate 385 colonnine per incentivare il cambio generazionale dei veicoli, passando ai veicoli elettrici, quindi fare in modo che il trasporto privato migliori la situazione, quindi cambiando. Che fine ha fatto? Al momento non risulta avviato nessun lavoro. Il bando era aperto, la manifestazione di interesse era stata aperta il 15 ottobre 2018, si è chiusa il 15 ottobre 2019, e ad oggi se n’è persa traccia, almeno fuori. Probabilmente è in qualche cassetto che se ne sta discutendo. E infine ne discuteremo, perché cerchiamo un po’ di non fare “L’armiamoci e partite”, facciamo delle operazioni, discuteremo poi della mozione che ho presentato per cercare di dare degli incentivi ai cittadini per l’acquisto di bici e cargo elettrici, quindi, visto che parliamo di mobilità dolce, diamo anche un’incentivazione, come hanno fatto Bari, Bologna ed altri comuni, ed oltretutto, invece di fare solo punti di ricarica per auto elettriche, usiamo le fermate GTT, le postazioni To Bike, anche per fare dei punti di ricarica per bici e cargo elettrici, in modo tale che i cittadini non debbano solo passare ad auto elettriche ma, soprattutto, tenendo conto delle zone collinari, il fatto che non tutti possono utilizzare... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. CURATELLA Cataldo Sto concludendo. Possono utilizzare le bici classiche, questo tipo di incentivi, così come l’estensione di infrastrutture di ricarica, anche per questo tipo di mezzi, può andare nell’ottica di favorire lo sviluppo di una mobilità dolce estesa. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Versaci. VERSACI Fabio Grazie, Presidente. Mi aspettavo che su questo tema, io capisco che lo smog non si vede, nel senso che uno cammina per strada e dice, ma che cos’è lo smog? Che cos’è l’inquinamento? Però, come mi suggerisce il collega Carretto, si sente, almeno io l’ho sentito in questi giorni. Mi aspettavo che su quest’argomento non ci fosse la diatriba politica, ci può essere sulla Presidenza di una Commissione, ma l’ordine del giorno del Consigliere Mensio è strumentale. Non le dichiarazioni roboanti a mezzo stampa, “Regalate, pullman gratis per tutti”, quello lì non è strumentale, no? No, quello non è strumentale. Invece l’ordine del giorno del Consigliere Mensio, sì. Poi volevo solamente ricordare una cosa, Presidente, perché ci scordiamo sempre le cose, ci dimentichiamo, sembra che questa Città sia nata nel 2016, prima non c’era, nel 2016 è nata Torino, perché ovviamente del passato non si deve parlare, non ci si deve ricordare. Io ricordo, Presidente, che quest’Amministrazione, con l’aiuto del Governo, perché ricordo che i soldi che vengono dati per il trasporto, vengono dati dal Governo, dalle Regioni, che poi lo gestiscono, giustamente, come qualcuno ci ha ricordato, che non lo sapevamo, che si istituisce un fondo è da distribuire su tutto il Piemonte, no. Poi tra l’altro è quello che ha detto il Consigliere Mensio, tra l’altro. Abbiamo comprato una prima tranche di 70 nuovi mezzi pubblici - se non vado errato, guardo il collega Malanca - dopo altri 48, ne arriveranno ancora altri. Sono tutti investimenti che sono stati fatti su questa Città, perché c’è stato un lavoro da parte dell’Amministrazione, perché crede fortemente in questo, perché è disposta anche a perdere il consenso elettorale, per fare delle scelte che siano giuste, e lo voglio ricordare: i blocchi delle auto li firma il Sindaco, anche se, come detto dal Consigliere Mensio, sono le Regioni che fanno le Leggi Quadro ed obbligano le Città a fare le cose, i Sindaci poi mettono la firma, e fino a prova contraria, mi sembra che la Sindaca e l’Assessore Unia si siano sempre spesi. Sappiamo benissimo che è un argomento scomodo, perché è più facile dire “Avete bloccato le auto, non è vero che l’inquinamento arriva dalle auto”. Poi tirano fuori la storia delle caldaie, è sempre il solito giochino, però intanto respiriamo quello che respiriamo. Io stamattina ho letto anche degli articoli interessanti, che c’erano dei dati statistici, che le persone che vivono vicino ai polmoni verdi, alle aree verdi si ammalano meno. Io pensavo che su quest’argomento ci fosse una convergenza, invece no, c’è la polemica. Ma io lo capisco, perché dire: “Blocchiamo le auto” non è facile, però, Presidente, io ho notato, poi sarò una mia impressione di parte, che un po’ le persone stanno cambiando un po’ il modo di muoversi. Io uso la bici dal 2009, sempre usato solo bicicletta, e prendo anche i mezzi pubblici, ovviamente, ho notato che le persone usano molto di più la bicicletta, adesso ci sono i monopattini. Io noto che c’è una voglia di cambiamento. Mentre chi fa parte di quella politica lì, che cerca sempre di arraffare qualche voto, dicendo “Ah no, Torino centro aperto no, perché tassate le persone”, perché loro vogliono che la gente si sieda in macchina e passeggi con la macchina in città. Come diceva il collega Mensio, anche chi usa la macchina si ammala, sono dati statistici. E sono preoccupato che davanti alla scienza ci sia qualcuno che dice che non è così. Cioè, io sento dire delle robe assurde. Ho sentito dire dall’Assessore Regionale, ho sentito dire delle cose - Marnati - delle cose incredibili. Sono preoccupato. E io quindi invito la Giunta, ovviamente, a portare aventi questo documento che il Consigliere Mensio ha scritto, e lo ringrazio per questo, ai tavoli che già so che fa, e di continuare a metterci la faccia, andando anche contro il consenso elettorale, perché penso che sia più importante la salute dei cittadini che qualche voto in più in campagna elettorale. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliera Patriarca. PATRIARCA Lorenza Sì, faccio un intervento brevissimo solo per restituire e respingere le accuse fatte alla Minoranza di infischiarsene del benessere dei cittadini, in particolare di quelli più piccoli. Insomma, io credo di interpretare, insomma, parlo per me, ma credo per tutti i miei colleghi: nessuno seduto a questi tavoli della Minoranza, ritiene che il problema dell’inquinamento non esista, che non sia un problema... anzi, siamo ben consapevoli dei rischi che corriamo tutti quanti, in particolare in questa Città, perché per posizione geografica è particolarmente esposta a questi rischi. Quello che spesso, su cui dissentiamo, che ci sentiamo di sottolineare, è la modalità. Noi non diciamo che il problema non esiste, noi dissentiamo sulle modalità che vengono usate. Anche perché non è che voi migliorerete la qualità dell’aria della città, perché chiuderete o ridurrete il traffico nel centro, bisogna vedere se poi questo verrà ridotto da questa iniziativa, ma faccio presente che io personalmente ho una delle mie strutture scolastiche proprio ai limiti della ZTL, perché si trova in via Vanchiglia numero 5, che è ad angolo con corso San Maurizio, dove si concentrerà probabilmente il giro di chi, non entrando in ZTL, gira lì intorno, allora dico: i cittadini che abitano in quell’area ne avranno un danno maggiore quindi noi non stiamo dicendo che il problema non esiste, stiamo dicendo che bisogna affrontarlo con una credibilità che in questo momento non riconosciamo in questa Maggioranza. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliera Azzarà. Tre minuti. AZZARÀ Barbara Grazie, Presidente. Intanto perché certe cose, insomma, bisogna anche un po’ prepararsi e studiare. Dire che il Consigliere Mensio non conosce... il suo atto è stato fatto così, alla carlona, un po’ all’ultimo minuto, mi sembra veramente qualcosa di allucinante, soprattutto da chi non sa che la Città Metropolitana compie i controlli attraverso ARPA, in quanto esiste un protocollo di intesa, ed oltretutto riguarda l’ultimo articolo uscito, nel quale vengono menzionate cose strane, perché anche io stessa ho chiesto ad ARPA se erano usciti con un comunicato diverso da quello che conoscevo e mi hanno detto che effettivamente non sono usciti con nessun comunicato, in quanto i controlli sono iniziati un bel po’ di tempo fa, ed è dall’anno scorso che al Tavolo della Qualità dell’Aria stiamo lavorando insieme ai comuni proprio per la questione anche dei riscaldamenti, e l’ultimo, che è avvenuto venerdì, l’Assessore Unia poi sicuramente racconterà meglio di me qual è la discussione in atto, riguarda proprio, insieme all’Assessore Marnati, anche la modalità con la quale verrà ricambiata ARPA, molto probabilmente saranno aumentati ancora di più i controlli. Ma ci stiamo interrogando non solo sulle sanzioni, ma anche sulla possibilità che i cittadini dei vari comuni, perché non riguarda principalmente Torino in realtà, ma i comuni limitrofi possano e riescano a cambiare le loro caldaie, e stiamo lavorando da più di un anno insieme ai comuni. Quindi, prima bisognerebbe, appunto, informarsi, che sarebbe anche il caso. Quello che mi preme molto è che ringrazio il Consigliere Mensio per aver portato questo atto, riguarda proprio il discorso sui piani stralcio. Siamo tutti in attesa che la Regione Piemonte lavori finalmente a questi Piani Stralcio. Cosa sono i Piani Stralcio? Beh, è stata fatta una delibera lo scorso giugno, massimo concretizziamo, nessun comune della Città Metropolitana può sapere come può effettivamente lavorare con quelli che sono, diciamo, le problematiche tipiche del comune. Non lo sa Torino, non lo sanno i comuni dell’hinterland. Quindi siamo in forte attesa. Quindi, ringrazio il Consigliere Mensio, che si faccia portavoce in questo Consiglio Comunale rispetto alla Regione Piemonte, come abbiamo fatto anche noi al Tavolo della Qualità dell’Aria, perché è fondamentale questo, perché gli investimenti devono essere fatti nella linea che la Regione Piemonte ci dà. Perché ricordiamo che il Protocollo Padano riguarda quattro Regioni, in particolare noi, riguarda la Regione Piemonte, ha fatto un Piano della Qualità dell’Aria, quindi siamo proprio in attesa di questo. Quindi, se possiamo rinforzare questo messaggio è grazie anche all’atto del Consigliere Mensio, ne sono assolutamente grata. SICARI Francesco (Presidente) Grazie. Prego, Capogruppo Petrarulo. PETRARULO Raffaele Grazie, Presidente. Parto dalla Consigliera Azzarà. Ci siamo trovati in una trasmissione televisiva, se si ricorda Consigliera, io e lei con il medico Viale e con un altro signore, non mi ricordo più, che era della Legambiente o qualcosa del genere, non mi ricordo anche chi era quello della Legambiente. In cui... perché parlo di quella trasmissione? In cui noi avevamo, avevamo, se si ricorda bene, avevamo un medico che era Silvio Viale, che diceva che l’inquinamento delle macchine non era in maniera preoccupante, invece avevamo uno pneumologo che sui giornali di stampa dice che, invece, il livello di inquinamento è preoccupante. Allora io, che naturalmente non faccio il medico, chiesi anche a lei, ma chi ha ragione dei due? Perché qui la politica non può... è su questo che sbaglia. Cioè, qui abbiamo Opposizione e Minoranza, politicamente ci sta il contraddittorio, ma quando si parla di salute pubblica, io penso che il contraddittorio non possa esistere, non debba esistere. Può esserci un contraddittorio che poi deve portare a una sintesi finale e, se uno pneumologo dice che c’è il rischio di aumento dei tumori, aumento di malattie polmonari e tutto quanto, ma un medico, che era in trasmissione, quindi è registrato, chi vuole se lo può andare a vedere, che dice che invece questo non c’è, non è così grave, non c’è l’emergenza, allora, qui dobbiamo un po’ andare ad approfondire, Mensio. E ci sono, ci sono delle cose che si possono fare nel frattempo. Nel frattempo, lo dico anche alla Consigliera Metropolitana, sono stato 10 anni in Provincia, che quei controlli che uno vuole, che uno vorrebbe venissero fatti, come diceva la Consigliera Scanderebech, sono a pagamento da parte dei cittadini. Lei lo sa che per fare un controllo sulle caldaie, se qualche cittadino ha qualche dubbio che qualche caldaia non funzioni deve pagare un bollettino e via discorrendo. Quindi, su questo, lo dico all’assente Sindaca Appendino, che è anche Sindaca Metropolitana, cambiatela questa cosa qui. Cambiatela. Fate sì, lo dissi allora a Saitta, quindi non sto dicendo una cosa diversa, fate sì che chi vuole fare dei controlli abbia il rimborso di quel bollettino, perché non ha senso che un cittadino deve pagare per far sì che la salute pubblica venga controllata all’interno... (incomprensibile) quella caldaia. Questa è una cosa gravissima, e poi l’approfondiremo poi nelle sedi opportune, perché non è possibile, non è pensabile che uno voglia sì, che uno, vengano fatti i controlli e poi facciamo sì che i controlli... ha ragione Mensio, 150 controlli fanno ridere, fanno ridere. Quindi, questa è una cosa da andare ad appurare. Chi fa i controlli, se poi viene verificato che quel controllo ha portato ad un nocumento all’interno di quell’immobile, non può sopportare il pagamento di questo. Ringrazio l’Assessore Unia di essere presente, manca l’Assessora La Pietra. Perché noi qua sempre andiamo a parlare dell’ambiente, ma... e si chiedono nuove linee... Ma, io c’ero, in Consiglio Circoscrizionale, ma queste nuove linee tramviarie io non le ho viste. C’è una linea, la 10, è ancora pullman. Piazza Baldissera l’avete, l’abbiamo fatta, nel 2016, è ancora lì che deve essere fatto il tram 10. Cioè, i tram non vengono potenziati, non viene fatta quella rete in cui c’erano già dei binari, penso al 18 anche, è un bus. Cioè, allora quindi qui mi sembra di essere un po’ kafkiano. Da una parte si chiede di migliorare l’aria, dall’altra si fa una politica diversa con gli investimenti in bus. Cioè, io sono per i tram. Sono anche io per la bici. Dov’è Versaci? Io sono uno che ama moltissimo la bicicletta, non il monopattino purtroppo, forse perché anche l’età non ce l’ho per andare più sul monopattino, però la bicicletta io la amo, ma la amo se è a tutela di chi usa le biciclette; se le piste ciclabili si chiamano tali, piste ciclabili; se anche chi guida la macchina... Stamattina, per esempio, uscendo dal garage di casa mia, mi passa un ciclista, senza..., io mi sono fermato, ma sul marciapiede, senza nessuna remora. Cioè, ma allora questa è la politica di poter fare quello che si vuole? Le regole? Ben venga la bicicletta, ben vengano i ciclisti, ci mancherebbe, sono uno di quelli a cui piace andare in bicicletta, ci mancherebbe. E se uno potesse usare la bicicletta per poter andare a lavorare sarebbe cosa buona e giusta, lo diceva Versaci prima a proposito delle biciclette, Versaci. Perché, se ci fosse un trasporto pubblico efficiente, naturalmente molti lascerebbero la macchina a casa. Chi è sulla linea 1 della Metropolitana, e troverete moltissime persone che l’auto non la usano, ma va da Porta Susa a Porta Nuova, va al Lingotto. Ma su tutte le altre direttrici, i tempi... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. PETRARULO Raffaele I tempi…Peccato, ci ritorneremo su questo. No, dico, è un peccato, perché sarebbe bello e interessante poi andare... Anzi, chiudo dicendo, Mensio, in Commissione portiamola questa mozione, una volta votata anche. Anche perché, e chiediamo chi deve fare i controlli. Non ultimo, lo dico e chiudo, si controlli anche, in Città Metropolitana, lo dico alla Consigliera Azzarà, quali sono le emissioni dell’inceneritore anche, gentilmente. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliera Amore. AMORE Monica Grazie, Presidente. Chi dice che un atto del Presidente, Federico Mensio, sia strumentale, io penso che di strumentale ci sia qualcos’altro. La cosa che dico è quella che comunque quest’Amministrazione non è che si sveglia al mattino ed impazzisce dicendo bisogna bloccare le auto. Io voglio ricordare a tutti che c’è un accordo Bacino Padano. Quindi, quest’Amministrazione deve seguire determinati protocolli. E ben venga, anche la Regione deve dare comunque i giusti incentivi per andare in qualche modo a cercare di mettere in atto delle misure contro l’inquinamento. Questo è un dato di fatto. Quindi, l’atto del Consigliere Mensio ben venga. Quindi, non ci diciamo baggianate quando la realtà dell’aria che respiriamo è ben altra. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Giovara. GIOVARA Massimo Allora, Presidente, siamo quindi finalmente tutti d’accordo sul fatto che l’inquinamento fa male. Oggi Lapalisse è con noi. Allora, Minoranza e Maggioranza sono d’accordo sul fatto che la Pianura Padana ha dei tassi di inquinamento che non sono più tollerabili, e siamo tutti d’accordo. Ma il mio intervento è stimolato soprattutto dalla Consigliera Patriarca che purtroppo adesso è andata via, ma mi ha promesso che mi ascolterà in differita, perché? Perché se siamo tutti d’accordo che non vogliamo far respirare aria deleteria, letale, io direi, ai nostri bambini, allora, visto che la Consigliera Patriarca lavora anche nelle scuole, facciamo anche una battaglia insieme, insieme anche alla Consigliera Albano che l’ha già lanciata diverso tempo fa, per far applicare davvero il divieto di transito davanti alle scuole elementari, primarie, cosa che non viene mai applicata, e io ogni mattina, da quattro anni, portando mia figlia a scuola a piedi, e mettendoci lo stesso tempo, anzi forse di meno dei miei colleghi genitori per portare mia figlia a scuola, mi ritrovo davanti ad una camera a gas allestita per dei bambini che vanno dai 6 ai 10 anni. Allora, facciamo qualcosa su questo, e poi ha citato la Consigliera Patriarca una cosa che mi pare inesatta, ha detto “Io sono Preside di una scuola di Vanchiglia, vicino a corso San Maurizio, fuori dalla ZTL, e le macchine gireranno in continuazione”. No, adesso girano in continuazione, perché adesso la ZTL prevede l’ingresso alle 10.30 e quindi i camion di trasporto e le automobili aspettano sgasando fino alle 10.30 per entrare. Con la nuova ZTL, e qui lo dico e lo sottolineo, anche se non sono esperto come i miei colleghi Malanca, Mensio, eccetera; perché lo abbiamo ripetuto centinaia di migliaia di volte, ma evidentemente, per la malafede che c’è su questa battaglia, perché purtroppo c’è ancora una malafede, veramente deludente e disarmante su questa battaglia, ancora non si è spiegato che la ZTL allargata, per Torino centro aperto, vuol dire far pagare il parcheggio a quelli che transitano. Non vuol dire, com’era prima, entrate alle 10.30 e quindi dovete aspettare sgasando. Quindi, ritornando alla base del discorso, io non credo che il tema sia soltanto l’inquinamento, ma credo che dovremmo aprire gli occhi, visto che siamo tutti in buona fede su questa battaglia, sul fatto che l’automobile viene utilizzata in maniera completamente irrazionale. L’automobile è un mezzo pesantissimo, che normalmente porta una persona ogni mattina a lavoro e quella persona non ne ha bisogno dell’automobile. Se noi facessimo usare l’automobile e i mezzi di trasporto a scoppio soltanto alle persone che ne hanno bisogno, già miglioreremmo di molto l’aria della nostra Città. Ma io conosco persone, e sicuramente conoscete anche voi delle persone, che utilizzano l’automobile per fare 500 metri, un chilometro, due chilometri. Ebbene, fino a 5 chilometri, tutte queste persone, secondo me la maggior parte, ci possono andare in bicicletta o in bus, ma non lo fanno. Perché non la facciamo tutti insieme, eh questa battaglia? Perché continuiamo ad avvalorare il fatto che chiunque, la mamma deve utilizzare l’automobile perché, porca miseria, se no come fa a portare il figlio? E come faccio io, che ho 54 anni, a portare mia figlia a scuola? La porto a piedi, e mia figlia è contenta. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliere Mensio. MENSIO Federico Sì, io intervengo anche per fatto personale, perché sono stato citato più volte. Mi fa piacere che questo atto sia così discusso. Vedo che le reazioni avverse e contrarie si riferiscono su 8, anzi 9, con l’emendamento che abbiamo fatto, su un punto solo, che guarda caso è quello solo sugli impianti termici, sugli altri nessuno ha nulla da dire, perché guarda caso sono proprio cose che riguardano la Regione, poi aspettiamo di vedere se ci sarà una risposta. Ricordo che il Trasporto Pubblico Locale, sì, infatti, io non ho scritto che i fondi vengono dati solo a Torino, c’è una ripartizione, ma la ripartizione dei fondi nazionali è integrata da dei fondi regionali che, ribadisco, che sono i fondi regionali che sono quelli che sono cinque anni, quelli di integrazione che non vengono distribuiti. Mentre è stato ridistribuito il fondo nazionale, quelli che vanno ad integrazione da parte della Regione, sono cinque anni che non vengono distribuiti. Quindi, cominciamo a prendere quelli, che quelli sono fondi del bilancio regionale. I controlli sui sistemi di riscaldamento, sulle caldaie, sono obbligatori, almeno ogni due anni, s’iscrive al catasto gli impianti termici, obbligatoriamente, che è in mano alla Regione Piemonte. Io vorrei sapere, ad esempio, quanto, e questo io chiedo, quanti controlli vengono fatti dalle Provincie in base a quel catasto, se vengono fatti in base al catasto, vengono fatti random, se ci sono delle interazioni. Perché uno fa la legge, e la legge la dovrebbe fare rispettare la Regione, non la Città Metropolitana, non il Comune, dovrebbe far rispettare la legge. La legge dice, sì, effettivamente sono in mano alle Province le Città Metropolitane, ma io non ho contezza oggi di quanti controlli hanno fatto le Province e le Città Metropolitane. I controlli che vengono fatti dalle Città Metropolitane e dalle Province possono essere fatti da ARPA, che so che la Città Metropolitana si è avvalsa di ARPA, ma anche da altri titolati, ma quelli non sono a pagamento del cittadino, quelli li paga la Città Metropolitana ed introita le sanzioni. In ultimo ricordo che tutte le misurazioni dell’inceneritore di Torino sono fatte in modo costante, alcune giornaliere, altre, invece, a step successivi, ma sono tutte pubbliche, distribuite sul sito della società TRM, credo forse anche sul sito del Comitato Locale di Controllo. Quindi quelle, se uno vuole andarle a vedere, ci sono. È molto più difficile, invece, accedere, evidentemente al catasto degli impianti termici, che è dedicato soltanto a una platea di personale autorizzato. Poi, sul fatto di portarla, sì che la porteremo per verifica, quando ci sarà la verifica, la porteremo. Io mi auguro, mi auguro veramente che si smetta di dire che è un atto strumentale o no, perché evidentemente qui non interessa, e questa è la votazione che prenderemo oggi, perché io spero che le future generazioni, comprese le mie figlie, a un certo punto facciano degli atti, come dicevo prima, come hanno fatto in America, contro l’Amministrazione Trump, di messa in mora dei politici e dei tecnici che non hanno fatto il loro lavoro, e mi auguro che quello sia nel futuro il motivo per cui i politici finiscono in galera. SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. MENSIO Federico Allora, da questa votazione verrà fuori chi ha detto, “Guardate c’è un problema, cerchiamo di risolverlo tutti insieme”, oppure “No, non c’è un problema”. La votazione rimarrà agli atti. Io mi auguro che tra 5, 10, 15 anni, qualcuno prenderà questa votazione e andrà davanti ad un Giudice a dire: “Questa è la votazione, questi signori non hanno dato conto delle morti che ci sono state a Torino”. Io me lo auguro. E se non lo farà la prossima generazione, lo faranno tra due generazioni, me lo auguro. Questa è la votazione che andiamo a fare e non mi stupisco dell’assenza di alcuni Consiglieri. |