Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Quindi passiamo alla richiesta di comunicazioni che ha come oggetto: “Incendio nel locale denominato Fluido al Parco del Valentino”. Prego, Assessore Iaria. IARIA Antonino (Assessore) Grazie, Presidente. Il Parco del Valentino è stato più volte oggetto di notizie di stampa, volte principalmente a sottolinearne un preteso stato di progressivo degrado. Chiunque frequenti quel luogo sa bene come si tratti in realtà di un’area verde di straordinaria bellezza il cui valore è stato difeso e preservato e che i torinesi avvertono come una tradizionale oasi ambientale e che non è né chiuso, né morto. La questione che non si intende eludere, legata agli esercizi pubblici presenti nell’area, viene con tutta evidenza esasperata quasi fosse per assurdo una concreta limitazione alla fruizione del parco. Questa discutibile valutazione sembra dimenticare che non è trascorso molto tempo da quando la polemica volgeva in tutt’altra direzione e ben prima che entrasse in carica quest’Amministrazione, ovvero nel senso di stigmatizzare alcuni possibili effetti negativi che le attività dei locali determinavano a nocumento delle peculiari caratteristiche di pregio ambientale e paesaggistico del parco, insomma c’era veramente una lamentela che gli usi del parco per divertimento creassero dei problemi al parco stesso. La lotta politica conosce bene questi pendolarismi, ma la logica vuole che alcuni punti fermi siano stabiliti, uno di questi punti racconta della questione della chiusura di alcuni dei locali pubblici che punteggiano l’area, certo è che se le precedenti Amministrazioni avessero affrontato la problematica con la modalità con cui la stiamo affrontando noi, evitando la strumentalizzazione politica, oggi la situazione sarebbe ben diversa e molto probabilmente sarebbe stata risolta, dico sarebbe stata risolta cosa che stiamo facendo noi come in molti altri casi. Allo stesso modo se la rivendicazione proprietaria di alcuni locali, doverosa, a tutela del pubblico interesse, fosse stata perseguita con la determinazione con la quale solo negli ultimi anni si è operato, oggi diversi problemi sarebbero ormai superati. Ricordiamo che le prime concessioni sono partite come concessioni di terreni e non di immobili e alla scadenza e indizione dei nuovi bandi si è giustamente preso atto della necessità di modificare canoni e contratti, canoni che ricordo essere sempre stati molto bassi che obbiettivamente creano anche dei vantaggi ai concessionari. Ognuno comprende che fintanto le cose sono lasciate andare in generale non si creano disagi, questa potrebbe essere anche una strategia che non è propria di quest’Amministrazione, cioè lasciare che le cose non si risolvano, noi le affrontiamo. Tuttavia la responsabilità di un’Amministrazione seria è quella appunto di affrontare i problemi e tentare di risolverli, questo può creare momenti di disagio e fasi di stallo perché problemi così gravi non hanno mai soluzioni rapide e agevoli, ma la sola alternativa sarebbe stata nuovamente quella di far finta di nulla lasciando ancora ad altri ancora una volta al futuro la soluzione dei problemi, invece noi lasceremo al futuro, che spero sia sempre legato ad una continuità politica, delle soluzioni. Nonostante i rischi di impopolarità non è la logica che abbiamo ritenuto di seguire. Questo è molto importante, noi non seguiamo pedestremente il consenso elettorale per risolvere i problemi. Per scendere al concreto, i locali chiusi si riferiscono ad edifici con gravi abusi edilizi, gravi abusi edilizi, abusi che la legge dal 2004 in poi tra l’altro impone di demolire, quindi impossibili da sanare, realizzati in un periodo temporale che varia dai 15, 30 addirittura 50 anni fa ed è anche molto difficile riuscire a trovare il preciso momento in cui questi abusi sono stati perpetrati. Negli ultimi anni ai concessionari si è ingiunto di provvedere e le demolizioni sono in gran parte avvenute; questi sono i risultati raggiunti nel rispetto della legge, non segni di debolezza, non segni di disinteressamento, rispetto della legge. Non è davvero comprensibile come possano interpretarsi quali manifestazioni di incapacità da parte del Comune, quindi un Comune che fa rispettare la legge è incapace, cosa molto strana e devo dire anche paradossale. Il contenzioso sulla proprietà di alcuni edificati, esempio Imbarco Perosino, ha visto l’Amministrazione vittoriosa nei gradi di merito, per citare un’ulteriore questione di rilievo è tutt’altro che una vicenda associata al preteso degrado, si tratta della tutela delle ragioni della comunità che non può essere privata dei beni che le spettano rispettando le sentenze vigenti. Quindi noi rispettiamo le sentenze vigenti, se le sentenze cambiano nei diversi gradi di giudizio le rispetteremo. In definitiva i punti fermi sono evidenti e le diverse opinioni sempre rispettabili non ne possono scalfire l’oggettività. La questione degli abusi edilizi e dei contenziosi con alcuni concessionari è particolarmente grave tanto più perché è dovuta a risalenti problematiche mai risolte, né affrontate prima. Quest’Amministrazione le ha affrontate fin dall’inizio del suo mandato ingiungendo le demolizioni, avviando, dove non si sono trovate definizioni bonarie, le necessarie azioni giudiziarie. Nonostante la lunghezza delle procedure, gli esiti di queste iniziative hanno cominciato a verificarsi in concreto. Ora, si è quindi in grado di definire un quadro di indirizzi sulle attività consentite che tenga conto di tali esiti, solo così potranno essere riattivati i locali in un quadro complessivo capace di assicurare il giusto equilibrio tra la loro attività e la necessità di garantire che il Parco del Valentino sia un patrimonio di tutti i cittadini nel rispetto delle tutele e dei regolamenti e leggi vigenti. Dovrebbe essere ormai chiaro che vi è tutta la volontà di potenziare la presenza di esercizi pubblici in tutta l’area, ma non senza aver risolto, una volta per tutte, i problemi di cui si è detto ora che si è finalmente vicini all’obiettivo. Il lavoro che l’Amministrazione sta portando avanti è molto chiaro ed efficace, abbiamo richiesto e in alcuni casi già ottenuto la demolizione degli abusi non sanabili e databili e si stanno regolarizzando gli abusi minori sanabili. Un piccolo focus sugli abusi, la percentuale non proprio precisa al metro quadrato di abusi edilizi rispetto a volumi edilizi delle aree concessionate possono essere così sintetizzate, faccio un esempio oltre al Fluido ad altri locali: Fluido circa 70% dei volumi è abusivo, a cui si aggiunge il 50% dell’area scoperta che non ha gli usi consentiti, Chalet circa il 90% dei volumi è abusivo, Cacao tutti i volumi di modesta entità abusivi sono stati demoliti, erano proprio volumi modesti, il problema sono i terrazzamenti mai autorizzati con i relativi percorsi pergolati, sempre un focus sul Fluido visto che era oggetto delle richieste di comunicazioni, i danni dell’incendio sono per fortuna di modesta entità dall’ultimo sopralluogo fatto questa settimana e quindi sono chiaramente legati ad una piccola parte del locale. Ricordo che giustamente questo Consiglio Comunale tra l’altro ha segnalato la situazione dei locali del parco e che l’Amministrazione in carica ha subito affrontato la questione. Solo chi avanza argomenti strumentali e pretestuosi può pensare che a problemi accumulatosi in decenni possono darsi soluzioni rapide a portata di mano, la sola risposta possibile è il lavoro e l’impegno quotidiano che non sono mai mancati e non mancheranno e che quest’Amministrazione sta facendo; i cittadini meritano questo: chiarezza, lavoro e soluzioni. Ricordo anche che il fine nobile non giustifica mezzi illeciti, ripeto il fine nobile di permettere ad un locale di fare la propria attività non giustifica mezzi illeciti e quindi se un locale con 2.000 utenti continua la sua attività senza norme mette a rischio gli utenti stessi, l’Amministrazione e il concessionario, questo è un passaggio molto importante. La delibera quadro, e quindi chiudo, la delibera quadro permetterà di finire il Piano di riqualificazione del parco; noi abbiamo preso l’impegno di fare la delibera quadro proprio per risolvere questi problemi in modo da avere finalmente una nuova cornice che potrà rimettere a bando alcuni di questi locali con regole chiare, con un focus specifico legato alla funzione di intrattenimento, modalità che permetterà anche ai concessionari attuali e futuri di operare con un regolamento ben definito e chiaramente con i regolamenti definiti dai bandi di concessione. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Capogruppo Magliano, cinque minuti. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente, ho trovato un Assessore Iaria particolarmente preparato nel raccontarci cosa non ha funzionato nella precedente Amministrazione. Su alcune cose sono d’accordo con lei, bisognava intervenire prima. Io avevo proposto tutta una serie di interpellanze perché ci rendevamo conto che si andava in quella direzione, però, vede, al di là di questo io però non ho capito, ma penso nessuno in Aula, quindi quelli di prima non hanno fatto nulla, voi state abbattendo quello che è abbattibile, quello che non è sanabile non viene sanato, quello che è sanabile..., ma l’idea di che cosa farci dopo… Perché sta delibera quadro, Assessore, noi ce la saremmo aspettata raccontata in qualche modo oggi in Aula, invece lei viene qui, ci dice che tutto ciò che era stato fatto prima era tutto da buttare, che mediamente chi le parla o le richieste di comunicazioni sono fatte da personaggi che amano l’illegalità perché a suo dire per noi il fine giustifica i mezzi, tutte cose di cui lei si prende la responsabilità di cosa dice pubblicamente in Aula; dall’altra parte però, Assessore, io avrei voluto sentire da lei il futuro del Valentino, cioè quello che abbiamo visto rispetto ai metri quadri che non ci sono più, tutte le strutture che in questo momento dovranno essere messe a bando le metteremo a bando con quali finalità, intrattenimento, circoli sportivi? Parentesi, lei è a conoscenza del fatto che una parte dei circoli sportivi hanno dei problemi dal punto di vista del catasto, verranno ripresi in questo ragionamento o non verranno ripresi? Anche voi farete il giochino di mettere a bando delle aree che sono mancanti a catasto di porzioni di immobili per cui chi farà la richiesta di continuare l’attività sportiva si troverà a gestire uno spazio che in parte non è accatastato? Punto di domanda. Cioè queste sono tutte cose… l’idea di questa delibera quadro che avete in mente come garantirà la sicurezza del parco? Al di là dei droni, che ormai vengono utilizzati per risolvere qualsiasi problema, oltre che la fame nel mondo. Ma ci sarà qualcosa dentro questa delibera che riesce a garantire attività sportiva, attività ricreativa, attività ludica? Questa delibera la racconterete prima o poi, entro quando o passeremo il tempo a dire che quando c’erano Passoni, Fassino di fatto si garantiva l’illegalità permanente perché erano date concessioni a luoghi dove la gente poteva fare abusi edilizi? Parentesi, lei come sa, penso che su questo possa essere anche onesto intellettualmente, tante di quelle strutture arrivavano da costruzioni di 50-60 anni fa, quindi dare una responsabilità agli ultimi 20 anni di Amministrazione la si può dare sul fatto che non si è riusciti a mettere insieme le concessioni di allora rispetto alle metrature. Per cui, ben venga questo lavoro, io sono ben contento se noi alla fine di tutto questo lavoro saremmo riusciti a riportare nella norma quello spazio, sapendo che forse valeva la pena oltre a questa delibera quadro fare un grande ragionamento di variante urbanistica rispetto a quello spazio, cioè questa norma risolverà il problema che è emerso in Commissione, problema che dice fondamentalmente che oggi noi abbiamo delle strutture che se costruite oggi non potrebbero essere costruite perché troppo vicine al fiume? Questa delibera dirà chi va a prendere questi spazi quale impegno dovrà metterci dal punto di vista della sicurezza? C’è un ragionamento complessivo tra tutti gli attori, alcuni sono lì e lo sono da tempo, rispetto a coloro che fondamentalmente vorranno fare un investimento? Cioè è questo che io non ho sentito. Io è questo che volevo sapere perché le richieste di comunicazioni sull’incendio… per assurdo non ci ha dato nessuna indicazione, noi facciamo una richiesta di comunicazioni su cosa è accaduto, lei dice che i danni sono di lieve entità, era doloso, era colposo, abbiamo delle informazioni maggiori, c’è qualche piromane che pensa di andare a mettere a fuoco tutte le strutture che al Valentino vengono abbandonate, visto che abbiamo un quartiere in cui questo accade con le autovetture, cioè magari qualche rassicurazione alla Città sul fatto che sappiamo l’origine di questo incendio e secondo un po' più di futuro, come sarà fatta questa delibera, la teniamo lì? Era proprio pronta nell’attesa che qualche altro locale prendesse fuoco? Questo mi aspettavo da lei, rassicurazioni sulle origini dell’incendio per non immaginare che ci sia una volontà di qualche soggetto di mettere ulteriormente in difficoltà il Valentino, ma poi un po' di futuro, cioè come se la immagina questa delibera? Che spazio avranno le attività ricreative, quelle ludiche, quelle sportive? Ci sarà un Comitato di coordinamento del parco? Ci saranno delle realtà che potranno mettersi a disposizione per apportare delle migliorie? Io ho solo sentito una grandissima recriminazione sul passato, dopo tre anni e mezzo è un po' stucchevole, però capisco e concludo, Presidente, capisco che sia un’ipotesi di difesa, volevo sapere che cosa ha in mente quest’Amministrazione per i prossimi 50 anni nella legalità, nella trasparenza, ma prima dare una risposta concreta a questa Città che però io non ho sentito, grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Vicecapogruppo Foglietta. FOGLIETTA Chiara Grazie, Presidente. Spiace che nelle quattro paginette che l’Assessore ha scritto e ci ha letto oggi in Aula non ho visto nessun atto concreto, ma un elenco di buoni propositi. Lei viene qui, Assessore Iaria, e parla rimbrottando la Sala e anche credo velatamente un po' i giornalisti che dobbiamo smetterla tutti di fare polemica politica, lei parla di polemica politica, parla di fase di disagio e stallo, ha ragione, voi siete in fase stallo da 1.310 giorni e sono i cittadini che sono in fase di disagio da 1.310 giorni. In quest’Aula non abbiamo sentito ancora un’idea, un progetto culturale concreto, un progetto urbanistico concreto perché quelli che ha elencato oggi, Assessore Iaria, mi permetta, non sono niente; non siete neanche stati in grado di rispondere a questa richiesta di comunicazioni nell’arco di due giorni, avete dovuto aspettare una settimana per venire qui, leggere le quattro paginette che francamente non portano niente a casa perché sa, Assessore, guardi che la richiesta di comunicazioni non è perché la Consigliera Foglietta o il Capogruppo Magliano hanno bisogno delle risposte, sono i cittadini che hanno bisogno delle risposte, sono i cittadini che il parco lo vivono tutti i giorni, non vanno a fare solo i sopralluoghi, lo vivono, lo vivono nel quartiere e lo vivono in tutte le sue articolazioni. Si ricorda, Assessore, un giorno era seduto più o meno di fronte a me, era ancora Consigliere Comunale e fece quella pantomima di arrivare in Aula con il cassetto vuoto perché quelli di prima non avevano lasciato nessun progetto. Poi, non sembra dalle delibere che portate in quest’Aula soprattutto leggendo dalla narrativa. Le do un suggerimento, provi a ripartire dal Masterplan del grande progetto culturale di Torino Esposizioni, parta da lì e poi magari si sposti verso il Valentino e arrivi anche fino ai Murazzi perché delle delibere quadro, delle delibere di indirizzo di cui ha parlato anche in questi giorni sui giornali i cittadini se ne fanno poco, le dirò di più, se ne faranno ancora di meno quelli che verranno dopo di voi che per fortuna non saranno del vostro colore politico e oltre a trovare il cassetto vuoto non troveranno neanche più il cassetto. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Sganga. SGANGA Valentina Grazie, Presidente. Sono quattro anni ormai che la dinamica è sempre la stessa, veniamo in Aula a sentirci dire dal PD principalmente e dalle altre Minoranze a ruota che per colpa di questa sciagurata Amministrazione la Città è ormai in totale stato di abbandono, di stallo, un declino ormai persistente, capillare, frutto della decrescita infelice perseguita da questi strambi, impreparati e masochisti amministratori del Movimento 5 Stelle, gente che vuole solo una città morta. Fortunatamente ci raccontano fra poco più di un anno questa agonia finirà e Torino tornerà nelle mani di coloro che l’hanno resa una città scintillante, ricca di eventi e di attività con un centro vivo in cui i negozi non chiudono mai e con dei parchi che saranno un’oasi felice, pieni di numerosi e giovani avventori che si ritrovano nei locali della movida notturna. È una narrazione che conosciamo benissimo perché è quella che ci è stata raccontata per 20 anni e a furia di battere come carpentieri su questa realtà che non esiste, probabilmente qualcuno ha finito per crederci ignorando e nascondendo totalmente quelli che sono i problemi che un’Amministrazione affronta nel tentativo di costruire dei progetti di cambiamento e di sviluppo. Ecco, sul Parco del Valentino è stata fatta la medesima operazione di distorsione della realtà identificandolo come una delle zone più degradate della città, anch’esso ovviamente in stato di abbandono, preda dello spaccio, di incendi provocati dallo stato di incuria in cui il Comune è il primo ed unico responsabile e quest’immagine distorta è ovviamente abbinata alla chiusura dei numerosi locali, dallo Chalet al Cacao, al Fluido e non ultimo all’Imbarco Perosino e anche lì complice il sistema mediatico, la colpa è unicamente dei 5 Stelle mentre ci si guarda bene dal raccontare tutte le problematiche che citava giustamente l’Assessore Iaria legate all’abusivismo edilizio, al mancato rispetto delle norme di sicurezza e di limitazione dell’inquinamento acustico. Si è riusciti persino a dire che il Valentino è diventato preda degli spacciatori da quando chiudono i locali; se vanno via i locali arrivano gli spacciatori, mentre poi a Vanchiglia stranamente strepitate il contrario. È il ribaltamento della realtà comodo ad una certa propaganda politica che evidentemente è disinteressata ad approfondire le problematiche strutturali, ma certamente è interessata ad arraffare quanto più può per accaparrarsi posti di potere e di prestigio. Adesso io non voglio assolutamente negare che al Valentino ci siano dei problemi di sicurezza e anche di microcriminalità, come d’altronde in altre aree della nostra Città, ma credo che questo atteggiamento non sia minimamente utile ad affrontarli. Quindi, ringrazio l’Assessore per averci ricordato che il Valentino è prima di tutto un’area di straordinaria bellezza paesaggistica e che sia pure in condizioni di ristrettezza economica il Verde Pubblico non ha smesso di occuparsene. Ringrazio in generale la Giunta perché, nonostante l’enfasi della narrazione precedentemente descritta delle attività, si stanno avviando; giustamente ci è stato ricordato che a breve saranno pronti i bandi per la riassegnazione dei locali. Inoltre, ricordo che in fase di approvazione del Bilancio Previsionale numerose risorse sono state destinate per la manutenzione del parco, circa 900.000 euro. Ringrazio poi i miei colleghi per aver ricordato in varie occasioni, non ultima anche quella della discussione sul Salone dell’Auto che prima degli interessi commerciali e fieristici viene la tutela del verde e degli spazi e dei beni comuni che appartengono a tutti i cittadini. Ecco, sono certa, perché so che ci stiamo lavorando, che nuove attività e nuovi eventi prenderanno vita nei prossimi mesi in quegli spazi, ma che sapranno essere all’altezza dei principi di legalità e di sostenibilità ambientale a cui ci ispiriamo. A fianco a tutto ciò c’è poi un’altra strada possibile che questa sì dobbiamo percorrere, qui mi rivolgo principalmente alla Giunta, con maggiore determinazione ed è quella di un’accresciuta partecipazione alle decisioni sulle sorti del parco… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. SGANGA Valentina Sì, concludo. Da questo punto di vista vorrei chiedere alla Giunta, in particolare all’Assessore Iaria, ma anche all’Assessore Unia di assumersi un impegno. Diamo vita al Comitato di gestione del parco, lo citava anche prima il Consigliere Magliano, diamo vita al Comitato di gestione del parco previsto, ma mai avviato dal Regolamento della Città. Non è sollecitando l’ombelico e gli interessi di chi ha appetiti speculativi, magari per tornare a fare i soldi violando le leggi con l’intrattenimento, che si fa il bene del Valentino, grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliere Curatella. CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Allora, la settimana scorsa insieme alle colleghe Pollicino, Montalbano e Scanderebech abbiamo presentato una richiesta di comunicazioni urgente per capire qual era lo stato dei locali a valle dell’incendio, uno, due qual era il progetto per il futuro, quindi qual era la prospettiva che si aveva sul Valentino. Era stata rinviata la comunicazione perché non c’era la risposta, anche se sui giornali si diceva che c’erano ben tre progetti nei cassetti, che speriamo non siano veramente vuoti. Però si voleva ascoltare meno informazioni del passato, Assessore Iaria. Invece di ascoltare oggi l’intervento riascoltavo la Commissione dell’11 aprile 2019 con il Vicesindaco Montanari e il dettaglio associato allo stato e alla regolarità edilizia del patrimonio immobiliare del Parco del Valentino e prospettive sul futuro, era molto più dettagliata e anzi all’epoca si parlava del Fluido che c’era la possibilità di non chiuderlo, di mantenerlo aperto, invece poi alla fine è successo l’opposto. Questa richiesta non nasce perché noi vediamo una limitazione della fruizione del parco, non è questa la problematica, la problematica è che in assenza di attività serali il Valentino rimane vuoto e infatti è notizia di oggi, c’è l’articolo oggi su La Stampa, non voglio fare pubblicità ai giornali, sulla Latteria Svizzera che probabilmente a marzo chiude che era uno degli otto locali presenti nel Valentino. Abbiamo quindi in futuro un’altra prossima chiusura e andando a leggere l’articolo, la signora Marina o Maria (adesso non vorrei dire nomi sbagliati) dice che una delle ragioni è perché la sera non c’è più nessuno, è un locale per famiglie, le famiglie dopo il Salone dell’Auto non stanno più andando nel suo locale e quindi sta valutando cosa fare, adesso chiude la domenica e apre il sabato, giusto nel weekend, quando c’è qualcuno in più all’interno. Vogliamo evitare fasi di stallo ha dichiarato, Assessore Iaria. Dall’11 aprile 2019 ci si era lasciati in quella Commissione che si sarebbe dovuto fare un secondo incontro per approfondire, capire il bando, di tale secondo incontro non c’è stata traccia, per scoprire che ci sono dei bandi e c’è una delibera quadro ci è dovuto stare un incendio, come è successo con la Cavallerizza, non se ne è parlato per anni, all’improvviso un incendio diventa emergente e subito ci sono le soluzioni. Mi aspettavo, come diceva prima il Consigliere Magliano, di avere delle soluzioni, questa delibera quadro, cosa contiene? Qual è la prospettiva futura? Ci ha detto c’è la delibera quadro, ma la richiesta di comunicazioni era capire quali sono le prospettive future sull’uso del Valentino, al momento non ci ha dato nessuna informazione. Quindi ne sappiamo quanto ieri, un locale in più non c’è, l’Imbarco Perosino sembra che adesso, anche a valle dell’ultima sentenza, andrà a chiudersi, ma politicamente cosa se ne vuol fare? D’accordo, a me non interessa adesso discutere tecnicamente di abusi e di altri aspetti, aspetti giudiziari; la politica cosa vuole fare del Valentino, di quell’area? La sera come vogliamo garantire la sicurezza e l’utilizzo di quelle aree anche delle persone che vogliono muoversi tranquillamente? È stato dimostrato che la sicurezza la si garantisce in primo luogo rendendo vive le aree, rendendole partecipate, facendo in modo che le persone, in modo naturale, frequentino quell’area. Quindi mi spiace, ma mi sa che siamo ancora fermi all’11 aprile 2019, ma è passato quasi un anno. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Tresso. TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Dunque, Assessore Iaria, ho apprezzato questo intervento così veemente: chiarezza, lavoro e soluzioni. Sembra un programma elettorale, complimenti. Però, vede, la politica di difendersi allo strenuo, forse, non è proprio una politica di prospettive, soprattutto dopo quattro anni di governo, perché quello che lei oggi ci ha raccontato, quello che lei oggi ci ha rappresentato è il nulla, il vuoto pneumatico, cioè è proprio dire: “Faremo una delibera quadro”, ma dopo quattro anni faremo una delibera quadro di cui non si capisce chi saranno i soggetti che concorreranno a farla, quali saranno gli obiettivi, che strategia c'è, come vi confronterete, qual è la visione che avete su quel quadrante di città, che è un quadrante, è stato detto, importantissimo, sono 40 e più ettari nel cuore Torino, una città che ha la fortuna di avere un parco urbano, che è un parco fluviale dentro il perimetro della città. C'è tutto un discorso dietro che meritava in quattro anni forse un approfondimento un pochino più articolato, che non venirci a dire: “È colpa di chi c'era prima”. Ma certo, ci sono delle situazioni di abusivismo, c'è una situazione d’illegalità da cui non si può assolutamente derogare, non ci possiamo abbassare l'asticella, ma c’è un discorso di temporalità, cosa che veramente a me sembra a questa Giunta sia sfuggito un po' il discorso della modalità di attuare una programmazione secondo tempistiche e quindi darsi una modularità, perché se chiudono i locali, se la movida torinese in questo momento non ha più spazi dove poter dare ai ragazzi luoghi dove andare, perché i Murazzi chiudono, la Rotonda chiude, il Fluido va a fuoco, allora non possiamo pensare che tutti questi fenomeni non vanno gestiti con un minimo di attenzione a capire che le regole vanno assolutamente rimarcate e rispettate, ma c’è una modularità, anche perché il messaggio che diamo è estremamente poco chiaro, perché, da un lato, vogliamo mantenere la linea dura e inflessibile, dall'altro, vedi Cavallerizza, lasciamo che tutto succeda per tre anni e mezzo e va a fuoco anche quello e dopodiché: “Ah, beh, sì, forse allora adesso dobbiamo mettere i ripari”. Allora un po' più di coerenza. Io dico solo: tutto bene sul fatto di mantenere, e tra l'altro io credo ci sono, e sono state citate, c’è una norma transitoria del Regolamento del Parco del Valentino che ci dice, appunto, che si sarebbe dovuta fare una programmazione su questo. Ma io le ricordo, Assessore Iaria, che il suo predecessore, per carità, non era lei, però faceva parte della stessa espressione politica, il 17 aprile 2017, quindi stiamo parlando di tre anni fa, sostanzialmente, fece un atto di indirizzo su uno strumentino che non è proprio una cosa da ridere, che è la Variante generale al Piano Regolatore, in cui del rapporto tra città e fiumi, città e parchi, quasi non se ne parla. Allora su quella cosa lì forse andava investito un poco. Nel mio piccolo, personalmente, ho fatto approvare una mozione che parlava del rapporto tra le città e i fiumi, chiedendo di istituire un tavolo di lavoro, ma non sul fiume come corso d'acqua, a me non interessa il canale idraulico dell'acqua che scorre, interessa tutto un rapporto che la città costruisce con quelli che sono degli enormi potenziali che la città riveste sotto il profilo ecosistemico, di fruizione, di loisir, di tutte le aree perifluviali. Ci si sono messi tre anni, si è fatta una riunione, adesso vediamo cosa ne esce fuori, ma c’erano degli strumenti già pregressi. Questo Regolamento, che chiede di istituire la norma transitoria proprio per avere una visione, è quello che voi in quattro anni non siete stati capaci di dare una soluzione. E oggi questa risposta tardiva di dire: “Ma noi abbiamo in mano una delibera quadro, quello è lo strumento”, ma cosa vuol dire? Come la costruite? Le concessioni, ci parlate di concessioni da rinnovare, verranno ridefinite nell'ambito di quella delibera quadro? Cioè ci parla di cose che non hanno un perimetro, che non sappiamo neanche cogliere, capite? Cioè è questo che è grave, dopo quattro anni la retorica è sempre quella e la difesa della Capogruppo è sulla stessa linea: “Colpa di quello che ci han lasciato prima”. Siamo d'accordo, vi hanno lasciato una situazione che probabilmente non era adeguata. Io sono il primo a dirlo, non c’ero prima, non mi interessa neanche quasi più sapere chi c'era prima. Voglio sapere qual è la cosa che ci sarà in futuro, perché qui non si capisce, alla faccia della chiarezza, del lavoro e della soluzione. Siamo ancora una volta a nasconderci dietro il dito di non avere una progettualità, non avere un'idea in testa e dire: “La colpa è di quelli che ci hanno lasciato la situazione”. Francamente, dopo quattro anni, lo vedo un discorso un po' sterile anche. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliera Grippo, ha due minuti e mezzo. GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie, Presidente. Ma pensavo che non avrei sentito un approccio più miope dell'Assessore che precedeva l’Assessore Iaria, invece l'Assessore Iaria è riuscito a superarlo, e di gran lunga. Oggi l'Assessore nega che esista un problema di degrado, un problema di abbandono, un problema di insicurezza al Parco del Valentino, nonostante non siano gli esponenti di Minoranza solamente a dirglielo, nonostante non siano i giornalisti solamente a segnalarlo, ma ci siano cittadini che quotidianamente, utilizzando qualsiasi forma ormai a loro disposizione, mettano in relazione determinate scelte sostanzialmente lassiste, quindi non scelte, con il livello di fruibilità di quell’area. L’Assessore Iaria, come il suo predecessore, se non peggio - perché credo di non aver mai sentito Montanari negare così la realtà -, rivendica una politica di repressione che di per se stessa non può avere nulla, nulla di costruttivo e si inventa, perché fa audience - seguito dalla Capogruppo di Maggioranza - si inventa che da questa parte non si vogliano rispettare le regole, non ci piaccia la legalità e non si sia interessati a creare un quadro regolamentare che ci metta nelle condizioni di operare e di far fruire il parco in sicurezza. È ben diversa la questione e riguarda il fatto che con la sola politica della repressione e delle restrizioni non si dà un futuro ad alcunché. Se non c'è nulla da regolamentare, delle regole non so che cosa ce ne faremo e lì non c'è davvero più nulla da regolamentare. I colleghi che mi hanno preceduto hanno citato gli ultimi abbandoni. Sarà vero se tutti i giorni sui giornali si certifica che chiude un locale; quel che viene certificato o se lei ha notizie diverse, dovrebbe portarle all'attenzione del pubblico, il tema è che la strategia non esiste SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. GRIPPO Maria Grazia Sì, concludo, Presidente. Però se si potesse anche avere un pelino più di silenzio da parte dell'Assessore, che è la persona alla quale mi rivolgo. Solo nei suoi confronti. Dicevo, il problema è che una strategia, e soprattutto una strategia complessiva, che non riguarda solamente la mera regolamentazione degli spazi, non esiste e temo, colleghe e colleghi che siete intervenuti prima di me, che nemmeno questa prodigiosa delibera quadro potrà mai farcela vedere. SICARI Francesco (Presidente) Consigliera Scanderebech, due minuti le rimangono. SCANDEREBECH Federica Grazie, Presidente. Disarmante che ogni volta si aspetti venga incendiato il patrimonio della città per rendersi conto dell'esistenza del problema. Mi spiace non ci sia anche l'Assessore Sacco, visto che comunque dovrebbe essere anche lui, l'Assessore al Commercio, e probabilmente ha qualche legame anche col Parco del Valentino precedente. Voglio ricordare nell'elenco che la collega Sganga ha fatto, che oltre al Cacao, oltre allo Chalet, oltre all’Imbarco Perosino, oltre al Fluido, oltre ad Armida, ormai rimandata ben due volte in Commissione, esiste anche abbandonata La Rotonda, esisteva abbandonato senza un piano strategico il Borgo Medievale, la Biblioteca di Torino Esposizioni, tutto ciò che riguarda Torino Esposizioni, le Scuderie e ancora mi domando come mai non si sia arrivati oggi in Aula finalmente a votare la mozione della Maggioranza sul Parco del Valentino, la mozione della Consigliera Ferrero. Io chiedo venga discussa questa mozione, finalmente, perché, vedete, stamattina in Commissione sono apparse tre diverse distinte idee di quello che si vuole fare nel Parco del Valentino. Durante la discussione della petizione popolare che ha visto 400 firme presentate, la posizione della Giunta non c'è stata assolutamente. Quindi sono finalmente contenta che questa Giunta abbia, o stia facendo una delibera quadro. Mi domando la tempistica, quando verrà in Commissione a raccontarci che cosa c'è scritto dentro questa delibera quadro e come mai soprattutto, visto che siete stati eletti nel 2016, si arriva solo nel 2020 ad una delibera quadro. È da quattro anni che dovevate rendervi conto del problema. E poi cito ancora la sicurezza del parco, perché il parco esiste da sempre, non è un parco che è spuntato fuori oggi dopo un incendio, qual è la sicurezza? Vedete, voglio solo citare: Margherita Cavaglià, 33 anni, adorava andare a correre: “Ho smesso due anni fa dopo essere stata aggredita al Parco del Valentino alle tre del pomeriggio”, un'esperienza che l’ha scossa, ma che ora l'ha portata a reagire. Ebbene sì, privatamente si è organizzata con un gruppo di corsa per rendere vivo il parco e privatamente per la paura di andare a correre da sola attualmente va con un gruppo di amiche e di amici. È veramente triste che si arrivi a delle soluzioni private per far sì che il parco sia vivo. Quindi, Assessore e Assessori, io voglio, vorrei prima possibile analizzare e discutere con voi questa delibera, finalmente. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Petrarulo. PETRARULO Raffaele Grazie, Presidente. Buongiorno all’Aula. Sul Valentino io arrivo sulla fine, perché entro oggi in Aula in Consiglio Comunale, ma naturalmente del Valentino non è da oggi che se ne parla, è da anni che versa in una situazione che è di inesorabile declino, ma mai come in questi giorni io vedo… e stamattina eravamo in Aula con la Consigliera Scanderebech, c'erano anche altri Consiglieri presenti e quei cittadini che hanno firmato, perché naturalmente qui tutti si lavano la bocca sui cittadini, ma quei cittadini stamattina c'erano, chiedevano delle garanzie sul Valentino che sinceramente ho sentito, ho assistito a chi naturalmente vuole la mobilità, che non passino le macchine dentro il Valentino. Ma chi è che vuole che in un parco pubblico ci sia il passaggio delle macchine? Non mi risulta che sia così e se così fosse, non è un parco pubblico, non siamo alla “Colletta”. Perché io pensavo, venendo dalla zona nord, di aver dei problemi di sicurezza solamente nella zona nord, al Parco della Colletta, che, per chi lo conosce, naturalmente sa che noi in Barriera di Milano siamo così fortunati che abbiamo una sicurezza a palla, abbiamo avuto delle rassicurazioni. Qui sì che arrivo a concordare con Iaria, da decenni sulla sicurezza in Barriera di Milano e lì, purtroppo, abbiamo fatto quell’inesorabile declino che lei dice adesso, da decenni non c'era e oggi è ancora peggio. Però, naturalmente, la colpa lì va divisa, perché, visto che è un peregrinare di insicurezza che poi porta all’insicurezza massima, perché quando mi insegnava qualcuno, studiando, che se abbiamo 10 delinquenti, poi ne abbiamo 100, poi ne abbiamo 1.000, alla fine quella zona non si moltiplicano poi le azioni da fare. Siccome poi la Polizia non è che si possono moltiplicare. Ecco, noi in Barriera abbiamo una questione diversa dal Valentino. Il Valentino invece è una zona molto circoscritta, che può essere ben controllata, che deve avere da parte di voi, Giunta, e naturalmente dalle Forze dell’Ordine, perché è attraverso la sicurezza, checché se ne dica, ci va la Sindaca, non ci vado io... (parole incomprensibili) del Prefetto e quindi se in quella zona noi stiamo perdendo quello che stiamo prendendo di faccia nei confronti di chi legge, e diceva bene la Consigliera Scanderebech, ma quello è un caso, ma gliene posso elencare altri, di cui uno anch'io non di violenza, naturalmente, ma di delinquenza che ho subìto sul Valentino. Ma il problema oggi è: noi parliamo di una delibera quadro, una delibera che lei dice… che lei vuole inserire in questi ordini dei lavori, che non dice… dice tutto e dice niente. Ma occorre tanto, occorre così tanto, Assessore, veramente, a poter dire tre punti chiave e dire come si fanno? Sicurezza, come la facciamo? Coi droni? Con le telecamere? Con la Polizia? Abbiamo la Polizia Municipale, che può essere dislocata h 24? Ditelo, perché qui tutti parliamo e poi entreremo sulla GTT poi dopo, però… cioè è vero che la coperta è corta, ma questa coperta corta da qualche parte dobbiamo farla iniziare, oppure la coperta corta è solamente a seconda di chi la vuole tirare da che parte la si vuole tirare. Non è così, non può essere così, non si può… non si può passare perdenti, perché, vede, essere di una forza politica o di un'altra, Minoranza, Opposizione, o Maggioranza, ma su quel parco ci vanno sia i miei figli, sia i figli di molte altre persone, sia donne, anziani e chicchessia, e quello che può succedere non è che deve succedere perché qualcuno dice: “Io lo evito”. Lì bisogna andarci e bisogna riappropriarsi del territorio e la chiusura (parole incomprensibili) diverso, ma la chiusura di questi locali che sono d'eccellenza al Valentino, cioè deve portarci a far riflettere, che qualcosa è successo in quel parco, e quindi addebitare a destra o a sinistra la colpa non ci porta molto lontano. Oggi, stamattina, si parlava del Parco del Museo dell'Automobile al Parco del Valentino. A me non è che piaccia molto quel parco e comunque il Parco del Valentino con le auto per le strade. Io ero ancora alla vecchia maniera, quando era all’interno di Torino Esposizioni, che era un fiore all’occhiello su Torino, che portava milioni, migliaia di persone da tutta Italia e da fuori Italia. Oggi dove le abbiamo tutte queste persone che arrivano? Ecco perché dico che il Valentino deve essere… non può essere relegato a un qualcosa che oggi può essere dato da una delibera che forse deve ancora nascere, cioè deve nascere oggi, non domani, Assessore, mi permetta. Su certe cose non c'è tempo da aspettare, non è che entrando dopo uno dice: “Aspettiamo ancora un anno”. Qui parlano di giorni, di mesi, di anni. Cioè, qui io penso che, non sbaglio su questo, ho bisogno di capire quali sono i punti chiave, come si fanno e in che tempi, ma non fra un mese, io penso dopodomani, perché l’urgenza è massima sul Valentino, cioè non possiamo scherzare sul Valentino come un qualcosa che sia un parco, non è il giardinetto… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. PETRARULO Raffaele Finisco subito, Presidente, mi scusi. Non è il giardinetto di via Montanaro, dove tutti ne parlano e non si fa niente da tanti anni. Il Valentino è il nostro parco all’occhiello, è quello che è sulle foto di tutte le cartoline d'Italia e non solo d'Italia. Quindi, per favore, Assessore, ci dica, veramente, cosa vuole fare lei e la Sindaca. SICARI Francesco (Presidente) Grazie. Replica per la Giunta l'Assessore Iaria. Prego, Assessore Iaria. IARIA Antonino (Assessore) Grazie, Presidente. Adesso vorrei ripetere delle frasi che ho letto nel mio discorso, ma per essere più chiaro, far capire come si crea un processo per creare una delibera quadro così importante e così complessa. Innanzitutto non è vero che non abbiamo fatto nulla in questi due anni. Vi ricordo che dopo la segnalazione degli abusi e tutta la problematica relativa agli abusi, chiaramente, cosa ha fatto l'Amministrazione e ringrazio gli uffici per l’enorme lavoro, ha cominciato a riprendere in mano tutte le pratiche edilizie e patrimoniali, su tutte le concessioni dei locali del Valentino, perché qui stiamo parlando però in questo caso dei locali del Valentino, che avevano, chiaramente, una funzione ben specifica all'interno del parco. E riuscire a recuperare questa mole di documentazione per riuscire a capire, l'ho detto prima, la data degli abusi, se gli abusi sono sanabili o meno, se c'è qualche legittimità edilizia, che è soltanto valida se è una pratica edilizia approvata dall'Amministrazione. Quindi, faccio riferimento al Consigliere Magliano, il catasto di per sé non è mai probatorio, anzi, non è proprio probatorio della legittimità edilizia di un manufatto. La legittimità edilizia è una pratica edilizia, appunto, approvata dal Comune. Tutta questa ricerca, insieme alla verifica del Piano Regolatore vigente, dei vincoli del parco, paesaggistici e altri, delle modifiche delle varie Leggi anche sull'abusivismo edilizio. Non a caso oggi ho citato il 2004, perché il 2004 è la data in cui si è concluso l'ultimo dei condoni, l’ultimo dei condoni che ha dato una precisa regola per quanto riguarda gli abusi, in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico. Cioè questi abusi non sono sanabili in nessuna maniera. Quindi quando dico: “Parlo del passato”, non è per dire che il passato, chiaramente, ha sottovalutato il problema. Forse le Amministrazioni del passato l'hanno sottovalutato, ma il problema fondamentale è che agendo allora, faccio un esempio, magari alcuni degli abusi che adesso non sono sanabili, potevano essere sanabili, bisogna verificarlo punto per punto, perché abbiamo tutta una serie di regolamenti, non ultimo il Testo Unico dell'Edilizia e le successive modificazioni. Quindi come si costruisce questa famosa delibera quadro e cosa intende fare questa delibera quadro, portare all’approvazione di… portare a una cornice normativa per cui si possono mettere a bando la concessione dei suddetti locali. Perché ci abbiamo messo due anni? Come sapete, c'era un'altra delibera, chiamiamola ponte, che questa Amministrazione ha adottato, che scade a maggio di quest'anno, proprio per affrontare un problema così complesso, ma la prima fase di un problema così complesso, è sicuramente risolvere ed identificare gli abusi e proporre a chi adesso ha la concessione una modalità di soluzione, che può essere la demolizione, come ho detto prima, o una modalità bonaria, o una modalità, chiaramente, se non è accettata la modalità bonaria, a tutela dell'Amministrazione pubblica anche con richieste specifiche e di abbattimento. E questo è un processo che è stato fatto. Quindi dire che non è stato fatto nulla è sbagliato, è proprio, enormemente, sbagliato. Il fatto di aver ricostruito la storia delle concessioni, degli abusi e della evoluzione degli utilizzi di questi locali all'interno del parco porterà che cosa? Porterà una definizione puntuale per ogni locale, sulle possibilità che questi locali hanno di poter essere nuovamente messi a bando. Quindi con una cornice riguardante, chiaramente, la funzione ludica, ricettiva, commerciale, o la possibilità o meno di ampliare gli spazi e la modalità con cui questi spazi si possono ampliare. L'altro fattore fondamentale è il rispetto delle regole vigenti, nonché le norme tecniche del Piano Regolatore. L'altro aspetto fondamentale, il fatto che stiamo all’interno di un parco che ha un preciso Regolamento e una precisa funzione pubblica. Rispetto agli altri citati, i masterplan del Politecnico, chiaramente tutti questi incidono, possono incidere su alcune di queste aree e in particolare, se abbiamo intenzione di avere un focus sui locali del Valentino, su, forse, uno dei locali, anche se è il più problematico di tutti, parlo del Cacao. Per quanto riguarda, appunto, la delibera quadro, come ho detto prima, noi avevamo fatto questa delibera, noi come Amministrazione, una delibera ponte che ci dava tempo fino a maggio del 2020, per poter approvare un Regolamento. Noi siamo un po’ più avanti, ma non solo nell’approvare la delibera quadro. Di pari passo la delibera quadro, farà sì che si metterà a bando anche…, si metteranno a bando alcuni di questi locali, in particolare il primo sarà La Rotonda, poi a seguire saranno Fluido e Chalet. Cosa identificherà questa delibera quadro? La modalità con cui questi locali possono essere utilizzati. Perché non ne parlo, ancora adesso, nello specifico della delibera? Perché la delibera è in fase ultima di verifica, di pareri tecnici, è in fase ultima di verifica di tutta la cornice normativa, perché vogliamo essere sicuri di fare un lavoro a garanzia di tutti, dei cittadini, dei possibili concessionari attuali e futuri e dell'Amministrazione, perché questo passaggio è più lungo di un passaggio semplice di una delibera di indirizzo, che magari potrebbe rimandare a possibili soluzioni future, però è un passaggio definitivo e si instaura anche un discorso che viene più volte citato, della revisione del Piano Regolatore. Nella revisione del Piano Regolatore, chiaramente, bisognerà fare dei ragionamenti sull'utilizzo del parco e forse eventuali modifiche sulle norme tecniche che regolano, appunto, questo bene importante della Città di Torino. Io spero di aver risposto e non ho, come ha detto prima…, qualcuno… qualche Consigliere ha detto che: “Il fine giustifica i mezzi”. Ho detto una frase diversa: “Il fine nobile non giustifica mezzi illeciti”. Questo vuol dire che, magari, a volte si è portati a cercare di…, come dire, forzare la mano su alcune, diciamo, possibilità che l'Amministrazione non ha per fare alcune cose, ma è purtroppo impossibile da fare e la storia forse ce la racconta ancora meglio di come la posso raccontare io. Per concludere, io ribadisco che noi stiamo parlando dei locali e riguardo sempre ai danni dovuti… ai danni riguardanti proprio l’incendio del Fluido, ricordo che anche lì c’è un'indagine in atto. Dalle prime informazioni, che però devono essere poi verificate, sembra che sia un incendio nato a causa di una persona che si voleva scaldare ed era entrata abusivamente nello spazio per potersi riparare dal freddo. Però la cosa importante, come ho detto prima, è che dal primo sopralluogo si sono evidenziati danni di modesta entità, anzi pochissimi danni sulla struttura. Come dicevo, appunto, la delibera, chiaramente, andrà anche a definire altri usi e il discorso sempre che si fa, anche legato alla vicinanza del parco al fiume, anche questo è un tema importantissimo. Quindi parlare di una superficialità nel nostro muoversi come Amministrazione è profondamente sbagliato. Siamo stati forse lunghi? No, siamo stati corretti e precisi nel trovare una soluzione che possa veramente dare questo tipo di garanzie che ho citato prima. Quindi, come ho detto prima, i locali, chiaramente, avranno una definizione precisa di come potranno essere messi a bando, con destinazioni, con possibilità di ampliamento di diversa natura, possibilità di utilizzare spazi a norma, perché di metri quadrati a norma ce ne sono, appunto, che sono legati a questi locali stessi. Quindi a breve, io ho detto a mezzo stampa, che la delibera entro 20 giorni sarà pubblica, però la cosa importante è che non sarà una delibera che poi attenderà bandi, una delibera che farà in modo che si possa partire anche direttamente con i bandi di concessione. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Darei per esaurite le richieste di comunicazioni, essendo intervenuto il rappresentante per la Giunta e quindi proseguirei con il nostro Ordine dei Lavori. Non è previsto. Cioè, se non è previsto, non è previsto. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Io mi attengo a quelle che sono le nostre regole. Io mi attengo alle nostre regole. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Se lo applico oggi, lo applico sempre. L’applico oggi, l’applico sempre. Sì, ma su questo tema, per com’è regolamentato, no. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). |