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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 13 Gennaio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 8
INTERPELLANZA 2019-05995
"AVR? MAI PACE IL TOTEM DELLA PACE?" PRESENTATA IN DATA 6 DICEMBRE 2019 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Chiedo all’Assessora di poter avere quanto letto in Aula poiché
l’ha letto ad una velocità non banale, ma la ringrazio così si vede che abbiamo voglia di
andare in Consiglio Comunale a votare le delibere, per cui al di là delle battute la
ringrazio, se posso avere quanto da lei letto. Vede, Assessora, è un monumento di cui
mi sono occupato più volte come lei ben sa, la prima volta è intervenuta la Città, la
seconda volta, grazie agli uffici del dottor Marinari che conosceva l’Associazione
Ecovolontari Rivaltesi, si è trovata la disponibilità di questi volontari ad intervenire e ad
intervenire in modo professionale, perché è giusto dirlo, non possiamo pensare di ridare
una tinta ad un monumento perché, se non viene riverniciato e ricolorato secondo una
tecnica particolare, si rischia di fare un danno all’opera. Quindi, l’Associazione
Ecovolontari Rivaltesi che conosco da tempo per la qualità dei suoi interventi e per la
determinazione dei volontari e della sua Presidente si mettono a disposizione della Città
e devo dire che mettono anche questo manifesto in cui dicono una cosa molto bella, non
che sono a favore della pace o meno, ma che si augurano che nessuno, da questo punto
di vista possa..., nessuna pace per chi fa la guerra, ma soprattutto loro scrivono ci
auguriamo di non dover reintervenire e invece si trovano poco dopo sia una scritta
“Nessuna pace per chi fa la guerra” sul monumento e poi “L’antimilitarismo non si
cancella”, “Siete complici della guerra” e viene anche presa di mira la Presidente
dell’Associazione, allora preso atto che mi auguro che tutto il Consiglio possa
condividere con me che chi ha scritto questo sul monumento, ma chi soprattutto è
andato a rivolgersi alla Presidente di un’associazione di volontariato poiché volontaria e
che quindi dedica gratuitamente il suo tempo per questa tipologia di interventi e la Città,
nella quale è nata questa Associazione, non ne ha tratto benefici enormi perché poi
quando le finanze pubbliche finiscono ci pensano i volontari a pulire le città. Ecco, chi
ha fatto questo mettendo la Presidente Cibin in queste condizioni è una bestia, una
bestia che se pensa di intimorire il mondo del volontariato con queste azioni dovrebbe
trovare, da parte di tutto il Consiglio, un atto di grande, grande, grande dissenso e
condanna. Dall’altra parte però, Assessora, a me la cosa che spaventa - ed è il motivo
per cui mi sono permesso di fare quest’interpellanza - è questa: io ho fatto l’accesso agli
atti, come lei sa, rispetto alla missiva che voi mandate alla Presidente dell’Associazione
Ecovolontari Rivaltesi Onlus, siccome dite: “Pertanto, vista la matrice politica
individuata nelle scritte vandaliche eseguite nuovamente sul monumento, la Città di
Torino nei prossimi giorni valuterà quali metodologie adottare, così da poter intervenire
in sicurezza e con una più efficace opera di salvaguardia e conservazione del bene in
discorso”. Questo voi lo scrivete il 17 ottobre. Allora noi qua stiamo ammettendo il
fatto che questa Città in qualche modo è ostaggio di chiunque si permetta, con matrice
politica, di imbrattare i nostri monumenti. Perché le dico “ostaggio”? 1) Perché non ci
siamo posti il tema di dire: “No, gli Ecovolontari Rivaltesi torneranno e noi garantiremo
la sicurezza di questo intervento”, primo dato; secondo dato, perché questa
Amministrazione si è subito ben disposta a mettere telecamere all’incrocio, perché,
come sa, poi abbiamo anche questa sfortuna, che questo monumento è proprio
all’incrocio tra corso Regina e il vialone centrale che abbiamo riempito di telecamere,
quindi noi se vogliamo fare la multa a chi svolta a sinistra o a chi svolta a destra i soldi
per le telecamere li troviamo, se invece vogliamo mettere delle telecamere per
salvaguardare un monumento, che può piacere o non può piacere, ma comunque è
all’ingresso della Città, i soldi non ci sono, come detto da lei a verbale. Non è una
responsabilità sua evidentemente, però mi pare alquanto assurdo che noi, di fatto, di
fronte a qualche anarchico che si permette di rimbrattare un lavoro neanche fatto
dall’Amministrazione, ma fatto da volontari, noi fermiamo tutto, siamo a gennaio,
scriviamo loro ad ottobre ’19 e ad oggi dalla sua risposta io non ho capito se
reinterverremo o no. Di sicuro non mettiamo le telecamere, perché i soldi che abbiamo
li mettiamo per fare la multa alla gente; non abbiamo soldi per mettere le telecamere lì,
quindi hanno vinto questi soggetti, che pensano che valga la pena imbrattare i
monumenti che vengono ripuliti dai volontari. E quindi io mi sono anche posto un po’ il
tema di provare a chiedere a qualche cittadino di andare noi a ripulirlo e ripulirlo e
ripulirlo e ripulirlo, perché se no è la totale affermazione che il pubblico interviene e
qualche appartenente a qualche Centro Sociale può fare quello che vuole dei nostri
monumenti. Per cui io la ringrazio, perché le risposte rispetto al mio primo e secondo e
terzo quesito sono di fatto arrivate, però nel terzo io chiedevo “Se l’Amministrazione
intenda abdicare alla precipua funzione di tutela e valorizzazione del proprio patrimonio
culturale per non urtare la suscettibilità di qualche sigla anarchica”. Io ad oggi, finita
questa interpellanza, non so se lo ripuliremo, quando lo ripuliremo, se lo faremo noi, se
lo farà il mondo del volontariato, so solo che sono arrivati gli anarchici, ci hanno
rimbrattato il monumento e noi abbiamo scritto all’Associazione, anche a tutela della
sicurezza dei volontari: “Non intervenite più”. Allora, o noi interveniamo subito e le
chiedo scusa, Presidente, se ho preso qualche secondo in più, o noi interveniamo subito
o passa il concetto che noi interveniamo, questi rimbrattano e noi ci fermiamo perché le
scritte erano di matrice politica. Per cui io chiedo un approfondimento in Commissione
il prima possibile, perché se no passa il principio che, se noi ripuliamo la Città e la Città
viene ripulita anche da soggetti del mondo del volontariato del no profit, e la scritta ha a
che fare con questioni politiche, noi a quel punto ci fermiamo perché abbiamo paura
degli anarchici. Questo è il segnale che diamo, questo è ciò che c’è scritto in questa
lettera. Mi auguro che l’Assessora, invece, da questo punto di vista, possa farsi latrice
col Comando di Polizia per intervenire quanto prima per dare un segnale forte, se no -
ve lo dico subito - andremo con i cittadini a ritinteggiarlo, sapendo poi che ci
beccheremo la multa perché non eravamo autorizzati da voi, che magari preferite tenere
il monumento in quelle condizioni.

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