Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Proseguo con le interpellanze, il presentatore è sempre Magliano, la numero 201905995/002, risponde l’Assessora Leon all’oggetto: “Avrà mai pace il Totem della Pace?” FERRERO Viviana (Vicepresidente) Prego. LEON Francesca Paola (Assessora) Buon pomeriggio, Presidente, buon pomeriggio, Consigliere e Consiglieri. Rispondo all’interpellanza del 6 dicembre in cui viene chiesto come si intenda arginare il vandalismo che interessa il Totem della Pace dello scultore Mario Molinari, il Totem della Pace è stato installato in prossimità come voi sapete del Parco della Pellerina all’incrocio tra corso Lecce e corso Regina Margherita ed è formato da una vela con i colori della bandiera italiana affiancata da due semicilindri arancioni ed è alto 15 metri e costituisce il più grande monumento tricolore in Italia. Purtroppo quest’opera come sappiamo bene pur essendo dedicata alla pace è oggetto di ripetute azioni vandaliche anche di matrice politica, in particolare ultimamente. Negli anni passati sono stati eseguiti diversi interventi di ripulitura e verniciatura del monumento dalle scritte. I lavori più recenti sono quelli di giugno del 2018 a cura della ditta affidataria dell’appalto di manutenzione ordinaria dei monumenti cittadini con la ritinteggiatura della sola porzione di monumento imbrattata, ma dopo circa due settimane l’opera è stata nuovamente vandalizzata con le scritte “Nessuna pace per chi fa guerra” e “Ghespe libero tutti liberi” a firma della Federazione Anarchica Italiana, l’Associazione Ecovolontari Rivaltesi Onlus con una lettera dell’11 luglio 2019 ha chiesto di poter avviare una collaborazione con la Città di Torino eseguendo direttamente i lavori di pulizia e verniciatura delle superfici ricoperte da scritte di colore nero, vista la richiesta di collaborazione e considerata la finalità dell’intervento proposto il Servizio Edilizia per la Cultura non solo ha autorizzato, ma ha ringraziato insieme all’Amministrazione l’impegno dell’Associazione degli Ecovolontari Rivaltesi Onlus. In data 5 ottobre 2019 sono stati eseguiti gratuitamente quindi i lavori predetti delle parti vandalizzate, l’Associazione citata ha collocato sulla base dell’opera uno striscione di proprietà con la scritta “grazie a chi decide di non sporcare”. Successivamente l’opera è stata nuovamente imbrattata con scritte intimidatorie. Per tutelare l’incolumità della ditta esecutrice dei lavori di manutenzione ordinaria e dei monumenti cittadini per l’anno 2019 e dei dipendenti comunali incaricati dalla Direzione Lavori, gli uffici hanno ritenuto opportuno rinviare un ulteriore intervento di pulitura e verniciatura dell’opera in oggetto in quanto in assenza di controllo ogni altra azione potrebbe risultare rischiosa per gli addetti ai lavori e gli atti vandalici potrebbero ripresentarsi in un breve periodo comportando ulteriori costi manutenzioni senza contare che anche la Presidente dell’Associazione che ha curato la manutenzione in precedenza è stata oggetto anche lei di minacce. Il Servizio Tecnico Edilizia per la Cultura non avendo le competenze per le attività di videosorveglianza ha richiesto al comandante del Corpo di Polizia Municipale di valutare l’opportunità di porre in atto idonea azione finalizzata al controllo e al presidio della zona al fine di evitare o perlomeno contenere gli atti vandalici che vengono perpetrati costantemente e ripetutamente sull’opera suddetta. La Polizia Municipale ha risposto che ad oggi questo Comando non è in grado di garantire quanto richiesto, occorrerebbe dotare la zona di un impianto di videosorveglianza, come è noto la Città non è dotata di una rete di videosorveglianza e solo grazie ai finanziamenti comunitari sono state nell’ultimo biennio installate 50 videocamere e allo stato attuale il Comando non dispone di risorse per quegli impianti. Affinché una videosorveglianza possa dare effettivi risultati poi necessita di un’attività di controllo da parte dei soggetti titolati in quanto i danneggiamenti alle opere d’arte avvengono a qualsiasi ora del giorno e della notte. Tale aspetto presuppone pertanto l’individuazione di un servizio fisso con apposito soggetto gestore di riferimento. Vista l’importanza dell’opera anche dal punto di vista simbolico è la sua collocazione in una delle vie di accesso alla Città l’Amministrazione procederà ad individuare quali siano effettivamente le modalità per garantirne la tutela e quindi il ripristino, quindi su questo ci impegneremo coinvolgendo ovviamente anche il Comando dei Vigili Urbani per individuare le risorse, prima la modalità e poi le risorse necessarie alla tutela del monumento. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessora Leon. Cedo la parola, quindi, al Consigliere Magliano, che ci dirà se è soddisfatto oppure no. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Chiedo all’Assessora di poter avere quanto letto in Aula poiché l’ha letto ad una velocità non banale, ma la ringrazio così si vede che abbiamo voglia di andare in Consiglio Comunale a votare le delibere, per cui al di là delle battute la ringrazio, se posso avere quanto da lei letto. Vede, Assessora, è un monumento di cui mi sono occupato più volte come lei ben sa, la prima volta è intervenuta la Città, la seconda volta, grazie agli uffici del dottor Marinari che conosceva l’Associazione Ecovolontari Rivaltesi, si è trovata la disponibilità di questi volontari ad intervenire e ad intervenire in modo professionale, perché è giusto dirlo, non possiamo pensare di ridare una tinta ad un monumento perché, se non viene riverniciato e ricolorato secondo una tecnica particolare, si rischia di fare un danno all’opera. Quindi, l’Associazione Ecovolontari Rivaltesi che conosco da tempo per la qualità dei suoi interventi e per la determinazione dei volontari e della sua Presidente si mettono a disposizione della Città e devo dire che mettono anche questo manifesto in cui dicono una cosa molto bella, non che sono a favore della pace o meno, ma che si augurano che nessuno, da questo punto di vista possa..., nessuna pace per chi fa la guerra, ma soprattutto loro scrivono ci auguriamo di non dover reintervenire e invece si trovano poco dopo sia una scritta “Nessuna pace per chi fa la guerra” sul monumento e poi “L’antimilitarismo non si cancella”, “Siete complici della guerra” e viene anche presa di mira la Presidente dell’Associazione, allora preso atto che mi auguro che tutto il Consiglio possa condividere con me che chi ha scritto questo sul monumento, ma chi soprattutto è andato a rivolgersi alla Presidente di un’associazione di volontariato poiché volontaria e che quindi dedica gratuitamente il suo tempo per questa tipologia di interventi e la Città, nella quale è nata questa Associazione, non ne ha tratto benefici enormi perché poi quando le finanze pubbliche finiscono ci pensano i volontari a pulire le città. Ecco, chi ha fatto questo mettendo la Presidente Cibin in queste condizioni è una bestia, una bestia che se pensa di intimorire il mondo del volontariato con queste azioni dovrebbe trovare, da parte di tutto il Consiglio, un atto di grande, grande, grande dissenso e condanna. Dall’altra parte però, Assessora, a me la cosa che spaventa - ed è il motivo per cui mi sono permesso di fare quest’interpellanza - è questa: io ho fatto l’accesso agli atti, come lei sa, rispetto alla missiva che voi mandate alla Presidente dell’Associazione Ecovolontari Rivaltesi Onlus, siccome dite: “Pertanto, vista la matrice politica individuata nelle scritte vandaliche eseguite nuovamente sul monumento, la Città di Torino nei prossimi giorni valuterà quali metodologie adottare, così da poter intervenire in sicurezza e con una più efficace opera di salvaguardia e conservazione del bene in discorso”. Questo voi lo scrivete il 17 ottobre. Allora noi qua stiamo ammettendo il fatto che questa Città in qualche modo è ostaggio di chiunque si permetta, con matrice politica, di imbrattare i nostri monumenti. Perché le dico “ostaggio”? 1) Perché non ci siamo posti il tema di dire: “No, gli Ecovolontari Rivaltesi torneranno e noi garantiremo la sicurezza di questo intervento”, primo dato; secondo dato, perché questa Amministrazione si è subito ben disposta a mettere telecamere all’incrocio, perché, come sa, poi abbiamo anche questa sfortuna, che questo monumento è proprio all’incrocio tra corso Regina e il vialone centrale che abbiamo riempito di telecamere, quindi noi se vogliamo fare la multa a chi svolta a sinistra o a chi svolta a destra i soldi per le telecamere li troviamo, se invece vogliamo mettere delle telecamere per salvaguardare un monumento, che può piacere o non può piacere, ma comunque è all’ingresso della Città, i soldi non ci sono, come detto da lei a verbale. Non è una responsabilità sua evidentemente, però mi pare alquanto assurdo che noi, di fatto, di fronte a qualche anarchico che si permette di rimbrattare un lavoro neanche fatto dall’Amministrazione, ma fatto da volontari, noi fermiamo tutto, siamo a gennaio, scriviamo loro ad ottobre ’19 e ad oggi dalla sua risposta io non ho capito se reinterverremo o no. Di sicuro non mettiamo le telecamere, perché i soldi che abbiamo li mettiamo per fare la multa alla gente; non abbiamo soldi per mettere le telecamere lì, quindi hanno vinto questi soggetti, che pensano che valga la pena imbrattare i monumenti che vengono ripuliti dai volontari. E quindi io mi sono anche posto un po’ il tema di provare a chiedere a qualche cittadino di andare noi a ripulirlo e ripulirlo e ripulirlo e ripulirlo, perché se no è la totale affermazione che il pubblico interviene e qualche appartenente a qualche Centro Sociale può fare quello che vuole dei nostri monumenti. Per cui io la ringrazio, perché le risposte rispetto al mio primo e secondo e terzo quesito sono di fatto arrivate, però nel terzo io chiedevo “Se l’Amministrazione intenda abdicare alla precipua funzione di tutela e valorizzazione del proprio patrimonio culturale per non urtare la suscettibilità di qualche sigla anarchica”. Io ad oggi, finita questa interpellanza, non so se lo ripuliremo, quando lo ripuliremo, se lo faremo noi, se lo farà il mondo del volontariato, so solo che sono arrivati gli anarchici, ci hanno rimbrattato il monumento e noi abbiamo scritto all’Associazione, anche a tutela della sicurezza dei volontari: “Non intervenite più”. Allora, o noi interveniamo subito e le chiedo scusa, Presidente, se ho preso qualche secondo in più, o noi interveniamo subito o passa il concetto che noi interveniamo, questi rimbrattano e noi ci fermiamo perché le scritte erano di matrice politica. Per cui io chiedo un approfondimento in Commissione il prima possibile, perché se no passa il principio che, se noi ripuliamo la Città e la Città viene ripulita anche da soggetti del mondo del volontariato del no profit, e la scritta ha a che fare con questioni politiche, noi a quel punto ci fermiamo perché abbiamo paura degli anarchici. Questo è il segnale che diamo, questo è ciò che c’è scritto in questa lettera. Mi auguro che l’Assessora, invece, da questo punto di vista, possa farsi latrice col Comando di Polizia per intervenire quanto prima per dare un segnale forte, se no - ve lo dico subito - andremo con i cittadini a ritinteggiarlo, sapendo poi che ci beccheremo la multa perché non eravamo autorizzati da voi, che magari preferite tenere il monumento in quelle condizioni. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliere Magliano. Quindi l’interpellanza va in approfondimento in V Commissione. |