Interventi |
ARTESIO Eleonora Ci siamo? Grazie. Devo formulare i più vivi complimenti all’Assessora per la capacità retorica di stravolgere le intenzioni di un atto, quale quello dell’interpellanza, e spero proprio che almeno la storia renda giustizia rispetto al fatto di chi sa riconoscere le persone che da anni lavorano nell’Amministrazione Comunale nel comparto di scuola dell’infanzia rispetto a chi le ha conosciute in questi ultimi mesi. Detto questo, non è certo la Consigliera Artesio quanto la Giunta Appendino ad aver assunto una deliberazione relativamente al Sistema Integrato della scuola per l’infanzia, nella quale si dichiara in modo esplicito, che di fronte alle scelte compiute da questa Amministrazione, in parte riconducibili al piano di rientro, ma non solo, perché continuerò a ribadire finché interverrò su questo tema, che il piano di rientro assumeva vincoli in ordine alle dotazioni organiche solo nel 2019 e quindi non condizionava se non per scelta politica i concorsi da bandire nel 2020. La stessa Amministrazione Comunale Appendino scrive, nella deliberazione che ho citato, che a fronte delle mancate assunzioni che sarebbero desiderabili in una programmazione dei Servizi, il sistema può continuare a funzionare con lo stesso standard di servizi, integrando con una quota equivalente al 3% personale a tempo determinato che non dovrà andare a ricoprire supplenze temporanee, bensì a garantire l’effettiva stabilità delle sezioni. Quindi se l’Assessore vuole che ci esercitiamo in una prova dialettica io sono pronta in qualunque momento lei lo ritenga, certo che se un’Amministrazione dichiara che per garantire gli standard bisogna avere il 3% di tempi determinati, ne deriva consecutivamente che il sistema sugli standard attuali si regge su quel 3%, altrimenti il sistema continuerà a reggersi lodevolmente sull’operato professionale dei dipendenti stabilizzati, il cui operato è lodevole quanto più l’Amministrazione dismette i propri investimenti, ma non potrà più garantire gli standard attuali, che sono garantiti con l’immissione di personale a tempo determinato, punto. Questo tanto per chiarire le questioni ornamentali con le quali si è voluto rispondere a questa interpellanza, sulle questioni sostanziali, prendo atto che nelle conferenze di servizio il personale a qualunque titolo assunto partecipava, mentre non partecipa relativamente alla mancata possibilità di partecipare alla Commissione scuole-famiglie e nidi-famiglia, quindi ne rideduco che in un sistema che per funzionare con gli standard attuali deve ricorrere al 3% stabile di personale a tempo determinato, questo personale a tempo determinato non può fare parte delle Commissioni suddette e quindi non essere coinvolto nei momenti di programmazione delle Commissioni suddette, il che ribadisco, a mio modo di vedere, continua ad essere una perdita dal punto di vista dei rapporti qualitativi, proprio per le ragioni rivolte al fatto che il sistema nel suo insieme si compone in modo stabile non perché lo dice la Consigliera Artesio, ma perché lo ha deliberato la Giunta Appendino, si compone in modo stabile di personale a tempo indeterminato e di personale a tempo determinato se ne ricava una sottrazione al dibattito diffuso, dopodiché, come sempre l’Amministrazione fa e disfà e quindi prendo atto dell’interpellanza. |