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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 13 Gennaio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2019-05350
"PARTECIPAZIONE, MA NON PER TUTTI" PRESENTATA IN DATA 21 NOVEMBRE 2019 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Proseguiamo con la trattazione delle interpellanze, la n. mecc. 201905350/002, questa
volta è la presentatrice Artesio. La nostra super gettonata Assessora Di Martino, di
questa tornata di interpellanze, deve rispondere alla domanda:

“Partecipazione, ma non per tutti”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Passo, quindi, la parola direttamente all’Assessora, se si segna, grazie.

DI MARTINO Antonietta (Assessora)
Grazie, Presidente. In attuazione di quanto disposto dalla mozione n. mecc.
201900030/002 approvata dal Consiglio Comunale l’8 luglio 2019, è stato predisposto
come correttamente scrive la Consigliera Artesio, un percorso di consultazione che ha
coinvolto tutte le realtà facenti parte dei Servizi Educativi della fascia 0-6 presenti nella
Città di Torino. Tale percorso ha visto l’organizzazione e lo svolgimento di ben 27
incontri, che si sono tenuti dal 7 ottobre al 15 di novembre. A seguito di tale percorso è
stata predisposta la proposta di deliberazione: “Linee di indirizzo per un nuovo sistema
integrato dei Servizi per l’infanzia”, approvata dal Consiglio Comunale il 9 dicembre
2019; il provvedimento in questione contiene in allegato l’elenco puntuale degli incontri
svolti. Vado quindi a precisare la situazione per quanto riguarda il personale in servizio
presso le strutture comunali e, in particolare, questi appuntamenti sono stati i seguenti:
quattro incontri svoltisi su base territoriale riservati ai rappresentanti del personale
presenti nelle Commissioni scuola-famiglia e nido-famiglia, Conferenze di Servizio di
circolo di struttura aperti alla totalità del personale didattico a prescindere dalla
tipologia del rapporto di lavoro in essere, durante le quali si sono approfonditi i temi
illustrati negli incontri di carattere territoriale, sei successivi incontri in piccoli gruppi
per discutere ulteriormente le questioni emerse. È evidente quindi che gli incontri
riservati ai rappresentanti del personale presenti nelle Commissioni scuola-famiglia e
nido-famiglia hanno visto la partecipazione solo di personale a tempo indeterminato,
alle Conferenze di Servizio invece il personale precario ha potuto prendere parte in
piccoli gruppi costituiti su base volontaria per le tematiche alle quali erano dedicati, le
prospettive del servizio, le difficoltà dovute all’invecchiamento del personale, eccetera,
erano prioritariamente rivolte al personale a tempo indeterminato, ciò nonostante a tali
gruppi hanno partecipato anche educatori precari i quali hanno potuto portare il proprio
contributo alla discussione. Aggiungo, inoltre che, ovviamente, nel percorso di
consultazione sono state coinvolte anche le Organizzazioni Sindacali, sia di categoria
che confederali, organizzazioni che per loro natura rappresentano tutte le lavoratrici e
tutti i lavoratori, sia a tempo determinato che indeterminato. In particolare si è svolto
uno specifico incontro dedicato alle condizioni di lavoro e alle prospettive delle
lavoratrici e dei lavoratori precari nelle nostre strutture con i Comitati Unitari di Base
(CUB) in data 12 di novembre. Infine mi preme puntualizzare una questione contenuta
nell’interpellanza, la Consigliera Artesio afferma che il sistema per l’infanzia torinese in
specie per gli asili nido si regge sugli incarichi e sulla professionalità di personale
educativo assunto a tempo determinato, non è certo in discussione la professionalità, la
competenza e la passione degli educatori a tempo indeterminato in servizio presso i
nostri nidi, condivido tra l’altro quello che la Consigliera Artesio afferma nel prosieguo
della frase, in merito al curriculum sicuramente di valore di molti di loro e certamente il
personale precario dà un contributo importante. Affermare però che il sistema per
l’infanzia torinese si regge su personale a tempo determinato, in specie nei nidi rischia,
a mio parere, di essere interpretato come poco rispettoso del lavoro svolto dal restante
personale educativo, non solo perché buona parte di quest’ultimo può vantare
esperienze importanti paragonabili a quella dei loro colleghi precari, ma anche perché
ad oggi gli educatori assunti a tempo determinato della Città sono complessivamente 49
di cui 20 su posti vacanti e 29 per supplenze temporanee, malattie, eccetera, mentre gli
educatori assunti a tempo indeterminato sono 485. Grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Assessora Di Martino. Passo la parola alla Consigliera Artesio, che ne ha
facoltà. Scusi…

ARTESIO Eleonora
Ci siamo? Grazie. Devo formulare i più vivi complimenti all’Assessora per la capacità
retorica di stravolgere le intenzioni di un atto, quale quello dell’interpellanza, e spero
proprio che almeno la storia renda giustizia rispetto al fatto di chi sa riconoscere le
persone che da anni lavorano nell’Amministrazione Comunale nel comparto di scuola
dell’infanzia rispetto a chi le ha conosciute in questi ultimi mesi. Detto questo, non è
certo la Consigliera Artesio quanto la Giunta Appendino ad aver assunto una
deliberazione relativamente al Sistema Integrato della scuola per l’infanzia, nella quale
si dichiara in modo esplicito, che di fronte alle scelte compiute da questa
Amministrazione, in parte riconducibili al piano di rientro, ma non solo, perché
continuerò a ribadire finché interverrò su questo tema, che il piano di rientro assumeva
vincoli in ordine alle dotazioni organiche solo nel 2019 e quindi non condizionava se
non per scelta politica i concorsi da bandire nel 2020. La stessa Amministrazione
Comunale Appendino scrive, nella deliberazione che ho citato, che a fronte delle
mancate assunzioni che sarebbero desiderabili in una programmazione dei Servizi, il
sistema può continuare a funzionare con lo stesso standard di servizi, integrando con
una quota equivalente al 3% personale a tempo determinato che non dovrà andare a
ricoprire supplenze temporanee, bensì a garantire l’effettiva stabilità delle sezioni.
Quindi se l’Assessore vuole che ci esercitiamo in una prova dialettica io sono pronta in
qualunque momento lei lo ritenga, certo che se un’Amministrazione dichiara che per
garantire gli standard bisogna avere il 3% di tempi determinati, ne deriva
consecutivamente che il sistema sugli standard attuali si regge su quel 3%, altrimenti il
sistema continuerà a reggersi lodevolmente sull’operato professionale dei dipendenti
stabilizzati, il cui operato è lodevole quanto più l’Amministrazione dismette i propri
investimenti, ma non potrà più garantire gli standard attuali, che sono garantiti con
l’immissione di personale a tempo determinato, punto. Questo tanto per chiarire le
questioni ornamentali con le quali si è voluto rispondere a questa interpellanza, sulle
questioni sostanziali, prendo atto che nelle conferenze di servizio il personale a
qualunque titolo assunto partecipava, mentre non partecipa relativamente alla mancata
possibilità di partecipare alla Commissione scuole-famiglie e nidi-famiglia, quindi ne
rideduco che in un sistema che per funzionare con gli standard attuali deve ricorrere al
3% stabile di personale a tempo determinato, questo personale a tempo determinato non
può fare parte delle Commissioni suddette e quindi non essere coinvolto nei momenti di
programmazione delle Commissioni suddette, il che ribadisco, a mio modo di vedere,
continua ad essere una perdita dal punto di vista dei rapporti qualitativi, proprio per le
ragioni rivolte al fatto che il sistema nel suo insieme si compone in modo stabile non
perché lo dice la Consigliera Artesio, ma perché lo ha deliberato la Giunta Appendino,
si compone in modo stabile di personale a tempo indeterminato e di personale a tempo
determinato se ne ricava una sottrazione al dibattito diffuso, dopodiché, come sempre
l’Amministrazione fa e disfà e quindi prendo atto dell’interpellanza.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Va bene, grazie, Consigliera Artesio. Quindi non viene rimandata in Commissione.
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