Interventi |
ALBANO Daniela Grazie, Presidente. Sì, la mettiamo in votazione, la discutiamo oggi, anche perché io non ho bisogno della presenza di un gran numero di giornalisti. A me basta, appunto, votare un atto e che la Giunta si metta a lavorare su quelle che sono le indicazioni contenute all’interno di quest’atto, almeno per questo momento, per questa situazione, per quest’atto. Diciamo che la mozione la inquadro all’interno di questo dossier, che è stato stilato da Legambiente, “Altra economia”, nel 2018, che è uscito a marzo del 2018, per quello che riguarda l’utilizzo di acqua in bottiglia. La mozione si propone di incentivare l’uso di acqua del rubinetto anche nei pubblici esercizi, e prende, appunto, spunto da questo dossier, che ci mette... purtroppo pone l’Italia in un triste primato, infatti l’Italia è tra i primi consumatori, a livello europeo, di acqua in bottiglia e il secondo consumatore a livello mondiale, secondo soltanto al Messico. Questa mozione si inquadra... va a coprire due filoni ambientali molto importanti: una è la gestione delle risorse idriche, la seconda è la riduzione del numero dei rifiuti. Infatti, ridurre il consumo di acqua in bottiglia va in direzione di favorire entrambe le iniziative. In Italia, infatti, abbiamo un elevato consumo di acqua in bottiglia, ma anche un elevato prelievo di acqua per l’uso imbottigliato; infatti il report che ho citato di Legambiente e Altra Economia parla di oltre 14 miliardi di litri daN di acqua imbottigliati ogni anno. Questo, ovviamente, non va nella direzione di un risparmio e dell’accurata gestione delle risorse idriche. Ovviamente si inserisce su un tema di carattere nazionale molto più ampio, perché comunque bisognerebbe anche andare a capire quanto viene pagata l’acqua che viene imbottigliata, quanto viene fornito alle Regioni per lo sfruttamento di queste fonti. Un altro tema di fondamentale importanza, che è contenuto all’interno di questa mozione, è, appunto, la riduzione del rifiuto, perché noi sappiamo che per ogni bottiglietta da mezzo litro d’acqua, abbiamo una bottiglietta che viene utilizzata una volta solo e poi diventa rifiuto. Quindi, per quanto possa essere un rifiuto differenziabile, comunque la plastica non ha un alto valore, perché può essere riciclata soltanto una volta, non è come il vetro, che ha una vita infinita. Pertanto va anche nell’ottica, appunto, di incentivare una riduzione di quello che è la produzione del rifiuto. Ovviamente, con questo atto io vorrei stimolare non solo la nostra Amministrazione a prendere dei provvedimenti e a mettere in atto delle iniziative che possano incentivare gli esercizi commerciali a proporre ai propri clienti l’acqua del rubinetto, ma anche stimolare un dibattito a livello nazionale, perché era stato presentato, appunto, in sede di discussione della scorsa legge di Bilancio del 2019, alcune proposte che andassero nell’ottica di incentivare gli esercizi commerciali ed anche i privati che volessero mettere dei depuratori d’acqua, attraverso degli sgravi. Ovviamente, purtroppo questa proposta non è stata accolta. Però io so che verrà comunque riproposta in sede di discussione del collegato ambientale. Quindi, io auspico, anche da parte della Giunta e comunque dell’Amministrazione, di inserirsi nel dibattito nazionale e di fare in modo, appunto, che vengano fatte iniziative volte a favorire un maggiore utilizzo di acqua da bere del rubinetto, piuttosto che acqua in bottiglia. Grazie. ALBANO Daniela Brevemente, soltanto per ricordare alla collega Scanderebech che comunque il consumo di acqua per la produzione, lo smaltimento, il trasporto di una bottiglietta d’acqua da mezzo litro è molto maggiore rispetto al contenuto della bottiglietta stessa. Quindi è anche un controsenso, a livello ambientale, ecologico, sprecare tanta acqua, per poi conservarne, trasportarne ed utilizzarne così poca. Ed è per questo che all’interno del mio atto ovviamente non sono previste iniziative di questo tipo, perché io lo vedo un controsenso dal punto di vista ambientale. |