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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 13 Gennaio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 28
MOZIONE 2019-05467
(MOZIONE N. 3/2020) "AZIONI VOLTE AD INCENTIVARE L'USO DI ACQUA DEL RUBINETTO NEI PUBBLICI ESERCIZI" PRESENTATA IN DATA 25 NOVEMBRE 2019 - PRIMA FIRMATARIA ALBANO. [Testo coordinato]
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Quindi, il punto 26 abbiamo detto che è sospeso.
Arriviamo al punto 27 della Consigliera Albano. Lo discutiamo? (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). Allora, discutiamo il punto numero 27, la proposta di mozione
n. mecc. 201905467/002, che ha come oggetto:

“Azioni volte ad incentivare l’uso di acqua del rubinetto nei pubblici esercizi”

SICARI Francesco (Presidente)
Sono stati presentati tre emendamenti. Prego, Consigliera Albano.

ALBANO Daniela
Grazie, Presidente. Sì, la mettiamo in votazione, la discutiamo oggi, anche perché io
non ho bisogno della presenza di un gran numero di giornalisti. A me basta, appunto,
votare un atto e che la Giunta si metta a lavorare su quelle che sono le indicazioni
contenute all’interno di quest’atto, almeno per questo momento, per questa situazione,
per quest’atto. Diciamo che la mozione la inquadro all’interno di questo dossier, che è
stato stilato da Legambiente, “Altra economia”, nel 2018, che è uscito a marzo del 2018,
per quello che riguarda l’utilizzo di acqua in bottiglia. La mozione si propone di
incentivare l’uso di acqua del rubinetto anche nei pubblici esercizi, e prende, appunto,
spunto da questo dossier, che ci mette... purtroppo pone l’Italia in un triste primato,
infatti l’Italia è tra i primi consumatori, a livello europeo, di acqua in bottiglia e il
secondo consumatore a livello mondiale, secondo soltanto al Messico. Questa mozione
si inquadra... va a coprire due filoni ambientali molto importanti: una è la gestione delle
risorse idriche, la seconda è la riduzione del numero dei rifiuti. Infatti, ridurre il
consumo di acqua in bottiglia va in direzione di favorire entrambe le iniziative. In Italia,
infatti, abbiamo un elevato consumo di acqua in bottiglia, ma anche un elevato prelievo
di acqua per l’uso imbottigliato; infatti il report che ho citato di Legambiente e Altra
Economia parla di oltre 14 miliardi di litri daN di acqua imbottigliati ogni anno. Questo,
ovviamente, non va nella direzione di un risparmio e dell’accurata gestione delle risorse
idriche. Ovviamente si inserisce su un tema di carattere nazionale molto più ampio,
perché comunque bisognerebbe anche andare a capire quanto viene pagata l’acqua che
viene imbottigliata, quanto viene fornito alle Regioni per lo sfruttamento di queste fonti.
Un altro tema di fondamentale importanza, che è contenuto all’interno di questa
mozione, è, appunto, la riduzione del rifiuto, perché noi sappiamo che per ogni
bottiglietta da mezzo litro d’acqua, abbiamo una bottiglietta che viene utilizzata una
volta solo e poi diventa rifiuto. Quindi, per quanto possa essere un rifiuto
differenziabile, comunque la plastica non ha un alto valore, perché può essere riciclata
soltanto una volta, non è come il vetro, che ha una vita infinita. Pertanto va anche
nell’ottica, appunto, di incentivare una riduzione di quello che è la produzione del
rifiuto. Ovviamente, con questo atto io vorrei stimolare non solo la nostra
Amministrazione a prendere dei provvedimenti e a mettere in atto delle iniziative che
possano incentivare gli esercizi commerciali a proporre ai propri clienti l’acqua del
rubinetto, ma anche stimolare un dibattito a livello nazionale, perché era stato
presentato, appunto, in sede di discussione della scorsa legge di Bilancio del 2019,
alcune proposte che andassero nell’ottica di incentivare gli esercizi commerciali ed
anche i privati che volessero mettere dei depuratori d’acqua, attraverso degli sgravi.
Ovviamente, purtroppo questa proposta non è stata accolta. Però io so che verrà
comunque riproposta in sede di discussione del collegato ambientale. Quindi, io
auspico, anche da parte della Giunta e comunque dell’Amministrazione, di inserirsi nel
dibattito nazionale e di fare in modo, appunto, che vengano fatte iniziative volte a
favorire un maggiore utilizzo di acqua da bere del rubinetto, piuttosto che acqua in
bottiglia. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliera Foglietta.

FOGLIETTA Chiara
No, Pollicino c’era.

SICARI Francesco (Presidente)
Si è tolta.

FOGLIETTA Chiara
Grazie, Presidente. Io sono molto contenta che la Consigliera Albano abbia depositato
questo atto, che va un po’ in scia con la mozione che quest’Aula votò un paio di mesi fa
sull’utilizzo di bottigliette riutilizzabili nelle scuole primarie. Peraltro mancano
indicativamente 20 giorni al primo passaggio in Commissione per verificare quanto la
Giunta ha lavorato in tal senso su questo tema. Sono contenta di questo atto della
Consigliera Albano, perché comunque continua ad andare in scia sulla volontà di
quest’Amministrazione, che noi condividiamo, di, chiaramente, contenere il più
possibile l’utilizzo della plastica e di utilizzare, chiaramente, dei contenitori
riutilizzabili, scusate il gioco di parole. E quindi, la votazione del Gruppo del Partito
Democratico sarà a favore.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Mensio.

MENSIO Federico
Grazie, Presidente. Come abbiamo discusso stamattina in Commissione, abbiamo
presentato alcuni emendamenti, giusto per chiarire meglio alcuni aspetti. Nello
specifico, il discorso di dare un’agevolazione sulla tariffa rifiuti, che è già possibile in
parte per Regolamento Comunale, ma soprattutto è un aspetto che, questo, poi
affronteremo magari in separata sede, l’articolo 36 della Legge 221 del 2015, quindi
postuma rispetto al nostro Regolamento, all’ultima modifica, prevede proprio che si
possano fare all’interno della tariffa rifiuti delle riduzioni/esenzioni proprio per la
prevenzione alla produzione di rifiuti, e in effetti in questo caso noi avremmo una
riduzione, quindi una prevenzione, rispetto alla produzione di rifiuti in plastica. Tra
l’altro, una cosa che non si dice mai è che per produrre, sia pur riciclato, o comunque
anche ex novo, una bottiglia di PET, si utilizza dell’acqua. Quindi, voglio dire, il
consumo dell’acqua non è solo quello che si beve, ma anche quello che viene utilizzato
per produrre la stessa bottiglia che la contiene. Normalmente un contenitore dell’acqua -
una cosa che non si dice mai - pesa circa l’80-90% del costo, diciamo, dell’acqua in
bottiglia, e questo è un altro aspetto da tenere in considerazione, tanto più che, se voi
andate a prendere l’acqua della SMAT alle colonnine, a parte ai toret, che è gratuita, ma
alle colonnine quella gasata la pagate circa un terzo di quella che costa meno nei
supermercati, e quindi c’è da considerare questo. È ovvio che qui si sta cercando di fare
un’operazione di sensibilizzazione nei confronti non solo degli esercenti, ma della
popolazione tutta, nell’ottica anche di quello che diceva la Consigliera Foglietta prima,
cioè di ridurre la messa al consumo di bottiglie di plastica, ed eventualmente, appunto,
con azioni di sensibilizzazione che possono anche arrivare ad utilizzare contenitori
riutilizzabili all’interno degli esercizi commerciali, proprio per gli utenti che magari
desiderano portarsi via, come dire, l’acqua, senza doversi portare via la bottiglietta di
plastica. Quindi, abbiamo fatto questi tre emendamenti, ma specificano solo queste
cose. È chiaro che questa cosa è molto sentita nei paesi dove, se uno va, appunto, in un
locale commerciale ed ordina, magari un po’ da sprovveduto - ho degli amici a cui è
successo -, gli viene portata la bottiglia d’acqua che costa quattro-cinque volte quello
che costa qui, mentre normalmente l’acqua del rubinetto viene fornita gratuitamente.
Tra l’altro, anche l’installazione, come dicevamo stamattina, dei depuratori dell’acqua
non è assolutamente necessaria, perché molte volte si può anche utilizzare l’acqua del
rubinetto, che è certificata ovviamente. E quindi la nostra intenzione è andare in quella
direzione. Come abbiamo stamattina detto - era anche presente l’Assessore Sacco - è
necessario, ovviamente, coinvolgere le associazioni di categoria, che, per quanto ne so,
avendoci parlato, loro sono comunque già orientati sulla strada di mettere le spillatrici
dell’acqua, perché questo riduce i costi, ad esempio, di mantenimento del magazzino
delle bottiglie, ma è ovvio che qui si cerca di dare un incentivo a chi, invece, è il
consumatore dall’esterno, per prendere coscienza di un’attività che vada a favorire la
riduzione di produzione di rifiuti da plastica.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Vicecapogruppo Pollicino.

POLLICINO Marina
Grazie, Presidente. Sappiamo tutti che dagli anni Ottanta in poi il consumo di acqua in
bottiglia è aumentato in modo esponenziale. L’Italia, purtroppo, detiene il triste primato
in Europa ed è al terzo posto nel mondo per il consumo di litri annui di acqua, il che
significa un totale che oscilla tra i 7,2 e gli 8,4 miliardi di bottiglie, una cifra
impressionante solo in Italia. E mi ci metto anche io ogni tanto, lo confesso, anche se
sto cercando di perdere il vizio. Considerando che in media sono necessari circa 2 chili
di petrolio per ottenere un chilo di plastica, e che soltanto un terzo di tutta la plastica
riciclato viene poi effettivamente riciclato per usi diversi da quelli destinati all’acqua o
all’alimentazione, è facile farsi un’idea del danno ambientale provocato dalla
produzione di CO2, senza contare l’inquinamento marino e le sue conseguenze
nell’ecosistema. Io però penso una cosa: che una vera campagna di difesa dell’ambiente
non può essere slegata dal tema della gestione e della distribuzione dell’acqua pubblica.
Una rete idrica efficiente, monitoraggi e controlli attenti sulla qualità dell’acqua
potabile, delle falde acquifere, una campagna di informazione sulla sicurezza e
sull’importanza del consumo di acqua del rubinetto, ma soprattutto in primo luogo il
rispetto del referendum del 12 e del 13 giugno del 2011, quando 26 milioni di cittadini
italiani sancirono che sull’acqua pubblica non si sarebbe più potuto fare profitto, questo
è il tema fondamentale. Il risultato di questo referendum avrebbe dovuto cancellare ogni
immagine alla finanza speculativa o business, per far posto ad un servizio efficiente, con
investimenti sulla rete, per ridurre le perdite e migliorare la qualità dell’acqua, in forza
del fatto che il diritto all’acqua potabile sicura e ai servizi igienici, come sancito dalla
risoluzione delle Nazioni Unite del 26 luglio 2010, è un diritto umano essenziale al
pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani. A otto anni di distanza da quel
referendum, l’attore pubblico continua a tenere gli stessi comportamenti dei privati e la
volontà dei cittadini è rimasta sulla crocetta di quelle schede. Comunque, ringrazio i
proponenti della mozione, che condivido da cittadina, da insegnante e Consigliera.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliera Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Grazie, Presidente. Solo per annunciare la mia non partecipazione al voto,
semplicemente per... - non l’ho detto stamane in Commissione, ma lo volevo lasciare a
verbale - semplicemente per l’impostazione che si è data all’atto amministrativo, che
dovrebbe vedere anche una copertura economica, e non capisco per quale ragione, visto
che l’atto è stato presentato prima della sede del Bilancio, non si sia potuto fare un
emendamento o mettere a Bilancio questa iniziativa che la Maggioranza vuole prendere.
Successivamente, vorrei fare presente che comunque il tema è molto importante,
assolutamente, sono d’accordo sul fatto che ci voglia una normativa un pochettino più
chiara e anche che riguarda la nostra Città, ma dall’altra parte dobbiamo anche pensare
che ci sono molti imprenditori che in questo hanno anche bloccato molti investimenti.
Ad esempio, un noto imprenditore torinese dichiara che alcune azioni che il Governo sta
portando avanti gli costeranno ben 100 milioni all’anno, e quindi ha bloccato tutti gli
investimenti. Faccio presente successivamente quanto dichiarato dallo stesso
imprenditore, di cui ovviamente non farò il nome, che dichiara: “Il problema della
plastica, però, è vero, è reale. C’è un piano B, secondo lei?”. Il medesimo dichiara: “Ci
sono oltre 50 Paesi nel mondo che applicano una cauzione sulla bottiglia. Paghi 5
centesimi quando l’acquisti, che ti vengono restituiti quando la ricicli. Raccogliere
bottiglie è quindi diventato un modo di integrare il reddito, dando una mano al pianeta.
È un sistema efficiente, perché è diventato conveniente recuperare le bottiglie”. Quindi,
ci possono essere azioni che possono venire incontro a tutti, sia agli imprenditori e sia
alle persone che usufruiscono attualmente, ad esempio, dell’acqua in bottiglia. Quindi,
non capisco come mai all’interno dell’atto non vengano, ad esempio, citate queste
politiche, che invece vedono in me favorevole questo tipo di iniziative.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Vicepresidente Ferrero.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Presidente. Molto velocemente vorrei dire che, come Movimento 5 Stelle,
l’acqua è una delle nostre stelle, che l’acqua è una delle cose più importanti sul pianeta
Terra, che viene definito, appunto, il “Pianeta Azzurro”, e che l’accettazione della
mercificazione dell’acqua è forse una delle cose a cui, in modo forse involontario, ci
siamo sottomessi. E quindi attuare delle politiche concrete sul territorio per riuscire ad
avere la somministrazione di acqua in caraffa, perché spesso io mi sono trovata tante
volte a chiedere l’acqua in caraffa e mi è stato detto: “Non è possibile dargliela”, e
quindi mi sono trovata, per non prendere la bottiglietta, a non bere l’acqua. Questo
perché è necessario che facciamo anche delle politiche puntuali, locali, perché i grandi
sistemi vanno bene, ma fino ad un certo punto. Le idee devono anche in qualche modo
essere declinate. Io quindi ritengo, e mi dispiace non essere firmataria, io appongo la
mia firma virtuale su questa mozione, perché questa è una mozione che ci mette nelle
condizioni di sviluppare un concetto importantissimo: che i beni comuni, e l’acqua è un
bene comune, è una di quelle cose che non va messa in bottiglia, come i diritti non
vanno messi in bottiglia, come le cose di tutti non vanno in qualche modo mercificate.
Mi ricordo un fumetto di Topolino che mi rimase tantissimo impresso, in cui si diceva
che i politici avevano deciso di togliere tutte le tasse, però ti facevano respirare l’aria
pulita attraverso una maschera, e quella la pagavi. Ecco, forse questa in qualche modo è
la stessa cosa, ed è brutto, è terribile il fatto che questo argomento sia in qualche modo
passato nella nostra cultura, che la bottiglia in qualche modo, proprio perché la
pubblicità ce l’ha posata, ce l’ha portata, ce l’ha riproposta milioni di volte, sia diventata
una cosa che noi riteniamo come una cosa normale, mentre sette miliardi di bottiglie
non hanno nessun metodo significativo, ed è un consumo di risorse continuo, ed è
comunque, anche per la qualità dell’acqua, che invece deve essere spillata direttamente
dall’acqua del rubinetto, con una rete idrica efficiente, e la nostra è una rete idrica
efficiente, ed è il miglior modo di testimoniare la nostra capacità di adeguarci ai tempi e
di rispondere a quella richiesta delle future generazioni di ripensare i cicli circolari e
quindi sostenibili. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliere Mensio.

MENSIO Federico
Sì, volevo solo specificare due cose per essere ancora un po’ più chiaro. Dal rapporto
delle acque in bottiglia 2018 proprio di Legambiente, io ricordo che in Piemonte la
concessione per, come dire, l’imbottigliamento viene fatta a 35 Euro/ettaro di superficie
dell’impianto, mi pare, con un minimo di 3.000 Euro; ma soprattutto si paga 1 Euro a
metro cubo. Quindi 1 Euro ogni 1.000 bottiglie. Questo è il costo di imbottigliamento, il
canone di concessione di imbottigliamento. Quindi, quando si dice che il contenitore
costa di più dell’acqua che la contiene, è vero, perché se noi parliamo di 1 Euro ogni
1.000 litri, questo è. Tanto per dirne un’altra, ad esempio, nella Provincia Autonoma di
Trento variano le concessioni, sono sempre di quest’ordine qua, ma se è imbottigliata in
vetro costa un terzo in meno, tanto per dirne un’altra. Io capisco tutto, nel senso che
capisco anche gli imprenditori che giustamente devono fare gli imprenditori, ma la
direttiva europea parla chiaro, parla molto chiaro, cioè si parla di togliere la produzione
di plastica monouso. Le bottiglie in PET, a parte che c’è tutto un percorso di utilizzo di
PET riciclato per le bottiglie in PET, rientrano nella bottiglia, nel monouso. E quindi è
chiaro che un Paese che produce il 90% dell’acqua in bottiglia al consumo, non solo in
Italia, ma anche in Europa - questi più o meno sono i dati - è ovvio che bisogna fare un
ragionamento in questo senso. Quindi, qui si tratta di agevolare sia l’utilizzo dell’acqua
pubblica nei locali, cosa che negli altri Paesi con cui noi ci confrontiamo più spesso,
quando parliamo di civiltà, Francia, Germania, Inghilterra, viene data l’acqua sciolta, in
caraffa, al tavolo, e non si fa neanche pagare, mentre in Italia quest’usanza non c’è,
perché veniamo da una situazione in cui l’acqua in bottiglia è considerata il meglio in
assoluto, invece è dimostrazione che non è sempre così.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Io credo che ci sarebbe un tema e tutte le volte lo poniamo e tutte le volte ci sentiamo
rispondere che salvaguardare l’ambiente, salvaguardare il nostro futuro mette a rischio i
profitti di qualcuno. Io credo che sia un problema enorme, perché, nel momento in cui si
chiede meno traffico privato, meno auto per le strade, ci viene detto che Torino è la
capitale dell’auto, l’indotto FIAT, la FIAT, FCA, eccetera, eccetera. “Eh, ma se
togliamo le auto, creiamo un danno alla Città, alla produzione, ai profitti” e via dicendo.
Nel momento in cui si chiede di eliminare la plastica monouso: “Eh, però gli
imprenditori fanno business sull’acqua, sulle bottiglie, sulla plastica, a loro cercare di
impedire o di ridurre la produzione di plastica monouso crea un danno economico” e via
dicendo. Siamo sempre lì. C’è una scelta di campo da fare e io credo che sia allucinante
che qualcuno ancora non l’abbia capito. Non abbiamo più tempo, non abbiamo più spazi
di manovra. Non si può continuare a procrastinare, a rinviare, a cercare piani B che non
servono a nulla. C’è da agire. C’è da agire con i costi che quest’azione comporta. Serve
un po’ di coraggio, serve una volontà politica da parte di tutti. Io credo che sia
onestamente stancante doversi sentire ripetere in quest’Aula da tre anni che tutte le
azioni che hanno un fine ambientale, un fine di risparmio di risorse, di miglioramento
delle qualità dell’aria, dell’acqua, dell’ambiente, in generale, sono un problema per
l’economia, sono un problema per gli imprenditori, sono un problema per il profitto. Io
credo che ormai gli imprenditori dovrebbero capire che il futuro è in un’altra direzione.
Il futuro è una strada che va percorsa nella direzione di salvaguardare l’ambiente.
Finché non lo capiremo e non lo capiranno tutti, ci troveremo sempre e comunque nelle
situazioni in cui le risorse vengono consumate, le risorse diminuiscono, l’aria è sempre
peggio e via dicendo. Le malattie che derivano da tutte queste problematiche ambientali
aumentano, aumentano i costi sanitari, aumentano i costi sociali. Quindi, io credo che...
lo ripeto più o meno ogni volta, spero che non siano solo i ragazzi più giovani a
ricordarcelo, ma spero che anche le generazioni un po’ più avanti con gli anni se ne
rendano conto ed escano da quei paradigmi e quei miti, che ormai devono essere
abbandonati. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliera Albano.

ALBANO Daniela
Brevemente, soltanto per ricordare alla collega Scanderebech che comunque il consumo
di acqua per la produzione, lo smaltimento, il trasporto di una bottiglietta d’acqua da
mezzo litro è molto maggiore rispetto al contenuto della bottiglietta stessa. Quindi è
anche un controsenso, a livello ambientale, ecologico, sprecare tanta acqua, per poi
conservarne, trasportarne ed utilizzarne così poca. Ed è per questo che all’interno del
mio atto ovviamente non sono previste iniziative di questo tipo, perché io lo vedo un
controsenso dal punto di vista ambientale.

SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo adesso con la votazione degli emendamenti. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Va bene. Mettiamo, allora, in votazione il testo coordinato. Prego,
Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione.
Favorevoli 25, contrari 0, astenuti 1. Il Consiglio approva.
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