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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 13 Gennaio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 22
ORDINE DEL GIORNO 2019-04379
(ODG. N. 1/2020) "INTRODUZIONE DELL'INCOMPATIBILIT? TRA LE CARICHE DI CONSIGLIERE COMUNALE E DI CONSIGLIERE REGIONALE ALL'ARTICOLO 65 DEL TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI" PRESENTATA IN DATA 18 OTTOBRE 2019 - PRIMA FIRMATARIA CARLEVARIS.
Interventi
MAGLIANO Silvio
Sì, grazie Presidente, ma io esprimo già il fatto che non parteciperò al voto, poi non mi
capitava dai tempi delle scuole medie che dovevo essere per forza presente perché si
potesse fare la reprimenda pubblica, non so se vale lo stesso che ci sono solo io, non c’è
Ricca, non c’è più Rosso, però giustamente era un po’ stucchevole che in questo modo
un po’ da maestrina una aspettasse che ci fossero i Consiglieri imputati, perché questo è
l’atteggiamento che questo atto in qualche modo rappresenta. Detto ciò, sono
assolutamente d’accordo con la Consigliera Artesio, con la Capogruppo Artesio, non c’è
traccia di questa incompatibilità nel vostro programma elettorale in Regione perché
dovrebbe essere il soggetto che in qualche modo si fa anche latore di questa forma di
pulizia. Sono convinto che un atto di questo tipo non doveva essere indirizzato al
Governo perché l’attività legislativa, lo dico a chi è nuovo ma poi è evidente che se uno
fa della preparazione o della non preparazione il suo ingresso in Sala Rossa poi rischia
di fare..., Consigliera, ha aspettato che ci fossimo noi, se ascolta, Presidente se può
chiedere alla prima firmataria di ascoltare chi parla in Aula non è affatto sbagliato, ma...
se ascolta, visto che fa gli atti ad personam magari ascolta anche, ma questo fa parte un
po’ del tenore del suo atto. C’è anche un problema di “A chi scrivo? Scrivo
all’esecutivo o al legislativo?” eh, due o tre rudimenti di diritto costituzionale, forse uno
scrive al legislativo, non scrive all’esecutivo, quindi non scrive al Governo, scrive alle
due Camere del Parlamento, quindi chiede al Presidente del Senato e al Presidente della
Camera o ai Gruppi consiliari che hanno il potere legislativo di fare questo. Poi un po’
mi preoccupa come l’utilizzo di buone pratiche o l’opportunità del legittimo, o
migliorare quel rapporto tra cittadini e istituzione, oppure la circolazione dell’élite
auspicata da molti studiosi. Ecco io non so se considerarmi un’élite, io so solo che
quello che faccio in Consiglio comunale è andare regolarmente a fare sopralluoghi e
sopralluoghi e sopralluoghi, incontrare cittadini. Le assicuro che se lei si sente un’élite,
io non mi sento un’élite di questa città, lo dico per l’attività che è documentata
attraverso quello che facciamo, e io penso a tutti gli altri Consiglieri della Minoranza,
quella parola la lascio ad altri, la lascio a soggetti che invece sono élite organizzate che
si occupano di gestione di potere, non di sicuro..., non mi sento élite oggi in Consiglio
Regionale, non mi sentivo quando ero solo un Consigliere Comunale, tantomeno un
Consigliere di Circoscrizione. Se per il solo fatto..., adesso capisco però, il solo fatto di
essere entrato in Consiglio Comunale ha fatto credere a qualche Consigliere di essere
un’élite e quindi di potersi dimenticare di tanti posti di questa città ai quali avete
raccontato un poco come avete raccontato al (incomprensibile), una marea di promesse
e poi passata l’elezione, passato l’interesse per quei luoghi. Mi spaventa anche la
questione che “il cumulo dei mandati blocca il rinnovamento fluido degli eletti e
dell’élite”, io non so di questa cosa del rinnovamento fluido degli eletti e dell’élite, ma
vede, quando scrive: “Ancora non solo sulla credibilità ma anche sull’efficacia delle
assemblee locali, poiché per ovvi motivi impedisce di svolgere in modo adeguato la
totalità degli incarichi ricoperti, si ripercuote sulla qualità del lavoro consiliare e
conduce segnatamente ad un aumento dell’assenteismo”, e poi ce l’ha di nuovo sul
livello etico. Perché mi infervoro? E lo dico alla prima Consigliera, io capisco ancora
che uno può mettere in discussione il ruolo di Assessore Regionale che è un incarico
fiduciario dato dal Governatore della Regione, e il ruolo di Consigliere Comunale,
tant’è vero che è prevista l’incompatibilità inversa, uno non può essere Assessore
comunale e Consigliere Regionale. Ma poi c’è un altro problema che penso faccia
proprio a pugni con tutto quello che lei ha scritto, che chi è abituato a prendere le
preferenze, cioè a lavorare per la gente, con la gente, ad essere regolarmente valutato
dalle persone, un po’ si prende anche responsabilità del suo lavoro, della qualità di
quello che fa in Aula, se uno ha più incarichi dovrà mettere in conto che rischierà
personalmente con una non riconferma nel mandato dopo se non è stato all’altezza del
fatto che qualcuno ha scritto con qualche grammo di grafite su una scheda il proprio
cognome, e io non accetto che uno possa dire che se uno è eletto in due ambiti diversi
non è in grado di dare quella qualità. Ci vedremo, ci vedremo tra un anno e mezzo e
sono certo, e lo dico a verbale, che il numero degli atti presentati dal sottoscritto sarà
superiore al suo, e questo sarà un elemento di qualità, è quello il problema, la qualità e
la quantità: quanti sopralluoghi i Consiglieri fanno, se vuole ci mettiamo a fare su
questo livello, ma lei sta portando un ruolo alto come quello della rappresentanza dei
cittadini su un livello bassissimo, bassissimo, perché capisco la possibilità che ci sia la
differenza tra un ruolo di governo in Regione e ruolo di Consigliere, ci può stare, questo
può essere un ragionamento che si può aprire, anche perché quando sei in Aula parli
come Assessore che poi va ad interloquire col Sindaco, o parli come Consigliere? E
questo è un tema di diritto costituzionale che secondo me si può aprire tranquillamente,
ma non su incarichi che hanno nel dato di preferenza l’unica forza che ancora hanno i
cittadini. Posso ancora concepirlo se uno viene eletto attraverso liste bloccate, cosa che
io detesto, perché basta mettersi d’accordo...

MAGLIANO Silvio
Sì, chiedo scusa, ...mettersi d’accordo col Segretario del Partito e fare il capolista in
Comune e il capolista in Regione, ma quando c’è la preferenza, vivaddio, il Consigliere
Comunale e il Consigliere Regionale devono continuare a garantirsi la fiducia dei propri
elettori. Per cui io non parteciperò al voto, perché penso che questo non sia neanche
degno di una discussione seria dal punto di vista del diritto costituzionale, del diritto di
rappresentanza e di quello che in questi anni, almeno personalmente, ho fatto e che sto
continuando a fare negli ultimi sei mesi e, ripeto, mi auguro che la qualità del primo
firmatario, la qualità e la quantità del lavoro sia almeno superiore a chi oggi ha un
doppio incarico, se no sarebbe veramente una vergogna istituzionale.

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