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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 13 Gennaio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 22
ORDINE DEL GIORNO 2019-04379
(ODG. N. 1/2020) "INTRODUZIONE DELL'INCOMPATIBILIT? TRA LE CARICHE DI CONSIGLIERE COMUNALE E DI CONSIGLIERE REGIONALE ALL'ARTICOLO 65 DEL TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI" PRESENTATA IN DATA 18 OTTOBRE 2019 - PRIMA FIRMATARIA CARLEVARIS.
Interventi
LO RUSSO Stefano
La Consigliera Carlevaris ha, col suo ordine del giorno, posto all’attenzione del
Consiglio un elemento interessante, gliene do atto. Gliene do atto perché effettivamente
che arrivi dal Movimento 5 Stelle una così forte presa di posizione relativamente agli
assetti istituzionali in una fase come questa è anche simbolico, quindi noi vogliamo
recepirlo con favore il fatto che vi sia qualcuno che, come dire, si pone il problema del
tema del cumulo degli incarichi, che è un tema. La stupirà, Consigliera Carlevaris,
sapere che all’atto fondativo del Partito Democratico, ormai alberghiamo nel lontano
2007, questa questione era già stata superata statutariamente. Noi siamo, a differenza
dell’associazione che dipende dalla Casaleggio Associati, un partito politico, a
differenza della piattaforma Rousseau certificata da un notaio, siamo un partito politico
che ha degli organismi dirigenti, ha degli iscritti, ha delle assemblee, ha dei Segretari
politici a tutti i livelli, e siamo assolutamente contenti che in questa fase evolutiva del
Movimento, che nacque con una parolaccia e che evidentemente una volta che è arrivato
al potere ha immediatamente copiato i vizi e purtroppo per noi non tanto le virtù, ha
fatto evolvere questo tipo di dimensione e di ragionamento in un’ottica che è quella
dell’efficientamento delle istituzioni, e tra i problemi di efficientamento delle istituzioni
c’è anche quello di poter garantire la presenza negli organi in cui si è eletti, che
ovviamente a nostro modo di vedere dipendono dagli atti auto-organizzativi dei partiti e
non certamente dal punto di vista legislativo e normativo qualora questi non siano
fondamentalmente incompatibili per ragioni di conflitti di interesse o per altre questioni
relative alla dimensione dell’espletamento del proprio mandato. Sotto questo profilo,
concludo questo breve intervento, mi viene da sorridere però a vedere l’impegnativa
dell’ordine del giorno, perché impegneremmo la Sindaca e la Giunta ad attivarsi presso
il Governo, scusi Consigliera Carlevaris, non me ne voglia se la cito personalmente, ma
chi c’è al Governo del Paese? Io non l’ho mica capito tanto onestamente in questa fase.
Perché se non sbaglio, se non sbaglio, al Governo di questo Paese, a prescindere
dall’alleato, c’è sempre e solo una forza politica, a prescindere dall’alleato ci siete voi,
c’è il Movimento 5 Stelle, c’è il vostro capo politico che svolge ruoli preminenti.
Allora, voi capite che se lei mi arriva, abbiamo votato a marzo 2018, 2019, a quasi due
anni dalla grande vittoriosa cavalcata trionfale del Movimento 5 Stelle dentro i palazzi
che avete certamente aperto come una scatola di sardine, più o meno come avete fatto
qua prima che lei arrivasse ovviamente, da questo punto di vista, e ci chiedete di
sostenere una cosa che già è nelle nostre corde, noi... come dire, rileviamo una leggera
contraddizione da questo punto di vista e riteniamo utile che voi sollecitiate il vostro
Governo, i vostri esponenti politici. Voi siete il Partito di Maggioranza relativa in
questo Paese, se questo Paese va bene è merito vostro, è merito vostro se il Paese va
bene, perché governate il Paese; se il Paese cresce è merito di chi governa, se la città
cresce è merito di chi governa. Ovviamente, non me ne vorrà collega, se il Paese non
cresce e la città non cresce non è merito o colpa, e credo che non sia altrettanto
attribuibile per il principio di rappresentanza. Per tutte queste ragioni, pur condividendo
al punto tale addirittura da averlo nelle nostre carte costitutive prima che lei arrivasse,
lei era già qua in Consiglio Comunale, si ricorderà che una nostra collega Consigliera
comunale proprio in virtù di un’elezione in Consiglio Regionale con velocità estrema ha
proceduto alle sue dimissioni per rispettare il disposto statutario e immediatamente ha
rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale. Questo tema è
oltretutto oggettivamente complesso perché non si capisce per quale ragione uno, scusi
eh, si deve dimettere da Consigliere Regionale e Consigliere Comunale e non da
Deputato parlamentare, perché non ho capito per quale ragione, però evidentemente
avrete i vostri motivi eh, cioè io non lo so perché ce l’avete coi Consiglieri regionali.
Per quanto ci riguarda il problema non sussiste, abbiamo delle regole chiare, siamo
l’unico Partito in questo Paese, l’unico Partito in questo Paese che ha delle regole chiare
statutariamente previste e le fa applicare. Quindi noi, con tutto il dovuto rispetto per
tutte le altre forze politiche che compongono il quadro costituzionale, diciamo così, vi
lasciamo votare i vostri ordini del giorno, vi facciamo fare le vostre discussioni, di una
discussione che noi abbiamo già risolto credo qualcosa come 13 anni fa, okay? Quindi
diciamo che arrivate un po’ troppo... un po’ tardi, diciamo che siete un pochino in
ritardo. Quindi votatevi il vostro ordine del giorno, non ce ne vogliate se il Partito
Democratico, come dire, assisterà alla votazione senza esprimere il proprio voto,
essendo dal nostro punto di vista assolutamente pleonastico.

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