Interventi |
LO RUSSO Stefano La Consigliera Carlevaris ha, col suo ordine del giorno, posto all’attenzione del Consiglio un elemento interessante, gliene do atto. Gliene do atto perché effettivamente che arrivi dal Movimento 5 Stelle una così forte presa di posizione relativamente agli assetti istituzionali in una fase come questa è anche simbolico, quindi noi vogliamo recepirlo con favore il fatto che vi sia qualcuno che, come dire, si pone il problema del tema del cumulo degli incarichi, che è un tema. La stupirà, Consigliera Carlevaris, sapere che all’atto fondativo del Partito Democratico, ormai alberghiamo nel lontano 2007, questa questione era già stata superata statutariamente. Noi siamo, a differenza dell’associazione che dipende dalla Casaleggio Associati, un partito politico, a differenza della piattaforma Rousseau certificata da un notaio, siamo un partito politico che ha degli organismi dirigenti, ha degli iscritti, ha delle assemblee, ha dei Segretari politici a tutti i livelli, e siamo assolutamente contenti che in questa fase evolutiva del Movimento, che nacque con una parolaccia e che evidentemente una volta che è arrivato al potere ha immediatamente copiato i vizi e purtroppo per noi non tanto le virtù, ha fatto evolvere questo tipo di dimensione e di ragionamento in un’ottica che è quella dell’efficientamento delle istituzioni, e tra i problemi di efficientamento delle istituzioni c’è anche quello di poter garantire la presenza negli organi in cui si è eletti, che ovviamente a nostro modo di vedere dipendono dagli atti auto-organizzativi dei partiti e non certamente dal punto di vista legislativo e normativo qualora questi non siano fondamentalmente incompatibili per ragioni di conflitti di interesse o per altre questioni relative alla dimensione dell’espletamento del proprio mandato. Sotto questo profilo, concludo questo breve intervento, mi viene da sorridere però a vedere l’impegnativa dell’ordine del giorno, perché impegneremmo la Sindaca e la Giunta ad attivarsi presso il Governo, scusi Consigliera Carlevaris, non me ne voglia se la cito personalmente, ma chi c’è al Governo del Paese? Io non l’ho mica capito tanto onestamente in questa fase. Perché se non sbaglio, se non sbaglio, al Governo di questo Paese, a prescindere dall’alleato, c’è sempre e solo una forza politica, a prescindere dall’alleato ci siete voi, c’è il Movimento 5 Stelle, c’è il vostro capo politico che svolge ruoli preminenti. Allora, voi capite che se lei mi arriva, abbiamo votato a marzo 2018, 2019, a quasi due anni dalla grande vittoriosa cavalcata trionfale del Movimento 5 Stelle dentro i palazzi che avete certamente aperto come una scatola di sardine, più o meno come avete fatto qua prima che lei arrivasse ovviamente, da questo punto di vista, e ci chiedete di sostenere una cosa che già è nelle nostre corde, noi... come dire, rileviamo una leggera contraddizione da questo punto di vista e riteniamo utile che voi sollecitiate il vostro Governo, i vostri esponenti politici. Voi siete il Partito di Maggioranza relativa in questo Paese, se questo Paese va bene è merito vostro, è merito vostro se il Paese va bene, perché governate il Paese; se il Paese cresce è merito di chi governa, se la città cresce è merito di chi governa. Ovviamente, non me ne vorrà collega, se il Paese non cresce e la città non cresce non è merito o colpa, e credo che non sia altrettanto attribuibile per il principio di rappresentanza. Per tutte queste ragioni, pur condividendo al punto tale addirittura da averlo nelle nostre carte costitutive prima che lei arrivasse, lei era già qua in Consiglio Comunale, si ricorderà che una nostra collega Consigliera comunale proprio in virtù di un’elezione in Consiglio Regionale con velocità estrema ha proceduto alle sue dimissioni per rispettare il disposto statutario e immediatamente ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale. Questo tema è oltretutto oggettivamente complesso perché non si capisce per quale ragione uno, scusi eh, si deve dimettere da Consigliere Regionale e Consigliere Comunale e non da Deputato parlamentare, perché non ho capito per quale ragione, però evidentemente avrete i vostri motivi eh, cioè io non lo so perché ce l’avete coi Consiglieri regionali. Per quanto ci riguarda il problema non sussiste, abbiamo delle regole chiare, siamo l’unico Partito in questo Paese, l’unico Partito in questo Paese che ha delle regole chiare statutariamente previste e le fa applicare. Quindi noi, con tutto il dovuto rispetto per tutte le altre forze politiche che compongono il quadro costituzionale, diciamo così, vi lasciamo votare i vostri ordini del giorno, vi facciamo fare le vostre discussioni, di una discussione che noi abbiamo già risolto credo qualcosa come 13 anni fa, okay? Quindi diciamo che arrivate un po’ troppo... un po’ tardi, diciamo che siete un pochino in ritardo. Quindi votatevi il vostro ordine del giorno, non ce ne vogliate se il Partito Democratico, come dire, assisterà alla votazione senza esprimere il proprio voto, essendo dal nostro punto di vista assolutamente pleonastico. |