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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 13 Gennaio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 19
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2019-05388
REVOCA DELLA VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE AI SENSI DELL'ARTICOLO 27 COMMA 8 DELLO STATUTO DELLA CITT? DI TORINO.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Adesso passerei al punto 11 del nostro Ordine dei Lavori, la proposta di deliberazione
meccanografico n. 201905388/002, presentata dal Capogruppo Magliano ed altri, che ha
come oggetto:

“Revoca della Vicepresidente del Consiglio Comunale ai sensi dell’articolo 27
comma 8 dello Statuto della Città di Torino”

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Magliano.

MAGLIANO Silvio
Sì, Presidente, volevo solo capire se ha senso convocare un secondo la Capigruppo per
capire il livello di segretezza che deve tenere l’Aula, essendo su un Consigliere, su una
persona. Se lei ha fatto le verifiche o meno, se può essere... (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). No, chiedo se ha senso riunirci un secondo per capire se deve essere
fatta a porte chiuse o no, a maggior tutela degli interessati, di coloro di cui si parla, tutto
qui. Mi sembrava un gesto di correttezza istituzionale, non...

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Lo Russo, sull’Ordine dei Lavori?

LO RUSSO Stefano
Sì, avrei avuto piacere di discutere anch’io. Effettivamente avrei immaginato,
Presidente, che lei questo passaggino lo facesse prima dell’avvio della seduta
relativamente alla questione della segretezza della discussione. Quindi, se può
gentilmente verbalizzare quello che eventualmente... Io non lo ricordo, per cui se l’avete
fatto e non ero presente. Se gentilmente può verbalizzarlo, così… O magari ero presente
ed ero distratto, può anche essere. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, come avevamo avuto modo di dibattere in una Capigruppo prima del Consiglio,
anche perché era stata fatta una richiesta di poter proseguire poi con una votazione
segreta, ne abbiamo discusso un bel po’, possiamo poi andare a rileggerci tutti insieme
il verbale. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sia sulla votazione che sulla
trattazione, non c’erano gli estremi per proseguire con la seduta in modalità segreta.
Prego, Capogruppo Magliano.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Bene, arriviamo a discutere, avevamo sospeso questo atto nelle
vacanze di Natale. Ero certo che la persona che ricopre in questo momento il ruolo di
Vicepresidente ne avrebbe di sicuro combinata un’altra, così è stato, esprimendosi e
partecipando all’ennesimo luogo e spazio nel quale si parlava della Cavallerizza, anche
con dichiarazioni che evidentemente, almeno quelle che ho riportato nel virgolettato,
sono dichiarazioni che vanno in palese dissonanza rispetto a questa Amministrazione,
però potevamo avere due strade: quella di mantenere questo atto in Consiglio, sapendo
che comunque qualcosa l’attuale Vicepresidente l’avrebbe combinata nei prossimi mesi,
nei prossimi giorni, oppure togliere dal campo un argomento politico. Questo atto nasce
proprio perché mi pareva assurdo che il Vicepresidente dell’Aula del Consiglio
Comunale, Vicepresidente che ha il compito di rappresentare tutta l’Aula, tutta l’Aula,
ancorché il nostro Regolamento prevede un Vicepresidente Vicario, espressione delle
Minoranze e un Vicepresidente di espressione della Maggioranza, io sono convinto che
chi ha un po’ di cultura istituzionale, quando ha quell’incarico, smette di fare attività
politica in quanto tale e cerca di rappresentare al più e meglio tutta l’Aula, tant’è vero
che, dopo la Giunta, la fascia tricolore viene indossata volentieri e spesso dal Presidente,
dal Vicepresidente Vicario e dal Vicepresidente. Ma a chi non ha cultura istituzionale
non bastano tre anni e mezzo per apprenderla, non basta la possibilità di sentirsi
rappresentanti di tutta una comunità e quindi magari c’è la scelta di rimanere faziosi.
Tra l’altro, scelta che è stata stigmatizzata dalla stessa Sindaca, per cui non sono certo io
a dire che il comportamento di allora della Vicepresidente Ferrero non era
assolutamente adeguato, cosa che aveva detto la Sindaca nel suo intervento. Poi
abbiamo letto a mezzo stampa le dichiarazioni rispetto al futuro della Cavallerizza da
parte della Vicepresidente Ferrero, ma non penso che la storia se ne farà..., se ne farà
una ragione anche la storia del fatto che abbiamo questo tipo di rappresentanza per il
Consiglio. C’è un fatto, però, politico, che giustamente mi fa dire che è importante oggi
votare e ognuno voterà secondo coscienza, secondo la modalità con la quale si sente
rappresentato, che non vorrei, Presidente, che chi oggi ha in animo di sfiduciare
l’Assessore Iaria e fa parte di un gruppo cosiddetto di soggetti che non sono
assolutamente contenti della gestione dell’Assessore e del suo Assessorato, però
dall’altra parte si trovi ricattato, in termine politico, evidentemente, da chi invece dice:
“Occhio, perché se mi mette in discussione Iaria, la Ferrero non fa più la
Vicepresidente, perché poi il voto può andare come può andare”. E quindi, visto che
vorrei, da questo punto di vista, avere chiarezza su come la Maggioranza si sente, il
Consiglio si sente rappresentato dall’attuale Vicepresidente e come la Maggioranza
vorrà ragionare su come vengono utilizzate le deleghe dell’Assessore Iaria, vorrei
togliere questa possibilità di bilanciamento un po’ da vecchia politica che ho letto e che
magari è solo un’immaginazione che mi faccio io, però so esattamente che ci sono
ormai diversi animi all’interno del Movimento 5 Stelle e non vorrei, appunto, che si
usasse la permanenza di questo atto in Aula per poter continuare a non svelare tutta una
serie di posizioni politiche che ho sentito con grande onestà intellettuale da alcuni
Consiglieri, soprattutto il Consigliere Carretto, in Commissione sul tema Cavallerizza.
Visto che non sia mai che non si possa dare la possibilità al Consigliere Carretto di fare
quello che sentirà più giusto fare dal punto di vista della coerenza ideale sul tema
Cavallerizza e che non gli si può mettere: “Vuoi più bene alla Cavallerizza o all’attuale
Vicepresidente dell’Aula?”, togliamo dall’imbarazzo parte della Maggioranza e
votiamo. Io mi sono sentito di chiedere le firme ai miei colleghi, perché, essendo stato
Vicepresidente Vicario di quest’Aula, so esattamente che cosa ha voluto per me dire
fare il Vicepresidente Vicario, che rappresentavo il Consiglio Comunale e non il Popolo
della Libertà, che allora era il Gruppo Consiliare del quale facevo parte. Ho cercato di
farlo per cinque anni del mio mandato, a volte dovendo non intervenire in momenti
anche pubblici, proprio perché quella carica secondo me aveva maggior valore rispetto
magari a un dibattito politico, che lasciavo fare convintamente dai miei colleghi del mio
Gruppo, per cui ho pensato che fosse giusto sottoporre all’Aula questo tipo di atto, dal
punto di vista istituzionale. Dal punto di vista politico, invece, non vedo l’ora che venga
votato, si tolga questo alibi a chi invece vuole sul tema delle politiche urbanistiche
intervenire, così non avranno il problema, almeno coloro che non sono d’accordo su
come si sta gestendo parte della politica urbanistica, in particolare la Cavallerizza, il
problema di avere una collega sotto scacco e quindi gli animi, le anime belle e gli animi
che vogliono politicamente esporsi, lo potranno fare con maggior tranquillità, senza, da
questo punto di vista, il problema di mettere in discussione il ruolo di una collega.
Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. È con un po’ di dolore, onestamente, che mi accingo ad intervenire
oggi in Aula, perché avrei certamente gradito evitare di farlo attraverso un gesto
simbolico che mi sarei aspettato, dal punto di vista politico, da parte della
Vicepresidente Ferrero, che, resasi conto, nell’oggetto specifico che ha generato questa
deliberazione, di aver travisato completamente il ruolo istituzionale, ha pubblicamente
chiesto scusa; le è mancato l’ultimo pezzo, che era quello di arrivare dimissionaria in
Consiglio Comunale ed eventualmente vedersi respingere le dimissioni, proprio
nell’ottica di dare un segnale forte e tangibile di aver capito l’errore. E non mi stupisce,
a differenza di molti, il fatto che come un sol uomo, diciamo così, il Movimento 5 Stelle
difenda oggi la sua Vicepresidente. Dico “la sua” e me ne dolgo anche qua, perché
oggettivamente lo diceva bene il Consigliere Magliano e prima del Consigliere
Magliano l’hanno…, il ruolo di Presidente del Consiglio, di Vicepresidente dell’Ufficio
di Presidenza lo hanno svolto in maniera veramente super partes tanti altri colleghi, ma
mai come in questa vicenda e mai come in questo mandato abbiamo visto un totale
disprezzo del senso istituzionale, come quello che è stato esercitato da questo mandato
del Movimento 5 Stelle e nella fattispecie dalla collega. Collega che peraltro
rappresenta pienamente l’opinione prevalente del Movimento 5 Stelle. È salita alle
cronache per la famosa vicenda dei frutteti da piantare nella Città di Torino e poi
ulteriormente ha sviluppato la sua autorevolezza parlandoci del suo modello olimpico,
in prima linea per le battaglie No TAV, una collega che ha definito i centri sociali
necessari come gli ospedali. Quindi diciamo che l’antologia... cito questi quattro, ma
potrebbero… E quindi è esattamente quello che siete voi, colleghi 5 Stelle, cioè quindi
io lo capisco anche che simbolicamente vi raduniate intorno alla collega Ferrero, perché
correttamente rappresenta esattamente il vostro concetto di città, una città con i frutteti,
ben venga, eh, attenzione bene, una città che vede i centri sociali e le occupazioni
necessari come gli ospedali, a tacere dei danni che avete fatto sul tema della perdita
delle Olimpiadi, che sono andate a Milano e Cortina. Il problema di fondo però qui non
è di carattere politico, ma è di carattere istituzionale, perché l’atto io l’ho firmato, l’atto
predisposto dal collega Magliano, perché effettivamente l’episodio è di una gravità
istituzionale esagerata. Lo ricordo perché qui tutti hanno la memoria un pochino corta:
la nostra Sindaca Appendino, non in quanto esponente del Movimento 5 Stelle, ma in
quanto Sindaco della Città di Torino, a un tavolo convocato in Prefettura col Prefetto
per una sorta di negoziazione con gli occupanti della Cavallerizza…, tra l’altro io, non
so se si ricorda, Sindaca, io le feci i miei complimenti per l’astuzia che avete dimostrato
lei e il Prefetto nel, fondamentalmente, far firmare un pezzo di carta, il famoso
Protocollo, evitare lo sgombero forzato e poi chiudere e di fatto poi dieci giorni dopo far
approvare in Giunta la presa d’atto del Masterplan del Piano Unitario di
Riqualificazione in un grande capolavoro tattico, di cui le do atto. È riuscita a
sgomberare la Cavallerizza con grande astuzia. Quindi io le riconosco, in questo senso,
una discreta capacità, anzi, una capacità tattica politica non indifferente. Quindi noi le
rendiamo grazie e di aver sgomberato la Cavallerizza e le rendiamo grazie anche di aver
approvato il 30 di dicembre il Piano Unitario di Riqualificazione a firma dell’Assessore
Iaria, che, come abbiamo avuto modo di dire, è un Piano che, essendo attuativo delle
delibere di Giunta del 2012 e 2013 mai modificate, è un Piano Unitario di
Riqualificazione pienamente coerente con quella che era la nostra visione di
riqualificazione della Cavallerizza. E quindi non possiamo far altro che, sotto questo
profilo di merito, essere d’accordo, questa volta, con quanto avete fatto, nello sgombero
e nell’approvazione del Piano di Riqualificazione della Cavallerizza. Il punto qui è un
altro, e mi rivolgo, mi dispiace farlo direttamente, però, stante il fatto che queste sono le
modalità con cui si è deciso di discutere pubblicamente, e mi tocca farlo direttamente
alla collega Ferrero, sta nel non aver capito che il ruolo di Vicepresidente del Consiglio
Comunale ha tanti onori: la fascia, le foto, il record di matrimoni, le presenze, i discorsi,
tutte le cose che la Consigliera Ferrero ci dispensa sui suoi profili social e in tutta la
città, diciamo così, con un tasso di presenzialismo piuttosto rilevante, di cui peraltro le
diciamo anche grazie, perché effettivamente poi lei, davvero, più parla e più rende
chiaro qual è l’assetto generale dell’Amministrazione Comunale. Il tema è che però ha
anche degli oneri, Vicepresidente Ferrero, e tra gli oneri ci sono quelli di rappresentare
la Sala Rossa nella sua interezza. Ed è evidente che, nell’ambito di un tavolo di
trattativa in cui si siede il Sindaco per cercare un accordo con degli occupanti abusivi di
una parte di un immobile comunale, vedere lei, Vicepresidente Ferrero, seduta al tavolo
dalla parte degli occupanti, cioè lei ha due strade: si dimette da Consigliera Comunale,
da Vicepresidente, e fa tutto quello che vuole. Non può dimetterla l’Appendino, invece
Montanari l’ha dimesso lei, quindi Montanari è anche titolato per certi versi a
partecipare a tutti i tavoli che vuole. Ma Montanari è Montanari, è stato giubilato
dall’Appendino, ci può stare, il giorno dopo è un libero cittadino, non ha ruoli
istituzionali, non rappresenta più la Città e quindi conseguentemente vada a tutti i tavoli
che vuole. Lei no, Vicepresidente Ferrero! Lei è la rappresentante non della sua forza
politica o delle sue idee, è la Vicepresidente del Consiglio Comunale e forse il livello di
polemiche che abbiamo in qualche modo innescato - non ce ne voglia, veramente, mi
creda, nulla di personale, è una questione istituzionale e di ruolo - l’avrà indotta a
chiedere scusa. Il problema è che noi delle sue scuse non ce ne facciamo niente. Se poi
queste scuse, invece che rivolgerle a noi, che siamo i Consiglieri Comunali, le rivolge
ad Appendino, e allora, cioè, qualche piccolo problema di comprensione e di linguaggio
ce l’abbiamo. Ed è questa la ragione per cui, come Gruppo del Partito Democratico,
abbiamo sottoscritto l’atto proposto, perché ci saremmo aspettati, primo, che uno può
anche sbagliare, cioè, voglio dire, poi lei ha fatto un errore, ha chiesto scusa alla
Sindaca. Lei doveva chiedere scusa al Consiglio Comunale, non alla Sindaca, primo.
Secondo: faccia il gesto, si dimetta, arrivi dimissionaria. Guardi che i suoi colleghi, che
le vogliono tanto bene, mi creda, e che sono qui a difenderla come un sol uomo, le
avrebbero respinte quelle dimissioni. Se invece lei pensa di far finta di niente, di far
passare la nottata e continuare a rimanere dove è seduta, costringe noi a sottoscrivere e
poi anche, purtroppo in maniera forse..., a me, guardi, mi dispiace davvero dirle le cose
che le ho detto, è antipatico dirle queste cose. Per tutti questi motivi noi, sperando che
anche, a valle di questo dibattito lei rifletta e concluda lei questo dibattito annunciando
le sue dimissioni e quindi rendendo inutile la votazione di questa deliberazione. Io la
invito caldamente a valutare questa ipotesi, Vicepresidente Ferrero, che lei sia l’ultima a
parlare in questa seduta di Consiglio, che è piuttosto antipatica, e affermi di volersi
dimettere e poi vedremo. E poi il suo Gruppo Consiliare io sono certo che le rinnoverà a
scrutinio segreto nuovamente la fiducia. Sarebbe un bel gesto di rispetto, farebbe
certamente capire a tutta la città, a chi guarda queste cose, che lei ha capito di aver
sbagliato e siamo certi che la prossima volta che andrà con la fascia tricolore che ha il
logo della Città di Torino a rappresentare tutti noi, lo farà anche con il nostro mandato e
quindi conseguentemente con una maggiore autorevolezza.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Napoli.

NAPOLI Osvaldo
Grazie, Presidente. Sarò velocissimo, e mi rivolgo al Consigliere Ferrero ma
automaticamente a tutti voi e al Sindaco, ma scusate vi rendete conto che quasi quasi
siamo di più noi di voi? Fate soltanto attenzione, chiedo scusa, vedo subito che avete...
io lo faccio anche in maniera ironica, se mi permettete, rivolgendomi al Consigliere
Ferrero, di fare attenzione perché se c’è un piccolo spostamento succede il finimondo, e
se succede il finimondo non c’è più nessuno di noi qua, e voi lo sapete questo. Ve l’ho
già ripetuto tante volte, guardate che voi siete lì perché il Sindaco è stato eletto Sindaco,
è quella che ha preso più voti; per voi qualcuno ha preso di più e qualcuno ha preso di
meno, ma il merito - con tutto il rispetto bianco rosso e verde che c’è di colore - ma se
andate avanti così, e ci contavo, ci contiamo, da questa parte siamo quasi di più. Allora
io vengo a dire, e mi rivolgo al Consigliere Ferrero: Consigliere, usi il buonsenso, costa
poco, costa poco, al limite costa poco chiedere consiglio, perché ormai è ripetitivo
questo fatto, si ripete in continuazione, quando invece è sufficiente chiedere a qualcuno
che è dal lato istituzionale, ma anche dei funzionari, lasci stare la politica, vada a
chiedere a qualcuno del lato istituzionale, dei dirigenti e i funzionari, le sanno dare il
consiglio giusto dicendo: “Stai al tuo posto, non andare lì”, mentre invece lei in molti
casi, ripetutamente, continua ad andare su questa strada. Allora vede, io credo che alla
fine il comportamento istituzionale, che l’ho già ripetuto da tanto tempo, è una cosa ben
diversa dalla politica, son due cose completamente diverse che si dividono, hanno due
cose diverse completamente, e aggiungo anche, vede, quando qualcuno prima ha detto,
mi pare il collega Lo Russo, “Tanti matrimoni”, scusate se faccio la battuta anche qua,
l’ho già fatta una volta sulla carta di identità, guardate che sposare tante gente non è
detto che questi poi vi votano eh, cioè quindi guardate sono cambiati anche lì i tempi,
una volta c’era la corsa a sposare perché poi tu pensavi che sposando questa parte qua ti
desse poi il consenso, è finita anche quell’epoca perché se Dio vuole la cultura è salita, è
cresciuta e non è più determinante lo sposare con la fascia tricolore; come - attenzione -
qualche volta l’utilizzo della fascia tricolore in maniera non corretta, io lo ritengo, per
esempio nel cortei No TAV, lo ritengo fuori luogo perché per me nulla ha a che fare con
la rappresentanza istituzionale, si può essere in disaccordo, ed è giusto anche esserlo, no
si può essere in disaccordo e può anche esserlo, ma portare la fascia tricolore dove vi è
una decisione da parte dello Stato centrale, la fascia tricolore io dico che nei cortei No
TAV non si può portare, poi nessuno vi dice niente e va bene lo stesso, non cambia
nulla, però, detto questo, io dico: Consigliere Ferrero faccia attenzione, io non sono di
quelli che, dico, è ovvio che l’Opposizione le chiede le dimissioni, è naturale perché il
fatto che lei ha compiuto è un fatto estremamente negativo ed estremamente brutto nei
rapporti, ripeto, istituzione e partito e le sue idee, sono cose diverse, non ci caschi più
per piacere, perché sennò la cosa, ripeto, lei ormai è ripetitiva, la smetta di ripetere,
probabilmente lei non ha mai ripetuto un anno scolastico, smetta di ripetere anche in
quest’occasione errori istituzionali come ha continuato e continua a fare. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliere Carretta, cinque minuti.

CARRETTA Domenico
Grazie, Presidente. Allora, può darsi anche adesso la Consigliera ci stupirà, come fa
sempre, in senso negativo e quindi si dimetterà da un ruolo che sta esercitando non
sicuramente al meglio, o almeno secondo quelli che sono i dettami che dovrebbero
arrivarle. Però, vede, se oggi invece saranno respinte le sue dimissioni, questo patto, se
non ci sarà seguito alle dimissioni che vengono richieste, sarà solo perché alcuni
Consiglieri della Maggioranza e della Minoranza che sono stanchi dei suoi
comportamenti, stanchi del ridicolo a cui ci sottopone tutti i giorni, per mantenere dei
numeri, che ormai sono risicati, saranno costretti a respingere delle dimissioni in cui, mi
creda, quest’atto se si fosse votato a scrutinio segreto lei era già sui banchi a fare la
guerrigliera Consigliera di Maggioranza. Però vede, a noi non è che stupisce il fatto che
lei vada a fare i suoi show con Montanari o altro, non ci stupisce proprio, noi lei
l’abbiamo già misurata quando ha fatto la Presidente delle Pari Opportunità, ed eravamo
già scandalizzati istituzionalmente nel vederla ricoprire quel ruolo in maniera così...
diciamo leggero, quindi il fatto che una débâcle, mi permetta il termine,
comportamentale avrebbe avuto solo un apice maggiore rispetto a quello che è il ruolo
che adesso sta ricoprendo, ecco a noi la cosa non sorprende, sorprende per esempio che
invece le dimissioni, la richiesta di dimissioni non sia arrivata dai banchi della
Maggioranza o dal Presidente del Consiglio, questo sì, ci sorprende, perché da domani
lei continuerà, Consigliera, continuerà a fare il suo show, continuerà la sua promozione
degli sforzi editoriali tra gli uffici del Consiglio Comunale, continuerà a fare delle cose
che noi onestamente in 50 anni non abbiamo mai visto. Lei continuerà e godrà
dell’immunità di un Gruppo che ormai si regge con l’elastico, un Gruppo che sa
benissimo che il suo voto diventa fondamentale, Consigliera Ferrero, lei è la
ventunesima; ci dovesse essere una ripicca nei suoi confronti sacrosanta, sacrosanta, per
tutte le cose che combina, tutta la Maggioranza andrebbe a casa, e allora io capisco che
la Sindaca Appendino non potrà mai pubblicamente scagliarsi contro a questo numero,
perché lei è un numero in questo momento Consigliera Ferrero, non pensi di scamparla
per valore e per la qualità dei discorsi o del contributo politico che sta portando in Sala
Rossa. Lei se la scampa, lei si salva da questa gogna, che forse era meglio evitare, solo
perché lei è un numero e lei ricatterà costantemente questa Maggioranza se casomai
dovesse esserci un voto contrario rispetto a quello che è un ruolo che lei abusivamente
sta ricoprendo. Quindi tolga dall’imbarazzo tutta la Sala Rossa, tolga dall’imbarazzo i
Consiglieri della Maggioranza che avrebbero voluto votarle contro, tolga dall’imbarazzo
la Sindaca, il Presidente del Consiglio, la Giunta, la città e si dimetta, e continui a fare le
sue sacrosante battaglie sui frutteti ed altro dai banchi della Maggioranza.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Morano.

MORANO Alberto
Pochi secondi. Vicepresidente Ferrero, lei non ha dimostrato in questa vicenda rispetto
del senso istituzionale, però io mi auguro che nell’intervento di chiusura lei chieda
scusa alla città per aver mancato di sensibilità istituzionale, e quantomeno abbia il buon
gusto di non partecipare al voto sulla sua revoca. Io non so se il Regolamento del
Consiglio Comunale lo legittimi o no, ma il buonsenso e il buon gusto consigliano che
lei si astenga dal voto.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
Grazie. Mah, anch’io faccio una constatazione e rubo poco tempo. Mi sembra che la
Consigliera Ferrero sia un po’ afflitta da questa bulimia di presenzialismo che l’abbia
portata a non cogliere bene quella che è stata una sua scelta, cioè di rappresentare in
Consiglio Comunale sedendo sullo scranno che appunto ricopre, la Vicepresidenza, e
scegliere in quel momento che veniva meno il ruolo più prettamente da Consigliera e
quindi più prettamente schierato proprio perché viene, invece, ad aver maggior peso un
ruolo istituzionale diverso che deve rappresentare quella che è la città nella sua
interezza. Ora, la cosa che io ho trovato più grave, a suo tempo, fu la giustificazione che
la Consigliera portò che riportava appunto il fatto di aver partecipato in quella riunione
in qualità di semplice cittadina. Eh no, perché purtroppo quando uno poi ricopre questi
ruoli e sceglie di ricoprirli perché questa è stata una sua precisa scelta, perché
sicuramente i compagni della sua Maggioranza le hanno dato il voto in quanto lei ha
manifestato la volontà di poter partecipare a quella candidatura. Allora, quando uno fa
questo tipo di scelte accetta che dovrà ridimensionare il ruolo politico, in alcune
circostanze, proprio perché si mette a servizio dell’istituzione ricoprendo un ruolo
diverso; questo credo sia l’errore fondamentale di cui lei però non ci ha fornito una
scusa, come dico, allargata in quanto al Consiglio lei deve riportare questo tipo di
giustificazione e questo tipo di scusante. Quindi io credo che noi come Minoranza ci
siamo trovati, io ho sottoscritto quest’atto proprio per segnare dei paletti che devono
ben definire quello che è il perimetro dell’operato di chi ricopre questo ruolo, di chi si
siede da quella parte della Sala e non dalla parte dei banchi dei Consiglieri proprio
perché è giusto richiamare all’attenzione e al fatto che ci sia bisogno di delineare bene
quelle che sono le funzioni di ciascuno. Tralascio poi il fatto che invece come immagine
della Città non è il massimo, questo non ha a che vedere solo col ruolo della
Vicepresidente Ferrero, il fatto di vedere in un tavolo così importante, ma quello in
Prefettura su cui si discute di un tema della Cavallerizza che da tre anni e mezzo occupa
il dibattito consiliare in cui la Sindaca si trova di fronte il suo ex Assessore, che fino a
pochi mesi prima era quello che, di fatto, teneva le fila di quel tavolo, insieme a una
Vicepresidente del Consiglio e a un Consigliere Comunale, questo ha un che di surreale
un pochettino, perché, di fatto, ci si trova appunto a rappresentare una parte del
Consiglio presente e passato all’interno di quello stesso tavolo e forse come immagine
di coerenza da parte dell’Amministrazione non è proprio il massimo che possiamo dare,
ma questo fa parte di un altro tipo di discorso, fa parte di una coerenza che forse è
giusto invocare ma ahimè non possiamo pretendere dalla Maggioranza che in questo
momento sta governando.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie. Prego, Capogruppo Sganga.

SGANGA Valentina
Grazie, Presidente. In realtà sarà brevissima anche perché mi è sembrato che il livello
del dibattito fosse piuttosto basso. Solo due precisazioni: la prima è diretta al
Consigliere Magliano, ecco, qui nessuno è sotto ricatto, sia chiaro che qui nessuno è
sotto ricatto, a me fa piacere che abbia portato in discussione questa delibera anche
perché probabilmente sarà dispiaciuto che la Consigliera Ferrero a differenza di altri
magari non accetta i suoi inviti in pizzeria, ecco, probabilmente è quello il motivo.
(INTERVENTI FUORI MICROFONO). Benissimo, meglio così, li scegliete bene,
benissimo. La seconda precisazione è che rinnovo, a nome della Maggioranza, la fiducia
alla Vicepresidente Ferrero. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliera Grippo.

GRIPPO Maria Grazia
Grazie, Presidente. Non ho la pretesa di alzare il livello del dibattito perché certamente
ci è riuscita la collega citando un episodio in pizzeria che io non ho francamente
compreso; quel che mi dispiace, Presidente, è che non ci si ponga in alcun modo il
problema che pressoché tutta la Minoranza non si senta più rappresentata dalla persona
che oggi è al centro del dibattito, e invece dovrebbe essere preoccupazione della forza di
Maggioranza se essa avesse in un qualche modo il senso istituzionale, non ce l’ha,
dimostra di non averlo. Io non lo so se non sono bastate le lamentele che ricordava il
collega Carretta proprio sullo stesso tema, sull’incapacità di scindere il sentimento
politico da quelli che sono i doveri di carattere istituzionale già quando la collega
ricopriva il ruolo di Presidente delle Pari Opportunità. Io che ne sono stata la
Vicepresidente, ho lasciato per disperazione e per stanchezza quel ruolo perché mi sono
resa conto che la prevaricazione e lo scarso senso istituzionale erano reiterate a tal punto
che non c’era elemento di ritorno. Ora, sapendo che qui i numeri, ovviamente, fanno la
differenza e lo si sa bene, ribadisco, mi chiedo come nell’interesse dell’istituzione non
ci si ponga in alcun modo il problema, lo ripeto, che la Minoranza pressoché per intero
da questa persona non si senta più rappresentata, che aveva già espresso - la Minoranza
- delle riserve quando ci sono state le elezioni, cosa che mi risulta non essere così
comune, abbiamo atteso di andare ad una verifica per vedere se il, come dire, gli avvisi,
le raccomandazioni che erano giunte da questi banchi sarebbero state prese in un
qualche modo in considerazione, i risultati sono questi. Io questo vorrei lasciare agli
atti, Presidente, perché c’è un momento in cui ci si chiede, a parte le lezioni che ci
vengono date ormai urbi et orbi dai banchi della Maggioranza, ci si chiede se ci si
preoccupi in un qualche modo che il livello di rappresentanza sia garantito e sia
garantito per tutti, altrimenti è solo un’occupazione di posti, ma si abbia la bontà di
dirlo, Presidente, si abbia la bontà di dirlo con chiarezza invece di alzarsi in piedi e
misurare il livello del dibattito.
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