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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 13 Gennaio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 17

Comunicazioni del Consigliere Petrarulo su "Saluto all'Aula".
Interventi
PETRARULO Raffaele
Buongiorno a tutti. Buongiorno, Sindaco. Buongiorno a tutti i Consiglieri, Assessori,
giornalisti, a tutti. Beh, si ritorna in Consiglio Comunale, dovevo tornare a luglio,
dovevo tornare, purtroppo torniamo oggi. Che dire, sarò molto breve perché non ho
voglia oggi di intervenire sui meriti, perché i meriti li vedremo strada facendo, anche
perché parlare troppo oggi, la Città ha bisogno di fatti. Però bisogna fare un piccolo
preambolo, anche perché per sapere come mai Petrarulo oggi è qui, perché nel 2016,
come avete visto anche nella surroga, entro come Roberto Rosso Sindaco, quindi come
candidato Presidente della Sezione 6, dove ero Consigliere dimissionario, naturalmente,
già dimesso, come secondo primo escluso dalla lista Roberto Rosso Sindaco, perché ero
nella Lista Civica Roberto Rosso Sindaco? Perché ero nella Lista Civica che andava
contro quelli che prima avevano governato, naturalmente, la Città di Torino. Non me ne
voglia qualcuno, perché io sono partito nel 2001…, sono partito nel 2001 con “Di Pietro
- Italia dei Valori”, con un obiettivo che era sempre quello: sicurezza e legalità. L’ho
portato ovunque, lo porterò ancora oggi con i partiti che mi rappresenteranno e me lo
faranno fare, perché io non ho padroni, questo è certo. E quando…, perché nel 2014
parte tutto questo già un po’ prima, abbiamo fatto una petizione, Presidente, sulla
sicurezza e legalità sulla Barriera di Milano, che, come lei ben sa, che lei ci vive anche,
è in una situazione penosa, era penosa, c’era la delinquenza, oltre (incomprensibile)
certificate, naturalmente certificate una per una, e naturalmente quando la presentammo
al Consiglio Comunale di allora dove c’era il PD, e il Sindaco Fassino, mi fu detto, ci fu
detto a me agli altri firmatari, che cito per correttezza, che erano Genco e Barone, che
eravamo dei visionari. Siamo oggi al 13 gennaio 2020, dopo sei anni noi avevamo
ragione. Oggi Barriera veramente è stata…, ed è quello che è peggiore di tutti, la Città
anche su altre cose. Il voto, perché naturalmente qui tutti dicono: “Nessuno ha votato
Appendino al ballottaggio”. Io dico che ho votato Appendino al ballottaggio,
coscientemente, per un discorso molto semplice, perché quando l’amico Lo Russo
voleva naturalmente aiutare quelli che sono in Barriera, cosa fece il PD? Portò il suk in
Barriera in via Cimarosa e abbiano fatto anche lì la petizione contro, perché noi
avevamo la fortuna di avere dei politici molto rappresentativi a livello regionale, quindi
dall’ex Sindaco Chiamparino, dai Consigli di Circoscrizione al Presidente, altri che
sono seduti in quest’Aula, che anziché andare a migliorare quello che era un territorio a
nord, dove io abito e vivo felicemente, fece tutt’altro. Allora a quel punto le cose sono
due: o essere seri, e quindi cambiare, perché se qualcuno prima ti prende in giro, alla fin
fine bisogna cambiare. Io ho detto sempre a tutti, lo dirò perdutamente, nasco juventino
e morirò juventino, sia se la Juve vince o perde. In politica non nasco stupido per
rimanere stupido, quindi occorre fare delle scelte di campo. Sindaco Appendino, io
sinceramente lo dico, e qui arrivano non le note dolenti, le note giuste, quelle che siano,
io mi aspettavo un cambiamento per quello che era la zona nord, la zona nord che è stata
presa come "Il degrado della Città di Torino”. Io oggi l’ho detto e lo dirò in una
interpellanza che sarà una delle prime che deposito all’Assessore Lapietra, che sulla
linea 4 la vorrei con me a farsi un giro in incognito, senza video, senza nessuno, per
vedere quanti sono quelli che bippano. Lei no, Sindaco, perché è troppo riconoscibile.
Io abbastanza, l’Assessore Lapietra, se ci mettiamo un po’ camuffati, forse non ci
vedono e vedrà che quel 10% è il 90%, è il 90%. Per quello che riguarda la sicurezza,
signora Sindaca, e su questo io batterò fino alla fine, lei lo sa, piazza Montanaro lei c’è
andata, i giardini, il parco, lo sapeva, lo conosce benissimo, però oggi dopo tre anni,
quattro, e qui forse devo andare a dar ragione ad alcuni che sono in Opposizione, non
abbiamo avuto dei grandi cambiamenti nella zona nord, a parte i monopattini, a parte le
biciclette elettriche, a parte tutto quello che ha fatto. Va benissimo i monopattini, va
benissimo tutto, ma io invito anche lei, signora Sindaca, veramente, che manca ancora
un anno, un anno e mezzo, se non prima, però a dare quell’inversione di tendenza
perché al tavolo per la Sicurezza ci va lei, al Prefetto, non ci vado io, non ci va Lo
Russo, non ci va la Scanderebech o qualcun altro, ci va lei e lei sa cosa deve succedere:
le parole devono finire, occorrono i fatti. Su questo avrà, stia sicura, la mia massima
collaborazione, perché se lei riuscisse a debellare quello che non hanno fatto gli altri
prima, lei avrà sicuramente da parte mia, del partito o della lista che rappresenterò nei
prossimi giorni, sicuramente avrà quello che lei potrà avere di massimo. Ma
sicuramente le parole basta, i fatti occorrono, anche perché chiudere in bellezza in
politica, sia per chi fa il Consigliere, sia per chi fa il Sindaco, che per chi fa l’Assessore,
potrebbe essere cosa buona e giusta. E su questo, signora Sindaca, io sconti non ne farò
a nessuno. Grazie.

PETRARULO Raffaele
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). ...del Consiglio Comunale non sono io a farli,
quindi entro con la lista con cui fui eletto, naturalmente. Il Regolamento del Consiglio
Comunale lo sa anche l’amico e Capogruppo del PD, entro cinque giorni poi
formalizzerò naturalmente il Gruppo a cui andrò ad appartenere e naturalmente penso
che poi sarà quello che poi andrò a dire in quest’Aula.

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