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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Novembre 2019 ore 13,00
Paragrafo n. 9

Comunicazioni della Sindaca su "Cavallerizza Reale".
Interventi
IARIA Antonino (Assessore)
Grazie, Presidente. Faccio una piccola premessa, velocissima. Le richieste di
comunicazioni, chiaramente, chiedono come stiamo cercando di agire per affrontare un
problema annoso di questa città e riportare all’importanza che deve avere il complesso
della Cavallerizza a livello cittadino, ma direi anche nazionale, se non addirittura
europeo. Come sapete, la Cavallerizza è un bene UNESCO, quindi, oltre ad avere,
appunto, questa importanza a livello internazionale, è anche un bene su cui noi
dobbiamo avere la responsabilità di proporre degli atti concreti. Quello che noi stiamo
facendo adesso è proprio proporre un atto concreto da cui partire per impostare un
progetto culturale e artistico e risolvere dei problemi contingenti legati alla sicurezza del
complesso, proprio per fare in modo che questo percorso parta finalmente. Ed è per
questo che vorrei partire dalla nostra proposta di verbale di intesa tra la Città di Torino,
la Prefettura e una delegazione dell’Assemblea che in questi anni ha avviato una
protesta politica e anche un percorso artistico all’interno degli spazi. Vi dicevo prima, il
concetto di atto concreto per me parte dall’idea che finalmente c’è un progetto
realizzabile. Per fare in modo che ci sia un progetto realizzabile, è importante mettere
nero su bianco tutta una serie di passaggi, che nel verbale - che tra l’altro è già stato
anche pubblicato da diverse testate ed è un atto che è stato anche discusso più volte,
appunto, in vari contesti - parte dal presupposto che tutte le parti coinvolte devono agire
nel complesso, in modo che ci sia un’osservanza delle norme di legge tramite rapporti
condivisi, soprattutto, appunto, dare garanzie per quanto attiene alla sicurezza e
all’incolumità di qualsiasi soggetto che accede agli spazi. Questo verbale propone,
appunto, degli impegni formali da parte nostra, da parte di una delegazione, appunto,
rappresentativa del complesso della Cavallerizza e ha, come ho detto prima, questi punti
fondamentali. Altro punto fondamentale è definire in maniera chiara la situazione. Il
complesso immobiliare adesso ha delle condizioni manutentive particolarmente delicate
e necessita di importanti interventi finalizzati, innanzitutto la messa in sicurezza e in una
successiva fase al suo recupero complessivo. Quali sono i passi che, appunto, mettiamo
nero su bianco, che sono presenti all’interno del nostro verbale? Il primo passo è, che
noi affermiamo con fermezza, che è interesse delle parti sottoscriventi favorire un
parziale utilizzo pubblico con iniziative aperte ai cittadini e funzioni collettive, a favore
del pubblico, la cui gestione potrà essere anche ricondotta al concetto di beni comuni,
come delineato dalle leggi del Regolamento Comunale. Quindi, semplicemente, stiamo
portando in un’ottica di regolamentazione tutti i possibili utilizzi del complesso della
Cavallerizza. Per fare questo, come sapete, è in fase avanzata l’iter dell’approvazione
del Regolamento dei Beni Comuni della Città di Torino, Regolamento che consentirà di
poter portare all’utilizzazione delle parti del complesso destinate a usi collettivi. Sono
state attivate anche iniziative nei confronti del Ministero competente, e questo risponde
anche una delle domande delle interpellanze, per il reperimento delle risorse che
consentiranno di realizzare con urgenza lavori di restauro e di messa in sicurezza sul
complesso, per una compiuta valorizzazione e una pubblica fruizione dei locali stessi.
Quindi è importante risolvere un problema contingente, ma è importante anche partire
con un progetto culturale, artistico, che possa, chiaramente, portare a investimenti da
parte del Ministero dei Beni Culturali, per valorizzare al massimo il complesso. La
realizzazione degli intervenuti, di cui al punto precedente, fondamentale per garantire
l’impiego e la sicurezza degli spazi, non potrà avere svolgimento se non al momento
che quel complesso immobiliare risulti completamente libero da persone e cose. Questo
è un altro passaggio importante, il tentativo è quello di far… permettere la possibilità di
cominciare tutta una serie di lavori della messa in sicurezza, chiaramente, senza che il
complesso della Cavallerizza sia utilizzato, senza, appunto, una regolamentazione
chiara. Chi fa e cosa devono fare i soggetti che sono al tavolo con noi, insieme alla
Prefettura: per quanto riguarda la delegazione dell’assemblea, devono…, devono,
l’abbiamo proposto, per andare nell’ottica di regolamentazione, creare entro e non oltre
i sette giorni dalla sottoscrizione, un comitato di scopo o altra realtà collettiva dotata di
soggettività giuridica, rappresentativa della comunità artistica di riferimento interessata
alla futura destinazione di una porzione del complesso. Quindi questo va sempre
nell’ottica, finalmente, di avere un’interlocuzione con una realtà che ha una valenza
giuridica. Provvedere in comune accordo a liberare l’intero complesso dalle persone e
cose, più precisamente, entro la data del 12 novembre, perché questo è il verbale della
settimana scorsa, quindi questa data potrebbe anche essere modificata, sempre di
concerto tra le parti, per l’allontanamento delle persone che vi vivono e lavorano, ed
entro il 20 novembre per il trasferimento dei beni al fine di consentire la messa in
sicurezza degli spazi e l’avvio degli interventi di manutenzione del complesso. L’altro
punto è consentire la ricollocazione di eventuali beni materiali risultanti dalla
liberazione del complesso, in spazi messi a disposizione dalla Città, allo stesso scopo di
favorire l’avvio in tempi più rapidi dei già citati interventi manutentivi, sempre, ripeto,
nell’ottica di accelerazione dei progetti importanti di restauro e messa in sicurezza, ma
sempre, chiaramente, seguendo delle norme regolamentari e lo specifichiamo nel punto
dopo: “Chiaramente consentire nelle more della realizzazione degli interventi di messa
in sicurezza e di manutenzione di cui alle promesse, si ottempererà allo svolgimento
dell’attività artistica e la collocazione degli eventuali materiali che hanno trovato
riferimento nel complesso in altri spazi, mediante ricorso a strumenti di assegnazioni
informati ai regolamenti e procedure proprie della Città di Torino”. Quindi, come
dicevo, ripeto, perché è molto importante, sempre seguendo i regolamenti. “Favorire
l’approvazione, in tempi rapidi, del Regolamento sui Beni Comuni da parte del
Consiglio Comunale” ed è, chiaramente, un’intenzione politica che è già stata più volte
espressa e si sta, chiaramente, arrivando alla conclusione. “Coinvolgere il soggetto di
cui al punto 1, sulla base e in osservanza delle procedure previste dal Regolamento dei
Beni Comuni della Città di Torino, nelle decisioni relative alla persona del complesso
immobiliare, che già in questa sede viene individuata nell’area Sala delle Guardie, come
indicato nell’allegato A e che il medesimo spazio, verrà reso disponibile non appena
ultimati i lavori di messa in sicurezza, nell’ottica di assicurare la continuità
dell’esperienza artistica e culturale già avviata. Tali lavori di messa in sicurezza avranno
luogo compatibilmente con il quadro normativo vigente. “Incrementare la proprietà
pubblica, massimizzare l’utilizzo pubblico delle porzioni monumentali della
Cavallerizza Reale”. Nel percorso, quindi, del nuovo progetto artistico è fondamentale
ampliare la proprietà pubblica al servizio della città e “Attivare ogni possibile percorso
per individuare soluzioni abitative a favore delle persone in condizioni di disagio,
utilizzando gli strumenti delle politiche sociali e abitative della Città di Torino”, attività
che il nostro servizio Welfare fa costantemente e quindi non è un’attività che nasce per
questo preciso scopo, legato, semplicemente, al discorso Cavallerizza, ma è un’attività
che, chiaramente, come ho detto prima, il servizio Welfare, il servizio Casa del Comune
di Torino, avvia per tutta una serie di percorsi già perfezionati. “Individuare spazi idonei
a garantire continuità delle manifestazioni di particolare rilevanza”. In particolare si fa
riferimento alla manifestazione HERE. Quindi anche su questo tema, la Città ha aperto
un dialogo costruttivo per fare in modo che la manifestazione che, tra l’altro, in questi
anni ha avuto grande rilevanza, sia cittadina, ma anche al di fuori della nostre mura, per
quanto riguarda una proposta artistica di importanza notevole. Noi, come Città, ci
impegniamo a non far perdere la possibilità di continuare questo percorso interessante.
“Favorire nelle more dei lavori di risistemazione della Sala delle Guardie, l’utilizzo
temporaneo con cadenza mensile di spazi di prossimità per lo svolgimento dell’attività
assembleare previa comunicazione”. Anche questo è un altro impegno importante, noi
ci impegniamo a far proseguire il dibattito che, sotto forma di assemblea, è stato portato
avanti in questi anni, trovando degli spazi, appunto, adatti e regolamentati, per
continuare questo percorso. “La Prefettura svolgerà il costante (parola incomprensibile)
monitoraggio sullo svolgimento del percorso, così concordato attraverso periodiche
riunioni con i sottoscrittori del presente verbale, a garanzia di quanto convenuto, al fine
di tutelare la pubblica incolumità e di favorire lo sviluppo e la coesione sociale del
territorio”. Come dicevo prima, è un percorso complesso, ma parte, finalmente, da una
proposta concreta di realizzazione di un processo di risanamento del bene, dal punto di
vista della sicurezza, ma più che altro parte, anche, una nuova proposta progettuale,
culturale e artistica, che investirà tutti gli attori interessati. Grazie.

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