Interventi |
IARIA Antonino (Assessore) Grazie, Presidente. Faccio una piccola premessa, velocissima. Le richieste di comunicazioni, chiaramente, chiedono come stiamo cercando di agire per affrontare un problema annoso di questa città e riportare all’importanza che deve avere il complesso della Cavallerizza a livello cittadino, ma direi anche nazionale, se non addirittura europeo. Come sapete, la Cavallerizza è un bene UNESCO, quindi, oltre ad avere, appunto, questa importanza a livello internazionale, è anche un bene su cui noi dobbiamo avere la responsabilità di proporre degli atti concreti. Quello che noi stiamo facendo adesso è proprio proporre un atto concreto da cui partire per impostare un progetto culturale e artistico e risolvere dei problemi contingenti legati alla sicurezza del complesso, proprio per fare in modo che questo percorso parta finalmente. Ed è per questo che vorrei partire dalla nostra proposta di verbale di intesa tra la Città di Torino, la Prefettura e una delegazione dell’Assemblea che in questi anni ha avviato una protesta politica e anche un percorso artistico all’interno degli spazi. Vi dicevo prima, il concetto di atto concreto per me parte dall’idea che finalmente c’è un progetto realizzabile. Per fare in modo che ci sia un progetto realizzabile, è importante mettere nero su bianco tutta una serie di passaggi, che nel verbale - che tra l’altro è già stato anche pubblicato da diverse testate ed è un atto che è stato anche discusso più volte, appunto, in vari contesti - parte dal presupposto che tutte le parti coinvolte devono agire nel complesso, in modo che ci sia un’osservanza delle norme di legge tramite rapporti condivisi, soprattutto, appunto, dare garanzie per quanto attiene alla sicurezza e all’incolumità di qualsiasi soggetto che accede agli spazi. Questo verbale propone, appunto, degli impegni formali da parte nostra, da parte di una delegazione, appunto, rappresentativa del complesso della Cavallerizza e ha, come ho detto prima, questi punti fondamentali. Altro punto fondamentale è definire in maniera chiara la situazione. Il complesso immobiliare adesso ha delle condizioni manutentive particolarmente delicate e necessita di importanti interventi finalizzati, innanzitutto la messa in sicurezza e in una successiva fase al suo recupero complessivo. Quali sono i passi che, appunto, mettiamo nero su bianco, che sono presenti all’interno del nostro verbale? Il primo passo è, che noi affermiamo con fermezza, che è interesse delle parti sottoscriventi favorire un parziale utilizzo pubblico con iniziative aperte ai cittadini e funzioni collettive, a favore del pubblico, la cui gestione potrà essere anche ricondotta al concetto di beni comuni, come delineato dalle leggi del Regolamento Comunale. Quindi, semplicemente, stiamo portando in un’ottica di regolamentazione tutti i possibili utilizzi del complesso della Cavallerizza. Per fare questo, come sapete, è in fase avanzata l’iter dell’approvazione del Regolamento dei Beni Comuni della Città di Torino, Regolamento che consentirà di poter portare all’utilizzazione delle parti del complesso destinate a usi collettivi. Sono state attivate anche iniziative nei confronti del Ministero competente, e questo risponde anche una delle domande delle interpellanze, per il reperimento delle risorse che consentiranno di realizzare con urgenza lavori di restauro e di messa in sicurezza sul complesso, per una compiuta valorizzazione e una pubblica fruizione dei locali stessi. Quindi è importante risolvere un problema contingente, ma è importante anche partire con un progetto culturale, artistico, che possa, chiaramente, portare a investimenti da parte del Ministero dei Beni Culturali, per valorizzare al massimo il complesso. La realizzazione degli intervenuti, di cui al punto precedente, fondamentale per garantire l’impiego e la sicurezza degli spazi, non potrà avere svolgimento se non al momento che quel complesso immobiliare risulti completamente libero da persone e cose. Questo è un altro passaggio importante, il tentativo è quello di far… permettere la possibilità di cominciare tutta una serie di lavori della messa in sicurezza, chiaramente, senza che il complesso della Cavallerizza sia utilizzato, senza, appunto, una regolamentazione chiara. Chi fa e cosa devono fare i soggetti che sono al tavolo con noi, insieme alla Prefettura: per quanto riguarda la delegazione dell’assemblea, devono…, devono, l’abbiamo proposto, per andare nell’ottica di regolamentazione, creare entro e non oltre i sette giorni dalla sottoscrizione, un comitato di scopo o altra realtà collettiva dotata di soggettività giuridica, rappresentativa della comunità artistica di riferimento interessata alla futura destinazione di una porzione del complesso. Quindi questo va sempre nell’ottica, finalmente, di avere un’interlocuzione con una realtà che ha una valenza giuridica. Provvedere in comune accordo a liberare l’intero complesso dalle persone e cose, più precisamente, entro la data del 12 novembre, perché questo è il verbale della settimana scorsa, quindi questa data potrebbe anche essere modificata, sempre di concerto tra le parti, per l’allontanamento delle persone che vi vivono e lavorano, ed entro il 20 novembre per il trasferimento dei beni al fine di consentire la messa in sicurezza degli spazi e l’avvio degli interventi di manutenzione del complesso. L’altro punto è consentire la ricollocazione di eventuali beni materiali risultanti dalla liberazione del complesso, in spazi messi a disposizione dalla Città, allo stesso scopo di favorire l’avvio in tempi più rapidi dei già citati interventi manutentivi, sempre, ripeto, nell’ottica di accelerazione dei progetti importanti di restauro e messa in sicurezza, ma sempre, chiaramente, seguendo delle norme regolamentari e lo specifichiamo nel punto dopo: “Chiaramente consentire nelle more della realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e di manutenzione di cui alle promesse, si ottempererà allo svolgimento dell’attività artistica e la collocazione degli eventuali materiali che hanno trovato riferimento nel complesso in altri spazi, mediante ricorso a strumenti di assegnazioni informati ai regolamenti e procedure proprie della Città di Torino”. Quindi, come dicevo, ripeto, perché è molto importante, sempre seguendo i regolamenti. “Favorire l’approvazione, in tempi rapidi, del Regolamento sui Beni Comuni da parte del Consiglio Comunale” ed è, chiaramente, un’intenzione politica che è già stata più volte espressa e si sta, chiaramente, arrivando alla conclusione. “Coinvolgere il soggetto di cui al punto 1, sulla base e in osservanza delle procedure previste dal Regolamento dei Beni Comuni della Città di Torino, nelle decisioni relative alla persona del complesso immobiliare, che già in questa sede viene individuata nell’area Sala delle Guardie, come indicato nell’allegato A e che il medesimo spazio, verrà reso disponibile non appena ultimati i lavori di messa in sicurezza, nell’ottica di assicurare la continuità dell’esperienza artistica e culturale già avviata. Tali lavori di messa in sicurezza avranno luogo compatibilmente con il quadro normativo vigente. “Incrementare la proprietà pubblica, massimizzare l’utilizzo pubblico delle porzioni monumentali della Cavallerizza Reale”. Nel percorso, quindi, del nuovo progetto artistico è fondamentale ampliare la proprietà pubblica al servizio della città e “Attivare ogni possibile percorso per individuare soluzioni abitative a favore delle persone in condizioni di disagio, utilizzando gli strumenti delle politiche sociali e abitative della Città di Torino”, attività che il nostro servizio Welfare fa costantemente e quindi non è un’attività che nasce per questo preciso scopo, legato, semplicemente, al discorso Cavallerizza, ma è un’attività che, chiaramente, come ho detto prima, il servizio Welfare, il servizio Casa del Comune di Torino, avvia per tutta una serie di percorsi già perfezionati. “Individuare spazi idonei a garantire continuità delle manifestazioni di particolare rilevanza”. In particolare si fa riferimento alla manifestazione HERE. Quindi anche su questo tema, la Città ha aperto un dialogo costruttivo per fare in modo che la manifestazione che, tra l’altro, in questi anni ha avuto grande rilevanza, sia cittadina, ma anche al di fuori della nostre mura, per quanto riguarda una proposta artistica di importanza notevole. Noi, come Città, ci impegniamo a non far perdere la possibilità di continuare questo percorso interessante. “Favorire nelle more dei lavori di risistemazione della Sala delle Guardie, l’utilizzo temporaneo con cadenza mensile di spazi di prossimità per lo svolgimento dell’attività assembleare previa comunicazione”. Anche questo è un altro impegno importante, noi ci impegniamo a far proseguire il dibattito che, sotto forma di assemblea, è stato portato avanti in questi anni, trovando degli spazi, appunto, adatti e regolamentati, per continuare questo percorso. “La Prefettura svolgerà il costante (parola incomprensibile) monitoraggio sullo svolgimento del percorso, così concordato attraverso periodiche riunioni con i sottoscrittori del presente verbale, a garanzia di quanto convenuto, al fine di tutelare la pubblica incolumità e di favorire lo sviluppo e la coesione sociale del territorio”. Come dicevo prima, è un percorso complesso, ma parte, finalmente, da una proposta concreta di realizzazione di un processo di risanamento del bene, dal punto di vista della sicurezza, ma più che altro parte, anche, una nuova proposta progettuale, culturale e artistica, che investirà tutti gli attori interessati. Grazie. |