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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Novembre 2019 ore 13,00
Paragrafo n. 9

Comunicazioni della Sindaca su "Cavallerizza Reale".
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo adesso i nostri lavori con la richiesta di comunicazioni, che hanno come
oggetto: “Cavallerizza Reale”.
Sono due richieste di comunicazioni, una presentata dalla Vicecapogruppo Foglietta e
una dal Capogruppo Tresso. Siamo sulle richieste di comunicazioni. Se si segna,
Assessore Iaria. Prego.

IARIA Antonino (Assessore)
Grazie, Presidente. Faccio una piccola premessa, velocissima. Le richieste di
comunicazioni, chiaramente, chiedono come stiamo cercando di agire per affrontare un
problema annoso di questa città e riportare all’importanza che deve avere il complesso
della Cavallerizza a livello cittadino, ma direi anche nazionale, se non addirittura
europeo. Come sapete, la Cavallerizza è un bene UNESCO, quindi, oltre ad avere,
appunto, questa importanza a livello internazionale, è anche un bene su cui noi
dobbiamo avere la responsabilità di proporre degli atti concreti. Quello che noi stiamo
facendo adesso è proprio proporre un atto concreto da cui partire per impostare un
progetto culturale e artistico e risolvere dei problemi contingenti legati alla sicurezza del
complesso, proprio per fare in modo che questo percorso parta finalmente. Ed è per
questo che vorrei partire dalla nostra proposta di verbale di intesa tra la Città di Torino,
la Prefettura e una delegazione dell’Assemblea che in questi anni ha avviato una
protesta politica e anche un percorso artistico all’interno degli spazi. Vi dicevo prima, il
concetto di atto concreto per me parte dall’idea che finalmente c’è un progetto
realizzabile. Per fare in modo che ci sia un progetto realizzabile, è importante mettere
nero su bianco tutta una serie di passaggi, che nel verbale - che tra l’altro è già stato
anche pubblicato da diverse testate ed è un atto che è stato anche discusso più volte,
appunto, in vari contesti - parte dal presupposto che tutte le parti coinvolte devono agire
nel complesso, in modo che ci sia un’osservanza delle norme di legge tramite rapporti
condivisi, soprattutto, appunto, dare garanzie per quanto attiene alla sicurezza e
all’incolumità di qualsiasi soggetto che accede agli spazi. Questo verbale propone,
appunto, degli impegni formali da parte nostra, da parte di una delegazione, appunto,
rappresentativa del complesso della Cavallerizza e ha, come ho detto prima, questi punti
fondamentali. Altro punto fondamentale è definire in maniera chiara la situazione. Il
complesso immobiliare adesso ha delle condizioni manutentive particolarmente delicate
e necessita di importanti interventi finalizzati, innanzitutto la messa in sicurezza e in una
successiva fase al suo recupero complessivo. Quali sono i passi che, appunto, mettiamo
nero su bianco, che sono presenti all’interno del nostro verbale? Il primo passo è, che
noi affermiamo con fermezza, che è interesse delle parti sottoscriventi favorire un
parziale utilizzo pubblico con iniziative aperte ai cittadini e funzioni collettive, a favore
del pubblico, la cui gestione potrà essere anche ricondotta al concetto di beni comuni,
come delineato dalle leggi del Regolamento Comunale. Quindi, semplicemente, stiamo
portando in un’ottica di regolamentazione tutti i possibili utilizzi del complesso della
Cavallerizza. Per fare questo, come sapete, è in fase avanzata l’iter dell’approvazione
del Regolamento dei Beni Comuni della Città di Torino, Regolamento che consentirà di
poter portare all’utilizzazione delle parti del complesso destinate a usi collettivi. Sono
state attivate anche iniziative nei confronti del Ministero competente, e questo risponde
anche una delle domande delle interpellanze, per il reperimento delle risorse che
consentiranno di realizzare con urgenza lavori di restauro e di messa in sicurezza sul
complesso, per una compiuta valorizzazione e una pubblica fruizione dei locali stessi.
Quindi è importante risolvere un problema contingente, ma è importante anche partire
con un progetto culturale, artistico, che possa, chiaramente, portare a investimenti da
parte del Ministero dei Beni Culturali, per valorizzare al massimo il complesso. La
realizzazione degli intervenuti, di cui al punto precedente, fondamentale per garantire
l’impiego e la sicurezza degli spazi, non potrà avere svolgimento se non al momento
che quel complesso immobiliare risulti completamente libero da persone e cose. Questo
è un altro passaggio importante, il tentativo è quello di far… permettere la possibilità di
cominciare tutta una serie di lavori della messa in sicurezza, chiaramente, senza che il
complesso della Cavallerizza sia utilizzato, senza, appunto, una regolamentazione
chiara. Chi fa e cosa devono fare i soggetti che sono al tavolo con noi, insieme alla
Prefettura: per quanto riguarda la delegazione dell’assemblea, devono…, devono,
l’abbiamo proposto, per andare nell’ottica di regolamentazione, creare entro e non oltre
i sette giorni dalla sottoscrizione, un comitato di scopo o altra realtà collettiva dotata di
soggettività giuridica, rappresentativa della comunità artistica di riferimento interessata
alla futura destinazione di una porzione del complesso. Quindi questo va sempre
nell’ottica, finalmente, di avere un’interlocuzione con una realtà che ha una valenza
giuridica. Provvedere in comune accordo a liberare l’intero complesso dalle persone e
cose, più precisamente, entro la data del 12 novembre, perché questo è il verbale della
settimana scorsa, quindi questa data potrebbe anche essere modificata, sempre di
concerto tra le parti, per l’allontanamento delle persone che vi vivono e lavorano, ed
entro il 20 novembre per il trasferimento dei beni al fine di consentire la messa in
sicurezza degli spazi e l’avvio degli interventi di manutenzione del complesso. L’altro
punto è consentire la ricollocazione di eventuali beni materiali risultanti dalla
liberazione del complesso, in spazi messi a disposizione dalla Città, allo stesso scopo di
favorire l’avvio in tempi più rapidi dei già citati interventi manutentivi, sempre, ripeto,
nell’ottica di accelerazione dei progetti importanti di restauro e messa in sicurezza, ma
sempre, chiaramente, seguendo delle norme regolamentari e lo specifichiamo nel punto
dopo: “Chiaramente consentire nelle more della realizzazione degli interventi di messa
in sicurezza e di manutenzione di cui alle promesse, si ottempererà allo svolgimento
dell’attività artistica e la collocazione degli eventuali materiali che hanno trovato
riferimento nel complesso in altri spazi, mediante ricorso a strumenti di assegnazioni
informati ai regolamenti e procedure proprie della Città di Torino”. Quindi, come
dicevo, ripeto, perché è molto importante, sempre seguendo i regolamenti. “Favorire
l’approvazione, in tempi rapidi, del Regolamento sui Beni Comuni da parte del
Consiglio Comunale” ed è, chiaramente, un’intenzione politica che è già stata più volte
espressa e si sta, chiaramente, arrivando alla conclusione. “Coinvolgere il soggetto di
cui al punto 1, sulla base e in osservanza delle procedure previste dal Regolamento dei
Beni Comuni della Città di Torino, nelle decisioni relative alla persona del complesso
immobiliare, che già in questa sede viene individuata nell’area Sala delle Guardie, come
indicato nell’allegato A e che il medesimo spazio, verrà reso disponibile non appena
ultimati i lavori di messa in sicurezza, nell’ottica di assicurare la continuità
dell’esperienza artistica e culturale già avviata. Tali lavori di messa in sicurezza avranno
luogo compatibilmente con il quadro normativo vigente. “Incrementare la proprietà
pubblica, massimizzare l’utilizzo pubblico delle porzioni monumentali della
Cavallerizza Reale”. Nel percorso, quindi, del nuovo progetto artistico è fondamentale
ampliare la proprietà pubblica al servizio della città e “Attivare ogni possibile percorso
per individuare soluzioni abitative a favore delle persone in condizioni di disagio,
utilizzando gli strumenti delle politiche sociali e abitative della Città di Torino”, attività
che il nostro servizio Welfare fa costantemente e quindi non è un’attività che nasce per
questo preciso scopo, legato, semplicemente, al discorso Cavallerizza, ma è un’attività
che, chiaramente, come ho detto prima, il servizio Welfare, il servizio Casa del Comune
di Torino, avvia per tutta una serie di percorsi già perfezionati. “Individuare spazi idonei
a garantire continuità delle manifestazioni di particolare rilevanza”. In particolare si fa
riferimento alla manifestazione HERE. Quindi anche su questo tema, la Città ha aperto
un dialogo costruttivo per fare in modo che la manifestazione che, tra l’altro, in questi
anni ha avuto grande rilevanza, sia cittadina, ma anche al di fuori della nostre mura, per
quanto riguarda una proposta artistica di importanza notevole. Noi, come Città, ci
impegniamo a non far perdere la possibilità di continuare questo percorso interessante.
“Favorire nelle more dei lavori di risistemazione della Sala delle Guardie, l’utilizzo
temporaneo con cadenza mensile di spazi di prossimità per lo svolgimento dell’attività
assembleare previa comunicazione”. Anche questo è un altro impegno importante, noi
ci impegniamo a far proseguire il dibattito che, sotto forma di assemblea, è stato portato
avanti in questi anni, trovando degli spazi, appunto, adatti e regolamentati, per
continuare questo percorso. “La Prefettura svolgerà il costante (parola incomprensibile)
monitoraggio sullo svolgimento del percorso, così concordato attraverso periodiche
riunioni con i sottoscrittori del presente verbale, a garanzia di quanto convenuto, al fine
di tutelare la pubblica incolumità e di favorire lo sviluppo e la coesione sociale del
territorio”. Come dicevo prima, è un percorso complesso, ma parte, finalmente, da una
proposta concreta di realizzazione di un processo di risanamento del bene, dal punto di
vista della sicurezza, ma più che altro parte, anche, una nuova proposta progettuale,
culturale e artistica, che investirà tutti gli attori interessati. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Sindaca Appendino.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Io in realtà intervengo sulla seconda richiesta di comunicazioni,
credo fosse a nome della Consigliera Foglietta anche perché, credo che nel merito di che
cosa è accaduto al tavolo, sia tutto riassunto nella proposta di verbale d’intesa, che
verrà… di cui verrà oggi chiesta la firma, a breve, infatti, con l’Assessore Iaria per le
4.30 noi ci dovremo assentare, e cioè per quanto riguarda le persone che hanno
partecipato all’ultimo tavolo che si è tenuto in Prefettura. Come ho già avuto modo di
dire, sia durante il tavolo, sia peraltro a mezzo stampa, non ho ritenuto e non ritengo
opportuna la presenza di Consiglieri Comunali a quel tavolo, di cui peraltro non ero a
conoscenza. Non posso dire e non mi sembra opportuno dire in quest’Aula, l’elenco
delle persone che non svolgono incarichi pubblici, che erano presenti al tavolo, quindi
mi limito, evidentemente, ai due Consiglieri Comunali, cosa che, ripeto, ho detto sia
nella sede del tavolo in Prefettura, sia a mezzo stampa, sia, ribadisco, qui in Aula.
Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Capogruppo Tresso. Ricordo che è stato concordato di mantenere i
tempi come da Regolamento, quindi cinque minuti. Prego.

TRESSO Francesco
Grazie, Presidente, starò nei tempi. Ma, allora, io, dalla confusa risposta che ci ha dato
l’Assessore Iaria, mi sembra di cogliere, che fosse più preoccupato di poter dare delle
giustificazioni agli occupanti che si riconoscono nel consesso dell’Assemblea, che non a
noi, che, come Consiglio Comunale, chiediamo invece di dare delle risposte alla Città.
Lei ci ha dato tutta una serie di elementi che tendono a tranquillizzare il fatto che chi si
riconosce in quell’Assemblea, verrà poi, in possibilità di riprendere gli spazi. Credo che
il paradigma di questo dibattito politico, sia proprio quello che avete tergiversato per tre
anni e non vi siete… e avete oggi tutta la responsabilità che la situazione è giunta a
un’escalation pericolosa e le soluzioni che state trovando sono rabberciate, proprio
perché sono dettate da criteri di urgenza. Abbiamo assistito per tre anni a questo
dibattito nelle assemblee sulla Cavallerizza, io anche ho partecipato a quelle dell’ex
Vicesindaco Montanari e, senza aver visto un progetto, senza aver capito cosa davvero
la Città avesse in mente. Poi siamo al paradigma, all’assurdo, che, appunto, oggi questo
dibattito ha assunto dei toni farseschi, in cui allo stesso tavolo ci si trova la Sindaca
contrapposta a dei Consiglieri Comunali, a una Vicepresidente del Consiglio, che quindi
dovrebbe anche cogliere il ruolo istituzionale della figura che riveste, che rappresenta la
Città, non rappresenta la sua parte politica e soprattutto non è lì a fare la sua campagna
elettorale, si ritrova lo stesso Assessore che, fino a pochi mesi fa, era colui che trattava
direttamente con Cassa Depositi e Prestiti, con le banche e che quindi oggi invece, si
trova nella posizione opposta su questo tavolo e che quindi ancora una volta ci dà l’idea
di cosa questa Giunta abbia rappresentato per questa Città in questi tre anni, un’estrema
confusione di ruoli, un’estrema confusione di idee. La Sindaca ha ribadito, ancora in
questi giorni, ai giornali, ai media, che non c’è più spazio per trattare e d’altronde credo
che il tavolo con il Ministero sia stato molto chiaro, perché il Ministero ha ribadito che
per concedere i 5 milioni necessari a iniziare i lavori al maneggio, al Cortile delle
Guardie, vuole delle certezze. E, certo, rimandare ad oltranza, non è sinonimo di una
alcunché certezza. Anche le soluzioni che l’Assessore Iaria ci ha detto, di lasciare degli
spazi per essere di nuovo fruiti, liberamente, per produrre un’attività culturale, vanno
bene, possono andar bene, però che ci sia allora chiarezza su quali siano i criteri con cui
individuare coloro che possono svolgere attività liberamente a quell’interno. Perché,
vede, Assessore, ci sono altre realtà culturali, che in questa città hanno lavorato, hanno
prodotto, ma, ahimè, sono stati costretti a fittarsi i locali, a pagarsi le utenze, a lavorare
in un regime che giustamente è quello in cui ognuno produce e si autosostiene per
quello che produce. Allora non mi sembra così perequativo, che invece noi solo in nome
del fatto che c’è una preesistenza di una occupazione, senza minimamente avere degli
elementi di giudizio valoriale, su quello che è la produzione artistica, riteniamo che
questo già di per sé è un elemento che debba fare sì che possiamo continuare in quella
direzione, cioè recuperiamo il bene, lo rifunzionalizziamo e glielo diamo alle stesse
persone, ma il nome di cosa? C’è stato un confronto con anche quelli che sono gli altri
operatori culturali della Città? Se vi siete mai aperti a capire cosa sia il Piano Urbano di
Rigenerazione, confrontandosi anche con gli altri attori della cultura torinese? Avete
voluto affrontare un vero progetto che andasse verso un’idea forte, una progettualità
importante, come quel compendio richiede? L’altro errore che lei, oggi, ci ha reso
ancora evidente, ancora, semmai ce n’era bisogno, è che voi tendete a voler accelerare
l’approvazione del Regolamento sui Beni Comuni cercando di uscire dall’impasse che
vi siete creati. Ma il Regolamento dei Beni Comuni non è la Cavallerizza, è un’altra
cosa. Che il dibattito sui Beni Comuni sia ineludibile oggigiorno, siamo tutti d’accordo,
io per primo, e vorrei farlo in maniera laica, in maniera con un confronto serio, non con
un Regolamento a cui si è arrivati, secondo me, anche dopo tutto questo tempo, forse
anche di poter essere più robusto, sotto il profilo anche giuridico, ma soprattutto non
confondiamo il Regolamento dei Beni Comuni con la Cavallerizza, è una cosa diversa,
non serve a voi per poter uscire dall’impasse politico, di perdere pezzi della
Maggioranza pur di riuscire a salvaguardare qualcosa in nome di un Regolamento che
non nasce per la Cavallerizza. La Cavallerizza non è un bene comune, può esserlo,
forse, in alcune sue parti, ma non è certo nella visione di una unitarietà di quel
compendio che possiamo pensare a un bene comune, perché in primis bisogna garantire
la sostenibilità di un progetto, sostenibilità sotto un punto di vista gestionale, finanziario
e degli investimenti. Allora, se ci fosse stata un’idea a monte, lo dica lei, che peraltro è
pure Assessore all’Urbanistica, è chiaro che il Piano Urbano di Rigenerazione oggi non
può aver fatto altro…, altro non so, perché nessuno ci ha ancora reso edotti su quello
che l’architetto Magnaghi ha elaborato, ma sicuramente avrà dovuto rifarsi a quelli che
sono gli standard della spesa urbanistica previsti per il complesso della Cavallerizza. Se
c’era un’idea forte si poteva anche pensare di costruire e incardinare una variante…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

TRESSO Francesco
Che potesse andare incontro a quelle che erano le progettualità, tanto per capirci, su
alcuni temi che verranno richiamati, gli standard per il parcheggio ed altro, ma non c’è
questa idea, non c’è mai stata. Allora io, ribadisco, e vado a chiudere, è necessario
mantenere i tempi. Lei ci ha detto che entro il 12 di novembre bisogna liberare i locali.
Speriamo e vogliamo sperare che questo sarà mantenuto, perché questo è il passo
ineludibile per poter poi accedere ai finanziamenti. Ricordo che oltre i 5 milioni
promessi, sono sempre anche i vecchi milioni che erano a disposizione, credo quattro
dei Musei Reali, sia per il bastione, che per la gestione dei Giardini. Cose che sono state
poi riallocate, ma che possono essere ancora utilizzate. Manca una visione generale…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

TRESSO Francesco
Credo, di respiro, di livello forte. Vi invito, veramente, a voler avviare un dialogo con la
Città, con tutte le forme culturali della Città, per discutere questo Piano Urbano in
visione di un progetto che sia di più ampia prospettiva.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie. Prego, Capogruppo Napoli.

NAPOLI Osvaldo
Grazie, Presidente. Io debbo dire che, è ormai ripetitivo che il Sindaco debba prendere
le distanze rispetto a qualcuno della Maggioranza ed è un fatto estremamente importante
e delicato in termine politico. Se potessi darle un consiglio, le direi: “Sindaco, decida di
abbandonare questo Consiglio Comunale”. Sono convinto che molti Consiglieri
Comunali del Movimento 5 Stelle dovranno essere ricoverati, sicuramente, per una cura
immediata, perché perderebbero soltanto quel poco che hanno. La verità è che sono
oltre tre anni che viviamo in questo momento, in questo stato, come dire, di ambiguità e
lei ogni giorno di più, in questo ultimo anno e mezzo, sta prendendo le distanze dalla
sua Maggioranza. E, vedete, io ho appreso da un tweet che gli occupanti della
Cavallerizza, cioè i gentiluomini dei centri sociali, Askatasuna in modo particolare,
hanno partecipato al tavolo in Prefettura facendosi rappresentare da due e mezzo
personalità istituzionali - il mezzo intendo dire Guido Montanari, ex Vicesindaco, già
licenziato dal Sindaco Appendino, la signora Viviana Ferrero, attuale Vicepresidente del
Consiglio Comunale e il Consigliere Carretto - di cui lei ha detto prima di non essere
nemmeno a conoscenza della loro presenza in questa riunione, peggio che andar di
notte. Ad ogni persona dotata di un pizzico di buon senso cadono le braccia
nell’apprendere che, due figure e mezzo, istituzionali, sia pure in tempi diversi, si
presentano in Prefettura a rappresentare gli occupanti, gli abusivi, i violenti di uno
spazio pubblico, quando le stesse persone dovrebbero essere impegnate per accelerare lo
sgombero della Cavallerizza, da occupanti privi, come qualsiasi occupante, di qualsiasi
titolo per stare dove stanno. Si parla di un bene pubblico riconosciuto come patrimonio
dell’umanità dell’UNESCO. Il dubbio, anzi, la certezza è che la Giunta, e il Movimento
5 Stelle di Torino abbia perso completamente la testa e non rappresenti più la Torino
che ha un suo significato, ha una sua presenza forte a livello nazionale, ha una sua
presenza forte a livello internazionale. Riprendete, se posso darvi un consiglio, la testa
sul collo, perché siete ormai in un precipizio. Delle persone che rappresentano le
Istituzioni non vanno a rappresentare quei personaggi che hanno nella loro storia di
Torino una posizione, certamente, non corretta, né educata e né una presenza forte per
Torino e per la Città di Torino. È un augurio che prendo e mi auguro, ma che vedo, in
maniera pessimistica, pur essendo io un ottimista di natura, nel comportamento di molti
di voi. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Vicecapogruppo Foglietta.

FOGLIETTA Chiara
Grazie, Presidente. Io devo dire, ahimè, Assessore Iaria, che ho avuto estrema difficoltà
a capire il suo intervento, quindi se fosse possibile che poi lei, lasci all’Aula il testo che
immagino abbia letto, di modo tale che anche io ne abbia contezza insieme al resto dei
Consiglieri del mio Gruppo. Ormai, Sindaca, noi veniamo il lunedì in Aula, richiediamo
comunicazioni, io soprattutto, perché, come sa, sono una che ha bisogno di sapere
sempre un sacco di cose. Ma, indipendentemente dal contenuto del protocollo d’intesa,
il verbale di cui ci ha parlato l’Assessore Iaria, credo che la scorsa settimana sia capitato
un fatto che, francamente, mette tutti in una situazione di estremo imbarazzo. Vede,
quando io ho protocollato la richiesta di comunicazioni, uno dei due Consiglieri presenti
mi dice: “Beh, ma noi non siamo mica intervenuti, eravamo solo seduti lì”. E allora,
Sindaca, glielo chiedo, d’ora in poi, tutte le volte che si va a sedere in Prefettura, mi
faccia una chiamata, magari sono libera e se ho piacere vengo anch’io a sedermi in
Prefettura. Le prometto, e lei sa che io sono una donna di parola, non prenderò parola e
rispetterò il dialogo tra lei e il signor Prefetto, perché, purtroppo il Movimento 5 Stelle
ci ha abituati, in questi anni, in questi tre anni e mezzo, che tutti possono fare cosa
vogliono, perché voi siete i portavoce dei cittadini, allora mi chiedo come mai
l’Assemblea del Prefetto, voi non l’abbiate fatta in streaming, in modo tale che tutti i
cittadini avessero assoluta contezza e conoscessero il documento che la Città oggi si
appresterà a sottoscrivere. Tutti fanno cosa vogliono, senza rendersi conto e senza
ricordarsi del ruolo che ricoprono. Ma fosse la prima volta, Sindaca Appendino, che ci
troviamo di fronte a delle situazioni imbarazzanti che la - purtroppo - Vicepresidente
attuale ricopre. Non sto neanche a elencare le volte in cui, tramite social, sbeffeggia dei
cittadini perché partecipano a delle mobilitazioni, l’ultima è quella “Sì TAV”, le volte in
cui in quest’Aula, la Vicepresidente dichiarò che: “I centri sociali sono equiparati e
necessari come gli ospedali e le strutture ospedaliere”. Guardi, potrei fare un lungo
elenco, essendo io anche membro titolare di alcune Commissioni, di cui la stessa citata
fa parte, ma non ho voglia di annoiare né lei, né il Presidente del Consiglio e neanche
l’Assessore Iaria. Vede, Vicepresidente, mi rivolgo direttamente a lei, e immagino che
lei lo sappia, per quanto mi riguarda, lei non è più adatta a fare la Vicepresidente del
Consiglio Comunale, perché quando lei va in giro, rappresenta anche me, e spesso io
non mi trovo per niente d’accordo con le cose che lei dichiara. Lei rappresenta la Città
tutta, non rappresenta né se stessa, né il Movimento politico che l’ha fatta sedere lì, né
alcune parti della Città. Concludo, Presidente, così cerco di lasciare del tempo ai miei
colleghi. Credo che si faccia, continuamente, confusione tra la questione Cavallerizza e
il protocollo d’intesa, il progetto realizzabile, di cui ha parlato l’Assessore Iaria e il
Regolamento Beni Comuni che, come ci ha anticipato, ieri, il Consigliere Carretto,
subirà un’accelerata profonda in questa settimana. Io non condivido nessuna delle
dichiarazioni che sono state fatte ieri, neanche alcune delle considerazioni che ha fatto
l’allora Vicesindaco Montanari. Francamente, io non capisco a questi attacchi che sono
stati fatti alla Città e a tutti i gruppi politici, in particolare anche all’ex Sindaco.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Magliano.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente, dell’opportunità di intervenire su queste due richieste di
comunicazioni. Avevo una domanda per l’Assessore Iaria, se ha concordato, leggendo
in questo modo, anche con gli occupanti della Cavallerizza, lei sperava che loro non
capissero e firmassero, visto che anche per noi è stato impossibile capire il protocollo,
come da lei letto. Ha detto: “Magari questi non capiscono e firmano e si fidano”. Detto
questo, la storia della Cavallerizza ha una serie di problemi che arrivano già da prima,
eh, questo è evidente; sono già stato in Consiglio Comunale nella scorsa Consiliatura e
già allora si era iniziato a non gestire in un modo controllato e accurato un bene che,
ricordo, protetto dall’UNESCO. Poi io capisco che, questa Maggioranza, tutte le volte
che c’è un bene protetto dall’UNESCO, fa di tutto perché venga, in qualche modo,
distrutto, pensiamo alla Colletta con il Barattolo o il suk di Marco Giusta. Però, è
evidente che voi avete aggravato la situazione, avete permesso che in nome di una
sedicente cultura, sedicente condivisione di animi e di amorosi sensi, all’interno di quel
posto si facesse di tutto, mettendo in imbarazzo le nostre Forze dell’Ordine, perché di
fianco a quel posto c’è un Commissariato di Polizia. Con che faccia i cittadini che
andavano lì, dicendo: “Scusi, l’ordine di questa città, mediamente, viene garantito per
cui nei nostri locali si battono gli scontrini, nelle nostre sale di ritrovo si paga un affitto,
quando vogliamo fare una mostra paghiamo e questi?”. E noi avevamo i nostri poliziotti
lì. E voi avete permesso che da qualche centinaio di metri occupati fosse tutto, tutto, con
relative conseguenze, lo sapete quello che ha dato fuoco dove stava alloggiato qualche
mese prima? Lo sapete o no? Questo poi non lo si dice, stava lì. Voi, con che faccia
direte alle associazioni, che ci pagano un affitto tutti gli anni per stare nelle nostre
strutture, che loro pagano e se sono in ritardo gli arriva SORIS per pochi centesimi e li
mettono in mora, a quelli che sono là dentro e non pagheranno nulla? Ma questa è l’idea
di legalità? Con che faccia mandiamo i nostri Vigili a fare un controllo in un locale e
che per qualche scontrino gli facciamo una multa e lo chiudiamo, anche quelli della
Movida e questi per anni lì, hanno detto: “Non si paga nulla”, testimone io in
Commissione: “Sono offerte libere al progetto Cavallerizza”. E diciamolo ai nostri
commercianti, basta dire che sono offerte libere per la nonna Pina, che non si sente tanto
bene e li aiutiamo ad andare avanti così. Voi avete permesso che la legalità…, che ci
fosse un clima di illegalità totale e oggi, come tutti i collateralismi che avete avuto, vi
esplode tra le mani. Perché se questi non firmano, cosa fate? Sgomberate? Vediamo,
vediamo. Detto questo, passo al secondo punto, avendo cinque minuti. Per cui io…, poi,
tra l’altro, dico su questo, la Sindaca è molto netta su questo e le fa onore. Certo,
avremmo dovuto arrivare ad una situazione ben prima, però c’è un grosso problema
all’interno della sua Maggioranza, come c’è un grosso problema, e questa è la seconda
richiesta di comunicazioni, sulla figura della Vicepresidente. Il Consigliere Carretto
faccia quello che vuole del suo tempo, se gli piace stare con chi occupa, con chi non
occupa, faccia lui, non è un problema, ma io ho fatto parte dell’Ufficio di Presidenza di
questa Amministrazione e del Consiglio Comunale, è inaccettabile che la
Vicepresidente del Consiglio Comunale, che rappresenta tutti, dica che sia stata presente
a quell’evento e che anche dica: “Sono stata in silenzio”. Ma vuol dire che dopo mesi
non ha capito, non ha capito che cosa vuol dire essere Vicepresidente, quindi
rappresentarci tutti. Non ha capito, non ha studiato. Certo, il sogno della vita di
qualcuno è girare la città con la fascia tricolore, ognuno si accontenta di quel che può
nella vita, non avendo altre soddisfazioni, ma non va a rappresentare tutta quest’Aula, lì,
perché sei Vicepresidente, Vicepresidente sempre, non esiste che uno si toglie il
cappello: “No, oggi sono una libera cittadina movimentista, poi torno la Vicepresidente
del Consiglio”. È gravissimo, è gravissimo. Io le chiedo, Presidente, nuovamente, di
non mandare più in rappresentanza la Consigliera Ferrero e come Forze di Opposizione,
presenteremo una proposta di deliberazione di iniziativa consiliare, ai sensi dell’articolo
27, comma 8, per la revoca di questo mandato. Noi lo vogliamo revocare e se voi volete
bene a tutto il Consiglio, e non solo ad alcuni di voi, che magari hanno un interesse
politico, affinché quella roba rimanga una roba del genere, voi la dovrete votare, perché
non si rappresentano così le Istituzioni, non si rappresentano così. Per non dire per
quando va che cosa dice. Ma quello, vabbè, ognuno dica…, ma non può stare la
Vicepresidente in consessi del genere, perché è irrispettoso di quest’Aula. Ma che figura
ci facciamo? Ma è il modo di… Lo dico a voi, eh, perché poi c’è la psicologia
dell’apparire, quindi quella è una malattia, è una malattia, chi ce l’ha, non guarisce. Ma
lo dico a voi, ma voi vi sentite rappresentati, essendo la Vicepresidente di Maggioranza?
Ma non è accettabile, per chi ha ancora un po’ di senso delle Istituzioni. Per chi invece
pensa che questo sia il parco giochi che per un altro anno e mezzo ci ospita, uno può
fare quel che vuole. Per cui, io mi auguro che sia protocollato quanto prima questo atto.
Mi auguro che tanti della Maggioranza riflettano, c’è tanta brava gente negli scranni
della Maggioranza, che può prendere quel posto, ne avevamo uno anche prima, che
queste cose non le faceva e mi sentivo rappresentato, ad oggi, no. Detto questo, viviamo
alla giornata, perché oggi pomeriggio sapremo cosa capiterà in Prefettura, ma il mix che
siete riusciti ad aggravare, lo ripeto per onestà politica, ad aggravare, è veramente
insopportabile, perché per voi è legalità ed è legale quei modelli sociali che vi fanno
comodo, tutto il resto è illegale e anche questo aspetto…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

MAGLIANO Silvio
Deve finire, perché chiunque lì, ha dato del denaro, l’ha fatto senza ricevute, senza
scontrini e quello non è un modo per sostenere la cultura, perché sennò solo dei fessi
quelli che nelle loro attività culturali e associative, di volontariato, rispettano le regole,
solo che si vede che quelli a voi non piacciono.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie. Prego, Capogruppo Morano.

MORANO Alberto
Non entro nel merito della vicenda Cavallerizza e nemmeno mi interessa molto il ruolo
di Montanari o il ruolo di Carretto. Carretto è un Consigliere, Montanari non ha più
alcun ruolo istituzionale, facciano quello che vogliono. Io chiedo, però, signor Sindaco,
che sia grave che il Vicepresidente del Consiglio Comunale intervenga a una riunione
istituzionale rappresentando soggetti che si pongono ai margini della legalità e che lei,
signor Sindaco, accetti di restare seduta a quel tavolo, perché, vede, è troppo facile dire:
“Io non sono d’accordo”, però esistono dei doveri che secondo me anche lei, signor
Sindaco, dovrebbe rispettare. E se qualcuno si pone ai margini di quelli che sono i suoi
compiti istituzionali, lei non può avallare quel comportamento. Lei poteva
semplicemente interrompere la riunione, pretendere un chiarimento interno alla sua
Maggioranza, perché comunque ad oggi lei fa ancora parte della Maggioranza dei 5
Stelle, ancora oggi lei è Sindaco espressione del Movimento 5 Stelle e una volta
ottenuto questo chiarimento, ottenute le dimissioni della Ferrero, o da Vicepresidente
del Consiglio Comunale, o da rappresentante di questi attivisti, riprendere la riunione in
un’altra data. Questo sarebbe stato un comportamento rispettoso di questo Consiglio,
rispettoso di questa Città, perché oggi noi abbiamo il dubbio che persone che si
pongono ai margini della legalità abbiano l’avallo del Consiglio Comunale
nell’espressione della persona del Vicepresidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Sganga.

SGANGA Valentina
Grazie, Presidente. Le comunicazioni su questa vicenda sono un’occasione per cercare
di costruire una prassi e possono essere uno stimolo a dare centralità anche fuori da
quest’Aula del Consiglio Comunale e dei Consiglieri. Come la Sindaca, non voglio in
nessun modo nascondere l’inopportunità che dei Consiglieri partecipino a Tavoli,
ufficiali o informali poco importa, senza una delega del Consiglio Comunale o della
Conferenza dei Capigruppo. Lo evidenzieranno probabilmente i diretti interessati e lo
ribadisco anch’io, essere ad un incontro come quello della scorsa settimana, è stato
inopportuno e mi auguro che le loro scuse dimostreranno, da un lato la buona fede
dell’iniziativa, e dall’altro anche che è stato compreso l’errore commesso. Chiedere
però le dimissioni è solo, a mio parere, una sparata un po’ inutile per cercare di avere
visibilità sui giornali, legittima per le Forze di Opposizione, ma che si esaurisce nella
mediatizzazione delle loro posizioni. Per cui come Movimento 5 Stelle ribadiamo il
nostro sostegno al Presidente, all’intero Ufficio di Presidenza, compresa la
Vicepresidente Ferrero. Detto ciò, sfrutto questo momento per invitare tutti i colleghi a
costruire delle regole di ingaggio precise, che permettono, appunto, a delle delegazioni
dei Consiglieri Comunali di partecipare ai Tavoli, come quello che si sta svolgendo in
Prefettura, non delle delegazioni improvvisate, ma ponderate ed autorizzate dalla
Capigruppo, che comprendono sia forze di Maggioranza, che di Opposizione. Chi si è
occupato in questi anni della Cavallerizza Reale poco importa che faccia parte dei centri
sociali o meno. Nella maggior parte dei casi non è così, peraltro forse sarebbe il caso di
informarsi prima di parlare a vanvera, ha svolto un’attività meritoria. Per cui come
Movimento 5 Stelle ribadiamo la necessità di continuare a dialogare con l’assemblea
14.45, così come quella di preservare una parte, la più grande possibile, di Cavallerizza
ad uso pubblico. Questa proposta è stata portata avanti da noi e non da altri, perché gli
altri prima hanno ipotecato il futuro della Cavallerizza per garantire il debito mostruoso
che hanno messo sulle spalle dei torinesi e poi hanno realizzato un progetto di svendita
alle banche, alle fondazioni, che era così, è irrealizzabile anche sul Piano del libero
mercato, che è rimasta lettera morta. Per questo io chiudo ringraziando la Sindaca, e con
lei l’Assessore Iaria e anche il Prefetto Palomba per essersi adoperati per dare spazio a
un dialogo che nessun’altra Amministrazione avrebbe avuto la forza di portare avanti.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Vicepresidente Ferrero.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Mi scusi, solo quanti minuti ho?

SICARI Francesco (Presidente)
Tre minuti, interviene come fatto personale.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Presidente. Mi spiace molto, Sindaca, di aver creato fraintendimento sulla mia
carica partecipando al Tavolo, anche se con presenza muta. L’assemblea spontanea è
aperta a tutti, persino ai Consiglieri Comunali eletti, non può essere trattata
dall’Amministrazione come entità antagonista, ma come un tentativo, magari
imperfetto, in ogni caso innovativo, di evoluzione democratica, un’occasione di
sviluppo sociale, culturale, fondata sul reciproco rispetto e sulla reciproca inclusione.
Ridurre un’esperienza come Assemblea Cavallerizza a problema, come si sta facendo
adesso, di ordine pubblico o di burocrazia giuridica, significa soprattutto svalutare la
politica stessa, riducendola ad antagonista di spinte sociali e culturali che, invece,
dovrebbero essere ascoltate, aiutate e sviluppate. Abbiamo fatto tutto quello che
potevamo per sperimentare i Beni Comuni, e io queste parole le dico anche a nome del
collega Carretto. Sono così interessanti i Beni Comuni. Solo chi non li ha studiati, li può
avversare. Per il futuro delle prossime generazioni ci dovremmo impegnare tutti. A
questa Città i cattivi non servono, servono i generosi, serve chi si batte per gli ultimi, chi
si batte per salvare l’ambiente, a chi prova a costruire nuove economie, nuove mobilità,
nuove forme di possedere, come i Beni Comuni. Questa è una Città che vive anche
senza politica, ma quando c’è, che sia almeno politica di prossimità, che stia accanto ai
cittadini e si confronti. A questa Città fa bene pensare alle cose di sostanza, alle
questioni per tempo perché non diventino emergenza, a fare il bene di tutti e non dei
soliti noti. Questa Città bellissima è campione di solidarietà, si salverà, ma non certo
grazie a chi fa la politica dello scandaletto, chi si straccia le vesti per cose, sicuramente,
in questo caso, inopportune, ma facendolo invece sulle cose che decidono davvero la
vita dei cittadini. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliera Montalbano.

MONTALBANO Deborah
Grazie, Presidente. Allora, innanzitutto io come DemA Torino non mi sento neanche io
più rappresentata dalla Vicepresidente del Consiglio Comunale Viviana Ferrero, non
solo perché presiede a colloqui in Prefettura di cui nessuno, nessuno dei Consiglieri di
Minoranza è a conoscenza e che scopre poi il giorno dopo a mezzo stampa, ma anche
per tutta una serie di strumentalizzazioni, di falsità che la Vicepresidente del Consiglio
Comunale continua ad andare a dire agli occupanti di Cavallerizza, perché quando si
dice che questo lavoro sui regolamenti dei Beni Comuni, si parla di uso civico in
collaborazione fatta con l’Osservatorio di Napoli con DemA di Napoli si dice una
falsità. In tutte le occasioni sia il Gruppo Consiliare che l’Osservatorio di Napoli stesso,
ieri in rappresentanza all’assemblea cittadina, si è dissociato da questo lavoro dei Beni
Comuni che, vorrei ricordare, qui parliamo di Beni Comuni urbani, non Beni Comuni in
generale. Detto questo, allora... è molto difficile a questo punto anche fare degli
interventi che possano rimanere nel merito perché io ormai sento tante di quelle falsità
da una parte, dall’altra, dette, non dette, c’è una certa strumentalizzazione di ogni cosa,
un’ipocrisia dilagante, e quindi veramente è frustrante, io non riesco neanche più a stare
dietro alle posizioni che ormai prende la Maggioranza, vedo queste due facce, qui una
cosa e fuori un’altra. Qui la Sindaca viene e dice che anche per lei la vostra presenza in
Prefettura non era una presenza consona, però poi quando vi deve mandare a cercare di
convincere gli occupanti a firmare il Protocollo d’Intesa mi pare che invece la copertura
politica ve la dà e il lavoro che fate, in maniera alquanto strumentale, piace anche alla
Giunta. Ora, io vorrei capire una cosa, perché c’era un Protocollo d’Intesa tra la Città di
Torino e la Banca Depositi e Prestiti che aveva una scadenza del 30 settembre, dove la
Città insieme alla Cassa Depositi e Prestiti avrebbero dovuto definire un progetto finale,
risulta qualche Consigliere di Minoranza che questo Protocollo d’Intesa, oltre ad essere
stato votato in Giunta, è passato in Commissione e si è potuto anche legiferare rispetto a
questo protocollo? A me non risulta. Il progetto finale di Cavallerizza dov’è?
Masterplan di Cavallerizza dov’è, quando lo tirate fuori? Seconda cosa. Terza cosa: ma
secondo voi è normale che un Consigliere di Minoranza debba andare in un’assemblea
cittadina che, sì, assolutamente sì Consigliera Ferrero, un’assemblea cittadina è bella
perché è aperta a tutti, ma non è un tavolo in Prefettura, sono due cose completamente
diverse, ma io come Consigliera di Minoranza devo andare in un’assemblea fiume di
quattro ore per riuscire a leggere il Protocollo d’Intesa che l’indomani la Città propone a
dei cittadini, che io non li chiamo “occupanti”, li chiamo “cittadini”? Ma secondo voi è
tutto normale? È tutto normale? E poi dopo uno legge anche il Protocollo e allora
capisce anche un po’ di cose, perché... gli occupanti esistono a Cavallerizza perché la
Cavallerizza era stata abbandonata, cerchiamo di non dimenticarci le cose. L’assemblea
14.45 chiede che la Cavallerizza non venga privatizzata, che una parte almeno di
Cavallerizza resti a uso pubblico. Se vogliamo parlare di Regolamento dei Beni
Comuni, dobbiamo parlare ora di uso civico, perché quello è il principio che sta dentro
il Regolamento dei Beni Comuni. L’uso civico dentro il Regolamento non l’avete
inserito, non c’è, ci sono le fondazioni, ci sono le privatizzazioni dei Beni Comuni. Di
cosa state parlando quando andate da quei cittadini? Io questo vorrei capire. Chiedete a
loro di delegare il Comune per riconoscere un uso parziale e pubblico di Cavallerizza?
Cioè... chiedete a loro di rinnegare le loro battaglie? Primo. Chiedete a loro di delegare
il Comune a velocizzare il più possibile i tempi per l’approvazione di un bene comune
quando le realtà vi stanno chiedendo di ritirare quella delibera? Io non so se ci fate,
ormai, o ci siete, e se è tutto normale. Io non lo so più. Io posso dire solo una cosa: io mi
auguro che oggi gli occupanti non firmino il Protocollo d’Intesa, perché se devono
proprio morire, se quell’esperienza deve finire, allora meglio morire ma mantenere la
propria dignità, meglio morire ma rimanere coerenti con le battaglie arrivate e vissute
fino a oggi. Quindi, tutta la mia solidarietà agli occupanti, sì, agli occupanti di
Cavallerizza e a tutte le realtà sociali in occupazione sulla Città.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliera Grippo, ha un minuto e mezzo circa.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie, Presidente. Io, rispetto all’intervento appassionato della Capogruppo
Montalbano, sono assai poco preoccupata dei destini e della serenità degli occupanti
della Cavallerizza, mi importa più dei destini della Città nel suo complesso e di quello
che si sta svolgendo in quest’Aula, da un lato vediamo la Vicepresidente del Consiglio
che si scusa con la Sindaca mentre invece rappresenta il Consiglio, quindi l’ennesima
certificazione che non ha capito; e dall’altro vediamo la Sindaca che in Prefettura va a
trattare con chi ha cacciato fino a qualche tempo fa. Tutto normale, perché visto che si
parlava di normalità, anche se francamente la normalità per me non è mai stata un
traguardo a cui tendere, comincio a chiedermi fino a che punto ancora risulterà umiliata
la Città o risulteremo umiliati noi, che questa Città abbiamo l’onere di rappresentare.
Inoltre, siccome nella giornata di oggi è arrivata la risposta a un’interrogazione
parlamentare, un’interrogazione rivolta al Ministro Franceschini che poneva il tema di
quali fossero le condizioni perché il Governo concedesse dei contributi, contributi
ordinari e contributi straordinari per riportare la Cavallerizza in condizioni di fruibilità e
dal punto di vista della sicurezza, e dal punto di vista del...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, e dal punto di vista, come ci diceva l’Assessore, culturale e artistico, mi sto
francamente chiedendo - cosa che la Sindaca non ha detto - il verbale che secondo lei
verrà firmato nel pomeriggio equivale al progetto unitario di riqualificazione che ci è
stato richiesto dal Governo per poterci dare questi denari? Perché sennò francamente, lo
dico al Movimento, a nulla sarà servita l’ennesima reprimenda di cui ci ha fatto oggetto
la...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, Presidente, concludo, la Capogruppo Sganga, perché se anche il Governo ci molla,
stavolta non avremmo avuto altro che questo inutile tentativo di dialogo portato avanti
dall’Amministrazione.

SICARI Francesco (Presidente)
Ci sono altri interventi prima della replica? Lascio la parola alla Sindaca. Prego.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Molto brevemente, perché ritengo, come dire, che... la discussione
sia stata piuttosto ampia. Allora, il verbale di intesa è il frutto di un lavoro di
mediazione che è stato fatto che io rivendico, perché ritengo che sia corretto che si
faccia un tentativo di mediazione nell’interesse duplice, cioè l’interesse che noi abbiamo
- ed è evidente, è scritto anche nel verbale e l’ha detto l’Assessore Iaria - di mettere in
sicurezza quello spazio anche a seguito di un incendio che è avvenuto e che quindi
peraltro non è il primo, e che quindi ci impone anche maggior celerità, e quindi è un
intervento di messa in sicurezza, quindi, come dire, più immediato; dall’altra parte un
intervento che permette di avere una visione di medio/lungo periodo, o meglio un
intervento più ampio su tutto il compendio che permetta di poter restituire quell’area
alla cittadinanza in senso più ampio. Ora, Capogruppo Morano, io invece penso di aver
fatto bene a rimanere seduta a quel tavolo, lo dico perché un tavolo che viene convocato
in Prefettura, dove c’è anche il Sindaco e c’è una delegazione di occupanti che viene per
cercare di fare un percorso di mediazione, io credo e ci ho anche pensato, non lo nego,
perché ovviamente è stata anche per me una sorpresa, non ne erano a conoscenza, ma
credo che non aver fatto l’interesse della Città a lasciare quel tavolo è stato forse
interesse della mia Maggioranza nell’aprire uno scontro politico su una mediazione che
ha come interesse generale quello di far partire un percorso. Per questo sono rimasta
seduta a quel tavolo, e per questo ho detto a quel tavolo - come ho detto anche qui in
Aula - il mio giudizio, ma lasciare quel tavolo significava probabilmente, forse, non lo
so, far interrompere un percorso dove ci si stava impegnando tra le parti, è questo il
motivo per cui sono rimasta a quel tavolo, non perché avallassi in qualche modo la
presenza. Seconda cosa che vorrei specificare: la questione del Regolamento Beni
Comuni, forse non è evidente rispetto alle comunicazioni che ha rilasciato l’Assessore
Iaria, ma daremo sicuramente copia del verbale di intesa; ora, il Regolamento Beni
Comuni, come peraltro è scritto nel Protocollo, è stato deliberato dalla Giunta ormai
credo 4-5 mesi fa, ed è giustamente e legittimamente alla discussione del Consiglio
comunale o, meglio ancora, delle Commissioni Consiliari. Ora, il Regolamento Beni
Comuni, per quanto riguarda la Giunta, nel momento in cui noi l’abbiamo elaborato,
costruito, anche in seguito ad un percorso di confronto, non nasce come elemento che
deve essere attuato solo ed esclusivamente all’interno della Cavallerizza, non è questo.
Il Regolamento Beni Comuni nasce da un percorso, un movimento che ha portato a
utilizzare questo Regolamento in altre situazioni. Ora è successo quello che è avvenuto,
e lo sappiamo, e quindi nell’ambito del Protocollo quello che noi ci impegniamo a fare
rispetto - come verbale di intesa, come Giunta - rispetto al Regolamento Beni Comuni
per essere chiari, riguarda: 1) favorire l’approvazione in Consiglio Comunale, peraltro
avendolo approvato come Giunta non mi sembra essere un atto particolare, nel senso
che se l’abbiamo approvato come Giunta è perché noi ci credevamo e quindi aspettiamo
adesso che giustamente il Consiglio Comunale lo approvi e faccia discussione, non solo
per la Cavallerizza, ma in generale per l’utilizzo del Regolamento Beni Comuni in Città,
e so che su questo si sta discutendo in ambito della Commissione consiliare; in secondo
luogo è specificato, e rispondo alla Consigliera Grippo, è specificato in modo netto dove
verrà utilizzato il Regolamento Beni Comuni in ambito Cavallerizza, e cioè ci riferiamo
alla Sala Delle Guardie, questo alla luce dell’interlocuzione che c’è stata anche
evidentemente con una serie di soggetti. Ora, che cosa vorremmo riuscire a fare e qual è
il tentativo della mediazione? Il tentativo della mediazione è salvaguardare l’esperienza
dei Beni Comuni, rimettere e restituire alla cittadinanza il compendio che richiede un
impegno molto, molto significativo, che il solo pubblico come Città non è in grado di
fare, e in più aggiungo che sempre nell’ambito del verbale di intesa ci impegniamo - ed
è scritto - ad aumentare non solo la fruizione pubblica, la proprietà pubblica che ha la
Città in ambito Cavallerizza. Ora, io credo, come dire, che ciascuno si debba assumere
le proprie responsabilità, noi abbiamo fatto un percorso non semplice, anche io voglio
ringraziare il Prefetto perché non è scontato e, devo dire, non è sempre scontato che si
decida di aprire un tavolo di questo tipo, le mediazioni come sempre richiedono che
ciascuno faccia un passo in avanti e un passo indietro, e quindi il mio auspicio non è
che..., non so se verrà firmato oppure no, il mio auspicio sia per l’interesse del percorso
che è stato fatto che è stato citato dall’Assessore Iaria - culturale e artistico -, sia per
l’interesse che riguarda i Beni Comuni, sia per chi si è occupato di quel bene negli anni,
che si possa arrivare ad un accordo che permetta a noi di partire, ripeto, noi come Città
di partire con la vicenda della riqualificazione, di salvaguardare il tema dei Beni
Comuni in ambito di un esperimento di una zona, evidentemente all’interno, e di tenere
insieme tutti quegli attori che lei, Consigliere, citava. Aggiungo solo una cosa,
Capogruppo Napoli: io arrivo da una conferenza stampa insieme al Sindaco Sala sulla
comunicazione non ostile, dove sia io che il Sindaco Sala ci siamo impegnati a fare
attenzione a... come dire... alle parole che utilizziamo nell’ambito della nostra
comunicazione politica. Io mi sento di dire che dire “violenti” a tutto un gruppo non
individuando responsabilità personali non credo che sia nell’ottica corretta della
comunicazione, che non significa che non possono esistere dei violenti nell’ambito di
uno spazio eccetera, ma cerchiamo anche noi di non etichettare, questo vale in generale,
ho cercato anche io di fare attenzione nel mio intervento, di non etichettare un gruppo,
tutta una serie di persone, con una parola così forte, che io credo si abbini sempre a
delle responsabilità personali.
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