Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Proseguiamo adesso i nostri lavori con la richiesta di comunicazioni, che hanno come oggetto: “Cavallerizza Reale”. Sono due richieste di comunicazioni, una presentata dalla Vicecapogruppo Foglietta e una dal Capogruppo Tresso. Siamo sulle richieste di comunicazioni. Se si segna, Assessore Iaria. Prego. IARIA Antonino (Assessore) Grazie, Presidente. Faccio una piccola premessa, velocissima. Le richieste di comunicazioni, chiaramente, chiedono come stiamo cercando di agire per affrontare un problema annoso di questa città e riportare all’importanza che deve avere il complesso della Cavallerizza a livello cittadino, ma direi anche nazionale, se non addirittura europeo. Come sapete, la Cavallerizza è un bene UNESCO, quindi, oltre ad avere, appunto, questa importanza a livello internazionale, è anche un bene su cui noi dobbiamo avere la responsabilità di proporre degli atti concreti. Quello che noi stiamo facendo adesso è proprio proporre un atto concreto da cui partire per impostare un progetto culturale e artistico e risolvere dei problemi contingenti legati alla sicurezza del complesso, proprio per fare in modo che questo percorso parta finalmente. Ed è per questo che vorrei partire dalla nostra proposta di verbale di intesa tra la Città di Torino, la Prefettura e una delegazione dell’Assemblea che in questi anni ha avviato una protesta politica e anche un percorso artistico all’interno degli spazi. Vi dicevo prima, il concetto di atto concreto per me parte dall’idea che finalmente c’è un progetto realizzabile. Per fare in modo che ci sia un progetto realizzabile, è importante mettere nero su bianco tutta una serie di passaggi, che nel verbale - che tra l’altro è già stato anche pubblicato da diverse testate ed è un atto che è stato anche discusso più volte, appunto, in vari contesti - parte dal presupposto che tutte le parti coinvolte devono agire nel complesso, in modo che ci sia un’osservanza delle norme di legge tramite rapporti condivisi, soprattutto, appunto, dare garanzie per quanto attiene alla sicurezza e all’incolumità di qualsiasi soggetto che accede agli spazi. Questo verbale propone, appunto, degli impegni formali da parte nostra, da parte di una delegazione, appunto, rappresentativa del complesso della Cavallerizza e ha, come ho detto prima, questi punti fondamentali. Altro punto fondamentale è definire in maniera chiara la situazione. Il complesso immobiliare adesso ha delle condizioni manutentive particolarmente delicate e necessita di importanti interventi finalizzati, innanzitutto la messa in sicurezza e in una successiva fase al suo recupero complessivo. Quali sono i passi che, appunto, mettiamo nero su bianco, che sono presenti all’interno del nostro verbale? Il primo passo è, che noi affermiamo con fermezza, che è interesse delle parti sottoscriventi favorire un parziale utilizzo pubblico con iniziative aperte ai cittadini e funzioni collettive, a favore del pubblico, la cui gestione potrà essere anche ricondotta al concetto di beni comuni, come delineato dalle leggi del Regolamento Comunale. Quindi, semplicemente, stiamo portando in un’ottica di regolamentazione tutti i possibili utilizzi del complesso della Cavallerizza. Per fare questo, come sapete, è in fase avanzata l’iter dell’approvazione del Regolamento dei Beni Comuni della Città di Torino, Regolamento che consentirà di poter portare all’utilizzazione delle parti del complesso destinate a usi collettivi. Sono state attivate anche iniziative nei confronti del Ministero competente, e questo risponde anche una delle domande delle interpellanze, per il reperimento delle risorse che consentiranno di realizzare con urgenza lavori di restauro e di messa in sicurezza sul complesso, per una compiuta valorizzazione e una pubblica fruizione dei locali stessi. Quindi è importante risolvere un problema contingente, ma è importante anche partire con un progetto culturale, artistico, che possa, chiaramente, portare a investimenti da parte del Ministero dei Beni Culturali, per valorizzare al massimo il complesso. La realizzazione degli intervenuti, di cui al punto precedente, fondamentale per garantire l’impiego e la sicurezza degli spazi, non potrà avere svolgimento se non al momento che quel complesso immobiliare risulti completamente libero da persone e cose. Questo è un altro passaggio importante, il tentativo è quello di far… permettere la possibilità di cominciare tutta una serie di lavori della messa in sicurezza, chiaramente, senza che il complesso della Cavallerizza sia utilizzato, senza, appunto, una regolamentazione chiara. Chi fa e cosa devono fare i soggetti che sono al tavolo con noi, insieme alla Prefettura: per quanto riguarda la delegazione dell’assemblea, devono…, devono, l’abbiamo proposto, per andare nell’ottica di regolamentazione, creare entro e non oltre i sette giorni dalla sottoscrizione, un comitato di scopo o altra realtà collettiva dotata di soggettività giuridica, rappresentativa della comunità artistica di riferimento interessata alla futura destinazione di una porzione del complesso. Quindi questo va sempre nell’ottica, finalmente, di avere un’interlocuzione con una realtà che ha una valenza giuridica. Provvedere in comune accordo a liberare l’intero complesso dalle persone e cose, più precisamente, entro la data del 12 novembre, perché questo è il verbale della settimana scorsa, quindi questa data potrebbe anche essere modificata, sempre di concerto tra le parti, per l’allontanamento delle persone che vi vivono e lavorano, ed entro il 20 novembre per il trasferimento dei beni al fine di consentire la messa in sicurezza degli spazi e l’avvio degli interventi di manutenzione del complesso. L’altro punto è consentire la ricollocazione di eventuali beni materiali risultanti dalla liberazione del complesso, in spazi messi a disposizione dalla Città, allo stesso scopo di favorire l’avvio in tempi più rapidi dei già citati interventi manutentivi, sempre, ripeto, nell’ottica di accelerazione dei progetti importanti di restauro e messa in sicurezza, ma sempre, chiaramente, seguendo delle norme regolamentari e lo specifichiamo nel punto dopo: “Chiaramente consentire nelle more della realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e di manutenzione di cui alle promesse, si ottempererà allo svolgimento dell’attività artistica e la collocazione degli eventuali materiali che hanno trovato riferimento nel complesso in altri spazi, mediante ricorso a strumenti di assegnazioni informati ai regolamenti e procedure proprie della Città di Torino”. Quindi, come dicevo, ripeto, perché è molto importante, sempre seguendo i regolamenti. “Favorire l’approvazione, in tempi rapidi, del Regolamento sui Beni Comuni da parte del Consiglio Comunale” ed è, chiaramente, un’intenzione politica che è già stata più volte espressa e si sta, chiaramente, arrivando alla conclusione. “Coinvolgere il soggetto di cui al punto 1, sulla base e in osservanza delle procedure previste dal Regolamento dei Beni Comuni della Città di Torino, nelle decisioni relative alla persona del complesso immobiliare, che già in questa sede viene individuata nell’area Sala delle Guardie, come indicato nell’allegato A e che il medesimo spazio, verrà reso disponibile non appena ultimati i lavori di messa in sicurezza, nell’ottica di assicurare la continuità dell’esperienza artistica e culturale già avviata. Tali lavori di messa in sicurezza avranno luogo compatibilmente con il quadro normativo vigente. “Incrementare la proprietà pubblica, massimizzare l’utilizzo pubblico delle porzioni monumentali della Cavallerizza Reale”. Nel percorso, quindi, del nuovo progetto artistico è fondamentale ampliare la proprietà pubblica al servizio della città e “Attivare ogni possibile percorso per individuare soluzioni abitative a favore delle persone in condizioni di disagio, utilizzando gli strumenti delle politiche sociali e abitative della Città di Torino”, attività che il nostro servizio Welfare fa costantemente e quindi non è un’attività che nasce per questo preciso scopo, legato, semplicemente, al discorso Cavallerizza, ma è un’attività che, chiaramente, come ho detto prima, il servizio Welfare, il servizio Casa del Comune di Torino, avvia per tutta una serie di percorsi già perfezionati. “Individuare spazi idonei a garantire continuità delle manifestazioni di particolare rilevanza”. In particolare si fa riferimento alla manifestazione HERE. Quindi anche su questo tema, la Città ha aperto un dialogo costruttivo per fare in modo che la manifestazione che, tra l’altro, in questi anni ha avuto grande rilevanza, sia cittadina, ma anche al di fuori della nostre mura, per quanto riguarda una proposta artistica di importanza notevole. Noi, come Città, ci impegniamo a non far perdere la possibilità di continuare questo percorso interessante. “Favorire nelle more dei lavori di risistemazione della Sala delle Guardie, l’utilizzo temporaneo con cadenza mensile di spazi di prossimità per lo svolgimento dell’attività assembleare previa comunicazione”. Anche questo è un altro impegno importante, noi ci impegniamo a far proseguire il dibattito che, sotto forma di assemblea, è stato portato avanti in questi anni, trovando degli spazi, appunto, adatti e regolamentati, per continuare questo percorso. “La Prefettura svolgerà il costante (parola incomprensibile) monitoraggio sullo svolgimento del percorso, così concordato attraverso periodiche riunioni con i sottoscrittori del presente verbale, a garanzia di quanto convenuto, al fine di tutelare la pubblica incolumità e di favorire lo sviluppo e la coesione sociale del territorio”. Come dicevo prima, è un percorso complesso, ma parte, finalmente, da una proposta concreta di realizzazione di un processo di risanamento del bene, dal punto di vista della sicurezza, ma più che altro parte, anche, una nuova proposta progettuale, culturale e artistica, che investirà tutti gli attori interessati. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Sindaca Appendino. APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Io in realtà intervengo sulla seconda richiesta di comunicazioni, credo fosse a nome della Consigliera Foglietta anche perché, credo che nel merito di che cosa è accaduto al tavolo, sia tutto riassunto nella proposta di verbale d’intesa, che verrà… di cui verrà oggi chiesta la firma, a breve, infatti, con l’Assessore Iaria per le 4.30 noi ci dovremo assentare, e cioè per quanto riguarda le persone che hanno partecipato all’ultimo tavolo che si è tenuto in Prefettura. Come ho già avuto modo di dire, sia durante il tavolo, sia peraltro a mezzo stampa, non ho ritenuto e non ritengo opportuna la presenza di Consiglieri Comunali a quel tavolo, di cui peraltro non ero a conoscenza. Non posso dire e non mi sembra opportuno dire in quest’Aula, l’elenco delle persone che non svolgono incarichi pubblici, che erano presenti al tavolo, quindi mi limito, evidentemente, ai due Consiglieri Comunali, cosa che, ripeto, ho detto sia nella sede del tavolo in Prefettura, sia a mezzo stampa, sia, ribadisco, qui in Aula. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Capogruppo Tresso. Ricordo che è stato concordato di mantenere i tempi come da Regolamento, quindi cinque minuti. Prego. TRESSO Francesco Grazie, Presidente, starò nei tempi. Ma, allora, io, dalla confusa risposta che ci ha dato l’Assessore Iaria, mi sembra di cogliere, che fosse più preoccupato di poter dare delle giustificazioni agli occupanti che si riconoscono nel consesso dell’Assemblea, che non a noi, che, come Consiglio Comunale, chiediamo invece di dare delle risposte alla Città. Lei ci ha dato tutta una serie di elementi che tendono a tranquillizzare il fatto che chi si riconosce in quell’Assemblea, verrà poi, in possibilità di riprendere gli spazi. Credo che il paradigma di questo dibattito politico, sia proprio quello che avete tergiversato per tre anni e non vi siete… e avete oggi tutta la responsabilità che la situazione è giunta a un’escalation pericolosa e le soluzioni che state trovando sono rabberciate, proprio perché sono dettate da criteri di urgenza. Abbiamo assistito per tre anni a questo dibattito nelle assemblee sulla Cavallerizza, io anche ho partecipato a quelle dell’ex Vicesindaco Montanari e, senza aver visto un progetto, senza aver capito cosa davvero la Città avesse in mente. Poi siamo al paradigma, all’assurdo, che, appunto, oggi questo dibattito ha assunto dei toni farseschi, in cui allo stesso tavolo ci si trova la Sindaca contrapposta a dei Consiglieri Comunali, a una Vicepresidente del Consiglio, che quindi dovrebbe anche cogliere il ruolo istituzionale della figura che riveste, che rappresenta la Città, non rappresenta la sua parte politica e soprattutto non è lì a fare la sua campagna elettorale, si ritrova lo stesso Assessore che, fino a pochi mesi fa, era colui che trattava direttamente con Cassa Depositi e Prestiti, con le banche e che quindi oggi invece, si trova nella posizione opposta su questo tavolo e che quindi ancora una volta ci dà l’idea di cosa questa Giunta abbia rappresentato per questa Città in questi tre anni, un’estrema confusione di ruoli, un’estrema confusione di idee. La Sindaca ha ribadito, ancora in questi giorni, ai giornali, ai media, che non c’è più spazio per trattare e d’altronde credo che il tavolo con il Ministero sia stato molto chiaro, perché il Ministero ha ribadito che per concedere i 5 milioni necessari a iniziare i lavori al maneggio, al Cortile delle Guardie, vuole delle certezze. E, certo, rimandare ad oltranza, non è sinonimo di una alcunché certezza. Anche le soluzioni che l’Assessore Iaria ci ha detto, di lasciare degli spazi per essere di nuovo fruiti, liberamente, per produrre un’attività culturale, vanno bene, possono andar bene, però che ci sia allora chiarezza su quali siano i criteri con cui individuare coloro che possono svolgere attività liberamente a quell’interno. Perché, vede, Assessore, ci sono altre realtà culturali, che in questa città hanno lavorato, hanno prodotto, ma, ahimè, sono stati costretti a fittarsi i locali, a pagarsi le utenze, a lavorare in un regime che giustamente è quello in cui ognuno produce e si autosostiene per quello che produce. Allora non mi sembra così perequativo, che invece noi solo in nome del fatto che c’è una preesistenza di una occupazione, senza minimamente avere degli elementi di giudizio valoriale, su quello che è la produzione artistica, riteniamo che questo già di per sé è un elemento che debba fare sì che possiamo continuare in quella direzione, cioè recuperiamo il bene, lo rifunzionalizziamo e glielo diamo alle stesse persone, ma il nome di cosa? C’è stato un confronto con anche quelli che sono gli altri operatori culturali della Città? Se vi siete mai aperti a capire cosa sia il Piano Urbano di Rigenerazione, confrontandosi anche con gli altri attori della cultura torinese? Avete voluto affrontare un vero progetto che andasse verso un’idea forte, una progettualità importante, come quel compendio richiede? L’altro errore che lei, oggi, ci ha reso ancora evidente, ancora, semmai ce n’era bisogno, è che voi tendete a voler accelerare l’approvazione del Regolamento sui Beni Comuni cercando di uscire dall’impasse che vi siete creati. Ma il Regolamento dei Beni Comuni non è la Cavallerizza, è un’altra cosa. Che il dibattito sui Beni Comuni sia ineludibile oggigiorno, siamo tutti d’accordo, io per primo, e vorrei farlo in maniera laica, in maniera con un confronto serio, non con un Regolamento a cui si è arrivati, secondo me, anche dopo tutto questo tempo, forse anche di poter essere più robusto, sotto il profilo anche giuridico, ma soprattutto non confondiamo il Regolamento dei Beni Comuni con la Cavallerizza, è una cosa diversa, non serve a voi per poter uscire dall’impasse politico, di perdere pezzi della Maggioranza pur di riuscire a salvaguardare qualcosa in nome di un Regolamento che non nasce per la Cavallerizza. La Cavallerizza non è un bene comune, può esserlo, forse, in alcune sue parti, ma non è certo nella visione di una unitarietà di quel compendio che possiamo pensare a un bene comune, perché in primis bisogna garantire la sostenibilità di un progetto, sostenibilità sotto un punto di vista gestionale, finanziario e degli investimenti. Allora, se ci fosse stata un’idea a monte, lo dica lei, che peraltro è pure Assessore all’Urbanistica, è chiaro che il Piano Urbano di Rigenerazione oggi non può aver fatto altro…, altro non so, perché nessuno ci ha ancora reso edotti su quello che l’architetto Magnaghi ha elaborato, ma sicuramente avrà dovuto rifarsi a quelli che sono gli standard della spesa urbanistica previsti per il complesso della Cavallerizza. Se c’era un’idea forte si poteva anche pensare di costruire e incardinare una variante… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. TRESSO Francesco Che potesse andare incontro a quelle che erano le progettualità, tanto per capirci, su alcuni temi che verranno richiamati, gli standard per il parcheggio ed altro, ma non c’è questa idea, non c’è mai stata. Allora io, ribadisco, e vado a chiudere, è necessario mantenere i tempi. Lei ci ha detto che entro il 12 di novembre bisogna liberare i locali. Speriamo e vogliamo sperare che questo sarà mantenuto, perché questo è il passo ineludibile per poter poi accedere ai finanziamenti. Ricordo che oltre i 5 milioni promessi, sono sempre anche i vecchi milioni che erano a disposizione, credo quattro dei Musei Reali, sia per il bastione, che per la gestione dei Giardini. Cose che sono state poi riallocate, ma che possono essere ancora utilizzate. Manca una visione generale… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. TRESSO Francesco Credo, di respiro, di livello forte. Vi invito, veramente, a voler avviare un dialogo con la Città, con tutte le forme culturali della Città, per discutere questo Piano Urbano in visione di un progetto che sia di più ampia prospettiva. SICARI Francesco (Presidente) Grazie. Prego, Capogruppo Napoli. NAPOLI Osvaldo Grazie, Presidente. Io debbo dire che, è ormai ripetitivo che il Sindaco debba prendere le distanze rispetto a qualcuno della Maggioranza ed è un fatto estremamente importante e delicato in termine politico. Se potessi darle un consiglio, le direi: “Sindaco, decida di abbandonare questo Consiglio Comunale”. Sono convinto che molti Consiglieri Comunali del Movimento 5 Stelle dovranno essere ricoverati, sicuramente, per una cura immediata, perché perderebbero soltanto quel poco che hanno. La verità è che sono oltre tre anni che viviamo in questo momento, in questo stato, come dire, di ambiguità e lei ogni giorno di più, in questo ultimo anno e mezzo, sta prendendo le distanze dalla sua Maggioranza. E, vedete, io ho appreso da un tweet che gli occupanti della Cavallerizza, cioè i gentiluomini dei centri sociali, Askatasuna in modo particolare, hanno partecipato al tavolo in Prefettura facendosi rappresentare da due e mezzo personalità istituzionali - il mezzo intendo dire Guido Montanari, ex Vicesindaco, già licenziato dal Sindaco Appendino, la signora Viviana Ferrero, attuale Vicepresidente del Consiglio Comunale e il Consigliere Carretto - di cui lei ha detto prima di non essere nemmeno a conoscenza della loro presenza in questa riunione, peggio che andar di notte. Ad ogni persona dotata di un pizzico di buon senso cadono le braccia nell’apprendere che, due figure e mezzo, istituzionali, sia pure in tempi diversi, si presentano in Prefettura a rappresentare gli occupanti, gli abusivi, i violenti di uno spazio pubblico, quando le stesse persone dovrebbero essere impegnate per accelerare lo sgombero della Cavallerizza, da occupanti privi, come qualsiasi occupante, di qualsiasi titolo per stare dove stanno. Si parla di un bene pubblico riconosciuto come patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Il dubbio, anzi, la certezza è che la Giunta, e il Movimento 5 Stelle di Torino abbia perso completamente la testa e non rappresenti più la Torino che ha un suo significato, ha una sua presenza forte a livello nazionale, ha una sua presenza forte a livello internazionale. Riprendete, se posso darvi un consiglio, la testa sul collo, perché siete ormai in un precipizio. Delle persone che rappresentano le Istituzioni non vanno a rappresentare quei personaggi che hanno nella loro storia di Torino una posizione, certamente, non corretta, né educata e né una presenza forte per Torino e per la Città di Torino. È un augurio che prendo e mi auguro, ma che vedo, in maniera pessimistica, pur essendo io un ottimista di natura, nel comportamento di molti di voi. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Vicecapogruppo Foglietta. FOGLIETTA Chiara Grazie, Presidente. Io devo dire, ahimè, Assessore Iaria, che ho avuto estrema difficoltà a capire il suo intervento, quindi se fosse possibile che poi lei, lasci all’Aula il testo che immagino abbia letto, di modo tale che anche io ne abbia contezza insieme al resto dei Consiglieri del mio Gruppo. Ormai, Sindaca, noi veniamo il lunedì in Aula, richiediamo comunicazioni, io soprattutto, perché, come sa, sono una che ha bisogno di sapere sempre un sacco di cose. Ma, indipendentemente dal contenuto del protocollo d’intesa, il verbale di cui ci ha parlato l’Assessore Iaria, credo che la scorsa settimana sia capitato un fatto che, francamente, mette tutti in una situazione di estremo imbarazzo. Vede, quando io ho protocollato la richiesta di comunicazioni, uno dei due Consiglieri presenti mi dice: “Beh, ma noi non siamo mica intervenuti, eravamo solo seduti lì”. E allora, Sindaca, glielo chiedo, d’ora in poi, tutte le volte che si va a sedere in Prefettura, mi faccia una chiamata, magari sono libera e se ho piacere vengo anch’io a sedermi in Prefettura. Le prometto, e lei sa che io sono una donna di parola, non prenderò parola e rispetterò il dialogo tra lei e il signor Prefetto, perché, purtroppo il Movimento 5 Stelle ci ha abituati, in questi anni, in questi tre anni e mezzo, che tutti possono fare cosa vogliono, perché voi siete i portavoce dei cittadini, allora mi chiedo come mai l’Assemblea del Prefetto, voi non l’abbiate fatta in streaming, in modo tale che tutti i cittadini avessero assoluta contezza e conoscessero il documento che la Città oggi si appresterà a sottoscrivere. Tutti fanno cosa vogliono, senza rendersi conto e senza ricordarsi del ruolo che ricoprono. Ma fosse la prima volta, Sindaca Appendino, che ci troviamo di fronte a delle situazioni imbarazzanti che la - purtroppo - Vicepresidente attuale ricopre. Non sto neanche a elencare le volte in cui, tramite social, sbeffeggia dei cittadini perché partecipano a delle mobilitazioni, l’ultima è quella “Sì TAV”, le volte in cui in quest’Aula, la Vicepresidente dichiarò che: “I centri sociali sono equiparati e necessari come gli ospedali e le strutture ospedaliere”. Guardi, potrei fare un lungo elenco, essendo io anche membro titolare di alcune Commissioni, di cui la stessa citata fa parte, ma non ho voglia di annoiare né lei, né il Presidente del Consiglio e neanche l’Assessore Iaria. Vede, Vicepresidente, mi rivolgo direttamente a lei, e immagino che lei lo sappia, per quanto mi riguarda, lei non è più adatta a fare la Vicepresidente del Consiglio Comunale, perché quando lei va in giro, rappresenta anche me, e spesso io non mi trovo per niente d’accordo con le cose che lei dichiara. Lei rappresenta la Città tutta, non rappresenta né se stessa, né il Movimento politico che l’ha fatta sedere lì, né alcune parti della Città. Concludo, Presidente, così cerco di lasciare del tempo ai miei colleghi. Credo che si faccia, continuamente, confusione tra la questione Cavallerizza e il protocollo d’intesa, il progetto realizzabile, di cui ha parlato l’Assessore Iaria e il Regolamento Beni Comuni che, come ci ha anticipato, ieri, il Consigliere Carretto, subirà un’accelerata profonda in questa settimana. Io non condivido nessuna delle dichiarazioni che sono state fatte ieri, neanche alcune delle considerazioni che ha fatto l’allora Vicesindaco Montanari. Francamente, io non capisco a questi attacchi che sono stati fatti alla Città e a tutti i gruppi politici, in particolare anche all’ex Sindaco. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Magliano. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente, dell’opportunità di intervenire su queste due richieste di comunicazioni. Avevo una domanda per l’Assessore Iaria, se ha concordato, leggendo in questo modo, anche con gli occupanti della Cavallerizza, lei sperava che loro non capissero e firmassero, visto che anche per noi è stato impossibile capire il protocollo, come da lei letto. Ha detto: “Magari questi non capiscono e firmano e si fidano”. Detto questo, la storia della Cavallerizza ha una serie di problemi che arrivano già da prima, eh, questo è evidente; sono già stato in Consiglio Comunale nella scorsa Consiliatura e già allora si era iniziato a non gestire in un modo controllato e accurato un bene che, ricordo, protetto dall’UNESCO. Poi io capisco che, questa Maggioranza, tutte le volte che c’è un bene protetto dall’UNESCO, fa di tutto perché venga, in qualche modo, distrutto, pensiamo alla Colletta con il Barattolo o il suk di Marco Giusta. Però, è evidente che voi avete aggravato la situazione, avete permesso che in nome di una sedicente cultura, sedicente condivisione di animi e di amorosi sensi, all’interno di quel posto si facesse di tutto, mettendo in imbarazzo le nostre Forze dell’Ordine, perché di fianco a quel posto c’è un Commissariato di Polizia. Con che faccia i cittadini che andavano lì, dicendo: “Scusi, l’ordine di questa città, mediamente, viene garantito per cui nei nostri locali si battono gli scontrini, nelle nostre sale di ritrovo si paga un affitto, quando vogliamo fare una mostra paghiamo e questi?”. E noi avevamo i nostri poliziotti lì. E voi avete permesso che da qualche centinaio di metri occupati fosse tutto, tutto, con relative conseguenze, lo sapete quello che ha dato fuoco dove stava alloggiato qualche mese prima? Lo sapete o no? Questo poi non lo si dice, stava lì. Voi, con che faccia direte alle associazioni, che ci pagano un affitto tutti gli anni per stare nelle nostre strutture, che loro pagano e se sono in ritardo gli arriva SORIS per pochi centesimi e li mettono in mora, a quelli che sono là dentro e non pagheranno nulla? Ma questa è l’idea di legalità? Con che faccia mandiamo i nostri Vigili a fare un controllo in un locale e che per qualche scontrino gli facciamo una multa e lo chiudiamo, anche quelli della Movida e questi per anni lì, hanno detto: “Non si paga nulla”, testimone io in Commissione: “Sono offerte libere al progetto Cavallerizza”. E diciamolo ai nostri commercianti, basta dire che sono offerte libere per la nonna Pina, che non si sente tanto bene e li aiutiamo ad andare avanti così. Voi avete permesso che la legalità…, che ci fosse un clima di illegalità totale e oggi, come tutti i collateralismi che avete avuto, vi esplode tra le mani. Perché se questi non firmano, cosa fate? Sgomberate? Vediamo, vediamo. Detto questo, passo al secondo punto, avendo cinque minuti. Per cui io…, poi, tra l’altro, dico su questo, la Sindaca è molto netta su questo e le fa onore. Certo, avremmo dovuto arrivare ad una situazione ben prima, però c’è un grosso problema all’interno della sua Maggioranza, come c’è un grosso problema, e questa è la seconda richiesta di comunicazioni, sulla figura della Vicepresidente. Il Consigliere Carretto faccia quello che vuole del suo tempo, se gli piace stare con chi occupa, con chi non occupa, faccia lui, non è un problema, ma io ho fatto parte dell’Ufficio di Presidenza di questa Amministrazione e del Consiglio Comunale, è inaccettabile che la Vicepresidente del Consiglio Comunale, che rappresenta tutti, dica che sia stata presente a quell’evento e che anche dica: “Sono stata in silenzio”. Ma vuol dire che dopo mesi non ha capito, non ha capito che cosa vuol dire essere Vicepresidente, quindi rappresentarci tutti. Non ha capito, non ha studiato. Certo, il sogno della vita di qualcuno è girare la città con la fascia tricolore, ognuno si accontenta di quel che può nella vita, non avendo altre soddisfazioni, ma non va a rappresentare tutta quest’Aula, lì, perché sei Vicepresidente, Vicepresidente sempre, non esiste che uno si toglie il cappello: “No, oggi sono una libera cittadina movimentista, poi torno la Vicepresidente del Consiglio”. È gravissimo, è gravissimo. Io le chiedo, Presidente, nuovamente, di non mandare più in rappresentanza la Consigliera Ferrero e come Forze di Opposizione, presenteremo una proposta di deliberazione di iniziativa consiliare, ai sensi dell’articolo 27, comma 8, per la revoca di questo mandato. Noi lo vogliamo revocare e se voi volete bene a tutto il Consiglio, e non solo ad alcuni di voi, che magari hanno un interesse politico, affinché quella roba rimanga una roba del genere, voi la dovrete votare, perché non si rappresentano così le Istituzioni, non si rappresentano così. Per non dire per quando va che cosa dice. Ma quello, vabbè, ognuno dica…, ma non può stare la Vicepresidente in consessi del genere, perché è irrispettoso di quest’Aula. Ma che figura ci facciamo? Ma è il modo di… Lo dico a voi, eh, perché poi c’è la psicologia dell’apparire, quindi quella è una malattia, è una malattia, chi ce l’ha, non guarisce. Ma lo dico a voi, ma voi vi sentite rappresentati, essendo la Vicepresidente di Maggioranza? Ma non è accettabile, per chi ha ancora un po’ di senso delle Istituzioni. Per chi invece pensa che questo sia il parco giochi che per un altro anno e mezzo ci ospita, uno può fare quel che vuole. Per cui, io mi auguro che sia protocollato quanto prima questo atto. Mi auguro che tanti della Maggioranza riflettano, c’è tanta brava gente negli scranni della Maggioranza, che può prendere quel posto, ne avevamo uno anche prima, che queste cose non le faceva e mi sentivo rappresentato, ad oggi, no. Detto questo, viviamo alla giornata, perché oggi pomeriggio sapremo cosa capiterà in Prefettura, ma il mix che siete riusciti ad aggravare, lo ripeto per onestà politica, ad aggravare, è veramente insopportabile, perché per voi è legalità ed è legale quei modelli sociali che vi fanno comodo, tutto il resto è illegale e anche questo aspetto… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. MAGLIANO Silvio Deve finire, perché chiunque lì, ha dato del denaro, l’ha fatto senza ricevute, senza scontrini e quello non è un modo per sostenere la cultura, perché sennò solo dei fessi quelli che nelle loro attività culturali e associative, di volontariato, rispettano le regole, solo che si vede che quelli a voi non piacciono. SICARI Francesco (Presidente) Grazie. Prego, Capogruppo Morano. MORANO Alberto Non entro nel merito della vicenda Cavallerizza e nemmeno mi interessa molto il ruolo di Montanari o il ruolo di Carretto. Carretto è un Consigliere, Montanari non ha più alcun ruolo istituzionale, facciano quello che vogliono. Io chiedo, però, signor Sindaco, che sia grave che il Vicepresidente del Consiglio Comunale intervenga a una riunione istituzionale rappresentando soggetti che si pongono ai margini della legalità e che lei, signor Sindaco, accetti di restare seduta a quel tavolo, perché, vede, è troppo facile dire: “Io non sono d’accordo”, però esistono dei doveri che secondo me anche lei, signor Sindaco, dovrebbe rispettare. E se qualcuno si pone ai margini di quelli che sono i suoi compiti istituzionali, lei non può avallare quel comportamento. Lei poteva semplicemente interrompere la riunione, pretendere un chiarimento interno alla sua Maggioranza, perché comunque ad oggi lei fa ancora parte della Maggioranza dei 5 Stelle, ancora oggi lei è Sindaco espressione del Movimento 5 Stelle e una volta ottenuto questo chiarimento, ottenute le dimissioni della Ferrero, o da Vicepresidente del Consiglio Comunale, o da rappresentante di questi attivisti, riprendere la riunione in un’altra data. Questo sarebbe stato un comportamento rispettoso di questo Consiglio, rispettoso di questa Città, perché oggi noi abbiamo il dubbio che persone che si pongono ai margini della legalità abbiano l’avallo del Consiglio Comunale nell’espressione della persona del Vicepresidente. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Sganga. SGANGA Valentina Grazie, Presidente. Le comunicazioni su questa vicenda sono un’occasione per cercare di costruire una prassi e possono essere uno stimolo a dare centralità anche fuori da quest’Aula del Consiglio Comunale e dei Consiglieri. Come la Sindaca, non voglio in nessun modo nascondere l’inopportunità che dei Consiglieri partecipino a Tavoli, ufficiali o informali poco importa, senza una delega del Consiglio Comunale o della Conferenza dei Capigruppo. Lo evidenzieranno probabilmente i diretti interessati e lo ribadisco anch’io, essere ad un incontro come quello della scorsa settimana, è stato inopportuno e mi auguro che le loro scuse dimostreranno, da un lato la buona fede dell’iniziativa, e dall’altro anche che è stato compreso l’errore commesso. Chiedere però le dimissioni è solo, a mio parere, una sparata un po’ inutile per cercare di avere visibilità sui giornali, legittima per le Forze di Opposizione, ma che si esaurisce nella mediatizzazione delle loro posizioni. Per cui come Movimento 5 Stelle ribadiamo il nostro sostegno al Presidente, all’intero Ufficio di Presidenza, compresa la Vicepresidente Ferrero. Detto ciò, sfrutto questo momento per invitare tutti i colleghi a costruire delle regole di ingaggio precise, che permettono, appunto, a delle delegazioni dei Consiglieri Comunali di partecipare ai Tavoli, come quello che si sta svolgendo in Prefettura, non delle delegazioni improvvisate, ma ponderate ed autorizzate dalla Capigruppo, che comprendono sia forze di Maggioranza, che di Opposizione. Chi si è occupato in questi anni della Cavallerizza Reale poco importa che faccia parte dei centri sociali o meno. Nella maggior parte dei casi non è così, peraltro forse sarebbe il caso di informarsi prima di parlare a vanvera, ha svolto un’attività meritoria. Per cui come Movimento 5 Stelle ribadiamo la necessità di continuare a dialogare con l’assemblea 14.45, così come quella di preservare una parte, la più grande possibile, di Cavallerizza ad uso pubblico. Questa proposta è stata portata avanti da noi e non da altri, perché gli altri prima hanno ipotecato il futuro della Cavallerizza per garantire il debito mostruoso che hanno messo sulle spalle dei torinesi e poi hanno realizzato un progetto di svendita alle banche, alle fondazioni, che era così, è irrealizzabile anche sul Piano del libero mercato, che è rimasta lettera morta. Per questo io chiudo ringraziando la Sindaca, e con lei l’Assessore Iaria e anche il Prefetto Palomba per essersi adoperati per dare spazio a un dialogo che nessun’altra Amministrazione avrebbe avuto la forza di portare avanti. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Vicepresidente Ferrero. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Mi scusi, solo quanti minuti ho? SICARI Francesco (Presidente) Tre minuti, interviene come fatto personale. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Presidente. Mi spiace molto, Sindaca, di aver creato fraintendimento sulla mia carica partecipando al Tavolo, anche se con presenza muta. L’assemblea spontanea è aperta a tutti, persino ai Consiglieri Comunali eletti, non può essere trattata dall’Amministrazione come entità antagonista, ma come un tentativo, magari imperfetto, in ogni caso innovativo, di evoluzione democratica, un’occasione di sviluppo sociale, culturale, fondata sul reciproco rispetto e sulla reciproca inclusione. Ridurre un’esperienza come Assemblea Cavallerizza a problema, come si sta facendo adesso, di ordine pubblico o di burocrazia giuridica, significa soprattutto svalutare la politica stessa, riducendola ad antagonista di spinte sociali e culturali che, invece, dovrebbero essere ascoltate, aiutate e sviluppate. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo per sperimentare i Beni Comuni, e io queste parole le dico anche a nome del collega Carretto. Sono così interessanti i Beni Comuni. Solo chi non li ha studiati, li può avversare. Per il futuro delle prossime generazioni ci dovremmo impegnare tutti. A questa Città i cattivi non servono, servono i generosi, serve chi si batte per gli ultimi, chi si batte per salvare l’ambiente, a chi prova a costruire nuove economie, nuove mobilità, nuove forme di possedere, come i Beni Comuni. Questa è una Città che vive anche senza politica, ma quando c’è, che sia almeno politica di prossimità, che stia accanto ai cittadini e si confronti. A questa Città fa bene pensare alle cose di sostanza, alle questioni per tempo perché non diventino emergenza, a fare il bene di tutti e non dei soliti noti. Questa Città bellissima è campione di solidarietà, si salverà, ma non certo grazie a chi fa la politica dello scandaletto, chi si straccia le vesti per cose, sicuramente, in questo caso, inopportune, ma facendolo invece sulle cose che decidono davvero la vita dei cittadini. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliera Montalbano. MONTALBANO Deborah Grazie, Presidente. Allora, innanzitutto io come DemA Torino non mi sento neanche io più rappresentata dalla Vicepresidente del Consiglio Comunale Viviana Ferrero, non solo perché presiede a colloqui in Prefettura di cui nessuno, nessuno dei Consiglieri di Minoranza è a conoscenza e che scopre poi il giorno dopo a mezzo stampa, ma anche per tutta una serie di strumentalizzazioni, di falsità che la Vicepresidente del Consiglio Comunale continua ad andare a dire agli occupanti di Cavallerizza, perché quando si dice che questo lavoro sui regolamenti dei Beni Comuni, si parla di uso civico in collaborazione fatta con l’Osservatorio di Napoli con DemA di Napoli si dice una falsità. In tutte le occasioni sia il Gruppo Consiliare che l’Osservatorio di Napoli stesso, ieri in rappresentanza all’assemblea cittadina, si è dissociato da questo lavoro dei Beni Comuni che, vorrei ricordare, qui parliamo di Beni Comuni urbani, non Beni Comuni in generale. Detto questo, allora... è molto difficile a questo punto anche fare degli interventi che possano rimanere nel merito perché io ormai sento tante di quelle falsità da una parte, dall’altra, dette, non dette, c’è una certa strumentalizzazione di ogni cosa, un’ipocrisia dilagante, e quindi veramente è frustrante, io non riesco neanche più a stare dietro alle posizioni che ormai prende la Maggioranza, vedo queste due facce, qui una cosa e fuori un’altra. Qui la Sindaca viene e dice che anche per lei la vostra presenza in Prefettura non era una presenza consona, però poi quando vi deve mandare a cercare di convincere gli occupanti a firmare il Protocollo d’Intesa mi pare che invece la copertura politica ve la dà e il lavoro che fate, in maniera alquanto strumentale, piace anche alla Giunta. Ora, io vorrei capire una cosa, perché c’era un Protocollo d’Intesa tra la Città di Torino e la Banca Depositi e Prestiti che aveva una scadenza del 30 settembre, dove la Città insieme alla Cassa Depositi e Prestiti avrebbero dovuto definire un progetto finale, risulta qualche Consigliere di Minoranza che questo Protocollo d’Intesa, oltre ad essere stato votato in Giunta, è passato in Commissione e si è potuto anche legiferare rispetto a questo protocollo? A me non risulta. Il progetto finale di Cavallerizza dov’è? Masterplan di Cavallerizza dov’è, quando lo tirate fuori? Seconda cosa. Terza cosa: ma secondo voi è normale che un Consigliere di Minoranza debba andare in un’assemblea cittadina che, sì, assolutamente sì Consigliera Ferrero, un’assemblea cittadina è bella perché è aperta a tutti, ma non è un tavolo in Prefettura, sono due cose completamente diverse, ma io come Consigliera di Minoranza devo andare in un’assemblea fiume di quattro ore per riuscire a leggere il Protocollo d’Intesa che l’indomani la Città propone a dei cittadini, che io non li chiamo “occupanti”, li chiamo “cittadini”? Ma secondo voi è tutto normale? È tutto normale? E poi dopo uno legge anche il Protocollo e allora capisce anche un po’ di cose, perché... gli occupanti esistono a Cavallerizza perché la Cavallerizza era stata abbandonata, cerchiamo di non dimenticarci le cose. L’assemblea 14.45 chiede che la Cavallerizza non venga privatizzata, che una parte almeno di Cavallerizza resti a uso pubblico. Se vogliamo parlare di Regolamento dei Beni Comuni, dobbiamo parlare ora di uso civico, perché quello è il principio che sta dentro il Regolamento dei Beni Comuni. L’uso civico dentro il Regolamento non l’avete inserito, non c’è, ci sono le fondazioni, ci sono le privatizzazioni dei Beni Comuni. Di cosa state parlando quando andate da quei cittadini? Io questo vorrei capire. Chiedete a loro di delegare il Comune per riconoscere un uso parziale e pubblico di Cavallerizza? Cioè... chiedete a loro di rinnegare le loro battaglie? Primo. Chiedete a loro di delegare il Comune a velocizzare il più possibile i tempi per l’approvazione di un bene comune quando le realtà vi stanno chiedendo di ritirare quella delibera? Io non so se ci fate, ormai, o ci siete, e se è tutto normale. Io non lo so più. Io posso dire solo una cosa: io mi auguro che oggi gli occupanti non firmino il Protocollo d’Intesa, perché se devono proprio morire, se quell’esperienza deve finire, allora meglio morire ma mantenere la propria dignità, meglio morire ma rimanere coerenti con le battaglie arrivate e vissute fino a oggi. Quindi, tutta la mia solidarietà agli occupanti, sì, agli occupanti di Cavallerizza e a tutte le realtà sociali in occupazione sulla Città. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliera Grippo, ha un minuto e mezzo circa. GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie, Presidente. Io, rispetto all’intervento appassionato della Capogruppo Montalbano, sono assai poco preoccupata dei destini e della serenità degli occupanti della Cavallerizza, mi importa più dei destini della Città nel suo complesso e di quello che si sta svolgendo in quest’Aula, da un lato vediamo la Vicepresidente del Consiglio che si scusa con la Sindaca mentre invece rappresenta il Consiglio, quindi l’ennesima certificazione che non ha capito; e dall’altro vediamo la Sindaca che in Prefettura va a trattare con chi ha cacciato fino a qualche tempo fa. Tutto normale, perché visto che si parlava di normalità, anche se francamente la normalità per me non è mai stata un traguardo a cui tendere, comincio a chiedermi fino a che punto ancora risulterà umiliata la Città o risulteremo umiliati noi, che questa Città abbiamo l’onere di rappresentare. Inoltre, siccome nella giornata di oggi è arrivata la risposta a un’interrogazione parlamentare, un’interrogazione rivolta al Ministro Franceschini che poneva il tema di quali fossero le condizioni perché il Governo concedesse dei contributi, contributi ordinari e contributi straordinari per riportare la Cavallerizza in condizioni di fruibilità e dal punto di vista della sicurezza, e dal punto di vista del... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. GRIPPO Maria Grazia Sì, e dal punto di vista, come ci diceva l’Assessore, culturale e artistico, mi sto francamente chiedendo - cosa che la Sindaca non ha detto - il verbale che secondo lei verrà firmato nel pomeriggio equivale al progetto unitario di riqualificazione che ci è stato richiesto dal Governo per poterci dare questi denari? Perché sennò francamente, lo dico al Movimento, a nulla sarà servita l’ennesima reprimenda di cui ci ha fatto oggetto la... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. GRIPPO Maria Grazia Sì, Presidente, concludo, la Capogruppo Sganga, perché se anche il Governo ci molla, stavolta non avremmo avuto altro che questo inutile tentativo di dialogo portato avanti dall’Amministrazione. SICARI Francesco (Presidente) Ci sono altri interventi prima della replica? Lascio la parola alla Sindaca. Prego. APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Molto brevemente, perché ritengo, come dire, che... la discussione sia stata piuttosto ampia. Allora, il verbale di intesa è il frutto di un lavoro di mediazione che è stato fatto che io rivendico, perché ritengo che sia corretto che si faccia un tentativo di mediazione nell’interesse duplice, cioè l’interesse che noi abbiamo - ed è evidente, è scritto anche nel verbale e l’ha detto l’Assessore Iaria - di mettere in sicurezza quello spazio anche a seguito di un incendio che è avvenuto e che quindi peraltro non è il primo, e che quindi ci impone anche maggior celerità, e quindi è un intervento di messa in sicurezza, quindi, come dire, più immediato; dall’altra parte un intervento che permette di avere una visione di medio/lungo periodo, o meglio un intervento più ampio su tutto il compendio che permetta di poter restituire quell’area alla cittadinanza in senso più ampio. Ora, Capogruppo Morano, io invece penso di aver fatto bene a rimanere seduta a quel tavolo, lo dico perché un tavolo che viene convocato in Prefettura, dove c’è anche il Sindaco e c’è una delegazione di occupanti che viene per cercare di fare un percorso di mediazione, io credo e ci ho anche pensato, non lo nego, perché ovviamente è stata anche per me una sorpresa, non ne erano a conoscenza, ma credo che non aver fatto l’interesse della Città a lasciare quel tavolo è stato forse interesse della mia Maggioranza nell’aprire uno scontro politico su una mediazione che ha come interesse generale quello di far partire un percorso. Per questo sono rimasta seduta a quel tavolo, e per questo ho detto a quel tavolo - come ho detto anche qui in Aula - il mio giudizio, ma lasciare quel tavolo significava probabilmente, forse, non lo so, far interrompere un percorso dove ci si stava impegnando tra le parti, è questo il motivo per cui sono rimasta a quel tavolo, non perché avallassi in qualche modo la presenza. Seconda cosa che vorrei specificare: la questione del Regolamento Beni Comuni, forse non è evidente rispetto alle comunicazioni che ha rilasciato l’Assessore Iaria, ma daremo sicuramente copia del verbale di intesa; ora, il Regolamento Beni Comuni, come peraltro è scritto nel Protocollo, è stato deliberato dalla Giunta ormai credo 4-5 mesi fa, ed è giustamente e legittimamente alla discussione del Consiglio comunale o, meglio ancora, delle Commissioni Consiliari. Ora, il Regolamento Beni Comuni, per quanto riguarda la Giunta, nel momento in cui noi l’abbiamo elaborato, costruito, anche in seguito ad un percorso di confronto, non nasce come elemento che deve essere attuato solo ed esclusivamente all’interno della Cavallerizza, non è questo. Il Regolamento Beni Comuni nasce da un percorso, un movimento che ha portato a utilizzare questo Regolamento in altre situazioni. Ora è successo quello che è avvenuto, e lo sappiamo, e quindi nell’ambito del Protocollo quello che noi ci impegniamo a fare rispetto - come verbale di intesa, come Giunta - rispetto al Regolamento Beni Comuni per essere chiari, riguarda: 1) favorire l’approvazione in Consiglio Comunale, peraltro avendolo approvato come Giunta non mi sembra essere un atto particolare, nel senso che se l’abbiamo approvato come Giunta è perché noi ci credevamo e quindi aspettiamo adesso che giustamente il Consiglio Comunale lo approvi e faccia discussione, non solo per la Cavallerizza, ma in generale per l’utilizzo del Regolamento Beni Comuni in Città, e so che su questo si sta discutendo in ambito della Commissione consiliare; in secondo luogo è specificato, e rispondo alla Consigliera Grippo, è specificato in modo netto dove verrà utilizzato il Regolamento Beni Comuni in ambito Cavallerizza, e cioè ci riferiamo alla Sala Delle Guardie, questo alla luce dell’interlocuzione che c’è stata anche evidentemente con una serie di soggetti. Ora, che cosa vorremmo riuscire a fare e qual è il tentativo della mediazione? Il tentativo della mediazione è salvaguardare l’esperienza dei Beni Comuni, rimettere e restituire alla cittadinanza il compendio che richiede un impegno molto, molto significativo, che il solo pubblico come Città non è in grado di fare, e in più aggiungo che sempre nell’ambito del verbale di intesa ci impegniamo - ed è scritto - ad aumentare non solo la fruizione pubblica, la proprietà pubblica che ha la Città in ambito Cavallerizza. Ora, io credo, come dire, che ciascuno si debba assumere le proprie responsabilità, noi abbiamo fatto un percorso non semplice, anche io voglio ringraziare il Prefetto perché non è scontato e, devo dire, non è sempre scontato che si decida di aprire un tavolo di questo tipo, le mediazioni come sempre richiedono che ciascuno faccia un passo in avanti e un passo indietro, e quindi il mio auspicio non è che..., non so se verrà firmato oppure no, il mio auspicio sia per l’interesse del percorso che è stato fatto che è stato citato dall’Assessore Iaria - culturale e artistico -, sia per l’interesse che riguarda i Beni Comuni, sia per chi si è occupato di quel bene negli anni, che si possa arrivare ad un accordo che permetta a noi di partire, ripeto, noi come Città di partire con la vicenda della riqualificazione, di salvaguardare il tema dei Beni Comuni in ambito di un esperimento di una zona, evidentemente all’interno, e di tenere insieme tutti quegli attori che lei, Consigliere, citava. Aggiungo solo una cosa, Capogruppo Napoli: io arrivo da una conferenza stampa insieme al Sindaco Sala sulla comunicazione non ostile, dove sia io che il Sindaco Sala ci siamo impegnati a fare attenzione a... come dire... alle parole che utilizziamo nell’ambito della nostra comunicazione politica. Io mi sento di dire che dire “violenti” a tutto un gruppo non individuando responsabilità personali non credo che sia nell’ottica corretta della comunicazione, che non significa che non possono esistere dei violenti nell’ambito di uno spazio eccetera, ma cerchiamo anche noi di non etichettare, questo vale in generale, ho cercato anche io di fare attenzione nel mio intervento, di non etichettare un gruppo, tutta una serie di persone, con una parola così forte, che io credo si abbini sempre a delle responsabilità personali. |