Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Proseguo con la trattazione delle interpellanze, parliamo della n. mecc. 201904372/002, i presentatori sono il Consigliere Lavolta e la Consigliera Patriarca, risponde l’Assessora Leon al quesito: “Sala Conferenze GAM - Ad un anno esatto dalla chiusura, il mistero si infittisce” FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passo la parola, se si vuole solo segnare, le do la parola, grazie. LEON Francesca Paola (Assessora) Allora, rispondo a seguito delle informazioni riscontrate dalla Fondazione Torino Musei sulla domanda: “…in quali condizioni versi la Sala Conferenze della Galleria d’Arte Moderna di Torino, nonché di avere notizie certe in ordine alle tempistiche con le quali la medesima tornerà ad essere fruibile”. Nel corso del 2017 la Fondazione Torino Musei ha dato incarico al manutentore, IREN Energia, per l’esecuzione di una verifica generale coordinata degli impianti di illuminazione di forza motrice della GAM la cui installazione generale risale ai primi anni 90 ed è stata oggetto nel tempo di diverse modifiche aggiunte in relazione all’evoluzione delle esigenze e funzioni. L’esito della perizia ha condotto a una dichiarazione di rispondenza alla normativa parziale, poiché tre aree del Museo risultavano non più adeguate alla recente evoluzione normativa con particolare riferimento alla caratteristica di componenti impiantistici quali cavi e apparati. Le aree escluse dalla dichiarazione di rispondenza risultavano essere le seguenti: secondo piano Area Mostre, piano interrato e Sala Conferenze. In conseguenza dell’esito della perizia nel mese di settembre 2017 la Fondazione avviava la fase di progettazione dei lavori di aggiornamento impiantistico per tutte le aree escluse dalla dichiarazione di rispondenza. Le suddette aree, poiché gli impianti sono sempre stati condotti e mantenuti nel rispetto delle disposizioni normative e non evidenziavano livelli di rischio preoccupanti, sono state mantenute in funzione in attesa del completamento della progettazione e successiva pianificazione dei lavori. Nel 2018 la Fondazione provvedeva all’esecuzione dei lavori al secondo piano e al piano interrato, per la Sala Conferenze invece classificata locale di pubblico spettacolo si dava seguito nel frattempo ad un confronto con la Commissione Comunale di Vigilanza per l’approvazione del nuovo progetto esecutivo al fine di concordare le caratteristiche che l’impianto avrebbe dovuto possedere per ottenere la nuova autorizzazione da parte della Commissione stessa. L’iter con la Commissione Comunale di Vigilanza si è concluso il 13 novembre 2018 con l’approvazione del progetto. Il 21 dicembre nel frattempo è scaduto il contratto di concessione della Sala gestito attraverso un service esterno individuato periodicamente con procedura di evidenza pubblica. Alla scadenza del contratto di concessione la Fondazione non ha ritenuto di avviare una nuova procedura per l’individuazione di un concessionario e l’affidamento del relativo servizio stante la necessità di programmare prima i lavori di adeguamento. Contestualmente tra dicembre e febbraio 2019 sono state condotte alcune indagini diagnostiche sullo stato dei solai che hanno messo in evidenza un potenziale rischio di sfondellamento, particolarmente diffuso al secondo piano della Galleria, chiuso al pubblico per questo motivo dal 18 dicembre 2018 e comunque presente con vari gradi di avanzamento anche in altri locali tra cui quelli adibiti alla Sala Conferenze. Lo stato dei solai, unito alla vetustà degli impianti, ha reso necessario elaborare ad aprile del 2019 un primo studio di fattibilità finalizzato alla riqualificazione dei livelli terra, primo e secondo del Museo e al suo successivo sviluppo dello studio, tuttora in fase di redazione, che include anche tutte le aree interne ed esterne a livello strada di pertinenza della Galleria. Le conclusioni di questo studio di fattibilità, unitamente ad un primo stadio di progettazione preliminare, sarà disponibile entro la fine dell’anno in corso. Dunque, non ho ricevuto da Fondazione Torino Musei un’ipotesi diciamo di calendarizzazione della riapertura perché non abbiamo ancora in mano la calendarizzazione dei lavori. La programmazione individuerà appunto una suddivisione in lotti degli interventi con l’indicazione delle priorità e delle relative tempistiche. L’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva, unitamente all’esecuzione dei lavori, sono subordinate ovviamente al reperimento delle risorse finanziarie necessarie. Questa situazione ha ulteriormente confermato l’opportunità di sospendere l’attività della Sala in attesa di poter eseguire i lavori di riqualificazione dell’intero edificio poiché nei fondi stanziati dalla Città per il CPI della GAM quei fondi non erano sufficienti a coprire anche gli interventi nella Sala Conferenze e qui ci riferiamo all’impiantistica e di fatto al CPI. La Fondazione, per le attività più importanti, oggi si avvale della collaborazione dell’Unione Industriale in un quadro più ampio di valorizzazione reciproca, mentre per le attività che prevedono un flusso di pubblico minore utilizza la propria Sala Conferenze interna adiacente al Dipartimento Educazione. È evidente che, nel momento in cui ci sarà la chiusura diciamo della progettazione esecutiva con il calendario di tutti i lavori, a quel punto potremo discuterne in Commissione per valutare appunto la proposta che viene fatta. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessora Leon. Passo la parola al Consigliere Lavolta, se si segna, grazie. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie. Ma io non so se tra i quadri esposti alla GAM... FERRERO Viviana (Vicepresidente) Aspetti, mi scusi. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Io non so se tra i quadri esposti alla GAM ci sono..., sicuramente ci saranno insomma… (audio mancante). Dicevo che non so se alla GAM sono esposti dei quadri raffiguranti battaglie campali, sicuramente sì, ma quello che lei ci ha raccontato insomma ha la fisionomia di un conflitto che nell’arco di un triennio lascia sul campo morti e feriti. Se non ho capito male, si parte dal 2017 con l’ispezione sul sistema di illuminazione della GAM coinvolgendo il manutentore, poi si scopre con la Commissione Comunale di Vigilanza che c’era un problema di agibilità della Sala, nel corso dell’approfondimento tecnico e di un’eventuale programmazione e calendarizzazione dei lavori, si scopre anche che c’è un problema di tenuta del solaio, in un arco temporale che va dal 2017 siamo a fine 2019 e perlomeno io, che silenziosamente ho solo periodicamente telefonato per capire se fosse nel frattempo tornata agibile la Sala, e quindi non ho fatto ulteriori approfondimenti, mi sarei aspettato che oggi lei ci venisse a dare almeno un orizzonte temporale della fine di questa guerra e invece no, lei ci dice candidamente che non è ancora possibile stimare quando verrà riaperta la Sala, che intanto ricordo a me stesso è dal dicembre 2018 che è chiusa. Allora, non viviamo in una megalopoli, non viviamo in una città che ha una disponibilità di sale infinite; certo, ce ne sono tante, certo molto belle e accessibili le più, sicuramente cariche di significato anche per alcuni appuntamenti importanti che si sono svolti nel corso della storia recente di questa Città, la sala da 300 posti della GAM non è l’unica, quindi insomma chi ha bisogno di uno spazio ne può trovare altre, certo, però che avere una sala a disposizione di 300 posti allestita in una zona semicentrale, anzi centrale come quella, è sicuramente utile per una Città come la nostra e il fatto che per un anno nessuno si sia preoccupato di dare informazioni chiare così come lei, e la ringrazio, ha fatto oggi, ma soprattutto che la Fondazione Torino Musei non sia ancora in grado di dirci quando sarà nella disponibilità di tutti coloro i quali vorranno semplicemente radunare 300 persone indipendentemente dalla natura dell’iniziativa, io lo trovo abbastanza preoccupante, per usare un eufemismo. E quindi sono sconcertato e chiedo semplicemente che noi si possa avere un approfondimento con la Fondazione Torino Musei, capire se il problema è di carattere economico, se il problema è di carattere strutturale, se il problema è legato alla relazione con IREN, se il problema è legato al fatto che ci sono altre priorità e altre urgenze, se sostanzialmente da parte della Fondazione Torino Musei, in relazione ovviamente anche con la Città di Torino - perché la preoccupazione deve essere non tanto della Fondazione Torino Musei, ma principalmente a mio modo di vedere dell’Amministrazione della Città - c’è la possibilità di venirne in qualche modo a capo. Quindi io non sono soddisfatto della risposta dell’Assessora Leon, che tra l’altro si è limitata a trasferire un’informazione che arriva dalla Fondazione Torino Musei senza corredarla neanche di un suo pensiero, giudizio, impegno, zero, io chiedo che venga approfondita questa interpellanza nella Commissione Consiliare competente, grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, concedo un minuto alla Consigliera Patriarca. PATRIARCA Lorenza No, proprio solo due parole, anche io mi associo allo sconcerto rispetto al fatto che ci voglia un anno prima ancora di avere una qualche idea, insomma di fare un progetto preliminare di quali siano i costi perché è evidente che questo è poi il problema. Una Sala, la Sala della GAM non era solo una risorsa per la Città, era sicuramente una risorsa di supporto notevolissima per tutta l’attività della GAM, che spesso accompagnava l’inaugurazione dell’esposizione, delle mostre temporanee con delle occasioni educative che coinvolgevano le scuole e quindi la Sala era spesso colma, ecco. Credo che una maggiore sollecitudine sarebbe richiesta, quindi aspettiamo velocemente un’ipotesi dall’Assessora, grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliera Patriarca. Io se ho ben compreso, quindi, va in approfondimento in Commissione, quindi nella V Commissione. |