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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Novembre 2019 ore 13,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2019-04372
"SALA CONFERENZE GAM - AD UN ANNO ESATTO DALLA CHIUSURA, IL MISTERO SI INFITTISCE" PRESENTATA IN DATA 17 OTTOBRE 2019 - PRIMO FIRMATARIO LAVOLTA.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Proseguo con la trattazione delle interpellanze, parliamo della n. mecc. 201904372/002,
i presentatori sono il Consigliere Lavolta e la Consigliera Patriarca, risponde
l’Assessora Leon al quesito:

“Sala Conferenze GAM - Ad un anno esatto dalla chiusura, il mistero si infittisce”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Passo la parola, se si vuole solo segnare, le do la parola, grazie.

LEON Francesca Paola (Assessora)
Allora, rispondo a seguito delle informazioni riscontrate dalla Fondazione Torino Musei
sulla domanda: “…in quali condizioni versi la Sala Conferenze della Galleria d’Arte
Moderna di Torino, nonché di avere notizie certe in ordine alle tempistiche con le quali
la medesima tornerà ad essere fruibile”. Nel corso del 2017 la Fondazione Torino Musei
ha dato incarico al manutentore, IREN Energia, per l’esecuzione di una verifica
generale coordinata degli impianti di illuminazione di forza motrice della GAM la cui
installazione generale risale ai primi anni 90 ed è stata oggetto nel tempo di diverse
modifiche aggiunte in relazione all’evoluzione delle esigenze e funzioni. L’esito della
perizia ha condotto a una dichiarazione di rispondenza alla normativa parziale, poiché
tre aree del Museo risultavano non più adeguate alla recente evoluzione normativa con
particolare riferimento alla caratteristica di componenti impiantistici quali cavi e
apparati. Le aree escluse dalla dichiarazione di rispondenza risultavano essere le
seguenti: secondo piano Area Mostre, piano interrato e Sala Conferenze. In
conseguenza dell’esito della perizia nel mese di settembre 2017 la Fondazione avviava
la fase di progettazione dei lavori di aggiornamento impiantistico per tutte le aree
escluse dalla dichiarazione di rispondenza. Le suddette aree, poiché gli impianti sono
sempre stati condotti e mantenuti nel rispetto delle disposizioni normative e non
evidenziavano livelli di rischio preoccupanti, sono state mantenute in funzione in attesa
del completamento della progettazione e successiva pianificazione dei lavori. Nel 2018
la Fondazione provvedeva all’esecuzione dei lavori al secondo piano e al piano
interrato, per la Sala Conferenze invece classificata locale di pubblico spettacolo si dava
seguito nel frattempo ad un confronto con la Commissione Comunale di Vigilanza per
l’approvazione del nuovo progetto esecutivo al fine di concordare le caratteristiche che
l’impianto avrebbe dovuto possedere per ottenere la nuova autorizzazione da parte della
Commissione stessa. L’iter con la Commissione Comunale di Vigilanza si è concluso il
13 novembre 2018 con l’approvazione del progetto. Il 21 dicembre nel frattempo è
scaduto il contratto di concessione della Sala gestito attraverso un service esterno
individuato periodicamente con procedura di evidenza pubblica. Alla scadenza del
contratto di concessione la Fondazione non ha ritenuto di avviare una nuova procedura
per l’individuazione di un concessionario e l’affidamento del relativo servizio stante la
necessità di programmare prima i lavori di adeguamento. Contestualmente tra dicembre
e febbraio 2019 sono state condotte alcune indagini diagnostiche sullo stato dei solai
che hanno messo in evidenza un potenziale rischio di sfondellamento, particolarmente
diffuso al secondo piano della Galleria, chiuso al pubblico per questo motivo dal 18
dicembre 2018 e comunque presente con vari gradi di avanzamento anche in altri locali
tra cui quelli adibiti alla Sala Conferenze. Lo stato dei solai, unito alla vetustà degli
impianti, ha reso necessario elaborare ad aprile del 2019 un primo studio di fattibilità
finalizzato alla riqualificazione dei livelli terra, primo e secondo del Museo e al suo
successivo sviluppo dello studio, tuttora in fase di redazione, che include anche tutte le
aree interne ed esterne a livello strada di pertinenza della Galleria. Le conclusioni di
questo studio di fattibilità, unitamente ad un primo stadio di progettazione preliminare,
sarà disponibile entro la fine dell’anno in corso. Dunque, non ho ricevuto da Fondazione
Torino Musei un’ipotesi diciamo di calendarizzazione della riapertura perché non
abbiamo ancora in mano la calendarizzazione dei lavori. La programmazione
individuerà appunto una suddivisione in lotti degli interventi con l’indicazione delle
priorità e delle relative tempistiche. L’affidamento della progettazione definitiva ed
esecutiva, unitamente all’esecuzione dei lavori, sono subordinate ovviamente al
reperimento delle risorse finanziarie necessarie. Questa situazione ha ulteriormente
confermato l’opportunità di sospendere l’attività della Sala in attesa di poter eseguire i
lavori di riqualificazione dell’intero edificio poiché nei fondi stanziati dalla Città per il
CPI della GAM quei fondi non erano sufficienti a coprire anche gli interventi nella Sala
Conferenze e qui ci riferiamo all’impiantistica e di fatto al CPI. La Fondazione, per le
attività più importanti, oggi si avvale della collaborazione dell’Unione Industriale in un
quadro più ampio di valorizzazione reciproca, mentre per le attività che prevedono un
flusso di pubblico minore utilizza la propria Sala Conferenze interna adiacente al
Dipartimento Educazione. È evidente che, nel momento in cui ci sarà la chiusura
diciamo della progettazione esecutiva con il calendario di tutti i lavori, a quel punto
potremo discuterne in Commissione per valutare appunto la proposta che viene fatta.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Assessora Leon. Passo la parola al Consigliere Lavolta, se si segna, grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie. Ma io non so se tra i quadri esposti alla GAM...

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Aspetti, mi scusi.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Io non so se tra i quadri esposti alla GAM ci sono..., sicuramente ci saranno insomma…
(audio mancante). Dicevo che non so se alla GAM sono esposti dei quadri raffiguranti
battaglie campali, sicuramente sì, ma quello che lei ci ha raccontato insomma ha la
fisionomia di un conflitto che nell’arco di un triennio lascia sul campo morti e feriti. Se
non ho capito male, si parte dal 2017 con l’ispezione sul sistema di illuminazione della
GAM coinvolgendo il manutentore, poi si scopre con la Commissione Comunale di
Vigilanza che c’era un problema di agibilità della Sala, nel corso dell’approfondimento
tecnico e di un’eventuale programmazione e calendarizzazione dei lavori, si scopre
anche che c’è un problema di tenuta del solaio, in un arco temporale che va dal 2017
siamo a fine 2019 e perlomeno io, che silenziosamente ho solo periodicamente
telefonato per capire se fosse nel frattempo tornata agibile la Sala, e quindi non ho fatto
ulteriori approfondimenti, mi sarei aspettato che oggi lei ci venisse a dare almeno un
orizzonte temporale della fine di questa guerra e invece no, lei ci dice candidamente che
non è ancora possibile stimare quando verrà riaperta la Sala, che intanto ricordo a me
stesso è dal dicembre 2018 che è chiusa. Allora, non viviamo in una megalopoli, non
viviamo in una città che ha una disponibilità di sale infinite; certo, ce ne sono tante,
certo molto belle e accessibili le più, sicuramente cariche di significato anche per alcuni
appuntamenti importanti che si sono svolti nel corso della storia recente di questa Città,
la sala da 300 posti della GAM non è l’unica, quindi insomma chi ha bisogno di uno
spazio ne può trovare altre, certo, però che avere una sala a disposizione di 300 posti
allestita in una zona semicentrale, anzi centrale come quella, è sicuramente utile per una
Città come la nostra e il fatto che per un anno nessuno si sia preoccupato di dare
informazioni chiare così come lei, e la ringrazio, ha fatto oggi, ma soprattutto che la
Fondazione Torino Musei non sia ancora in grado di dirci quando sarà nella
disponibilità di tutti coloro i quali vorranno semplicemente radunare 300 persone
indipendentemente dalla natura dell’iniziativa, io lo trovo abbastanza preoccupante, per
usare un eufemismo. E quindi sono sconcertato e chiedo semplicemente che noi si possa
avere un approfondimento con la Fondazione Torino Musei, capire se il problema è di
carattere economico, se il problema è di carattere strutturale, se il problema è legato alla
relazione con IREN, se il problema è legato al fatto che ci sono altre priorità e altre
urgenze, se sostanzialmente da parte della Fondazione Torino Musei, in relazione
ovviamente anche con la Città di Torino - perché la preoccupazione deve essere non
tanto della Fondazione Torino Musei, ma principalmente a mio modo di vedere
dell’Amministrazione della Città - c’è la possibilità di venirne in qualche modo a capo.
Quindi io non sono soddisfatto della risposta dell’Assessora Leon, che tra l’altro si è
limitata a trasferire un’informazione che arriva dalla Fondazione Torino Musei senza
corredarla neanche di un suo pensiero, giudizio, impegno, zero, io chiedo che venga
approfondita questa interpellanza nella Commissione Consiliare competente, grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora, concedo un minuto alla Consigliera Patriarca.

PATRIARCA Lorenza
No, proprio solo due parole, anche io mi associo allo sconcerto rispetto al fatto che ci
voglia un anno prima ancora di avere una qualche idea, insomma di fare un progetto
preliminare di quali siano i costi perché è evidente che questo è poi il problema. Una
Sala, la Sala della GAM non era solo una risorsa per la Città, era sicuramente una
risorsa di supporto notevolissima per tutta l’attività della GAM, che spesso
accompagnava l’inaugurazione dell’esposizione, delle mostre temporanee con delle
occasioni educative che coinvolgevano le scuole e quindi la Sala era spesso colma,
ecco. Credo che una maggiore sollecitudine sarebbe richiesta, quindi aspettiamo
velocemente un’ipotesi dall’Assessora, grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Consigliera Patriarca. Io se ho ben compreso, quindi, va in approfondimento in
Commissione, quindi nella V Commissione.
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