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LEON Francesca Paola (Assessore) Buongiorno, Presidente, Consigliere e Consiglieri. Allora, come sapete faccio una breve cronistoria. Prima del 2018 il complesso del Borgo e della Rocca Medievale è tornato ad essere gestito direttamente dalla Città come da deliberazione del Consiglio Comunale 00838/026 del 26 marzo 2018. Il Borgo è accessibile dal lunedì alla domenica con orario 09.00-20.00 estivo, 09.00-19.00 invernale. La Rocca è aperta dal martedì alla domenica dalle 09.30 alle 19.00 ed è visitabile solo tramite visite guidate realizzate dalla Società Cooperativa Theatrum Sabaudiae Torino al prezzo di 5 euro a persona, gratuito per abbonati ai musei e Torino Card, la visita al giardino è compresa nella visita alla Rocca. La Città è subentrata alla Fondazione Torino Musei nel contratto di concessione Theatrum Sabaudiae; la Società Cooperativa mette a disposizione un team di professionisti con un’ampia varietà di offerte per la scoperta del compendio: visite guidate, percorsi tematici, servizio prenotazione laboratori didattici rivolti a scuole ed adulti. Gli Uffici hanno approvato l’aggiudicazione provvisoria in via d’urgenza alla Cooperativa Theatrum Sabaudiae per evitare l’interruzione del servizio dal 1° novembre 2019 al 31 dicembre 2020 che consiste nella gestione della biglietteria, visite guidate e attività educative; l’aggiudicazione definitiva sarà affidata dopo la verifica puntuale della documentazione. La gestione della Caffetteria del Borgo, su cui già è stato chiesto e abbiamo già risposto in precedenza, in questo momento è stata affidata alla Meeting Service Catering - Società Cooperativa Onlus, che è una cooperativa sociale di tipo B, con una durata di 18 mesi a decorrere dalla data di stipula del contratto. L’accordo prevede un affitto mensile di 1.500 euro più il 5% di royalties sul fatturato. Lungo la via principale continuano ad esistere le attività commerciali del ferro, legate al ferro battuto, alla carta, all’esposizione e vendita di prodotti agroalimentari, dei prodotti del paniere, contratti che erano già in essere su cui la Città è subentrata alla Fondazione Torino Musei. Nonché la Città mette a disposizione di associazioni, enti o privati, spazi individuati nel compendio per la realizzazione di mostre, manifestazioni, iniziative culturali pubbliche o eventi privati dietro il pagamento di apposite tariffe che sono state definite per il 2019 con deliberazione del Consiglio. Nel caso in cui le iniziative da realizzare siano significative per la Città e il suo territorio, e pertanto ritenute meritevoli di apprezzamento per le relative finalità, a richiesta, può essere concesso il patrocinio della Città con l’utilizzo gratuito degli spazi e con il rimborso dei soli costi vivi sostenuti dalla Città, ad esempio utenze, presenza di personale di presidio e le relazioni sulla sicurezza. Lo studio, il famoso studio commissionato dalla Regione Piemonte al Future Urban Legacy Lab del Politecnico è stato trasmesso a settembre alla Città ed è relativo anche ad altri compendi: Forte di Fenestrelle, Borgo Castello e Venaria Reale; traccia tre possibili scenari di intervento sul Borgo Medievale e in tutti si ipotizza di preservare gli spazi museali, mentre si differenziano le entità degli interventi, di rifunzionalizzazione e l’ampiezza degli spazi da destinare ad attività culturali, formative, commerciali, laboratoriali, ricettive e di somministrazione. Per ogni scenario vengono calcolati i costi degli interventi manutentivi stimati, ovviamente, e straordinari e stimati i ricavi potenziali. Lo studio mette in evidenza come sia necessario rafforzare la continuità visiva e strutturale del Borgo con il contesto del parco, rafforzando il carattere esperienziale della visita al Borgo e perseguendo una strada diversa dalla musealizzazione dell’intero complesso - questa è una cosa che scrive lo studio - che secondo lo studio ha depotenziato l’attrattività del Borgo Medievale e, all’opposto, non viene dato nessun rilievo alla privatizzazione della gestione dell’intero complesso. Ovvero le strade proposte non sono quelle dell’affidamento tout court di tutto il Borgo ad un soggetto esterno, bensì, con diverse gradazioni, la possibilità che la Città, a fronte di destinazione d’uso, individui il partner privato per poterlo portare avanti. Lo studio punta su una differenziazione delle attività rafforzando quelle di somministrazione ed introducendo l’ipotesi della collocazione di una piccola struttura ricettiva. Il modello gestionale ipotizzato non prevede strumenti diversi da quelli attualmente in uso, ovvero la concessione a enti terzi degli spazi a gestione diretta da parte del Comune o tramite gare di appalto di specifici servizi. La strada della concessione a enti terzi tout court del Borgo non viene ritenuta efficace, mentre suggerisce l’individuazione di partner privati per le diverse parti del complesso, ponendo attenzione alla coerenza rispetto al disegno complessivo dei servizi e delle attività commerciali e culturali da realizzare per la valorizzazione del Borgo Medievale. Per quanto riguarda invece la seconda domanda dell’interpellanza, si sottolinea che a partire dal 2018 l’Assessorato alla Cultura ha lavorato per fare in modo che il Borgo incrementasse le iniziative ospitate negli spazi disponibili e per innalzare la qualità delle proposte culturali. In questo senso sono da evidenziare la scelta dell’Amministrazione di patrocinare molti eventi di particolare interesse presentati dai diversi soggetti associativi. Io ho qui un elenco che qui non cito di tutte le attività che sono state portate avanti nel corso dell’anno, quindi eviterei di leggere, ve lo metto a disposizione, eviterei di leggere anche solo a titolo esemplificativo il numero delle attività e il tipo di attività che sono state realizzate, ce le ho qui, ve le lascio, insomma ve le lascio. Le indicazioni dello studio oggi possono essere lette alla luce dell’esperienza accumulata da aprile 2018 a novembre 2019; tale esperienza ci ha consentito di verificare quali siano le potenzialità e quali le criticità dello spazio, dandoci l’opportunità di stabilire modalità organizzative più efficaci e procedure appropriate per la realizzazione delle diverse iniziative presso i locali del Borgo. Le attività ospitate al Borgo riscuotono successo di pubblico ed è molto ambito da parte di molte realtà culturali che ci propongono di realizzarvi le loro iniziative. La Città attraverso i suoi Uffici predispone un calendario annuale che si compone di tutte le proposte ricevute dalle realtà associative più diverse, alcune di queste proposte sono ritenute meritevoli del patrocinio e questo può comportare l’abbattimento di parte del canone giornaliero e dei costi vivi che si devono sostenere per l’utilizzo degli spazi e per le spese connesse ai consumi e alla sicurezza. L’insieme delle iniziative vengono armonizzate in un palinsesto vario capace di coinvolgere un pubblico eterogeneo e con interessi che spaziano da spettacolo teatrale, al concerto di musica classica, all’opera lirica, alle mostre di arti visive sino alle attività divulgative sul Medioevo, appuntamenti legati al sapere nelle sue diverse declinazioni; un programma flessibile ed in continua evoluzione che copre un numero di ore del giorno..., copre tutto l’arco della giornata sino alle attività serali compresi i prefestivi e festivi che rendono il Borgo Medievale una meta di interesse per i cittadini torinesi e per quei turisti che si recano al Valentino per una passeggiata. Le prospettive di sviluppo indicate dallo studio sono utili oggi, a maggior ragione, vista l’esperienza che abbiamo accumulato come Uffici in questi anni; esiste un ufficio apposito che si occupa di tutta la gestione del Borgo Medievale, e sono utili per orientare la progettazione degli interventi sul Borgo, andando anche a recuperare gli spazi che oggi non sono agibili o lasciati incompiuti dopo gli ultimi interventi che mi pare siano del 2006. Il percorso di ridisegno delle attività di Borgo Medievale e la sua valorizzazione parte dunque dall’esperienza di gestione di quest’anno e mezzo e andranno di pari passo con gli interventi di manutenzione attivando un confronto attivo innanzitutto con l’Assessorato all’Ambiente, la Circoscrizione 8, anche in relazione al rapporto che si deve necessariamente innescare all’interno dell’area, non solo all’interno del parco, ma anche in relazione con i musei che sono presenti negli istituti universitari, proprio al di là di corso Massimo D’Azeglio, con gli attuali concessionari, con le associazioni culturali, le altre strutture presenti nell’area e con gli utenti che oggi frequentano il parco. Dal confronto emergeranno indicazioni sulla natura delle attività che aiuteranno ad individuare possibili partner privati con cui svilupparle, siano esse culturali o commerciali. |