Interventi |
TRESSO Francesco Allora, io ringrazio l’Assessora, anzi poi le chiedo se gentilmente mi lascia copia di quanto ha letto a verbale. Ma vede, lei, Assessora, ci ha dato un’esaustiva elencazione di quelle che sono sotto un profilo tecnico diciamo sia le risultanze dello studio condotto dal Politecnico, e su questo io credo sarebbe opportuno fare un approfondimento, anche perché si tratta di uno studio che da cosa capisco ha riguardato principalmente gli aspetti gestionali, e quindi su quello sono stati fatti degli scenari, delle ipotesi e credo che il tema fosse proprio quello di conciliare un livello di spesa con una possibilità di rientri che poi si esplica sotto varie forme, dagli affitti, alle locazioni, alla biglietteria e quant’altro. Ci ha detto che il progetto…, perché poi il tema che io ponevo era quello di capire - a fronte di spese che la Città sta affrontando, in parte in conto proprio: gli 800.000 finanziati a bilancio, così come i 2 milioni messi a disposizione dalle risorse regionali - qual è il progetto però che ci sta dietro. Allora, lei nell’ultima parte del suo intervento ci ha detto che è in corso un momento o meglio si vuole avviare questo momento di confronto che, io su questo sono contento, coinvolge dagli enti locali, dalla Circoscrizione, alle realtà… proprio per capire come questo si innesti, diciamo la valorizzazione del Borgo, in un tassello più ampio di quel quadrante della Città perché è questo che poi in fondo chiedevo e che secondo me finora è mancato proprio come visione. Ci ricordiamo che si è parlato della possibilità di cedere alienando completamente il bene a valutare delle ipotesi, ma non c’è mai stato un progetto forte lì dietro, io continuo a non vederlo, poi che lei mi dica che questo avverrà al termine di un percorso di confronto, può essere una strada e va bene, però è sicuro che ci sono degli elementi che la Città sta affrontando proprio su quel quadrante che non sono indifferenti; ne cito alcuni che mi vengono in mente: c’è un’ipotesi di ricollocare la Biblioteca civica, c’è il Politecnico che sta espandendo la sua attività proprio in quelle aree, c’è un rapporto della Città col fiume, c’è tutto il tema del Valentino, c’è il fatto che GTT dovrà pensare a rimettere in funzione una navigazione di tipo turistico che proprio lì davanti avrebbe... Allora tutti questi tasselli vanno visti in un’ottica un po’ articolata di un progetto che tende a dire: questo luogo ha una location che è unica nel contesto cittadino; per cui tutte le attività che, mi sembra in maniera molto trasversale, lei ci ha letto, possono essere svolte al Polo Medievale così come in un teatro, volendo, di periferia, però c’è proprio un rapporto invece specifico. Io amo ricordare che stiamo anche facendo una Variante al Piano Regolatore che del rapporto della Città col fiume dovrebbe vedere un elemento cardine, cosa che viceversa finora è stata completamente assente dalle nostre discussioni, proprio perché il turismo, perché la fruizione culturale, perché la parte di loisir ha un indissolubile rapporto forte in quell’area; c’è tutto un rapporto anche con le realtà vicine, se vogliamo, dalle società remiere agli aspetti, come lei citava, degli altri poli museali. Però, io francamente ho capito che c’è un percorso avviato, però quando c’è un percorso vuol dire che ci sono degli obbiettivi che ci si pone, c’è una metodologia e ci sono dei tempi, io almeno sono abituato a ragionare così, io questi non li ho capiti. Allora, io le chiederei visto che comunque mi sembra che ci sia un’affinità, almeno io personalmente la vedo, sulla volontà di confrontarsi su un tema che a maggior ragione è avvalorato dal fatto che stiamo spendendo dei soldi, però a monte bisogna avere una visione. Io chiederei quanto prima di concordare una Commissione in cui affrontiamo il tema del progetto culturale di quel Polo, lei ci dirà come intende esplicare questo progetto e giustamente verranno convocati anche diciamo quegli attori che si ritengono indispensabili proprio perché questo progetto deve essere una possibilità di relazione con tutte le altre risorse che il territorio in quel quadrante della Città deve mettere in essere. Però, credo che questo sia urgente proprio perché il tema del Borgo del Valentino lo stiamo trattando da anni e appunto dal 2018 quando è stato rimesso nelle disponibilità del Comune; abbiamo affrontato il tema che riguardava a suo tempo quello dei lavoratori, vedo che alcune cose sono state fatte, per esempio l’affidamento della Caffetteria (una società cooperativa di tipo B), quindi tutte cose che sicuramente sono valevoli, però continuo a pensare che vada al più presto definita bene qual è la struttura generale di una valorizzazione culturale e fruitiva ovviamente e quindi su questo chiederei di fare un approfondimento per poter avere modo di discuterne in maniera allargata. |