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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Novembre 2019 ore 13,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2019-04516
"RISTRUTTURIAMO IL BORGO MEDIEVALE, MA, QUAL ? IL PROGETTO DI RILANCIO?" PRESENTATA IN DATA 23 OTTOBRE 2019 - PRIMO FIRMATARIO TRESSO.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
L’interpellanza successiva n. mecc. 201904516/002, Tresso e Foglietta:

“Ristrutturiamo il Borgo Medievale, ma, qual è il progetto di rilancio?”

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Risponde a questa interpellanza l’Assessora Leon, prego, cinque minuti per lei.

LEON Francesca Paola (Assessore)
Buongiorno, Presidente, Consigliere e Consiglieri. Allora, come sapete faccio una breve
cronistoria. Prima del 2018 il complesso del Borgo e della Rocca Medievale è tornato
ad essere gestito direttamente dalla Città come da deliberazione del Consiglio Comunale
00838/026 del 26 marzo 2018. Il Borgo è accessibile dal lunedì alla domenica con
orario 09.00-20.00 estivo, 09.00-19.00 invernale. La Rocca è aperta dal martedì alla
domenica dalle 09.30 alle 19.00 ed è visitabile solo tramite visite guidate realizzate
dalla Società Cooperativa Theatrum Sabaudiae Torino al prezzo di 5 euro a persona,
gratuito per abbonati ai musei e Torino Card, la visita al giardino è compresa nella visita
alla Rocca. La Città è subentrata alla Fondazione Torino Musei nel contratto di
concessione Theatrum Sabaudiae; la Società Cooperativa mette a disposizione un team
di professionisti con un’ampia varietà di offerte per la scoperta del compendio: visite
guidate, percorsi tematici, servizio prenotazione laboratori didattici rivolti a scuole ed
adulti. Gli Uffici hanno approvato l’aggiudicazione provvisoria in via d’urgenza alla
Cooperativa Theatrum Sabaudiae per evitare l’interruzione del servizio dal 1° novembre
2019 al 31 dicembre 2020 che consiste nella gestione della biglietteria, visite guidate e
attività educative; l’aggiudicazione definitiva sarà affidata dopo la verifica puntuale
della documentazione. La gestione della Caffetteria del Borgo, su cui già è stato chiesto
e abbiamo già risposto in precedenza, in questo momento è stata affidata alla Meeting
Service Catering - Società Cooperativa Onlus, che è una cooperativa sociale di tipo B,
con una durata di 18 mesi a decorrere dalla data di stipula del contratto. L’accordo
prevede un affitto mensile di 1.500 euro più il 5% di royalties sul fatturato. Lungo la via
principale continuano ad esistere le attività commerciali del ferro, legate al ferro battuto,
alla carta, all’esposizione e vendita di prodotti agroalimentari, dei prodotti del paniere,
contratti che erano già in essere su cui la Città è subentrata alla Fondazione Torino
Musei. Nonché la Città mette a disposizione di associazioni, enti o privati, spazi
individuati nel compendio per la realizzazione di mostre, manifestazioni, iniziative
culturali pubbliche o eventi privati dietro il pagamento di apposite tariffe che sono state
definite per il 2019 con deliberazione del Consiglio. Nel caso in cui le iniziative da
realizzare siano significative per la Città e il suo territorio, e pertanto ritenute meritevoli
di apprezzamento per le relative finalità, a richiesta, può essere concesso il patrocinio
della Città con l’utilizzo gratuito degli spazi e con il rimborso dei soli costi vivi
sostenuti dalla Città, ad esempio utenze, presenza di personale di presidio e le relazioni
sulla sicurezza. Lo studio, il famoso studio commissionato dalla Regione Piemonte al
Future Urban Legacy Lab del Politecnico è stato trasmesso a settembre alla Città ed è
relativo anche ad altri compendi: Forte di Fenestrelle, Borgo Castello e Venaria Reale;
traccia tre possibili scenari di intervento sul Borgo Medievale e in tutti si ipotizza di
preservare gli spazi museali, mentre si differenziano le entità degli interventi, di
rifunzionalizzazione e l’ampiezza degli spazi da destinare ad attività culturali,
formative, commerciali, laboratoriali, ricettive e di somministrazione. Per ogni scenario
vengono calcolati i costi degli interventi manutentivi stimati, ovviamente, e straordinari
e stimati i ricavi potenziali. Lo studio mette in evidenza come sia necessario rafforzare
la continuità visiva e strutturale del Borgo con il contesto del parco, rafforzando il
carattere esperienziale della visita al Borgo e perseguendo una strada diversa dalla
musealizzazione dell’intero complesso - questa è una cosa che scrive lo studio - che
secondo lo studio ha depotenziato l’attrattività del Borgo Medievale e, all’opposto, non
viene dato nessun rilievo alla privatizzazione della gestione dell’intero complesso.
Ovvero le strade proposte non sono quelle dell’affidamento tout court di tutto il Borgo
ad un soggetto esterno, bensì, con diverse gradazioni, la possibilità che la Città, a fronte
di destinazione d’uso, individui il partner privato per poterlo portare avanti. Lo studio
punta su una differenziazione delle attività rafforzando quelle di somministrazione ed
introducendo l’ipotesi della collocazione di una piccola struttura ricettiva. Il modello
gestionale ipotizzato non prevede strumenti diversi da quelli attualmente in uso, ovvero
la concessione a enti terzi degli spazi a gestione diretta da parte del Comune o tramite
gare di appalto di specifici servizi. La strada della concessione a enti terzi tout court del
Borgo non viene ritenuta efficace, mentre suggerisce l’individuazione di partner privati
per le diverse parti del complesso, ponendo attenzione alla coerenza rispetto al disegno
complessivo dei servizi e delle attività commerciali e culturali da realizzare per la
valorizzazione del Borgo Medievale. Per quanto riguarda invece la seconda domanda
dell’interpellanza, si sottolinea che a partire dal 2018 l’Assessorato alla Cultura ha
lavorato per fare in modo che il Borgo incrementasse le iniziative ospitate negli spazi
disponibili e per innalzare la qualità delle proposte culturali. In questo senso sono da
evidenziare la scelta dell’Amministrazione di patrocinare molti eventi di particolare
interesse presentati dai diversi soggetti associativi. Io ho qui un elenco che qui non cito
di tutte le attività che sono state portate avanti nel corso dell’anno, quindi eviterei di
leggere, ve lo metto a disposizione, eviterei di leggere anche solo a titolo
esemplificativo il numero delle attività e il tipo di attività che sono state realizzate, ce le
ho qui, ve le lascio, insomma ve le lascio. Le indicazioni dello studio oggi possono
essere lette alla luce dell’esperienza accumulata da aprile 2018 a novembre 2019; tale
esperienza ci ha consentito di verificare quali siano le potenzialità e quali le criticità
dello spazio, dandoci l’opportunità di stabilire modalità organizzative più efficaci e
procedure appropriate per la realizzazione delle diverse iniziative presso i locali del
Borgo. Le attività ospitate al Borgo riscuotono successo di pubblico ed è molto ambito
da parte di molte realtà culturali che ci propongono di realizzarvi le loro iniziative. La
Città attraverso i suoi Uffici predispone un calendario annuale che si compone di tutte le
proposte ricevute dalle realtà associative più diverse, alcune di queste proposte sono
ritenute meritevoli del patrocinio e questo può comportare l’abbattimento di parte del
canone giornaliero e dei costi vivi che si devono sostenere per l’utilizzo degli spazi e
per le spese connesse ai consumi e alla sicurezza. L’insieme delle iniziative vengono
armonizzate in un palinsesto vario capace di coinvolgere un pubblico eterogeneo e con
interessi che spaziano da spettacolo teatrale, al concerto di musica classica, all’opera
lirica, alle mostre di arti visive sino alle attività divulgative sul Medioevo, appuntamenti
legati al sapere nelle sue diverse declinazioni; un programma flessibile ed in continua
evoluzione che copre un numero di ore del giorno..., copre tutto l’arco della giornata
sino alle attività serali compresi i prefestivi e festivi che rendono il Borgo Medievale
una meta di interesse per i cittadini torinesi e per quei turisti che si recano al Valentino
per una passeggiata. Le prospettive di sviluppo indicate dallo studio sono utili oggi, a
maggior ragione, vista l’esperienza che abbiamo accumulato come Uffici in questi anni;
esiste un ufficio apposito che si occupa di tutta la gestione del Borgo Medievale, e sono
utili per orientare la progettazione degli interventi sul Borgo, andando anche a
recuperare gli spazi che oggi non sono agibili o lasciati incompiuti dopo gli ultimi
interventi che mi pare siano del 2006. Il percorso di ridisegno delle attività di Borgo
Medievale e la sua valorizzazione parte dunque dall’esperienza di gestione di
quest’anno e mezzo e andranno di pari passo con gli interventi di manutenzione
attivando un confronto attivo innanzitutto con l’Assessorato all’Ambiente, la
Circoscrizione 8, anche in relazione al rapporto che si deve necessariamente innescare
all’interno dell’area, non solo all’interno del parco, ma anche in relazione con i musei
che sono presenti negli istituti universitari, proprio al di là di corso Massimo D’Azeglio,
con gli attuali concessionari, con le associazioni culturali, le altre strutture presenti
nell’area e con gli utenti che oggi frequentano il parco. Dal confronto emergeranno
indicazioni sulla natura delle attività che aiuteranno ad individuare possibili partner
privati con cui svilupparle, siano esse culturali o commerciali.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie. Collega Tresso, può prenotarsi cortesemente. Prego.

TRESSO Francesco
Allora, io ringrazio l’Assessora, anzi poi le chiedo se gentilmente mi lascia copia di
quanto ha letto a verbale. Ma vede, lei, Assessora, ci ha dato un’esaustiva elencazione di
quelle che sono sotto un profilo tecnico diciamo sia le risultanze dello studio condotto
dal Politecnico, e su questo io credo sarebbe opportuno fare un approfondimento, anche
perché si tratta di uno studio che da cosa capisco ha riguardato principalmente gli aspetti
gestionali, e quindi su quello sono stati fatti degli scenari, delle ipotesi e credo che il
tema fosse proprio quello di conciliare un livello di spesa con una possibilità di rientri
che poi si esplica sotto varie forme, dagli affitti, alle locazioni, alla biglietteria e
quant’altro. Ci ha detto che il progetto…, perché poi il tema che io ponevo era quello di
capire - a fronte di spese che la Città sta affrontando, in parte in conto proprio: gli
800.000 finanziati a bilancio, così come i 2 milioni messi a disposizione dalle risorse
regionali - qual è il progetto però che ci sta dietro. Allora, lei nell’ultima parte del suo
intervento ci ha detto che è in corso un momento o meglio si vuole avviare questo
momento di confronto che, io su questo sono contento, coinvolge dagli enti locali, dalla
Circoscrizione, alle realtà… proprio per capire come questo si innesti, diciamo la
valorizzazione del Borgo, in un tassello più ampio di quel quadrante della Città perché è
questo che poi in fondo chiedevo e che secondo me finora è mancato proprio come
visione. Ci ricordiamo che si è parlato della possibilità di cedere alienando
completamente il bene a valutare delle ipotesi, ma non c’è mai stato un progetto forte lì
dietro, io continuo a non vederlo, poi che lei mi dica che questo avverrà al termine di un
percorso di confronto, può essere una strada e va bene, però è sicuro che ci sono degli
elementi che la Città sta affrontando proprio su quel quadrante che non sono
indifferenti; ne cito alcuni che mi vengono in mente: c’è un’ipotesi di ricollocare la
Biblioteca civica, c’è il Politecnico che sta espandendo la sua attività proprio in quelle
aree, c’è un rapporto della Città col fiume, c’è tutto il tema del Valentino, c’è il fatto che
GTT dovrà pensare a rimettere in funzione una navigazione di tipo turistico che proprio
lì davanti avrebbe... Allora tutti questi tasselli vanno visti in un’ottica un po’ articolata
di un progetto che tende a dire: questo luogo ha una location che è unica nel contesto
cittadino; per cui tutte le attività che, mi sembra in maniera molto trasversale, lei ci ha
letto, possono essere svolte al Polo Medievale così come in un teatro, volendo, di
periferia, però c’è proprio un rapporto invece specifico. Io amo ricordare che stiamo
anche facendo una Variante al Piano Regolatore che del rapporto della Città col fiume
dovrebbe vedere un elemento cardine, cosa che viceversa finora è stata completamente
assente dalle nostre discussioni, proprio perché il turismo, perché la fruizione culturale,
perché la parte di loisir ha un indissolubile rapporto forte in quell’area; c’è tutto un
rapporto anche con le realtà vicine, se vogliamo, dalle società remiere agli aspetti, come
lei citava, degli altri poli museali. Però, io francamente ho capito che c’è un percorso
avviato, però quando c’è un percorso vuol dire che ci sono degli obbiettivi che ci si
pone, c’è una metodologia e ci sono dei tempi, io almeno sono abituato a ragionare così,
io questi non li ho capiti. Allora, io le chiederei visto che comunque mi sembra che ci
sia un’affinità, almeno io personalmente la vedo, sulla volontà di confrontarsi su un
tema che a maggior ragione è avvalorato dal fatto che stiamo spendendo dei soldi, però
a monte bisogna avere una visione. Io chiederei quanto prima di concordare una
Commissione in cui affrontiamo il tema del progetto culturale di quel Polo, lei ci dirà
come intende esplicare questo progetto e giustamente verranno convocati anche diciamo
quegli attori che si ritengono indispensabili proprio perché questo progetto deve essere
una possibilità di relazione con tutte le altre risorse che il territorio in quel quadrante
della Città deve mettere in essere. Però, credo che questo sia urgente proprio perché il
tema del Borgo del Valentino lo stiamo trattando da anni e appunto dal 2018 quando è
stato rimesso nelle disponibilità del Comune; abbiamo affrontato il tema che riguardava
a suo tempo quello dei lavoratori, vedo che alcune cose sono state fatte, per esempio
l’affidamento della Caffetteria (una società cooperativa di tipo B), quindi tutte cose che
sicuramente sono valevoli, però continuo a pensare che vada al più presto definita bene
qual è la struttura generale di una valorizzazione culturale e fruitiva ovviamente e
quindi su questo chiederei di fare un approfondimento per poter avere modo di
discuterne in maniera allargata.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Consigliere Tresso. Allora, l’interpellanza va in approfondimento in
Commissione V.
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