Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Quindi proseguiamo con l’illustrazione dell’atto. Se si segna. Consigliere Fornari, prego. FORNARI Antonio Sì, grazie, Presidente. Ho presentato questa mozione, che abbiamo già discusso anche in Commissione, perché il mercato coperto “Le Verbene” delle Vallette è uno di quei mercati che ha una gestione di cooperativa con un contratto che è stato firmato nel 2015. Dopo alcuni, diciamo, mesi, anni di trattative, tra la vecchia amministrazione e i gestori, che si sono uniti, appunto, in una cooperativa e che poi hanno preso in gestione il mercato delle Verbene. Nel 2015, appunto, è stato firmato questo contratto per 15 anni, in cui c’è stato già, da parte della vecchia amministrazione, un riconoscimento di un canone ridotto, quindi dai vecchi 86.000 euro che la Direzione Patrimonio aveva valutato, si è abbassato a 37.830. Ai tempi c’erano 17 operatori nella struttura. Con il tempo purtroppo, con gli anni, gli operatori in questa struttura non sono aumentati; anzi, si sono ridotti: adesso pare ce ne siano 15, e di conseguenza, sia da parte di chi gestisce, appunto, la cooperativa, è arrivata un po’ la richiesta nel rivedere il contratto o comunque i parametri che evidenziano questo accordo. Da parte nostra, penso comunque da parte del Gruppo Consiliare, ma anche da parte mia, perché nella mozione ho evitato bene di citarlo, diventa veramente un voler prevaricare poi dei contratti privati che si stipulano tra l’Amministrazione e dei soggetti privati, e quindi, sinceramente, io non ho chiesto né in sede di Commissione, né con questo atto, di rivedere un contratto privato, tra l’altro stipulato pochi anni fa. Quello che ho chiesto all’Amministrazione, sia in Commissione, che con questo atto, è comunque di tenere una giusta valorizzazione a quello che rappresenta il mercato coperto delle Verbene, per un quartiere, Le Vallette, che è un quartiere periferico della Città e quindi che ha delle difficoltà nel fornire comunque un servizio, che è quello di avere la possibilità di accesso a dei beni essenziali, come può essere un negozio di alimentari, una macelleria, comunque dei servizi base per la collettività, che sono all’interno del mercato Verbene. E quindi con questa mozione, io chiedo principalmente, ovviamente riconoscendo all’Amministrazione già un impegno che c’è stato in questi ultimi anni, ad esempio è stata abbassata la copertura assicurativa da 2 milioni e tre a 814.000 euro, quindi un minor compenso assicurativo per la cooperativa; oppure sono stati fatti degli interventi sull’impianto elettrico; tutte cose comunque che, in un certo senso, hanno cercato di venire incontro alle difficoltà della cooperativa che gestisce il mercato. Quello che obiettivamente comunque nell’”impegna” io chiedo è dare la possibilità magari di modificare attualmente la convenzione, quindi di fare degli ingressi di soggetti privati o commerciali che vogliano, in un certo senso, provare per pochi mesi, tre mesi, com’è successo in altri mercati, penso al padiglione qui di Porta Palazzo, dove c’è questa possibilità. Quindi, per pochi mesi magari un soggetto privato o commerciale, più che privato, un soggetto commerciale può provare a capire se magari quell’attività può funzionare in quel quartiere ed eventualmente poi diventare socio della cooperativa e fare un contratto a lungo termine con il complesso. L’altra questione che obiettivamente è importante - sia per il mercato delle Verbene, ma per tutto, diciamo, il quartiere - dare continuità a dei servizi che attualmente sono proprio lì, in Piazza Montale, come l’ufficio postale. Abbiamo visto che, in altre zone della Città, Poste Italiane sta..., propone di chiudere degli uffici postali; quello delle Vallette sicuramente è un presidio importante, quindi abbiamo chiesto, io con questa mozione chiedo anche all’Amministrazione di interloquire con Poste Italiane per dare la possibilità a Poste Italiane di aprire, di spostare l’ufficio postale all’interno del mercato. Questo permette, ovviamente, di dare una continuità a lungo termine all’ufficio postale, ma anche di avere più passaggio. Un’altra proposta poteva essere magari l’ufficio dell’anagrafe, oppure comunque altri servizi alla collettività, che possono essere forniti lì nel quartiere, che attualmente mancano, e che potrebbero essere un qualcosa di collegato ad un servizio che in quel quartiere serve e che quindi, di conseguenza, necessita. Ho sentito da, diciamo, da vie brevi, che l’Amministrazione su questi punti ci sta già lavorando, però io, proprio perché c’era stata quella discussione in Commissione, quindi probabilmente già l’Assessore Sacco ha iniziato a interloquire con alcuni soggetti. SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. FORNARI Antonio Questa mozione chiede, ovviamente, ribadisce la volontà di questo Consiglio, mi auguro di questo Consiglio, o comunque della Maggioranza, nel dare un indirizzo all’Assessore a lavorare proprio su questo tema, quindi dare una maggiore valorizzazione al mercato Verbene delle Vallette. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliera Montalbano. MONTALBANO Deborah Sì. Presidente, solo per capire la discussione. Facciamo discussione degli atti ed anche dichiarazione di voto reciproca sugli atti, con discussione congiunta? SICARI Francesco (Presidente) Sì, non ci sono dichiarazioni di voto. Fa l’intervento, illustra e... MONTALBANO Deborah Sì, però ripeto... SICARI Francesco (Presidente) Faccia cosa vuole nel suo intervento. MONTALBANO Deborah Facciamo tutto insieme o dividiamo gli interventi? SICARI Francesco (Presidente) Decida lei. Non ci sono dichiarazioni di voto sugli atti. MONTALBANO Deborah Va bene, allora discuto l’atto e poi faccio anche le dichiarazioni di voto. Molto bene. SICARI Francesco (Presidente) In cinque minuti. Prego. MONTALBANO Deborah Va bene, va bene. Allora, Presidente, noi siamo arrivati a protocollare degli atti per salvare il centro commerciale delle Verbene, e questo la dice già lunga, considerando che, appena siamo stati eletti - parlo di quando facevo ancora parte del Movimento 5 Stelle - il primo sopralluogo che effettuammo come III Commissione fu proprio il sopralluogo al centro commerciale delle Verbene. Nacque un tavolo in assessorato. Sono stati moltissimi gli impegni presi da parte dell’Assessore Sacco, ma anche dalla Maggioranza del Movimento 5 Stelle e purtroppo poi sono stati tutti impegni violati. E quindi oggi si arriva a protocollare delle mozioni. Si arriva a protocollare delle mozioni proprio perché gli stessi commercianti, non avendo ricevuto degli aiuti concreti, e arrivati ormai a una situazione veramente di difficoltà, dove in gioco c’è la sopravvivenza dell’attività commerciale nella complessità del centro lì a Vallette, hanno voluto incontrare l’Assessore Sacco per chiedere un intervento e quindi un aiuto concreto. La proposta che avevano fatto i commercianti, durante il tavolo, fu quella di chiedere di estrapolare dal canone di locazione annuale le metrature degli spazi inutilizzati. Per tutta risposta, l’Amministrazione Comunale ha detto no, e quindi da qui la mozione protocollata in discussione oggi. Io ho voluto fare un lavoro di studio, cioè, ho voluto andare a guardare bene la concessione; ho voluto andare a vedere bene il Regolamento cittadino e mi sono accorta che non solo questi commercianti hanno investito, perché ci sono piccoli commercianti, ma hanno investito molto all’interno della cooperativa e del centro commerciale delle Verbene. Nel 2017 hanno investito 14.000 euro, i piccoli commercianti di periferia, per l’impianto di riscaldamento. Secondo le concessioni e quindi la regolamentazione della concessione, che fa riferimento al Regolamento 334, però è tutto a carico della cooperativa: le manutenzioni straordinarie, ordinarie, il canone di locazione, che non è di 36.000, 37.000 euro, come scritto nella mozione della Maggioranza, ma complessivamente di 44.600 euro. Questo perché sì, è vero, nel 2015 ci fu una rateizzazione del canone del 2015 e delle utenze, ma questo avvenne perché, anche in quell’anno, la cooperativa, quando sottoscrisse la concessione con il Comune di Torino, si fece carico di spendere ben 23.754 euro per la registrazione del contratto, e purtroppo anche per i piccoli commercianti gli atti burocratici costano e costano cari. Ora, è inutile che ci stiamo a girare intorno, qui bisogna capire qual è la volontà politica, perché se non si mette mano al Regolamento 334, dove appunto è previsto che il canone annuale sia complessivo di tutti gli stand, sia quelli aperti, che quelli chiusi, credo che da questa situazione non ne usciamo. Il problema è capire se si ha la volontà politica, quindi se si vuole dare l’indirizzo politico agli uffici per rivedere il Regolamento 334. Tutto il resto è becera politica ed è illudere le persone, i cittadini in questo caso, i piccoli commercianti di qualcosa che non avverrà. Quindi forse è meglio dirgli che sono soli. Però metto in luce anche una contraddizione, perché non so, quando in Consiglio Comunale parlammo del Mercato Centrale su Porta Palazzo, ed io mi andai a vedere la concessione del Mercato Centrale - andatela a vedere - lì ad esempio è a carico di commercianti che di certo non possono essere considerati piccoli commercianti, ma il contrario, beh lì a carico loro hanno solo le manutenzioni straordinarie. Quindi non è vero che non si può andare incontro ai piccoli commercianti. Parliamo tutti di sostenere il piccolo commercio e poi laddove ci sono realtà come quella del centro commerciale delle Verbene, di periferia, in un quartiere di periferia, che soffre per moltissimi motivi, ci, sostanzialmente, disinteressiamo e liquidiamo ogni responsabilità, lasciando questi piccoli commercianti al loro destino. Da qui, nel nostro “impegna”, “impegna” sottoscritto anche dal Consigliere Magliano, che io ringrazio, ringrazio perché il suo impegno e anche il suo interesse nei confronti del centro commerciale dura da moltissimi anni ed è un interessamento che io ritengo serio, abbiamo chiesto... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. MONTALBANO Deborah Sì. Abbiamo chiesto, quindi, sì di avviare tutte le varie azioni possibili, dall’accompagnare e supportare i piccoli commercianti di periferia, non giudicarli, ma supportarli; il secondo punto, di rivedere il Regolamento 334, e quindi rivedere la concessione e le regole delle concessioni che riguardano tre realtà su tutta la Città e che, a mio avviso, hanno dimostrato di essere delle prerogative fallimentari. Basta vedere corso Racconigi e basta vedere la situazione del centro commerciale delle Verbene; se davvero si vuole intervenire rispetto agli spazi chiusi, allora farsi carico delle manutenzioni straordinarie di quelli che sono gli stand che, come abbiamo ricordato in Commissione e come ricordo anche qui in Consiglio Comunale, non possono essere affidati, anche in maniera temporanea ed in via sperimentale, perché necessitano di interventi di manutenzione straordinaria e, i fondi e le risorse, i commercianti vi hanno già detto che non li hanno. Quindi, queste sono un po’ tutte le nostre richieste. Poi, non cito il PQ di Vallette, fermo in un cassetto, perché ne abbiamo parlato alla nausea. SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. MONTALBANO Deborah E per quanto riguarda le Poste Italiane, anche su questo fronte, se Poste, in Commissione, ci verrà a dire che il presidio di Vallette è per loro un presidio strategico, allora bene, apriamo un tavolo, anche coinvolgendo ATC; facciamoci carico delle manutenzioni straordinarie all’interno del centro commerciale e potremmo davvero dire di stare supportando i piccoli commercianti di periferia. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Magliano. MAGLIANO Silvio Grazie, Presidente. Io seguo questo problema, questa problematica da ben prima di questa Consiliatura che stiamo vivendo. Avevo iniziato a occuparmene con, allora, il Sindaco Fassino e l’Assessore, prima Tedesco e poi Mangone. Non entro nel merito dei vari temi e della storicità che la Consigliera Montalbano ha voluto portare in questo atto. E’ tutto molto semplice. Questo regolamento nasce perché a un certo punto l’Amministrazione dice: “Noi vi diamo il contenitore, voi vi mettete il contenuto e vi pagate ordinaria e straordinaria e se qualcuno salta, la responsabilità è vostra in solido”. Cioè, se falliscono i vostri colleghi, noi come Città di Torino non interveniamo e voi dovete in solido andare a coprire gli affitti e le utenze di tutti, soprattutto gli affitti. Per chi ne conosce un po’ di come vengono gestite le imprese e i consorzi, questo è il primo passo per far sì che alla prima crisi questa regola diventi un cappio, un cappio che, di fatto, si stringe al collo di quelli che rimangono, di quelli che resistono, di quelli che provano ad adempiere a quanto l’Amministrazione aveva posto loro. E’ chiaro che gli ha posto quelle condizioni a numero di esercenti dato. Saltano gli esercenti e queste condizioni diventano strozzanti per chi rimane lì. Ed io avevo già proposto a suo tempo all’allora Assessore: “Guardate che questo è da rivedere”, perché cambierebbe, eccome, se la Città invece fosse lei la prima ad averne un problema, nel caso in cui quegli stand o quelle locazioni non ci fossero più, perché la Città avrebbe lei un danno, ma sarebbe spronata, eccome, a rimetterli a posto per farli, di fatto, riaffittare. Perché oggi, quando si chiude uno degli spazi e rimane vuoto, quel po’ di manutenzione lo devono fare gli altri, ed è vero che lo spirito della cooperazione, da cui la cooperativa, è uno spirito solidaristico, ma fino a estinzione, perché quello che sta capitando lì è questo. Non vi nego che, quando ho visto arrivare il Movimento 5 Stelle al governo della Città ho detto: “Vabbè, tra le tante cose di cui mi ero occupato nelle periferie, almeno questa la risolvono”, perché, lasciatemi passare il termine, è un feudo di alcuni Consiglieri. Hanno tutto l’interesse che quel centro commerciale viva, perché si sta svuotando il mercato davanti, abbiamo messo a gara gli spazi e non è andato nessuno; è un presidio sociale, perché comunque ancora lì, se voi lo frequentate, non so quanti di voi sono andati, io ci sono andato, alcune volte c’è un bar dove si trovano gli anziani, dove si trovano le persone, è ancora un luogo dove ritrovarsi, stare insieme, acquistare e fare quel po’ di presidio, che serve in un quartiere come quello. Piazza Montale, sapete tutti cosa ha vissuto e com’è stata considerata negli anni. Allora io mi auguravo, da questo punto di vista, forse un po’ più di coraggio da parte di chi ha presentato il primo atto, perché non possiamo pensare di far rinascere quel posto dandolo in locazione agevolata a qualche associazione culturale o a qualche istituzione. Sì, questo si fa, ma con la politica d’accordo, ma è anche vero che non posso spostare la Posta dove invece si sta facendo un ragionamento, perché la Posta è nelle case ATC, è all’interno della struttura ATC. E poi mi si permetta una frase un po’ polemica. Io mi auguro che non ci sia nessun funzionario o dirigente che pensa che i soldi del PQ siano mal spesi, perché non considera imprenditori quelli della cooperativa. Cioè, non possiamo pensare di dire, perché noi trovammo i soldi del PQ, ci fu una Commissione in cui l’Assessore Sacco, preso da buona volontà, guardò gli uffici, e gli uffici, sì, i soldi c’erano, non erano stati ancora spesi, non erano tutti, ma i soldi c’erano. Ma, semmai emergesse - e lo dico ai Consiglieri di Maggioranza - che qualche funzionario della struttura dell’Assessore Sacco pensi che quei soldi messi lì siano mal spesi, perché non si fida della capacità imprenditoriale della cooperativa, mi piacerebbe ricordare, alla struttura, che lì ci sono donne e uomini che da anni vanno avanti, che pagano le tasse, con queste tasse pagano i loro dipendenti, pagano la Città, e cercano di mantenere un presidio sociale, economico per loro, ma sociale per il quartiere. Quindi io mi auguro, e vado alla conclusione, che si faccia in fretta, perché guardate che l’altro problema è, che è da cinque, sei, sette, otto anni, e non sarà l’abbassamento del canone, non sarà l’abbassamento dell’assicurazione a salvare la situazione. Servirà invece che la politica, la vostra, quella delle periferie, quella di chi è stato lontano, non “Torinocentrica” ma policentrica, se volete ve lo racconto tutto, iniziate a dire “No, lì noi non vi lasciamo da soli”, non ci trinceriamo dietro regolamenti e proviamo a fare qualcosa per non lasciarli da soli, anche, e avrete il mio voto, e concludo Presidente, vogliamo cambiare il regolamento che dice “Noi mettiamo un contenitore, voi mettete il contenuto, ordinario e straordinario, e se va male alla fine andate a fondo voi”, io ci sto. Vogliamo che la Città si riprenda quel bene e gli spazi non pagati sono di competenza Città e la Città quindi può fare gli investimenti? Noi ci stiamo. Ma lo dovete dire, votando questo atto. Se no, mettiamo un pannicello caldo e hai voglia poi a parlare di piccole imprese, di artigianato, di consumo al dettaglio sui territori. Il consumo al dettaglio dei territori si vede se facciamo compagnia a queste donne ed a questi uomini che, con coraggio, sono ancora lì. Tempo un anno e quel posto, se la Città non interviene, non c’è più, con famiglie che, di fatto, avranno eroso tutto quello che avevano da parte per cercare di credere nella speranza che quel posto sia un posto per tutti, ma saranno rimasti gli unici. Almeno, io e la Montalbano su questo, invece, proviamo a stare con loro. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliera Grippo. GRIPPO Maria Grazia Grazie, Presidente. Solo un paio di riflessioni da lasciare a verbale. L’esistenza di tre atti, sul destino del mercato coperto di via delle Verbene alle Vallette, testimonia che c’è un sentire comune sull’attenzione e sul bisogno di attenzione che questa realtà commerciale denuncia e denuncia da anni. Quindi la differenza che ci può essere tra un testo e l’altro - sentiremo poi, non appena sarà disponibile, l’illustrazione da parte del Capogruppo Lo Russo del suo atto - la differenza che ci può essere tra i diversi atti è una differenza di narrazione e quindi di approccio e, laddove c’è una differenza di approccio, c’è anche una differenza di visione. Meglio di me l’ha illustrato il Capogruppo Magliano questo concetto che ho sintetizzato; Capogruppo Magliano che, come ha ricordato, si è occupato della vicenda fin dalla precedente Consiliatura, nel seguire da vicino i lavori della Commissione e lo svolgersi della trattazione dei tre diversi atti, secondo quella che è, appunto, la differenza a cui facevo riferimento, mi sono convinta che, mentre l’atto proposto dalla Maggioranza ha qualche punto di caduta nella narrativa, nonostante le buone intenzioni dell’ impegna, diverso è l’atto che invece propone la Capogruppo Montalbano, che ringrazio, e che il Capogruppo Magliano sostiene. Perciò, certamente, il mio voto sarà positivo nei confronti di quest’ultimo e invece non parteciperò al voto per quanto riguarda l’atto della Maggioranza. SICARI Francesco (Presidente) Grazie. Prego, Consigliere Russi. RUSSI Andrea Sì, grazie, Presidente. Io intervengo soltanto per dichiarare il voto contrario alla mozione presentata dai Consiglieri Montalbano e Magliano. Ritengo che siano condivisibili i punti numero 1, 3 e 4 dell’impegna: è giusto avviare tutte le azioni possibili a supporto dello sviluppo commerciale sul centro commerciale di Verbene, come richiesto nel primo punto, ed intervenire a supporto del centro commerciale per quanto concerne la manutenzione, probabilmente qualche intervento potrebbe anche essere fatto. Io non sono assolutamente d’accordo, però, con il punto numero 2 che prevede di rivedere il Regolamento 334 e in particolar modo l’articolo 8 “Canone di Concessione”, comma 1, per permettere lo stralcio delle spese di canone dei posteggi non utilizzati all’interno della struttura. Ovviamente conosco le difficoltà del centro commerciale, conosco la situazione, l’abbiamo seguita con la III Commissione. Probabilmente come uno dei primi argomenti, abbiamo seguito negli anni l’iter, io personalmente alcune situazioni le ho anche conosciute un po’ più da vicino. Non credo però che il problema di quel centro commerciale sia l’abbassamento del canone, così come non è quello dell’assicurazione, ci sono ben altri problemi. Ritengo fondamentale intraprendere tutte le iniziative per aiutare il centro commerciale, ma ritengo però ingiusto modificare un regolamento che impatterebbe su tutti i mercati coperti della Città; vorrei sapere anche l’impatto economico che potrebbe avere. Non è una questione di mero impatto economico, però sarebbe interessante conoscere l’impatto che potrebbe avere e sarebbe ingiusto anche nell’ambito di chi, invece, è più virtuoso, è un po’ meno in difficoltà e paga anche... perché in tutti i mercati coperti sono presenti spazi sfitti e il regolamento è sempre quello. E’ un po’ come un condominio. Io nel mio condominio, quando le spese condominiali di quello che sta al piano di sopra non vengono pagate, devo sopperire io personalmente. Sta alla base di un contratto che è stato firmato e chi ha preso quel bene in gestione, lo sa bene che è così; è giusto agevolare in una situazione di difficoltà, ma non è giusto impattare su tutte le situazioni analoghe sul territorio. Quindi, riguardo a questo, sono fortemente contrario. Riguardo all’atto presentato dal Consigliere Fornari, ritengo anch’io che probabilmente avrebbe potuto essere un po’ più coraggioso a riguardo, nonostante ne ritenga positivi gli intenti che hanno portato a scriverlo. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ci sono altri interventi? Hai già fatto l’intervento. No, i secondi interventi li eviterei. Prego, Assessore Sacco. SACCO Alberto (Assessore) Sì, buongiorno a tutti. Noi assolutamente stiamo cercando di risolvere questa situazione molto complicata, esistente da molti anni sul mercato delle Verbene. Certo, non è una situazione semplice. Sono convinto, condivido parte degli interventi che ho sentito qua e quelli che ho sentito di là. Allora, sicuramente il problema non è quello di andare a togliere completamente il canone di locazione, perché quello che bisogna cercare di fare, in quel posto, è riuscire a ridare in qualche modo una nuova linfa, nuova vitalità alla zona, che è una zona molto considerata, molto amata dai cittadini del quartiere. Abbiamo fatto - giusto per spiegare cosa è stato fatto - un tentativo, facendo un bando proprio per il mercato: è stata una delle prime cose che abbiamo fatto. Purtroppo non c’è stata risposta di operatori commerciali per il mercato fuori. Stiamo lavorando, e so che il Presidente Russi, a breve, convocherà una Commissione con le Poste Italiane, proprio per i ragionamenti che abbiamo fatto, quindi stiamo andando avanti. Abbiamo fatto assolutamente presente alla Poste la situazione. Abbiamo fatto presente ad ATC, ci sono stati incontri ancora nelle ultime settimane. Per quanto riguarda, invece, il discorso legato al togliere il canone di concessione agli stalli rimasti vuoti è indubbiamente molto pericoloso, perché questa situazione c’è in altri mercati, penso solo a questi di Porta Palazzo: i due mercati coperti di Porta Palazzo, che sono bene o male nella stessa situazione. Per ovviare a questo problema, quello che abbiamo proposto, che secondo me è una situazione intelligente, l’abbiamo proposta mesi fa, è quello di dare la possibilità di occupare questi stalli semplificando senza le regole, come dire, quelle usuali, cioè essere soci e quant’altro. Io spero che, almeno questa, sia una soluzione per affidare, per adibire temporaneamente, occupare temporaneamente questi stalli, magari qualcuno può essere incentivato. Per le opere di manutenzione straordinaria questo è l’altro ragionamento che sicuramente stiamo facendo, perché ha senso cercare in qualche modo di aiutarli. Però, ci sono tante cose in piedi, spero a breve che si concretizzino, perché è giusto, perché sicuramente sono in difficoltà questi signori ed in qualche modo vanno aiutati, peraltro come abbiamo tentato di aiutarli. SICARI Francesco (Presidente) Ci sono altri interventi? Allora, proseguiamo adesso con la votazione. Prego Consigliera Montalbano sull’Ordine dei Lavori. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). |