Interventi |
MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Ma questo è un atto che come avrà visto è condiviso e ringrazio il Vicepresidente Lavolta per aver per primo portato un atto in quest’Aula, atto che aveva in un primo momento fatto cambiare intenzione all’Amministrazione perché ci eravamo trovati questa scuola in un Piano di dismissione, non intervengo di nuovo sull’iter. Era nel Piano, è stato tolto grazie anche all’intervento del Presidente Fornari, che si era reso conto che non si vendono gli immobili senza sapere cosa c’è all’interno, poi se all’interno c’è una scuola peggio ancora, e che l’interlocuzione con questa scuola era stata pressoché nulla, quindi non si era neanche ipotizzato un percorso di uscita a 5-6 anni per riorganizzare questa scuola, scuola peraltro anche paritaria, funziona bene, una scuola della FISM, quindi della Federazione Italiana Scuole Materne, dentro il contesto di rapporto tra la nostra istituzione e questa scuola nel servizio dell’offerta pubblica. Ci siamo ritrovati nuovamente dentro il Piano di dismissione questa scuola, e a questo punto in Commissione devo dire in modo assolutamente bipartisan da parte di tutte le Forze politiche, visto che l’Assessore Iaria ci ha detto: “Ma io posso toglierla quando voglio”. e noi però abbiamo lì mamme, papà, insegnanti, bambini, maestre, educatrici, è un contesto sociale che si è mosso in modo, devo dire, molto acceso perché considera questa scuola un patrimonio di quella Circoscrizione e di quel quartiere, ci siamo guardati con altri Consiglieri, con la Consigliera Foglietta, ma lo stesso Carretto, Albano, Curatella, e abbiamo detto: visto che l’Assessore magari è un momento in cui dubita, non sa, non sa se metterlo o non metterlo ancorché dice “Posso comunque toglierla quando voglio”. Ecco noi utilizziamo, come Consiglieri Comunali eletti in questo Consiglio comunale, lo strumento della mozione, e nel caso in cui venisse approvata questa mozione, come quella del collega Enzo Lavolta, a quel punto la Giunta è obbligata a toglierla, e non c’è il potere discrezionale sul quando lo faccio o come lo faccio, lo rimetto, non lo rimetto. Visto che quella è una zona che può generare - e lo dico senza polemiche - appetiti da parte di chi magari già lì ha degli investimenti aziendali e che quindi allargarsi potrebbe essere importante perché questa scuoletta confina proprio con quell’attività, noi vorremmo come forze di Opposizione e di Maggioranza sancire un principio, che quella scuoletta non si tocca, rimane di proprietà della nostra Città, viene stralciata dagli elenchi degli immobili che possono essere venduti o dismessi perché non ci sono le condizioni oggi né ci sono state prima per discutere con gli insegnanti, gli educatori e i rappresentanti di questa scuola per pensare a un percorso. Oggi la stralciamo e la togliamo, in un futuro si discuterà, un futuro che però ha a che fare con i lustri e non con gli anni perché tu poi non puoi prendere una scuola che ha una storia importante come questa... così, perché hai bisogno di far cassa, visto che mi è parso anche che dalla Maggioranza questo principio fosse da respingere, ci siamo permessi, con altri Consiglieri, di portare questo atto che, ricordo: “Impegna la Sindaca e la Giunta a mantenere tra i beni del patrimonio della civica Amministrazione l’immobile che ospita la scuola primaria e infantile “Principe Vittorio Emanuele” di corso Unione Sovietica 170 affinché essa possa proseguire ed avere in una proiezione futura la sua preziosa opera didattica, educativa, culturale e professionale, eliminando pertanto tale immobile dal Piano di dismissione dei beni immobili comunali da alienare tramite asta pubblica.” Daremo un conforto a queste mamme, questi papà, questi ragazzi e soprattutto gli educatori, la Preside e tutti quanti, sapendo che non stanno lì come coloro che sono sospesi, perché oggi la loro condizione è questa. Ringrazio per chi vorrà sostenere questo atto. |