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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Novembre 2019 ore 13,00
Paragrafo n. 20
MOZIONE 2019-04199
(MOZIONE N. 49/2019) "IMMOBILE SITO IN CORSO UNIONE SOVIETICA 170 (SCUOLETTA)" PRESENTATA IN DATA 9 OTTOBRE 2019 - PRIMO FIRMATARIO LAVOLTA.
Interventi
MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Ma questo è un atto che come avrà visto è condiviso e ringrazio il
Vicepresidente Lavolta per aver per primo portato un atto in quest’Aula, atto che aveva
in un primo momento fatto cambiare intenzione all’Amministrazione perché ci eravamo
trovati questa scuola in un Piano di dismissione, non intervengo di nuovo sull’iter. Era
nel Piano, è stato tolto grazie anche all’intervento del Presidente Fornari, che si era reso
conto che non si vendono gli immobili senza sapere cosa c’è all’interno, poi se
all’interno c’è una scuola peggio ancora, e che l’interlocuzione con questa scuola era
stata pressoché nulla, quindi non si era neanche ipotizzato un percorso di uscita a 5-6
anni per riorganizzare questa scuola, scuola peraltro anche paritaria, funziona bene, una
scuola della FISM, quindi della Federazione Italiana Scuole Materne, dentro il contesto
di rapporto tra la nostra istituzione e questa scuola nel servizio dell’offerta pubblica. Ci
siamo ritrovati nuovamente dentro il Piano di dismissione questa scuola, e a questo
punto in Commissione devo dire in modo assolutamente bipartisan da parte di tutte le
Forze politiche, visto che l’Assessore Iaria ci ha detto: “Ma io posso toglierla quando
voglio”. e noi però abbiamo lì mamme, papà, insegnanti, bambini, maestre, educatrici, è
un contesto sociale che si è mosso in modo, devo dire, molto acceso perché considera
questa scuola un patrimonio di quella Circoscrizione e di quel quartiere, ci siamo
guardati con altri Consiglieri, con la Consigliera Foglietta, ma lo stesso Carretto,
Albano, Curatella, e abbiamo detto: visto che l’Assessore magari è un momento in cui
dubita, non sa, non sa se metterlo o non metterlo ancorché dice “Posso comunque
toglierla quando voglio”. Ecco noi utilizziamo, come Consiglieri Comunali eletti in
questo Consiglio comunale, lo strumento della mozione, e nel caso in cui venisse
approvata questa mozione, come quella del collega Enzo Lavolta, a quel punto la Giunta
è obbligata a toglierla, e non c’è il potere discrezionale sul quando lo faccio o come lo
faccio, lo rimetto, non lo rimetto. Visto che quella è una zona che può generare - e lo
dico senza polemiche - appetiti da parte di chi magari già lì ha degli investimenti
aziendali e che quindi allargarsi potrebbe essere importante perché questa scuoletta
confina proprio con quell’attività, noi vorremmo come forze di Opposizione e di
Maggioranza sancire un principio, che quella scuoletta non si tocca, rimane di proprietà
della nostra Città, viene stralciata dagli elenchi degli immobili che possono essere
venduti o dismessi perché non ci sono le condizioni oggi né ci sono state prima per
discutere con gli insegnanti, gli educatori e i rappresentanti di questa scuola per pensare
a un percorso. Oggi la stralciamo e la togliamo, in un futuro si discuterà, un futuro che
però ha a che fare con i lustri e non con gli anni perché tu poi non puoi prendere una
scuola che ha una storia importante come questa... così, perché hai bisogno di far cassa,
visto che mi è parso anche che dalla Maggioranza questo principio fosse da respingere,
ci siamo permessi, con altri Consiglieri, di portare questo atto che, ricordo: “Impegna la
Sindaca e la Giunta a mantenere tra i beni del patrimonio della civica Amministrazione
l’immobile che ospita la scuola primaria e infantile “Principe Vittorio Emanuele” di
corso Unione Sovietica 170 affinché essa possa proseguire ed avere in una proiezione
futura la sua preziosa opera didattica, educativa, culturale e professionale, eliminando
pertanto tale immobile dal Piano di dismissione dei beni immobili comunali da alienare
tramite asta pubblica.” Daremo un conforto a queste mamme, questi papà, questi ragazzi
e soprattutto gli educatori, la Preside e tutti quanti, sapendo che non stanno lì come
coloro che sono sospesi, perché oggi la loro condizione è questa. Ringrazio per chi vorrà
sostenere questo atto.

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