Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Presidente. Quando quest’estate i genitori della scuola primaria e infantile “Principe Vittorio Emanuele” di corso Unione Sovietica 170 ci hanno contattato noi abbiamo avuto modo, in diversi, di poter approfondire, comprendere e condividere qual è il valore culturale, educativo, sociale che quella struttura svolge all’interno di un territorio quale Borgo Filadelfia, e il fatto di aver potuto approfondire questo aspetto ci ha consentito nel corso delle settimane e dei mesi, secondo me, di svolgere una discussione serena, che ci ha visto... io ricordo di aver partecipato ad un’assemblea pubblica con centinaia di genitori lì in corso Unione Sovietica con le istituzioni locali, quindi con le Circoscrizioni, ma anche con altri colleghi, e in particolare ricordo il Consigliere Fornari. In quella circostanza il Consigliere Fornari ed io ci siamo assunti una responsabilità nei confronti di quei cittadini, e cioè abbiamo detto: “Cari genitori, è intendimento dell’Amministrazione non procedere alla dismissione di questo immobile”, e abbiamo detto in quell’assemblea a quei genitori - più il Consigliere Fornari che io perché ovviamente abbiamo ruoli e responsabilità diverse - che c’era stata una leggerezza nell’introdurre questo immobile all’interno di un più corposo Piano di dismissione e di alienazione. Allora, io credo che l’approvazione da parte della Sala Rossa di queste mozioni perché anche io ringrazio il collega Magliano per aver presentato un documento sostanzialmente simile nella forma ma soprattutto uguale nella sostanza, io credo che non tanto per rispetto nei confronti degli impegni assunti di fronte a quei genitori, ma quanto per una credibilità, che io credo che questa istituzione debba e possa mantenere, nel momento in cui un’Amministrazione rappresenta un’unità di intenti, una condivisione, ovviamente a valle di un approfondimento e di una conoscenza specifica, come è avvenuto in questo caso. Io credo che bene fa a un’Amministrazione essere coerente, ma anche in qualche modo a mettere nelle condizioni che queste scelte siano definitive, perché la differenza che c’è tra l’esecutivo e la Sala Rossa è che la Sala Rossa indirizza e controlla, e se l’atto di indirizzo che noi oggi votiamo e approviamo è un atto che da un certo punto di vista è tombale e definitivo, questa è la miglior garanzia degli impegni assunti, ma anche - lo diceva qualcuno prima - della serenità di cui hanno bisogno quelle famiglie del Borgo Filadelfia rispetto alle iscrizioni attuali, prossime e future dei propri figli all’interno di quella struttura. Incidentalmente, e io qui lo voglio riportare all’attenzione di tutti, in questo approfondimento, in questo lavoro di interlocuzione coi genitori abbiamo avuto modo, almeno io ho avuto modo, di apprezzare che quell’Istituto nel corso degli anni ha assunto anche un significato simbolico, straordinario, ma soprattutto che quella struttura, vuoi per carenza nella prossimità, vuoi per genesi e crescita e anche in termini di gestione, coinvolgendo i genitori, costituendo una cooperativa, ha costituito un momento di protagonismo autentico per quel borgo. Allora, sì, diciamo con quest’atto, evitiamo di vendere la scuoletta, ma, è altrettanto importante secondo me, riconosciamo consapevolmente il valore sociale e educativo che il percorso che tante mamme e tante insegnanti, insieme naturalmente a tanti bambini, hanno compiuto negli ultimi almeno 30 anni... almeno. Quindi io invito tutta la Sala Rossa ad approvare questa proposta di mozione che dice una semplice cosa: in questa Città, nella Città di Torino, nell’anno del Signore 2019 siamo tutti d’accordo sul fatto che le scuole non si vendono, semmai le scuole si costruiscono. Sappiamo che c’è un problema di natalità, quindi possiamo permetterci almeno di difendere quelle esistenti; sulla scuola noi vogliamo investire e quindi non dismettiamo immobili, ma soprattutto non dismettiamo quello straordinario valore educativo che per molti anni è stato anche un tratto distintivo di questo territorio e di questa nostra Città. |