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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Novembre 2019 ore 13,00
Paragrafo n. 20
MOZIONE 2019-04199
(MOZIONE N. 49/2019) "IMMOBILE SITO IN CORSO UNIONE SOVIETICA 170 (SCUOLETTA)" PRESENTATA IN DATA 9 OTTOBRE 2019 - PRIMO FIRMATARIO LAVOLTA.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Presidente. Quando quest’estate i genitori della scuola primaria e infantile
“Principe Vittorio Emanuele” di corso Unione Sovietica 170 ci hanno contattato noi
abbiamo avuto modo, in diversi, di poter approfondire, comprendere e condividere qual
è il valore culturale, educativo, sociale che quella struttura svolge all’interno di un
territorio quale Borgo Filadelfia, e il fatto di aver potuto approfondire questo aspetto ci
ha consentito nel corso delle settimane e dei mesi, secondo me, di svolgere una
discussione serena, che ci ha visto... io ricordo di aver partecipato ad un’assemblea
pubblica con centinaia di genitori lì in corso Unione Sovietica con le istituzioni locali,
quindi con le Circoscrizioni, ma anche con altri colleghi, e in particolare ricordo il
Consigliere Fornari. In quella circostanza il Consigliere Fornari ed io ci siamo assunti
una responsabilità nei confronti di quei cittadini, e cioè abbiamo detto: “Cari genitori, è
intendimento dell’Amministrazione non procedere alla dismissione di questo
immobile”, e abbiamo detto in quell’assemblea a quei genitori - più il Consigliere
Fornari che io perché ovviamente abbiamo ruoli e responsabilità diverse - che c’era
stata una leggerezza nell’introdurre questo immobile all’interno di un più corposo Piano
di dismissione e di alienazione. Allora, io credo che l’approvazione da parte della Sala
Rossa di queste mozioni perché anche io ringrazio il collega Magliano per aver
presentato un documento sostanzialmente simile nella forma ma soprattutto uguale nella
sostanza, io credo che non tanto per rispetto nei confronti degli impegni assunti di fronte
a quei genitori, ma quanto per una credibilità, che io credo che questa istituzione debba
e possa mantenere, nel momento in cui un’Amministrazione rappresenta un’unità di
intenti, una condivisione, ovviamente a valle di un approfondimento e di una
conoscenza specifica, come è avvenuto in questo caso. Io credo che bene fa a
un’Amministrazione essere coerente, ma anche in qualche modo a mettere nelle
condizioni che queste scelte siano definitive, perché la differenza che c’è tra l’esecutivo
e la Sala Rossa è che la Sala Rossa indirizza e controlla, e se l’atto di indirizzo che noi
oggi votiamo e approviamo è un atto che da un certo punto di vista è tombale e
definitivo, questa è la miglior garanzia degli impegni assunti, ma anche - lo diceva
qualcuno prima - della serenità di cui hanno bisogno quelle famiglie del Borgo
Filadelfia rispetto alle iscrizioni attuali, prossime e future dei propri figli all’interno di
quella struttura. Incidentalmente, e io qui lo voglio riportare all’attenzione di tutti, in
questo approfondimento, in questo lavoro di interlocuzione coi genitori abbiamo avuto
modo, almeno io ho avuto modo, di apprezzare che quell’Istituto nel corso degli anni ha
assunto anche un significato simbolico, straordinario, ma soprattutto che quella
struttura, vuoi per carenza nella prossimità, vuoi per genesi e crescita e anche in termini
di gestione, coinvolgendo i genitori, costituendo una cooperativa, ha costituito un
momento di protagonismo autentico per quel borgo. Allora, sì, diciamo con quest’atto,
evitiamo di vendere la scuoletta, ma, è altrettanto importante secondo me, riconosciamo
consapevolmente il valore sociale e educativo che il percorso che tante mamme e tante
insegnanti, insieme naturalmente a tanti bambini, hanno compiuto negli ultimi almeno
30 anni... almeno. Quindi io invito tutta la Sala Rossa ad approvare questa proposta di
mozione che dice una semplice cosa: in questa Città, nella Città di Torino, nell’anno del
Signore 2019 siamo tutti d’accordo sul fatto che le scuole non si vendono, semmai le
scuole si costruiscono. Sappiamo che c’è un problema di natalità, quindi possiamo
permetterci almeno di difendere quelle esistenti; sulla scuola noi vogliamo investire e
quindi non dismettiamo immobili, ma soprattutto non dismettiamo quello straordinario
valore educativo che per molti anni è stato anche un tratto distintivo di questo territorio
e di questa nostra Città.

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