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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Novembre 2019 ore 13,00
Paragrafo n. 20
MOZIONE 2019-04199
(MOZIONE N. 49/2019) "IMMOBILE SITO IN CORSO UNIONE SOVIETICA 170 (SCUOLETTA)" PRESENTATA IN DATA 9 OTTOBRE 2019 - PRIMO FIRMATARIO LAVOLTA.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo adesso i nostri lavori con il punto 4 n. mecc. 201904199/002: “Immobile
sito in corso Unione Sovietica n. 170 (scuoletta)” e il punto 5 n. mecc. 201904225/002:
“Manteniamo nel patrimonio immobiliare comunale la scuola Principe Vittorio
Emanuele di corso Unione Sovietica 170” che vengono discussi congiuntamente... sì.
Abbiamo la proposta di mozione presentata dal Vicepresidente Lavolta e la proposta di
mozione presentata dal Capogruppo Magliano che hanno come oggetto “La scuoletta di
corso Unione Sovietica 170”.
Lascio la parola al Capogruppo Magliano per l’illustrazione, prego.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Ma questo è un atto che come avrà visto è condiviso e ringrazio il
Vicepresidente Lavolta per aver per primo portato un atto in quest’Aula, atto che aveva
in un primo momento fatto cambiare intenzione all’Amministrazione perché ci eravamo
trovati questa scuola in un Piano di dismissione, non intervengo di nuovo sull’iter. Era
nel Piano, è stato tolto grazie anche all’intervento del Presidente Fornari, che si era reso
conto che non si vendono gli immobili senza sapere cosa c’è all’interno, poi se
all’interno c’è una scuola peggio ancora, e che l’interlocuzione con questa scuola era
stata pressoché nulla, quindi non si era neanche ipotizzato un percorso di uscita a 5-6
anni per riorganizzare questa scuola, scuola peraltro anche paritaria, funziona bene, una
scuola della FISM, quindi della Federazione Italiana Scuole Materne, dentro il contesto
di rapporto tra la nostra istituzione e questa scuola nel servizio dell’offerta pubblica. Ci
siamo ritrovati nuovamente dentro il Piano di dismissione questa scuola, e a questo
punto in Commissione devo dire in modo assolutamente bipartisan da parte di tutte le
Forze politiche, visto che l’Assessore Iaria ci ha detto: “Ma io posso toglierla quando
voglio”. e noi però abbiamo lì mamme, papà, insegnanti, bambini, maestre, educatrici, è
un contesto sociale che si è mosso in modo, devo dire, molto acceso perché considera
questa scuola un patrimonio di quella Circoscrizione e di quel quartiere, ci siamo
guardati con altri Consiglieri, con la Consigliera Foglietta, ma lo stesso Carretto,
Albano, Curatella, e abbiamo detto: visto che l’Assessore magari è un momento in cui
dubita, non sa, non sa se metterlo o non metterlo ancorché dice “Posso comunque
toglierla quando voglio”. Ecco noi utilizziamo, come Consiglieri Comunali eletti in
questo Consiglio comunale, lo strumento della mozione, e nel caso in cui venisse
approvata questa mozione, come quella del collega Enzo Lavolta, a quel punto la Giunta
è obbligata a toglierla, e non c’è il potere discrezionale sul quando lo faccio o come lo
faccio, lo rimetto, non lo rimetto. Visto che quella è una zona che può generare - e lo
dico senza polemiche - appetiti da parte di chi magari già lì ha degli investimenti
aziendali e che quindi allargarsi potrebbe essere importante perché questa scuoletta
confina proprio con quell’attività, noi vorremmo come forze di Opposizione e di
Maggioranza sancire un principio, che quella scuoletta non si tocca, rimane di proprietà
della nostra Città, viene stralciata dagli elenchi degli immobili che possono essere
venduti o dismessi perché non ci sono le condizioni oggi né ci sono state prima per
discutere con gli insegnanti, gli educatori e i rappresentanti di questa scuola per pensare
a un percorso. Oggi la stralciamo e la togliamo, in un futuro si discuterà, un futuro che
però ha a che fare con i lustri e non con gli anni perché tu poi non puoi prendere una
scuola che ha una storia importante come questa... così, perché hai bisogno di far cassa,
visto che mi è parso anche che dalla Maggioranza questo principio fosse da respingere,
ci siamo permessi, con altri Consiglieri, di portare questo atto che, ricordo: “Impegna la
Sindaca e la Giunta a mantenere tra i beni del patrimonio della civica Amministrazione
l’immobile che ospita la scuola primaria e infantile “Principe Vittorio Emanuele” di
corso Unione Sovietica 170 affinché essa possa proseguire ed avere in una proiezione
futura la sua preziosa opera didattica, educativa, culturale e professionale, eliminando
pertanto tale immobile dal Piano di dismissione dei beni immobili comunali da alienare
tramite asta pubblica.” Daremo un conforto a queste mamme, questi papà, questi ragazzi
e soprattutto gli educatori, la Preside e tutti quanti, sapendo che non stanno lì come
coloro che sono sospesi, perché oggi la loro condizione è questa. Ringrazio per chi vorrà
sostenere questo atto.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Vicepresidente Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Presidente. Quando quest’estate i genitori della scuola primaria e infantile
“Principe Vittorio Emanuele” di corso Unione Sovietica 170 ci hanno contattato noi
abbiamo avuto modo, in diversi, di poter approfondire, comprendere e condividere qual
è il valore culturale, educativo, sociale che quella struttura svolge all’interno di un
territorio quale Borgo Filadelfia, e il fatto di aver potuto approfondire questo aspetto ci
ha consentito nel corso delle settimane e dei mesi, secondo me, di svolgere una
discussione serena, che ci ha visto... io ricordo di aver partecipato ad un’assemblea
pubblica con centinaia di genitori lì in corso Unione Sovietica con le istituzioni locali,
quindi con le Circoscrizioni, ma anche con altri colleghi, e in particolare ricordo il
Consigliere Fornari. In quella circostanza il Consigliere Fornari ed io ci siamo assunti
una responsabilità nei confronti di quei cittadini, e cioè abbiamo detto: “Cari genitori, è
intendimento dell’Amministrazione non procedere alla dismissione di questo
immobile”, e abbiamo detto in quell’assemblea a quei genitori - più il Consigliere
Fornari che io perché ovviamente abbiamo ruoli e responsabilità diverse - che c’era
stata una leggerezza nell’introdurre questo immobile all’interno di un più corposo Piano
di dismissione e di alienazione. Allora, io credo che l’approvazione da parte della Sala
Rossa di queste mozioni perché anche io ringrazio il collega Magliano per aver
presentato un documento sostanzialmente simile nella forma ma soprattutto uguale nella
sostanza, io credo che non tanto per rispetto nei confronti degli impegni assunti di fronte
a quei genitori, ma quanto per una credibilità, che io credo che questa istituzione debba
e possa mantenere, nel momento in cui un’Amministrazione rappresenta un’unità di
intenti, una condivisione, ovviamente a valle di un approfondimento e di una
conoscenza specifica, come è avvenuto in questo caso. Io credo che bene fa a
un’Amministrazione essere coerente, ma anche in qualche modo a mettere nelle
condizioni che queste scelte siano definitive, perché la differenza che c’è tra l’esecutivo
e la Sala Rossa è che la Sala Rossa indirizza e controlla, e se l’atto di indirizzo che noi
oggi votiamo e approviamo è un atto che da un certo punto di vista è tombale e
definitivo, questa è la miglior garanzia degli impegni assunti, ma anche - lo diceva
qualcuno prima - della serenità di cui hanno bisogno quelle famiglie del Borgo
Filadelfia rispetto alle iscrizioni attuali, prossime e future dei propri figli all’interno di
quella struttura. Incidentalmente, e io qui lo voglio riportare all’attenzione di tutti, in
questo approfondimento, in questo lavoro di interlocuzione coi genitori abbiamo avuto
modo, almeno io ho avuto modo, di apprezzare che quell’Istituto nel corso degli anni ha
assunto anche un significato simbolico, straordinario, ma soprattutto che quella
struttura, vuoi per carenza nella prossimità, vuoi per genesi e crescita e anche in termini
di gestione, coinvolgendo i genitori, costituendo una cooperativa, ha costituito un
momento di protagonismo autentico per quel borgo. Allora, sì, diciamo con quest’atto,
evitiamo di vendere la scuoletta, ma, è altrettanto importante secondo me, riconosciamo
consapevolmente il valore sociale e educativo che il percorso che tante mamme e tante
insegnanti, insieme naturalmente a tanti bambini, hanno compiuto negli ultimi almeno
30 anni... almeno. Quindi io invito tutta la Sala Rossa ad approvare questa proposta di
mozione che dice una semplice cosa: in questa Città, nella Città di Torino, nell’anno del
Signore 2019 siamo tutti d’accordo sul fatto che le scuole non si vendono, semmai le
scuole si costruiscono. Sappiamo che c’è un problema di natalità, quindi possiamo
permetterci almeno di difendere quelle esistenti; sulla scuola noi vogliamo investire e
quindi non dismettiamo immobili, ma soprattutto non dismettiamo quello straordinario
valore educativo che per molti anni è stato anche un tratto distintivo di questo territorio
e di questa nostra Città.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Fornari.

FORNARI Antonio
Sì, grazie, Presidente. La scuoletta di corso Unione Sovietica 170 è un po’ un simbolo
di un’attività di controllo e di indirizzo del Consiglio Comunale, perché è bene
sottolinearlo, come accennavano prima i Consiglieri che sono intervenuti prima di me, il
Consiglio Comunale, tra l’altro con un emendamento a mia firma, ha in un primo
momento stralciato la delibera di dismissione della scuoletta, proprio perché ci siamo
resi conto, grazie al confronto con il territorio, con la Circoscrizione, con l’incontro
pubblico a cui faceva riferimento il Consigliere Lavolta, l’importanza o comunque il
ruolo sociale che aveva questa scuola all’interno del quartiere. E quindi abbiamo chiesto
all’Amministrazione di togliere, di stralciare la scuola con la delibera di dismissione.
Successivamente poi c’è stata anche una petizione in cui alcuni genitori o ex genitori
sono venuti in Commissione a portare delle firme, quindi, per chiedere, appunto,
diciamo, una parola per tranquillizzare sia la preside, tutte le insegnanti, chiunque
lavora in quella scuola e sia magari i genitori che vivono quel quartiere e che hanno
magari iscritto o hanno intenzione di iscrivere i bambini in quella scuola. Da parte
dell’Assessore - io ricordo, c’era l’Assessore Iaria - c’era stata una sorta di chiarimento
e quindi di volontà di fare un percorso per dare comunque un’alternativa pronta e
credibile ad un’eventuale dismissione della scuola. Capisco che, però, questo a volte
può essere frainteso, non essere magari chiaro, per chi obiettivamente ha letto, magari,
la delibera di dismissione e trova ancora questa scuola nell’elenco degli immobili da
dismettere. Quindi, da parte mia, ma credo sicuramente da parte del mio Gruppo
consiliare di Maggioranza, c’è comunque la volontà di votare queste mozioni proprio
per dare un indirizzo chiaro alla Giunta. Quindi, prima di, eventualmente, dismettere un
immobile, perché poi sappiamo che le scuole sono importanti, ma la differenza nelle
scuole la fanno le insegnanti e chi ci lavora all’interno della scuola, certamente non
sono solo i muri che sono importanti, anzi, a maggior ragione è importante chi ci lavora
dentro. Però, prima di dismettere comunque un immobile, è importante dare già
un’alternativa credibile, pronta, a tutto il personale che ci lavora ed a chi eventualmente
vive in quel quartiere. Quindi, da parte nostra sicuramente c’è intenzione di votare
questa mozione, e poi eventualmente, in futuro, valutare se verranno fuori delle altre
iniziative. Però sicuramente questo può essere un monito, poi, per l’Amministrazione
anche per il futuro. Prima ovviamente di prendere delle iniziative, di dismettere degli
immobili, è bene chiarire e individuare se quegli immobili hanno una funzione o
comunque un’utilità sociale e obiettivamente creare subito le basi per un qualcosa di
certo. Perché è vero, abbiamo un Bilancio del Comune in difficoltà, sappiamo il piano
di rientro e tutto il resto, però ci sono alcuni principi, appunto, come l’istruzione per i
nostri figli o per i bambini che ci sono in questa Città che è importante, almeno su quei
principi che tutti condividono, dobbiamo lavorare insieme, sia come Giunta, ma
sicuramente come Consiglio Comunale. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Vicecapogruppo Foglietta.

FOGLIETTA Chiara
Sì, grazie, Presidente. Solo per ringraziare il Capogruppo Magliano, il Vicepresidente
Lavolta, per aver presentato le proposte di mozione al medesimo oggetto. Sarà nostra
premura, al di là delle parole che sono state espresse in quest’Aula, sono contenta che
anche la Maggioranza sia pronta nel sostenere entrambi gli atti, ma saremo sicuramente
più pronti ad andare ad una verifica (articolo 50, comma 4) entro i prossimi 120 giorni
per valutare che la “scuoletta” sia definitivamente eliminata dall’elenco immobili da
dismettere. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Sì, grazie. Io non aggiungo molto a quanto ha detto il Consigliere Fornari. Volevo
ringraziare il Consigliere Magliano per aver recepito la proposta che avevo fatto in
Commissione, quindi fare un atto congiunto per, appunto, eliminare dal piano di
alienazione questo immobile almeno finché non fosse stata costruita un’alternativa
valida con il territorio, con i genitori, con chi lavora in quella scuola e via dicendo. Io
credo che sia giusto che quando la politica si accorge di avere intrapreso una strada che
è lontana, diciamo, dagli interessi della comunità, credo che sia giusto semplicemente
fermarsi, riflettere, progettare e ripartire. Quindi, sono convinto della bontà di
quest’atto, della bontà di quest’azione. Ciò nondimeno invito, comunque sia, la Giunta e
l’Amministrazione a intavolare un processo progettuale che possa un domani magari
consentire a un’altra Amministrazione di avere un’alternativa e di magari realizzare un
progetto che sia fondamentalmente vantaggioso per tutti. Quindi, questo è sì un atto che
elimina, in questo momento, un bene da una vendita ma credo che questo non significhi
che non si possa e non si debba cercare di valutare se esiste una proposta progettuale
che possa, appunto, migliorare le condizioni, diciamo, del quartiere e della comunità,
ottenendo, appunto, vantaggi maggiori. Quindi, al momento, questo percorso non è stato
ancora intrapreso, nulla vieta di provare a intraprenderlo, però credo che questi atti
siano sacrosanti in questo momento.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie. Ci sono altri interventi?
Se non ci sono interventi, proseguiamo allora con la votazione degli atti così come sono
in ordine.
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