Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Proseguiamo adesso i nostri lavori con il punto 4 n. mecc. 201904199/002: “Immobile sito in corso Unione Sovietica n. 170 (scuoletta)” e il punto 5 n. mecc. 201904225/002: “Manteniamo nel patrimonio immobiliare comunale la scuola Principe Vittorio Emanuele di corso Unione Sovietica 170” che vengono discussi congiuntamente... sì. Abbiamo la proposta di mozione presentata dal Vicepresidente Lavolta e la proposta di mozione presentata dal Capogruppo Magliano che hanno come oggetto “La scuoletta di corso Unione Sovietica 170”. Lascio la parola al Capogruppo Magliano per l’illustrazione, prego. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Ma questo è un atto che come avrà visto è condiviso e ringrazio il Vicepresidente Lavolta per aver per primo portato un atto in quest’Aula, atto che aveva in un primo momento fatto cambiare intenzione all’Amministrazione perché ci eravamo trovati questa scuola in un Piano di dismissione, non intervengo di nuovo sull’iter. Era nel Piano, è stato tolto grazie anche all’intervento del Presidente Fornari, che si era reso conto che non si vendono gli immobili senza sapere cosa c’è all’interno, poi se all’interno c’è una scuola peggio ancora, e che l’interlocuzione con questa scuola era stata pressoché nulla, quindi non si era neanche ipotizzato un percorso di uscita a 5-6 anni per riorganizzare questa scuola, scuola peraltro anche paritaria, funziona bene, una scuola della FISM, quindi della Federazione Italiana Scuole Materne, dentro il contesto di rapporto tra la nostra istituzione e questa scuola nel servizio dell’offerta pubblica. Ci siamo ritrovati nuovamente dentro il Piano di dismissione questa scuola, e a questo punto in Commissione devo dire in modo assolutamente bipartisan da parte di tutte le Forze politiche, visto che l’Assessore Iaria ci ha detto: “Ma io posso toglierla quando voglio”. e noi però abbiamo lì mamme, papà, insegnanti, bambini, maestre, educatrici, è un contesto sociale che si è mosso in modo, devo dire, molto acceso perché considera questa scuola un patrimonio di quella Circoscrizione e di quel quartiere, ci siamo guardati con altri Consiglieri, con la Consigliera Foglietta, ma lo stesso Carretto, Albano, Curatella, e abbiamo detto: visto che l’Assessore magari è un momento in cui dubita, non sa, non sa se metterlo o non metterlo ancorché dice “Posso comunque toglierla quando voglio”. Ecco noi utilizziamo, come Consiglieri Comunali eletti in questo Consiglio comunale, lo strumento della mozione, e nel caso in cui venisse approvata questa mozione, come quella del collega Enzo Lavolta, a quel punto la Giunta è obbligata a toglierla, e non c’è il potere discrezionale sul quando lo faccio o come lo faccio, lo rimetto, non lo rimetto. Visto che quella è una zona che può generare - e lo dico senza polemiche - appetiti da parte di chi magari già lì ha degli investimenti aziendali e che quindi allargarsi potrebbe essere importante perché questa scuoletta confina proprio con quell’attività, noi vorremmo come forze di Opposizione e di Maggioranza sancire un principio, che quella scuoletta non si tocca, rimane di proprietà della nostra Città, viene stralciata dagli elenchi degli immobili che possono essere venduti o dismessi perché non ci sono le condizioni oggi né ci sono state prima per discutere con gli insegnanti, gli educatori e i rappresentanti di questa scuola per pensare a un percorso. Oggi la stralciamo e la togliamo, in un futuro si discuterà, un futuro che però ha a che fare con i lustri e non con gli anni perché tu poi non puoi prendere una scuola che ha una storia importante come questa... così, perché hai bisogno di far cassa, visto che mi è parso anche che dalla Maggioranza questo principio fosse da respingere, ci siamo permessi, con altri Consiglieri, di portare questo atto che, ricordo: “Impegna la Sindaca e la Giunta a mantenere tra i beni del patrimonio della civica Amministrazione l’immobile che ospita la scuola primaria e infantile “Principe Vittorio Emanuele” di corso Unione Sovietica 170 affinché essa possa proseguire ed avere in una proiezione futura la sua preziosa opera didattica, educativa, culturale e professionale, eliminando pertanto tale immobile dal Piano di dismissione dei beni immobili comunali da alienare tramite asta pubblica.” Daremo un conforto a queste mamme, questi papà, questi ragazzi e soprattutto gli educatori, la Preside e tutti quanti, sapendo che non stanno lì come coloro che sono sospesi, perché oggi la loro condizione è questa. Ringrazio per chi vorrà sostenere questo atto. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Vicepresidente Lavolta. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Presidente. Quando quest’estate i genitori della scuola primaria e infantile “Principe Vittorio Emanuele” di corso Unione Sovietica 170 ci hanno contattato noi abbiamo avuto modo, in diversi, di poter approfondire, comprendere e condividere qual è il valore culturale, educativo, sociale che quella struttura svolge all’interno di un territorio quale Borgo Filadelfia, e il fatto di aver potuto approfondire questo aspetto ci ha consentito nel corso delle settimane e dei mesi, secondo me, di svolgere una discussione serena, che ci ha visto... io ricordo di aver partecipato ad un’assemblea pubblica con centinaia di genitori lì in corso Unione Sovietica con le istituzioni locali, quindi con le Circoscrizioni, ma anche con altri colleghi, e in particolare ricordo il Consigliere Fornari. In quella circostanza il Consigliere Fornari ed io ci siamo assunti una responsabilità nei confronti di quei cittadini, e cioè abbiamo detto: “Cari genitori, è intendimento dell’Amministrazione non procedere alla dismissione di questo immobile”, e abbiamo detto in quell’assemblea a quei genitori - più il Consigliere Fornari che io perché ovviamente abbiamo ruoli e responsabilità diverse - che c’era stata una leggerezza nell’introdurre questo immobile all’interno di un più corposo Piano di dismissione e di alienazione. Allora, io credo che l’approvazione da parte della Sala Rossa di queste mozioni perché anche io ringrazio il collega Magliano per aver presentato un documento sostanzialmente simile nella forma ma soprattutto uguale nella sostanza, io credo che non tanto per rispetto nei confronti degli impegni assunti di fronte a quei genitori, ma quanto per una credibilità, che io credo che questa istituzione debba e possa mantenere, nel momento in cui un’Amministrazione rappresenta un’unità di intenti, una condivisione, ovviamente a valle di un approfondimento e di una conoscenza specifica, come è avvenuto in questo caso. Io credo che bene fa a un’Amministrazione essere coerente, ma anche in qualche modo a mettere nelle condizioni che queste scelte siano definitive, perché la differenza che c’è tra l’esecutivo e la Sala Rossa è che la Sala Rossa indirizza e controlla, e se l’atto di indirizzo che noi oggi votiamo e approviamo è un atto che da un certo punto di vista è tombale e definitivo, questa è la miglior garanzia degli impegni assunti, ma anche - lo diceva qualcuno prima - della serenità di cui hanno bisogno quelle famiglie del Borgo Filadelfia rispetto alle iscrizioni attuali, prossime e future dei propri figli all’interno di quella struttura. Incidentalmente, e io qui lo voglio riportare all’attenzione di tutti, in questo approfondimento, in questo lavoro di interlocuzione coi genitori abbiamo avuto modo, almeno io ho avuto modo, di apprezzare che quell’Istituto nel corso degli anni ha assunto anche un significato simbolico, straordinario, ma soprattutto che quella struttura, vuoi per carenza nella prossimità, vuoi per genesi e crescita e anche in termini di gestione, coinvolgendo i genitori, costituendo una cooperativa, ha costituito un momento di protagonismo autentico per quel borgo. Allora, sì, diciamo con quest’atto, evitiamo di vendere la scuoletta, ma, è altrettanto importante secondo me, riconosciamo consapevolmente il valore sociale e educativo che il percorso che tante mamme e tante insegnanti, insieme naturalmente a tanti bambini, hanno compiuto negli ultimi almeno 30 anni... almeno. Quindi io invito tutta la Sala Rossa ad approvare questa proposta di mozione che dice una semplice cosa: in questa Città, nella Città di Torino, nell’anno del Signore 2019 siamo tutti d’accordo sul fatto che le scuole non si vendono, semmai le scuole si costruiscono. Sappiamo che c’è un problema di natalità, quindi possiamo permetterci almeno di difendere quelle esistenti; sulla scuola noi vogliamo investire e quindi non dismettiamo immobili, ma soprattutto non dismettiamo quello straordinario valore educativo che per molti anni è stato anche un tratto distintivo di questo territorio e di questa nostra Città. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Fornari. FORNARI Antonio Sì, grazie, Presidente. La scuoletta di corso Unione Sovietica 170 è un po’ un simbolo di un’attività di controllo e di indirizzo del Consiglio Comunale, perché è bene sottolinearlo, come accennavano prima i Consiglieri che sono intervenuti prima di me, il Consiglio Comunale, tra l’altro con un emendamento a mia firma, ha in un primo momento stralciato la delibera di dismissione della scuoletta, proprio perché ci siamo resi conto, grazie al confronto con il territorio, con la Circoscrizione, con l’incontro pubblico a cui faceva riferimento il Consigliere Lavolta, l’importanza o comunque il ruolo sociale che aveva questa scuola all’interno del quartiere. E quindi abbiamo chiesto all’Amministrazione di togliere, di stralciare la scuola con la delibera di dismissione. Successivamente poi c’è stata anche una petizione in cui alcuni genitori o ex genitori sono venuti in Commissione a portare delle firme, quindi, per chiedere, appunto, diciamo, una parola per tranquillizzare sia la preside, tutte le insegnanti, chiunque lavora in quella scuola e sia magari i genitori che vivono quel quartiere e che hanno magari iscritto o hanno intenzione di iscrivere i bambini in quella scuola. Da parte dell’Assessore - io ricordo, c’era l’Assessore Iaria - c’era stata una sorta di chiarimento e quindi di volontà di fare un percorso per dare comunque un’alternativa pronta e credibile ad un’eventuale dismissione della scuola. Capisco che, però, questo a volte può essere frainteso, non essere magari chiaro, per chi obiettivamente ha letto, magari, la delibera di dismissione e trova ancora questa scuola nell’elenco degli immobili da dismettere. Quindi, da parte mia, ma credo sicuramente da parte del mio Gruppo consiliare di Maggioranza, c’è comunque la volontà di votare queste mozioni proprio per dare un indirizzo chiaro alla Giunta. Quindi, prima di, eventualmente, dismettere un immobile, perché poi sappiamo che le scuole sono importanti, ma la differenza nelle scuole la fanno le insegnanti e chi ci lavora all’interno della scuola, certamente non sono solo i muri che sono importanti, anzi, a maggior ragione è importante chi ci lavora dentro. Però, prima di dismettere comunque un immobile, è importante dare già un’alternativa credibile, pronta, a tutto il personale che ci lavora ed a chi eventualmente vive in quel quartiere. Quindi, da parte nostra sicuramente c’è intenzione di votare questa mozione, e poi eventualmente, in futuro, valutare se verranno fuori delle altre iniziative. Però sicuramente questo può essere un monito, poi, per l’Amministrazione anche per il futuro. Prima ovviamente di prendere delle iniziative, di dismettere degli immobili, è bene chiarire e individuare se quegli immobili hanno una funzione o comunque un’utilità sociale e obiettivamente creare subito le basi per un qualcosa di certo. Perché è vero, abbiamo un Bilancio del Comune in difficoltà, sappiamo il piano di rientro e tutto il resto, però ci sono alcuni principi, appunto, come l’istruzione per i nostri figli o per i bambini che ci sono in questa Città che è importante, almeno su quei principi che tutti condividono, dobbiamo lavorare insieme, sia come Giunta, ma sicuramente come Consiglio Comunale. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Vicecapogruppo Foglietta. FOGLIETTA Chiara Sì, grazie, Presidente. Solo per ringraziare il Capogruppo Magliano, il Vicepresidente Lavolta, per aver presentato le proposte di mozione al medesimo oggetto. Sarà nostra premura, al di là delle parole che sono state espresse in quest’Aula, sono contenta che anche la Maggioranza sia pronta nel sostenere entrambi gli atti, ma saremo sicuramente più pronti ad andare ad una verifica (articolo 50, comma 4) entro i prossimi 120 giorni per valutare che la “scuoletta” sia definitivamente eliminata dall’elenco immobili da dismettere. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Sì, grazie. Io non aggiungo molto a quanto ha detto il Consigliere Fornari. Volevo ringraziare il Consigliere Magliano per aver recepito la proposta che avevo fatto in Commissione, quindi fare un atto congiunto per, appunto, eliminare dal piano di alienazione questo immobile almeno finché non fosse stata costruita un’alternativa valida con il territorio, con i genitori, con chi lavora in quella scuola e via dicendo. Io credo che sia giusto che quando la politica si accorge di avere intrapreso una strada che è lontana, diciamo, dagli interessi della comunità, credo che sia giusto semplicemente fermarsi, riflettere, progettare e ripartire. Quindi, sono convinto della bontà di quest’atto, della bontà di quest’azione. Ciò nondimeno invito, comunque sia, la Giunta e l’Amministrazione a intavolare un processo progettuale che possa un domani magari consentire a un’altra Amministrazione di avere un’alternativa e di magari realizzare un progetto che sia fondamentalmente vantaggioso per tutti. Quindi, questo è sì un atto che elimina, in questo momento, un bene da una vendita ma credo che questo non significhi che non si possa e non si debba cercare di valutare se esiste una proposta progettuale che possa, appunto, migliorare le condizioni, diciamo, del quartiere e della comunità, ottenendo, appunto, vantaggi maggiori. Quindi, al momento, questo percorso non è stato ancora intrapreso, nulla vieta di provare a intraprenderlo, però credo che questi atti siano sacrosanti in questo momento. SICARI Francesco (Presidente) Grazie. Ci sono altri interventi? Se non ci sono interventi, proseguiamo allora con la votazione degli atti così come sono in ordine. |