Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Novembre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 6
INTERPELLANZA 2019-03981
"SOVRADIMENSIONAMENTI DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE SUL TERRITORIO COMUNALE" PRESENTATA IN DATA 25 SETTEMBRE 2019 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Proseguiamo con la trattazione dell’interpellanza n. mecc. 201903981/002, vedo che ci
sono due presentatori, Lo Russo e Patriarca e chiedo appunto se la possa svolgere non
essendo presente... Lo dovrebbe dire a verbale. Se la dottoressa Patriarca mi conferma
che la svolge lei, perfetto. Risponde l’Assessore Di Martino, l’oggetto:

“Sovradimensionamenti delle istituzioni scolastiche sul territorio comunale”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Do subito la parola all’Assessora Di Martino.

DI MARTINO Antonietta (Assessora)
Grazie, Presidente. La proposta di dimensionamento delle scuole della Circoscrizione 3,
formando, tra gli altri interventi, un unico Istituto Comprensivo tramite l’unificazione
della Direzione didattica Salgari con l’Istituto Comprensivo Alberti, è avvenuto come
previsto dalla delibera del Consiglio Comunale del 2017, cioè tramite un percorso a cui
hanno partecipato la Circoscrizione 3, l’Ufficio Scolastico Regionale ambito di Torino,
la Città Metropolitana e le scuole della Circoscrizione 3. Il percorso è iniziato negli anni
precedenti ed è proseguito con appositi incontri nel 2019 in esito ai quali sono emerse
due soluzioni percorribili, la prima presentata nella riunione del 17 aprile 2019 su
proposta della Direzione didattica Salgari, la seconda pervenuta a maggio dall’Istituto
Comprensivo Alberti nel rispetto delle indicazioni della riunione citata che si
concludeva con la possibilità verbalizzata di presentare ulteriori ipotesi. L’ipotesi di
aggregazione della Direzione didattica Salgari con l’IC Alberti tiene conto dell’atto
approvato dal Consiglio Comunale nel 2017 in tutti i punti indicati nell’interpellanza.
Per quanto riguarda i flussi degli alunni come da verbale del 17 aprile 2019 la totalità
degli alunni uscenti dalla primaria di via Braccini 70 appartenente all’IC Alberti si
iscrive alla scuola secondaria di primo grado appartenente al proprio IC via Tolmino 40
così come quattro delle sei quinte uscenti dalle due primarie della Direzione didattica
Salgari. Per il secondo punto collocazione dei singoli plessi scolastici e coabitazione
all’interno dello stesso edificio e di attività scolastiche diverse i flussi di cui al punto
precedente sono sostenuti dalla vicinanza dei plessi. Rispetto alla scuola secondaria di
primo grado di via Tolmino, unica scuola secondaria di primo grado nella zona
interessata, la scuola primaria di via Braccini 70 dell’IC Alberti dista 600 metri, quella
di via Lussinpiccolo 30, direzione Salgari dista 250 metri, quella di via Berta 15, un
chilometro, l’infanzia di via Tolmino 30 è confinante ed è divisa dalla secondaria solo
da una recinzione. Si rileva quindi una vicinanza consistente di tutti i plessi coinvolti,
nell’alternativa proposta dalla Salgari tali criteri non avrebbero trovato riscontro in
particolare per quanto riguarda i flussi di iscrizione della primaria di via Braccini verso
la secondaria di primo grado di via Bardonecchia e la consistente distanza tra le due
scuole, 1,7 chilometri; questa distanza avrebbe reso difficile la costruzione della
continuità educativa. Terzo punto: adeguata distribuzione degli alunni nei diversi ordini
di scuola coinvolti. Nella riunione del 31 ottobre 2017 l’ufficio scolastico territoriale
riferiva che può essere considerata un’adeguata ripartizione della composizione degli
alunni una percentuale indicativa di presenza del 62,5% di scuola primaria e 37,5% di
scuola secondaria di primo grado. Nell’ipotesi di aggregazione dell’IC Alberti e della
Direzione Salgari la percentuale di presenza presso la scuola primaria è del 67,7%,
quella della secondaria di primo grado è del 33,3%, quindi molto vicine alle percentuali
definite adeguate. Si specifica inoltre che dai dati aggiornati degli iscritti alle scuole
interessate in base alle comunicazioni delle dirigenze scolastiche si rileva un numero
totale dell’ipotetico nuovo Istituto Comprensivo Alberti e Salgari di 1.777 alunni e non
1.847, numero che è sovrapponibile a quello dell’IC Foscolo, 1.778 alunni, funzionante
da questo anno scolastico e per il quale l’anno scorso i Collegi docenti e i Consigli di
istituto delle scuole interessate avevano dato parere favorevole all’unanimità nonostante
il numero consistente di iscritti. Nella Città inoltre funzionano oltre dieci Istituti
Comprensivi con iscritti tra 1.400 e 1.700. In conclusione talvolta la creazione di scuole
molto grandi è l’unica soluzione percorribile se si vuole rispettare il criterio della
territorialità e dell’equilibrio tra ordini di scuola così che il comprensivo risponda a
ragione didattiche. Queste che ho appena detto non sono parole mie, sono parole della
Consigliera Patriarca verbalizzate in una riunione della Commissione uso civico del
patrimonio scolastico del 17 gennaio 2017 ed è stata anche la riflessione
dell’Assessorato che con la fusione tra Alberti e Salgari varrebbe un riconoscimento
formale a ciò che già accade nella realtà di quel territorio che ha già costruite positive
progettualità e che si preferisce unire anziché dividere. Grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Assessora Di Martino. Passo la parola alla Consigliera Patriarca, ricordando
sempre i cinque minuti.

PATRIARCA Lorenza
Vado. Allora, molte delle cose che sono state dette insomma richiedono una replica e
quindi ritengo non soddisfacente la risposta e chiedo un approfondimento, lo chiedo fin
d’ora, in V Commissione del tema, anche perché appunto non ritengo che le cose stiano
esattamente come raccontate o perlomeno va sicuramente approfondito. Rispetto al
tema, io voglio sottolineare, lo dicevamo stamattina anche con la Consigliera Artesio, la
nostra Città citando un rapporto, che è stato presentato proprio qui in Sala Colonne la
settimana scorsa, di Save The Children sulle povertà educative nella fascia dei bambini
che vede la Città di Torino con dati peggiorativi superiori a 5 volte quelli di Milano, la
nostra Città vive una grave crisi demografica ed economico-sociale e ovviamente
investire sulla scuola, io lo dico tutte le volte, e sull’istruzione potrebbe in qualche
modo contribuire a contrastare questo fenomeno. In questo quadro appare
incomprensibile la scelta e la linea segnata dalla Giunta di promuovere il gigantismo
delle scuole in città, non parlo neanche più di sovradimensionamento in questo caso.
Quando la responsabilità della programmazione della rete scolastica fu assegnata agli
enti territoriali, il fine dichiarato era quello di garantire l’efficace esercizio
dell’autonomia e, con lo stesso scopo, i parametri dimensionali ottimali delle scuole
autonome vennero compresi tra i 500 allievi e i 900 alunni. Nel 2011, i valori minimi di
riferimento sotto i quali si perde l’autonomia furono innalzati a 600 studenti per scuola,
ma non si elevò il parametro massimo, richiamando solo la media regionale. Ora i dati
MIUR ‘18/’19 ci dicono che in Italia gli istituti scolastici statali hanno in media 941
studenti, in Piemonte si scende a 690 alunni in media per istituto se consideriamo solo il
dato delle scuole del primo ciclo, com’è l’Istituto Comprensivo Alberti. Ci chiediamo,
quindi, come mai qui a Torino si scelga di costituire scuole con quasi il doppio degli
alunni rispetto al parametro massimo ministeriale, senza tener conto che tutta la
letteratura a riguardo evidenzia l’importanza di presidiare gli aspetti organizzativi e di
gestione e le norme in tema di dimensionamento scolastico - cito testualmente -
raccomandano proprio di valutare la complessità di direzione, gestione e organizzazione
didattica, con riguardo alla pluralità di gradi di scuole e di indirizzi di studio coesistenti
nella stessa istituzione. Può essere che si pensi all’arrivo salvifico di un dirigente
Mandrake, capace di gestire queste mega scuole, ma viceversa assisteremo senz’altro ad
una diminuzione di qualità, che colpirà soprattutto e di nuovo le fasce più deboli della
popolazione scolastica. L’ipotesi di riorganizzazione della rete cittadina trasmessa
dall’Assessore alle scuole delle Circoscrizioni 3 e 6 prevede istituti scolastici di oltre
1.400 studenti in Falchera e soprattutto un Istituto Comprensivo in zona San Paolo, IC
Alberti più Salgari, di 1.847, l’Assessore ci dice 1.787 poi ci spiegherà dove sono finiti
questi, ma va bene, sono un’enormità; mentre la scuola confinante l’IC Racconigi resta
a 645 allievi ed è perciò destinata in un prossimo futuro all’accorpamento con l’IC Levi
Montalcini, che porterà alla nascita di un altro mega istituto da 1.800 studenti con
(incomprensibile) dei parametri ottimali. Ma anche ignorando le problematiche
gestionali, organizzative, i pesanti riflessi sulla qualità dell’offerta formativa di un
istituto, che dovrebbe aggregare 1.850 studenti, ascoltare 3.700 genitori, gestire 88
classi suddivise in sette sedi per tre ordini di scuola, più di 200 insegnanti e 77 alunni
con disabilità, questa ipotesi allarma perché le tabelle ministeriali per l’assegnazione del
personale ausiliario amministrativo, cioè i bidelli e il personale di segreteria per
intenderci, si fermano a quota 1.200 studenti, proprio perché sopra a quella soglia non si
dovrebbe andare e quindi l’assegnazione del personale ATA aggiuntivo si dovrà
assegnare all’organico di fatto, con tutta l’incertezza e la variabilità del caso. Dopo
quanto successo a Milano, con un bambino finito giù dalla tromba delle scale per
mancata sorveglianza, quell’emergenza sicurezza che si registra in tutte le nostre scuole,
vi pare il caso di costruire comprensivi in Città che rischiano di non avere i bidelli e il
personale di segreteria per funzionare adeguatamente? Quali sarebbero i danni per i
cittadini e per la scuola? Per tutte le considerazioni esposte, si chiede che la proposta
torni in Commissione, come già chiesto, e che si rinvii di un anno l’accorpamento delle
scuole sovradimensionate, in modo da poter valutare con attenzione le possibili
alternative percorribili. Per le stesse ragioni proponiamo la revisione dell’atto di
indirizzo per il dimensionamento scolastico sul territorio comunale approvato in data 24
ottobre 2017, per poter inserire l’indicazione sui parametri massimi dimensionali delle
scuole della città. Grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Ringrazio la Consigliera Patriarca e quindi l’interpellanza va in approfondimento di
Commissione in Commissione Cultura, quindi la V.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)