Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Proseguiamo con la trattazione dell’interpellanza n. mecc. 201903981/002, vedo che ci sono due presentatori, Lo Russo e Patriarca e chiedo appunto se la possa svolgere non essendo presente... Lo dovrebbe dire a verbale. Se la dottoressa Patriarca mi conferma che la svolge lei, perfetto. Risponde l’Assessore Di Martino, l’oggetto: “Sovradimensionamenti delle istituzioni scolastiche sul territorio comunale” FERRERO Viviana (Vicepresidente) Do subito la parola all’Assessora Di Martino. DI MARTINO Antonietta (Assessora) Grazie, Presidente. La proposta di dimensionamento delle scuole della Circoscrizione 3, formando, tra gli altri interventi, un unico Istituto Comprensivo tramite l’unificazione della Direzione didattica Salgari con l’Istituto Comprensivo Alberti, è avvenuto come previsto dalla delibera del Consiglio Comunale del 2017, cioè tramite un percorso a cui hanno partecipato la Circoscrizione 3, l’Ufficio Scolastico Regionale ambito di Torino, la Città Metropolitana e le scuole della Circoscrizione 3. Il percorso è iniziato negli anni precedenti ed è proseguito con appositi incontri nel 2019 in esito ai quali sono emerse due soluzioni percorribili, la prima presentata nella riunione del 17 aprile 2019 su proposta della Direzione didattica Salgari, la seconda pervenuta a maggio dall’Istituto Comprensivo Alberti nel rispetto delle indicazioni della riunione citata che si concludeva con la possibilità verbalizzata di presentare ulteriori ipotesi. L’ipotesi di aggregazione della Direzione didattica Salgari con l’IC Alberti tiene conto dell’atto approvato dal Consiglio Comunale nel 2017 in tutti i punti indicati nell’interpellanza. Per quanto riguarda i flussi degli alunni come da verbale del 17 aprile 2019 la totalità degli alunni uscenti dalla primaria di via Braccini 70 appartenente all’IC Alberti si iscrive alla scuola secondaria di primo grado appartenente al proprio IC via Tolmino 40 così come quattro delle sei quinte uscenti dalle due primarie della Direzione didattica Salgari. Per il secondo punto collocazione dei singoli plessi scolastici e coabitazione all’interno dello stesso edificio e di attività scolastiche diverse i flussi di cui al punto precedente sono sostenuti dalla vicinanza dei plessi. Rispetto alla scuola secondaria di primo grado di via Tolmino, unica scuola secondaria di primo grado nella zona interessata, la scuola primaria di via Braccini 70 dell’IC Alberti dista 600 metri, quella di via Lussinpiccolo 30, direzione Salgari dista 250 metri, quella di via Berta 15, un chilometro, l’infanzia di via Tolmino 30 è confinante ed è divisa dalla secondaria solo da una recinzione. Si rileva quindi una vicinanza consistente di tutti i plessi coinvolti, nell’alternativa proposta dalla Salgari tali criteri non avrebbero trovato riscontro in particolare per quanto riguarda i flussi di iscrizione della primaria di via Braccini verso la secondaria di primo grado di via Bardonecchia e la consistente distanza tra le due scuole, 1,7 chilometri; questa distanza avrebbe reso difficile la costruzione della continuità educativa. Terzo punto: adeguata distribuzione degli alunni nei diversi ordini di scuola coinvolti. Nella riunione del 31 ottobre 2017 l’ufficio scolastico territoriale riferiva che può essere considerata un’adeguata ripartizione della composizione degli alunni una percentuale indicativa di presenza del 62,5% di scuola primaria e 37,5% di scuola secondaria di primo grado. Nell’ipotesi di aggregazione dell’IC Alberti e della Direzione Salgari la percentuale di presenza presso la scuola primaria è del 67,7%, quella della secondaria di primo grado è del 33,3%, quindi molto vicine alle percentuali definite adeguate. Si specifica inoltre che dai dati aggiornati degli iscritti alle scuole interessate in base alle comunicazioni delle dirigenze scolastiche si rileva un numero totale dell’ipotetico nuovo Istituto Comprensivo Alberti e Salgari di 1.777 alunni e non 1.847, numero che è sovrapponibile a quello dell’IC Foscolo, 1.778 alunni, funzionante da questo anno scolastico e per il quale l’anno scorso i Collegi docenti e i Consigli di istituto delle scuole interessate avevano dato parere favorevole all’unanimità nonostante il numero consistente di iscritti. Nella Città inoltre funzionano oltre dieci Istituti Comprensivi con iscritti tra 1.400 e 1.700. In conclusione talvolta la creazione di scuole molto grandi è l’unica soluzione percorribile se si vuole rispettare il criterio della territorialità e dell’equilibrio tra ordini di scuola così che il comprensivo risponda a ragione didattiche. Queste che ho appena detto non sono parole mie, sono parole della Consigliera Patriarca verbalizzate in una riunione della Commissione uso civico del patrimonio scolastico del 17 gennaio 2017 ed è stata anche la riflessione dell’Assessorato che con la fusione tra Alberti e Salgari varrebbe un riconoscimento formale a ciò che già accade nella realtà di quel territorio che ha già costruite positive progettualità e che si preferisce unire anziché dividere. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessora Di Martino. Passo la parola alla Consigliera Patriarca, ricordando sempre i cinque minuti. PATRIARCA Lorenza Vado. Allora, molte delle cose che sono state dette insomma richiedono una replica e quindi ritengo non soddisfacente la risposta e chiedo un approfondimento, lo chiedo fin d’ora, in V Commissione del tema, anche perché appunto non ritengo che le cose stiano esattamente come raccontate o perlomeno va sicuramente approfondito. Rispetto al tema, io voglio sottolineare, lo dicevamo stamattina anche con la Consigliera Artesio, la nostra Città citando un rapporto, che è stato presentato proprio qui in Sala Colonne la settimana scorsa, di Save The Children sulle povertà educative nella fascia dei bambini che vede la Città di Torino con dati peggiorativi superiori a 5 volte quelli di Milano, la nostra Città vive una grave crisi demografica ed economico-sociale e ovviamente investire sulla scuola, io lo dico tutte le volte, e sull’istruzione potrebbe in qualche modo contribuire a contrastare questo fenomeno. In questo quadro appare incomprensibile la scelta e la linea segnata dalla Giunta di promuovere il gigantismo delle scuole in città, non parlo neanche più di sovradimensionamento in questo caso. Quando la responsabilità della programmazione della rete scolastica fu assegnata agli enti territoriali, il fine dichiarato era quello di garantire l’efficace esercizio dell’autonomia e, con lo stesso scopo, i parametri dimensionali ottimali delle scuole autonome vennero compresi tra i 500 allievi e i 900 alunni. Nel 2011, i valori minimi di riferimento sotto i quali si perde l’autonomia furono innalzati a 600 studenti per scuola, ma non si elevò il parametro massimo, richiamando solo la media regionale. Ora i dati MIUR ‘18/’19 ci dicono che in Italia gli istituti scolastici statali hanno in media 941 studenti, in Piemonte si scende a 690 alunni in media per istituto se consideriamo solo il dato delle scuole del primo ciclo, com’è l’Istituto Comprensivo Alberti. Ci chiediamo, quindi, come mai qui a Torino si scelga di costituire scuole con quasi il doppio degli alunni rispetto al parametro massimo ministeriale, senza tener conto che tutta la letteratura a riguardo evidenzia l’importanza di presidiare gli aspetti organizzativi e di gestione e le norme in tema di dimensionamento scolastico - cito testualmente - raccomandano proprio di valutare la complessità di direzione, gestione e organizzazione didattica, con riguardo alla pluralità di gradi di scuole e di indirizzi di studio coesistenti nella stessa istituzione. Può essere che si pensi all’arrivo salvifico di un dirigente Mandrake, capace di gestire queste mega scuole, ma viceversa assisteremo senz’altro ad una diminuzione di qualità, che colpirà soprattutto e di nuovo le fasce più deboli della popolazione scolastica. L’ipotesi di riorganizzazione della rete cittadina trasmessa dall’Assessore alle scuole delle Circoscrizioni 3 e 6 prevede istituti scolastici di oltre 1.400 studenti in Falchera e soprattutto un Istituto Comprensivo in zona San Paolo, IC Alberti più Salgari, di 1.847, l’Assessore ci dice 1.787 poi ci spiegherà dove sono finiti questi, ma va bene, sono un’enormità; mentre la scuola confinante l’IC Racconigi resta a 645 allievi ed è perciò destinata in un prossimo futuro all’accorpamento con l’IC Levi Montalcini, che porterà alla nascita di un altro mega istituto da 1.800 studenti con (incomprensibile) dei parametri ottimali. Ma anche ignorando le problematiche gestionali, organizzative, i pesanti riflessi sulla qualità dell’offerta formativa di un istituto, che dovrebbe aggregare 1.850 studenti, ascoltare 3.700 genitori, gestire 88 classi suddivise in sette sedi per tre ordini di scuola, più di 200 insegnanti e 77 alunni con disabilità, questa ipotesi allarma perché le tabelle ministeriali per l’assegnazione del personale ausiliario amministrativo, cioè i bidelli e il personale di segreteria per intenderci, si fermano a quota 1.200 studenti, proprio perché sopra a quella soglia non si dovrebbe andare e quindi l’assegnazione del personale ATA aggiuntivo si dovrà assegnare all’organico di fatto, con tutta l’incertezza e la variabilità del caso. Dopo quanto successo a Milano, con un bambino finito giù dalla tromba delle scale per mancata sorveglianza, quell’emergenza sicurezza che si registra in tutte le nostre scuole, vi pare il caso di costruire comprensivi in Città che rischiano di non avere i bidelli e il personale di segreteria per funzionare adeguatamente? Quali sarebbero i danni per i cittadini e per la scuola? Per tutte le considerazioni esposte, si chiede che la proposta torni in Commissione, come già chiesto, e che si rinvii di un anno l’accorpamento delle scuole sovradimensionate, in modo da poter valutare con attenzione le possibili alternative percorribili. Per le stesse ragioni proponiamo la revisione dell’atto di indirizzo per il dimensionamento scolastico sul territorio comunale approvato in data 24 ottobre 2017, per poter inserire l’indicazione sui parametri massimi dimensionali delle scuole della città. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Ringrazio la Consigliera Patriarca e quindi l’interpellanza va in approfondimento di Commissione in Commissione Cultura, quindi la V. |