Interventi |
RUSSI Andrea Grazie, Presidente. Anche in suggerimento da parte di qualche collega, ho accettato di accorpare tutto il mio intervento con gli emendamenti, con la discussione degli emendamenti. Bene, io intanto ringrazio la Giunta per questa deliberazione. Mi ero impegnato a non portarla e non calendarizzarla in III Commissione fino a quando non si sarebbe risolta la situazione di Borgo Dora. È avvenuto, appunto, poche settimane orsono e di conseguenza ci troviamo oggi a discutere una modifica di Regolamento che coinvolga, appunto, l’attività di libero scambio su via Carcano. Io mi soffermerò soprattutto sugli emendamenti e non userò tutto il tempo, anche perché poi magari potrebbero venire spunti di discussione per cui reintervenire e ho, appunto, parecchi minuti a disposizione, però avevo già esposto qualche emendamento in sede di Commissione, magari li posso riproporre, dato che l’Assessore Giusta ha enunciato i suoi. Il secondo emendamento..., ho fatto una serie di emendamenti alla delibera, che sono ovviamente un po’ più politici e d’indirizzo, e una serie di emendamenti al Regolamento che sono un po’ più tecnici e danno delle indicazioni più precise. Il secondo emendamento, che è il mio primo emendamento, propone di sostituire il primo capoverso della deliberazione, con, in pratica, “Per noi il libero scambio è una risposta alle nuove sfide, ma soltanto se opportunamente regolamentato”. Quindi, lo scopo di questo emendamento è quello di definire e di dare una giusta importanza alla regolamentazione in un processo di sfida che il libero scambio può dare alla globalizzazione e come risposta che proviene dalle fasce più deboli della popolazione. Il terzo emendamento propone di sostituire la frase: “Caratterizzavano il passato”, con “Caratterizzavano l’esperienza del recente passato”, anche perché la differenza di enunciato è che le irregolarità rilevate dalla Polizia Municipale non sono così lontane nel tempo, come può far pensare la scrittura originale, ma, da diversi accessi agli atti che ho fatto, è evidente che anche nell’ultimo periodo in entrambi i mercati, sia Borgo Dora, che via Carcano, c’erano diverse situazioni di irregolarità, quindi il passato era piuttosto recente. Il quarto emendamento propone di eliminare l’enunciato “Ampliare la platea dei partecipanti”, perché per noi questo non è l’obiettivo del Regolamento, non è assolutamente quello di ampliare la platea dei partecipanti, ma è quello di regolarizzarla. Stessa cosa per l’emendamento successivo, vi propongo di eliminare il capoverso in relazione al primo aspetto: “Analizzando i dati gli ultimi due anni, si ritiene necessario aumentare il bacino di aventi diritto”. Quindi, noi non vogliamo aumentare il bacino degli aventi diritto. Quello successivo è un emendamento di Giunta, se non sbaglio. L’emendamento numero 7 è quello che propone di sostituire “eccetera” con “e simili”, perché, appunto, nell’ottica di definire in maniera più precisa le modalità di partecipazione al libero scambio, si vuole dare un’indicazione un po’..., cioè pare che “eccetera” sia un’indicazione troppo inclusiva riguardo alla provenienza degli oggetti dello scambio, quindi “e simili” fa, per analogia, ricorso alle situazioni già elencate. L’emendamento numero 8 è dell’Assessore Giusta. L’emendamento numero 9 propone di sostituire “sei” con “dodici”, in pratica dà la possibilità di partecipazione a operatori che non abbiano esercitato attività di imprenditore commerciale per vendita al dettaglio e all’ingrosso non nei sei mesi precedenti, ma nei dodici mesi precedenti. Questo però ha un significato ben preciso: le richieste sono molte, i posti sono contingentati ed è giusto privilegiare chi è da maggior tempo in situazione di difficoltà economica, quindi i dodici mesi per noi sono intesi in questo modo. L’emendamento numero 10 aggiunge, dopo “...i soggetti”, “esclusivamente residenti o che abbiano eletto domicilio nell’area metropolitana di Torino”. L’interpretazione che abbiamo noi è quella di esclusività, nel senso che la forma originale, la stesura originale comunque prevedeva una partecipazione molto, molto ampia, difficile da gestire, tanto che nell’ultimo periodo nel Canale dei Molassi gli operatori superavano il migliaio, quindi in questo caso qui si va a restringere la platea. L’emendamento 11 è analogo al precedente, sostituisce “sei” con “dodici”. L’emendamento numero 12 è un emendamento più di indirizzo, nel senso che dopo: “...oggetto di scambio o vendita” vuole aggiungere: “a garanzia del fatto che non provenga da attività di ricettazione, furto, contrabbando e altre attività illecite”. È ovvio che sono attività illecite e che dovrebbe essere scontato che non possano essere esercitate all’interno di un’attività come quella del libero scambio, ma è giusto sottolinearlo, dato, appunto, i risultati dell’accesso agli atti che ho ricevuto. Gli emendamenti numero 13 e 14 sono dell’Assessore Giusta, anche il 15. L’emendamento numero 16 sostituisce due commi dell’articolo 5, in pratica dà l’indicazione di prenotare il posto entro le 48 ore antecedenti, nella stesura originale erano 24. Questo dovrebbe incentivare gli operatori a iscriversi con largo anticipo. Il comma successivo, sinceramente, per noi era scritto in una maniera che non era molto comprensibile e allora l’abbiamo reso un po’ più chiaro, oltretutto definendo anche un limite temporale più preciso e il concessionario dovrà comunicare entro il lunedì successivo i nomi dei partecipanti. L’emendamento numero... 17 va a sostituire l’intero articolo dei progetti speciali. Questo non lo avevo enunciato in Commissione. Lo vado a leggere, va a sostituire, appunto, tutto l’articolo 7 con la frase: “Al fine di promuovere l’attività di libero scambio e l’economia circolare di cui al presente regolamento quale una delle azioni che concorrono a realizzare una strategia trasversale cittadina di contrasto alle povertà e all’esclusione sociale, la Città promuove a favore degli operatori autorizzati iniziative specifiche di potenziamento dei percorsi di accompagnamento sociale, di contrasto alla marginalità sociale e di sviluppo professionale, anche favorendo la presenza di organizzazioni no profit a garanzia della mixitè e del rafforzamento del capitale relazionale dei partecipanti”. “I commi 2 e 3 vengono eliminati”. L’emendamento 18 definisce il limite temporale entro cui gli operatori devono montare il proprio banco. Adesso era demandato alla Giunta, che, in base alla periodo dell’anno, poteva definire un orario diverso di montaggio del proprio stallo, di preparazione del proprio stallo; noi abbiamo voluto identificare come limite comunque quello delle 05.30, a prescindere dalla stagionalità, perché è proprio il limite orario che ha creato maggiori problemi di convivenza con i residenti dell’area del Canale dei Molassi di Borgo Dora. Per quanto riguarda l’emendamento 19, si va soltanto ad aggiungere che: “Al fine di incentivare la pulizia dell’area da parte degli operatori, può essere prevista una cauzione, anch’essa con modalità importo massimo definiti nel bando di gara, a garanzia degli obblighi di raccolta rifiuti, che dovrà essere restituita nel caso in cui lo stallo venisse lasciato pulito”. Non è detto che sarà così nel prossimo bando. Io ho lasciato soltanto indicazione che potrebbe essere prevista comunque una cauzione, sarà poi il prossimo bando a definire se dovrà essere richiesta. L’idea comunque è quella di favorire e incentivare la pulizia dell’area agli operatori. L’emendamento numero 20 è di Giunta. L’emendamento numero 21, anche qua, dà un limite temporale che è quello delle 05.30. L’emendamento numero 22, invece, aggiunge una frase che dà alla Polizia Municipale e alle Forze di Polizia la possibilità di effettuare controlli anche di propria iniziativa all’interno del mercato di libero scambio, mentre prima non era specificato e i compiti di vigilanza e controllo erano supposti soltanto a carico del concessionario, che poi avrebbe dovuto segnalare agli organi istituzionali le violazioni. Qua viene comunque definito che anche la Polizia Municipale può intervenire di sua iniziativa. Io con questo ho finito di illustrare gli emendamenti. Lascio poi spazio a un intervento successivo. RUSSI Andrea Sì, grazie. Allora, in realtà non ho molte cose a cui rispondere, perché non sono poi così tanti gli spunti che sono venuti in questa sede, in quanto sono già venuti poi in Commissione, immagino, quindi molte delle osservazioni erano poi già state fatte in Commissione. Va beh, per un piccolo fatto personale rispondo alla Consigliera Foglietta: io parlavo di restringimento della platea degli operatori, ma non degli avventori. Io mi auguro che gli avventori continuino ad essere numerosi. Questo poi saranno i prossimi mesi a dircelo, però non parlavo degli avventori, ma parlavo degli operatori. Questo era solo per chiarire una frase che era stata probabilmente o non ascoltata o travisata. Volevo rispondere..., ma non volevo neanche rispondere, in realtà, alla Consigliera Artesio, perché è stata molto pretestuosa, però in realtà il discorso dei numeri, cioè, alla fine abbiamo un numero di stalli che è ben definito, quindi, a prescindere da quanti saranno i numeri, che non avrà solo lei, ovviamente, perché li abbiamo anche noi, ma degli operatori che vengono da fuori, da Torino, dalla Metropolitana, degli operatori che hanno esercitato per sei o dodici mesi, alla fine noi abbiamo un numero di stalli che è ben definito, e restringere la platea non vuol dire restringere il numero di operatori che opereranno il sabato o la domenica, vuol dire semplicemente limitare il numero di chi ha la possibilità di accedervi, tutto lì, ma poi il numero degli stalli rimane e rimarrà quello. Mi auguro che la situazione non sarà incontrollata, com’era nell’ultimo periodo a Borgo Dora. Riguardo alle osservazioni del Consigliere Magliano, io sinceramente molte le condivido. Le osservazioni sui controlli, noi con questi emendamenti abbiamo cercato di mediare un po’ la parte legata alle osservazioni di chi ne esigeva di più e le esigenze della Giunta. Quindi, questo è un po’ un tentativo di mediazione. Poi io sono assolutamente d’accordo che la Polizia Municipale non debba restare a disposizione esclusiva di un operatore privato che esercita un’attività. Mi preme, però, sottolineare che so benissimo che in Consiglio Regionale c’è in discussione un atto in questi giorni, ma a mio giudizio il libero scambio, nell’idea di chi l’ha proposto, quindi di Domenico Carpanini, vedeva comunque in questo progetto un’ipotesi temporanea di passaggio da una condizione di povertà a una condizione di evoluzione sociale. Era lo stesso ideatore che aveva in mente questo passaggio. Sono poi state le Giunte successive che probabilmente hanno scelto di mantenere per decenni le masse di poveri nella condizione di depressione che hanno vissuto. Per me, se il libero scambio non ha questa funzione sociale di dare una speranza e una possibilità di evoluzione, per me può anche non esistere. Quindi, per me deve avere quel ruolo ed è il suo ideatore stesso che l’ha concepito in questo modo. Grazie. |