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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Novembre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 22
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-01847
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL'ATTIVIT? DI SCAMBIO E VENDITA OCCASIONALE DI OGGETTI USATI. APPROVAZIONE.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Allora, riprendiamo, quindi, con la proposta di deliberazione. È stata anche presentata
una mozione di accompagnamento presentata dalla Vicepresidente Ferrero e altri. La
discussione avverrà in modo congiunto. Lascio ora la parola all’Assessore Giusta per
l’illustrazione. Prego.

GIUSTA Marco (Assessore)
Grazie, Presidente. Buongiorno a tutte e a tutti. Ci rivediamo in merito alla modifica del
Regolamento per la gestione dell’attività di scambio e vendita occasionale di oggetti
usati del sabato e della domenica, ovvero il Regolamento che in qualche modo dà una
normativa a quell’attività che viene conosciuta maggiormente sotto il nome di
Barattolo. Questa modifica del Regolamento nasce dalla sperimentazione che noi
abbiamo avuto della precedente modifica che è stata effettuata, che era anch’essa frutto
di una revisione della sperimentazione del Regolamento precedente, anche in questo
caso per andare ad affinare e risolvere alcuni nodi che abbiamo visto nella gestione poi
puntuale di quello che avviene all’interno delle attività del sabato e della domenica.
Primariamente io faccio sempre un piccolo riassunto, dicendo che da parte della Giunta
poi ci sono degli emendamenti che verranno presentati e sono stati anche un po’
ragionati insieme alla Maggioranza. Le modifiche di primaria importanza sono tre: la
prima, l’apertura, diciamo così, anche ai residenti della Città Metropolitana e non solo ai
residenti della città di Torino, perché abbiamo visto che questo è un mercato, è
un’attività che in qualche modo rientra in una competenza più ampia, anche oltre le
cinta daziarie della città. La seconda, la citazione relativamente al progetto sociale di cui
so che si è parlato prima in Consiglio. Il terzo, il tema di valorizzazione del recupero e
della raccolta differenziata, che quindi sale anche all’interno dei princìpi della delibera
stessa e quindi in qualche modo non viene più messo, tra virgolette, come residuale
all’interno delle modifiche stesse. L’ultima modifica, che era stata quella di trasferire
ulteriori compiti di vigilanza e segnalazione attribuiti al gestore dell’attività, in qualche
modo è stata poi successivamente anche rimodificata, pertanto ci sarà sia una maggiore
responsabilizzazione da parte del soggetto gestore, che in questo caso è Vivi Balon e io
ci tengo a ringraziare per l’egregio lavoro che sta facendo di accompagnamento
all’attività e a tutte le altre attività che in qualche maniera fanno parte della situazione
del libero scambio, e però vedremo anche la possibilità, da parte della Polizia
Municipale e degli organi delle Forze dell’Ordine, di poter comunque in maniera
autonoma effettuare delle segnalazioni. Io illustrerei anche gli emendamenti, se lei è
d’accordo, così almeno li possiamo poi andare a votare successivamente. Allora, nel
primo emendamento, quelli presentati dalla Giunta, la modifica che noi chiediamo
all’oggetto della deliberazione - sono modifiche prettamente tecniche - è eliminare “del
sabato”, perché ovviamente l’attività insiste sul sabato e la domenica. Nella seconda
correggiamo, e io di questo ringrazio, se non sbaglio, anche i Consiglieri, tra cui il
Consigliere Russi e Versaci, avevamo scritto una frase che forse era stata copiata,
diciamo così, da delibere precedenti, che non era di felice espressione, e quindi andiamo
a correggere in una forma un po’ avanzata. Nel terzo emendamento sostituiamo:
“Caratterizzavano il passato”, con: “Caratterizzavano l’esperienza del recente passato”.
Nel quarto emendamento viene eliminato: “Ampliare la platea dei partecipanti”. Nel
quinto emendamento si elimina il capoverso, sempre in merito all’incremento
dell’aumento del numero dei partecipanti. Nel sesto emendamento si prende atto del
parere delle Circoscrizioni, che sono state così mandate all’Amministrazione centrale.
Le Circoscrizioni 2, 3 e 6 hanno espresso parere negativo. Le Circoscrizioni 4 e 8 hanno
espresso parere contrario. La Circoscrizione 2 ha espresso parere sfavorevole. La
Circoscrizione 5 ha espresso il parere favorevole, a condizione che i soggetti
partecipanti alla manifestazione presentino l’ISEE e ci sia una maggiore attenzione in
tema alle mansioni del Regolamento. Come anche aveva suggerito la Capogruppo
Artesio, le differenze, diciamo così, di sfumatura rispetto a queste espressioni in questo
momento non sono nelle mie disponibilità, ma erano espressioni comunque negative.
Era negativo, e lo dico anche a verbale per correttezza,- il parere della Circoscrizione 7,
che però non è riuscita ad esprimere nei termini previsti del Regolamento del
decentramento il proprio parere. L’emendamento numero 7 sostituisce “eccetera” con “e
simili”, è un’accezione più corretta dal punto di vista linguistico. L’emendamento
numero 8 inserisce che lo scopo di questo Regolamento, appunto, è “disciplinare le
modalità di svolgimento di un’attività che va oltre la mera manifestazione, ma che ha
finalità sia di carattere sociale, che di sostegno al reddito, con l’ulteriore obiettivo...”,
come dicevo prima, “...di ridurre e introdurre un’educazione al ricircolo e al riuso del
rifiuto, anche a fine di ridurne il volume”. L’emendamento numero 9 sostituisce: “Sei”
con... No, pardon, questi non sono più miei, anche gli altri che ho illustrato, questo non
era mio, pardon, perché sono un po’ tutti sfalsati. Allora, sì, nell’emendamento numero
13 modifichiamo delle virgole. L’emendamento numero 14, anche in questo caso
modifichiamo delle virgole. L’emendamento numero 15 modifichiamo delle virgole.
L’emendamento numero... Questo no, questo no, chiedo scusa. Il 20 modifichiamo delle
virgole e basta. Sì, basta. Io ci tengo anche a ringraziare gli Uffici per il grande lavoro
che hanno fatto di riscrittura e scrittura di questo Regolamento e tutti quelli che hanno
contribuito a darne un’attuazione e anche un’interpretazione più corretta e più
corrispondente alle necessità.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie. Prego, Vicepresidente Ferrero.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Presidente. Questa mozione di accompagnamento è proprio sul tema del
bilancio sociale di quella Torino che sperimenta i luoghi certi a un diverso tema, che è
quello dell’economia informale. L’attività di libero scambio rappresenta una
fondamentale esperienza di economia circolare, informale e anche residuale. Questa
attività è un momento importante di aggregazione, di inclusione, di interrelazione tra i
vari operatori. È una realtà che deve essere assolutamente accogliente e che deve
diventare un modello e un sistema di ammortizzatore sociale e di decompressione delle
tensioni che ci sono state nei tempi passati tra gli operatori. Quindi, superiamo anche
alcuni modelli, l’usa e getta, l’ambientalmente insostenibile. Momento, quindi, di
riflessione collettiva su quello che sia il ripensamento degli oggetti e della loro durata,
sul ciclo di vita troppo breve degli oggetti. Un momento anche di cittadinanze attiva,
perché attraverso il lavoro si va a creare un momento di consapevolezza del proprio
valore sociale. Quello che viene chiesto in questa mozione di accompagnamento è di
provvedere gradualmente. Sono alcune indicazioni, ma la politica deve essere
accompagno, deve essere mano tesa alle persone che stanno intraprendendo un
percorso, che è un percorso di grande dignità, quindi provvedere anche gradualmente a
posizionare banchi in rilevata, che permettano una diversa esposizione e anche una
diversa seduta degli operatori. Provvedere un piano di piantumazione minimo, perché
dobbiamo anche pensare che con i cambiamenti climatici avremo dei problemi anche
proprio dello spazio e del territorio, quindi provvedere a un’adeguata ombreggiatura.
Prevedere diversi punti di allaccio elettrico, di illuminazione del luogo. Attuare un
sistema più efficiente di gestione dei servizi igienici, proprio prevedendo di avere
sempre più clienti che raggiungono questo luogo. E ancora, creare uno spazio
autogestito di ristorazione interna, perché le persone che vanno lì possano in qualche
modo dissetarsi e provvedere, appunto, alla propria ristorazione. Io credo che poi vada
conclusa l’operazione con una raccolta differenziata severa, in cui tutto questo processo
dei materiali, primi, secondi, in qualche modo nel residuo mercatale trovi il proprio
spazio. Sono delle piccole prescrizioni, ma possono essere molto significative nel dare
dignità al lavoro, nell’accompagnare percorsi, nel riuscire a dare dignità a quello che
magari non sembra un grande e dignitoso lavoro, quello del piccolo mercato informale,
ma che in realtà è la creazione invece anche di un tessuto imprenditoriale di una
persona, di un cittadino che inizia un suo percorso lavorativo e quindi intraprendere una
professione che comunque ha dignità e che, come Amministrazione Comunale,
dobbiamo assolutamente riconoscere. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. È segnato per intervenire il Consigliere Russi. Mi ha chiesto di poter
intervenire su tutti gli emendamenti, farà un’illustrazione di tutti gli emendamenti. Gli
concederò un po’ di tempo in più, in modo che non vada di tre minuti in tre minuti,
perché se no parlerebbe 45 minuti. Prego, Consigliere Russi.

RUSSI Andrea
Grazie, Presidente. Anche in suggerimento da parte di qualche collega, ho accettato di
accorpare tutto il mio intervento con gli emendamenti, con la discussione degli
emendamenti. Bene, io intanto ringrazio la Giunta per questa deliberazione. Mi ero
impegnato a non portarla e non calendarizzarla in III Commissione fino a quando non si
sarebbe risolta la situazione di Borgo Dora. È avvenuto, appunto, poche settimane
orsono e di conseguenza ci troviamo oggi a discutere una modifica di Regolamento che
coinvolga, appunto, l’attività di libero scambio su via Carcano. Io mi soffermerò
soprattutto sugli emendamenti e non userò tutto il tempo, anche perché poi magari
potrebbero venire spunti di discussione per cui reintervenire e ho, appunto, parecchi
minuti a disposizione, però avevo già esposto qualche emendamento in sede di
Commissione, magari li posso riproporre, dato che l’Assessore Giusta ha enunciato i
suoi. Il secondo emendamento..., ho fatto una serie di emendamenti alla delibera, che
sono ovviamente un po’ più politici e d’indirizzo, e una serie di emendamenti al
Regolamento che sono un po’ più tecnici e danno delle indicazioni più precise. Il
secondo emendamento, che è il mio primo emendamento, propone di sostituire il primo
capoverso della deliberazione, con, in pratica, “Per noi il libero scambio è una risposta
alle nuove sfide, ma soltanto se opportunamente regolamentato”. Quindi, lo scopo di
questo emendamento è quello di definire e di dare una giusta importanza alla
regolamentazione in un processo di sfida che il libero scambio può dare alla
globalizzazione e come risposta che proviene dalle fasce più deboli della popolazione. Il
terzo emendamento propone di sostituire la frase: “Caratterizzavano il passato”, con
“Caratterizzavano l’esperienza del recente passato”, anche perché la differenza di
enunciato è che le irregolarità rilevate dalla Polizia Municipale non sono così lontane
nel tempo, come può far pensare la scrittura originale, ma, da diversi accessi agli atti
che ho fatto, è evidente che anche nell’ultimo periodo in entrambi i mercati, sia Borgo
Dora, che via Carcano, c’erano diverse situazioni di irregolarità, quindi il passato era
piuttosto recente. Il quarto emendamento propone di eliminare l’enunciato “Ampliare la
platea dei partecipanti”, perché per noi questo non è l’obiettivo del Regolamento, non è
assolutamente quello di ampliare la platea dei partecipanti, ma è quello di regolarizzarla.
Stessa cosa per l’emendamento successivo, vi propongo di eliminare il capoverso in
relazione al primo aspetto: “Analizzando i dati gli ultimi due anni, si ritiene necessario
aumentare il bacino di aventi diritto”. Quindi, noi non vogliamo aumentare il bacino
degli aventi diritto. Quello successivo è un emendamento di Giunta, se non sbaglio.
L’emendamento numero 7 è quello che propone di sostituire “eccetera” con “e simili”,
perché, appunto, nell’ottica di definire in maniera più precisa le modalità di
partecipazione al libero scambio, si vuole dare un’indicazione un po’..., cioè pare che
“eccetera” sia un’indicazione troppo inclusiva riguardo alla provenienza degli oggetti
dello scambio, quindi “e simili” fa, per analogia, ricorso alle situazioni già elencate.
L’emendamento numero 8 è dell’Assessore Giusta. L’emendamento numero 9 propone
di sostituire “sei” con “dodici”, in pratica dà la possibilità di partecipazione a operatori
che non abbiano esercitato attività di imprenditore commerciale per vendita al dettaglio
e all’ingrosso non nei sei mesi precedenti, ma nei dodici mesi precedenti. Questo però
ha un significato ben preciso: le richieste sono molte, i posti sono contingentati ed è
giusto privilegiare chi è da maggior tempo in situazione di difficoltà economica, quindi
i dodici mesi per noi sono intesi in questo modo. L’emendamento numero 10 aggiunge,
dopo “...i soggetti”, “esclusivamente residenti o che abbiano eletto domicilio nell’area
metropolitana di Torino”. L’interpretazione che abbiamo noi è quella di esclusività, nel
senso che la forma originale, la stesura originale comunque prevedeva una
partecipazione molto, molto ampia, difficile da gestire, tanto che nell’ultimo periodo nel
Canale dei Molassi gli operatori superavano il migliaio, quindi in questo caso qui si va a
restringere la platea. L’emendamento 11 è analogo al precedente, sostituisce “sei” con
“dodici”. L’emendamento numero 12 è un emendamento più di indirizzo, nel senso che
dopo: “...oggetto di scambio o vendita” vuole aggiungere: “a garanzia del fatto che non
provenga da attività di ricettazione, furto, contrabbando e altre attività illecite”. È ovvio
che sono attività illecite e che dovrebbe essere scontato che non possano essere
esercitate all’interno di un’attività come quella del libero scambio, ma è giusto
sottolinearlo, dato, appunto, i risultati dell’accesso agli atti che ho ricevuto. Gli
emendamenti numero 13 e 14 sono dell’Assessore Giusta, anche il 15. L’emendamento
numero 16 sostituisce due commi dell’articolo 5, in pratica dà l’indicazione di prenotare
il posto entro le 48 ore antecedenti, nella stesura originale erano 24. Questo dovrebbe
incentivare gli operatori a iscriversi con largo anticipo. Il comma successivo,
sinceramente, per noi era scritto in una maniera che non era molto comprensibile e
allora l’abbiamo reso un po’ più chiaro, oltretutto definendo anche un limite temporale
più preciso e il concessionario dovrà comunicare entro il lunedì successivo i nomi dei
partecipanti. L’emendamento numero... 17 va a sostituire l’intero articolo dei progetti
speciali. Questo non lo avevo enunciato in Commissione. Lo vado a leggere, va a
sostituire, appunto, tutto l’articolo 7 con la frase: “Al fine di promuovere l’attività di
libero scambio e l’economia circolare di cui al presente regolamento quale una delle
azioni che concorrono a realizzare una strategia trasversale cittadina di contrasto alle
povertà e all’esclusione sociale, la Città promuove a favore degli operatori autorizzati
iniziative specifiche di potenziamento dei percorsi di accompagnamento sociale, di
contrasto alla marginalità sociale e di sviluppo professionale, anche favorendo la
presenza di organizzazioni no profit a garanzia della mixitè e del rafforzamento del
capitale relazionale dei partecipanti”. “I commi 2 e 3 vengono eliminati”.
L’emendamento 18 definisce il limite temporale entro cui gli operatori devono montare
il proprio banco. Adesso era demandato alla Giunta, che, in base alla periodo dell’anno,
poteva definire un orario diverso di montaggio del proprio stallo, di preparazione del
proprio stallo; noi abbiamo voluto identificare come limite comunque quello delle
05.30, a prescindere dalla stagionalità, perché è proprio il limite orario che ha creato
maggiori problemi di convivenza con i residenti dell’area del Canale dei Molassi di
Borgo Dora. Per quanto riguarda l’emendamento 19, si va soltanto ad aggiungere che:
“Al fine di incentivare la pulizia dell’area da parte degli operatori, può essere prevista
una cauzione, anch’essa con modalità importo massimo definiti nel bando di gara, a
garanzia degli obblighi di raccolta rifiuti, che dovrà essere restituita nel caso in cui lo
stallo venisse lasciato pulito”. Non è detto che sarà così nel prossimo bando. Io ho
lasciato soltanto indicazione che potrebbe essere prevista comunque una cauzione, sarà
poi il prossimo bando a definire se dovrà essere richiesta. L’idea comunque è quella di
favorire e incentivare la pulizia dell’area agli operatori. L’emendamento numero 20 è di
Giunta. L’emendamento numero 21, anche qua, dà un limite temporale che è quello
delle 05.30. L’emendamento numero 22, invece, aggiunge una frase che dà alla Polizia
Municipale e alle Forze di Polizia la possibilità di effettuare controlli anche di propria
iniziativa all’interno del mercato di libero scambio, mentre prima non era specificato e i
compiti di vigilanza e controllo erano supposti soltanto a carico del concessionario, che
poi avrebbe dovuto segnalare agli organi istituzionali le violazioni. Qua viene
comunque definito che anche la Polizia Municipale può intervenire di sua iniziativa. Io
con questo ho finito di illustrare gli emendamenti. Lascio poi spazio a un intervento
successivo.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Vicecapogruppo Foglietta.

FOGLIETTA Chiara
Grazie, Presidente. Mi dispiace constatare che la Sindaca Appendino, che è prima
firmataria della proposta di deliberazione, che a suo modo è l’unica titolare a parlare
dell’attività di libero scambio, non sia attualmente presente in Aula. Non a caso le
interpellanze di questa mattina sono state discusse dalla Vicesindaca Schellino e non
dall’Assessore Giusta. Dopo più di undici mesi dalla decisione, che la Sindaca urlò
essere irrevocabile, di spostamento dell’attività di libero scambio in via Carcano, ci
apprestiamo..., e dopo più di quattro mesi dalla proposta di liberazione, quest’Aula si
appresta a votare il nuovo Regolamento del libero scambio. Regolamento, Presidente,
che io definisco “il bastone contro i poveri”. Non interverrò tanto sul nuovo
Regolamento, apprezzo gli emendamenti di Giunta e alcune delle correzioni. Non
intervengo in merito agli emendamenti del Presidente Russi, ma mi rendo conto che,
avendo voi, come Movimento 5 Stelle, abolito la povertà, di poveri si spera non ce ne
siano più neanche nella nostra città. Preferisco, invece, intervenire in merito alla
mozione di accompagnamento, che è la “carota” per i poveri. Ha presente il detto; “Il
bastone e la carota”? Vede, Presidente, questa mozione di accompagnamento ha cinque
punti in particolare. Il primo punto è “provvedere, anche gradualmente, a posizionare
banchi in rilevata che permettano una diversa esposizione della merce e seduta degli
espositori”. Questa stessa proposta venne fatta da noi a verbale in Commissione, dal
Presidente Deri della Circoscrizione 7, anche al tavolo della Prefettura e non venne mai
accolta. Il secondo punto: “Prevedere un piano di piantumazioni che mirino a restituire a
quel luogo un’adeguata ombreggiatura, in vista della sempre crescente situazione di
emergenza climatica”. Premesso che io sono contentissima che i colleghi della
Maggioranza vogliano fare in modo tale che la Città pianti sempre più alberi, e su
questo siamo tutti d’accordo, mi chiedo se è stata fatta una stima del costo per le nostre
già esigue casse comunali e se i Consiglieri della Maggioranza prevedano che anche
tutti i luoghi dove si svolgono dei mercati, prevederanno un piano di piantumazioni.
Terzo punto: “Prevedere diversi punti di allaccio elettrico e successiva illuminazione
per parti dello spazio”. Questo, Presidente, è il punto B, adesso vado a memoria, del
Protocollo d’intesa che anche la Sindaca Appendino e l’associazione Vivi Balon
firmarono al tavolo del Prefetto, quindi è pressoché superato. Punto 4: “Attuare un
sistema più efficiente di gestione dei servizi igienici nella prospettiva di sempre
maggiori clienti che raggiungeranno il luogo”. Anche questo è un punto che è già
superato, in quanto ci sono già i servizi igienici, sono già collegati alla rete fognaria,
sono già a carico del concessionario, quindi dell’associazione Vivi Balon. E poi, le
ripeto, “di sempre maggiori clienti che raggiungeranno il luogo”, quando il collega della
Maggioranza, Russi, ha appena scritto che non bisogna far accrescere il numero di
visitatori e frequentatori del mercato, invece nella mozione di accompagnamento
diciamo che ci saranno sempre di più clienti che raggiungeranno il luogo. Ultimo punto:
“Creare anche uno spazio autogestito di ristorazione interna, a cura degli stessi
operatori”. Qui sono contenta, perché evidentemente anche i colleghi della Maggioranza
hanno parlato con l’associazione Vivi Balon, che attualmente è l’associazione che
gestisce l’attività di libero scambio, perché in effetti questo è uno degli unici punti che
l’associazione ha portato anche al tavolo della Prefettura. Vede, Presidente, voi che...,
non lei, ma la Sindaca Appendino, che si è resa alla fine una e trina all’interno di questa
Giunta, decidendo di spostare i poveri come pacchi da una parte all’altra della città, oggi
non è presente a questa discussione, magari poteva darci il suo contributo, il suo punto
di vista. Io non mi dilungherò oltre rispetto a quello che ho già annunciato. Colgo
l’occasione, anche se sono convinta che interverranno degli altri colleghi dopo di me,
per dichiarare che il Gruppo del Partito Democratico non voterà la mozione di
accompagnamento, essendo fuffa, e voterà contro il Regolamento per l’attività di libero
scambio.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Artesio.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Io, invece - e chiedo anticipatamente scusa ai colleghi che sono prenotati dopo -,
abbandonerò la seduta del Consiglio dopo questa dichiarazione, perché non trovo più
sopportabile, su questo argomento, il clima kafkiano nel quale si è sviluppato e nel
quale arriviamo a decidere. Dico “clima kafkiano” con una diretta consapevolezza del
significato letterale dell’espressione: grottesco e angosciante. È grottesco, perché
abbiamo un Assessore che presenta un Regolamento senza essersi ancora reso conto che
su quella materia non ha la competenza per svolgere la funzione, perché la competenza,
al di là di quello che c’è scritto nelle deleghe, è stata completamente assorbita in modo
esplicito dagli interventi della Sindaca a gamba tesa, in modo implicito dai supporti
verso la Sindaca dell’Assessorato o dell’Assessore al Commercio. Quindi è grottesco
che, mentre accadevano fatti materiali e fisici nel trasferimento da Borgo Dora a via
Carcano, l’Assessore Giusta non avesse alcun ruolo in quella funzione e si esercitasse
invece a scrivere un regolamento per il futuro. Angosciante. Angosciante perché noi non
siamo in grado di capire come il Regolamento che un Assessore, che non ha
consapevolezza di non essere il referente, ci sottopone, quanto questo Regolamento si
attaglierà alle condizioni di nuovo concrete e materiali delle persone di cui stiamo
parlando. E se avessi avuto un minimo dubbio del fatto che poteste avere un po’ più di
conoscenza e di responsabilità, ogni dubbio è stato fugato dalla qualità delle risposte
alle due interpellanze di oggi. Sono uscita da un Consiglio in cui si discuteva del tema
sentendomi dire: “Voi non avete parlato con gli operatori”. Sono entrata in questo
Consiglio avendo chiesto agli Assessori come intendono percorrere la strada della
professionalità per uscire dall’elemosina e andare verso la dignità del lavoro, sono
parole vostre, e mi sono sentita dire: “Forse si potrebbe fare uno sportello per verificare
le competenze”. Ma non li conoscevate? Forse si potrebbe dire loro che esistono dei
bandi regionali. Benissimo, quindi la situazione è veramente angosciante, ma non per
me che subisco in quest’Aula l’esercizio di una democrazia formale e l’abbandono di
una democrazia sostanziale in questa fase di Governo, ma per i diretti interessati, perché
voi, sì, state esibendo una democrazia formale. In tanti anni di istituzioni di cui mi sento
rimproverata per la lunghezza dell’impegno politico e istituzionale, non ho mai sentito
tante volte: “Grazie, Presidente”, “Scusi, Presidente”, “Prego, Presidente”, tutto in punta
di forchetta. Il dibattito a norma di Regolamento e di articolato, ma la sostanza di
tutelare il vero confronto delle opinioni e delle proposte, quella sulla base di
un’applicazione regolamentare assolutamente ottusa e cieca, quella non la favorite,
invece. Sono certa che le mozioni mie, di Tresso non sono state scritte a norma di
Regolamento perché noi desideravamo la presenza di chi ritenevamo obbligatoriamente
dovesse essere presente, quindi dal punto di vista regolamentare siete a posto. Dal punto
di vista sostanziale è penoso, grottesco e angosciante, perché non vi siete misurati con
nessuna altra opzione possibile. E poi, devo dire, ci ha messo l’Assessore Giusta la
ciliegina sulla torta, accogliendo tutti gli emendamenti della Maggioranza. E veniamo
ad alcune questioncine. Sapete quanti sono residenti in città o in area metropolitana, per
capire quanto cambierà della platea? Non lo sapete. Sapete quanti degli operatori
presenti esercitavano o non esercitavano da più di sei mesi o da dodici mesi? Non lo
sapete. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Evidentemente. Evidentemente,
perché non ci state spiegando, con gli emendamenti che proponete, che tipo di
cambiamento nella base sociale attualmente impegnata nell’esperienza ci sarà; ci dite
solo: “Non la vogliamo aumentare”, ma non sapete quanti andranno a sedersi nelle
nuove sedute della Consigliera Ferrero, sapete solo dire chi non volete. Quindi, da
questo punto di vista, io francamente non ho più la forza psicologica di partecipare a
questa discussione.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliera Grippo.

GRIPPO Maria Grazia
Grazie, Presidente. Se qualcosa ci importasse del destino politico dei componenti di
questa Giunta, oggi, nella giornata in cui molti di noi hanno espresso solidarietà, almeno
umana, al Comandante Bezzon, si dovrebbe invece esprimere solidarietà all’Assessore
Giusta, che propone, o perlomeno ci mette la sua faccia almeno in Aula, un atto che poi
viene di fatto riscritto, perché 15 emendamenti, in parte di natura tecnica e in parte di
natura politica, che provengono dalla sua Maggioranza, sono, non soltanto per me, io
credo, un’autentica riscrittura. Le vicende che riguardano il libero scambio in questa
città affondano ormai le loro radici nell’inizio di questa Legislatura. Ormai quello che
conoscevamo non c’è più, il punto di partenza si è perso e si è arrivati, invece, ad un
testo che snatura di fatto l’iniziativa per come la si conosceva, che non migliora quel
che doveva essere migliorato e che va a perdere e andrà a perdere quello che invece di
buono c’era. Nessuna garanzia di soluzione dei problemi che si sono evidenziati, anche
per chi pensava di risolverli fin dall’inizio, dicevo, nessuna garanzia di soluzione dei
problemi che si sono evidenziati nel tempo viene data con la proposta che proviene dalla
Giunta, che è un po’ il punto di caduta, Presidente, che io avevo già ravvisato
nell’approccio che c’era stato al Regolamento dei campi rom. Si ignora, di fatto, la
contrarietà che giunge dalle Circoscrizioni, diciamo dalla prevalenza delle
Circoscrizioni, ma a questo potremmo abituarci. Quello a cui non mi voglio abituare,
Presidente, è questo modo zuccheroso di approcciare tematiche che invece sono
delicatissime e di enorme importanza, per cui mi si deve spiegare che c’entri, - lo si
notava con un collega che non vedo più in Aula - l’economia circolare con una più
efficiente gestione dei servizi igienici in combinato con la possibilità di creare una
ristorazione all’interno. Si usano le parole, si continuano ad usare le parole come
coriandoli, Presidente, credendo che la platea di chi ascolta sia formata da una massa di
imbecilli, ma imbecilli non siamo. Subiamo questo modo di fare ormai da anni e non
siamo disponibili a diventare complici, in alcun modo, dell’ombreggiatura in relazione
all’emergenza climatica. No, Presidente, ci tiriamo indietro. La Capogruppo Artesio se
n’è andata e la comprendo. Noi restiamo per metterci nelle condizioni di vedere fino a
che punto arriva l’Aula quest’oggi. Era l’unico modo questo, Presidente, in cui questa
vicenda non doveva finire.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Magliano.

MAGLIANO Silvio
Grazie, Presidente. Ma, sottoscrivendo in parte le parole della Capogruppo Artesio per
com’è stato gestito il tutto, il quadro è molto chiaro: arriva un Regolamento, che di fatto
si propone un “panbarattolismo”, l’Assessore Giusta voleva estendere questa ormai
dottrina di filosofia politica di portare a Barattolo tutto, tutto quello che è possibile
portare nel..., a mio giudizio, illegalità. E meno male che lo sceriffo Russi a un certo
punto dice: “Guarda che... mettiamo in fila due paletti, guarda che noi non siamo per
l’esportazione di questa esperienza”, che di sicuro non rappresenta un’eccellenza per
com’è stata gestita, per come oggi è gestita in via Carcano, per come oggi è gestita in
corso Racconigi, perché questo è l’altro problema, perché voi date spazio a realtà di
questo tipo e non intervenite affatto, e siamo ancora a discutere di questo dato. Poi, a un
certo punto, però, visto che il Presidente Russi dice: “Scusate, però diamo un minimo di
realismo, un minimo di concretezza alla cosa”, poi si fa una mozione in cui, dopo il
“panbarattolismo” di Giusta, dopo che arriva lo sceriffo, sì, però noi dobbiamo
raccontare con un po’ di melassa quest’idea di inserimento..., occhio a usare la parola
“lavoro”, perché usare la parola “lavoro” fa diventare quel tipo di iniziativa non più
“libero scambio”, ma “mercatino tematico” e si paga il timbro. Questo lo dico perché
poi voi potete scrivere quel che fate, ma se, dopo tre anni e mezzo, due o tre nozioni,
due, di diritto amministrativo o di quello che concerne quello che si scrive all’interno di
un atto non l’avete ancora imparato, avete un problema. Perché l’altro problema che si
pone è che all’interno di questo Regolamento mancano alcune cose di cui abbiamo
discusso anche accanitamente. Chi è che controlla? L’allora Comandante Bezzon ci
venne a dire: “A controllare che non ci siano subaffitti di postazioni non possono essere
i Vigili. I Vigili, se vengono all’interno, dovranno controllare la merce contraffatta”. E
allora su questo Regolamento non c’è scritto da nessuna parte qual è la modalità con la
quale ci autotuteliamo per capire se sono tot o sono di più. Entro 48 ore si richiede e poi
ci viene comunicato dell’associazione, chiunque essa sia, quanti erano. Chi è che
controlla? Ma non possiamo dirci che dopo tot anni, in cui abbiamo passato - almeno io,
personalmente - alcune domeniche, più di una domenica all’interno, forse avremmo
avuto bisogno di più legalità, più controlli, non meno controlli? E nello stesso tempo, al
di là del piano di piantumazione, questo vuol dire che noi stiamo dicendo ai residenti di
Vanchiglietta che se lo terranno a vita, a vita! Responsabilità vostra, che sarà nostra cura
comunicare, ma, da quello che ho capito, tutte le volte che c’è un bene legato
all’Unesco, a voi vien voglia di rovinarlo in qualche modo. La Cavallerizza da una parte
e la Colletta dall’altra. I dati legati alla riduzione di passaggi sulla piscina - e guardo il
Presidente Chessa - li sapete benissimo. Il minor utilizzo di quel parco lo sapete
benissimo come sta andando, e voi decidete di piantare lì la bandierina. Poi avete
cambiato il nome. Dico all’Assessore Giusta: la prossima volta che mi rimprovera
perché uso la parola suk, faccia solo occhio, perché il pulmino che avete realizzato che
fa da navetta c’è scritto “suk”, destinazione suk. Per cui, anche lì, forse anche tutta
questa narrazione sul chiamare le cose col loro nome, si chiama suk, okay? Detto ciò,
“prevedere punti di allaccio elettrico” e poi cosa capiterà? Che regaliamo anche lì
corrente? Come facciamo a Cavallerizza? E poi, ultima annotazione, ma voi lo sapete
che in Regione c’è una mozione, un ordine del giorno votato dalla Maggioranza, che sta
preparando una deliberazione che elimina questo tipo di esperienze? No, ve lo dico
perché c’è un problema di rapporto tra chi oggi in Regione vuole eliminare questa
esperienza e questo Regolamento. Il mio tema è: c’è un’interlocuzione tra chi si sta
occupando di questo, tra la Sindaca Appendino e il Presidente Cirio, tra l’Assessore
Giusta e l’Assessore Poggio e l’Assessore Tronzano? No, io ve lo chiedo. Ma voi ridete.
Fino a qualche mese fa ci eravate al Governo insieme, per cui io non capisco tutta
questa ironia. Per carità, fate pure, però quando stavano scrivendo la delibera eravate
ancora al Governo insieme. Poi ognuno ride per le miserie che ha. Detto questo, io
voterò contro, perché non penso che questo Regolamento tuteli innanzitutto il diritto, il
nostro diritto di sapere chi c’è là dentro. Questo è il problema. Quante postazioni
vengono affittate? Se il numero che è dichiarato è quello vero, ci dovremmo di nuovo,
da questo punto di vista, fidare di un’autocertificazione. Ci facciamo una testa così
quando parliamo delle feste di via, perché c’è un problema di numero di banchi, di
numero di postazioni. Sono convinto che nel Regolamento si poteva già inserire la
tipologia di esposizione della merce, non come mi è stato risposto: “No, questo verrà
messo in gara d’appalto”. Vogliamo fare una cosa decente, per quanto questa non sia
una risposta? Ma lo metti all’interno della delibera, in cui chiedi un certo tipo di
trattamento anche estetico dei prodotti, con dei tavoli. Invece verrà rimandato tutto a un
Regolamento, a una gara che faremo in futuro. Io continuo a ribadire che una cosa di
questo tipo funziona solo se a gestirla è la Città e non soggetti che hanno un interesse di
vendita da una parte e di gestione di un’attività dall’altra. Detto questo, mi pare che il
tentativo del Presidente Russi sia stato un tentativo che, in qualche modo, prova a
rimettere nei ranghi il “panbarattolismo” dell’Assessore Giusta, ma penso che
l’Assessore Giusta abbia capito: o accettava i regolamenti, oppure andava a casa pure
lui. Detto ciò, io voterò contro, perché penso che è il “barattolismo” ovunque, è un
“barattolismo” ovunque, come in corso Racconigi e in altri posti in cui ne stanno
nascendo altri senza il vostro controllo. Detto questo, il fatto che ormai via Carcano sia
la destinazione di questo tipo di esperienza, di fatto condanna i cittadini di Vanchiglietta
e i cittadini che volevano utilizzare la Colletta in un altro modo e i campi sportivi
attorno, a vedersi degradato il loro quartiere, perché per voi quello è uno sviluppo
sociale. Per noi è solo degrado. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliere Russi.

RUSSI Andrea
Sì, grazie. Allora, in realtà non ho molte cose a cui rispondere, perché non sono poi così
tanti gli spunti che sono venuti in questa sede, in quanto sono già venuti poi in
Commissione, immagino, quindi molte delle osservazioni erano poi già state fatte in
Commissione. Va beh, per un piccolo fatto personale rispondo alla Consigliera
Foglietta: io parlavo di restringimento della platea degli operatori, ma non degli
avventori. Io mi auguro che gli avventori continuino ad essere numerosi. Questo poi
saranno i prossimi mesi a dircelo, però non parlavo degli avventori, ma parlavo degli
operatori. Questo era solo per chiarire una frase che era stata probabilmente o non
ascoltata o travisata. Volevo rispondere..., ma non volevo neanche rispondere, in realtà,
alla Consigliera Artesio, perché è stata molto pretestuosa, però in realtà il discorso dei
numeri, cioè, alla fine abbiamo un numero di stalli che è ben definito, quindi, a
prescindere da quanti saranno i numeri, che non avrà solo lei, ovviamente, perché li
abbiamo anche noi, ma degli operatori che vengono da fuori, da Torino, dalla
Metropolitana, degli operatori che hanno esercitato per sei o dodici mesi, alla fine noi
abbiamo un numero di stalli che è ben definito, e restringere la platea non vuol dire
restringere il numero di operatori che opereranno il sabato o la domenica, vuol dire
semplicemente limitare il numero di chi ha la possibilità di accedervi, tutto lì, ma poi il
numero degli stalli rimane e rimarrà quello. Mi auguro che la situazione non sarà
incontrollata, com’era nell’ultimo periodo a Borgo Dora. Riguardo alle osservazioni del
Consigliere Magliano, io sinceramente molte le condivido. Le osservazioni sui controlli,
noi con questi emendamenti abbiamo cercato di mediare un po’ la parte legata alle
osservazioni di chi ne esigeva di più e le esigenze della Giunta. Quindi, questo è un po’
un tentativo di mediazione. Poi io sono assolutamente d’accordo che la Polizia
Municipale non debba restare a disposizione esclusiva di un operatore privato che
esercita un’attività. Mi preme, però, sottolineare che so benissimo che in Consiglio
Regionale c’è in discussione un atto in questi giorni, ma a mio giudizio il libero
scambio, nell’idea di chi l’ha proposto, quindi di Domenico Carpanini, vedeva
comunque in questo progetto un’ipotesi temporanea di passaggio da una condizione di
povertà a una condizione di evoluzione sociale. Era lo stesso ideatore che aveva in
mente questo passaggio. Sono poi state le Giunte successive che probabilmente hanno
scelto di mantenere per decenni le masse di poveri nella condizione di depressione che
hanno vissuto. Per me, se il libero scambio non ha questa funzione sociale di dare una
speranza e una possibilità di evoluzione, per me può anche non esistere. Quindi, per me
deve avere quel ruolo ed è il suo ideatore stesso che l’ha concepito in questo modo.
Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliera Ferrero, per fatto personale. Vicepresidente.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sì, io intervengo brevemente dicendo che tanta avversità dimostra anche tanta diversità
e credo che comunque si sia data prova di grande coraggio a cercare almeno di dare una
risposta e credo che questo sia un percorso e che sia tutto perfettibile. Ringrazio anche
chi ha letto punto per punto, perché in fondo è vero che certe cose erano già state dette,
ma qui sono state scritte e si è invitato, appunto, il Sindaco e la Giunta a portarli avanti.
Chi ha frequentato il mercato, come me, ha visto le condizioni e le difficoltà, ha parlato
con gli operatori e questi punti sono stati tutti implementati e svolti con chi ci lavora e
con chi cerca dignità attraverso questo mercato di libero scambio. Io credo che questa
mozione di accompagnamento tuteli, sostanzialmente, la solidarietà. Ecco, io non credo
assolutamente a una narrazione zuccherina, credo che ci sia sale nella vita e che forse
queste persone hanno diritto ad avere anche un’occasione attraverso anche il libero
scambio. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Io in realtà non volevo intervenire, però gli ultimi due interventi dei
colleghi mi spingono a dire due parole. Io, francamente, sono un po’ stufo anche di
retoriche che ci parlano del sale della vita e di grande coraggio. Io non vedo tutto questo
sapore di sale, abbia pazienza, Consigliera. Vedo, invece, che tutta questa retorica di
grande coraggio è ovviamente volontà di nascondere quello che dopo tre anni è un
epilogo molto triste, perché tre anni in cui questo Assessore, questa Giunta ha avuto un
percorso così ondivago sul discorso del libero scambio, in cui è stato detto di tutto e di
più, soluzioni che dovevano partire addirittura da una valutazione sistemica di quelle
che fossero le aree più idonee, che poi non abbiamo mai capito dove ci avrebbero
portato. Un grande coraggio dopo che una delibera del 27 dicembre dice delle cose, e la
Sindaca Appendino ci ribadisce in Aula che non c’è spazio alla irrevocabilità del
processo. Poi passano più di dieci mesi e si arriva a questo. Io stesso avevo presentato
un atto in cui dicevo e cercavo di limitare almeno la non attenzione a un certo tipo di
concertazione col territorio, chiedendo una gradualità e una limitazione concertata
dell’area di libero scambio nella sede pregressa, che era quella del Canale Molassi. Non
è stato neanche calendarizzato l’atto, quindi non abbiamo neanche avuto modo di
discuterne, o è stato fatto dopo che già le cose erano successe, quindi non aveva più
senso discuterlo, e tra l’altro neanche in presenza della Sindaca in Commissione. Ora io
francamente fatico a vedere questo grande coraggio, fatico a vedere tutto questo sale
della vita che riusciamo a dare a queste persone. Quindi, al di là di tutto, a me sembra
che la mozione di accompagnamento sia una classica foglia di fico che si vuole mettere,
perché evidentemente anche all’interno della Maggioranza ci sono sensibilità e
posizioni assolutamente diverse. Ribadisco, credo che dopo tre anni questo epilogo è
alquanto triste. Si è agito in maniera coercitiva, non si è cercata, di fatto, una
concertazione e temo che questo Regolamento sia di nuovo un qualcosa che non va a
soddisfare nessuno, perché non soddisfa sicuramente chi vuole una maggiore tutela e
preservare maggiormente quelle che sono le condizioni del libero scambio, anche in
relazione al territorio in cui questo va ad eseguirsi, e forse anche certe scelte, quali
quelle di andare a chiudere con delle barriere, che non erano dei muri, ma erano delle
barriere, spostare in maniera coercitiva... Quello che secondo me, invece, poteva avere
un senso, provare a trovare una mediazione per mantenere anche quel mix di funzioni
che il Balon ha sempre mantenuto, non si è voluto dare invece questo tipo di attenzione.
Quindi io, forse si era già capito, non voterò favorevolmente a questo Regolamento e
tantomeno alla mozione di accompagnamento.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliera Foglietta, sull’Ordine dei Lavori.

FOGLIETTA Chiara
Grazie, Presidente. Se, come mi sembra di capire, c’è un qualche problema sugli
emendamenti, le chiedo o di rinviare la votazione, oppure di sospendere, sapendo che
probabilmente la maggior parte dei colleghi della Minoranza non potrà essere in Aula
per votare. Giusto per capire, trasparenza e quelle cose lì.

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, sto cercando di capire se si riesce a risolvere in tempi brevi o se i tempi sono più
lunghi.
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