Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Allora, riprendiamo, quindi, con la proposta di deliberazione. È stata anche presentata una mozione di accompagnamento presentata dalla Vicepresidente Ferrero e altri. La discussione avverrà in modo congiunto. Lascio ora la parola all’Assessore Giusta per l’illustrazione. Prego. GIUSTA Marco (Assessore) Grazie, Presidente. Buongiorno a tutte e a tutti. Ci rivediamo in merito alla modifica del Regolamento per la gestione dell’attività di scambio e vendita occasionale di oggetti usati del sabato e della domenica, ovvero il Regolamento che in qualche modo dà una normativa a quell’attività che viene conosciuta maggiormente sotto il nome di Barattolo. Questa modifica del Regolamento nasce dalla sperimentazione che noi abbiamo avuto della precedente modifica che è stata effettuata, che era anch’essa frutto di una revisione della sperimentazione del Regolamento precedente, anche in questo caso per andare ad affinare e risolvere alcuni nodi che abbiamo visto nella gestione poi puntuale di quello che avviene all’interno delle attività del sabato e della domenica. Primariamente io faccio sempre un piccolo riassunto, dicendo che da parte della Giunta poi ci sono degli emendamenti che verranno presentati e sono stati anche un po’ ragionati insieme alla Maggioranza. Le modifiche di primaria importanza sono tre: la prima, l’apertura, diciamo così, anche ai residenti della Città Metropolitana e non solo ai residenti della città di Torino, perché abbiamo visto che questo è un mercato, è un’attività che in qualche modo rientra in una competenza più ampia, anche oltre le cinta daziarie della città. La seconda, la citazione relativamente al progetto sociale di cui so che si è parlato prima in Consiglio. Il terzo, il tema di valorizzazione del recupero e della raccolta differenziata, che quindi sale anche all’interno dei princìpi della delibera stessa e quindi in qualche modo non viene più messo, tra virgolette, come residuale all’interno delle modifiche stesse. L’ultima modifica, che era stata quella di trasferire ulteriori compiti di vigilanza e segnalazione attribuiti al gestore dell’attività, in qualche modo è stata poi successivamente anche rimodificata, pertanto ci sarà sia una maggiore responsabilizzazione da parte del soggetto gestore, che in questo caso è Vivi Balon e io ci tengo a ringraziare per l’egregio lavoro che sta facendo di accompagnamento all’attività e a tutte le altre attività che in qualche maniera fanno parte della situazione del libero scambio, e però vedremo anche la possibilità, da parte della Polizia Municipale e degli organi delle Forze dell’Ordine, di poter comunque in maniera autonoma effettuare delle segnalazioni. Io illustrerei anche gli emendamenti, se lei è d’accordo, così almeno li possiamo poi andare a votare successivamente. Allora, nel primo emendamento, quelli presentati dalla Giunta, la modifica che noi chiediamo all’oggetto della deliberazione - sono modifiche prettamente tecniche - è eliminare “del sabato”, perché ovviamente l’attività insiste sul sabato e la domenica. Nella seconda correggiamo, e io di questo ringrazio, se non sbaglio, anche i Consiglieri, tra cui il Consigliere Russi e Versaci, avevamo scritto una frase che forse era stata copiata, diciamo così, da delibere precedenti, che non era di felice espressione, e quindi andiamo a correggere in una forma un po’ avanzata. Nel terzo emendamento sostituiamo: “Caratterizzavano il passato”, con: “Caratterizzavano l’esperienza del recente passato”. Nel quarto emendamento viene eliminato: “Ampliare la platea dei partecipanti”. Nel quinto emendamento si elimina il capoverso, sempre in merito all’incremento dell’aumento del numero dei partecipanti. Nel sesto emendamento si prende atto del parere delle Circoscrizioni, che sono state così mandate all’Amministrazione centrale. Le Circoscrizioni 2, 3 e 6 hanno espresso parere negativo. Le Circoscrizioni 4 e 8 hanno espresso parere contrario. La Circoscrizione 2 ha espresso parere sfavorevole. La Circoscrizione 5 ha espresso il parere favorevole, a condizione che i soggetti partecipanti alla manifestazione presentino l’ISEE e ci sia una maggiore attenzione in tema alle mansioni del Regolamento. Come anche aveva suggerito la Capogruppo Artesio, le differenze, diciamo così, di sfumatura rispetto a queste espressioni in questo momento non sono nelle mie disponibilità, ma erano espressioni comunque negative. Era negativo, e lo dico anche a verbale per correttezza,- il parere della Circoscrizione 7, che però non è riuscita ad esprimere nei termini previsti del Regolamento del decentramento il proprio parere. L’emendamento numero 7 sostituisce “eccetera” con “e simili”, è un’accezione più corretta dal punto di vista linguistico. L’emendamento numero 8 inserisce che lo scopo di questo Regolamento, appunto, è “disciplinare le modalità di svolgimento di un’attività che va oltre la mera manifestazione, ma che ha finalità sia di carattere sociale, che di sostegno al reddito, con l’ulteriore obiettivo...”, come dicevo prima, “...di ridurre e introdurre un’educazione al ricircolo e al riuso del rifiuto, anche a fine di ridurne il volume”. L’emendamento numero 9 sostituisce: “Sei” con... No, pardon, questi non sono più miei, anche gli altri che ho illustrato, questo non era mio, pardon, perché sono un po’ tutti sfalsati. Allora, sì, nell’emendamento numero 13 modifichiamo delle virgole. L’emendamento numero 14, anche in questo caso modifichiamo delle virgole. L’emendamento numero 15 modifichiamo delle virgole. L’emendamento numero... Questo no, questo no, chiedo scusa. Il 20 modifichiamo delle virgole e basta. Sì, basta. Io ci tengo anche a ringraziare gli Uffici per il grande lavoro che hanno fatto di riscrittura e scrittura di questo Regolamento e tutti quelli che hanno contribuito a darne un’attuazione e anche un’interpretazione più corretta e più corrispondente alle necessità. SICARI Francesco (Presidente) Grazie. Prego, Vicepresidente Ferrero. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Presidente. Questa mozione di accompagnamento è proprio sul tema del bilancio sociale di quella Torino che sperimenta i luoghi certi a un diverso tema, che è quello dell’economia informale. L’attività di libero scambio rappresenta una fondamentale esperienza di economia circolare, informale e anche residuale. Questa attività è un momento importante di aggregazione, di inclusione, di interrelazione tra i vari operatori. È una realtà che deve essere assolutamente accogliente e che deve diventare un modello e un sistema di ammortizzatore sociale e di decompressione delle tensioni che ci sono state nei tempi passati tra gli operatori. Quindi, superiamo anche alcuni modelli, l’usa e getta, l’ambientalmente insostenibile. Momento, quindi, di riflessione collettiva su quello che sia il ripensamento degli oggetti e della loro durata, sul ciclo di vita troppo breve degli oggetti. Un momento anche di cittadinanze attiva, perché attraverso il lavoro si va a creare un momento di consapevolezza del proprio valore sociale. Quello che viene chiesto in questa mozione di accompagnamento è di provvedere gradualmente. Sono alcune indicazioni, ma la politica deve essere accompagno, deve essere mano tesa alle persone che stanno intraprendendo un percorso, che è un percorso di grande dignità, quindi provvedere anche gradualmente a posizionare banchi in rilevata, che permettano una diversa esposizione e anche una diversa seduta degli operatori. Provvedere un piano di piantumazione minimo, perché dobbiamo anche pensare che con i cambiamenti climatici avremo dei problemi anche proprio dello spazio e del territorio, quindi provvedere a un’adeguata ombreggiatura. Prevedere diversi punti di allaccio elettrico, di illuminazione del luogo. Attuare un sistema più efficiente di gestione dei servizi igienici, proprio prevedendo di avere sempre più clienti che raggiungono questo luogo. E ancora, creare uno spazio autogestito di ristorazione interna, perché le persone che vanno lì possano in qualche modo dissetarsi e provvedere, appunto, alla propria ristorazione. Io credo che poi vada conclusa l’operazione con una raccolta differenziata severa, in cui tutto questo processo dei materiali, primi, secondi, in qualche modo nel residuo mercatale trovi il proprio spazio. Sono delle piccole prescrizioni, ma possono essere molto significative nel dare dignità al lavoro, nell’accompagnare percorsi, nel riuscire a dare dignità a quello che magari non sembra un grande e dignitoso lavoro, quello del piccolo mercato informale, ma che in realtà è la creazione invece anche di un tessuto imprenditoriale di una persona, di un cittadino che inizia un suo percorso lavorativo e quindi intraprendere una professione che comunque ha dignità e che, come Amministrazione Comunale, dobbiamo assolutamente riconoscere. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. È segnato per intervenire il Consigliere Russi. Mi ha chiesto di poter intervenire su tutti gli emendamenti, farà un’illustrazione di tutti gli emendamenti. Gli concederò un po’ di tempo in più, in modo che non vada di tre minuti in tre minuti, perché se no parlerebbe 45 minuti. Prego, Consigliere Russi. RUSSI Andrea Grazie, Presidente. Anche in suggerimento da parte di qualche collega, ho accettato di accorpare tutto il mio intervento con gli emendamenti, con la discussione degli emendamenti. Bene, io intanto ringrazio la Giunta per questa deliberazione. Mi ero impegnato a non portarla e non calendarizzarla in III Commissione fino a quando non si sarebbe risolta la situazione di Borgo Dora. È avvenuto, appunto, poche settimane orsono e di conseguenza ci troviamo oggi a discutere una modifica di Regolamento che coinvolga, appunto, l’attività di libero scambio su via Carcano. Io mi soffermerò soprattutto sugli emendamenti e non userò tutto il tempo, anche perché poi magari potrebbero venire spunti di discussione per cui reintervenire e ho, appunto, parecchi minuti a disposizione, però avevo già esposto qualche emendamento in sede di Commissione, magari li posso riproporre, dato che l’Assessore Giusta ha enunciato i suoi. Il secondo emendamento..., ho fatto una serie di emendamenti alla delibera, che sono ovviamente un po’ più politici e d’indirizzo, e una serie di emendamenti al Regolamento che sono un po’ più tecnici e danno delle indicazioni più precise. Il secondo emendamento, che è il mio primo emendamento, propone di sostituire il primo capoverso della deliberazione, con, in pratica, “Per noi il libero scambio è una risposta alle nuove sfide, ma soltanto se opportunamente regolamentato”. Quindi, lo scopo di questo emendamento è quello di definire e di dare una giusta importanza alla regolamentazione in un processo di sfida che il libero scambio può dare alla globalizzazione e come risposta che proviene dalle fasce più deboli della popolazione. Il terzo emendamento propone di sostituire la frase: “Caratterizzavano il passato”, con “Caratterizzavano l’esperienza del recente passato”, anche perché la differenza di enunciato è che le irregolarità rilevate dalla Polizia Municipale non sono così lontane nel tempo, come può far pensare la scrittura originale, ma, da diversi accessi agli atti che ho fatto, è evidente che anche nell’ultimo periodo in entrambi i mercati, sia Borgo Dora, che via Carcano, c’erano diverse situazioni di irregolarità, quindi il passato era piuttosto recente. Il quarto emendamento propone di eliminare l’enunciato “Ampliare la platea dei partecipanti”, perché per noi questo non è l’obiettivo del Regolamento, non è assolutamente quello di ampliare la platea dei partecipanti, ma è quello di regolarizzarla. Stessa cosa per l’emendamento successivo, vi propongo di eliminare il capoverso in relazione al primo aspetto: “Analizzando i dati gli ultimi due anni, si ritiene necessario aumentare il bacino di aventi diritto”. Quindi, noi non vogliamo aumentare il bacino degli aventi diritto. Quello successivo è un emendamento di Giunta, se non sbaglio. L’emendamento numero 7 è quello che propone di sostituire “eccetera” con “e simili”, perché, appunto, nell’ottica di definire in maniera più precisa le modalità di partecipazione al libero scambio, si vuole dare un’indicazione un po’..., cioè pare che “eccetera” sia un’indicazione troppo inclusiva riguardo alla provenienza degli oggetti dello scambio, quindi “e simili” fa, per analogia, ricorso alle situazioni già elencate. L’emendamento numero 8 è dell’Assessore Giusta. L’emendamento numero 9 propone di sostituire “sei” con “dodici”, in pratica dà la possibilità di partecipazione a operatori che non abbiano esercitato attività di imprenditore commerciale per vendita al dettaglio e all’ingrosso non nei sei mesi precedenti, ma nei dodici mesi precedenti. Questo però ha un significato ben preciso: le richieste sono molte, i posti sono contingentati ed è giusto privilegiare chi è da maggior tempo in situazione di difficoltà economica, quindi i dodici mesi per noi sono intesi in questo modo. L’emendamento numero 10 aggiunge, dopo “...i soggetti”, “esclusivamente residenti o che abbiano eletto domicilio nell’area metropolitana di Torino”. L’interpretazione che abbiamo noi è quella di esclusività, nel senso che la forma originale, la stesura originale comunque prevedeva una partecipazione molto, molto ampia, difficile da gestire, tanto che nell’ultimo periodo nel Canale dei Molassi gli operatori superavano il migliaio, quindi in questo caso qui si va a restringere la platea. L’emendamento 11 è analogo al precedente, sostituisce “sei” con “dodici”. L’emendamento numero 12 è un emendamento più di indirizzo, nel senso che dopo: “...oggetto di scambio o vendita” vuole aggiungere: “a garanzia del fatto che non provenga da attività di ricettazione, furto, contrabbando e altre attività illecite”. È ovvio che sono attività illecite e che dovrebbe essere scontato che non possano essere esercitate all’interno di un’attività come quella del libero scambio, ma è giusto sottolinearlo, dato, appunto, i risultati dell’accesso agli atti che ho ricevuto. Gli emendamenti numero 13 e 14 sono dell’Assessore Giusta, anche il 15. L’emendamento numero 16 sostituisce due commi dell’articolo 5, in pratica dà l’indicazione di prenotare il posto entro le 48 ore antecedenti, nella stesura originale erano 24. Questo dovrebbe incentivare gli operatori a iscriversi con largo anticipo. Il comma successivo, sinceramente, per noi era scritto in una maniera che non era molto comprensibile e allora l’abbiamo reso un po’ più chiaro, oltretutto definendo anche un limite temporale più preciso e il concessionario dovrà comunicare entro il lunedì successivo i nomi dei partecipanti. L’emendamento numero... 17 va a sostituire l’intero articolo dei progetti speciali. Questo non lo avevo enunciato in Commissione. Lo vado a leggere, va a sostituire, appunto, tutto l’articolo 7 con la frase: “Al fine di promuovere l’attività di libero scambio e l’economia circolare di cui al presente regolamento quale una delle azioni che concorrono a realizzare una strategia trasversale cittadina di contrasto alle povertà e all’esclusione sociale, la Città promuove a favore degli operatori autorizzati iniziative specifiche di potenziamento dei percorsi di accompagnamento sociale, di contrasto alla marginalità sociale e di sviluppo professionale, anche favorendo la presenza di organizzazioni no profit a garanzia della mixitè e del rafforzamento del capitale relazionale dei partecipanti”. “I commi 2 e 3 vengono eliminati”. L’emendamento 18 definisce il limite temporale entro cui gli operatori devono montare il proprio banco. Adesso era demandato alla Giunta, che, in base alla periodo dell’anno, poteva definire un orario diverso di montaggio del proprio stallo, di preparazione del proprio stallo; noi abbiamo voluto identificare come limite comunque quello delle 05.30, a prescindere dalla stagionalità, perché è proprio il limite orario che ha creato maggiori problemi di convivenza con i residenti dell’area del Canale dei Molassi di Borgo Dora. Per quanto riguarda l’emendamento 19, si va soltanto ad aggiungere che: “Al fine di incentivare la pulizia dell’area da parte degli operatori, può essere prevista una cauzione, anch’essa con modalità importo massimo definiti nel bando di gara, a garanzia degli obblighi di raccolta rifiuti, che dovrà essere restituita nel caso in cui lo stallo venisse lasciato pulito”. Non è detto che sarà così nel prossimo bando. Io ho lasciato soltanto indicazione che potrebbe essere prevista comunque una cauzione, sarà poi il prossimo bando a definire se dovrà essere richiesta. L’idea comunque è quella di favorire e incentivare la pulizia dell’area agli operatori. L’emendamento numero 20 è di Giunta. L’emendamento numero 21, anche qua, dà un limite temporale che è quello delle 05.30. L’emendamento numero 22, invece, aggiunge una frase che dà alla Polizia Municipale e alle Forze di Polizia la possibilità di effettuare controlli anche di propria iniziativa all’interno del mercato di libero scambio, mentre prima non era specificato e i compiti di vigilanza e controllo erano supposti soltanto a carico del concessionario, che poi avrebbe dovuto segnalare agli organi istituzionali le violazioni. Qua viene comunque definito che anche la Polizia Municipale può intervenire di sua iniziativa. Io con questo ho finito di illustrare gli emendamenti. Lascio poi spazio a un intervento successivo. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Vicecapogruppo Foglietta. FOGLIETTA Chiara Grazie, Presidente. Mi dispiace constatare che la Sindaca Appendino, che è prima firmataria della proposta di deliberazione, che a suo modo è l’unica titolare a parlare dell’attività di libero scambio, non sia attualmente presente in Aula. Non a caso le interpellanze di questa mattina sono state discusse dalla Vicesindaca Schellino e non dall’Assessore Giusta. Dopo più di undici mesi dalla decisione, che la Sindaca urlò essere irrevocabile, di spostamento dell’attività di libero scambio in via Carcano, ci apprestiamo..., e dopo più di quattro mesi dalla proposta di liberazione, quest’Aula si appresta a votare il nuovo Regolamento del libero scambio. Regolamento, Presidente, che io definisco “il bastone contro i poveri”. Non interverrò tanto sul nuovo Regolamento, apprezzo gli emendamenti di Giunta e alcune delle correzioni. Non intervengo in merito agli emendamenti del Presidente Russi, ma mi rendo conto che, avendo voi, come Movimento 5 Stelle, abolito la povertà, di poveri si spera non ce ne siano più neanche nella nostra città. Preferisco, invece, intervenire in merito alla mozione di accompagnamento, che è la “carota” per i poveri. Ha presente il detto; “Il bastone e la carota”? Vede, Presidente, questa mozione di accompagnamento ha cinque punti in particolare. Il primo punto è “provvedere, anche gradualmente, a posizionare banchi in rilevata che permettano una diversa esposizione della merce e seduta degli espositori”. Questa stessa proposta venne fatta da noi a verbale in Commissione, dal Presidente Deri della Circoscrizione 7, anche al tavolo della Prefettura e non venne mai accolta. Il secondo punto: “Prevedere un piano di piantumazioni che mirino a restituire a quel luogo un’adeguata ombreggiatura, in vista della sempre crescente situazione di emergenza climatica”. Premesso che io sono contentissima che i colleghi della Maggioranza vogliano fare in modo tale che la Città pianti sempre più alberi, e su questo siamo tutti d’accordo, mi chiedo se è stata fatta una stima del costo per le nostre già esigue casse comunali e se i Consiglieri della Maggioranza prevedano che anche tutti i luoghi dove si svolgono dei mercati, prevederanno un piano di piantumazioni. Terzo punto: “Prevedere diversi punti di allaccio elettrico e successiva illuminazione per parti dello spazio”. Questo, Presidente, è il punto B, adesso vado a memoria, del Protocollo d’intesa che anche la Sindaca Appendino e l’associazione Vivi Balon firmarono al tavolo del Prefetto, quindi è pressoché superato. Punto 4: “Attuare un sistema più efficiente di gestione dei servizi igienici nella prospettiva di sempre maggiori clienti che raggiungeranno il luogo”. Anche questo è un punto che è già superato, in quanto ci sono già i servizi igienici, sono già collegati alla rete fognaria, sono già a carico del concessionario, quindi dell’associazione Vivi Balon. E poi, le ripeto, “di sempre maggiori clienti che raggiungeranno il luogo”, quando il collega della Maggioranza, Russi, ha appena scritto che non bisogna far accrescere il numero di visitatori e frequentatori del mercato, invece nella mozione di accompagnamento diciamo che ci saranno sempre di più clienti che raggiungeranno il luogo. Ultimo punto: “Creare anche uno spazio autogestito di ristorazione interna, a cura degli stessi operatori”. Qui sono contenta, perché evidentemente anche i colleghi della Maggioranza hanno parlato con l’associazione Vivi Balon, che attualmente è l’associazione che gestisce l’attività di libero scambio, perché in effetti questo è uno degli unici punti che l’associazione ha portato anche al tavolo della Prefettura. Vede, Presidente, voi che..., non lei, ma la Sindaca Appendino, che si è resa alla fine una e trina all’interno di questa Giunta, decidendo di spostare i poveri come pacchi da una parte all’altra della città, oggi non è presente a questa discussione, magari poteva darci il suo contributo, il suo punto di vista. Io non mi dilungherò oltre rispetto a quello che ho già annunciato. Colgo l’occasione, anche se sono convinta che interverranno degli altri colleghi dopo di me, per dichiarare che il Gruppo del Partito Democratico non voterà la mozione di accompagnamento, essendo fuffa, e voterà contro il Regolamento per l’attività di libero scambio. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Artesio. ARTESIO Eleonora Grazie. Io, invece - e chiedo anticipatamente scusa ai colleghi che sono prenotati dopo -, abbandonerò la seduta del Consiglio dopo questa dichiarazione, perché non trovo più sopportabile, su questo argomento, il clima kafkiano nel quale si è sviluppato e nel quale arriviamo a decidere. Dico “clima kafkiano” con una diretta consapevolezza del significato letterale dell’espressione: grottesco e angosciante. È grottesco, perché abbiamo un Assessore che presenta un Regolamento senza essersi ancora reso conto che su quella materia non ha la competenza per svolgere la funzione, perché la competenza, al di là di quello che c’è scritto nelle deleghe, è stata completamente assorbita in modo esplicito dagli interventi della Sindaca a gamba tesa, in modo implicito dai supporti verso la Sindaca dell’Assessorato o dell’Assessore al Commercio. Quindi è grottesco che, mentre accadevano fatti materiali e fisici nel trasferimento da Borgo Dora a via Carcano, l’Assessore Giusta non avesse alcun ruolo in quella funzione e si esercitasse invece a scrivere un regolamento per il futuro. Angosciante. Angosciante perché noi non siamo in grado di capire come il Regolamento che un Assessore, che non ha consapevolezza di non essere il referente, ci sottopone, quanto questo Regolamento si attaglierà alle condizioni di nuovo concrete e materiali delle persone di cui stiamo parlando. E se avessi avuto un minimo dubbio del fatto che poteste avere un po’ più di conoscenza e di responsabilità, ogni dubbio è stato fugato dalla qualità delle risposte alle due interpellanze di oggi. Sono uscita da un Consiglio in cui si discuteva del tema sentendomi dire: “Voi non avete parlato con gli operatori”. Sono entrata in questo Consiglio avendo chiesto agli Assessori come intendono percorrere la strada della professionalità per uscire dall’elemosina e andare verso la dignità del lavoro, sono parole vostre, e mi sono sentita dire: “Forse si potrebbe fare uno sportello per verificare le competenze”. Ma non li conoscevate? Forse si potrebbe dire loro che esistono dei bandi regionali. Benissimo, quindi la situazione è veramente angosciante, ma non per me che subisco in quest’Aula l’esercizio di una democrazia formale e l’abbandono di una democrazia sostanziale in questa fase di Governo, ma per i diretti interessati, perché voi, sì, state esibendo una democrazia formale. In tanti anni di istituzioni di cui mi sento rimproverata per la lunghezza dell’impegno politico e istituzionale, non ho mai sentito tante volte: “Grazie, Presidente”, “Scusi, Presidente”, “Prego, Presidente”, tutto in punta di forchetta. Il dibattito a norma di Regolamento e di articolato, ma la sostanza di tutelare il vero confronto delle opinioni e delle proposte, quella sulla base di un’applicazione regolamentare assolutamente ottusa e cieca, quella non la favorite, invece. Sono certa che le mozioni mie, di Tresso non sono state scritte a norma di Regolamento perché noi desideravamo la presenza di chi ritenevamo obbligatoriamente dovesse essere presente, quindi dal punto di vista regolamentare siete a posto. Dal punto di vista sostanziale è penoso, grottesco e angosciante, perché non vi siete misurati con nessuna altra opzione possibile. E poi, devo dire, ci ha messo l’Assessore Giusta la ciliegina sulla torta, accogliendo tutti gli emendamenti della Maggioranza. E veniamo ad alcune questioncine. Sapete quanti sono residenti in città o in area metropolitana, per capire quanto cambierà della platea? Non lo sapete. Sapete quanti degli operatori presenti esercitavano o non esercitavano da più di sei mesi o da dodici mesi? Non lo sapete. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Evidentemente. Evidentemente, perché non ci state spiegando, con gli emendamenti che proponete, che tipo di cambiamento nella base sociale attualmente impegnata nell’esperienza ci sarà; ci dite solo: “Non la vogliamo aumentare”, ma non sapete quanti andranno a sedersi nelle nuove sedute della Consigliera Ferrero, sapete solo dire chi non volete. Quindi, da questo punto di vista, io francamente non ho più la forza psicologica di partecipare a questa discussione. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliera Grippo. GRIPPO Maria Grazia Grazie, Presidente. Se qualcosa ci importasse del destino politico dei componenti di questa Giunta, oggi, nella giornata in cui molti di noi hanno espresso solidarietà, almeno umana, al Comandante Bezzon, si dovrebbe invece esprimere solidarietà all’Assessore Giusta, che propone, o perlomeno ci mette la sua faccia almeno in Aula, un atto che poi viene di fatto riscritto, perché 15 emendamenti, in parte di natura tecnica e in parte di natura politica, che provengono dalla sua Maggioranza, sono, non soltanto per me, io credo, un’autentica riscrittura. Le vicende che riguardano il libero scambio in questa città affondano ormai le loro radici nell’inizio di questa Legislatura. Ormai quello che conoscevamo non c’è più, il punto di partenza si è perso e si è arrivati, invece, ad un testo che snatura di fatto l’iniziativa per come la si conosceva, che non migliora quel che doveva essere migliorato e che va a perdere e andrà a perdere quello che invece di buono c’era. Nessuna garanzia di soluzione dei problemi che si sono evidenziati, anche per chi pensava di risolverli fin dall’inizio, dicevo, nessuna garanzia di soluzione dei problemi che si sono evidenziati nel tempo viene data con la proposta che proviene dalla Giunta, che è un po’ il punto di caduta, Presidente, che io avevo già ravvisato nell’approccio che c’era stato al Regolamento dei campi rom. Si ignora, di fatto, la contrarietà che giunge dalle Circoscrizioni, diciamo dalla prevalenza delle Circoscrizioni, ma a questo potremmo abituarci. Quello a cui non mi voglio abituare, Presidente, è questo modo zuccheroso di approcciare tematiche che invece sono delicatissime e di enorme importanza, per cui mi si deve spiegare che c’entri, - lo si notava con un collega che non vedo più in Aula - l’economia circolare con una più efficiente gestione dei servizi igienici in combinato con la possibilità di creare una ristorazione all’interno. Si usano le parole, si continuano ad usare le parole come coriandoli, Presidente, credendo che la platea di chi ascolta sia formata da una massa di imbecilli, ma imbecilli non siamo. Subiamo questo modo di fare ormai da anni e non siamo disponibili a diventare complici, in alcun modo, dell’ombreggiatura in relazione all’emergenza climatica. No, Presidente, ci tiriamo indietro. La Capogruppo Artesio se n’è andata e la comprendo. Noi restiamo per metterci nelle condizioni di vedere fino a che punto arriva l’Aula quest’oggi. Era l’unico modo questo, Presidente, in cui questa vicenda non doveva finire. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Magliano. MAGLIANO Silvio Grazie, Presidente. Ma, sottoscrivendo in parte le parole della Capogruppo Artesio per com’è stato gestito il tutto, il quadro è molto chiaro: arriva un Regolamento, che di fatto si propone un “panbarattolismo”, l’Assessore Giusta voleva estendere questa ormai dottrina di filosofia politica di portare a Barattolo tutto, tutto quello che è possibile portare nel..., a mio giudizio, illegalità. E meno male che lo sceriffo Russi a un certo punto dice: “Guarda che... mettiamo in fila due paletti, guarda che noi non siamo per l’esportazione di questa esperienza”, che di sicuro non rappresenta un’eccellenza per com’è stata gestita, per come oggi è gestita in via Carcano, per come oggi è gestita in corso Racconigi, perché questo è l’altro problema, perché voi date spazio a realtà di questo tipo e non intervenite affatto, e siamo ancora a discutere di questo dato. Poi, a un certo punto, però, visto che il Presidente Russi dice: “Scusate, però diamo un minimo di realismo, un minimo di concretezza alla cosa”, poi si fa una mozione in cui, dopo il “panbarattolismo” di Giusta, dopo che arriva lo sceriffo, sì, però noi dobbiamo raccontare con un po’ di melassa quest’idea di inserimento..., occhio a usare la parola “lavoro”, perché usare la parola “lavoro” fa diventare quel tipo di iniziativa non più “libero scambio”, ma “mercatino tematico” e si paga il timbro. Questo lo dico perché poi voi potete scrivere quel che fate, ma se, dopo tre anni e mezzo, due o tre nozioni, due, di diritto amministrativo o di quello che concerne quello che si scrive all’interno di un atto non l’avete ancora imparato, avete un problema. Perché l’altro problema che si pone è che all’interno di questo Regolamento mancano alcune cose di cui abbiamo discusso anche accanitamente. Chi è che controlla? L’allora Comandante Bezzon ci venne a dire: “A controllare che non ci siano subaffitti di postazioni non possono essere i Vigili. I Vigili, se vengono all’interno, dovranno controllare la merce contraffatta”. E allora su questo Regolamento non c’è scritto da nessuna parte qual è la modalità con la quale ci autotuteliamo per capire se sono tot o sono di più. Entro 48 ore si richiede e poi ci viene comunicato dell’associazione, chiunque essa sia, quanti erano. Chi è che controlla? Ma non possiamo dirci che dopo tot anni, in cui abbiamo passato - almeno io, personalmente - alcune domeniche, più di una domenica all’interno, forse avremmo avuto bisogno di più legalità, più controlli, non meno controlli? E nello stesso tempo, al di là del piano di piantumazione, questo vuol dire che noi stiamo dicendo ai residenti di Vanchiglietta che se lo terranno a vita, a vita! Responsabilità vostra, che sarà nostra cura comunicare, ma, da quello che ho capito, tutte le volte che c’è un bene legato all’Unesco, a voi vien voglia di rovinarlo in qualche modo. La Cavallerizza da una parte e la Colletta dall’altra. I dati legati alla riduzione di passaggi sulla piscina - e guardo il Presidente Chessa - li sapete benissimo. Il minor utilizzo di quel parco lo sapete benissimo come sta andando, e voi decidete di piantare lì la bandierina. Poi avete cambiato il nome. Dico all’Assessore Giusta: la prossima volta che mi rimprovera perché uso la parola suk, faccia solo occhio, perché il pulmino che avete realizzato che fa da navetta c’è scritto “suk”, destinazione suk. Per cui, anche lì, forse anche tutta questa narrazione sul chiamare le cose col loro nome, si chiama suk, okay? Detto ciò, “prevedere punti di allaccio elettrico” e poi cosa capiterà? Che regaliamo anche lì corrente? Come facciamo a Cavallerizza? E poi, ultima annotazione, ma voi lo sapete che in Regione c’è una mozione, un ordine del giorno votato dalla Maggioranza, che sta preparando una deliberazione che elimina questo tipo di esperienze? No, ve lo dico perché c’è un problema di rapporto tra chi oggi in Regione vuole eliminare questa esperienza e questo Regolamento. Il mio tema è: c’è un’interlocuzione tra chi si sta occupando di questo, tra la Sindaca Appendino e il Presidente Cirio, tra l’Assessore Giusta e l’Assessore Poggio e l’Assessore Tronzano? No, io ve lo chiedo. Ma voi ridete. Fino a qualche mese fa ci eravate al Governo insieme, per cui io non capisco tutta questa ironia. Per carità, fate pure, però quando stavano scrivendo la delibera eravate ancora al Governo insieme. Poi ognuno ride per le miserie che ha. Detto questo, io voterò contro, perché non penso che questo Regolamento tuteli innanzitutto il diritto, il nostro diritto di sapere chi c’è là dentro. Questo è il problema. Quante postazioni vengono affittate? Se il numero che è dichiarato è quello vero, ci dovremmo di nuovo, da questo punto di vista, fidare di un’autocertificazione. Ci facciamo una testa così quando parliamo delle feste di via, perché c’è un problema di numero di banchi, di numero di postazioni. Sono convinto che nel Regolamento si poteva già inserire la tipologia di esposizione della merce, non come mi è stato risposto: “No, questo verrà messo in gara d’appalto”. Vogliamo fare una cosa decente, per quanto questa non sia una risposta? Ma lo metti all’interno della delibera, in cui chiedi un certo tipo di trattamento anche estetico dei prodotti, con dei tavoli. Invece verrà rimandato tutto a un Regolamento, a una gara che faremo in futuro. Io continuo a ribadire che una cosa di questo tipo funziona solo se a gestirla è la Città e non soggetti che hanno un interesse di vendita da una parte e di gestione di un’attività dall’altra. Detto questo, mi pare che il tentativo del Presidente Russi sia stato un tentativo che, in qualche modo, prova a rimettere nei ranghi il “panbarattolismo” dell’Assessore Giusta, ma penso che l’Assessore Giusta abbia capito: o accettava i regolamenti, oppure andava a casa pure lui. Detto ciò, io voterò contro, perché penso che è il “barattolismo” ovunque, è un “barattolismo” ovunque, come in corso Racconigi e in altri posti in cui ne stanno nascendo altri senza il vostro controllo. Detto questo, il fatto che ormai via Carcano sia la destinazione di questo tipo di esperienza, di fatto condanna i cittadini di Vanchiglietta e i cittadini che volevano utilizzare la Colletta in un altro modo e i campi sportivi attorno, a vedersi degradato il loro quartiere, perché per voi quello è uno sviluppo sociale. Per noi è solo degrado. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliere Russi. RUSSI Andrea Sì, grazie. Allora, in realtà non ho molte cose a cui rispondere, perché non sono poi così tanti gli spunti che sono venuti in questa sede, in quanto sono già venuti poi in Commissione, immagino, quindi molte delle osservazioni erano poi già state fatte in Commissione. Va beh, per un piccolo fatto personale rispondo alla Consigliera Foglietta: io parlavo di restringimento della platea degli operatori, ma non degli avventori. Io mi auguro che gli avventori continuino ad essere numerosi. Questo poi saranno i prossimi mesi a dircelo, però non parlavo degli avventori, ma parlavo degli operatori. Questo era solo per chiarire una frase che era stata probabilmente o non ascoltata o travisata. Volevo rispondere..., ma non volevo neanche rispondere, in realtà, alla Consigliera Artesio, perché è stata molto pretestuosa, però in realtà il discorso dei numeri, cioè, alla fine abbiamo un numero di stalli che è ben definito, quindi, a prescindere da quanti saranno i numeri, che non avrà solo lei, ovviamente, perché li abbiamo anche noi, ma degli operatori che vengono da fuori, da Torino, dalla Metropolitana, degli operatori che hanno esercitato per sei o dodici mesi, alla fine noi abbiamo un numero di stalli che è ben definito, e restringere la platea non vuol dire restringere il numero di operatori che opereranno il sabato o la domenica, vuol dire semplicemente limitare il numero di chi ha la possibilità di accedervi, tutto lì, ma poi il numero degli stalli rimane e rimarrà quello. Mi auguro che la situazione non sarà incontrollata, com’era nell’ultimo periodo a Borgo Dora. Riguardo alle osservazioni del Consigliere Magliano, io sinceramente molte le condivido. Le osservazioni sui controlli, noi con questi emendamenti abbiamo cercato di mediare un po’ la parte legata alle osservazioni di chi ne esigeva di più e le esigenze della Giunta. Quindi, questo è un po’ un tentativo di mediazione. Poi io sono assolutamente d’accordo che la Polizia Municipale non debba restare a disposizione esclusiva di un operatore privato che esercita un’attività. Mi preme, però, sottolineare che so benissimo che in Consiglio Regionale c’è in discussione un atto in questi giorni, ma a mio giudizio il libero scambio, nell’idea di chi l’ha proposto, quindi di Domenico Carpanini, vedeva comunque in questo progetto un’ipotesi temporanea di passaggio da una condizione di povertà a una condizione di evoluzione sociale. Era lo stesso ideatore che aveva in mente questo passaggio. Sono poi state le Giunte successive che probabilmente hanno scelto di mantenere per decenni le masse di poveri nella condizione di depressione che hanno vissuto. Per me, se il libero scambio non ha questa funzione sociale di dare una speranza e una possibilità di evoluzione, per me può anche non esistere. Quindi, per me deve avere quel ruolo ed è il suo ideatore stesso che l’ha concepito in questo modo. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliera Ferrero, per fatto personale. Vicepresidente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, io intervengo brevemente dicendo che tanta avversità dimostra anche tanta diversità e credo che comunque si sia data prova di grande coraggio a cercare almeno di dare una risposta e credo che questo sia un percorso e che sia tutto perfettibile. Ringrazio anche chi ha letto punto per punto, perché in fondo è vero che certe cose erano già state dette, ma qui sono state scritte e si è invitato, appunto, il Sindaco e la Giunta a portarli avanti. Chi ha frequentato il mercato, come me, ha visto le condizioni e le difficoltà, ha parlato con gli operatori e questi punti sono stati tutti implementati e svolti con chi ci lavora e con chi cerca dignità attraverso questo mercato di libero scambio. Io credo che questa mozione di accompagnamento tuteli, sostanzialmente, la solidarietà. Ecco, io non credo assolutamente a una narrazione zuccherina, credo che ci sia sale nella vita e che forse queste persone hanno diritto ad avere anche un’occasione attraverso anche il libero scambio. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Tresso. TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Io in realtà non volevo intervenire, però gli ultimi due interventi dei colleghi mi spingono a dire due parole. Io, francamente, sono un po’ stufo anche di retoriche che ci parlano del sale della vita e di grande coraggio. Io non vedo tutto questo sapore di sale, abbia pazienza, Consigliera. Vedo, invece, che tutta questa retorica di grande coraggio è ovviamente volontà di nascondere quello che dopo tre anni è un epilogo molto triste, perché tre anni in cui questo Assessore, questa Giunta ha avuto un percorso così ondivago sul discorso del libero scambio, in cui è stato detto di tutto e di più, soluzioni che dovevano partire addirittura da una valutazione sistemica di quelle che fossero le aree più idonee, che poi non abbiamo mai capito dove ci avrebbero portato. Un grande coraggio dopo che una delibera del 27 dicembre dice delle cose, e la Sindaca Appendino ci ribadisce in Aula che non c’è spazio alla irrevocabilità del processo. Poi passano più di dieci mesi e si arriva a questo. Io stesso avevo presentato un atto in cui dicevo e cercavo di limitare almeno la non attenzione a un certo tipo di concertazione col territorio, chiedendo una gradualità e una limitazione concertata dell’area di libero scambio nella sede pregressa, che era quella del Canale Molassi. Non è stato neanche calendarizzato l’atto, quindi non abbiamo neanche avuto modo di discuterne, o è stato fatto dopo che già le cose erano successe, quindi non aveva più senso discuterlo, e tra l’altro neanche in presenza della Sindaca in Commissione. Ora io francamente fatico a vedere questo grande coraggio, fatico a vedere tutto questo sale della vita che riusciamo a dare a queste persone. Quindi, al di là di tutto, a me sembra che la mozione di accompagnamento sia una classica foglia di fico che si vuole mettere, perché evidentemente anche all’interno della Maggioranza ci sono sensibilità e posizioni assolutamente diverse. Ribadisco, credo che dopo tre anni questo epilogo è alquanto triste. Si è agito in maniera coercitiva, non si è cercata, di fatto, una concertazione e temo che questo Regolamento sia di nuovo un qualcosa che non va a soddisfare nessuno, perché non soddisfa sicuramente chi vuole una maggiore tutela e preservare maggiormente quelle che sono le condizioni del libero scambio, anche in relazione al territorio in cui questo va ad eseguirsi, e forse anche certe scelte, quali quelle di andare a chiudere con delle barriere, che non erano dei muri, ma erano delle barriere, spostare in maniera coercitiva... Quello che secondo me, invece, poteva avere un senso, provare a trovare una mediazione per mantenere anche quel mix di funzioni che il Balon ha sempre mantenuto, non si è voluto dare invece questo tipo di attenzione. Quindi io, forse si era già capito, non voterò favorevolmente a questo Regolamento e tantomeno alla mozione di accompagnamento. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliera Foglietta, sull’Ordine dei Lavori. FOGLIETTA Chiara Grazie, Presidente. Se, come mi sembra di capire, c’è un qualche problema sugli emendamenti, le chiedo o di rinviare la votazione, oppure di sospendere, sapendo che probabilmente la maggior parte dei colleghi della Minoranza non potrà essere in Aula per votare. Giusto per capire, trasparenza e quelle cose lì. SICARI Francesco (Presidente) Sì, sto cercando di capire se si riesce a risolvere in tempi brevi o se i tempi sono più lunghi. |