Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Riprendiamo i nostri lavori tornando sulla richiesta di comunicazioni del Capogruppo Tresso: “Dimissioni del Comandante dei Vigili correlate alle vicende delle sanzioni” SICARI Francesco (Presidente) Lascio la parola alla Sindaca Appendino. Ricordo soltanto che i tempi sono rimasti, perché non abbiamo concordato diversamente, cinque minuti per ogni Gruppo Consiliare. Prego, Sindaca. APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Come già è ormai fatto di cronaca, questa mattina il Comandante Bezzon, come peraltro mi aveva già anticipato il 30 di ottobre in seguito a un incontro che è avvenuto tra la sottoscritta e il Comandante, prima, pertanto, che fossero rilasciate le tanto discusse interviste, ha confermato la sua volontà irrevocabile di lasciare il ruolo di Comandante. Questa volontà irrevocabile mi è stata confermata oggi, ora di pranzo. Ho chiesto personalmente al Comandante di rimanere in carica fino all’individuazione di una figura nel medesimo ruolo, per la quale la procedura, evidentemente, partirà al più presto. Tornerò tra poco sui ringraziamenti al Comandante Bezzon per il lavoro svolto in questi due anni. Riporto inoltre all’Aula che l’Assessore Finardi mi ha comunicato di voler rimettere le deleghe alla Pubblica Sicurezza, ciò in forza di un percorso svolto insieme al Comandante Bezzon e che si concluderà con l’individuazione del nuovo Comandante. All’Assessore Finardi il mio ringraziamento per il lavoro svolto. La decisione presa dal Comandante arriva all’indomani di una vicenda su cui al più presto verrà fatta chiarezza, ovvero quella legata alle sanzioni comminate ad alcuni conducenti di monopattini elettrici e al tema più ampio della loro sperimentazione. Abbiamo sempre detto che Torino sarebbe stato in prima linea per testare iniziative legate alle nuove frontiere dell’innovazione, in tutti i settori, compreso quello della micromobilità, con l’obiettivo di cogliere le opportunità offerte dalle stesse in termini, tra gli altri, di nuove economie e di tutela dell’ambiente. I test, per definizione, possono presentare dei problemi. Ecco, dunque, che tra tante sperimentazioni, che si stanno svolgendo a Torino con ottimi risultati, quella dei monopattini ha subìto battute di arresto, dovute a decisioni non sempre allineate lungo tutta la filiera che ha gestito l’iter: dalla decisione politica di aderire alla sperimentazione, fino all’attuazione tecnica della stessa. Ora l’intenzione dell’Amministrazione è quella innanzitutto di fare chiarezza, valutare in quali passaggi vi sono stati problemi, in modo tale che questi non si ripetano in futuro. Non di meno, e lo dico in quest’Aula, rilevare le responsabilità individuali, tecniche e politiche. In secondo luogo, attendiamo a breve le nuove direttive del Ministero, necessarie per fare chiarezza in tutto il Paese sul tema del tutto nuovo, quale quello dei mezzi per la micromobilità a propulsione elettrica. Infine ribadisco, credo di poter dire ribadiamo, a nome di questa Amministrazione, come sia nostra intenzione continuare ad incidere sulla mobilità in una prospettiva di sostenibilità e di apertura a nuove forme di sviluppo, come abbiamo sempre fatto. Quando ci sono errori, si riconoscono, in questo caso evidentemente qualcosa non ha funzionato, e si usano come opportunità per migliorare ulteriormente e guardare oltre, perseguendo gli obiettivi che ci siamo dati. Permettetemi infine di ritornare sul ringraziamento al Comandante Bezzon per il lavoro svolto in questi anni, a nome mio e della Città. Con il Comandante abbiamo portato avanti operazioni importanti, molte delle quali Torino attendeva da tempo. Sono stati assunti 50 nuovi agenti per il corpo della Polizia Municipale, tutti sotto i 32 anni. Sono state portate avanti operazioni di contrasto alle truffe agli anziani, anche con una formazione dedicata in ogni Circoscrizione, ove il Comandante è andato personalmente. Si è dato un giro di vite importante sulla sicurezza stradale, cosa che rivendico, e in particolare sui fenomeni della malasosta e dell’uso del cellulare alla guida. Dal punto di vista della Pubblica Sicurezza sono state poi affrontate e risolte emergenze, come la questione dell’ex MOI, sono stati superati gli insediamenti di Tazzoli e Vercelli, sono state portate avanti operazioni di contrasto ai parcheggiatori abusivi. Per tutto questo, per il servizio dato alla comunità, e per molto altro, al Comandante Bezzon e all’Assessore Finardi, credo che dobbiamo essere riconoscenti, augurando, in particolare, evidentemente, al Comandante, il meglio per le sue scelte a venire e ringraziandolo nuovamente - anche perché l’ho chiesto io a titolo personale - di rimanere a disposizione per il periodo che intercorre tra le tempistiche tecniche per l’individuazione del nuovo Comandante e il non avere un Comandante a capo della Città. A lui il nostro ringraziamento. Lo stesso per l’Assessore Finardi, che manterrà la delega finché, evidentemente, non sarà invitato il nuovo Comandante. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Napoli. NAPOLI Osvaldo Grazie, Presidente. Innanzitutto penso ai ringraziamenti e la solidarietà al Comandante Bezzon e, permettetemi, a tutto il corpo dei Vigili Urbani, perché la problematica non è soltanto settoriale di una persona sola, ma tocca tutto il corpo dei Vigili Urbani. E aggiungo, anche, certamente anche il rimettere le deleghe da parte dell’Assessore è un atto estremamente corretto, che le fa onore. Vede, io credo, Sindaco, che lei debba, al di là di quello che ha deciso il Comandante Bezzon, debba respingere le dimissioni del Comandante e le debba respingere a tutti i costi a nome del Consiglio Comunale. Ed aggiungo anche un altro motivo: sa cosa mi ha stupito di questa faccenda? Che non è stata lei l’interlocutore del Comandante. Ma quando leggo sui giornali che il Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle, dice: “A questo punto”, dice, “abbiamo perso il rapporto di fiducia col Comandante”. No, no, per chi come me crede nelle istituzioni, non siete voi che perdete la fiducia nel Comandante, ma è il Sindaco e la Giunta, che devono decidere se perdere la fiducia e trasmetterla al Consiglio Comunale. Voi avete voluto usufruire di qualcosa, come al solito voi siete abituati a sorpassare il Sindaco, e sotto un certo aspetto umiliarla, decidendo voi che il rapporto di fiducia col Comandante era finito. Io invece dico che il rapporto di fiducia col Comandante non toccava a voi, ma toccava al Sindaco e toccava alla Giunta. Susseguentemente avrebbe toccato, al limite, voi. E, vedete, vi dò un consiglio, quando ho iniziato a fare il Sindaco - ho iniziato nel 1985 - ero proprio a zero. A un certo punto mi trovavo sulla scrivania malloppi da firmare…, vi dico la spiegazione, poi, no? Dopo una settimana, mi rivolgo a quella che era una persona molto seria - comune di 12000 abitanti, allora - e le faccio: “Ma, scusi, ma il Sindaco di Torino cosa fa? Firma tutti i giorni, 24 ore su 24?”. E lei, con aria come se niente fosse, mi disse: “Ma lei può delegare”. Dico una banalità, da quel momento non ho firmato più un atto, in 27 anni da Sindaco. E sapete perché vi dico questo? Perché ho imparato, allora, a capire una cosa, che se voi non imparate - e mi permetto con profonda umiltà, ognuno poi in casa propria è abituato a fare quello che vuole - a rispettare e a capire che il Dirigente, il funzionario, l’impiegato, e anche l’operaio per quanto riguarda il proprio settore è il più bravo, ed è più bravo di voi e di me e, se non lo ascoltate, non imparate che lui è quello col quale voi dovete collaborare di più, perché voi la Legge non la conoscete, come non la conosco nemmeno io. Loro invece la conoscono. E se voi vi mettete contro il Dirigente, il funzionario, l’operaio, chi sa cosa vuol dire tutto della vita del comune, vi mettete contro la forza del comune stesso, e qua state usando questo metodo. Mettetevi, collaborate con loro, siate il rapporto di stima, di amicizia, quello che voi volete, non di amicizia, ma sappiate che sono loro che conoscono la Legge e non lo sapete voi e voi per sapere cosa dovete fare, dovete per forza chiedere a lui. Io, per esempio, e finisco, sono stato contro e sono contrario alla cosiddetta Legge Bassanini, quella che dà ai funzionari e ai Dirigenti l’obbligo di firma e del consenso. L’obbligo di firma e del consenso - io sono rimasto ai tempi che furono - spetta alla politica assumersi le proprie responsabilità. E secondo me, allora, presi dallo scandalo di Tangentopoli, si prese Bassanini, disse: “Tutte le firme”, perché gli altri sono onesti, la politica era disonesta. Allora finisco dicendo, guardate, abbiate fiducia e prendete fiducia nei Dirigenti; non permettetevi più, se posso, con profonda umiltà, decidere voi di un rapporto fiduciario, non tocca a voi e lo ripeto, Sindaco, al di là di quello che le ha detto il Comandante Bezzon, prenda, per piacere, la forza e dica: “Ci ripensi, il Comune di Torino, il Consiglio Comunale di Torino all’unanimità chiede di respingere queste dimissioni”. Con quell’atto faremo una grande figura davanti alla città di Torino e anche per quei motivi che lei ha detto e per quegli obiettivi che abbiamo raggiunto, che abbiamo e avete raggiunto, sarebbe giusto avere questo tipo di comportamento nei confronti di Bezzon e del corpo dei Vigili Urbani. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Capogruppo Tresso. TRESSO Francesco Guardi, Sindaca Appendino, da tutta questa vicenda chi purtroppo ne esce piuttosto male è l’immagine di questa Città, perché, pazienza per i tre Assessori che sono stati gentilmente allontanati, pazienza per i due suoi più stretti collaboratori, che ugualmente sono stati allontanati, ma se anche la Dirigenza non viene trattenuta, perché lei non ci ha parlato di cosa ha risposto al Comandante Bezzon, se gli ha chiesto di non rassegnare le dimissioni e gli ha chiesto invece di arrivare a ridefinire le posizioni. Lei ci ha semplicemente dato atto della sua decisione che, se è stata irrevocabile, sicuramente arriva anche a seguito di decisioni e di colloqui che c’erano stati, perché non penso che il Comandante si prenda la briga di punto in bianco di dare le dimissioni. Allora, se vale tutto questo, anche la Dirigenza inizia a ravvisare segnali di debolezza da parte dell’Amministrazione e della Sindaca stessa, questo è un segnale molto forte. E purtroppo il segnale di debolezza è reso ancora più evidente per come si arriva a queste dimissioni, perché si arriva a valle di uno scollamento che ormai è netto tra la Giunta e la Dirigenza, tra la Giunta e gli stessi Consiglieri e tra i Consiglieri e la stessa Dirigenza. Ma allora quando gli scollamenti sono così bilaterali su tutti i fronti, vuol dire che manca la figura apicale, manca una figura di coordinamento, manca una figura di carisma che sappia effettivamente prendere in mano la situazione e ricondurla su quelli che sono i giusti piani e i giusti livelli di relazioni tra i Consiglieri e la Giunta e tra i Consiglieri e la Dirigenza. Perché non è possibile, come già ha detto anche il Capogruppo Napoli, che siano i Consiglieri stessi che si prendano la briga di definire laddove la Dirigenza abbia operato al meglio o al peggio. Io non voglio entrare nel merito della tenzone che ha riguardato il Comandante Bezzon e l’Assessora alla Viabilità, Maria Lapietra, però è certo che a livello di Consiglio, nelle Commissioni, nelle sedute consiliari, un livello di attenzione sul tema dell’uso dei monopattini elettrici era stato più volte ribadito. Era stato ribadito su questa fase sperimentale, che andava comunque definita con maggiore chiarezza, ma questo le è stato detto in più occasioni e a più livelli: dalla segnaletica, a definire le aree, a capire quali erano i livelli anche assicurativi e di equiparazione a quello che è il Codice della Strada. Guardi che Milano ha fatto esattamente quel percorso lì: partendo in anticipo ha definito un’ordinanza che stabiliva qual era il perimetro della sperimentazione, ma c’è stata un’ordinanza, cosa che qui è mancata. Allora non possiamo ribaltare sulla Dirigenza delle responsabilità che, viceversa, ci vuole la parte politica che si assuma. E questo è il tema della delega, che è veramente pericolosa, perché se iniziamo da qui, la cosa non ha più confini e potrebbe espandersi anche ad altri settori con delle conseguenze che sono veramente molto, molto nefaste per la Città. E poi rimane il tema principale, che è quello che purtroppo avevamo già anche più volte, anche questo segnalato, dell’inadeguatezza di un’Assessora che comunque non sa gestire delle questioni, che peraltro non sono poi neanche quelle esistenziali per l’andamento e la conduzione della Città anche su un tema così delicato, come quello della viabilità. Voglio dire, se l’Assessora Lapietra non è stata in grado di definire i parametri su cui posare anche la gradualità, la temporalità con cui andare a definire le fasi della sperimentazione su un tema del genere, mi chiedo come sarà in grado di gestire dei processi molto più complessi che riguardano altri temi: la Metropolitana in primis, tutto il discorso del Trasporto Pubblico Locale, che sono temi che hanno una complessità e un livello di articolazione molto più complesso. Quindi, io credo e ribadisco, come ho detto in premessa, che ne usciamo tutti male, nel senso che ne esce proprio l’immagine di questa città molto compromessa, dà un segnale di estrema frammentarietà che non si riesce in questo momento a tenere insieme. Condivido, anche, e capisco le motivazioni che spingono l’Assessore Finardi a dire, in coerenza: “Io mi assumo il fatto che rassegno anche io le mie deleghe, perché io ho condiviso con la Dirigenza quello che erano delle scelte”. Questo però è un segnale che ulteriormente ci fa pensare a come venga a mancare un livello di coordinamento che non può che essere in capo a lei. Di questo le chiediamo di prendersi in toto le responsabilità. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Sganga. SGANGA Valentina Grazie, Presidente. Innanzitutto ringrazio la Giunta e la Sindaca Appendino per l’attenzione e la correttezza istituzionale di questi giorni. Sinceramente non capisco perché la sperimentazione dei monopattini abbia scatenato tutto questo can-can mediatico e politico, anche perché sul profilo tecnico era un argomento affrontato e chiarito più volte nelle Commissioni competenti. I monopattini elettrici, e questo va detto in modo chiaro, sono i benvenuti a Torino. In accordo con quanto stabilito dal Ministero, si sono individuate le piste ciclabili e le zone 30, come le aree dove questi mezzi possono circolare. Sono mezzi nuovi, che non hanno ancora una codificazione e una categorizzazione precisa, ma proprio per questo serve una sperimentazione. Cercare di disincentivarla, mettendo i bastoni tra le ruote a un processo avviato a livello nazionale, è miope e incomprensibile. Non penso che qui dentro nessuno abbia da ridire sul lavoro che il Comandante Bezzon ha svolto in questi anni, ma la gestione di questa vicenda è stata scorretta, prima ancora che sul piano amministrativo - e credo che, appunto, su questo piano, quanto prima, la circolare del Ministero dei Trasporti possa chiarire se l’interpretazione resa per le sanzioni era giusta o meno - credo sia stata scorretta sul piano politico. Un paio di settimane fa mi sono trovata ad intervenire, invitando tutti, Sindaca, Assessori e Consiglieri, ma anche Dirigenti e funzionari di questa Amministrazione, ad impegnarsi ad avere un rigore morale superiore a quanto mostrato negli anni passati, questo perché lo chiedono i cittadini. Da questo punto di vista, che dei dirigenti comunali, per quanto di nomina politica, usino i giornali per attaccare gli Assessori, non solo è quantomeno irrituale, ma espone la Città a un danno di immagine e non è un problema della Maggioranza di turno, è un problema di tutto il Consiglio Comunale e di tutta la politica. Per questo penso che la scelta di dimettersi da parte del Comandante Bezzon sia corretta e sia opportuna. Le polemiche di questi giorni sono state occasione per scoprire, interloquendo con i monopattinisti, che chi ha l’obbligo di circolare solo in zone 30 e ciclovie ha dei problemi a muoversi in ogni punto di Torino, e questo è un dato politico, è il dato politico più problematico e critico che mi permetto di evidenziare. Quindi dobbiamo fare di più e non di meno per favorire gli spostamenti alternativi all’auto privata. Dobbiamo fare di più e non di meno per ridurre l’inquinamento atmosferico e per favorire politiche di sostenibilità ambientale. Come Movimento 5 Stelle abbiamo preso questo impegno con gli elettori e voglio rinnovarlo oggi e per il prossimo anno e mezzo. Per questo rinnoviamo la fiducia alla Sindaca, alla Giunta, in particolare all’Assessora Lapietra, e speriamo quanto prima che si possa mettere fine a queste polemiche inutili e tornare a lavorare per favorire la micromobilità a Torino. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Ricca. RICCA Fabrizio Chi parla, in questi anni, è sempre stato molto critico con il Comandante Bezzon ma credo che questa cosa sia chiara a tutti, ma nonostante il mio essere critico, l’ho sempre sostenuto quando lavorava nell’interesse di tutti, soprattutto nell’interesse della Legge, com’è giusto che un Comandante di Polizia Locale faccia. Oggi sono dispiaciuto perché quando si chiedeva l’intervento del Comandante Bezzon per mandare a rimuovere le locandine che non piacevano da certi esercizi commerciali, andava tutto bene, oggi che si mette sul patibolo il Comandante Bezzon perché fa rispettare la Legge, allora non va bene. Allora, questa è una Città che utilizza due pesi e due misure, anche perché è tutto chiaro, al momento in cui, il 21 di ottobre, il dottor Acerbi scrive in una circolare: “In attesa delle ordinanze di viabilità e di approvazione della specifica segnaletica”, perché la segnaletica non c’era, perché il decreto Toninelli è chiarissimo; il decreto Toninelli è chiarissimo e provvede - giusto per farlo sapere a tutti - che vengano esposti dei cartelli dove i monopattini possono circolare, dei cartelli, cartelli che sono stati messi, sono stati messi successivamente. E qua si fa il processo a un Comandante che ha fatto rispettare le regole; si fa il processo a un Comandante che ha deciso di fare rispettare le regole. E la cosa che mi dispiace di più è che in questa Città dove ci sono due pesi e due misure, probabilmente possono aver sbagliato in due, ma l’altra è l’Assessora Lapietra, perché l’ordinanza doveva farla lei, ordinanza che non ha fatto. E allora perché non prendersela anche con lei? Si è dimenticata? Ha fatto anche bene il Comandante Bezzon a spiegarlo sui giornali, anche perché lo aveva anticipato al Sindaco, due giorni prima di rilasciare quell’intervista, che se ne sarebbe andato. Io credo che forse un’operazione verità fatta dall’interno, una volta ogni tanto, faccia anche bene. Fa bene perché, ripeto, voleva solo fare rispettare le regole, regole che non c’erano perché la Giunta non le ha messe, perché l’ordinanza che doveva fare non è stata fatta. Ripeto, la Polizia Municipale scriveva in una circolare che stava aspettando l’ordinanza, ordinanza che chiaramente arriverà a posteriori. Io credo che questa brutta figura fatta a livello nazionale, perché non si è mai visto un Comandante della Polizia Municipale cacciato per questo motivo, perché poi è stato cacciato. Il fatto che abbia dato le dimissioni è stato un suo gesto di garbo istituzionale per difendere comunque chi gli ha pagato lo stipendio fino adesso. Inizio anche a pensare che, l’Assessore Finardi, la delega l’abbia lasciata perché qualcuno l’abbia costretto, inizio a pensarlo, non ne ho ancora la certezza. Detto questo, io credo che un passo di lato debba farlo anche Lapietra, perché non è da oggi che dimostra la sua incapacità, ma sono tre anni che tutti i giorni ci delizia con delle perle e io credo che di fronte a questo una profonda riflessione deve essere fatto da tutti. Ripeto, a me spiace solamente che oggi qualcuno se ne sia andato per aver fatto rispettare le regole e che non passi il messaggio, che questa sarebbe ancora la cosa più grave, che chi fa rispettare le regole, quando fa comodo, va bene, quando non fa comodo, viene cacciato. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Magliano. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Partendo dalle affermazioni che la Sindaca ha fatto in Aula, secondo me c’è un quadro ancora più grave, perché il Comandante dei Vigili aveva comunque in animo di andar via, prima di rilasciare dichiarazioni? Perché è evidente che se il motivo fosse quello legato a Montanari, uno parla troppo sui giornali e dice le cose che non è giusto che dica, va via. Ma quali sono le ragioni per cui un Comandante dei Vigili che, ricordo a tutti, siamo andati a prenderci dalla Lombardia, perché poi questa delega, la delega ai Vigili, in questa Amministrazione ha avuto una particolare dose di fortuna perché prima era incardinata sulla Sindaca, poi ci sono stati i fatti che tutti ricordiamo, poi finisce a un incolpevole Assessore allo Sport, che penso che quando ha fatto i colloqui, con il suo curriculum alla mano, tutto pensasse che finire a fare l’Assessore ai Vigili, ma poi verrò anche sulla scelta dell’Assessore Finardi. Però la domanda è questa: perché il Comandante dei Vigili comunque aveva già in animo di andar via? Non si sentiva supportato? In Giunta aveva poche rassicurazioni? Beh, certo, tutte le volte che il Comandante in qualche modo ha fatto rispettare le regole, come più volte è capitato in questi anni, soprattutto se si facevano rispettare certe regole. Ricordava prima il Capogruppo Ricca, a tutte le volte che in questa città c’è stato un esercizio della forza pubblica, i banchi della Maggioranza si sono sempre ribellati, da qui l’intervista che, ahimè, abbiamo dovuto leggere del Questore sui giornali. Ma qual è il problema? Qual è il problema per cui un uomo, a un anno e mezzo dalla fine del mandato, va via? È questa forse la domanda che dobbiamo farci, perché essendo di stretta fiducia della Sindaca, uno avrà iniziato a dire: “Io qui se faccio il mio mestiere, non ho copertura politica”, ed è capitato spesso e questo è grave. Mi permetta il Capogruppo Ricca di interloquire. Eh, ma se fosse rimasto lui, andava via Lapietra, perché dopo le cose lette sui giornali, i casi erano evidentemente o l’uno o l’altro. Perché era evidente che il Comandante dei Vigili stava raccontando, o comunque dicendo una cosa che noi, su quasi tutte le altre materie, diciamo: che c’è una Giunta che oggettivamente è in confusione; che c’è un problema di coordinamento tra la Sindaca e i suoi Assessori, tra gli Assessori (tra di loro); perché è la prima volta che registriamo: tre Assessori che alla fine vanno via, il Comandante dei Vigili che va via. Questo dice, di fatto, che c’è un problema di governance oggettiva di questa Città. Questo lo dico con estrema chiarezza, ma a maggior ragione quando la Sindaca ringrazia Bezzon, cioè noi stiamo ringraziando Bezzon perché: è riuscito a fare l’operazione all’ex MOI; è riuscito a fare il superamento dei campi nomadi; è riuscito a riportare la sicurezza stradale; adesso ci sono le multe a chi svolta con la destra quando è rosso; adesso multiamo anche chi sta al cellulare e poi va via per i monopattini? Cioè quest’uomo ha affrontato tre o quattro problemi enormi di questa città, e poi va via per i regolamenti monopattini? Cioè, vi rendete conto che, raccontata così, non ha nessun senso, ed è invece il solito psicodramma che ci tocca vivere tutte le volte che qualcuno alza la mano e dice: “Non sono d’accordo”? Questa volta hanno vinto la Maggioranza 5 Stelle. Quando la Sindaca ha detto: “Ragazzi, o così, o tutti a casa”, questa volta siete riusciti a convincere che un pluripremiato Comandante dei Vigili - il curriculum lo dice - dovesse andare a casa perché diceva che fin quando non c’era l’ordinanza, quei soggetti erano da multare. E quindi capiamo che se la norma che bisogna fare applicare è contro una vostra idea di città, chi la fa applicare fa le valigie e torna a casa. Però questo è il ragionamento che volevo fare, come un altro ragionamento. Se io fossi lei, Assessore…, Presidente, mi rivolgo all’Assessore Finardi, io non lascerei le deleghe. A noi serve che ci sia un Assessore ai Vigili Urbani che ha forza. Forse in questi anni abbiamo sentito più Bezzon che lei, ma a noi serve che lei rimanga per un anno e mezzo a continuare al Tavolo della sicurezza. Quante sono le interpellanze, quanti sono gli atti che abbiamo consegnato nelle sue di mani, perché lei parlasse col Prefetto? E adesso cosa aspettiamo, un’altra delega, a un altro soggetto che si deve reinventare per un anno e mezzo? Lo stiamo vedendo adesso, in alcuni casi, queste nuove deleghe che effetti sortiscono. Io invece chiedo a lei di rimanere, perché è l’unico che può continuare il percorso fatto fino ad oggi. Poi, guardando i suoi colleghi, mi corre un brivido a pensare a chi potrebbe arrivare questa delega, di nuovo a Schellino? Abbiamo letto questo. Ma a questo punto la chiameremo Sindaca, e abbiamo fatto, perché le avrà lei tutte le deleghe. Ma anche su questo, io la invito a ripensarci perché abbiamo bisogno di continuità sulla sicurezza, abbiamo bisogno di continuità. Poi capisco che non è una delega che lei ha voluto, ma che ha subìto, ma almeno come gesto di affetto verso questa città continui a farlo, perché se aspettiamo un nuovo Comandante e una nuova delega, tutto quello che ad oggi è stato fatto, in parte di buono, bisogna riconoscerlo, andrà perso. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Vicecapogruppo Pollicino. POLLICINO Marina Grazie, Presidente. Ad Ulan Bator, capitale della Mongolia, il traffico automobilistico assume forme piuttosto… a Ulan Bator, Ulan Bator, Consigliere, non m’interrompa, per piacere, altrimenti perdo il filo, grazie. Assume forme piuttosto irrituali. Il popolo mongolo, di antichissima civiltà, ha un rapporto quasi simbiotico con il cavallo, che cavalca con indubitabile maestria. Però, quando dal cavallo passa alla macchina, la guida è senza regole, abituato a destreggiarsi con le briglie, ma molto meno con il volante. Morale: si crea il caos e si verificano non pochi incidenti. A Torino si è fatto un po’ lo stesso passaggio all’inverso: i cittadini sono stati, anche mediaticamente parlando, invitati, incoraggiati, a una conversione alla mobilità alternativa, pulita, sostenibile, senza però essere stati correttamente informati sulle regole da rispettare, senza una cartellonistica adeguata, senza, ancora, una normativa nazionale che fissa i paletti definiti. Purtroppo chi sbaglia, paga, e cittadini, sempre più confusi, ne hanno fatto, come al solito, le spese. Non possiamo prendercela con chi fa rispettare la Legge, con la Polizia Municipale o il Comandante. Non possiamo neanche esimere alcuno dalla responsabilità di muoversi secondo le regole, ma l’Amministrazione della città in tutto questo si sente davvero senza alcun peccato e chi ha, o aveva, le deleghe alla Sicurezza, tace. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliera Scanderebech. SCANDEREBECH Federica Sì, grazie, Presidente. Piena solidarietà, oggi, al Comandante Bezzon da parte mia. Questo è un ennesimo segnale di debolezza di questa Amministrazione, una brutta figuraccia nazionale, nuovamente. Siete voi al governo, quindi un’interpretazione si poteva benissimo chiedere. Poteva chiedere l’Assessore che cosa fare in questo momento per applicare la sperimentazione, ma anche per consentire ai cittadini privati di mettersi in regola. Vedete, vi sfido, tutti voi che siete qua in quest’Aula, a cercare di mettere a norma un monopattino in questa città. Io personalmente ho fatto una prova: ho chiamato la Motorizzazione e la Motorizzazione non sa cosa rispondere. Ho chiamato diversi assicuratori e gli assicuratori mi dicono: “No, guardi, signorina, non so che cosa dirle in questo momento, come fare a mettere a norma il suo monopattino”. Non possiedo monopattino, quindi ne ho fatto un caso personale, per vedere un cittadino comune come debba fare in questa città a mettersi a norma. Per questo motivo, stamattina, ho protocollato la richiesta di una Commissione urgente - non da fare poi - da fare con urgenza, per capire con tutti gli attori coinvolti, quindi tutti coloro che avranno le deleghe e le competenze, ma anche Motorizzazione e assicuratori, per capire come debba fare un cittadino comune a mettersi a norma in questa città, perché un conto è la sperimentazione, un conto è il cittadino comune che vuole mettersi a norma. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Per l’ennesima volta in quest’Aula assistiamo, Sindaca, alla sua completa deresponsabilizzazione relativamente a un fatto di cui non si ricorda traccia nella storia recente di questo Comune. Hanno fatto bene i colleghi a ricordarlo, il decreto del Ministero delle Infrastrutture, data 4 giugno 2019, la vostra delibera che fa aderire Torino alla sperimentazione, data 26 luglio 2019, e lei se lo dovrebbe ricordare, perché proprio in quella data, il giorno immediatamente successivo, lei e l’innominata Assessora Lapietra, eravate a registrare un bellissimo video, a bordo di un monopattino elettrico, dove spiegavate che quella era la frontiera della mobilità sostenibile. Siccome c’era venuto il sospetto che, al di là dei post su Facebook, di cui lei è una straordinaria maestra, poco veniva in qualche modo messo in campo, in data 6 agosto, cioè qualche giorno dopo, ci siamo premurati di presentare un’interpellanza, perché ci sembrava piuttosto stravagante il fatto che venisse avviata una sperimentazione in assenza, banalmente, della pannellistica, senza arrivare all’ordinanza, di cui poi, il 21 di ottobre, il dottor Acerbo, nell’emanare l’attuazione ai nostri…, mi viene da dire, poveri agenti di Polizia Municipale - poveri nel senso che lasciati completamente senza un quadro di regole - veniva a essere messa in evidenza. E a quell’interpellanza, la sua Assessora Lapietra, che vorremmo tanto capire dov’è finita, sarà sul monopattino, veniva a rispondere il 16 di settembre, okay? L’interpellanza chiedeva: “Ma quand’è che venite a mettere i cartelli?”, 16 settembre. Siamo al 4 di novembre, in una situazione kafkiana, in cui lei, come ha sempre fatto, come sempre fatto, si pone un problema: ”Voglio una testa su un vassoio”. Glieli ricordo io: la Giannuzzi, per la questione della raccolta del vetro in piazza San Carlo; la Patti, non si capisce bene se per il panino o per la questione della Tundo; Montanari, usando la frase infelice di Montanari; a tacere di Giordana e Pasquaretta, e adesso sotto ci finisce il povero Bezzon. Io non esprimo valutazioni se ha operato bene, male. Credo che un Dirigente pubblico debba svolgere la propria funzione in questo Ente non in virtù di un rapporto fiduciario con lei, Sindaca Appendino, non in virtù di un rapporto fiduciario con la Maggioranza politica, ma in virtù del proprio ruolo istituzionale di competenza tecnico specifica, che ha in qualche modo in essere e quindi sono piuttosto perplesso nel sentire che “si è rotto il rapporto fiduciario”, l’ha detto lei. Anzi, la sua Capogruppo parla di: “Comportamento miope e incompetente” e il Movimento 5 Stelle dichiara in una nota ufficiale che: “Si è rotto il rapporto fiduciario con la Sindaca”. Aveva ragione, non l’ha detto lei, l’ha detto la sua Capogruppo, in una nota che è stata emanata oggi. Il fatto che un Comandante della Polizia Municipale, cara Sindaca Appendino, sia buono o cattivo a seconda se le garba o non le garba, è piuttosto inquietante per questa Città. Allora, il problema non è tanto chi prenderà le deleghe dell’Assessore Finardi, ci auguriamo che non finiscano anche queste alla Vicesindaca Schellino, perché a questo punto, Sindaca, faccia che far fare la Sindaca a Schellino e lei vada a fare altro, gentilmente. Vedremo a chi daranno queste deleghe. Il punto, Sindaca, è che per una buona volta, una buona volta, lei individui correttamente i responsabili, perché questa roba qua ha un nome e un cognome: si chiama Maria Lapietra, perché l’Assessore alla Viabilità dal 26 di luglio 2019, data di adozione della delibera in Giunta, al 4 di novembre, non si è occupata di questa cosa qua e il Comandante dei Vigili, Bezzon - buono, cattivo, amico dei 5 Stelle, nemico dei 5 Stelle, non ce ne frega niente - lui deve far applicare il Codice della Strada; quello deve fare il Comandante dei Vigili in una città, cara Sindaca Appendino, non essere il suo strumento, con cui deve esserci, come dice la sua Capogruppo, un rapporto fiduciario. Ma quale rapporto fiduciario? Quello è il Comandante della Polizia Municipale, Sindaca Appendino. E dov’è l’Assessora Lapietra in tutta questa partita? Dov’è finita? È sparita? Allora l’ennesimo episodio: tre Assessori, due suoi principali collaboratori, adesso il Comandante della Polizia Municipale, a tacere tutta una serie di altri episodi, che per carità di Patria risparmiamo, dimostrano una cosa sola, che noi diciamo da un po’ di tempo, adesso tutta la città se n’è accorta, che il problema, Sindaca, è lei. Cioè, il problema di questa città è lei, non è né Bezzon, né i monopattini, né, se vogliamo, tutto quello di cui, ahinoi, ci occupiamo tutti i lunedì. Lei non è in grado di guidarla questa città. Ha costruito un clima di intimidazione sottile, di assoluta assenza di copertura, per cui i dirigenti di questa città, giustamente, guardano questi episodi e cosa devono fare? È stato un signore Bezzon, io al posto suo non mi sarei dimesso. Non ho più un rapporto fiduciario, come dice la Consigliera Sganga? Mi sono comportato in maniera miope e incompetente? Me lo si dimostri, mi si cacci. Invece, siccome è un signore, siccome è un signore, Sindaca Appendino, si è dimesso e le ha rassegnato le dimissioni. Cara Sindaca Appendino, noi ci avviamo davvero alla fine di un periodo della vita di questa città che verrà ricordato... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. LO RUSSO Stefano Certo...non credo per la particolare brillantezza della sua squadra. Mi permetta, però, una questione: noi possiamo fidarci di un’Assessora, come la Lapietra, che non sa gestire una questione dei monopattini, a cui lei ha delegato l’avvio della realizzazione della Linea 2 della Metro? Cioè, questa qua non sa gestire i monopattini elettrici della città di Torino... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. LO RUSSO Stefano ...e noi dobbiamo teoricamente fidarci della bontà delle procedure per la Linea 2 della Metro?! Sindaca Appendino, non ce ne voglia, noi non ci fidiamo, ma il problema è che noi non ci fidiamo proprio di lei. Allora, per una volta si assuma le sue responsabilità, perché tutti quelli che ho elencato, Giannuzzi, Patti, Montanari, Giordana, Pasquaretta e lo stesso Bezzon, non li ha mica scelti il Padre Eterno, tutta gente che ha scelto lei, Sindaca Appendino, tutta gente che ha scelto lei. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Sindaca Appendino. APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. In realtà pensavo di essere stata chiara, ma ribadirò cinque concetti, perché sono stati, come dire, un po’ stravolti. Primo: l’ha giustamente ricordato il Consigliere Magliano ma, visto che il Capogruppo Tresso ha, come dire, riportato in auge la questione dell’intervista e, anche il Capogruppo Lo Russo, dei comunicati stampa, la scelta del Comandante è del 30 di ottobre e la scelta del Comandante è di dimissioni irrevocabili. Quando si parla di dimissioni irrevocabili, che sono datate 30 ottobre, anche se sono state formalizzate oggi, ma mi sono state comunicate, evidentemente cercherei di lasciare da parte tutta quella che è stata poi la questione pubblica delle interviste, che sono arrivate successivamente. Seconda cosa, che è importante: primo, io non ho assolutamente detto di non aver fiducia nel Comandante Bezzon, anzi, ho ribadito che per me ha lavorato bene per la città. Però vorrei aggiungere una seconda cosa: il Comandante Bezzon non è stato scelto perché di mia fiducia, quando è stato scelto, io non lo conoscevo; abbiamo fatto un percorso, una procedura, che ha individuato una persona che si è messa... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, ma è giusto chiarirlo, perché ho sentito, come dire, sia... da tutti i banchi... Io ritengo che sia una persona che abbiamo scelto correttamente, con una procedura; certo, è un incarico, se non ricordo male, ex articolo 110, quindi tecnicamente decade col Sindaco, ma forse per la prima volta abbiamo fatto un percorso diverso nella scelta, è stata fatta una Commissione che ha valutato dei CV ed è stata scelta una persona che è arrivata, sì, dalla Lombardia, perché evidentemente era il migliore che si era proposto. Terza cosa, l’ho detto, ma lo ripeto: io ho esplicitato che farò una verifica interna tecnico-politica per capire che cosa non ha funzionato, perché evidentemente qualcosa non ha funzionato. E quando parlo di “tecnica”, intendo eventualmente dove si dovevano fare delle ordinanze non sono state emesse, e quando intendo “politica”, intendo, evidentemente, dalla sottoscritta che ha spinto fortemente sulla sperimentazione, e che ritengo sia una priorità della nostra città, ma è evidente che qualcosa non ha funzionato. E quindi, mi permetta, Capogruppo Tresso, non citiamo Milano, perché lì a Milano hanno avuto problemi forse anche peggiori rispetto ai nostri, perché è intervenuta la Procura, hanno dovuto sequestrare, hanno tolto..., quindi, cioè, tutte le città stanno avendo delle problematiche rispetto alla sperimentazione dei monopattini, che significa che sperimentare è difficile. Siamo esenti noi? No, credo di averlo detto chiaramente nel mio primo intervento, non siamo esenti, e credo... - e arrivo anche a una questione che è stata posta - è vero che dobbiamo fare di più, ci mancherebbe, lo dico alla Consigliera Sganga, Capogruppo, è vero che dobbiamo fare di più sulla micromobilità, sul tema dell’ambiente, ci mancherebbe, ma noi abbiamo una responsabilità come Amministrazione di far sì che la comunicazione sia chiara, cosa che evidentemente non è avvenuta, me ne assumo la responsabilità politica. Dobbiamo essere certi e verificare che tutto l’iter sia corretto, ed è quello che farò nei prossimi giorni. Per questo io oggi non mi sono espressa sul tema specifico e ho chiesto una verifica interna, perché voglio mettere..., com’è giusto che sia, perché l’obiettivo evidentemente è continuare con la sperimentazione, dove c’è un input politico forte della sottoscritta, che ha dato all’Assessora Lapietra il mandato di seguire questo input forte politico, di cui mi assumo la responsabilità, di una sperimentazione, sapendo che era una sperimentazione. Quindi, questo non è l’Assessore Lapietra. L’Assessore Lapietra condivide un input, che è sia mio che della Maggioranza, ma della nostra Amministrazione, che era chiaro nelle Linee programmatiche. Sono successi evidentemente degli atti. Ora è mia responsabilità, coerentemente con... come diceva la Capogruppo Sganga, di arrivare alla sperimentazione il più presto possibile, di dare una comunicazione certa, che tutto ciò avvenga con linearità. Quindi i prossimi giorni verificheremo, si farà evidentemente il punto. E quando dico, e ho detto chiaramente, e faccio solo un passaggio, perché l’ho letto, e cioè che tutta la filiera che ha gestito l’iter non ha funzionato evidentemente un qualcosa, mi sembra chiaro che la responsabilità è in capo in primis a chi guida l’Ente, cioè la sottoscritta. Detto ciò, voglio chiudere su due aspetti. Primo: l’obiettivo dell’Amministrazione è certamente, è certamente sperimentare i monopattini. Su questo noi non vogliamo tornare indietro, ma è altrettanto vero che se oggi mi si dice: “Che cosa c’è di sbagliato?” rispetto a quanto abbiamo fatto, io non sono in grado di dare una risposta oggi tecnica ed è giusto che abbiamo chiesto una circolare del Ministero. Quindi aspettiamo la circolare del Ministero, quello che sarà, il parere per avere tutti gli elementi. Seconda cosa che ci tengo a dire: faremo il più presto possibile evidentemente per individuare un nuovo Comandante, che dovrà evidentemente entrare nell’ambito di un’Amministrazione e portare avanti il lavoro che è stato fatto, in particolare sul Corpo dei Vigili, dove sono state fatte moltissime azioni. E l’Assessore Finardi mi ha detto personalmente - lo ripeto - che lui è disponibile a mantenere la delega finché non arriverà il nuovo Comandante. Quando arriverà il nuovo Comandante, ci sarà un nuovo Assessore che ricoprirà la delega, che lavorerà con il nuovo Comandante, con cui instaurerà un nuovo rapporto nell’ambito dell’attuazione di quelle che sono le linee amministrative. Eh, sì, la sperimentazione nel monopattino è una linea politica in cui noi crediamo e che vogliamo portare avanti, nell’ambito evidentemente di un quadro normativo che certamente non è chiaro, e della difficoltà di sperimentare una mobilità nuova, che in parte molte città stanno vivendo. Quindi il tema è evidentemente di un’innovazione che noi abbiamo cercato di attuare, che vogliamo attuare, e su cui dobbiamo continuare a fare dei passi in avanti, ma credo che qui nessuno si sia sottratto alle proprie responsabilità, men che meno la sottoscritta. SICARI Francesco (Presidente) Okay. |