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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Ottobre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 22

Comunicazioni della Sindaca su "Incendio alla Cavallerizza".
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Invito i Consiglieri a prendere posto, grazie, così riprendiamo dopo la pausa e si sono calmati tutti. Riprendiamo i nostri lavori. Quindi torniamo sull’intervento della Consigliera Foglietta. Prego.

FOGLIETTA Chiara
Sì, grazie, Presidente. Mi scuso anche per il pessimo spettacolo che tutti abbiamo dato in quest’Aula, con coloro i quali ci ascoltano. Riprendo da dove ho lasciato e faccio anch’io, in premessa, un ringraziamento ai Vigili del Fuoco che si sono impegnati e hanno dato loro stessi per spegnere l’incendio, di cui ancora adesso non conosciamo le cause. Vede, Presidente, noi ormai siamo un po’ abituati in quest’Aula, io soprattutto, e lei lo sa, a procedere come… nei nostri lavori a richiedere comunicazioni alla Giunta, sempre urgenti, perché purtroppo il metodo di lavoro di quest’Aula è diventata l’urgenza. Voi venite qui, ci rispondete che sull’argomento ci state lavorando e lasciate che le cose capitino. Spesso ci dite che è colpa di quelli che c’erano prima. Chiaramente anche Cavallerizza è una colpa di quelli che c’erano prima. Io spesso vi rammento che avete vinto, proprio perché quelli di prima hanno fatto dei disastri e non andavano bene. Questa mattina Cavallerizza è andata a fuoco e Torino ha guardato un palazzo che spargeva fumo. L’incompetenza genera da anni un effettivo stallo nella crescita della nostra città, Presidente, ed è quella stessa incompetenza che genera focolai per i nostri quartieri. Poche settimane fa, è stato il mercato di libero scambio, il suk, ne abbiamo tanto parlato e non riusciamo mai, o meglio, voi non riuscite mai a trovare e a portarci in questa sala una soluzione o veramente a parlarci di un percorso partecipativo, perché il percorso partecipativo, Presidente, non c’è stato. L’ha ricordato chi è intervenuto prima di me in precedenza, sono passati due anni da quando quest’Aula ha votato, non in maniera unanime, ma favorevolmente a una proposta di iniziativa consiliare del collega Carretto. C’è una cosa che io non capisco e questa è più una domanda rivolta alla Giunta, c’è una linea di demarcazione quando s’interviene su determinati argomenti, “Siete nostri amici, va bene, vi lasciamo tutto il tempo che volete. Non siete dei nostri amici e mettiamo dei muri”, com’è stato per il Barattolo, oppure facciamo degli sgomberi. Io su questo preferirei non intervenire, perché ampiamente in quest’Aula abbiamo parlato del tema. Oggi scopriamo, sempre dalle interviste che, combinazione, il 31 di questo mese, quindi ottobre, sarebbe arrivato il progetto e… Sindaca, se vuole può intervenire anche lei, può farlo dopo, grazie, perché mi hanno già interrotto i suoi colleghi, di norma sarebbe opportuno non farlo, ma capisco che siate tutti molto agitati. Quindi lei, Sindaca, probabilmente è sfortunata, è successo quest’oggi, mancavano giusto due settimane al 31 e non ci siamo potuti arrivare. Io, devo dire che, ultimamente, vedo chiaramente dell’incompetenza, dell’incuria e, sì, Sindaca, continuo a non vedere una visione della città, continuo a non vederla e devo dire che oggi, anche stamattina, premetto che non dirò più che sono arrivata per prima alla Cavallerizza, perché sennò i suoi colleghi della Maggioranza, Presidente, si arrabbiano. Però, vede, Sindaca, quando lei parlava di…., guardava la città e diceva di avere il tramonto negli occhi, ultimamente, i cittadini, la città, la vedono piena di fumo, la vedono senza una visione e sono estremamente amareggiati. Guardi, non lo dico io, eh, lo dicono anche… lo dicono soprattutto quei comitati che vi hanno fatto campagna elettorale, che non sono soddisfatti delle vostre scelte, non sono soddisfatti del percorso che si sta facendo a Cavallerizza, non sono soddisfatti del, forse, futuro Regolamento dei beni comuni. Io pretendo che si sappia a stretto giro e che qualcuno sappia quantificare i danni, capire il futuro che vogliamo dare a Cavallerizza, il futuro vero, però, Presidente, non un qualcosa che faccia contento un comitato e scontenti qualcun altro, perché l’ha già citato prima la collega Montalbano, devo dire che l’unica persona che veramente si occupò un po’ di Cavallerizza, soprattutto sollecitato dal Consiglio della Circoscrizione 1, fu Montanari, che ogni tanto qualcosa lo fece per Cavallerizza, per cercare di mettere a posto delle situazioni che non erano a norma. Mi avvio alla conclusione, Presidente, quindi arrivate e tornate in Aula, si faccia lei portavoce presso la Giunta, della mia richiesta, per capire cosa è successo, come volete agire, come volete portare a casa il Regolamento dei beni comuni, cosa vogliamo fare su Cavallerizza, e non solo su Cavallerizza, e poi in ultimo, per favore, smettiamola di continuare a dire in quest’Aula che è sempre colpa di qualcun altro.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Magliano.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Mah, devo dire, rispetto all’intervento che ha fatto prima il Consigliere Carretto, ero contrario durante il percorso voluto dall’allora Sindaco Fassino, a una gestione di questo tipo, lo sono ancora ad oggi. Quei due incendi che vengono citati, o forse tre, di fatto rappresentano con chiarezza che l’idea che avete di beni comuni, questo lo dico io, è l’idea che si aveva allora. Certo, allora era più circoscritto, perché l’idea di autogestione, definiamola così, era circoscritta a un territorio, a una porzione di quell’immobile più facilmente difendibile. Dico difendibile, perché è evidente che si possono anche ravvedere dei tentativi di danneggiare un progetto facendo attività che mettano in discussione il progetto stesso. Il vero problema, che emerge con enorme chiarezza, è che l’idea di gestione di una struttura di quel tipo da parte di comitati, sedicenti comitati, non è attuabile, non è attuabile perché alla fine non risponde nessuno. Nessuno risponde di quanto sia sicura o non sicura una struttura. È una barzelletta. Qualcuno di voi, qualcuno di un certo mondo continua a pensare che questo sia possibile. Quello che è capitato ieri notte dice esattamente l’opposto, ma questa è una posizione politica. Io capisco Carretto, il Consigliere Carretto, che giustamente, ha una sua visione di gestione dei beni, c’era tutto il tempo però, quando eravate al Governo insieme, per poter chiedere oggi di far arrivare queste risorse. L’unica cosa che penso io, è che l’idea che le persone si occupino di beni di quella portata e lo facciano in sicurezza, è quantomeno una favola. Io mi ricordo ancora quando abbiamo fatto la Commissione in cui c’è stato permesso…, c’era ancora il Presidente Versaci, di vedere questi locali ed essere accolti da una signorina, che senza dirci alcunché, registrava la nostra Commissione, senza chiederci l’autorizzazione. Se questi sono convinti di gestire quel posto in questo modo, poi il risultato è quello che abbiamo visto questa notte. Per cui è un non governo dei beni comuni. Io mi auguro invece l’opposto, che una cosa come questa vi faccia fermare e inizi a pensare che, se vogliamo concedere degli spazi a chi li gestisce, li deve gestire con vincolo giuridico forte, perché il vincolo giuridico che voi state ponendo è troppo debole e, come sempre, se un vincolo giuridico è troppo debole, alla fine la responsabilità non è mai in capo a nessuno. Oggi, mi piacerebbe capire chi pagherà l’intervento, chi si occuperà di risanare dopo l’incendio. Risposte a questa domanda non ne avremo, perché dentro il pantano del tema dei beni comuni, nessuno potrà dire che doveva rispondere della messa in sicurezza di quello spazio, per cui io invece mi auguro l’opposto, l’opposto, sapendo che predico nel deserto, che invece questo ennesimo fatto, come allora, purtroppo, non cambiò idea l’Amministrazione Fassino, anche voi purtroppo non cambierete idea, perché se vogliamo dare uno spazio di quel tipo, con una gestione diversa dalle normali gestioni, le regole devono essere molto, molto più chiare, molto, molto più nette di quelle che sono dentro a quel Regolamento dei beni comuni, che peraltro non piace neanche ai comitati che ve l’hanno richiesto. Per cui, io mi auguravo che vedere ulteriormente le fiamme in questa città, all’interno di quel posto, vi facesse un attimo pensare che, strutture di quel tipo non possono essere gestite così, dove chiunque va, organizza quel che vuole, per cui ha una marea di diritti, una marea di pretese, ma nessuna responsabilità e nessun dovere rispetto a quel bene.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Ma, io rispetto a quanto ci ha raccontato l’Assessore Iaria, che ci dà qualche ragguaglio di tipo tecnico, ovviamente, non sia in grado… Non so dov’è l’Assessore Iaria, non lo vedo neanche più in Aula. Ovviamente, non sia in grado adesso di dare delle delucidazioni rispetto a quelle che possono essere delle eventuali responsabilità, però rimane un tema su tutti, che esiste una responsabilità puntuale, una responsabilità precisa, che risiede anche nel non intervenire su situazioni che si conoscono essere critiche e non si può certo dire, che anche all’interno di quest’Aula questo tema non fosse stato sollevato più volte. Io personalmente, ho posto due interpellanze, una nel maggio 2017 e una nel luglio 2018, in cui sottolineavo particolarmente l’importanza della sicurezza. Rileggo un punto, proprio che era il primo punto dell’interpella, come dico, nel maggio 2017, quindi sono passati ormai due anni e mezzo, in cui chiedevo, quali fossero le misure da adottare per portare alla sicurezza gli edifici sia sotto il profilo impiantistico, che statico, considerando il cospicuo numero di eventi pubblici che continuano a organizzarsi nel complesso. Ora, se quanto viene detto dalle prime risultanze, è vero che han preso fuoco degli edifici che costituivano dei magazzini e che erano impropriamente mantenuti pieni di materiale, che non era ignifugo, che non era sottoposto a dei controlli idonei, ci si chiede veramente, cosa serve allora ammonire e chiedere che venga predisposto su quel compendio un progetto e una valorizzazione, in tempi che, per quanto non possano essere rapidissimi, sicuramente nell’arco di più di tre anni, potevano, almeno, portare a valutare delle soluzioni. Quando ci dice il Consigliere Carretto che, in questi tre anni è stato comunque redatto il Regolamento dei beni comuni e degli usi civici, francamente non mi sembra pertinente, prima di tutto perché si è sempre detto, l’avete detto voi, che non era fatto per la Cavallerizza, poi invece oggi viene data una rappresentazione diversa. E poi che cosa ha portato dal punto di vista gestionale questo Regolamento? A nulla, non ha portato a nessuna idea che si voglia avere, di quello che può essere l’utilizzo di quegli spazi. Ora, io mi chiedo anche come sia possibile tollerare che, per organizzare una festa di via, siamo costretti a vedere associazioni di commercianti che rinunciano a poterla organizzare, perché è troppa la documentazione di tipo tecnico, troppa la documentazione che deve garantire la sicurezza, quando lì dentro può avvenire assolutamente di tutto. Allora questo è un principio perequativo veramente con cui vogliamo gestire la città? È possibile che un compendio di quel genere venga dato in utilizzo a persone che poi, fanno anche delle attività assolutamente lodevoli, per certi versi, ma sicuramente persone amiche, al di fuori di ogni perimetro di convenzionamento? Ma, è quello che chiediamo almeno da tre anni. Ma arriviamo a definire una convenzione che definisca quali sono le responsabilità e che definisca quali sono, quindi anche, le possibilità in cui io, Città, in cui io, Amministrazione, mi pongo, dopo tragedie come lo Statuto, dopo tragedie come piazza San Carlo, ma possibile che questa Città ancora non voglia capire quali sono le portanze che possono avere le conseguenze di questi eventi? Quando si organizzano all’interno di quel compendio, manifestazioni come (parola incomprensibile), che portano migliaia di persone al di fuori di ogni contesto di sicurezza, io non posso invitare 100 persone in piazza a fare una manifestazione di via? Ma spiegatemi se c’è una ratio qui dietro. Però più che continuare a dirvelo da tre anni a questa parte, ma invece no, perché noi facciamo il Regolamento dei beni comuni e sappiamo che sapremo sicuramente gestire, perché qui ci interessa, ovviamente, continuare a mantenere, all’interno di quei locali, una serie di attività, che, come abbiamo già avuto modo più volte di ribadire, sono al di fuori di ogni schema, anche di gestione di quelli che sono i beni pubblici, perché le utenze, io feci un punto anche di una delle mie interpellanze e mi fu data una risposta imbarazzante da parte dell’Assessore Rolando, in cui disse: “Eh, sì, effettivamente, stiamo verificando, sembra ci siano delle perdite”. Ma come ci sono delle perdite? Avevamo degli ammanchi di decine di migliaia di euro l’anno e sembra ci siano delle perdite. Allora se vogliamo continuare a gestire, tra l’altro dei patrimoni che sono beni dell’UNESCO e di cui saremo chiamati a rispondere, perché abbiamo delle responsabilità precise anche su questo, sotto il profilo del valore del bene che il complesso della Cavallerizza costituisce e se vogliamo continuare a gestirle con questi schemi, assolutamente improvvisati, che non sono neanche schemi, che sono di assoluta improvvisazione, io credo che stiamo facendo degli errori gravissimi, lo ripetiamo da tempo, e quanto oggi è successo non fa altro che dimostrare che si richiedono risposte urgenti, ma non sotto il profilo di capire cosa è stata la dinamica che veramente ha scaturito, questo sarà importante dal punto di vista processuale, per capire come sono le responsabilità, ma è sicuro che, se ancora…, c’è stato reso noto adesso, che sono stati condotti ancora di recente, nei giorni scorsi, dei sopralluoghi da parte della DIGOS, con dei tecnici che dovevano valutare il sistema degli allacci, perché, evidentemente, si riscontravano degli allacci di tipo abusivo, mi chiedo se anche questo non possa essere un elemento già sufficiente, di per sé una conditio sufficiente per capire che stiamo vivendo in quell’area al di fuori di ogni perimetro di buon senso, che alla luce di quello che, come dico, la Città ha già attraversato, dovrebbe guidare ogni tipo di Amministrazione. Sono delle responsabilità importanti, come dico, la responsabilità è quella di non aver fatto nulla in questi tre anni. Io ho solo assistito agli agorà che l’ex Assessore Montanari aveva condotto, promise di fare un progettino nell’arco di poco tempo, ancora non ho visto nulla…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

TRESSO Francesco
Quindi, chiedo veramente che su questo si faccia una riflessione attenta. Non è più il momento di tergiversare, è assolutamente il momento di dire che cosa l’Amministrazione abbia in testa, perché finora non l’abbiamo proprio capito.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie. Prego, Consigliera Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Sì, grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per averci detto qua oggi che l’idea dell’Amministrazione è quella di prendere tempo. Mi spiace aver sentito una visione sui beni pubblici, in generale e non aver sentito invece qua in quest’Aula quale sia il progetto reale per la Cavallerizza Reale. Voglio ricordare all’Aula che l’11 aprile di 22 anni fa bruciava la Cappella di Guarino Guarini e un vigile non in servizio, Mario Trematore, che voglio qua ricordare, mise in salvo per sua volontà la Sacra Sindone. Dalla mattina successiva l’allora Sindaco, Valentino Castellani, avviò immediatamente una raccolta fondi. È sempre davanti ad eventi drammatici che si mobilitano le migliori energie di una comunità. Sempre 22 anni fa, l’allora Valentino Castellani chiese alla Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali, che si occupa della cura e del restauro dei monumenti cittadini, di intervenire e di dare un via libera per far sì che ci fosse un intervento diretto e immediato. Abbiamo aspettato 21 anni per riavere la Cappella della Sacra Sindone, ma ad oggi siamo fieri di riaverla. Voglio dire che chi ha la responsabilità di guidare una comunità, ha il dovere di dire fin da oggi. “Ricostruiamo” e questo mi piacerebbe sentirlo dire dalla nostra Sindaca.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Vicepresidente Ferrero. Al suo Gruppo rimane un minuto e venti. Prego.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Negare che esista una sperimentazione di Beni comuni nella Città di Torino, che la si sottostimi, la si sminuisca o addirittura avversi, è deplorevole, per non aver capito assolutamente quale ampio scenario apriranno i Beni comuni all’interno di tutta la struttura delle diverse forme del possedere, superando il dualismo rigido tra pubblico e privato, in cui la formula dei Beni comuni traghetteranno la tenuta stessa dello Stato e del patrimonio dello Stato, che non deve essere alienato a privati, ma anche a gruppi di potere. Fu costituita la Commissione Rodotà, è stata ricostituita, esiste una Legge di iniziativa popolare sui Beni comuni che ha raccolto allo stato attuale più di 50.000 firme in tutta Italia. Parliamo di un’esperienza più grande di quello che immaginiamo, dove Napoli è stata antesignana, ha aperto la strada con l’Asilo Filangieri e lo Scugnizzo Liberato, dove noi stiamo lavorando per ampliare il ventaglio di possibilità, dai patti di collaborazione, alla gestione civica, all’uso civico collettivo urbano, alla fondazione dei Beni comuni. Documento già passato in Commissione, documento, certo, perfettibile. Ora a Torino in Cavallerizza Reale abbiamo una sperimentazione che non è ancora stata regolamentata, perché non c’erano gli strumenti stessi per farlo, ma questo incendio di cui aspettiamo l’esito dell’indagine, il secondo in ordine di tempo, prima della parte dei circoli dei beni demaniali. Io vorrei porre l’attenzione sul fatto che esiste la comunità di riferimento, che tra momenti di maggiore e minore partecipazione ha dato frutti, ha creato condivisioni sul territorio, ha individuato nuove categorie concettuali e giuridiche, una ventina di laboratori, assemblee pubbliche, come regalo il contributo in questo libro che è stato realizzato tramite proprio per la Città, un po’ letterario, la radio, lo studio di registrazione. Abbiamo una mozione passata a maggioranza…, mi scusi, concludo, il 25 settembre del 2017, in cui andava riconosciuta, e l’abbiamo votata, la sperimentazione come risorsa collettiva che non si può esaurire nella sola parte ancora a disposizione della Città, ma nel complesso tutto, perché la Città e nel suo complesso quello è il luogo aperto a tutti, ispirato a principi di orizzontalità, di antirazzismo, di antifascismo e antisessismo, ed è un esempio per tutta la Città. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliera Montalbano, tre minuti e quaranta.

MONTALBANO Deborah
Sì, grazie, Presidente. Ma io allora forse non ho capito bene, pensavo che la richiesta di comunicazione sulla Cavallerizza fosse per avere informazioni, appunto, sull’incendio che è avvenuto questa mattina. Non mi piace questa cosa di agganciarci a un incendio per parlare di un tema che invece credo vada affrontato, ma vada affrontato in altra sede e in altri contesti e in maniera un po’ più approfondita. C’è un po’ di confusione poi in alcuni interventi. Noi ci troviamo in questo momento con un nuovo Regolamento dei Beni comuni, che è stato anche già votato dalla Giunta e faccio presente al Consigliere Carretto e alla Consigliera Ferrero che sabato qui sotto il Comune, al presidio, in assemblea, c’era anche Cavallerizza per contestare quel documento. E attenzione a parlare di legge Rodotà e di esperienza napoletana come Lo Scugnizzo Liberato o l’Asilo occupato, da quella che è la legge Rodotà o la visione della gestione dei Beni comuni di Ugo Mattei, perché sono due cose che non possono stare insieme, in quanto una prevede la gestione del bene da parte di tutti, del pubblico, e uno prevede invece la gestione del bene da parte dei privati e quindi le fondazioni e tutte le sovrastrutture, perciò parliamo di due cose completamente diverse, Consigliera Ferrero. Detto questo, io non vorrei però che, invece, da questo di incendio e da questa situazione che si è venuta a creare, tra l’altro a seguito, venerdì e sabato, io ero già stata messa al corrente del fatto che erano intervenuti i tecnici del Comune accompagnati dalla DIGOS, per togliere tutta la corrente elettrica, quindi intervenire sull’impianto elettrico di tutta quella parte che è andata a fuoco questa mattina, che, e questo lo preciso, non è la parte di Cavallerizza dove stanno gli occupanti. Quindi, fermi tutti, ve lo dico già adesso, attenzione a utilizzare questo incendio per dire, come ha detto questa mattina la Sindaca: “Cavallerizza non può rimanere una realtà occupata. Cavallerizza va liberata”, cioè che nessuno sfrutti questa situazione. Se vogliamo parlare di Cavallerizza, vogliamo entrare nel merito della questione Cavallerizza, dei possibili scenari, dei possibili progetti, bene, sono disponibile. Se vogliamo utilizzare questa situazione, che tra l’altro è anche tutta da chiarire, per arrivare e velocizzare gli interventi in funzione anche della presentazione del progetto su Cavallerizza del 31, che attendo di ascoltare con molta curiosità da parte della Sindaca, ma si vuole utilizzare questa situazione per accelerare, sgomberare Cavallerizza, attenzione, attenzione a non strumentalizzare le cose.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Assessore Giusta.

GIUSTA Marco (Assessore)
Sì, grazie, Presidente. Intervengo solo per rispondere a quanto è stato precedentemente affermato negli interventi che mi hanno appunto preceduto, per chiarire. Non esiste una versione, diciamo così, di Beni comuni che in qualche maniera vuole dare dei Beni comuni a dei privati mediante degli strumenti o altro, ma esiste comunque un’unica visione dei Beni comuni, che in qualche modo vuole prevenire il fatto che i Beni comuni vengano utilizzate dagli enti pubblici per fare cassa. Ci sono diversi strumenti che possono essere messe in campo, alcuni condivisibili, altri meno condivisibili, altri che ci piacciono di più, altri che ci piacciono di meno, ma l’obiettivo è unitario ed è comune ed è quello che in qualche maniera fa muovere questa Maggioranza nella direzione di avere un Regolamento aggiornato sui Beni comuni. Gli strumenti magari possono essere perfettibili, ma gli obiettivi che sono alla base degli stessi sono assolutamente condivisi.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Assessore Iaria.

IARIA Antonino (Assessore)
Grazie. Due risposte ad alcune sollecitazioni da parte dei Consiglieri. Il progetto di cui ci siamo riferiti e si è riferita la Sindaca oggi è il Piano Unitario di Riqualificazione, che è un piano che è già stato portato più volte in Commissione, che tiene presente la possibilità di creare un progetto unitario su tutto il compendio della Cavallerizza Reale e chiaramente mette in relazione tutti gli attori che in questo momento fanno parte di questo compendio, cioè il Comune come partecipante alla società di cartolarizzazione, il Comune come proprietario del maneggio, l’Università e il CDP per la parte di CDP. Quindi è quello il progetto a cui si faceva riferimento, che tra l’altro ha un iter che è stato più volte portato in Commissione. Per quanto riguarda il discorso da anni chi pagherà, chiaramente abbiamo anche attivato l’iter assicurativo per far valutare i danni e per avere un rimborso delle spese, per avere non noi un rimborso delle spese, ma in questo chi ne ha diritto, il rimborso dei lavori che seguono, appunto, l’entità dei danni. Quindi, com’è stato fatto per lo scorso incendio, si procede con l’iter assicurativo.

SICARI Francesco (Presidente)
Bene, abbiamo concluso la trattazione delle comunicazioni, quindi possiamo iniziare con quello che è il nostro Ordine dei Lavori.
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