Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Ottobre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 15

Comunicazioni della Sindaca su "Indagini e intercettazioni su ex portavoce della Sindaca".
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. Mi atterrò molto fermamente e formalmente alle dichiarazioni che la Sindaca ha reso in risposta alle richieste di comunicazioni. Prima questione, le carte che tutti voi avete, noi non abbiamo altre carte che non siano gli atti deliberativi, quindi le questioni di cui stiamo parlando sono questioni che apprendiamo o dalle comunicazioni dei giornali o dai dibattiti come in questo caso pubblicamente condivisi; ha poco da ammiccare nei miei confronti, non ho proprio carte che non siano quelle a cui io ho fatto cenno. Seconda questione, non esistono segreti indicibili, sono desiderosa di crederle per l’interesse generale della Città, sono tenuta a crederle per il ruolo che lei ricopre. Seconda questione, è doloroso che quanto riportato dai mezzi di informazione coinvolga non soltanto la sincerità della Sindaca, che appunto oggi ci conferma non esistono segreti indicibili, ma anche la sfera personale, è vero, è doloroso ed io credo che sia anche sbagliato, temo purtroppo che il comportamento della Sindaca in questi tre anni sia stato una prateria, abbia offerto una prateria per questo tipo di ingerenze e per questo tipo di confusione tra ruolo pubblico e ruolo privato. Non si ricorda nella storia delle Sindache e dei Sindaci di questa Città cotanta esibizione del proprio nucleo familiare, non si ricordano nella storia di questa Città ingerenze politiche dei consorti nemmeno quando i consorti avevano un proprio ruolo politico e di questo mi dispiace per quello che lei sta soffrendo e patendo oggi, ma ancora di più per la diminuzione del ruolo di genere che lei come Sindaco donna ha rappresentato in questi 3 anni e vedere costantemente un’invadente figura del proprio consorte in sedi politiche evidentemente non ha valorizzato la sua autonomia. Terza ed ultima questione, quella a me più cara proprio perché sono un Consigliere Comunale che non maneggia carte che non siano quelle ufficiali di questo ente e proprio perché sono un Consigliere Comunale che le crede quando dice di non avere alcun tipo di segreto e nulla da nascondere. L’ultima affermazione quindi sulla quale mi soffermo è: “Coloro che dichiarano che io fossi a conoscenza di incarichi ultronei assegnati al dottor Pasquaretta o mi sia attivata a ricercare funzioni aggiuntive dice il falso”, io voglio crederle, mi permetto di dire però che coloro che dicono che lei fosse informata dell’incarico alla Fondazione per il Libro e che lei si sia in qualche modo informata della possibilità di ricollocare il dottor Pasquaretta in società partecipate sono i nostri massi..., è uno dei massimi dirigenti dell’Amministrazione Comunale di Torino. Ora che questo sia un requisito della condizione processuale non mi riguarda, sarà la giustizia penale a valutare le testimonianze, a confrontarle, a verificarne la veridicità, ma mi riguarda come amministratore di questo ente il tipo di relazione che insiste o può insistere dopo una frattura di questo tipo tra la Sindaca e i vertici, gli apicali di quest’Amministrazione coinvolti in questa vicenda. Che tipo di relazione di mandato può esserci tra l’indirizzo politico e coloro che devono praticarlo se una dice dell’altro che sostiene il falso? A me sembra questo sia il problema degli amministratori di questa Città perché questa questione trasferisce un aspetto fondamentale del funzionamento delle macchine pubbliche che è la terzietà, l’autonomia e il reciproco affidarsi del politico che si affida all’autonomia tecnica e del tecnico che esegue l’indirizzo politico nella propria imparzialità e nel rispetto delle norme; è un reciproco affidarsi, come vi affidate voi? Come reciprocamente potete affidarvi nell’assunzione delle decisioni? Ed ecco, infatti, che tutti i mezzi di informazione parlano di luoghi e cerchie di fedelissimi, luoghi di fedelissimi scelti tra alcuni della Giunta e luoghi di fedelissimi di alcuni alti dirigenti. Io sono certa che il dottor Spoto che è il nostro Segretario Generale, che oggi compare su un mezzo di informazione come new entry della cerchia dei fedelissimi, avrà già sicuramente smentito, perché il ruolo del Segretario Generale non può che essere di garanzia di tutti noi e dello Stato e di fedeltà certo all’ente che rappresenta. Queste sono le questioni serie degli amministratori, tutte le altre questioni attengono ad altri livelli di indagine e di approfondimento.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)