Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Ottobre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 15

Comunicazioni della Sindaca su "Indagini e intercettazioni su ex portavoce della Sindaca".
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Se possiamo riprendere i lavori, invito i Consiglieri a prendere posto, grazie.
Proseguiamo lasciando la parola alla Vicecapogruppo Pollicino, che parla per conto del Gruppo Misto e che ha come tutti gli altri Gruppi cinque minuti a disposizione, prego.

POLLICINO Marina
Grazie, Presidente. L’intervento della Sindaca è stato sollecitato da quanto apparso sulla stampa a seguito di indiscrezioni dalle quali emergerebbe, a ridosso del Palazzo Civico, come in un racconto di Fruttero & Lucentini, un mondo notturno...

SICARI Francesco (Presidente)
Pollicino, un attimo.

LO RUSSO Stefano
(INTERVENTO FUORI MICROFONO).

SICARI Francesco (Presidente)
Sto richiamando un pochino tutti all’ordine, grazie. Possiamo aspettare un attimo? Ho sospeso la Consigliera Pollicino. Possiamo un attimino...?
Giusto per capire, proseguo con la verifica del numero legale o possiamo continuare con l’intervento della Capogruppo Pollicino? Prego, Vicecapogruppo Pollicino.

POLLICINO Marina
Io ricomincerei però, okay. L’intervento della Sindaca è stato sollecitato da quanto apparso sulla stampa a seguito di indiscrezioni dalle quali emergerebbe, a ridosso del Palazzo Civico, come in un racconto di Fruttero & Lucentini, un mondo notturno, il mondo delle balere post-moderne, delle tòte Pautasso, degli androni del Balon aggiornato allo spuntar del sole come un mattinale di Questura. Purtroppo ciò che più colpisce in questa vicenda è che i prescelti della Sindaca fossero proprio i pre-scelti, pre-scelti senza condivisione, senza alcun confronto, senza alcuna valutazione preventiva dei caratteri originali richiesti dall’allora Maggioranza che se li ha sopportati non per questo li ha supportati. D’altronde il fatto che la nostra Sindaca definisse uno stretto collaboratore il suo pitbull la dice lunga sulla concezione della comunicazione istituzionale e dei rapporti con i suoi Consiglieri considerati, pur non meritandolo, alla stregua di cagnolini da grembo e se, e dico se, tutto questo abbia coinvolto profili assessorili e incursioni nelle partecipate è una domanda che richiedeva necessari chiarimenti da parte degli amministratori coinvolti. Riteniamo pertanto che la vicenda seppur nell’ambito di un procedimento in corso e con le dovute cautele abbia un tale rilievo di opportunità politica ed amministrativa che non può passare sotto silenzio e pensiamo anche che la Sindaca farebbe bene a valutare in modo oggettivo e con un atteggiamento critico ed autocritico le conseguenze delle sue pre-scelte sulla Città tutta. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Riprendo l’intervento del Capogruppo Tresso, prego.

TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Ma vede, Sindaca Appendino, io non voglio entrare nel merito di quelle che lei chiama le citazioni da gossip e francamente non mi interessano, le posso anche essere solidale sotto il profilo personale per quello che lei dice l’essere intaccata la sua vita privata, purtroppo quando si sceglie di fare questo mestiere credo che si metta anche in conto quello che può accadere. Però quello che invece ritengo sia veramente grave, e da parte sua non abbiamo sentito parole in questo senso di ammissione, è che la conseguenza di scelte che sono sue e solamente sue stanno dando all’immagine della Città una profonda battuta di arresto, stanno dando un’immagine della Città che comunque ha nei suoi ruoli di vertice anche maggiormente importanti delle figure che non sono assolutamente all’altezza del ruolo che debbono svolgere, ma figure che sono state unicamente frutto della sua scelta. Vede, quando si pensa a donne o a uomini di governance che rivestono ruoli di primaria importanza nella gestione della cosa pubblica o anche delle realtà private si pensa alla loro capacità nella qualità di fare e costruire squadre. Quello che veramente emerge a distanza di questi tre anni dal suo insediamento è che lei questa capacità sicuramente non l’ha avuta. Le due persone che le sono state più vicine e che lei ha avuto quotidianamente e costantemente a contatto nei primi anni del suo mandato sono state entrambe poi dovute essere allontanate per motivi di bassissimo lignaggio, o per una questione abbastanza indecorosa di multe fatte togliere o viceversa per questa questione di incompatibilità di contratti. Lei candidamente annuncia e ci dice che Pasquaretta non era soddisfatto della sua retribuzione, ma lei sa quanti ingegneri, sa quanti architetti, quanti geologi che lavorano nelle società in cui io amministro, per quella stessa cifra, persone laureate, lavorano dalla mattina alla sera con una dignità e con una volontà di lavoro che veramente grida vendetta pensare che una persona anche di quell’età si ritenga non soddisfatta e quindi debba ricorrere a questi tipi di sotterfugi e che questa sia una persona che l’ha accompagnata e che lei ancora ci dice, al momento in cui poi è stata costretta ad allontanarla, comunque ha ritenuto di doverlo mantenere nello staff per non perdere tutto quel patrimonio di competenze acquisite. Ecco, io credo che se queste sono le persone che dobbiamo trovare nei ruoli anche di vertice della Città ed io non voglio mettere in discussione perché siamo in uno stato di diritto e per fortuna finché non c’è un decorso processuale che ci possa dimostrare il contrario non potremo dire se lei si è spesa effettivamente per eventuali o meno suoi ruoli anche in quelle che sono le società amministrate e compartecipate della Città, però il problema vero è questo che la responsabilità delle sue scelte oggi sono tutte su di lei e mi sembra che anche la Maggioranza quando la Capogruppo è costretta a chiedere all’Assessore Sacco di intervenire, proprio per avere delle garanzie che la stessa Maggioranza chiede alla propria Giunta, devo dire che ne emerge una situazione che, abbia pazienza, mi fa anche un po’ tristezza perché mi sembra che lei sia una persona in questo momento piuttosto sola, però questa solitudine credo e spero che si manifesti anche nella solitudine, nel senso che la Città stessa si sente meno rappresentata dalla sua figura di maggior rilievo è proprio dovuta a questa sua volontà di condurre le scelte. Guardi che lei non ci abbia mai coinvolto come Minoranze sulle scelte anche più strategiche della Città, che non abbia saputo coinvolgere le altre forze e le altre realtà della società civile in queste scelte può anche andare anche se non lo condivido da un punto di vista politico, ma che poi lei si trovi adesso anche a subire quelli che sono i malumori della sua stessa Maggioranza dimostra che questa capacità di scelte e questa capacità anche di carisma non l’hanno contraddistinta.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Morano.

MORANO Alberto
Oggi non parliamo di Luca Pasquaretta, non parliamo del ruolo che ha svolto Luca Pasquaretta per il Comune, queste sono vicende che fanno parte del passato, che possono avere un rilievo penale, ma non spetta a quest’Aula parlarne o giudicarlo. Parliamo, signor Sindaco, di quello che è successo dopo le dimissioni del signor Pasquaretta. Quello che noi vorremmo sapere è perché lei direttamente o per il tramite dell’Assessore Sacco s’è occupata attivamente di collocare il signor Pasquaretta dopo che aveva lasciato il suo ruolo in Comune? Ed in particolare vorremmo sapere se lei ha chiesto all’Assessore Sacco di occuparsene oppure ha autorizzato l’Assessore Sacco ad occuparsene o ancora ha semplicemente tollerato che l’Assessore Sacco se ne occupasse. Allora, dubito che lei abbia solo tollerato perché se lei avesse solo tollerato non ci sarebbero stati incontri tra lei e l’Assessore Sacco e l’Onorevole Castelli e l’Onorevole Beghin, suo marito per discutere della vicenda, perlomeno se quello che riportano i giornali è corretto, per discutere della vicenda del collocamento dell’Assessore Sacco, ma allora, se lei ha chiesto o tollerato, lei è a conoscenza del rilievo politico che deve avere la distinzione tra ruolo pubblico e ruolo privato? Quello che è consentito al privato non è consentito ad un pubblico ufficiale, non è consentito a lei di occuparsi del collocamento di un suo ex collaboratore che è stato da lei allontanato per gravi inadempienze perché poi sorgono dei dubbi, perché vede io posso anche capire che l’Assessore Sacco da fine giurista non comprenda la distinzione fra ruolo pubblico e ruolo privato, ma non posso capire e tollerare che lei, signor Sindaco, per il ruolo che riveste, questa distinzione non ce l’abbia chiara, come può pensare di chiedere a qualcuno di verificare se è possibile un ruolo per il dottor Pasquaretta presso IREN o presso la Società Cimiteri, società di cui lei nomina direttamente o indirettamente i vertici? Come può non capire che se lei quale Sindaco fa o fa fare da un suo Assessore questa domanda ad un vertice riceverà necessariamente una risposta che sarà in parte fuorviata dal ruolo che lei ricopre e dal ruolo della persona che fa la domanda? Vede, questo, signor Sindaco, noi avremmo voluto che lei oggi ci dicesse e vorremmo che ce lo dicesse lei e non il suo Assessore.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Artesio.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Mi atterrò molto fermamente e formalmente alle dichiarazioni che la Sindaca ha reso in risposta alle richieste di comunicazioni. Prima questione, le carte che tutti voi avete, noi non abbiamo altre carte che non siano gli atti deliberativi, quindi le questioni di cui stiamo parlando sono questioni che apprendiamo o dalle comunicazioni dei giornali o dai dibattiti come in questo caso pubblicamente condivisi; ha poco da ammiccare nei miei confronti, non ho proprio carte che non siano quelle a cui io ho fatto cenno. Seconda questione, non esistono segreti indicibili, sono desiderosa di crederle per l’interesse generale della Città, sono tenuta a crederle per il ruolo che lei ricopre. Seconda questione, è doloroso che quanto riportato dai mezzi di informazione coinvolga non soltanto la sincerità della Sindaca, che appunto oggi ci conferma non esistono segreti indicibili, ma anche la sfera personale, è vero, è doloroso ed io credo che sia anche sbagliato, temo purtroppo che il comportamento della Sindaca in questi tre anni sia stato una prateria, abbia offerto una prateria per questo tipo di ingerenze e per questo tipo di confusione tra ruolo pubblico e ruolo privato. Non si ricorda nella storia delle Sindache e dei Sindaci di questa Città cotanta esibizione del proprio nucleo familiare, non si ricordano nella storia di questa Città ingerenze politiche dei consorti nemmeno quando i consorti avevano un proprio ruolo politico e di questo mi dispiace per quello che lei sta soffrendo e patendo oggi, ma ancora di più per la diminuzione del ruolo di genere che lei come Sindaco donna ha rappresentato in questi 3 anni e vedere costantemente un’invadente figura del proprio consorte in sedi politiche evidentemente non ha valorizzato la sua autonomia. Terza ed ultima questione, quella a me più cara proprio perché sono un Consigliere Comunale che non maneggia carte che non siano quelle ufficiali di questo ente e proprio perché sono un Consigliere Comunale che le crede quando dice di non avere alcun tipo di segreto e nulla da nascondere. L’ultima affermazione quindi sulla quale mi soffermo è: “Coloro che dichiarano che io fossi a conoscenza di incarichi ultronei assegnati al dottor Pasquaretta o mi sia attivata a ricercare funzioni aggiuntive dice il falso”, io voglio crederle, mi permetto di dire però che coloro che dicono che lei fosse informata dell’incarico alla Fondazione per il Libro e che lei si sia in qualche modo informata della possibilità di ricollocare il dottor Pasquaretta in società partecipate sono i nostri massi..., è uno dei massimi dirigenti dell’Amministrazione Comunale di Torino. Ora che questo sia un requisito della condizione processuale non mi riguarda, sarà la giustizia penale a valutare le testimonianze, a confrontarle, a verificarne la veridicità, ma mi riguarda come amministratore di questo ente il tipo di relazione che insiste o può insistere dopo una frattura di questo tipo tra la Sindaca e i vertici, gli apicali di quest’Amministrazione coinvolti in questa vicenda. Che tipo di relazione di mandato può esserci tra l’indirizzo politico e coloro che devono praticarlo se una dice dell’altro che sostiene il falso? A me sembra questo sia il problema degli amministratori di questa Città perché questa questione trasferisce un aspetto fondamentale del funzionamento delle macchine pubbliche che è la terzietà, l’autonomia e il reciproco affidarsi del politico che si affida all’autonomia tecnica e del tecnico che esegue l’indirizzo politico nella propria imparzialità e nel rispetto delle norme; è un reciproco affidarsi, come vi affidate voi? Come reciprocamente potete affidarvi nell’assunzione delle decisioni? Ed ecco, infatti, che tutti i mezzi di informazione parlano di luoghi e cerchie di fedelissimi, luoghi di fedelissimi scelti tra alcuni della Giunta e luoghi di fedelissimi di alcuni alti dirigenti. Io sono certa che il dottor Spoto che è il nostro Segretario Generale, che oggi compare su un mezzo di informazione come new entry della cerchia dei fedelissimi, avrà già sicuramente smentito, perché il ruolo del Segretario Generale non può che essere di garanzia di tutti noi e dello Stato e di fedeltà certo all’ente che rappresenta. Queste sono le questioni serie degli amministratori, tutte le altre questioni attengono ad altri livelli di indagine e di approfondimento.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Montalbano.

MONTALBANO Deborah
Grazie, Presidente. Ma io non avevo dubbi che venendo qui oggi in realtà poi quello che ci saremmo sentiti dire un po’ tutti è che, per quanto riguarda la Sindaca, non si intravedono sue responsabilità in tutto quello che è successo e per quanto riguarda il Gruppo Consiliare non rispondiamo noi, sostanzialmente, delle decisioni che prende la Sindaca. Noi siamo il Movimento 5 Stelle, voi, Giunta e Sindaca, no, e noi difendiamo la posizione del Movimento 5 Stelle e la correttezza e i valori che il Movimento 5 Stelle ha sempre portato avanti e di cui ne ha fatto anche una bandiera, ecco. E allora torniamo indietro, torniamo indietro perché questa consulenza che era fittizia, l’avevamo capito tutti, non è che dovevamo aspettare le carte dell’inchiesta, bastava fare l’accesso agli atti, andare a vedere le timbrature dell’ex capo della comunicazione della Sindaca, Pasquaretta, di quel periodo lì e si capiva chiaramente che lui era qui a Palazzo e che non poteva quindi aver svolto la consulenza. C’è stata una mozione che io avevo portato in Consiglio Comunale. In realtà io ero appena andata al Gruppo Misto e lo ricordo molto bene quel periodo. Poi entriamo anche nel concetto di che cosa è grave, a questo punto, perché adesso chiederò io un po’ di chiarimenti di che cosa è grave e cosa no. Ma ricordo di aver sottoscritto quella mozione e di averla portata all’attenzione del Gruppo Consiliare proprio per dare l’occasione ai miei ex colleghi di smarcarsi da questa situazione e ricordo anche invece che anche in quel caso, anche in quel caso, c’era stato un voto compatto di tutta la Maggioranza a bocciare quella mozione che chiedeva le dimissioni del signor Pasquaretta per inopportunità politica e quindi ad appoggiare e a coprire la posizione della Sindaca, anche in questo caso, anche in quel momento. Poi, però, quando succedono le cose, allora però non è colpa di nessuno, non è mai colpa di nessuno, si è fatto tutto bene e l’unico problema che abbiamo in Consiglio Comunale, anzi, scusate, che avete è che, cavolo, queste Minoranze si permettono anche di fare quello che è all’interno poi del ruolo delle Minoranze e vi vengono anche magari a chiedere qualche chiarimento: “Perché? E perché, allora, voi? E perché, allora, gli indagati che avete voi? E ma perché allora quello che avete fatto voi cinque anni fa?”. Come se gli altri hanno fatto delle cose, allora le possiamo fare anche noi, o voi, e va tutto bene, però voi siete i diversi, i diversi quando le cose le fanno gli altri, quando le fate voi… Allora io vorrei capire una cosa, perché io non posso non ricordare…, io mi rivolgo al Gruppo Consiliare oggi, più che alla Sindaca, perché la Sindaca me la ricordo bene, la Sindaca, anche quando successe il mio di caso, se vi ricordate, per la Sindaca non c’era nulla di importante lì, non era successo nulla, l’importante è che io mi sarei dimessa perché avevo sbagliato tutto io, ma nessuno aveva il coraggio di dimettermi, mi dovevo dimettere io e poi se fossi tornata a votare compattamente col Gruppo Consiliare allora avrei potuto continuare il mio ruolo dentro il Gruppo di Maggioranza e portare avanti le mie battaglie. E allora invece la gravità sul caso Montalbano, su una bambina di cinque anni…

SICARI Francesco (Presidente)
Rimanga nel tema delle comunicazioni.

MONTALBANO Deborah
No, ma infatti, rimaniamo… Allora, caro Gruppo Consiliare, se 220 euro di rimborso di taxi che sono 7,3 euro al mese in un anno è una cosa grave da dimissioni, se aver utilizzato l’auto di servizio in un caso di emergenza dopo che, tra l’altro, la Capogruppo di allora aveva dato questa indicazione a chi non aveva un’auto all’interno del Gruppo Consiliare, per poi invece non fare l’autorizzazione, e anche queste sono carte dell’inchiesta, la volta che succede che il Consigliere utilizza l’auto e per queste situazioni bisognava dimettersi, allora io vorrei capire, adesso vi chiedo io a voi, qual è il limite per alzarsi in massa, dare le dimissioni e andare a casa? Qual è il vostro limite? Perché io da allora ad oggi ne ho viste veramente di tutte e di più, ma non riesco a capire qual è il livello, qual…, ma io mi dimetto, cioè io vado a casa…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

MONTALBANO Deborah
Cioè io vado a casa, se voi andate a casa. Qual è il livello a cui dovrete scendere prima di firmare le dimissioni e mandare a casa Chiara Appendino e andare a casa anche voi?

SICARI Francesco (Presidente)
Ci sono altri interventi? Prego, Sindaca.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. In realtà io credo onestamente di aver risposto a tutti i punti, ma ritornerò, anche rileggendo alcuni passaggi che forse non sono stati compresi. Pasquaretta mi rappresentò più volte, parlo anche al Consigliere Tresso. In realtà si può considerare l’ex capo ufficio stampa non all’altezza, ma non è che gli uffici stampa, i capi ufficio stampa prima prendessero uno stipendio inferiore ai 40.000 euro attuali, quindi a insediamento, lo ripeto, si era discusso, effettivamente, è stato anche detto più volte dall’inizio da Pasquaretta, che avrebbe desiderato un riconoscimento economico maggiore, anche alla luce dei riconoscimenti precedenti. E, quindi, in questo senso si è discusso, effettivamente, ma non solo, negli ultimi sei mesi del mandato, o comunque dell’incarico di Pasquetta, dall’inizio c’era questa questione stipendiale e siccome la sua retribuzione, lo ripeto, era il massimo, perché era oggettivamente senza laurea, si è discusso, rispondo anche alla Consigliera Artesio, rispetto al ruolo del Dottor Ferrari, o non so chi altro l’ha posto, si è discusso effettivamente anche in alcune riunioni della questione economica, non lo nego, ci mancherebbe, ma un conto, ripeto, e parlo della parte stipendiale e quindi eventuali altre forme di inquadramento come era avvenuto anche in passato, ma non ci voglio tornare. Quindi vagliando eventuali possibilità in tal senso, come ho detto, io personalmente, ma, come dire, le intercettazioni ambientali giustamente avvengono e sono sedi di discussioni, come sono tanti tavoli. Allora, ripeto, se ne è discusso, non lo nego, ci mancherebbe, ma non si è mai andati avanti su alcune di quelle ipotesi, né dal punto di vista del contratto, né dal punto di vista delle questioni consulenze, su cui sia io, ripeto, sia la mia Giunta, non si è mai adoperata. Quindi io credo, francamente, e ripeto anche sul secondo passaggio, e lo ripeto, rileggendo quanto riportato dai giornali, ovvero di ipotetiche consulenze tramite le partecipate IREN e AFC, mi preme sottolineare che se queste non sono mai state attuate è perché la sottoscritta è sempre stata contraria. Per quanto riguarda anche la fase successiva, IREN o AFC, ho detto prima chiaramente che quello che ho detto, e quindi che sono stata contraria e che non mi sono adoperata, vale per me e per la mia Giunta, l’ho detto chiaramente e lo ripeto. Io credo di aver esaurito tutti i punti. Ripeto, io ringrazio tutti i Consiglieri e le Consigliere che sono intervenuti e anche per il tono del dibattito e anche vista la delicatezza del tema. Ora c’è…, lo sapete benissimo, perché l’indagine non è ancora conclusa, quindi io spero che quest’Aula, chiarita la questione prettamente politica, su cui sono nuovamente intervenuta per la seconda volta, la prima volta quando ero appena uscita dall’interrogatorio, perché quest’Aula me lo ha chiesto, quindi non credo di essermi mai sottratta al dibattito e se sarà necessario lo rifarò. Chiedo però a quest’Aula, finché non ci saranno eventuali, o almeno fasi diverse delle indagini, di tornare a parlare dei temi che riguardano la città. Non dico che questo non riguardi la città, dico semplicemente che credo di aver detto chiaramente in quest’Aula che per quanto riguarda la mia posizione personale e la posizione della mia Giunta, ho risposto chiaramente ai punti. E ha ragione, Consigliera Artesio, io non sono ovviamente in grado di sapere se voi Consiglieri e Consigliere avete le carte. So per certo, e per questo il sorriso non era ovviamente nei suoi confronti, ma so per certo, perché anch’io l’ho avuto in questo modo, che comunque nelle chat dei documenti legati all’indagine giravano e i Consiglieri, giustamente o ingiustamente, qualcuno le ha, qualcuno non le ha, quindi in questo senso mi riferivo. Detto ciò, ripeto, sono atti che fanno parte evidentemente di un processo, un percorso che è in corso. È giusto che i Magistrati, i PM, facciano il proprio lavoro, ci sono fasi processuali diverse. Io, ripeto, di avere massima fiducia, massimo rispetto per chi sta facendo le indagini. Credo di aver risposto oggi in modo anche sostanziale rispetto alle questioni che mi sono state poste, nonostante, ripeto, le indagini non siano chiuse, ma l’ho fatto per rispetto dell’Aula e della Città, soprattutto, e spero che ora si possa tornare a dibattere delle questioni forse più inerenti, che non vuol dire che le altre non siano significative, più inerenti, come la Cavallerizza, di cui dibatteremo a breve, che interessano tutta la collettività. Grazie.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)