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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Ottobre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 12

Comunicazioni della Sindaca su "Indagini e intercettazioni su ex portavoce della Sindaca".
Interventi
APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Come sempre e peraltro come fatto anche su carte che non riguardavano la sottoscritta, ma altri soggetti indagati in altre occasioni avrei preferito non riferire sui fatti oggetto di un’inchiesta in corso e sulla quale dovranno esprimersi le Autorità competenti per le quali ovviamente ho il massimo rispetto e ringrazio per il lavoro svolto. Alla luce però della richiesta di comunicazioni e di quanto scritto in questi giorni mi sento in dovere di intervenire in quest’Aula e in questa fase per chiarire nuovamente alcuni aspetti che toccano la mia persona sia sul fronte amministrativo in qualità di Sindaca che su quello personale, su tutto il resto tornerò quando sarà opportuno anche nel rispetto dell’iter giudiziario. Questione ricatto, per mesi si è scritto e parlato di voci di corridoio e di Palazzo che hanno ipotizzato che ci fossero elementi amministrativi o personali per poter ricattare la mia persona, i famosi ricatti indicibili. Sono venuta in Aula subito dopo l’interrogatorio a dire chiaramente che se fossi stata sotto ricatto non sarei stata nelle condizioni di esercitare il mio ruolo, allora però c’era solo la mia parola a dirlo, oggi rese pubbliche le carte delle indagini confermo nuovamente che non c’è nessun motivo né personale, né lavorativo alla base di un presunto ricatto che non sono ricattabile e che non esistono segreti indicibili. Adesso che sono state rese pubbliche sui giornali le carte delle indagini dalle quali emerge peraltro che è stata setacciata correttamente la mia vita pubblica, ma non solo, anche quella privata coinvolgendo la sfera dei miei affetti familiari, cosa vi assicuro non indolore e che non auguro a nessuno di vivere, si può finalmente affermare con certezza che non ero ricattabile per alcun motivo. Dopo tutto il clamore dei mesi scorsi generato appunto da questa ipotesi mi sarei aspettata che questa ipotesi venisse quantomeno messa da parte, invece no, si è preferito elevare il gossip di corridoio a notizia e la notizia basata sul gossip adesso viene elevata a dibattito politico, ma come vedete non ci sono problemi, con la massima tranquillità non mi sottraggo nemmeno a questo genere di dibattito. A questo punto però, visto che me ne date l’occasione, ne approfitto per sottolineare alcuni aspetti che credo possano interessare tutti, specie a chi ha mostrato particolare attenzione e produttività su questo tema. Le ipotesi riguardanti i fatti di piazza San Carlo, uno dei motivi del presunto ricatto proviene da un’intercettazione ambientale tra due dipendenti comunali, è il caso dell’ipotetico segreto inconfessabile; bene, gli investigatori hanno messo nero su bianco in quelle carte che tutti voi avete che quell’ipotesi non ha trovato alcun riscontro nei materiali sequestrati al diretto interessato, sottolineo nessun elemento di supporto della tesi del segreto inconfessabile, mi sembrava giusto ricordarlo anche qui visto quello che ho letto in questi giorni, anche in questa sede a tutela di una cosa sola, della verità dei fatti che mi adopererò affinché venga sempre tutelata. Quindi pienamente consapevole della correttezza del mio operato, continuerò a ribadire la mia posizione e a smentire con i fatti qualunque notizia falsa o infondata. Mi auguro perciò che la questione dei segreti inconfessabili che minano la credibilità, l’etica e l’indipendenza della mia persona possa essere definitivamente considerata chiusa anche alla luce delle indagini. Seconda questione: questione stipendio Pasquaretta e consulenza partecipate. Pasquaretta mi rappresentò più volte che avrebbe desiderato un riconoscimento economico maggiore considerati gli oneri di un capo ufficio stampa e l’impegno e la responsabilità del ruolo, tuttavia la sua retribuzione era già al massimo di quanto riconoscibile, questo sin dall’inizio del suo mandato, secondo gli inquadramenti del Comune a figure senza laurea. Vagliando le eventuali possibilità in tal senso mi sono sempre rifiutata di ricorrere ad altre soluzioni che pur premettendo retribuzioni superiori prevedessero forme contrattuali atipiche, dunque no, date queste premesse non era possibile individuare un altro inquadramento. Le indiscrezioni uscite sui giornali vanno collocate in maniera corretta nel tempo, altrimenti si rischia di fare confusione. Rileggendo quanto riportato dai giornali, ovvero di ipotetiche consulenze tramite le partecipate IREN e AFC, mi preme sottolineare a quest’Aula, perché questo giustamente è un tema politico, che se queste non sono mai state attuate è perché la sottoscritta è sempre stata contraria, cosa che ho ribadito anche ai Magistrati in sede di interrogatorio, chi dispone del verbale del mio interrogatorio può facilmente verificare ciò che sto dicendo. Chi dice o scrive che io mi sarei attivata personalmente per procurare una consulenza a Pasquaretta in IREN o in AFC dice il falso, io quelle ipotesi le ho bloccate perché contraria, vale per me e per la mia Giunta. E anche riguardo a questo aspetto valuterò ogni strada affinché venga tutelata la verità dei fatti perché vorrei ribadirlo ancora una volta in questa sede, un conto è che gli uffici preposti vaglino un’ipotesi tutt’altro conto è, una volta fatto questo, attivarsi per intraprendere la strada che, proprio per la contrarietà della sottoscritta, e a causa anche di questo, non è stata percorsa e questo ha riguardato il periodo in cui Pasquaretta era capo ufficio stampa del Comune. Ora veniamo al periodo successivo, la decisione di Pasquaretta di lasciare il proprio incarico in Comune. Dal momento in cui ha iniziato a maturare la decisione di lasciare l’incarico si è discusso in ambito politico di poter affidare a Pasquaretta un incarico in staff e così venne fatto per non disperdere l’esperienza acquisita; vorrei sottolineare ancora una volta l’unica collaborazione che è stata affidata e poi risolta, questo è un fatto di cronaca, in ambito di collaborazione è stato in staff politico, non certo all’interno delle nostre partecipate ed è bene, anche per quanto letto in questi giorni, che si distinguano completamente i piani. Aggiungo che non appena ho avuto notizia dell’imputazione a suo carico, anche questo è verbalizzato nei miei interrogatori, per le note ipotesi di reato ovviamente ho interrotto immediatamente tutti i rapporti anche personali che erano ancora in essere. Tutto il resto, perdonatemi, ovviamente io lo ritengo gossip, voci di corridoio e conversazioni private riportate in forma parziale e fuori da ogni contesto che non intendo in alcun modo commentare ribadendo evidentemente la massima fiducia in chi giustamente fa le indagini. Concludo, mi sono sempre detta serena e certa della mia totale correttezza e oggi mi sento di poterlo confermare con ancora più forza. Nell’ultimo anno e mezzo sono cambiate molte cose e con tutta la squadra stiamo lavorando in piena serenità per portare avanti il lavoro di quest’Amministrazione per Torino, lavoro su cui siamo massimamente concentrati e di cui anche quest’Aula spero possa tornare presto a dibattere: manutenzioni, ambiente, progetti di rinnovamento, trasporti, servizi e futuro, non conversazioni di corridoio, telefonate parziali e decontestualizzate, portare tutto questo in quest’Aula io credo non faccia bene a nessuno, men che meno alla Città, e mi auguro alla luce delle parole di oggi che possa essere definitivamente chiarito almeno in questa fase l’aspetto politico che è stato oggi sollecitato dall’Aula, grazie.

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