Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Ottobre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 12

Comunicazioni della Sindaca su "Indagini e intercettazioni su ex portavoce della Sindaca".
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo adesso i nostri lavori con la trattazione delle richieste di comunicazioni che sono pervenute in data odierna, inviterei soltanto tutti i Consiglieri e non solo i Consiglieri, tutti i presenti in Aula a parlare se proprio ne sentono la necessità a bassa voce perché si sente davvero un casino. Non si sente nulla, davvero, da questa parte arriva un brusio continuo e non sono in grado di capire alcune volte quello che viene detto.
Quindi iniziamo con la prima richiesta di comunicazioni che è stata presentata da Lo Russo, Foglietta e anche altri Consiglieri per quanto riguarda gli elementi emersi a mezzo stampa a valle della chiusura delle indagini preliminari a carico di Luca Pasquaretta, lascio la parola alla Sindaca Appendino, prego.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Come sempre e peraltro come fatto anche su carte che non riguardavano la sottoscritta, ma altri soggetti indagati in altre occasioni avrei preferito non riferire sui fatti oggetto di un’inchiesta in corso e sulla quale dovranno esprimersi le Autorità competenti per le quali ovviamente ho il massimo rispetto e ringrazio per il lavoro svolto. Alla luce però della richiesta di comunicazioni e di quanto scritto in questi giorni mi sento in dovere di intervenire in quest’Aula e in questa fase per chiarire nuovamente alcuni aspetti che toccano la mia persona sia sul fronte amministrativo in qualità di Sindaca che su quello personale, su tutto il resto tornerò quando sarà opportuno anche nel rispetto dell’iter giudiziario. Questione ricatto, per mesi si è scritto e parlato di voci di corridoio e di Palazzo che hanno ipotizzato che ci fossero elementi amministrativi o personali per poter ricattare la mia persona, i famosi ricatti indicibili. Sono venuta in Aula subito dopo l’interrogatorio a dire chiaramente che se fossi stata sotto ricatto non sarei stata nelle condizioni di esercitare il mio ruolo, allora però c’era solo la mia parola a dirlo, oggi rese pubbliche le carte delle indagini confermo nuovamente che non c’è nessun motivo né personale, né lavorativo alla base di un presunto ricatto che non sono ricattabile e che non esistono segreti indicibili. Adesso che sono state rese pubbliche sui giornali le carte delle indagini dalle quali emerge peraltro che è stata setacciata correttamente la mia vita pubblica, ma non solo, anche quella privata coinvolgendo la sfera dei miei affetti familiari, cosa vi assicuro non indolore e che non auguro a nessuno di vivere, si può finalmente affermare con certezza che non ero ricattabile per alcun motivo. Dopo tutto il clamore dei mesi scorsi generato appunto da questa ipotesi mi sarei aspettata che questa ipotesi venisse quantomeno messa da parte, invece no, si è preferito elevare il gossip di corridoio a notizia e la notizia basata sul gossip adesso viene elevata a dibattito politico, ma come vedete non ci sono problemi, con la massima tranquillità non mi sottraggo nemmeno a questo genere di dibattito. A questo punto però, visto che me ne date l’occasione, ne approfitto per sottolineare alcuni aspetti che credo possano interessare tutti, specie a chi ha mostrato particolare attenzione e produttività su questo tema. Le ipotesi riguardanti i fatti di piazza San Carlo, uno dei motivi del presunto ricatto proviene da un’intercettazione ambientale tra due dipendenti comunali, è il caso dell’ipotetico segreto inconfessabile; bene, gli investigatori hanno messo nero su bianco in quelle carte che tutti voi avete che quell’ipotesi non ha trovato alcun riscontro nei materiali sequestrati al diretto interessato, sottolineo nessun elemento di supporto della tesi del segreto inconfessabile, mi sembrava giusto ricordarlo anche qui visto quello che ho letto in questi giorni, anche in questa sede a tutela di una cosa sola, della verità dei fatti che mi adopererò affinché venga sempre tutelata. Quindi pienamente consapevole della correttezza del mio operato, continuerò a ribadire la mia posizione e a smentire con i fatti qualunque notizia falsa o infondata. Mi auguro perciò che la questione dei segreti inconfessabili che minano la credibilità, l’etica e l’indipendenza della mia persona possa essere definitivamente considerata chiusa anche alla luce delle indagini. Seconda questione: questione stipendio Pasquaretta e consulenza partecipate. Pasquaretta mi rappresentò più volte che avrebbe desiderato un riconoscimento economico maggiore considerati gli oneri di un capo ufficio stampa e l’impegno e la responsabilità del ruolo, tuttavia la sua retribuzione era già al massimo di quanto riconoscibile, questo sin dall’inizio del suo mandato, secondo gli inquadramenti del Comune a figure senza laurea. Vagliando le eventuali possibilità in tal senso mi sono sempre rifiutata di ricorrere ad altre soluzioni che pur premettendo retribuzioni superiori prevedessero forme contrattuali atipiche, dunque no, date queste premesse non era possibile individuare un altro inquadramento. Le indiscrezioni uscite sui giornali vanno collocate in maniera corretta nel tempo, altrimenti si rischia di fare confusione. Rileggendo quanto riportato dai giornali, ovvero di ipotetiche consulenze tramite le partecipate IREN e AFC, mi preme sottolineare a quest’Aula, perché questo giustamente è un tema politico, che se queste non sono mai state attuate è perché la sottoscritta è sempre stata contraria, cosa che ho ribadito anche ai Magistrati in sede di interrogatorio, chi dispone del verbale del mio interrogatorio può facilmente verificare ciò che sto dicendo. Chi dice o scrive che io mi sarei attivata personalmente per procurare una consulenza a Pasquaretta in IREN o in AFC dice il falso, io quelle ipotesi le ho bloccate perché contraria, vale per me e per la mia Giunta. E anche riguardo a questo aspetto valuterò ogni strada affinché venga tutelata la verità dei fatti perché vorrei ribadirlo ancora una volta in questa sede, un conto è che gli uffici preposti vaglino un’ipotesi tutt’altro conto è, una volta fatto questo, attivarsi per intraprendere la strada che, proprio per la contrarietà della sottoscritta, e a causa anche di questo, non è stata percorsa e questo ha riguardato il periodo in cui Pasquaretta era capo ufficio stampa del Comune. Ora veniamo al periodo successivo, la decisione di Pasquaretta di lasciare il proprio incarico in Comune. Dal momento in cui ha iniziato a maturare la decisione di lasciare l’incarico si è discusso in ambito politico di poter affidare a Pasquaretta un incarico in staff e così venne fatto per non disperdere l’esperienza acquisita; vorrei sottolineare ancora una volta l’unica collaborazione che è stata affidata e poi risolta, questo è un fatto di cronaca, in ambito di collaborazione è stato in staff politico, non certo all’interno delle nostre partecipate ed è bene, anche per quanto letto in questi giorni, che si distinguano completamente i piani. Aggiungo che non appena ho avuto notizia dell’imputazione a suo carico, anche questo è verbalizzato nei miei interrogatori, per le note ipotesi di reato ovviamente ho interrotto immediatamente tutti i rapporti anche personali che erano ancora in essere. Tutto il resto, perdonatemi, ovviamente io lo ritengo gossip, voci di corridoio e conversazioni private riportate in forma parziale e fuori da ogni contesto che non intendo in alcun modo commentare ribadendo evidentemente la massima fiducia in chi giustamente fa le indagini. Concludo, mi sono sempre detta serena e certa della mia totale correttezza e oggi mi sento di poterlo confermare con ancora più forza. Nell’ultimo anno e mezzo sono cambiate molte cose e con tutta la squadra stiamo lavorando in piena serenità per portare avanti il lavoro di quest’Amministrazione per Torino, lavoro su cui siamo massimamente concentrati e di cui anche quest’Aula spero possa tornare presto a dibattere: manutenzioni, ambiente, progetti di rinnovamento, trasporti, servizi e futuro, non conversazioni di corridoio, telefonate parziali e decontestualizzate, portare tutto questo in quest’Aula io credo non faccia bene a nessuno, men che meno alla Città, e mi auguro alla luce delle parole di oggi che possa essere definitivamente chiarito almeno in questa fase l’aspetto politico che è stato oggi sollecitato dall’Aula, grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Capogruppo Napoli, ricordo che è stato concordato dalla Conferenza dei Capigruppo di trattare le comunicazioni assegnando cinque minuti ad ogni singolo gruppo, prego.

NAPOLI Osvaldo
Spero di essere più veloce, Presidente, anche se è un’anticipazione, nel senso di… i saluti al nuovo Consigliere Comunale Napolitano, mi unisce un po’ leggermente il cognome, quindi ancora di più, ecco, questo tipo di approccio, però un saluto anche all’ex Consigliere Gosetto perché, devo dire la verità, si è dimesso con estrema dignità e nessuno di noi ha detto una sola parola. Va il ringraziamento per aver passato qua tre anni circa e di aver fatto il Consigliere Comunale in maniera estremamente corretta a cui bisogna dargli atto e mi dispiace che nessuno lo abbia detto. Esulo da quello che ho detto, ho ascoltato il Sindaco, guardate, io credo che da una parte sia una cosa certamente seria perché andare sui giornali, pagine di “giornalate” intere per la Città di Torino positivo o negativo non è mai bello, dall’altra parte penso che sia anche una situazione un po’ fantozziana. Io non entro in merito ai discorsi, il Sindaco ha detto: “Io non ho mai fatto, voi non avete mai fatto”, se esiste allora correggo e uso il condizionale, se errore c’è stato c’è stato un errore solo e l’errore se errore c’è stato è quello di avere eventualmente cercato di avere un contatto con un ente pubblico per trovare una consulenza, per trovare un lavoro all’ex capo stampa Pasquaretta, se non c’è stato non capisco bene tutto questo cinema perché allora non esiste secondo me, ma non siamo noi che lo decidiamo, non siamo noi che decidiamo se è reato o non è reato, se si è colpevolizzato o non colpevolizzato, una cosa è certa siamo andati su tutti i giornali ed aggiungo, vedete, c’è sempre un limite, c’è sempre un limite tra privato e morale, tra privato e penale e il penale non lo decidiamo noi e sino ad oggi non c’è ancora nulla per quanto ne sappia io di colpevolezza di uno, c’è un rinvio a giudizio, ci può essere quello che volete, ma sarà poi il Tribunale a decidere se c’è la colpa o non c’è la colpa e vedete quando dico fantozziano, ho letto anche io tutto quello che c’è scritto, tutte le telefonate fatte, ascoltate, menomale che il Tribunale… perché voi pensate se avessero scritto tutta la parte privata, i Tribunali sarebbero ingolfati da richieste di separazioni e di divorzi, ve lo posso garantire da parte di tutti perché chi è che non telefona, anche la battuta scherzosa? I Tribunali farebbero soltanto più divorzi e menomale che quello non è scritto perché, scusate, parliamoci chiaro e guardiamoci negli occhi, chi è senza peccato scagli la prima pietra anche soltanto scherzando e quindi intendo dire, vedete, quello che ho letto… io credo che ho letto di tutto ed io credo che chi abbia preso… e voi però come 5 Stelle queste cose dovreste saperle come Governo Nazionale, tutto quello che c’è scritto è fuori luogo, non c’entra niente con quello che avviene; ma scusate, voglio fare un esempio e cambio discorso, sfido chiunque di voi non abbia detto per telefono all’amico: “Napoli è un coglione, ci mancherebbe, ma Napoli è un cretino, non capisce niente”, ma ci sta, mica mi offendo, è più che mai normale, cioè voglio dire quando ho letto queste cose, i giudizi… ti chiedo scusa, parlo della verità, i giudizi che ci diamo tra di noi... (INTERVENTO FUORI MICROFONO) …Ma non ci sono dubbi, ma è ovvio e ho letto queste cose qua sui giornali, ti scappa una volta di dare un giudizio su me stesso o di dare giudizio su un altro, ma io non mi scandalizzo mica perché sono le classiche telefonate che si fanno in politica e che si fanno nella vita privata anche dopo una cena tra amici. Allora, intendo dire, io credo onestamente, ascoltate, oggi il richiedere se c’è stato l’errore è stato quello ed unico solo di chiedere ad un ente pubblico perché vedete ci può anche essere un reato, ma chiedere ad un’azienda privata di avere per caso un rapporto, guardate, oggi un’azienda privata non assume più nessuno perché uno è raccomandato, ve lo posso garantire al 100% nella maniera più assoluta, oggi un’azienda privata a fine dell’anno deve fare i conti e se non ha bisogno del personale, se non ha bisogno di una persona capace oggi non assume più nessuno, sono finiti gli anni ’70 e ’80 in cui uno telefonava e poteva eventualmente essere assunto, chi si sogna ancora di queste cose è fuori da ogni tempo.

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

NAPOLI Osvaldo
Allora intendo dire e finisco quello che ho letto se effettivamente vi è stata la richiesta ad un ente pubblico è certamente estremamente grave e non era da fare, per il resto è tutto fantozziano, per quanto mi riguarda nella vita privata delle persone ognuno risponde a se stesso e risponde agli altri, ma non certamente in una piazza così ampia come sta avvenendo in questi giorni; il Comune di Torino non ne fa una bella figura e chi ha trasmesso tutte queste, ripeto, intercettazioni a mio giudizio ha fatto un grave errore a se stesso, a Torino e al di là dei colori politici alla politica in generale, grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Capogruppo Lo Russo, cinque minuti.

LO RUSSO Stefano
Grazie, innanzitutto credo sia doveroso dirle grazie, Sindaca, che ha avuto il coraggio di venire in Aula oggi, ma la tranquillizzo perché se c’è qualcuno che è garantista fino all’ultimo giudizio siamo proprio noi, quindi il problema non è da porre per come lei lo ha posto, noi abbiamo esattamente come lei, anzi più di lei rispetto per il lavoro di carattere giudiziario che è in corso e ovviamente non compete né a noi, né a questa Sala discutere di eventuali profili di carattere penale di comportamenti che possono essere stati tenuti da pubblici amministratori, lei o i suoi Assessori. Ha fatto bene, quindi… Io per questa ragione con chi ha sottoscritto questa mia richiesta di comunicazioni ho circostanziato in maniera puntuale la richiesta di comunicazioni perché qui a fronte delle paginate di cose che sono emerse, che almeno su questo spero che io e lei siamo d’accordo, non tracciano un profilo di eccellente qualità di quest’Amministrazione, almeno nella rappresentazione che è stata data all’esterno, il punto è tutto politico, Sindaca Appendino, e non riguarda né il tema del ricatto di Pasquaretta, né la sua vita privata, né la vita privata dei suoi Assessori, a noi non ce ne frega niente di quelle robe lì, glielo posso garantire, non ce ne frega niente, a noi interessano due aspetti invece che sono tutti politici e sono citati nella richiesta di comunicazioni; il primo riguarda il suo comportamento relativamente al fatto che ha verificato o non ha verificato personalmente o non personalmente la possibilità di dare una consulenza privata a Luca Pasquaretta da parte della Società IREN, che per informazione credo ormai acquisita di tutti è una società quotata e parzialmente partecipata dalla Città di Torino di cui lei nomina i vertici, Sindaca Appendino, quindi il tema non è irrilevante e per quanto ci riguarda non ha nessuna, come dire, valenza e non ce ne frega niente del tema se è penalmente o non penalmente rilevante, il tema è tutto di etica pubblica e di etica politica e lei oggi ha provato a dare una risposta, verificheremo effettivamente, noi ci siamo basati su quello che abbiamo letto sui giornali, Sindaca Appendino, quindi lei ha fatto tutta una ricostruzione che noi non abbiamo e le chiediamo scusa se noi tutti gli elementi che ha lei ovviamente non possiamo averli. Invece non ha risposto alla seconda domanda che le ponevo, che le ponevamo e cioè se il suo Assessore Alberto Sacco, che tra l’altro è qui presente, si sarebbe attivato per far dare consulenze private a Luca Pasquaretta, nel senso che il beneficiario era Luca Pasquaretta, in questo senso privato, lo traduco meglio, da parte di soggetti pubblici e privati, cittadini e nazionali e se tale attività sia stata stimolata e/o sostenuta dalla Sindaca perché vede, Sindaca Appendino, io non sono affatto d’accordo con quanto dice il collega Napoli, proprio perché siete pubblici ufficiali la relazione col privato è determinata da criteri di imparzialità e di correttezza. Sindaca Appendino, ma se un imprenditore immobiliare entrasse nell’ufficio dell’Assessore all’Urbanistica e chiedesse all’Assessore all’Urbanistica se ha per caso dei professionisti da suggerire per fare un certo tipo di lavoro, lei che cosa si aspetterebbe in termini di risposta? Glielo dico io che cosa dovrebbe dire l’Assessore all’Urbanistica, si rivolga agli ordini e anche se l’Assessore all’Urbanistica o all’Edilizia Privata ha “n” amici che sono ottimi professionisti nell’esigenza primigenia di garantire la trasparenza e l’imparzialità io mi aspetto a prescindere dalla tessera di partito e dalla qualità professionale ed etica che quella persona dia quella risposta. Qui abbiamo completamente ribaltato il piano da quello che abbiamo appreso sui giornali e lei oggi non risponde a questa domanda. Abbiamo un Assessore della sua Giunta che da quanto si apprende, io gliel’ho chiesto, non lo do per scontato, io glielo chiedo pubblicamente, pubblicamente, non lo do per scontato, lei non risponde, è vero o non è vero che il signor Alberto Sacco, Assessore della Città di Torino, si è attivato presso soggetti pubblici e privati per far dare delle consulenze a Luca Pasquaretta? Questo prescinde dal tema penale, prescinde dal tema della questione dell’inchiesta e ha una valenza squisitamente di carattere, come dire, di immagine e soprattutto di onestà che credo debba essere la cifra… onestà intellettuale e (incomprensibile), perché vede qua si ritiene, con la terza questione che le poniamo che leggo: “Si ritiene che il favorire e l’adoperarsi per favorire specifici interessi privati…”, almeno ci si dia atto che lo stipendio di Pasquaretta è un interesse di Pasquaretta perché se anche questo diventa un interesse della Città allora sono io che non ho proprio capito nulla, legittimo, se lei, l’Assessore Sacco volete aiutare Luca Pasquaretta siete assolutamente legittimati nel farlo, assolutamente, non - ci faccia la cortesia - da Sindaco e da Assessore in carica. Allora, caro Assessore Sacco, se lei vuole aiutare a trovare un lavoro a Luca Pasquaretta o vuole dargli consulenze, ma guardi che fa anche bene perché se è legato da amicizia profonda con Luca Pasquaretta fa bene, fa bene, ci faccia la cortesia di non farlo da Assessore.

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

LO RUSSO Stefano
Si dimette o viene in qualche modo allontanato e fa tutte le richieste di lavoro di Pasquaretta che vuole. Questo, scusi, Sindaca Appendino, non c’entra niente con gli elementi penali, niente, niente e se permette anche alla luce della sua esperienza in quest’Aula quando lei era a garantire la probità dei comportamenti della Pubblica Amministrazione nel ruolo corretto che deve avere la forza di Minoranza, cioè quello di stimolare correttezza formale, credo che non le sfugga la sostanziale differenza, tutto il resto sono fumo negli occhi e polvere che viene sollevata solamente per non parlare del tema. Il tema che noi poniamo, Sindaca Appendino, è questo qui e non sono altri.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie. Prego, Capogruppo Magliano.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Ringrazio anche io la Sindaca che ha voluto venire a raccontare la sua versione dei fatti. Dico versione dei fatti perché la richiesta di comunicazioni che ho inoltrato poco ha a che fare con i procedimenti, i procedimenti faranno il loro corso, siamo oggettivamente tutti garantisti e tutti pensiamo che la Magistratura si dovrà occupare di questi temi. L’unica cosa che ci tenevo io però a capire fino in fondo da lei è se dopo tre anni e mezzo lei non prova un certo imbarazzo, cioè se non pensa che prima o poi scusa un po’ alla sua Maggioranza, perché tutto il suo staff… lei di fatto lo ha imposto ai Consiglieri 5 Stelle, persone che hanno battuto la nostra Città chiedendo credibilità, chiedendo sostegno, chiedendo di essere votati in nome di un progetto per la Città e la cosa che mi impressiona è questa sua tranquillità, il suo problema è: “Io non ho responsabilità”, c’è scritto nei verbali, c’è scritto nelle mie deposizioni, “Io non ho nessuna responsabilità”, ma chieda scusa ai cittadini e ai suoi Consiglieri perché il vero problema che noi abbiamo è che quello che sta capitando a mezzo stampa sui nostri giornali fondamentalmente è un danno enorme per la Città comunque vada, comunque sia. Poi io arrivo da una cultura anche un po’ aziendale, cioè uno se si circonda di persone di un certo tipo i casi sono due o è incapace a scegliere i collaboratori oppure i collaboratori fanno quello che vogliono e non mettono al corrente chi li ha scelti perché anche già solo che ci fosse stata la possibilità di esplorare su IREN o su altri luoghi la possibilità di un incarico questo se lei non lo sapeva è grave e se lo sapeva e ha detto di no è comunque grave perché c’è qualcuno che ha pensato che 40.000 euro all’anno erano troppo pochi, 40.000 euro all’anno troppo pochi per Pasquaretta. Per cui io da questo punto di vista prendo atto della sua risposta, la sua risposta è: “Io non ho nessuna responsabilità”, l’ho dimostrato, ci mancherebbe, lei racconta dei suoi interrogatori, fa bene a farlo in quest’Aula per togliere ogni dubbio, ma è il dato politico di quello che lei sta facendo passare a questa Città in questi tre anni e mezzo, dato politico enorme, quello che sta facendo passare ai suoi Consiglieri che nell’ultimo anno hanno passato più il tempo a doversi giustificare delle scelte fatte da lei e dalla sua Giunta rispetto ai loro attivisti, rispetto alla Città ed è evidente che quello che ci aspetta sarà una lenta agonia del prossimo anno e mezzo in cui ogni due per tre emergerà il bel clima di gioia e di festa che c’è all’interno del Movimento 5 Stelle. Chiaro, sono d’accordo anche io che alcune intercettazioni dovrebbero rimanere nelle disponibilità della Magistratura e basta, questo è evidente a tutti e che quando escono creano dei problemi che sono ben oltre quello che è oggettivamente il fatto giudiziario, però il quadro che emerge è un quadro dove oggettivamente l’unica cosa che appare a me è che non c’è un governo di nulla, di nulla, che ci sono bande armate, si fa per dire, all’interno della sua Maggioranza, all’interno della sua Giunta, sempre in termini politici mi riferisco, e che questo di fatto costringerà la nostra Città nel prossimo anno e mezzo a vivere una condizione di non governo in cui tutto quello che il portavoce ha portato all’interno di quest’Aula, all’interno degli uffici sarà una lenta resa dei conti politica che peraltro sta già avvenendo ed è avvenuta in queste settimane, della quale Torino oggettivamente non merita di dover vivere. Detto questo prendiamo atto che ancora una volta lei viene in quest’Aula, oggi lo fa citando i suoi interrogatori, spesso lo ha fatto politicamente dicendo che la responsabilità non è sua, che lei si è comportata correttamente pronta a scaricare chi che sia senza però prendersi la responsabilità di scusarsi per l’immagine che sta facendo avere alla nostra Città, senza neanche scusarsi con i suoi Consiglieri che da sempre volevano condividere con lei le scelte sulla Giunta e le scelte sul suo staff, cosa che le è stata negata perché uno vale uno, sì, certo, basta che però a sceglierlo sia Appendino perché lì uno non vale uno.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Sganga.

SGANGA Valentina
Grazie, Presidente. Ci troviamo ad affrontare una vicenda che abbiamo già trattato più di un anno fa, ci tengo a ribadirlo perché non si può ripartire da zero nel dibattito come se non ci fossero state delle prese di posizione pubbliche e azioni politiche interne. Questo tentativo, che ho visto in questi giorni, di mettere tutti sullo stesso piano generando una melma che porti via anche quanto di buono è stato fatto è inaccettabile ed io lo respingo. Il quadro che emerge dalle cronache giornalistiche è chiaro, è peraltro conosciuto da tempo anche se inevitabilmente la divulgazione degli atti dell’attività di indagine della Procura offre spunti per nuove polemiche politiche, polemiche a cui noi come Maggioranza non vogliamo prendere parte così come al gioco del gossip della divulgazione di contenuti per colpire questa o l’altra parte politica, questo tentativo è altrettanto inaccettabile ed io lo respingo. Ribadisco che è una cosa che questa Maggioranza non ha mai fatto anche quando avrebbe potuto farla. Dal canto nostro oggi appunto non possiamo che affrontare questa vicenda sul piano meramente politico, peraltro come noi abbiamo già fatto con metodi severi e diretti quando la questione relativa a Luca Pasquaretta era emersa in tutta la sua gravità, avevamo pubblicamente bollato come inopportuno il suo comportamento e l’inchiesta dimostra che dalle prese di posizione pubbliche sono seguite anche delle azioni interne e quindi al di là dell’opportunità o meno di riaprire il dibattito in Sala Rossa su questo tema, qui voglio ribadire l’unità del nostro Gruppo su questi argomenti, lo eravamo un anno fa e lo siamo ora e rivendico a nome di tutti i Consiglieri l’orgoglio di essere stati un gruppo politico in grado di eliminare alcune, inevitabili in ogni sistema complesso, distorsioni interne. Molti berciano di onestà come uno slogan gridato e poi non praticato, ecco, vorrei rimarcare un dato politico, sia Paolo Giordana che Luca Pasquaretta sono stati giubilati da noi prima che si esprimesse la Magistratura perché non potevamo e non possiamo tutt’oggi accettare che certi comportamenti siano associati al Movimento 5 Stelle, né associati alla Città e quindi la nostra è una severità di giudizio che noi rivendichiamo a testa alta, cosa che nessun’altro in questa Sala può fare quanto il Gruppo di Maggioranza, di certo non possono farlo coloro che a volte vestono i panni dei moralizzatori a giorni alterni. Quindi coloro che continuano a riferirsi anche alla supposta inesperienza del Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle unita in una serie di altri epiteti con cui veniamo spesso dipinti, ne ho letti alcuni in questi giorni e li ripeto proprio per rispedirli con forza al mittente “i matti” oppure ho avuto modo di leggere, questa è carina, “quelli che protestavano perché non gli si riscrivessero gli atti”, “quelli che non conoscono le regole” come ha raccontato l’ex Capo di Gabinetto al quotidiano La Repubblica, “gli ingenui e gli incapaci di comprendere le dinamiche complesse”, ecco, quelli lì, cioè noi, alla prova dei fatti si sono palesati come l’unico argine ad una manovra che mi pare chiaro aveva come principale scopo di carpire la buona fede di questa Amministrazione per interessi personali di bassa lega. E ora vengo al punto, noi tutti concordammo al momento della vittoria elettorale per un processo di formazione dei vertici che prevedesse l’affidamento di compiti strategici a personale che alla prova dei fatti fu allora in grado di millantare competenza e anche una supposta moralità, quel processo ha portato all’interno dei personaggi che come Gruppo Consiliare abbiamo prima valutato, poi contestato ed infine giustamente allontanato. Ecco, vede, Presidente, spesso si cita Benedetto Croce e la frase: “L’onestà politica non è altro che la capacità politica…” per screditarci, ma questa vicenda dimostra che i capaci, quindi gli onesti per Croce, siedono forse più tra questi banchi che altrove in questo Comune, per questo credo che oggi, come Amministrazione e come Consiglio Comunale tutto, non possiamo permetterci di giocare alla rimozione della realtà, né di sottrarci alla necessità di chiarire i contorni delle vicende che sono in discussione. La struttura di vertice di quest’Amministrazione deve muovere su binari diversi, da quelli che si leggono nelle carte di inchiesta penale, deve mostrare rigore morale tale da sgomberare il campo da qualsiasi dubbio...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

SGANGA Valentina
Sì, concludo, da qualsiasi dubbio e da qualsiasi ombra, questo vale per noi Consiglieri di Maggioranza e credo che fino ad oggi non ce ne sia stato bisogno, vale per i Consiglieri di Opposizione e forse lì ogni tanto ce ne sarebbe bisogno, vale per gli Assessori, vale per la Sindaca e vale per i dirigenti. Ecco, se qualcuno pensa di sottrarsi a tutto ciò, a partire dai chiarimenti in Aula, sappia che non avrà il nostro supporto, per questo invitiamo collaboratori, dirigenti, Assessori ad operarsi quanto prima per mostrare la correttezza dei loro comportamenti su cui invece, e l’abbiamo visto in questi giorni, l’attività di informazione cerca di gettare ombre. Ovviamente non siamo Magistrati e non siamo inquisitori, ma non si può accettare che si getti discredito sulla macchina amministrativa, concludo, Presidente, e non si può accettare che si getti discredito su questa esperienza. Per questo voglio ringraziare personalmente la Sindaca per essere venuta in Consiglio a chiarire ancora una volta i contorni di questa vicenda e a chiarire la sua posizione. So che anche l’Assessore Sacco che è stato direttamente citato dalle Minoranze è disponibile a farlo e quindi lo ringrazio se dopo in fase di replica vorrà rispondere e chiarire, fugare ogni dubbio. Grazie.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)