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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Ottobre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 35
ORDINE DEL GIORNO 2019-03886
(ODG N. 17/2019) "ADEGUAMENTO DOTAZIONE FINANZIARIA FONDO REGIONALE PER IL PATROCINIO LEGALE DELLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA E MALTRATTAMENTI - LEGGE REGIONALE N. 4 DEL FEBBRAIO 2016" PRESENTATA IN DATA 20 SETTEMBRE 2019 - PRIMA FIRMATARIA CARLEVARIS.
Interventi
CARLEVARIS Cinzia
Grazie, Presidente. Con questo ordine del giorno si richiede alla Regione Piemonte di
accelerare l’iter di saldo delle parcelle non liquidate e di adeguare gli stanziamenti nel
bilancio di previsione del “Fondo regionale per il patrocinio legale delle donne vittime
di violenza e maltrattamenti” come da Legge Regionale n. 4 del febbraio 2016. Si tratta
di un fondo residuale rispetto al patrocinio in deroga da parte dello Stato e costituisce
una misura fondamentale per convincere le donne a denunciare. Il tema è stato
approfondito in Commissione Pari Opportunità in congiunta con la IV Commissione e
con la Commissione Legalità e ringrazio anche le Commissarie e i Commissari delle
Minoranze per avere trasversalmente appoggiato l’ordine del giorno. Riassumo
brevemente il tema, visto che tanto è presto: questo fondo ha uno stanziamento dal
2017, da quando è nato, che è sempre stato di 150.000 Euro annui. I circa 300 avvocati
e avvocate che solo a Torino sono iscritti alla lista regionale dei professionisti disposti a
seguire i casi hanno già accumulato, per il 2019, parcelle per oltre 250.000 Euro, quindi
i 150.000 Euro messi a bilancio dalla Regione non bastano più; inoltre dal gennaio 2019
la liquidazione delle parcelle è stata interrotta perché i fondi sono stati messi sì a
bilancio ma non sono stati messi in liquidità e quindi non sono utilizzabili, ora pare che
sarà Finpiemonte a liquidare, almeno per la parte eccedente, i legali però non ci sono
indicazioni sui tempi. Quindi questa dotazione del fondo - 150.000 Euro abbiamo detto
- è già ad oggi insufficiente a coprire il numero delle domande e ad agosto si è aggiunta
anche l’entrata in vigore del “Codice Rosso”; il “Codice Rosso” che ha inserito nel
Codice Penale quattro nuovi reati che non esistevano prima, che non ricadono nel
patrocinio in deroga e vanno quindi a riferirsi a questo fondo. Li elenco, sempre perché
e presto; questi quattro nuovi reati sono: il delitto di violazione di provvedimento di
allontanamento dalla casa familiare; delitto di costrizione e induzione al matrimonio;
delitto di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza consenso,
il cosiddetto “revenge porn”; il delitto di deformazione dell’aspetto della persona
mediante lesioni permanenti al viso. Sempre il “Codice Rosso” stabilisce che la persona
offesa debba essere informata sin dal primo contatto con l’Autorità procedente anche in
relazione a tutti i servizi di assistenza alle vittime di reato, quindi questo fondo diventa
sempre più di riferimento. Gli episodi di violenza sulle donne stanno segnando con
tragica regolarità le cronache quotidiane e sono segno di un drammatico problema
sociale le cui caratteristiche non sono riconducibili a determinate condizioni
economiche, culturali, religiose o di appartenenza etnica delle persone coinvolte ma
toccano trasversalmente tutti i possibili gruppi che compongono la nostra complessa
società. Quindi crediamo doveroso che il Consiglio Comunale esprima una posizione e
indichi il suo orientamento alla nuova Giunta Regionale - e in particolar modo a questa
nuova Giunta Regionale - affinché i diritti acquisiti permangano tali.

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