Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Presidente. La RAI a Torino è esperienza complessa e variegata ed è parte stessa della storia della città; parliamo di luoghi: della sede di produzione radiofonica di via Verdi 31 che ospita il Centro di documentazione dell’orchestra sinfonica nazionale RAI, dell’Auditorium Arturo Toscanini, sede dell’orchestra sinfonica nazionale di via Cavalli, del Museo della Radiotelevisione e di via Cernaia 33. Qui a Torino iniziarono le prime trasmissioni radiofoniche URI ed EIAR - Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche - che nacquero ancora prima della RAI; una storia che fa parte e compenetra la città, come anche il Teatro di Torino, adiacente alla sede RAI, che in parte fu bombardato. Una storia che attraversa Torino attraverso il Fascismo e che passa attraverso il Comitato Italiano di Liberazione, la famosa “rete azzurra”. Nel 1949, a guerra finita, fu costituito a Torino il primo studio di registrazione e si ripartiva appunto con la sperimentazione delle trasmissioni televisive. Ma torniamo all’ordine del giorno: abbiamo necessità che si rafforzi e si pianifichi la presenza di RAI a Torino? La risposta è sicuramente sì, la risposta è sì, e la politica non si è sottratta. Ci sono state diverse audizioni in cui le realtà sia sindacali sia dei lavoratori ci hanno raccontato quale fosse la situazione; la politica non si è sottratta alle questioni che sono l’occupazione dei lavoratori, la situazione delle attrezzature che hanno una necessità importante di essere modernizzate e su cui si deve reinvestire, sulla sede di via Cavalli, che risulta ancora in affitto, e sulle esternalizzazioni dei lavori affinché si reinvesta maggiormente, si ritorni maggiormente sulle competenze interne. Torino è una città che sicuramente ha una posizione geografica svantaggiosa per le produzioni ed è per quello che noi dobbiamo riuscire, in qualche modo politicamente, ad ottenere per la nostra città delle garanzie. E qui ci vuole volontà politica espressa dagli Enti Locali, ma rivolta anche al Governo, perché le politiche nazionali aiutino la città creando lavoro e utilizzando competenze a capacità che RAI Torino possiede. Quindi, io credo che sia nell’intento della nostra Amministrazione vista la situazione che, come dico, in diverse audizioni è stata più volte ribadita, è una situazione di cui noi siamo assolutamente a conoscenza, la volontà di ribadire questa volontà da esprimere anche a livello nazionale sulla necessità, appunto, di un aiuto alla RAI Torino. Grazie. |