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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Ottobre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 25
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-04001
RINEGOZIAZIONE MUTUI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI E MUTUI MEF. DEBITO RESIDUO RISPETTIVAMENTE DI EURO 539.682.782,63 ED EURO 7.537.213,29.
Interventi
NAPOLI Osvaldo
Grazie, Presidente. Io dovrei ripetere quello che ho detto prima, ma non lo ripeto più, mi
è parso una sceneggiata. Detto questo... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Dal
cognome Napoli poi è detto tutto, quindi ci sta anche quello, ma io sono autoironico
quindi non mi offendo, se Dio vuole..., chi mi conosce da tanti anni, dico sempre che
chi si offende in politica lasci stare di farla e faccia altro, ecco forse sarebbe meglio.
Però erano tempi diversi, devo dire la verità, allora visto che mi fate parlare, oggi invece
molto spesso in politica subentra l’odio, non è da parte mia, io accetto tutto, il giorno
dopo..., due minuti dopo vado anche a prendere il caffè, ma certamente è diverso
rispetto alla mia cultura, la mia tradizione, la mia storia, quindi chi è che vive di questo
(incomprensibile) giudizio sbaglia molto. Guardate, il Governo Conte, come va detto
per onestà, tutti i Governi di centrosinistra sono stati più rumorosi, ma anche qualche
Governo di centrodestra ha trovato magicamente la quadratura dei conti, la sta trovando,
e ha potuto annunciare che non scatteranno le clausole IVA, me ne rallegro come
cittadino. Mi allarmo, però, come Amministratore locale, sono stato Sindaco per molti
anni - 27 - e ho potuto vivere in prima persona i disagi e le difficoltà in cui sono venuti
a trovarsi i miei concittadini, al di là del loro colore politico, quando ogni anno dovevo
comunicare il taglio costante delle risorse, con la conseguenza che molti dei servizi a
domanda individuale e a domanda collettiva - quando sento parlare di asili nido devo
ricordare al Ministro che gli asili nido dipendono dai comuni e non dal Governo -
costavano di più ad ogni cittadino. Se il Presidente Conte va a rileggersi le finanziarie
dal 2010 in avanti, lo dico a tutti voi, scoprirà agevolmente che i Comuni, al di là del
loro colore politico, hanno pagato un tributo pesante per tenere in ordine i conti
pubblici, qualcosa come da 15 a 17 miliardi di Euro. Non vorrei che anche questa volta,
in questa Legge di Stabilità, come in precedenza, la quadratura dei conti dello Stato
centrale venga fatta a spese dei Comuni. Ho paura, dicono di no, ma io ho paura. Il
Governo Conte non può pensare di farsi bello non aumentando l’IVA, tagliando però
ancora i trasferimenti agli Enti Locali; aspettiamo che la carta canti. Troppo comodo e
ipocrita sarebbe affermare che l’IVA non è aumentata e chiedere poi ai Sindaci - bianco,
rossi e verdi che siano - di accollarsi la responsabilità di aumentare tariffe e tributi per
continuare a dare dei servizi. Io mi auguro che questo non succeda, auguriamocelo tutti,
al di là della nostra appartenenza. Il dibattito di oggi chiarisce cosa è avvenuto a Torino
negli ultimi 20 anni. Io mi auguro certamente, guardi, lo dico con estrema chiarezza:
avete ragione tutti, a ognuno il suo, compreso il sottoscritto, avete ragione tutti, però
attenzione, facciamo attenzione che continuare ad indebitarci significa lasciare al futuro,
alle nostre future generazioni, una situazione da cui non ne usciranno più e sarà un
continuo debito fin quando non si fallisce. Auguriamoci che questo fallimento per la
Città di Torino non possa mai avvenire. Grazie.

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