Interventi |
NAPOLI Osvaldo Grazie, Presidente. Io dovrei ripetere quello che ho detto prima, ma non lo ripeto più, mi è parso una sceneggiata. Detto questo... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Dal cognome Napoli poi è detto tutto, quindi ci sta anche quello, ma io sono autoironico quindi non mi offendo, se Dio vuole..., chi mi conosce da tanti anni, dico sempre che chi si offende in politica lasci stare di farla e faccia altro, ecco forse sarebbe meglio. Però erano tempi diversi, devo dire la verità, allora visto che mi fate parlare, oggi invece molto spesso in politica subentra l’odio, non è da parte mia, io accetto tutto, il giorno dopo..., due minuti dopo vado anche a prendere il caffè, ma certamente è diverso rispetto alla mia cultura, la mia tradizione, la mia storia, quindi chi è che vive di questo (incomprensibile) giudizio sbaglia molto. Guardate, il Governo Conte, come va detto per onestà, tutti i Governi di centrosinistra sono stati più rumorosi, ma anche qualche Governo di centrodestra ha trovato magicamente la quadratura dei conti, la sta trovando, e ha potuto annunciare che non scatteranno le clausole IVA, me ne rallegro come cittadino. Mi allarmo, però, come Amministratore locale, sono stato Sindaco per molti anni - 27 - e ho potuto vivere in prima persona i disagi e le difficoltà in cui sono venuti a trovarsi i miei concittadini, al di là del loro colore politico, quando ogni anno dovevo comunicare il taglio costante delle risorse, con la conseguenza che molti dei servizi a domanda individuale e a domanda collettiva - quando sento parlare di asili nido devo ricordare al Ministro che gli asili nido dipendono dai comuni e non dal Governo - costavano di più ad ogni cittadino. Se il Presidente Conte va a rileggersi le finanziarie dal 2010 in avanti, lo dico a tutti voi, scoprirà agevolmente che i Comuni, al di là del loro colore politico, hanno pagato un tributo pesante per tenere in ordine i conti pubblici, qualcosa come da 15 a 17 miliardi di Euro. Non vorrei che anche questa volta, in questa Legge di Stabilità, come in precedenza, la quadratura dei conti dello Stato centrale venga fatta a spese dei Comuni. Ho paura, dicono di no, ma io ho paura. Il Governo Conte non può pensare di farsi bello non aumentando l’IVA, tagliando però ancora i trasferimenti agli Enti Locali; aspettiamo che la carta canti. Troppo comodo e ipocrita sarebbe affermare che l’IVA non è aumentata e chiedere poi ai Sindaci - bianco, rossi e verdi che siano - di accollarsi la responsabilità di aumentare tariffe e tributi per continuare a dare dei servizi. Io mi auguro che questo non succeda, auguriamocelo tutti, al di là della nostra appartenenza. Il dibattito di oggi chiarisce cosa è avvenuto a Torino negli ultimi 20 anni. Io mi auguro certamente, guardi, lo dico con estrema chiarezza: avete ragione tutti, a ognuno il suo, compreso il sottoscritto, avete ragione tutti, però attenzione, facciamo attenzione che continuare ad indebitarci significa lasciare al futuro, alle nostre future generazioni, una situazione da cui non ne usciranno più e sarà un continuo debito fin quando non si fallisce. Auguriamoci che questo fallimento per la Città di Torino non possa mai avvenire. Grazie. |