Interventi |
LO RUSSO Stefano Questa deliberazione ha a oggetto la rinegoziazione di oltre 539 milioni di Euro e fa un’operazione che noi giudichiamo negativamente, in quanto è stata palesemente congeniata non tanto per ridurre l’indebitamento della Città, in termini strutturali e strategici, perché non fa nulla di tutto ciò. Quello che dà è un po’ di ossigeno alle spese di investimento, è completamente sprovvisto, come provvedimento, di organicità rispetto ad una politica di risanamento dei conti, anzi, per stessa ammissione della medesima deliberazione, spalma, ancorché attualizzati, oneri per 97 milioni di Euro nel periodo successivo al 2037 e, in conformità, sulla base di quanto è stato più volte detto dalla Sindaca Appendino anche in sede di dibattito, anticipa i risparmi da qua al 2036 tutti nelle annualità 2019/2020, fondamentalmente garantendo opportunità economiche per il Comune di Torino per finanziare spesa di investimento e non di certo per ridurre ulteriormente il debito. Quindi, conseguentemente, questa è un’operazione che rinegozia mutui fatti da precedenti Amministrazioni per finanziare opere pubbliche, questa è la ragione per cui ce n’è oltre 250, a ognuno di questi mutui è attaccata un’opera pubblica, in buona sostanza per liberare risorse, non a risanare i conti del Comune, fondamentalmente per liberare risorse a tutto vantaggio di questa Amministrazione comunale, lasciando a chi verrà dopo l’onere, e in questo caso molti pochi onori, di dover mettere mano alla successiva fase di ammortamento del mutuo che verosimilmente occorrerà, non tanto per chi verrà immediatamente dopo, ma per le future generazioni di questa Città, corrispondere un extra mutuo di oltre 32 milioni di Euro, perché di questo si tratta. Per tutte queste ragioni il Gruppo del Partito Democratico con grande convinzione voterà contro, anche perché ci sfugge, fino adesso non è stato ancora messo in evidenza, speriamo di capirlo, dove queste risorse finanziarie in ambito del 2019/2020 verranno allocate. Il Piano degli investimenti è un Piano piuttosto ambizioso, qui entrerà in gioco, è stato rivendicato anche dalla Maggioranza, le scelte politiche. Noi diciamo una cosa sola alla Maggioranza: dopo questa votazione, dopo che avete ratificato questa cosa qua, non avete più alibi, perché avete fondamentalmente indebitato ulteriormente il Comune di Torino, punto primo, dilazionando il debito; punto secondo, liberate risorse economiche per finanziare investimenti, quindi fateci la cortesia da qua al 2021 di evitare la retorica del dire che: “Avremmo voluto fare e non abbiamo fatto perché mancavano i soldi”, i soldi ve li portate a casa con quest’operazione. Noi non la condividiamo, perché questo va contro il principio di risanamento dei conti, avremmo preferito una manovra che fosse radicalmente vocata al recupero di ulteriori risorse finanziarie da parte dello Stato. Questo non è possibile, perché le precedenti finanziarie hanno tagliato i fondi agli Enti Locali; il precedente Governo del Movimento 5 Stelle del Ministro Tria e della Viceministra Castelli ha fatto tagli drastici ai trasferimenti degli Enti Locali. Questa è una sorta di aspirina, per i Comuni italiani, che fondamentalmente consente di scaricare a livello locale e alle future generazioni “a babbo morto” come direbbe qualcuno, il debito degli Enti Locali. È un’operazione finanziaria piuttosto ardita, piuttosto spregiudicata, politicamente assolutamente chiara, perché le scelte politiche sono state molto nette: tagliare il trasporto pubblico locale, tagliare i trasferimenti agli Enti locali, tagliare gli investimenti pubblici dei Comuni per finanziare quota 100, Lega Nord, reddito di cittadinanza, Movimento 5 Stelle a debito ulteriore. Questo è il prezzo che pagano i torinesi, il prezzo che pagano i torinesi sono questi 32 milioni di Euro in più di nuovo debito che voi scaricate sulle casse del Comune. Non vi offendete se il Partito Democratico voterà contro. |