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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Ottobre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 25
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-04001
RINEGOZIAZIONE MUTUI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI E MUTUI MEF. DEBITO RESIDUO RISPETTIVAMENTE DI EURO 539.682.782,63 ED EURO 7.537.213,29.
Interventi
APPENDINO Chiara (Sindaca)
Io intervengo anche perché sono state dette delle cose e io vorrei lasciare a verbale e
precisare. Uno: io non ho mai detto che è obbligatorio usare questo strumento, ho detto
che lo strumento esiste, noi abbiamo deciso di utilizzare questo strumento. Poi rispondo
a lei, Capogruppo Lo Russo, le daremo la circolare, ma è citata nel parere dei Revisori
dei Conti che peraltro dice quali sono le condizioni sostanzialmente la differenza della
circolare numero 1295 del 2 agosto 2019, che non è riferita, credo, adesso io non ho il
Decreto che ha in mano lei, ma ci sono state due finestre di negoziazione a livello
ministeriale, una che riguarda i debiti che hanno i Comuni capoluoghi e forse non solo
capoluogo, ma non lo conosco perché non abbiamo usufruito dello strumento col MEF,
che credo sia il Decreto cui fa riferimento lei, ma non ne sono certa. Un’altra invece
operazione di rinegoziazione noi quella non l’abbiamo utilizzata anche perché col MEF
è stato già strutturato, evidenziato in passato, una seconda invece operazione, che è
quella che riguarda CDP. Le modalità sono definite nella circolare che è stata citata e le
leggo il passaggio, che credo che sia quello che le interessa, poi gliela faccio avere,
anzi, possiamo già farla avere ai Gruppi in giornata perché è ovviamente nel parere del
Collegio dei Revisori: “Gli enti beneficiari di prestiti con le caratteristiche sopra
elencate possono accedere...”, poi si identifica quali sono le modalità e chi sono i
soggetti che possono beneficiare della rinegoziazione, “possono accedere alla
rinegoziazione secondo le modalità indicate nella parte seconda della presente circolare.
I prestiti oggetto di rinegoziazione, di seguito prestiti rinegoziati, avranno le seguenti
caratteristiche”, in questo senso dicevo che è già strutturato, non è che siamo noi che
decidiamo come strutturare. Adesso le leggo però come... (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). No, no, ma glielo leggo, è specificato. “Debito residuo rinegoziato pari
a quello in essere al primo gennaio 2020 risultante a seguito del pagamento al 31
dicembre 2019 della rata prevista nei vigenti piani di ammortamento. Corresponsione
dal 30 giugno 2020 al 31 dicembre 2021 di quote capitali semestrali costanti posticipate,
ciascuna pari allo 0,25 del debito residuo al primo gennaio 2020 e di quote interessi
semestrali calcolati al tasso d’interesse fisso post rinegoziazione. Corresponsione dal 30
giugno 2022 (e qua c’è il balzo 2022) fino alla scadenza dei prestiti di rate semestrali
costanti posticipate comprensive di quota capitale e quota interessi calcolati al tasso di
interesse fisso post rinegoziazione. Scadenza del prestito post rinegoziazione fissata al
31 dicembre 2043 per i prestiti con scadenza anteriore a tale data, ovvero invariata per
quelli con scadenza coincidente o successiva al 31 dicembre 2043. Tasso di interesse
fisso determinato...”, eccetera, c’è tutto un elenco, adesso tra qualche minuto glielo farò
avere. Specifico solo, quindi, torno a ripetere, nessuno ho mai detto e o fatto intendere
se mi sono espressa male, lo correggo a verbale, ma non credo, che il Comune è stato
obbligato dalla legge a ristrutturare o rinegoziare, non è questo il punto, abbiamo scelto
e tra l’altro è una delibera di Giunta e poi di Consiglio di ristrutturare. Le modalità e lo
strumento finanziario è specificato o comunque indicato in una circolare di Cassa
Depositi e Prestiti che è peraltro specificata nell’ambito del parere del Collegio dei
Revisori, che ringrazio per il lavoro che fanno quotidianamente e che richiedo agli uffici
ovviamente di far pervenire al più presto ai Gruppi Consiliari. Grazie.

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