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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Ottobre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 25
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-04001
RINEGOZIAZIONE MUTUI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI E MUTUI MEF. DEBITO RESIDUO RISPETTIVAMENTE DI EURO 539.682.782,63 ED EURO 7.537.213,29.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Quindi torniamo sugli emendamenti dal 52 all’80. Prego, Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Ma io non so se poi è così chiaro quanto testé detto e mi spiace per le orecchie del
povero Consigliere Versaci che sono infastidite dal mio arrampicarmi sugli specchi,
però mentre vi ascoltavo sono andato a prendermi il Decreto, Sindaca Appendino, se poi
quando finisce la telefonata, firmato dal Ministro Tria, che è il precedente Ministro, in
data 30 luglio che credo sia effettivamente coerente con la successiva circolare citata nel
primo capoverso della deliberazione del 2 di agosto 2019. Io, sarà che non so leggere, io
non so leggere, quella roba lì che avete detto voi non l’ho trovata, non la trovo nel
Decreto Ministeriale. Forse è stata fatta una circolare interpretativa, adesso vedremo,
cercheremo di approfondire se effettivamente quello che avete con così tanta fermezza
attribuito alle vostre parole effettivamente era presente nella circolare. Diciamo che
forse se effettivamente, come dite voi, andava esplicitato nella deliberazione, anche
perché non stiamo discutendo…, proprio a vostra tutela, cioè perché siccome qualcuno
giustamente evoca spettri nefasti o che arrivano dal passato o che possono arrivare nel
futuro, la delibera forse andava motivata a questo punto, paradossalmente, Sindaca
Appendino, quasi come un atto dovuto, cioè c’è una Legge dello Stato che non solo
consente di rinegoziare i mutui, ma addirittura disciplina…, Legge dello Stato, Decreto
del Ministro Tria 30 luglio 2019, ribadisco, l’ho letta, ho dato una scorsa, sono pochi
articoli, sono 4 o 5 articoli, quindi anche io, Fornari, sono in grado di capire leggendoli
rapidamente, non c’è scritto quello che dice lei. Allora io non so se è contenuta nel
Decreto del Ministro Tria o nelle successive circolari esplicative o se in qualche
documento effettivamente, come dite voi, c’è un obbligo di spalmare il risparmio entro
il 2021, perché fa un po’ la differenza da questo punto di vista. Quindi se gentilmente,
Sindaca, ha voglia di fornire all’Aula, a me che glielo chiedo, i riferimenti puntuali di
norma che impongono al Comune di Torino di spalmare i risparmi nei primi due anni
per metà e nei successivi otto, nove per l’altra metà, la ringrazio perché io non ho
trovato il documento e in delibera non è citato, perché se così fosse effettivamente per
certi versi stiamo discutendo del nulla, c’è un obbligo di legge e per certi versi questa
rinegoziazione non ha alcun parametro... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No,
l’ha detto lei, Sindaca Appendino, no, no, vabbè, poi ci riascoltiamo entrambi il verbale.
Siccome lei si è alzata per spiegare che questa modalità di spalmamento del risparmio è
imposta dal Decreto, abbia pazienza, sono andato a vedermi il Decreto, io non l’ho
trovato, però sicuramente il Decreto non è citato nella delibera, ne è citata solo la
circolare esplicativa, avrei piacere di avere chiarimenti normativi per capire dove quanto
lei ha detto in Aula con così sicurezza e ha poi innescato l’intervento del Consigliere
Versaci, è scritto nero su bianco perché io non l’ho trovato. Se gentilmente mi
confortate, mi fate una cortesia ed evitiamo di arrampicarci sugli specchi, ha ragione il
Consigliere collega Versaci.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Morano.

MORANO Alberto
Io volevo astenermi da questo dibattito, ma quanto ha sollevato adesso il Capogruppo
Lo Russo credo che sia particolarmente importante perché se noi siamo chiamati a
votare una delibera su un presupposto che è stato affermato dalla Sindaca, che la
spalmatura, lo spalmamento di questo debito nei primi due anni per il 50% era richiesto
da una norma di legge o da una circolare interpretativa e questo non è esplicitato nella
delibera e poi sembrerebbe addirittura che forse non è previsto dalla norma, vorremmo
saperlo perché approvare una delibera sulla base di un falso presupposto pone seri dubbi
sulla legittimità delle intere scelte fatte dalla Giunta.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Assessore Rolando.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Il Decreto del MEF riguarda soltanto i mutui del MEF, tutta la tematica è riportata sulla
circolare 1295 del 2 agosto 2019, in cui c’è anche il contratto che si deve firmare.
Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Certo, un attimo. Prima tu o lui? Prego, Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Grazie. Scusatemi, anche io volevo intervenire, però sono talmente affascinato da
questo dibattito che veramente mi chiedo quale sia la paura del Capogruppo Lo Russo
del fatto che la Città possa spendere per i cittadini 16 milioni nel 2020, 16 milioni nel
2021. Mi viene da pensare che al Capogruppo del Partito Democratico e forse a tutto il
Partito Democratico dia fastidio ed è contrario al fatto che ai cittadini che tanto hanno
dovuto subire in questi anni, lo sappiamo, per scelte ma probabilmente neanche della
precedente amministrazione, delle amministrazioni prima, quelli che qualcuno chiamava
investimenti e invece in realtà erano non solo debiti che hanno poi delle ricadute che
conosciamo tutti, quindi non capisco tutta questa paura, se non che il fastidio, appunto,
quindi il Partito Democratico non vuole, è contrario al fatto che i cittadini torinesi
possano beneficiare di una Città che investe 16 milioni nel 2016 e 16 milioni nel 2020 e
16 milioni nel 2021, quindi possiamo dirlo che il Partito Democratico non vuole che
vengano spesi soldi per i cittadini, dopo averne sottratti per anni con una gestione
finanziaria del Comune da orrore, da orrore, creando squilibri, disequilibri finanziari di
80 milioni di Euro certificati dalla Corte dei Conti e non né da Chiara Appendino, né da
Virginia Raggi e men che meno da Laura Castelli, ma dalla Corte dei Conti, quindi
dopo aver raso al suolo le finanze di questo Comune ora sono addirittura contrari al
fatto che i poveri cittadini torinesi che si sono visti tagliare tutto quello che si poteva
tagliare negli ultimi anni possono magari vedere un barlume di luce con una Città che
magari investe in manutenzione, magari fa un sfalcio in più dell’erba, magari rattoppa
due buchi in più, due marciapiedi. Ma no, il Partito Democratico a questo si oppone, si
oppone fermamente e diciamolo però ai cittadini là fuori che il Partito Democratico è
contrario agli investimenti per i cittadini, ma diciamolo. E tra l’altro faccio un attimo un
intervento, chiedo scusa, un po’ fuori tema, faccio i complimenti al Consigliere Tresso,
che nel 2019, quasi 2020, si rende conto del potere delle banche su questa Città,
bravissimo.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliera Grippo, due minuti.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie, Presidente, ma intanto devo scusarmi perché ho capito che prenotandomi
devo aver dato noia e ho rovinato i piani per lo meno di qualcuno e me ne scuso. Il
punto è che di fronte ad un intervento del genere..., sorrido perché il collega prende
alcune argomentazioni che erano le nostre del passato quando cercavamo di spiegare il
senso degli investimenti e oggi si fa il paladino degli investimenti, perché in un qualche
modo si sono trovati due soldi che stiamo cercando di capire come sono stati trovati e se
è corretto...

SICARI Francesco (Presidente)
Consigliere Carretto, per favore.

GRIPPO Maria Grazia
Scusi, se non vuole farlo per me, lo faccia per la Sindaca, lo faccia per la Sindaca che le
stiamo rubando del tempo, mi lasci concludere. Dicevo, stiamo semplicemente cercando
di capire se è corretto che la spalmatura di questi denari che non ci vengono regalati,
non sono caduti dal cielo, ma che li pagheremo e strapagheremo, come è stato spiegato
anche dall’Assessore Rolando, se questo tipo di spalmatura sia davvero nell’interesse
della cittadinanza e sia davvero nell’interesse della cittadinanza che sia stata fatta questa
operazione in questo modo, lei è riuscito a dipingere, Presidente, ci si riesce a dipingere
dalla Maggioranza una condizione in cui noi, che non soltanto siamo ricordati, noi, non
io, purtroppo, il Partito Democratico, per coloro che con gli investimenti hanno
cambiato il volto della Città e poi con la capacità amministrativa hanno cominciato a
ripagare il debito, oggi noi siamo quelli che gli investimenti non li vogliamo. Ora che
tipo di credibilità può avere una Maggioranza che racconta nel passato che gli
investimenti non sono lo scheletro di un’attività amministrativa funzionante e che oggi
parla dei poveri torinesi che senza i 16 milioni non vedranno lo sfalcio dell’erba. Lascio
a verbale la riflessione, Presidente, perché ci servirà. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Visto che ha fatto riferimento a quello che ho detto era solo per spiegare che la
differenza tra 3 miliardi di debiti, 3 miliardi e 32 milioni spalmati in due anni, eccetera,
eccetera, so che c’è un po’ un attimino di difficoltà in matematica perché la gestione
finanziaria degli ultimi anni ha dimostrato che la matematica non la conoscevano, però
era solo per spiegare la differenza, perché magari non è chiaro.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Sindaca Appendino.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Io intervengo anche perché sono state dette delle cose e io vorrei lasciare a verbale e
precisare. Uno: io non ho mai detto che è obbligatorio usare questo strumento, ho detto
che lo strumento esiste, noi abbiamo deciso di utilizzare questo strumento. Poi rispondo
a lei, Capogruppo Lo Russo, le daremo la circolare, ma è citata nel parere dei Revisori
dei Conti che peraltro dice quali sono le condizioni sostanzialmente la differenza della
circolare numero 1295 del 2 agosto 2019, che non è riferita, credo, adesso io non ho il
Decreto che ha in mano lei, ma ci sono state due finestre di negoziazione a livello
ministeriale, una che riguarda i debiti che hanno i Comuni capoluoghi e forse non solo
capoluogo, ma non lo conosco perché non abbiamo usufruito dello strumento col MEF,
che credo sia il Decreto cui fa riferimento lei, ma non ne sono certa. Un’altra invece
operazione di rinegoziazione noi quella non l’abbiamo utilizzata anche perché col MEF
è stato già strutturato, evidenziato in passato, una seconda invece operazione, che è
quella che riguarda CDP. Le modalità sono definite nella circolare che è stata citata e le
leggo il passaggio, che credo che sia quello che le interessa, poi gliela faccio avere,
anzi, possiamo già farla avere ai Gruppi in giornata perché è ovviamente nel parere del
Collegio dei Revisori: “Gli enti beneficiari di prestiti con le caratteristiche sopra
elencate possono accedere...”, poi si identifica quali sono le modalità e chi sono i
soggetti che possono beneficiare della rinegoziazione, “possono accedere alla
rinegoziazione secondo le modalità indicate nella parte seconda della presente circolare.
I prestiti oggetto di rinegoziazione, di seguito prestiti rinegoziati, avranno le seguenti
caratteristiche”, in questo senso dicevo che è già strutturato, non è che siamo noi che
decidiamo come strutturare. Adesso le leggo però come... (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). No, no, ma glielo leggo, è specificato. “Debito residuo rinegoziato pari
a quello in essere al primo gennaio 2020 risultante a seguito del pagamento al 31
dicembre 2019 della rata prevista nei vigenti piani di ammortamento. Corresponsione
dal 30 giugno 2020 al 31 dicembre 2021 di quote capitali semestrali costanti posticipate,
ciascuna pari allo 0,25 del debito residuo al primo gennaio 2020 e di quote interessi
semestrali calcolati al tasso d’interesse fisso post rinegoziazione. Corresponsione dal 30
giugno 2022 (e qua c’è il balzo 2022) fino alla scadenza dei prestiti di rate semestrali
costanti posticipate comprensive di quota capitale e quota interessi calcolati al tasso di
interesse fisso post rinegoziazione. Scadenza del prestito post rinegoziazione fissata al
31 dicembre 2043 per i prestiti con scadenza anteriore a tale data, ovvero invariata per
quelli con scadenza coincidente o successiva al 31 dicembre 2043. Tasso di interesse
fisso determinato...”, eccetera, c’è tutto un elenco, adesso tra qualche minuto glielo farò
avere. Specifico solo, quindi, torno a ripetere, nessuno ho mai detto e o fatto intendere
se mi sono espressa male, lo correggo a verbale, ma non credo, che il Comune è stato
obbligato dalla legge a ristrutturare o rinegoziare, non è questo il punto, abbiamo scelto
e tra l’altro è una delibera di Giunta e poi di Consiglio di ristrutturare. Le modalità e lo
strumento finanziario è specificato o comunque indicato in una circolare di Cassa
Depositi e Prestiti che è peraltro specificata nell’ambito del parere del Collegio dei
Revisori, che ringrazio per il lavoro che fanno quotidianamente e che richiedo agli uffici
ovviamente di far pervenire al più presto ai Gruppi Consiliari. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono altri interventi?
Quindi metto in votazione gli emendamenti così come accorpati dal 52 all’80. Prego,
Consiglieri, votate.
Tutti i Consiglieri hanno votato?
Favorevoli 0, contrari 22, astenuti 0. Il Consiglio respinge.

SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo adesso con gli emendamenti così accorpati dall’81 all’89. Prego,
Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Scusi, Sindaca Appendino, le chiedo scusa se le rubo nuovamente l’attenzione, però per
mia comprensione tecnica, chiedo scusa, io a differenza sua non ho avuto studi
economici e non ho fatto Ragioneria, quindi chiedo scusa, faccio fatica a capire le cose
così come mi vengono rappresentate. Se non ho capito male, quindi, voi mi state
spiegando che il MEF ha fatto un Decreto che dice che questa rinegoziazione se
avviene, avviene con questo tipo di modulazione di risparmio e conseguentemente la
Città di Torino non poteva neanche evitarlo questo risparmio. Quindi tutte le polemiche
politiche innescate artatamente, strumentalmente, perché vogliamo chiudere gli
investimenti, perché a noi ci piace, Carretto, la Città con erba alta tre metri e le strade
piene di buche, non lo sapeva che era nel nostro prima programma, siamo per il country,
noi ci piace la Città country da questo punto di vista. Ma nelle more di questa
discussione politica, anche aulica, il punto che vorrei capire da lei, Assessore Rolando,
quindi è questo, quindi mi sta spiegando che la Città di Torino nel momento in cui
aderisce a questo tipo di impostazione decide..., non ho capito che cosa decide a questo
punto, nel senso che la modalità di spalmamento di questo risparmio è in qualche modo
obbligata per legge e quindi interviene sulle annualità 2020/2021 e conseguentemente
tutto il resto, perché se CDP impone i tassi, se CDP impone i piani di ammortamento e
CDP impone le modalità di rimborso, scusi, Assessore Rolando, ma mi sorge spontanea
una domanda, ma il Comune di Torino quindi che cosa decide? Se gentilmente mi può
chiarire questo punto, mi aiuta anche nell’elaborazione e nella mia comprensione di
cosa state facendo.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Assessore Rolando.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Mi limito a dare di nuovo lettura delle prime cinque righe della delibera: “Preso atto che
CDP si rende disponibile alla rinegoziazione dei finanziamenti concessi ai Comuni”, ai
Comuni, non a Torino, “e già oggetto di precedenti programmi di rinegoziazione come
contenuto nella circolare 1295 del 2 agosto 2019 e dell’elenco prestiti elaborato dalla
Cassa Depositi e Prestiti nel quale sono riportate le condizioni offerte”. Questa frase è
ripresa anche dal Collegio. Cosa fa la Città di Torino? Bella domanda. Siccome l’elenco
dei mutui che è passato in delibera, come ho detto all’inizio dell’illustrazione, non è
esattamente l’elenco dei mutui contratti con CDP e MEF, perché c’è anche una variante
dei mutui MEF che ho letto prima. Da questo elenco sono stati tolti quei mutui che per
motivi diversi gli uffici, e vi spiegherò quali sono i motivi diversi, ha ritenuto non
approcciabili, quindi l’inferenza della Città in questa negoziazione è unicamente di fare
una verifica giuridica, formale, tecnica che non capitassero solo certe cose, quali sono i
motivi che gli uffici hanno tolto perché, ricordiamoci, è la Città che fa queste cose, non
la Sindaca Appendino, non l’Assessore Rolando, gli uffici hanno tolto i mutui assistiti
da derivati perché per poter rinegoziare un sottostante bisogna ovviamente risolvere il
problema dei derivati.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Sì, volevo solo…, se ho capito bene, ne stiamo discutendo, chiedo a lei, Presidente, ne
stiamo discutendo da mezz’ora, quaranta minuti, un’ora con interventi su emendamenti
fuori dal tema dell’emendamento solamente perché il Capogruppo Lo Russo non è stato
in grado di leggere e capire una delibera? Cioè, se volete possiamo andare avanti, non
ho impegni, però io quello che ho capito è che il Capogruppo Lo Russo non ha letto la
delibera, non si è procurato la documentazione, non l’ha chiesto in Commissione, è
venuto in Consiglio facendo accuse, facendo illazioni, facendo tra l’altro anche del
complottismo da bar, ma proprio politico da bar, con tutto il rispetto per quelli che
parlano di politica al bar, che fanno benissimo, però, cioè, come si dice dalle mie parti,
non ha preso un canale. Quindi vorrei capire, Presidente, se vogliamo continuare su
questa discussione, quindi totalmente fuori tema sugli emendamenti solo per permettere
al Capogruppo Lo Russo di continuare a fare non si sa bene cosa o se magari possiamo
tornare sul nostro Regolamento che imporrebbe un intervento sul merito
dell’emendamento. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego Capogruppo Morano.

MORANO Alberto
Io vorrei sapere, dall’Assessore Rolando, perché c’è stato detto dall’Assessore, e anche
da un Consigliere, che un semplice calcolo di attuazione farebbe emergere la
convenienza dell’operazione. Io vorrei sapere a quale tasso è stata fatta l’attualizzazione
e se, a seguito dell’attualizzazione, il debito complessivo del Comune di Torino è più
alto o più basso, perché a me sembra che comunque aumenti almeno di una ventina di
milioni e allora il ragionamento che porta a dire che l’operazione è conveniente viene
meno nella sostanza. È conveniente per la Città di Torino, in questi due anni, per
completare delle politiche di quest’Amministrazione ma non è conveniente per la Città
se attualizzando il debito, il debito è comunque maggiore di quello che c’è oggi, perché
non vorrei che passasse il messaggio che l’attualizzazione porta a zero l’incremento del
debito perché non penso sia vero.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Carretta, due minuti.

CARRETTA Domenico
Grazie. No, io intervenivo solo perché trovo estremamente sgradevoli gli ultimi
interventi. È vero, il Capogruppo Lo Russo non ha quel livello di intelligenza e di
comprensione, sta a noi aiutarlo perché noi vogliamo capire. Io l’unica cosa che ho
capito e lì veramente vale il: “Così fan tutti”, cioè questa cosa è stata fatta da quelli
cattivi, brutti di prima e quindi adesso va bene. Io questa cosa non ve l’ho sentita ancora
dire se si fa per emulazione, hanno sbagliato loro che hanno lasciato 50 miliardi, poi
ogni giorno possiamo aumentarlo, Carretto lei venga qui e spari numeri a caso tanto
ormai nessuno la sta più ad ascoltare, però va bene quindi un’operazione, schiaccerete
“sì” a quest’operazione perché l’hanno fatto quelli che hanno indebitato la Città? Questo
elemento ancora non l’ho capito. Secondo elemento: va bene che questo indebitamento
venga spalmato per i primi due anni e poi con una cadenza diversa per gli altri anni?
Terzo elemento: è vero, siamo preoccupati, lei diceva siete preoccupati per quello che
farete, siamo preoccupatissimi per quello che potete fare voi con 30 milioni in mano,
siamo terrorizzati, oltre per l’operazione in sé ma per quello che una mente come la sua
può produrre per la Città di Torino, siamo terrorizzati.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Assessore Rolando

ROLANDO Sergio (Assessore)
Sì, rapidamente, a parte che la relazione di Finance Active illustra tutti i tassi messi in
gioco nel confronto, però mi limito a leggere quello che dice la pagina... non è riportata
perché la mia..., comunque 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, il settimo foglio di Finance Active dice
globalmente: “L’attualizzazione con la curva fornita da CDP permette a nostro avviso di
rispettare il principio della convenienza economica con una riduzione del valore
attualizzato dei flussi finanziari pari a 64.525 Euro”, in più la relazione del Collegio
scrive alla pagina..., comunque, alla pagina... nessuno numera le pagine in questo bel
posto... in America starebbero tutti quanti... e farebbero altri lavori: “Evidenziato che le
poste sopra esposte risultano stimate sulla base dei tassi vigenti e che le stesse,
considerata la trasformazione dei mutui a tasso variabile in fisso potrebbero subire
modifiche (incomprensibile) dei tassi variabili di partenza...”, qui cita l’economia e poi
dice: “Dato atto che l’operazione rispetta il principio della convenienza economica con
riduzione del valore attualizzato dei flussi finanziari come evidenziato dall’ente
supportato dall’analisi puntuale effettuata da Finance Active”.

SICARI Francesco (Presidente)
Consigliere Carretto. Il fatto personale. Guardi, senza che si scaldi, cioè per fatto
personale le do il minuto come do il minuto al Consigliere Carretto... sì.

CARRETTO Damiano
No, ma io solo per... una piccola osservazione. Io, fossi nell’Opposizione, sarei felice
che questa Amministrazione abbia la possibilità di portare delibere di spesa per 30
milioni, pensate quante occasioni di opposizione a una spesa per i cittadini potrebbero
avere, quante occasioni di ostruzionismo, cioè io fossi in voi sarei felice, direi: “Per
piacere, provate a spendere dei soldi, ma provateci così possiamo fare opposizione alla
spesa dei soldi per i cittadini”, io sarei felice fossi in voi... fate voi.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Lo Russo per fatto personale, un minuto.

LO RUSSO Stefano
Sì, ci tenevo a chiedere scusa al Consigliere Carretto della mia scarsa preparazione, ci
tenevo anche Presidente a chiedere scusa al Consigliere Carretto se ho fatto delle
domande fuori tema come ha detto lui, chiedo scusa anche al Consigliere Carretto se gli
ho fatto perdere eccessivamente tempo stando in questi banchi della Sala Rossa e chiedo
scusa al Consigliere Carretto se esisto. Da questo punto di vista però, rammento a lei
Presidente che dovrebbe ricordare ai Consiglieri Comunali che le Commissioni
Consiliari sono organi del Consiglio Comunale ma è altrettanto legittima e pienamente
regolamentata la discussione in questa Sala, con buona pace del collega che, forse, ha
qualche esigenza di lettura o rilettura dei nostri regolamenti, è prerogativa dei
Consiglieri Comunali regolamentare - nel senso da Regolamento - di intervenire nel
merito delle questioni; siccome Presidente non mi pare di aver anche se con grande
ignoranza del tema e veramente ho posto questioni assolutamente da ignorante di cui
chiedo scusa al colto e finanziariamente ferrato collega Carretto, mi permetta, davvero
sono conscio dei miei limiti, la pregherei Presidente però di intervenire a favore della
discussione in Aula garantendo che interventi che sono su emendamenti stiano sugli
emendamenti e non avvengano nel, come dire, dileggiare noi, poveri Consiglieri di
Minoranza che ahinoi non abbiamo gli strumenti per capire quest’aulica strategia
finanziaria di quest’Amministrazione.

SICARI Francesco (Presidente)
Poi basta, è l’ultimo.

CARRETTO Damiano
Per fatto personale, un piccolo appunto: oltre che - lo dico a lei Presidente, non mi
interessa neanche più - i regolamenti è vero, bisogna farli rispettare, io purtroppo temo
di conoscerli un attimino, e il Regolamento se non mi ricordo male impone gli interventi
sugli emendamenti nel merito dell’emendamento, okay? Io mi sto adeguando alla linea
che sta tenendo lei, Presidente, però le ricordo che il Regolamento imporrebbe
l’intervento sul tema dell’emendamento ed è per questo che ho contestato gli interventi
di alcuni miei colleghi e a cui mi sono adeguato.

SICARI Francesco (Presidente)
Ci sono altri interventi, altri...? Mi sono perso qualche fatto personale, no? Quindi
possiamo proseguire con la votazione degli emendamenti dall’81 all’89?
Apro la votazione per gli emendamenti dall’81 all’89, così come accorpati. Prego
Consiglieri, votate.
Favorevoli 0, contrari 22, astenuti 0. Il Consiglio, quindi, respinge.

SICARI Francesco (Presidente)
Siamo arrivati all’ultimo accorpamento degli emendamenti dal 90 al 95, solo un
attimo... Prego, Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Mi consenta una battuta alla risposta data da Rolando all’osservazione del collega
Morano riguardo alla convenienza economica. Due elementi, Assessore Rolando: il
primo riguarda il fatto che, se non ci fosse la convenienza economica formale,
l’operazione non si poteva fare e obiettivamente; come dire, è pleonastico il fatto che vi
sia una convenienza economica totale dell’operazione, perché sennò non sussistevano le
condizioni di accesso alla previsione originaria del Ministero, l’ho capita così, magari
l’ho capita male Carretto, non mi redarguire subito, però è ovvio che fondamentalmente
è una cosa ovvia. Un pochino meno ovvio è l’importo di questa convenienza
economica, perché la forma dice che noi nel 2047 risparmieremo 64.525,00 Euro,
orgogliosamente, con un’operazione che rinegozia 539 milioni di Euro, in termini
percentuali penso che siamo nell’ordine dello 0,00001, che ho la sensazione - anche qua
è una sensazione eh, perché non capisco abbastanza - sia più una questione di forma che
una questione di sostanza, perché se questo dato, invece che 64.000, fosse stato
negativo, noi non saremmo neanche qua a discuterne. E quindi è ovvio che, oltretutto,
l’attualizzazione fa riferimento a una previsione di tassi che, come ben sappiamo, e
questo va dato atto, chiunque faccia una previsione di attualizzazione dei tassi, anche
chi non ha fatto il secondo anno di Ragioneria o non ha studiato alla Bocconi è in grado
di capire che nel 2047 forse non abbiamo tutte le certezze relativamente a quelli che
sono i tassi di interesse. Questo per doverosa precisazione, in maniera tale che
quest’ampia e accurata discussione che abbiamo fatto è servita anche a fugare i dubbi;-
li riassumo: che sostanzialmente abbiamo aderito a quest’impostazione
fondamentalmente per scelta facoltativa, ma il Piano di ammortamento e il Piano di
ridistribuzione degli utili è stato fatto fondamentalmente in un prendere o lasciare e
sostanzialmente era straordinariamente vantaggioso per i comuni fino al 2021. Quindi
chapeau, io rilevo che siete stato oggettivamente bravi, non mi toglie nessuno dalla testa
che questa è un’operazione compensativa rispetto ai tagli agli Enti Locali operati dal
Governo Movimento 5 Stelle e operati dal Ministro Tria per pagare le vostre promesse
elettorali - reddito di cittadinanza e quota 100 della Lega - e che, conseguentemente,
non potendo far altro che non erogare risorse pubbliche per finanziare opere pubbliche,
è chiaro che l’unico strumento che avevate per reggere era quello di adottare il tanto
vituperato provvedimento del 2015 del precedente Governo - che, in caso di specie,
coincideva anche qua col Governo di questa Amministrazione locale - che vedeva la
rinegoziazione dei mutui. Dal punto di vista politico, avete fatto bene? Avete fatto
male? Dal nostro punto di vista avete fatto male, avete fatto male perché oggettivamente
non c’è alcun risparmio effettivo e continuate...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

LO RUSSO Stefano
...e continuate a dilazionare nel tempo i problemi che purtroppo per chi verrà dopo di
voi si troverà sotto il tappeto, anzi, in questo caso forse con un po’ più di contezza sopra
il tappeto, perché l’abbiamo detto con chiarezza e siamo piuttosto consapevoli di che
cosa andrà a trovare chi verrà dopo la Giunta Appendino.

SICARI Francesco (Presidente)
Ci sono interventi su questo accorpamento? No. Quindi metto in…

ORATORE
(INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Stesso esito.

SICARI Francesco (Presidente)
Stesso esito? Quindi diamo lo stesso esito dell’accorpamento di prima.

SICARI Francesco (Presidente)
Allora, adesso siamo alle dichiarazioni di voto. Prego, Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Questa deliberazione ha a oggetto la rinegoziazione di oltre 539 milioni di Euro e fa
un’operazione che noi giudichiamo negativamente, in quanto è stata palesemente
congeniata non tanto per ridurre l’indebitamento della Città, in termini strutturali e
strategici, perché non fa nulla di tutto ciò. Quello che dà è un po’ di ossigeno alle spese
di investimento, è completamente sprovvisto, come provvedimento, di organicità
rispetto ad una politica di risanamento dei conti, anzi, per stessa ammissione della
medesima deliberazione, spalma, ancorché attualizzati, oneri per 97 milioni di Euro nel
periodo successivo al 2037 e, in conformità, sulla base di quanto è stato più volte detto
dalla Sindaca Appendino anche in sede di dibattito, anticipa i risparmi da qua al 2036
tutti nelle annualità 2019/2020, fondamentalmente garantendo opportunità economiche
per il Comune di Torino per finanziare spesa di investimento e non di certo per ridurre
ulteriormente il debito. Quindi, conseguentemente, questa è un’operazione che rinegozia
mutui fatti da precedenti Amministrazioni per finanziare opere pubbliche, questa è la
ragione per cui ce n’è oltre 250, a ognuno di questi mutui è attaccata un’opera pubblica,
in buona sostanza per liberare risorse, non a risanare i conti del Comune,
fondamentalmente per liberare risorse a tutto vantaggio di questa Amministrazione
comunale, lasciando a chi verrà dopo l’onere, e in questo caso molti pochi onori, di
dover mettere mano alla successiva fase di ammortamento del mutuo che
verosimilmente occorrerà, non tanto per chi verrà immediatamente dopo, ma per le
future generazioni di questa Città, corrispondere un extra mutuo di oltre 32 milioni di
Euro, perché di questo si tratta. Per tutte queste ragioni il Gruppo del Partito
Democratico con grande convinzione voterà contro, anche perché ci sfugge, fino adesso
non è stato ancora messo in evidenza, speriamo di capirlo, dove queste risorse
finanziarie in ambito del 2019/2020 verranno allocate. Il Piano degli investimenti è un
Piano piuttosto ambizioso, qui entrerà in gioco, è stato rivendicato anche dalla
Maggioranza, le scelte politiche. Noi diciamo una cosa sola alla Maggioranza: dopo
questa votazione, dopo che avete ratificato questa cosa qua, non avete più alibi, perché
avete fondamentalmente indebitato ulteriormente il Comune di Torino, punto primo,
dilazionando il debito; punto secondo, liberate risorse economiche per finanziare
investimenti, quindi fateci la cortesia da qua al 2021 di evitare la retorica del dire che:
“Avremmo voluto fare e non abbiamo fatto perché mancavano i soldi”, i soldi ve li
portate a casa con quest’operazione. Noi non la condividiamo, perché questo va contro
il principio di risanamento dei conti, avremmo preferito una manovra che fosse
radicalmente vocata al recupero di ulteriori risorse finanziarie da parte dello Stato.
Questo non è possibile, perché le precedenti finanziarie hanno tagliato i fondi agli Enti
Locali; il precedente Governo del Movimento 5 Stelle del Ministro Tria e della
Viceministra Castelli ha fatto tagli drastici ai trasferimenti degli Enti Locali. Questa è
una sorta di aspirina, per i Comuni italiani, che fondamentalmente consente di scaricare
a livello locale e alle future generazioni “a babbo morto” come direbbe qualcuno, il
debito degli Enti Locali. È un’operazione finanziaria piuttosto ardita, piuttosto
spregiudicata, politicamente assolutamente chiara, perché le scelte politiche sono state
molto nette: tagliare il trasporto pubblico locale, tagliare i trasferimenti agli Enti locali,
tagliare gli investimenti pubblici dei Comuni per finanziare quota 100, Lega Nord,
reddito di cittadinanza, Movimento 5 Stelle a debito ulteriore. Questo è il prezzo che
pagano i torinesi, il prezzo che pagano i torinesi sono questi 32 milioni di Euro in più di
nuovo debito che voi scaricate sulle casse del Comune. Non vi offendete se il Partito
Democratico voterà contro.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Dichiarazione di voto, in realtà faccio solo un paio di osservazioni, non era mia
intenzione intervenire, ma intervengo al volo. Ha ragione il Capogruppo del Partito
Democratico nel momento in cui fa notare che negli anni i trasferimenti agli Enti
pubblici locali sono stati drasticamente ridotti. Agli Enti Locali si è detto
sostanzialmente un bel “Arrangiatevi”, perché questo è quello che è stato detto. È vero
che negli anni sono stati forniti degli strumenti salvagente: anticipazione di cassa,
dilazione di mutui e via dicendo, è anche vero che negli ultimi... quanti sono? Cinque
Governi? Tre Governi? Non mi ricordo..., in tutti, tranne uno, c’era il Partito
Democratico. Io devo far notare questa cosa, in tutti i Governi precedenti, tranne uno,
c’era il Partito Democratico, perché magari ce lo dimentichiamo, sembra che 14 mesi di
Governo di Movimento 5 Stelle e Lega siano gli ultimi 10 anni e tutti i disastri sugli
Enti Locali siano ascrivibili a 14 mesi di Governo 5 Stelle e Lega, voi sapete cosa penso
del Governo 5 Stelle e Lega. Detto questo, io mi immagino che adesso che il Partito
Democratico, di cui è fiero rappresentante il Consigliere Lo Russo, ha ripreso la guida
del Paese con un Ministro dell’Economia che fa riferimento alla sua area politica, quindi
al Partito Democratico, gli Enti Locali non dovranno più lamentare questi tagli..., temo
che non sarà così, ma io sono convinto e invito il Consigliere Lo Russo, per il bene dei
torinesi, a sollecitare e ad influenzare la politica romana affinché questi benedetti tagli
agli Enti Locali abbiano un’inversione di tendenza e che lo Stato torni ad investire sugli
Enti Locali. Temo che non avverrà, glielo dico già, ma se vuole provare, provi.
Detto questo, io credo che, come ho già detto, in un periodo che dura ormai da troppo
tempo, in cui i cittadini torinesi vengono sacrificati da prima una gestione che ha creato
qualcuno, qualcuno li ha creati quei 500 milioni di debiti, qualcuno li ha creati quei 500
milioni di debiti da rinegoziare, qualcuno i derivati li ha fatti, qualcuno quei maledetti
derivati li ha fatti, non siamo stati noi. Ora noi ci troviamo in una situazione di casse
comunali impiccate, senza margini, senza possibilità di spesa, senza la possibilità di
dare risposte ai cittadini e di dare ai cittadini spesso quei servizi essenziali che sono un
loro diritto, questo è quello che ci siamo trovati. Io credo che questa opposizione sia
folle, sia folle, sia politicamente che nel merito. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Opposizione. Questa opposizione a questo provvedimento, mettetela
voi....

SICARI Francesco (Presidente)
Non è dibattito, per favore, andiamo avanti.

CARRETTO Damiano
...Che poi fosse un’affermazione... (INTERVENTI FUORI MICROFONO). No, ma
effettivamente questa affermazione ha una doppia interpretazione che sposo entrambe,
sposo entrambe le interpretazioni e quindi va bene comunque, sceglietene una.
Detto questo, io credo che dovremmo essere invece tutti ben felici di poter finalmente
dare risposte ai cittadini, magari dovremmo anche lavorare assieme sul capire quali
sono le effettive priorità per i cittadini, visto che in 3 anni di proposte io ne ho viste
veramente poche, però, nel caso arrivassero, magari si possono anche valutare e magari
sono anche migliori delle nostre. Detto questo, ovviamente il voto sarà favorevole e
sono felice di aver assistito a un bellissimo dibattito in cui il Partito Democratico si è
dimostrato contrario agli investimenti per i cittadini, ma... e per una cifra irrisoria
rispetto alla quantità di debiti improduttivi che ha scaricato, riversato sulla Città di
Torino, sui cittadini di Torino, sulle future generazioni fino al... cos’è che dice? 2045, io
forse non sarò neanche più vivo nel 2045, quindi... (INTERVENTI FUORI
MICROFONO). Siamo qua a subire critiche...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

CARRETTO Damiano
...a subire critiche da chi ha creato questo mostro finanziario, Consigliere Lo Russo se
lo studi, perché questo mostro finanziario l’avete fatto voi e non l’ha fatto il Sindaco...
(voci sovrapposte).

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

CARRETTO Damiano
È partito da Castellani, Chiamparino e il povero Fassino, io lo dico, il povero Fassino si
è trovato a fare il curatore fallimentare e l’ha pagato.

ORATORE
(INTERVENTO FUORI MICROFONO).
E Novelli?

CARRETTO Damiano
No, Novelli non l’ha fatto, mi spiace.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Consigliere Carretto. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Prego... ordine in
Aula, per favore. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Per favore, per favore.
Prego, Capogruppo Napoli.

NAPOLI Osvaldo
Grazie, Presidente. Io dovrei ripetere quello che ho detto prima, ma non lo ripeto più, mi
è parso una sceneggiata. Detto questo... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Dal
cognome Napoli poi è detto tutto, quindi ci sta anche quello, ma io sono autoironico
quindi non mi offendo, se Dio vuole..., chi mi conosce da tanti anni, dico sempre che
chi si offende in politica lasci stare di farla e faccia altro, ecco forse sarebbe meglio.
Però erano tempi diversi, devo dire la verità, allora visto che mi fate parlare, oggi invece
molto spesso in politica subentra l’odio, non è da parte mia, io accetto tutto, il giorno
dopo..., due minuti dopo vado anche a prendere il caffè, ma certamente è diverso
rispetto alla mia cultura, la mia tradizione, la mia storia, quindi chi è che vive di questo
(incomprensibile) giudizio sbaglia molto. Guardate, il Governo Conte, come va detto
per onestà, tutti i Governi di centrosinistra sono stati più rumorosi, ma anche qualche
Governo di centrodestra ha trovato magicamente la quadratura dei conti, la sta trovando,
e ha potuto annunciare che non scatteranno le clausole IVA, me ne rallegro come
cittadino. Mi allarmo, però, come Amministratore locale, sono stato Sindaco per molti
anni - 27 - e ho potuto vivere in prima persona i disagi e le difficoltà in cui sono venuti
a trovarsi i miei concittadini, al di là del loro colore politico, quando ogni anno dovevo
comunicare il taglio costante delle risorse, con la conseguenza che molti dei servizi a
domanda individuale e a domanda collettiva - quando sento parlare di asili nido devo
ricordare al Ministro che gli asili nido dipendono dai comuni e non dal Governo -
costavano di più ad ogni cittadino. Se il Presidente Conte va a rileggersi le finanziarie
dal 2010 in avanti, lo dico a tutti voi, scoprirà agevolmente che i Comuni, al di là del
loro colore politico, hanno pagato un tributo pesante per tenere in ordine i conti
pubblici, qualcosa come da 15 a 17 miliardi di Euro. Non vorrei che anche questa volta,
in questa Legge di Stabilità, come in precedenza, la quadratura dei conti dello Stato
centrale venga fatta a spese dei Comuni. Ho paura, dicono di no, ma io ho paura. Il
Governo Conte non può pensare di farsi bello non aumentando l’IVA, tagliando però
ancora i trasferimenti agli Enti Locali; aspettiamo che la carta canti. Troppo comodo e
ipocrita sarebbe affermare che l’IVA non è aumentata e chiedere poi ai Sindaci - bianco,
rossi e verdi che siano - di accollarsi la responsabilità di aumentare tariffe e tributi per
continuare a dare dei servizi. Io mi auguro che questo non succeda, auguriamocelo tutti,
al di là della nostra appartenenza. Il dibattito di oggi chiarisce cosa è avvenuto a Torino
negli ultimi 20 anni. Io mi auguro certamente, guardi, lo dico con estrema chiarezza:
avete ragione tutti, a ognuno il suo, compreso il sottoscritto, avete ragione tutti, però
attenzione, facciamo attenzione che continuare ad indebitarci significa lasciare al futuro,
alle nostre future generazioni, una situazione da cui non ne usciranno più e sarà un
continuo debito fin quando non si fallisce. Auguriamoci che questo fallimento per la
Città di Torino non possa mai avvenire. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono altre dichiarazioni di voto? Quindi proseguiamo con la votazione
della delibera così come emendata. Prego Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno
votato? Sicuri? Chiudo la votazione.
Favorevoli 22, contrari 5, astenuti 0. Il Consiglio approva.

SICARI Francesco (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’immediata eseguibilità dell’atto.
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