Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Quindi torniamo sugli emendamenti dal 52 all’80. Prego, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Ma io non so se poi è così chiaro quanto testé detto e mi spiace per le orecchie del povero Consigliere Versaci che sono infastidite dal mio arrampicarmi sugli specchi, però mentre vi ascoltavo sono andato a prendermi il Decreto, Sindaca Appendino, se poi quando finisce la telefonata, firmato dal Ministro Tria, che è il precedente Ministro, in data 30 luglio che credo sia effettivamente coerente con la successiva circolare citata nel primo capoverso della deliberazione del 2 di agosto 2019. Io, sarà che non so leggere, io non so leggere, quella roba lì che avete detto voi non l’ho trovata, non la trovo nel Decreto Ministeriale. Forse è stata fatta una circolare interpretativa, adesso vedremo, cercheremo di approfondire se effettivamente quello che avete con così tanta fermezza attribuito alle vostre parole effettivamente era presente nella circolare. Diciamo che forse se effettivamente, come dite voi, andava esplicitato nella deliberazione, anche perché non stiamo discutendo…, proprio a vostra tutela, cioè perché siccome qualcuno giustamente evoca spettri nefasti o che arrivano dal passato o che possono arrivare nel futuro, la delibera forse andava motivata a questo punto, paradossalmente, Sindaca Appendino, quasi come un atto dovuto, cioè c’è una Legge dello Stato che non solo consente di rinegoziare i mutui, ma addirittura disciplina…, Legge dello Stato, Decreto del Ministro Tria 30 luglio 2019, ribadisco, l’ho letta, ho dato una scorsa, sono pochi articoli, sono 4 o 5 articoli, quindi anche io, Fornari, sono in grado di capire leggendoli rapidamente, non c’è scritto quello che dice lei. Allora io non so se è contenuta nel Decreto del Ministro Tria o nelle successive circolari esplicative o se in qualche documento effettivamente, come dite voi, c’è un obbligo di spalmare il risparmio entro il 2021, perché fa un po’ la differenza da questo punto di vista. Quindi se gentilmente, Sindaca, ha voglia di fornire all’Aula, a me che glielo chiedo, i riferimenti puntuali di norma che impongono al Comune di Torino di spalmare i risparmi nei primi due anni per metà e nei successivi otto, nove per l’altra metà, la ringrazio perché io non ho trovato il documento e in delibera non è citato, perché se così fosse effettivamente per certi versi stiamo discutendo del nulla, c’è un obbligo di legge e per certi versi questa rinegoziazione non ha alcun parametro... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, l’ha detto lei, Sindaca Appendino, no, no, vabbè, poi ci riascoltiamo entrambi il verbale. Siccome lei si è alzata per spiegare che questa modalità di spalmamento del risparmio è imposta dal Decreto, abbia pazienza, sono andato a vedermi il Decreto, io non l’ho trovato, però sicuramente il Decreto non è citato nella delibera, ne è citata solo la circolare esplicativa, avrei piacere di avere chiarimenti normativi per capire dove quanto lei ha detto in Aula con così sicurezza e ha poi innescato l’intervento del Consigliere Versaci, è scritto nero su bianco perché io non l’ho trovato. Se gentilmente mi confortate, mi fate una cortesia ed evitiamo di arrampicarci sugli specchi, ha ragione il Consigliere collega Versaci. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Morano. MORANO Alberto Io volevo astenermi da questo dibattito, ma quanto ha sollevato adesso il Capogruppo Lo Russo credo che sia particolarmente importante perché se noi siamo chiamati a votare una delibera su un presupposto che è stato affermato dalla Sindaca, che la spalmatura, lo spalmamento di questo debito nei primi due anni per il 50% era richiesto da una norma di legge o da una circolare interpretativa e questo non è esplicitato nella delibera e poi sembrerebbe addirittura che forse non è previsto dalla norma, vorremmo saperlo perché approvare una delibera sulla base di un falso presupposto pone seri dubbi sulla legittimità delle intere scelte fatte dalla Giunta. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Assessore Rolando. ROLANDO Sergio (Assessore) Il Decreto del MEF riguarda soltanto i mutui del MEF, tutta la tematica è riportata sulla circolare 1295 del 2 agosto 2019, in cui c’è anche il contratto che si deve firmare. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Certo, un attimo. Prima tu o lui? Prego, Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Grazie. Scusatemi, anche io volevo intervenire, però sono talmente affascinato da questo dibattito che veramente mi chiedo quale sia la paura del Capogruppo Lo Russo del fatto che la Città possa spendere per i cittadini 16 milioni nel 2020, 16 milioni nel 2021. Mi viene da pensare che al Capogruppo del Partito Democratico e forse a tutto il Partito Democratico dia fastidio ed è contrario al fatto che ai cittadini che tanto hanno dovuto subire in questi anni, lo sappiamo, per scelte ma probabilmente neanche della precedente amministrazione, delle amministrazioni prima, quelli che qualcuno chiamava investimenti e invece in realtà erano non solo debiti che hanno poi delle ricadute che conosciamo tutti, quindi non capisco tutta questa paura, se non che il fastidio, appunto, quindi il Partito Democratico non vuole, è contrario al fatto che i cittadini torinesi possano beneficiare di una Città che investe 16 milioni nel 2016 e 16 milioni nel 2020 e 16 milioni nel 2021, quindi possiamo dirlo che il Partito Democratico non vuole che vengano spesi soldi per i cittadini, dopo averne sottratti per anni con una gestione finanziaria del Comune da orrore, da orrore, creando squilibri, disequilibri finanziari di 80 milioni di Euro certificati dalla Corte dei Conti e non né da Chiara Appendino, né da Virginia Raggi e men che meno da Laura Castelli, ma dalla Corte dei Conti, quindi dopo aver raso al suolo le finanze di questo Comune ora sono addirittura contrari al fatto che i poveri cittadini torinesi che si sono visti tagliare tutto quello che si poteva tagliare negli ultimi anni possono magari vedere un barlume di luce con una Città che magari investe in manutenzione, magari fa un sfalcio in più dell’erba, magari rattoppa due buchi in più, due marciapiedi. Ma no, il Partito Democratico a questo si oppone, si oppone fermamente e diciamolo però ai cittadini là fuori che il Partito Democratico è contrario agli investimenti per i cittadini, ma diciamolo. E tra l’altro faccio un attimo un intervento, chiedo scusa, un po’ fuori tema, faccio i complimenti al Consigliere Tresso, che nel 2019, quasi 2020, si rende conto del potere delle banche su questa Città, bravissimo. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliera Grippo, due minuti. GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie, Presidente, ma intanto devo scusarmi perché ho capito che prenotandomi devo aver dato noia e ho rovinato i piani per lo meno di qualcuno e me ne scuso. Il punto è che di fronte ad un intervento del genere..., sorrido perché il collega prende alcune argomentazioni che erano le nostre del passato quando cercavamo di spiegare il senso degli investimenti e oggi si fa il paladino degli investimenti, perché in un qualche modo si sono trovati due soldi che stiamo cercando di capire come sono stati trovati e se è corretto... SICARI Francesco (Presidente) Consigliere Carretto, per favore. GRIPPO Maria Grazia Scusi, se non vuole farlo per me, lo faccia per la Sindaca, lo faccia per la Sindaca che le stiamo rubando del tempo, mi lasci concludere. Dicevo, stiamo semplicemente cercando di capire se è corretto che la spalmatura di questi denari che non ci vengono regalati, non sono caduti dal cielo, ma che li pagheremo e strapagheremo, come è stato spiegato anche dall’Assessore Rolando, se questo tipo di spalmatura sia davvero nell’interesse della cittadinanza e sia davvero nell’interesse della cittadinanza che sia stata fatta questa operazione in questo modo, lei è riuscito a dipingere, Presidente, ci si riesce a dipingere dalla Maggioranza una condizione in cui noi, che non soltanto siamo ricordati, noi, non io, purtroppo, il Partito Democratico, per coloro che con gli investimenti hanno cambiato il volto della Città e poi con la capacità amministrativa hanno cominciato a ripagare il debito, oggi noi siamo quelli che gli investimenti non li vogliamo. Ora che tipo di credibilità può avere una Maggioranza che racconta nel passato che gli investimenti non sono lo scheletro di un’attività amministrativa funzionante e che oggi parla dei poveri torinesi che senza i 16 milioni non vedranno lo sfalcio dell’erba. Lascio a verbale la riflessione, Presidente, perché ci servirà. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Visto che ha fatto riferimento a quello che ho detto era solo per spiegare che la differenza tra 3 miliardi di debiti, 3 miliardi e 32 milioni spalmati in due anni, eccetera, eccetera, so che c’è un po’ un attimino di difficoltà in matematica perché la gestione finanziaria degli ultimi anni ha dimostrato che la matematica non la conoscevano, però era solo per spiegare la differenza, perché magari non è chiaro. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Sindaca Appendino. APPENDINO Chiara (Sindaca) Io intervengo anche perché sono state dette delle cose e io vorrei lasciare a verbale e precisare. Uno: io non ho mai detto che è obbligatorio usare questo strumento, ho detto che lo strumento esiste, noi abbiamo deciso di utilizzare questo strumento. Poi rispondo a lei, Capogruppo Lo Russo, le daremo la circolare, ma è citata nel parere dei Revisori dei Conti che peraltro dice quali sono le condizioni sostanzialmente la differenza della circolare numero 1295 del 2 agosto 2019, che non è riferita, credo, adesso io non ho il Decreto che ha in mano lei, ma ci sono state due finestre di negoziazione a livello ministeriale, una che riguarda i debiti che hanno i Comuni capoluoghi e forse non solo capoluogo, ma non lo conosco perché non abbiamo usufruito dello strumento col MEF, che credo sia il Decreto cui fa riferimento lei, ma non ne sono certa. Un’altra invece operazione di rinegoziazione noi quella non l’abbiamo utilizzata anche perché col MEF è stato già strutturato, evidenziato in passato, una seconda invece operazione, che è quella che riguarda CDP. Le modalità sono definite nella circolare che è stata citata e le leggo il passaggio, che credo che sia quello che le interessa, poi gliela faccio avere, anzi, possiamo già farla avere ai Gruppi in giornata perché è ovviamente nel parere del Collegio dei Revisori: “Gli enti beneficiari di prestiti con le caratteristiche sopra elencate possono accedere...”, poi si identifica quali sono le modalità e chi sono i soggetti che possono beneficiare della rinegoziazione, “possono accedere alla rinegoziazione secondo le modalità indicate nella parte seconda della presente circolare. I prestiti oggetto di rinegoziazione, di seguito prestiti rinegoziati, avranno le seguenti caratteristiche”, in questo senso dicevo che è già strutturato, non è che siamo noi che decidiamo come strutturare. Adesso le leggo però come... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, no, ma glielo leggo, è specificato. “Debito residuo rinegoziato pari a quello in essere al primo gennaio 2020 risultante a seguito del pagamento al 31 dicembre 2019 della rata prevista nei vigenti piani di ammortamento. Corresponsione dal 30 giugno 2020 al 31 dicembre 2021 di quote capitali semestrali costanti posticipate, ciascuna pari allo 0,25 del debito residuo al primo gennaio 2020 e di quote interessi semestrali calcolati al tasso d’interesse fisso post rinegoziazione. Corresponsione dal 30 giugno 2022 (e qua c’è il balzo 2022) fino alla scadenza dei prestiti di rate semestrali costanti posticipate comprensive di quota capitale e quota interessi calcolati al tasso di interesse fisso post rinegoziazione. Scadenza del prestito post rinegoziazione fissata al 31 dicembre 2043 per i prestiti con scadenza anteriore a tale data, ovvero invariata per quelli con scadenza coincidente o successiva al 31 dicembre 2043. Tasso di interesse fisso determinato...”, eccetera, c’è tutto un elenco, adesso tra qualche minuto glielo farò avere. Specifico solo, quindi, torno a ripetere, nessuno ho mai detto e o fatto intendere se mi sono espressa male, lo correggo a verbale, ma non credo, che il Comune è stato obbligato dalla legge a ristrutturare o rinegoziare, non è questo il punto, abbiamo scelto e tra l’altro è una delibera di Giunta e poi di Consiglio di ristrutturare. Le modalità e lo strumento finanziario è specificato o comunque indicato in una circolare di Cassa Depositi e Prestiti che è peraltro specificata nell’ambito del parere del Collegio dei Revisori, che ringrazio per il lavoro che fanno quotidianamente e che richiedo agli uffici ovviamente di far pervenire al più presto ai Gruppi Consiliari. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ci sono altri interventi? Quindi metto in votazione gli emendamenti così come accorpati dal 52 all’80. Prego, Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Favorevoli 0, contrari 22, astenuti 0. Il Consiglio respinge. SICARI Francesco (Presidente) Proseguiamo adesso con gli emendamenti così accorpati dall’81 all’89. Prego, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Scusi, Sindaca Appendino, le chiedo scusa se le rubo nuovamente l’attenzione, però per mia comprensione tecnica, chiedo scusa, io a differenza sua non ho avuto studi economici e non ho fatto Ragioneria, quindi chiedo scusa, faccio fatica a capire le cose così come mi vengono rappresentate. Se non ho capito male, quindi, voi mi state spiegando che il MEF ha fatto un Decreto che dice che questa rinegoziazione se avviene, avviene con questo tipo di modulazione di risparmio e conseguentemente la Città di Torino non poteva neanche evitarlo questo risparmio. Quindi tutte le polemiche politiche innescate artatamente, strumentalmente, perché vogliamo chiudere gli investimenti, perché a noi ci piace, Carretto, la Città con erba alta tre metri e le strade piene di buche, non lo sapeva che era nel nostro prima programma, siamo per il country, noi ci piace la Città country da questo punto di vista. Ma nelle more di questa discussione politica, anche aulica, il punto che vorrei capire da lei, Assessore Rolando, quindi è questo, quindi mi sta spiegando che la Città di Torino nel momento in cui aderisce a questo tipo di impostazione decide..., non ho capito che cosa decide a questo punto, nel senso che la modalità di spalmamento di questo risparmio è in qualche modo obbligata per legge e quindi interviene sulle annualità 2020/2021 e conseguentemente tutto il resto, perché se CDP impone i tassi, se CDP impone i piani di ammortamento e CDP impone le modalità di rimborso, scusi, Assessore Rolando, ma mi sorge spontanea una domanda, ma il Comune di Torino quindi che cosa decide? Se gentilmente mi può chiarire questo punto, mi aiuta anche nell’elaborazione e nella mia comprensione di cosa state facendo. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Assessore Rolando. ROLANDO Sergio (Assessore) Mi limito a dare di nuovo lettura delle prime cinque righe della delibera: “Preso atto che CDP si rende disponibile alla rinegoziazione dei finanziamenti concessi ai Comuni”, ai Comuni, non a Torino, “e già oggetto di precedenti programmi di rinegoziazione come contenuto nella circolare 1295 del 2 agosto 2019 e dell’elenco prestiti elaborato dalla Cassa Depositi e Prestiti nel quale sono riportate le condizioni offerte”. Questa frase è ripresa anche dal Collegio. Cosa fa la Città di Torino? Bella domanda. Siccome l’elenco dei mutui che è passato in delibera, come ho detto all’inizio dell’illustrazione, non è esattamente l’elenco dei mutui contratti con CDP e MEF, perché c’è anche una variante dei mutui MEF che ho letto prima. Da questo elenco sono stati tolti quei mutui che per motivi diversi gli uffici, e vi spiegherò quali sono i motivi diversi, ha ritenuto non approcciabili, quindi l’inferenza della Città in questa negoziazione è unicamente di fare una verifica giuridica, formale, tecnica che non capitassero solo certe cose, quali sono i motivi che gli uffici hanno tolto perché, ricordiamoci, è la Città che fa queste cose, non la Sindaca Appendino, non l’Assessore Rolando, gli uffici hanno tolto i mutui assistiti da derivati perché per poter rinegoziare un sottostante bisogna ovviamente risolvere il problema dei derivati. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Sì, volevo solo…, se ho capito bene, ne stiamo discutendo, chiedo a lei, Presidente, ne stiamo discutendo da mezz’ora, quaranta minuti, un’ora con interventi su emendamenti fuori dal tema dell’emendamento solamente perché il Capogruppo Lo Russo non è stato in grado di leggere e capire una delibera? Cioè, se volete possiamo andare avanti, non ho impegni, però io quello che ho capito è che il Capogruppo Lo Russo non ha letto la delibera, non si è procurato la documentazione, non l’ha chiesto in Commissione, è venuto in Consiglio facendo accuse, facendo illazioni, facendo tra l’altro anche del complottismo da bar, ma proprio politico da bar, con tutto il rispetto per quelli che parlano di politica al bar, che fanno benissimo, però, cioè, come si dice dalle mie parti, non ha preso un canale. Quindi vorrei capire, Presidente, se vogliamo continuare su questa discussione, quindi totalmente fuori tema sugli emendamenti solo per permettere al Capogruppo Lo Russo di continuare a fare non si sa bene cosa o se magari possiamo tornare sul nostro Regolamento che imporrebbe un intervento sul merito dell’emendamento. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego Capogruppo Morano. MORANO Alberto Io vorrei sapere, dall’Assessore Rolando, perché c’è stato detto dall’Assessore, e anche da un Consigliere, che un semplice calcolo di attuazione farebbe emergere la convenienza dell’operazione. Io vorrei sapere a quale tasso è stata fatta l’attualizzazione e se, a seguito dell’attualizzazione, il debito complessivo del Comune di Torino è più alto o più basso, perché a me sembra che comunque aumenti almeno di una ventina di milioni e allora il ragionamento che porta a dire che l’operazione è conveniente viene meno nella sostanza. È conveniente per la Città di Torino, in questi due anni, per completare delle politiche di quest’Amministrazione ma non è conveniente per la Città se attualizzando il debito, il debito è comunque maggiore di quello che c’è oggi, perché non vorrei che passasse il messaggio che l’attualizzazione porta a zero l’incremento del debito perché non penso sia vero. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Carretta, due minuti. CARRETTA Domenico Grazie. No, io intervenivo solo perché trovo estremamente sgradevoli gli ultimi interventi. È vero, il Capogruppo Lo Russo non ha quel livello di intelligenza e di comprensione, sta a noi aiutarlo perché noi vogliamo capire. Io l’unica cosa che ho capito e lì veramente vale il: “Così fan tutti”, cioè questa cosa è stata fatta da quelli cattivi, brutti di prima e quindi adesso va bene. Io questa cosa non ve l’ho sentita ancora dire se si fa per emulazione, hanno sbagliato loro che hanno lasciato 50 miliardi, poi ogni giorno possiamo aumentarlo, Carretto lei venga qui e spari numeri a caso tanto ormai nessuno la sta più ad ascoltare, però va bene quindi un’operazione, schiaccerete “sì” a quest’operazione perché l’hanno fatto quelli che hanno indebitato la Città? Questo elemento ancora non l’ho capito. Secondo elemento: va bene che questo indebitamento venga spalmato per i primi due anni e poi con una cadenza diversa per gli altri anni? Terzo elemento: è vero, siamo preoccupati, lei diceva siete preoccupati per quello che farete, siamo preoccupatissimi per quello che potete fare voi con 30 milioni in mano, siamo terrorizzati, oltre per l’operazione in sé ma per quello che una mente come la sua può produrre per la Città di Torino, siamo terrorizzati. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Assessore Rolando ROLANDO Sergio (Assessore) Sì, rapidamente, a parte che la relazione di Finance Active illustra tutti i tassi messi in gioco nel confronto, però mi limito a leggere quello che dice la pagina... non è riportata perché la mia..., comunque 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, il settimo foglio di Finance Active dice globalmente: “L’attualizzazione con la curva fornita da CDP permette a nostro avviso di rispettare il principio della convenienza economica con una riduzione del valore attualizzato dei flussi finanziari pari a 64.525 Euro”, in più la relazione del Collegio scrive alla pagina..., comunque, alla pagina... nessuno numera le pagine in questo bel posto... in America starebbero tutti quanti... e farebbero altri lavori: “Evidenziato che le poste sopra esposte risultano stimate sulla base dei tassi vigenti e che le stesse, considerata la trasformazione dei mutui a tasso variabile in fisso potrebbero subire modifiche (incomprensibile) dei tassi variabili di partenza...”, qui cita l’economia e poi dice: “Dato atto che l’operazione rispetta il principio della convenienza economica con riduzione del valore attualizzato dei flussi finanziari come evidenziato dall’ente supportato dall’analisi puntuale effettuata da Finance Active”. SICARI Francesco (Presidente) Consigliere Carretto. Il fatto personale. Guardi, senza che si scaldi, cioè per fatto personale le do il minuto come do il minuto al Consigliere Carretto... sì. CARRETTO Damiano No, ma io solo per... una piccola osservazione. Io, fossi nell’Opposizione, sarei felice che questa Amministrazione abbia la possibilità di portare delibere di spesa per 30 milioni, pensate quante occasioni di opposizione a una spesa per i cittadini potrebbero avere, quante occasioni di ostruzionismo, cioè io fossi in voi sarei felice, direi: “Per piacere, provate a spendere dei soldi, ma provateci così possiamo fare opposizione alla spesa dei soldi per i cittadini”, io sarei felice fossi in voi... fate voi. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Lo Russo per fatto personale, un minuto. LO RUSSO Stefano Sì, ci tenevo a chiedere scusa al Consigliere Carretto della mia scarsa preparazione, ci tenevo anche Presidente a chiedere scusa al Consigliere Carretto se ho fatto delle domande fuori tema come ha detto lui, chiedo scusa anche al Consigliere Carretto se gli ho fatto perdere eccessivamente tempo stando in questi banchi della Sala Rossa e chiedo scusa al Consigliere Carretto se esisto. Da questo punto di vista però, rammento a lei Presidente che dovrebbe ricordare ai Consiglieri Comunali che le Commissioni Consiliari sono organi del Consiglio Comunale ma è altrettanto legittima e pienamente regolamentata la discussione in questa Sala, con buona pace del collega che, forse, ha qualche esigenza di lettura o rilettura dei nostri regolamenti, è prerogativa dei Consiglieri Comunali regolamentare - nel senso da Regolamento - di intervenire nel merito delle questioni; siccome Presidente non mi pare di aver anche se con grande ignoranza del tema e veramente ho posto questioni assolutamente da ignorante di cui chiedo scusa al colto e finanziariamente ferrato collega Carretto, mi permetta, davvero sono conscio dei miei limiti, la pregherei Presidente però di intervenire a favore della discussione in Aula garantendo che interventi che sono su emendamenti stiano sugli emendamenti e non avvengano nel, come dire, dileggiare noi, poveri Consiglieri di Minoranza che ahinoi non abbiamo gli strumenti per capire quest’aulica strategia finanziaria di quest’Amministrazione. SICARI Francesco (Presidente) Poi basta, è l’ultimo. CARRETTO Damiano Per fatto personale, un piccolo appunto: oltre che - lo dico a lei Presidente, non mi interessa neanche più - i regolamenti è vero, bisogna farli rispettare, io purtroppo temo di conoscerli un attimino, e il Regolamento se non mi ricordo male impone gli interventi sugli emendamenti nel merito dell’emendamento, okay? Io mi sto adeguando alla linea che sta tenendo lei, Presidente, però le ricordo che il Regolamento imporrebbe l’intervento sul tema dell’emendamento ed è per questo che ho contestato gli interventi di alcuni miei colleghi e a cui mi sono adeguato. SICARI Francesco (Presidente) Ci sono altri interventi, altri...? Mi sono perso qualche fatto personale, no? Quindi possiamo proseguire con la votazione degli emendamenti dall’81 all’89? Apro la votazione per gli emendamenti dall’81 all’89, così come accorpati. Prego Consiglieri, votate. Favorevoli 0, contrari 22, astenuti 0. Il Consiglio, quindi, respinge. SICARI Francesco (Presidente) Siamo arrivati all’ultimo accorpamento degli emendamenti dal 90 al 95, solo un attimo... Prego, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Mi consenta una battuta alla risposta data da Rolando all’osservazione del collega Morano riguardo alla convenienza economica. Due elementi, Assessore Rolando: il primo riguarda il fatto che, se non ci fosse la convenienza economica formale, l’operazione non si poteva fare e obiettivamente; come dire, è pleonastico il fatto che vi sia una convenienza economica totale dell’operazione, perché sennò non sussistevano le condizioni di accesso alla previsione originaria del Ministero, l’ho capita così, magari l’ho capita male Carretto, non mi redarguire subito, però è ovvio che fondamentalmente è una cosa ovvia. Un pochino meno ovvio è l’importo di questa convenienza economica, perché la forma dice che noi nel 2047 risparmieremo 64.525,00 Euro, orgogliosamente, con un’operazione che rinegozia 539 milioni di Euro, in termini percentuali penso che siamo nell’ordine dello 0,00001, che ho la sensazione - anche qua è una sensazione eh, perché non capisco abbastanza - sia più una questione di forma che una questione di sostanza, perché se questo dato, invece che 64.000, fosse stato negativo, noi non saremmo neanche qua a discuterne. E quindi è ovvio che, oltretutto, l’attualizzazione fa riferimento a una previsione di tassi che, come ben sappiamo, e questo va dato atto, chiunque faccia una previsione di attualizzazione dei tassi, anche chi non ha fatto il secondo anno di Ragioneria o non ha studiato alla Bocconi è in grado di capire che nel 2047 forse non abbiamo tutte le certezze relativamente a quelli che sono i tassi di interesse. Questo per doverosa precisazione, in maniera tale che quest’ampia e accurata discussione che abbiamo fatto è servita anche a fugare i dubbi;- li riassumo: che sostanzialmente abbiamo aderito a quest’impostazione fondamentalmente per scelta facoltativa, ma il Piano di ammortamento e il Piano di ridistribuzione degli utili è stato fatto fondamentalmente in un prendere o lasciare e sostanzialmente era straordinariamente vantaggioso per i comuni fino al 2021. Quindi chapeau, io rilevo che siete stato oggettivamente bravi, non mi toglie nessuno dalla testa che questa è un’operazione compensativa rispetto ai tagli agli Enti Locali operati dal Governo Movimento 5 Stelle e operati dal Ministro Tria per pagare le vostre promesse elettorali - reddito di cittadinanza e quota 100 della Lega - e che, conseguentemente, non potendo far altro che non erogare risorse pubbliche per finanziare opere pubbliche, è chiaro che l’unico strumento che avevate per reggere era quello di adottare il tanto vituperato provvedimento del 2015 del precedente Governo - che, in caso di specie, coincideva anche qua col Governo di questa Amministrazione locale - che vedeva la rinegoziazione dei mutui. Dal punto di vista politico, avete fatto bene? Avete fatto male? Dal nostro punto di vista avete fatto male, avete fatto male perché oggettivamente non c’è alcun risparmio effettivo e continuate... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. LO RUSSO Stefano ...e continuate a dilazionare nel tempo i problemi che purtroppo per chi verrà dopo di voi si troverà sotto il tappeto, anzi, in questo caso forse con un po’ più di contezza sopra il tappeto, perché l’abbiamo detto con chiarezza e siamo piuttosto consapevoli di che cosa andrà a trovare chi verrà dopo la Giunta Appendino. SICARI Francesco (Presidente) Ci sono interventi su questo accorpamento? No. Quindi metto in… ORATORE (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Stesso esito. SICARI Francesco (Presidente) Stesso esito? Quindi diamo lo stesso esito dell’accorpamento di prima. SICARI Francesco (Presidente) Allora, adesso siamo alle dichiarazioni di voto. Prego, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Questa deliberazione ha a oggetto la rinegoziazione di oltre 539 milioni di Euro e fa un’operazione che noi giudichiamo negativamente, in quanto è stata palesemente congeniata non tanto per ridurre l’indebitamento della Città, in termini strutturali e strategici, perché non fa nulla di tutto ciò. Quello che dà è un po’ di ossigeno alle spese di investimento, è completamente sprovvisto, come provvedimento, di organicità rispetto ad una politica di risanamento dei conti, anzi, per stessa ammissione della medesima deliberazione, spalma, ancorché attualizzati, oneri per 97 milioni di Euro nel periodo successivo al 2037 e, in conformità, sulla base di quanto è stato più volte detto dalla Sindaca Appendino anche in sede di dibattito, anticipa i risparmi da qua al 2036 tutti nelle annualità 2019/2020, fondamentalmente garantendo opportunità economiche per il Comune di Torino per finanziare spesa di investimento e non di certo per ridurre ulteriormente il debito. Quindi, conseguentemente, questa è un’operazione che rinegozia mutui fatti da precedenti Amministrazioni per finanziare opere pubbliche, questa è la ragione per cui ce n’è oltre 250, a ognuno di questi mutui è attaccata un’opera pubblica, in buona sostanza per liberare risorse, non a risanare i conti del Comune, fondamentalmente per liberare risorse a tutto vantaggio di questa Amministrazione comunale, lasciando a chi verrà dopo l’onere, e in questo caso molti pochi onori, di dover mettere mano alla successiva fase di ammortamento del mutuo che verosimilmente occorrerà, non tanto per chi verrà immediatamente dopo, ma per le future generazioni di questa Città, corrispondere un extra mutuo di oltre 32 milioni di Euro, perché di questo si tratta. Per tutte queste ragioni il Gruppo del Partito Democratico con grande convinzione voterà contro, anche perché ci sfugge, fino adesso non è stato ancora messo in evidenza, speriamo di capirlo, dove queste risorse finanziarie in ambito del 2019/2020 verranno allocate. Il Piano degli investimenti è un Piano piuttosto ambizioso, qui entrerà in gioco, è stato rivendicato anche dalla Maggioranza, le scelte politiche. Noi diciamo una cosa sola alla Maggioranza: dopo questa votazione, dopo che avete ratificato questa cosa qua, non avete più alibi, perché avete fondamentalmente indebitato ulteriormente il Comune di Torino, punto primo, dilazionando il debito; punto secondo, liberate risorse economiche per finanziare investimenti, quindi fateci la cortesia da qua al 2021 di evitare la retorica del dire che: “Avremmo voluto fare e non abbiamo fatto perché mancavano i soldi”, i soldi ve li portate a casa con quest’operazione. Noi non la condividiamo, perché questo va contro il principio di risanamento dei conti, avremmo preferito una manovra che fosse radicalmente vocata al recupero di ulteriori risorse finanziarie da parte dello Stato. Questo non è possibile, perché le precedenti finanziarie hanno tagliato i fondi agli Enti Locali; il precedente Governo del Movimento 5 Stelle del Ministro Tria e della Viceministra Castelli ha fatto tagli drastici ai trasferimenti degli Enti Locali. Questa è una sorta di aspirina, per i Comuni italiani, che fondamentalmente consente di scaricare a livello locale e alle future generazioni “a babbo morto” come direbbe qualcuno, il debito degli Enti Locali. È un’operazione finanziaria piuttosto ardita, piuttosto spregiudicata, politicamente assolutamente chiara, perché le scelte politiche sono state molto nette: tagliare il trasporto pubblico locale, tagliare i trasferimenti agli Enti locali, tagliare gli investimenti pubblici dei Comuni per finanziare quota 100, Lega Nord, reddito di cittadinanza, Movimento 5 Stelle a debito ulteriore. Questo è il prezzo che pagano i torinesi, il prezzo che pagano i torinesi sono questi 32 milioni di Euro in più di nuovo debito che voi scaricate sulle casse del Comune. Non vi offendete se il Partito Democratico voterà contro. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Dichiarazione di voto, in realtà faccio solo un paio di osservazioni, non era mia intenzione intervenire, ma intervengo al volo. Ha ragione il Capogruppo del Partito Democratico nel momento in cui fa notare che negli anni i trasferimenti agli Enti pubblici locali sono stati drasticamente ridotti. Agli Enti Locali si è detto sostanzialmente un bel “Arrangiatevi”, perché questo è quello che è stato detto. È vero che negli anni sono stati forniti degli strumenti salvagente: anticipazione di cassa, dilazione di mutui e via dicendo, è anche vero che negli ultimi... quanti sono? Cinque Governi? Tre Governi? Non mi ricordo..., in tutti, tranne uno, c’era il Partito Democratico. Io devo far notare questa cosa, in tutti i Governi precedenti, tranne uno, c’era il Partito Democratico, perché magari ce lo dimentichiamo, sembra che 14 mesi di Governo di Movimento 5 Stelle e Lega siano gli ultimi 10 anni e tutti i disastri sugli Enti Locali siano ascrivibili a 14 mesi di Governo 5 Stelle e Lega, voi sapete cosa penso del Governo 5 Stelle e Lega. Detto questo, io mi immagino che adesso che il Partito Democratico, di cui è fiero rappresentante il Consigliere Lo Russo, ha ripreso la guida del Paese con un Ministro dell’Economia che fa riferimento alla sua area politica, quindi al Partito Democratico, gli Enti Locali non dovranno più lamentare questi tagli..., temo che non sarà così, ma io sono convinto e invito il Consigliere Lo Russo, per il bene dei torinesi, a sollecitare e ad influenzare la politica romana affinché questi benedetti tagli agli Enti Locali abbiano un’inversione di tendenza e che lo Stato torni ad investire sugli Enti Locali. Temo che non avverrà, glielo dico già, ma se vuole provare, provi. Detto questo, io credo che, come ho già detto, in un periodo che dura ormai da troppo tempo, in cui i cittadini torinesi vengono sacrificati da prima una gestione che ha creato qualcuno, qualcuno li ha creati quei 500 milioni di debiti, qualcuno li ha creati quei 500 milioni di debiti da rinegoziare, qualcuno i derivati li ha fatti, qualcuno quei maledetti derivati li ha fatti, non siamo stati noi. Ora noi ci troviamo in una situazione di casse comunali impiccate, senza margini, senza possibilità di spesa, senza la possibilità di dare risposte ai cittadini e di dare ai cittadini spesso quei servizi essenziali che sono un loro diritto, questo è quello che ci siamo trovati. Io credo che questa opposizione sia folle, sia folle, sia politicamente che nel merito. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Opposizione. Questa opposizione a questo provvedimento, mettetela voi.... SICARI Francesco (Presidente) Non è dibattito, per favore, andiamo avanti. CARRETTO Damiano ...Che poi fosse un’affermazione... (INTERVENTI FUORI MICROFONO). No, ma effettivamente questa affermazione ha una doppia interpretazione che sposo entrambe, sposo entrambe le interpretazioni e quindi va bene comunque, sceglietene una. Detto questo, io credo che dovremmo essere invece tutti ben felici di poter finalmente dare risposte ai cittadini, magari dovremmo anche lavorare assieme sul capire quali sono le effettive priorità per i cittadini, visto che in 3 anni di proposte io ne ho viste veramente poche, però, nel caso arrivassero, magari si possono anche valutare e magari sono anche migliori delle nostre. Detto questo, ovviamente il voto sarà favorevole e sono felice di aver assistito a un bellissimo dibattito in cui il Partito Democratico si è dimostrato contrario agli investimenti per i cittadini, ma... e per una cifra irrisoria rispetto alla quantità di debiti improduttivi che ha scaricato, riversato sulla Città di Torino, sui cittadini di Torino, sulle future generazioni fino al... cos’è che dice? 2045, io forse non sarò neanche più vivo nel 2045, quindi... (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Siamo qua a subire critiche... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. CARRETTO Damiano ...a subire critiche da chi ha creato questo mostro finanziario, Consigliere Lo Russo se lo studi, perché questo mostro finanziario l’avete fatto voi e non l’ha fatto il Sindaco... (voci sovrapposte). SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. CARRETTO Damiano È partito da Castellani, Chiamparino e il povero Fassino, io lo dico, il povero Fassino si è trovato a fare il curatore fallimentare e l’ha pagato. ORATORE (INTERVENTO FUORI MICROFONO). E Novelli? CARRETTO Damiano No, Novelli non l’ha fatto, mi spiace. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Consigliere Carretto. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Prego... ordine in Aula, per favore. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Per favore, per favore. Prego, Capogruppo Napoli. NAPOLI Osvaldo Grazie, Presidente. Io dovrei ripetere quello che ho detto prima, ma non lo ripeto più, mi è parso una sceneggiata. Detto questo... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Dal cognome Napoli poi è detto tutto, quindi ci sta anche quello, ma io sono autoironico quindi non mi offendo, se Dio vuole..., chi mi conosce da tanti anni, dico sempre che chi si offende in politica lasci stare di farla e faccia altro, ecco forse sarebbe meglio. Però erano tempi diversi, devo dire la verità, allora visto che mi fate parlare, oggi invece molto spesso in politica subentra l’odio, non è da parte mia, io accetto tutto, il giorno dopo..., due minuti dopo vado anche a prendere il caffè, ma certamente è diverso rispetto alla mia cultura, la mia tradizione, la mia storia, quindi chi è che vive di questo (incomprensibile) giudizio sbaglia molto. Guardate, il Governo Conte, come va detto per onestà, tutti i Governi di centrosinistra sono stati più rumorosi, ma anche qualche Governo di centrodestra ha trovato magicamente la quadratura dei conti, la sta trovando, e ha potuto annunciare che non scatteranno le clausole IVA, me ne rallegro come cittadino. Mi allarmo, però, come Amministratore locale, sono stato Sindaco per molti anni - 27 - e ho potuto vivere in prima persona i disagi e le difficoltà in cui sono venuti a trovarsi i miei concittadini, al di là del loro colore politico, quando ogni anno dovevo comunicare il taglio costante delle risorse, con la conseguenza che molti dei servizi a domanda individuale e a domanda collettiva - quando sento parlare di asili nido devo ricordare al Ministro che gli asili nido dipendono dai comuni e non dal Governo - costavano di più ad ogni cittadino. Se il Presidente Conte va a rileggersi le finanziarie dal 2010 in avanti, lo dico a tutti voi, scoprirà agevolmente che i Comuni, al di là del loro colore politico, hanno pagato un tributo pesante per tenere in ordine i conti pubblici, qualcosa come da 15 a 17 miliardi di Euro. Non vorrei che anche questa volta, in questa Legge di Stabilità, come in precedenza, la quadratura dei conti dello Stato centrale venga fatta a spese dei Comuni. Ho paura, dicono di no, ma io ho paura. Il Governo Conte non può pensare di farsi bello non aumentando l’IVA, tagliando però ancora i trasferimenti agli Enti Locali; aspettiamo che la carta canti. Troppo comodo e ipocrita sarebbe affermare che l’IVA non è aumentata e chiedere poi ai Sindaci - bianco, rossi e verdi che siano - di accollarsi la responsabilità di aumentare tariffe e tributi per continuare a dare dei servizi. Io mi auguro che questo non succeda, auguriamocelo tutti, al di là della nostra appartenenza. Il dibattito di oggi chiarisce cosa è avvenuto a Torino negli ultimi 20 anni. Io mi auguro certamente, guardi, lo dico con estrema chiarezza: avete ragione tutti, a ognuno il suo, compreso il sottoscritto, avete ragione tutti, però attenzione, facciamo attenzione che continuare ad indebitarci significa lasciare al futuro, alle nostre future generazioni, una situazione da cui non ne usciranno più e sarà un continuo debito fin quando non si fallisce. Auguriamoci che questo fallimento per la Città di Torino non possa mai avvenire. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ci sono altre dichiarazioni di voto? Quindi proseguiamo con la votazione della delibera così come emendata. Prego Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Sicuri? Chiudo la votazione. Favorevoli 22, contrari 5, astenuti 0. Il Consiglio approva. SICARI Francesco (Presidente) Darei lo stesso esito per l’immediata eseguibilità dell’atto. |