Interventi |
APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. In realtà non volevo intervenire, ma dirò semplicemente due cose, anche alla luce del dibattito. Anch’io mi rivolgo al Capogruppo Tresso, perché poi è anche giusto dare nomi e cognomi a chi si assume responsabilità di dire certe cose, a verbale. Come diceva il Consigliere Versaci che, uso personale, interessi personali hanno un significato, nel senso che quando si tratta di risorse, si parla di 35 milioni di Euro, se si lascia a verbale, si dice a verbale che qualcuno farebbe un tipo di intervento per uso personale, forse bisogna, come dire, essere consapevoli anche del significato di queste parole, poi magari stiamo fraintendendo, ma se lei pensa o ha motivo di dubitare o, anzi, ha in mano qualche cosa che giustifichi il fatto che io sto dicendo che lo sto facendo per uso personale, la invito a denunciare, perché questo è il significato delle parole che vengono utilizzate. Se invece non si condivide l’operazione politica e non si ritenga che sia un’operazione che si fa nell’interesse della collettività, certamente non a uso personale, allora ci mancherebbe, questa è legittima dialettica politica e non ho nulla da ridire. Detto ciò, io vorrei solo dire tre cose. La prima, il percorso della delibera che è stata illustrata dall’Assessore Rolando e che è stata illustrata in Commissione, è perfettamente coerente col percorso di risanamento che stiamo portando avanti all’interno dell’Ente. Due, lo strumento che stiamo utilizzando è stato fortemente voluto e anche spinto da ANCI con tutti i Sindaci del territorio, cosa che avvenne già nel 2015. Allora, io credo che, o lo strumento è sempre sbagliato, e ci mancherebbe, oppure lo strumento è uno strumento che si può utilizzare legittimamente, perché c’è una norma che lo prevede e quello strumento diventa oggetto di dibattito. Aggiungo di più, io lo ricordavo, non l’avrei detto, però io ricordo benissimo quando quest’Aula nel 2015, utilizzò quello strumento e ricordo anche quando l’allora Assessore Passoni, io ero Consigliera di I Commissione, visto che si ricorda sempre il mio passato di Opposizione, portò in Conferenza dei Capigruppo una delibera analoga, che in realtà trovò il supporto non solo nel lasciare l’articolo 93, ma nel permettere all’Ente di poter utilizzare le risorse per fare investimenti, purché ci fosse un quadro generale che sostenesse quell’intervento, addirittura ci fu il via libera all’articolo 93, ci fu un dibattito in Aula. Io non partecipai al voto, perché ero allora Opposizione, ma certamente nessuno, nemmeno la sottoscritta, mai portò a verbale o disse a verbale che si faceva per usi personali o addirittura che in qualche modo si andavano a creare, consapevolmente, dei problemi per le generazioni future. Io, ripeto, la dialettica politica esiste. Spesso si ricorda il mio ruolo di Opposizione, io credo, e i verbali lo dicono, che nel 2015 ci fu un ragionamento, che si può condividere o non condividere; allora lo strumento venne utilizzato, oggi lo stiamo riutilizzando, ripeto, si può tranquillamente essere contrari all’utilizzo dello strumento, però anche la tipologia di parole e, come dire, quello che si esprime rispetto a uno strumento e come lo si esprime ha un certo impatto. Quindi qua nessuno sta rubando, nessuno sta prendendo i soldi ad uso personale, si sta decidendo di usare uno strumento che ci permette di avere maggiori risorse per investimenti, non ad uso personale, ma per il futuro e andremo su degli anni dove la curva del debito sarà già diminuita. Aggiungo una cosa, si parla del 2015, si dice che noi stiamo facendo debito nuovo. Lo strumento che fu utilizzato nel 2015, peraltro, era nell’anno in cui il Comune, allora, deliberò a consuntivo nel 2015, debiti nuovi per 32 milioni e mezzo, quindi non è che si stava utilizzando quello strumento e poi dall’altra parte si diceva che si faceva debito zero. Noi oggi siamo intorno ai 20 milioni, quindi comunque stiamo anche diminuendo quella leva e, ripeto, il tema del debito, che è un tema molto complessivo e io ricordo benissimo che, anche nella Consiliatura precedente è stata fortemente discussa la tematica, siamo assolutamente consapevoli che oggi, al di là di chi ha formato quel debito, noi non siamo in grado, come territori, facciamo fatica a rispondere alle esigenze di spesa corrente, agli investimenti, perché abbiamo questo ammontare che è molto, molto, molto più alto rispetto alle altre comunità. Allora questo è, e chiudo, uno strumento che è stato messo a disposizione, come già avvenne, a norma di legge, sollecitato da ANCI, che permette di liberare risorse per investimenti e che viene utilizzato, come già è stato utilizzato in passato. Io lo dico davvero par l’Aula, non è che pretendo che si dica: “Fate bene ad utilizzarlo”, ci mancherebbe. Si può chiaramente dire: “Fareste meglio a tagliare 35 milioni di spesa per investimenti nei prossimi due anni”, perché di questo si parla, Consigliere Tresso, perché poi dall’altra parte noi stiamo riducendo la spesa e ogni volta che, legittimamente, tocchiamo un pezzettino di spesa, giustamente vengono poste delle istanze, perché è già molto compressa la nostra spesa. Abbiamo una rigidità di spesa, lo dico sempre, che è come Catania; la rigidità di spesa è fatta dalla somma di quello che noi usiamo per i mutui, con la somma del personale, che è oltre il 51% della nostra spesa, quindi capite che è difficile incidere lì e lo sa meglio di me chi ha governato in questi anni, ha governato anche prima di quando siamo arrivati noi. “Quindi, se tu non liberi risorse da una parte...”, mi dici: “...devi tagliarle l’altra”, sì, lo stiamo facendo, noi stiamo riducendo la spesa corrente, ma è complicato e ogni volta andiamo a toccare, evidentemente, anche delle esigenze delle persone. Quindi noi abbiamo ritenuto che questo strumento ci permettesse, da un lato di usare uno strumento, ripeto, a norma di legge, che è assolutamente pacifico utilizzare, come faranno anche altre Città e stanno facendo anche altre Città, perché è stata la stessa ANCI a sollecitare il Viceministro Castelli a intervenire su questa norma; due, a far sì che, l’ammontare del debito possa arrivare sì, su anni futuri, ma anni futuri dove, grazie al fatto che si sta riducendo l’ammontare del debito, perché negli anni precedenti all’esperienza Fassino, dovrei dire, perché ha ridotto l’utilizzo del debito, ma negli anni prima, ogni anno si ricorreva anche a 100 milioni di debito nuovo all’anno. Allora, noi siamo passati da quell’ammontare a un ammontare negli ultimi 7-8 anni molto più ridotto, oggi parliamo di 20 milioni, nel 2015 erano 32 milioni. Allora, se tu da una parte riprendi quel debito vecchio e lo spalmi negli anni in cui, grazie al fatto che non accendi più tanti debiti come si faceva in passato, quindi non hai l’accensione nuova, e quella parte la spalmi negli anni passati, io non credo che stiamo facendo un torto alle future generazioni, credo che stiamo cercando di tenere un equilibrio che permette di fare investimenti, ovviamente, o comunque rispondere a delle esigenze, da una parte, e dall’altra parte, consapevolmente, in un periodo in cui la curva del debito scenderà, perché non stiamo più facendo i debiti che si facevano una volta, quell’impatto sarà minore e quindi siamo in grado di assorbirlo come comunità. Poi se l’indirizzo è: “Domani tagliate 100 milioni di Euro”, noi lo possiamo anche fare, ma io non credo che questa Città se lo possa permettere, viste le difficoltà che abbiamo in molti settori, quindi è l’equilibrio che stiamo cercando di trovare. Io comprendo la critica politica, non la condivido, ma mi dovrei trovare dall’altra parte una Città che decide di fare debiti per 50-60 milioni all’anno, ogni anno. Siccome questo non si sta facendo, si sta riducendo, e questo è avvenuto negli anni, non solo la mia Amministrazione, io penso che questo sia un buon equilibrio nell’ottica, ripeto, dell’interesse della collettività. Certamente mi sento di dire che nessuno qui, né la Giunta, né il Sindaco, né chi voterà questa delibera lo sta facendo per interessi o usi personali. Grazie. |