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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Ottobre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 21
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2019-04001
RINEGOZIAZIONE MUTUI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI E MUTUI MEF. DEBITO RESIDUO RISPETTIVAMENTE DI EURO 539.682.782,63 ED EURO 7.537.213,29.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Lasciamo fare il suo intervento alla Sindaca. Prego, Sindaca Appendino.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. In realtà non volevo intervenire, ma dirò semplicemente due cose,
anche alla luce del dibattito. Anch’io mi rivolgo al Capogruppo Tresso, perché poi è
anche giusto dare nomi e cognomi a chi si assume responsabilità di dire certe cose, a
verbale. Come diceva il Consigliere Versaci che, uso personale, interessi personali
hanno un significato, nel senso che quando si tratta di risorse, si parla di 35 milioni di
Euro, se si lascia a verbale, si dice a verbale che qualcuno farebbe un tipo di intervento
per uso personale, forse bisogna, come dire, essere consapevoli anche del significato di
queste parole, poi magari stiamo fraintendendo, ma se lei pensa o ha motivo di dubitare
o, anzi, ha in mano qualche cosa che giustifichi il fatto che io sto dicendo che lo sto
facendo per uso personale, la invito a denunciare, perché questo è il significato delle
parole che vengono utilizzate. Se invece non si condivide l’operazione politica e non si
ritenga che sia un’operazione che si fa nell’interesse della collettività, certamente non a
uso personale, allora ci mancherebbe, questa è legittima dialettica politica e non ho
nulla da ridire. Detto ciò, io vorrei solo dire tre cose. La prima, il percorso della delibera
che è stata illustrata dall’Assessore Rolando e che è stata illustrata in Commissione, è
perfettamente coerente col percorso di risanamento che stiamo portando avanti
all’interno dell’Ente. Due, lo strumento che stiamo utilizzando è stato fortemente voluto
e anche spinto da ANCI con tutti i Sindaci del territorio, cosa che avvenne già nel 2015.
Allora, io credo che, o lo strumento è sempre sbagliato, e ci mancherebbe, oppure lo
strumento è uno strumento che si può utilizzare legittimamente, perché c’è una norma
che lo prevede e quello strumento diventa oggetto di dibattito. Aggiungo di più, io lo
ricordavo, non l’avrei detto, però io ricordo benissimo quando quest’Aula nel 2015,
utilizzò quello strumento e ricordo anche quando l’allora Assessore Passoni, io ero
Consigliera di I Commissione, visto che si ricorda sempre il mio passato di
Opposizione, portò in Conferenza dei Capigruppo una delibera analoga, che in realtà
trovò il supporto non solo nel lasciare l’articolo 93, ma nel permettere all’Ente di poter
utilizzare le risorse per fare investimenti, purché ci fosse un quadro generale che
sostenesse quell’intervento, addirittura ci fu il via libera all’articolo 93, ci fu un dibattito
in Aula. Io non partecipai al voto, perché ero allora Opposizione, ma certamente
nessuno, nemmeno la sottoscritta, mai portò a verbale o disse a verbale che si faceva per
usi personali o addirittura che in qualche modo si andavano a creare, consapevolmente,
dei problemi per le generazioni future. Io, ripeto, la dialettica politica esiste. Spesso si
ricorda il mio ruolo di Opposizione, io credo, e i verbali lo dicono, che nel 2015 ci fu un
ragionamento, che si può condividere o non condividere; allora lo strumento venne
utilizzato, oggi lo stiamo riutilizzando, ripeto, si può tranquillamente essere contrari
all’utilizzo dello strumento, però anche la tipologia di parole e, come dire, quello che si
esprime rispetto a uno strumento e come lo si esprime ha un certo impatto. Quindi qua
nessuno sta rubando, nessuno sta prendendo i soldi ad uso personale, si sta decidendo di
usare uno strumento che ci permette di avere maggiori risorse per investimenti, non ad
uso personale, ma per il futuro e andremo su degli anni dove la curva del debito sarà già
diminuita. Aggiungo una cosa, si parla del 2015, si dice che noi stiamo facendo debito
nuovo. Lo strumento che fu utilizzato nel 2015, peraltro, era nell’anno in cui il Comune,
allora, deliberò a consuntivo nel 2015, debiti nuovi per 32 milioni e mezzo, quindi non è
che si stava utilizzando quello strumento e poi dall’altra parte si diceva che si faceva
debito zero. Noi oggi siamo intorno ai 20 milioni, quindi comunque stiamo anche
diminuendo quella leva e, ripeto, il tema del debito, che è un tema molto complessivo e
io ricordo benissimo che, anche nella Consiliatura precedente è stata fortemente
discussa la tematica, siamo assolutamente consapevoli che oggi, al di là di chi ha
formato quel debito, noi non siamo in grado, come territori, facciamo fatica a rispondere
alle esigenze di spesa corrente, agli investimenti, perché abbiamo questo ammontare che
è molto, molto, molto più alto rispetto alle altre comunità. Allora questo è, e chiudo,
uno strumento che è stato messo a disposizione, come già avvenne, a norma di legge,
sollecitato da ANCI, che permette di liberare risorse per investimenti e che viene
utilizzato, come già è stato utilizzato in passato. Io lo dico davvero par l’Aula, non è che
pretendo che si dica: “Fate bene ad utilizzarlo”, ci mancherebbe. Si può chiaramente
dire: “Fareste meglio a tagliare 35 milioni di spesa per investimenti nei prossimi due
anni”, perché di questo si parla, Consigliere Tresso, perché poi dall’altra parte noi
stiamo riducendo la spesa e ogni volta che, legittimamente, tocchiamo un pezzettino di
spesa, giustamente vengono poste delle istanze, perché è già molto compressa la nostra
spesa. Abbiamo una rigidità di spesa, lo dico sempre, che è come Catania; la rigidità di
spesa è fatta dalla somma di quello che noi usiamo per i mutui, con la somma del
personale, che è oltre il 51% della nostra spesa, quindi capite che è difficile incidere lì e
lo sa meglio di me chi ha governato in questi anni, ha governato anche prima di quando
siamo arrivati noi. “Quindi, se tu non liberi risorse da una parte...”, mi dici: “...devi
tagliarle l’altra”, sì, lo stiamo facendo, noi stiamo riducendo la spesa corrente, ma è
complicato e ogni volta andiamo a toccare, evidentemente, anche delle esigenze delle
persone. Quindi noi abbiamo ritenuto che questo strumento ci permettesse, da un lato di
usare uno strumento, ripeto, a norma di legge, che è assolutamente pacifico utilizzare,
come faranno anche altre Città e stanno facendo anche altre Città, perché è stata la
stessa ANCI a sollecitare il Viceministro Castelli a intervenire su questa norma; due, a
far sì che, l’ammontare del debito possa arrivare sì, su anni futuri, ma anni futuri dove,
grazie al fatto che si sta riducendo l’ammontare del debito, perché negli anni precedenti
all’esperienza Fassino, dovrei dire, perché ha ridotto l’utilizzo del debito, ma negli anni
prima, ogni anno si ricorreva anche a 100 milioni di debito nuovo all’anno. Allora, noi
siamo passati da quell’ammontare a un ammontare negli ultimi 7-8 anni molto più
ridotto, oggi parliamo di 20 milioni, nel 2015 erano 32 milioni. Allora, se tu da una
parte riprendi quel debito vecchio e lo spalmi negli anni in cui, grazie al fatto che non
accendi più tanti debiti come si faceva in passato, quindi non hai l’accensione nuova, e
quella parte la spalmi negli anni passati, io non credo che stiamo facendo un torto alle
future generazioni, credo che stiamo cercando di tenere un equilibrio che permette di
fare investimenti, ovviamente, o comunque rispondere a delle esigenze, da una parte, e
dall’altra parte, consapevolmente, in un periodo in cui la curva del debito scenderà,
perché non stiamo più facendo i debiti che si facevano una volta, quell’impatto sarà
minore e quindi siamo in grado di assorbirlo come comunità. Poi se l’indirizzo è:
“Domani tagliate 100 milioni di Euro”, noi lo possiamo anche fare, ma io non credo che
questa Città se lo possa permettere, viste le difficoltà che abbiamo in molti settori,
quindi è l’equilibrio che stiamo cercando di trovare. Io comprendo la critica politica,
non la condivido, ma mi dovrei trovare dall’altra parte una Città che decide di fare
debiti per 50-60 milioni all’anno, ogni anno. Siccome questo non si sta facendo, si sta
riducendo, e questo è avvenuto negli anni, non solo la mia Amministrazione, io penso
che questo sia un buon equilibrio nell’ottica, ripeto, dell’interesse della collettività.
Certamente mi sento di dire che nessuno qui, né la Giunta, né il Sindaco, né chi voterà
questa delibera lo sta facendo per interessi o usi personali. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
Sì, intervengo brevemente solo per fatti personali perché sono stato citato e dal
Consigliere Versaci e dalla Sindaca Appendino. È ovvio, Sindaca, che in questo
consesso, se uso il termine di un interesse di tipo personale lo intendo in senso politico,
nel senso che io poi capisco benissimo che limitare la spesa non sia facile e quanto lei ci
ha rappresentato manifesta delle evidenti difficoltà che sono note a chiunque, dopodiché
io sono dissenziente rispetto alla scelta fatta, lo ribadisco, e quando dico che comunque
la ricalibrazione della negoziazione dei mutui con un netto vantaggio nei due anni che
ancora riserva questa Consiliatura è un interesse politico personale, che non guarda in
prospettiva, tutto lì. Dopodiché ovviamente ben lungi dal pensare che lei abbia un
interesse diretto sotto il profilo personale suo come persona, è solo una oggettiva
valutazione dal punto di vista politico.

SICARI Francesco (Presidente)
Ci sono altri interventi? Se non ci sono interventi, proseguiamo con la votazione. Prego,
Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Solo per capire com’è articolato il dibattito, se è possibile replicare usando il tempo
degli emendamenti o consente un secondo intervento in fase di discussione generale a
chi le parla? Siccome sono state dette molte cose, alcune cose secondo me piuttosto
inesatte, avevo piacere di capire quando mi era data facoltà di intervenire. Come sa, non
ho problemi ad intervenire anche sull’ambito degli emendamenti, il tema era capire che
tipo di ragionamento voleva fare. Comunque è una questione che pongo a lei sulla
distribuzione degli interventi nell’ambito della discussione.

SICARI Francesco (Presidente)
È previsto che lei risponda in fase di dichiarazione di voto. Quindi adesso procediamo
con la discussione degli emendamenti, che, come abbiamo detto anche l’altra volta, si fa
nel merito degli emendamenti.

SICARI Francesco (Presidente)
Quindi adesso siamo sugli emendamenti accorpati dall’1 al 47, escluso l’emendamento
35. Prego, Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Sono state dette molte cose relativamente agli interventi, compreso l’ultimo intervento
della Sindaca Appendino. Credo che siano doverose alcune precisazioni squisitamente
tecniche, mi spiace che sia nuovamente fuori dall’Aula il censore dei pubblici costumi,
collega Fornari. Ah, eccolo lì. No, allora fuori dai sui banchi, dai banchi che le
competono per il momento ancora, che sono quelli del Consiglio Comunale. Lei non è
bravo come Iaria, quindi non riuscirà a fare l’Assessore, temo per lei, in questo tipo di
mandato, glielo auguro per il futuro. Ma è chiaro che la risposta è sempre: “Eh, ma il
PD?” Quindi è ovvio che quando pizzicati rispetto a una dinamica evidentemente,
palesemente, chiaramente identificata in delibera la risposta è: “Eh, ma il PD?” Quindi
anche stavolta, nonostante i tre anni e mezzo abbondanti ormai di mandato, quando non
si sa come uscirne, o si punta e si dice: “Guardate il dito”, come ha fatto Appendino,
rilevando, puntualizzando sull’intervento del collega Tresso, che, guardi, Sindaca
Appendino, era chiarissimo facesse riferimento..., era chiarissimo, che facesse
riferimento a un tema di interesse politico e non di interesse personale, ma ci manca
ancora, ma stia tranquilla, Sindaca Appendino. Oppure, siccome non si sa come uscirne:
“Eh, ma il PD?”. Guardate, “Eh, ma il PD?” è un argomento che i grillini, non solo
locali, ma in generale nazionali, usano sempre, proviamo a dare un piccolo
inquadramento standardizzando un’operazione, che giustamente è stato fatto rilevare,
riguarda il 2015. Io a differenza di molti altri non rinnego mai le cose che ho fatto e
all’epoca ero in quella Giunta, non ero peraltro l’unico, ma visto che sono stato più
volte citato nominalisticamente, addirittura leggendo i commenti ai miei post, cioè
ormai siamo veramente al culto della personalità, Consigliere Fornari, passi il suo
tempo libero in maniera diversa, che osservare i miei posti, glielo dico con franchezza,
se vuole le lascio una mia foto e se la stampa e se la tiene lì sul comodino la sera. C’è
un problema di fondo, c’è un problema di fondo, che è quello che era il contesto
generale, perché nel 2015, mi rivolgo a lei, Assessore Rolando, perché l’ha tirato fuori
lei, il tema l’ha poi ripreso il collega Fornari, i tassi BCE non erano a zero, non erano
negativi, nel 2015 il tasso BCE era maggiore di 0, punto 1. Punto 2, parto dalla sua
tabella, vado a vedere che astutamente l’unico argomento è: “Eh, ma il PD”, che è la
riga 2015, siete intervenuti praticamente tutti con il titolo: “Eh, ma il PD?” Fa
riferimento alla modifica del tasso. Allora, pigliamo proprio la cosa che avete centrato
voi, mutuo e tasso fisso e il tasso passa a una riduzione dello 0,20, adesso dello 0,065,
tanto per citare un caso, e quel meno 4% evidentemente non deve trarre in inganno il
disattento osservatore perché sono mutui nominalmente intestati al Comune, ma
sostanzialmente di altra natura. È corretto, Assessore Rolando?

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

LO RUSSO Stefano
Se vuole concludo dopo allora. Perfetto, va bene, allora sarà una discussione, Assessore
Rolando, visto che il Presidente è piuttosto attento nei tempi, che abbia pazienza,
cercheremo di intervallarla nei diversi interventi. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Giusto per capire, lei vorrebbe fare un intervento tre minuti per tutti gli accorpamenti
che ha presentato? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Dipende? (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). E allora mi sa che proseguiamo in questo modo.
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