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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Ottobre 2019 ore 14,00
Paragrafo n. 2
INTERPELLANZA 2019-03925
"FUTURO DEL CENTRO DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE DELLE COMPETENZE DEI DIPENDENTI, DELLE METODOLOGIE APPLICATE, DELLA DIFFUSIONE AD ACCESSO DELLA OPPORTUNIT?" PRESENTATA IN DATA 23 SETTEMBRE 2019 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Cominciamo i nostri lavori con la trattazione delle interpellanze. Vedo in Aula la
collega, nonché Capogruppo, Eleonora Artesio, cominciamo quindi con l’interpellanza
201903925/002:

“Futuro del Centro di Orientamento Scolastico e Professionale delle competenze dei
dipendenti, delle metodologie applicate, della diffusione ad accesso della opportunità”

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Risponde a questa interpellanza l’Assessora Di Martino. Prego, Assessora, cinque
minuti per lei.

DI MARTINO Antonietta (Assessora)
Grazie, Presidente. Il COSP è un servizio per l’orientamento delle ragazze e dei ragazzi
che devono scegliere il percorso di studi dopo la terza media ed offre i suoi servizi alle
scuole secondarie di primo grado di Torino e alle famiglie degli allievi, in
collaborazione con le Circoscrizioni cittadine. A causa della contrazione di personale,
comune a tutti i servizi, consta di sei persone, di cui quattro orientatori, a fronte delle
undici del 2015. Le attività del COSP sono realizzate in stretto collegamento con la
Città Metropolitana e, a partire dall’atto di indirizzo regionale sull’orientamento della
Regione Piemonte 2015, lavora in sinergia con il soggetto attuatore individuato dalla
Regione; è composto da 25 soggetti accreditati per l’orientamento, Agenzie formative e
Cooperative, unite in un unico raggruppamento temporaneo. Proprio perché si tratta di
materia delicata, tali collaborazioni sono diventate sempre più strategiche per poter
lavorare, tra tutti gli enti coinvolti, con finalità condivise per la creazione di un sistema
integrato dell’orientamento, dove ciascuno opera secondo le proprie competenze in
sinergia. Per realizzare questo obiettivo gli uffici hanno lavorato negli ultimi mesi ad
una bozza di accordo quadro tra Città di Torino, Città Metropolitana di Torino, Ufficio
Scolastico Regionale e Regione Piemonte, e il primo esito di questa collaborazione sarà
il nuovo Salone dell’Orientamento, che avrà luogo, per tre giorni, a partire dal prossimo
21 novembre, al PalaRuffini. Dire che il Salone dell’Orientamento del Comune di
Torino sia comprensibile come vetrina è un giudizio riduttivo, che non dà conto del
grosso lavoro e dell’impegno delle istituzioni e delle persone che ci credono e che ci
stanno lavorando, compreso il personale delle scuole, che desidero ringraziare. Il Salone
dell’Orientamento è una manifestazione molto attesa dalle famiglie, come testimonia la
grande partecipazione di pubblico alle passate edizioni, in cui si sono registrate oltre
8.000 presenze. È un’occasione per conoscere più da vicino l’offerta di formazione
secondaria di secondo grado sul territorio cittadino, raccontata spesso dagli stessi
studenti delle scuole superiori attraverso una metodologia peer to peer. Il Salone poi
giunge al termine di un percorso sull’orientamento che dura due mesi; come
ampiamente descritto nella delibera di Giunta del 23 luglio 2019, è infatti preceduto
dagli incontri nelle classi, che il COSP realizza in collaborazione con Città
Metropolitana, e dagli incontri con le famiglie, che il COSP medesimo realizza in
collaborazione con le Circoscrizioni. Il Salone è infine un luogo e un’occasione per
approfondire le tematiche e favorire la diffusione di una cultura dell’orientamento
attraverso una serie di seminari ed incontri, che si svolgeranno al suo interno. Nello
spazio gioco saranno, inoltre, proposti alle scuole giochi di ruolo specifici
sull’orientamento scolastico. Dal punto di vista tecnico e metodologico, l’accordo tra
istituzioni parte dalla considerazione che il soggetto titolare della responsabilità in
ordine al percorso orientativo, soprattutto sul fronte della conoscenza di sé, dei propri
talenti, interessi, punti di forza e debolezza, che sfocia poi nel consiglio orientativo, non
può che essere la scuola, dove peraltro negli ultimi anni sono stati realizzati progetti di
didattica orientativa. Per contro, le scuole hanno invece sicuramente meno competenze
e bisogno di supporto nel tracciare il quadro dei percorsi e delle prospettive, ovvero
individuare quali opportunità, nel contesto attuale, possono offrire la scuola e il mondo
del lavoro, per poter selezionare tra di esse un itinerario personale. Un’ulteriore pista di
lavoro all’interno del succitato accordo, anche in collaborazione con UniTo, riguarderà
la raccolta, l’analisi e la ricerca sui dati riferiti all’orientamento. Al momento, infatti, i
dati a disposizione sono lacunosi, ma indicativi di una necessità di riflessione su quanto
il consiglio orientativo influisca sulla scelta del percorso. I rapporti di autovalutazione
nelle scuole ci dicono che in più di metà delle scuole di Torino, di cui sono disponibili i
dati, la percentuale di corrispondenza del consiglio orientativo con la scelta effettuata
dagli studenti è inferiore alla media nazionale e regionale ed è perfino inferiore alla
media provinciale, ovvero alla Città Metropolitana. Per quanto riguarda il Test Arianna,
di cui non è messa in discussione la validità e capacità predittiva, i primi risultati di una
ricerca che il Dipartimento di Psicologia di UniTo, su incarico della Città, sta
svolgendo, ci dicono che la percentuale di scelta che conferma il consiglio orientativo,
questa volta non della scuola, ma del COSP, dopo la somministrazione del Test
Arianna, è pari al 40%. Chiarisco, infine, che il COSP non chiude, né al momento ci
sono determinazioni sul trasferimento dei professionisti; si è valutato di sospendere il
Test Arianna perché il suo utilizzo da parte delle scuole e delle famiglie e tutta l’attività
del COSP sono al centro di una profonda riflessione sull’orientamento scolastico di
qualità, che deve avere un approccio integrato, coinvolgere innanzitutto le scuole, e lo
stiamo facendo attraverso la Commissione Orientamento per la Conferenza delle
Autonomie Scolastiche, ma deve coinvolgere anche tutti gli altri interlocutori,
istituzionali e non, potenzialmente interessati ed è necessario muoversi all’interno di un
quadro chiaro delle competenze e dei bisogni. In proposito si comunica che gli operatori
del COSP sono impegnati in queste settimane, su approvazione della suddetta
Commissione, in una mappatura di tutte le proposte di orientamento scolastico
realizzate nelle scuole cittadine per l’individuazione dei bisogni e delle conseguenti
azioni di supporto del Comune di Torino, ma sempre ponendo la scuola e lo studente al
centro dei processi. Grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Assessora. Capogruppo Artesio, prego.

ARTESIO Eleonora
Parlando con persone di scuola e come persone di scuola e parlando di scuola, è
evidente che si pone l’interesse dell’alunno al centro di tutti i processi, quindi pregherei
di non assumere una premessa così ridondante, visto che è un’ovvietà che ci accomuna.
Dal punto di vista della risposta che mi è stata fornita, ci sono alcune questioni che mi
sembrano particolarmente serie e che necessitano - lo dico in premessa - di un
approfondimento nella Commissione Consiliare. Innanzitutto osservo che su una serie
di materie le due parole chiave “sistema integrato” e “conferenza delle autonomie”
diventano i contesti continuamente evocati dall’Assessore per evitare di approfondire, in
questa sede e nel ruolo istituzionale, qualunque argomento, rinviando a contesti del tutto
esterni al Consiglio Comunale, che pure ha compito di indirizzi, sia la funzione di
programmazione, sia la funzione di verifica, e questo è un metodo inaccettabile.
La seconda osservazione è un’osservazione di merito: la validità dell’attività fino a
questo momento svolta dal Centro di Orientamento Scolastico e Professionale, che
nasceva come struttura di contrasto agli elementi di diseguaglianza e di dispersione
scolastica - e questo, dal mio punto di vista, è il valore principe -, le osservazioni che
sono state svolte nella relazione di replica da parte dell’Assessore non sono convincenti
per una serie di ragioni. La prima: il COSP, proprio come strumento pubblico di
contrasto alla dispersione, è uno strumento terzo, non è un’agenzia formativa che offre
servizi, non è una scuola di secondaria che si presenta per poter essere scelta dagli
allievi alle famiglie, ma è un organismo indipendente; in quanto tale, è il più titolato a
mettere al centro gli interessi degli allievi. L’attività di orientamento non è
esclusivamente predittiva delle future scelte scolastiche professionali, ma è una miniera
di informazione su quelle che nel COSP sono definite “scoperte dei beni chiave degli
allievi”, vale a dire forniscono molti suggerimenti ai docenti e ai familiari in ordine al
modo con il quale i ragazzi si rapportano allo studio e alle attività scolastiche, tant’è che
non solo 6.900 studenti annui hanno fruito, ma mille famiglie si sono presentate agli
incontri, 400 hanno svolto colloqui individuali. Che tutto questo lavoro di profondità
possa essere sostituito dal Salone dell’Orientamento, che dura tre giorni, mi riesce
difficile da credere; però, poiché le parole del Consigliere risultano così ostiche
all’Assessore, non parlerò con la mia voce, ma parlerò con quella di un professionista
equivalente alla professionalità del nostro Assessore, cioè uno dei dirigenti scolastici
che è stato interpellato sugli organi di informazione a proposito di questa nuova
versione dell’orientamento decisa dal Comune di Torino e che dichiara così: “Abbiamo
sostituito l’attività di orientamento scolastico e professionale con un appuntamento da
centro commerciale. Da sistema pubblico siamo passati a sistema pubblicitario”. Mi
pare che queste parole siano più esplicite delle mie. Chiedo, quindi, un approfondimento
in Commissione.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente)
Quindi, l’interpellanza 201903925/002, per il verbale, sarà assegnata e approfondita in
V Commissione Consiliare.
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